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Non ha mentito, ha mostrato la vera rotta di Apollo 14, non quella mostrata nel documentario American Moon indicata dalla freccia rossa.Dimentichi di dire che C&S ha mentito dicendo che "non è vero che apollo 14 è passato nel cuore delle FVA", quindi un bugiardo non può essere portato ad esempio. Alla domanda 1 ti faccio notare che manca la risposta, e te lo mostro.
E io ti rispondo che Pigna ha sbagliato, e che ha commesso un errore nell'affermare che siano stati mandati alla cieca e ho perfino menzionato l'esempio di Apollo 8 e potrei andare avanti parlando delle precedenti missioni spaziali lanciate dalla Nasa, nelle quali passo dopo passo sono stati compiuti dei miglioramenti tali da permettere lo studio dello spazio. Prima con Apollo 6 si è constatata la possibilità di effettuare un viaggio di entità significativa, in seguito con Apollo 7 è stata testata l'orbita bassa. Con Apollo 8 vediamo degli uomini a bordo attraversare le fasce di V Allen e orbitare attorno alla Luna.A parte il fatto che devi metterti d'accordo con Pigna, dato che lui sostiene li abbiano mandati alla cieca e con tutti i rischi del caso perché stavano facendo a gara con i russi
Al di là del caso specifico, ogni missione fa storia a sé. Ogni volta che si prepara un programma prima si studiano gli effetti, in seguito si programma la missione, come effettuato per il programma Apollo. All'epoca l'obiettivo era l'esplorazione, adesso è diventata la colonizzazione, pertanto è necessario rivedere alcune tecniche prima osservate.Viene chiesto perché non hanno fatto dei test, come stanno facendo adesso con i manichini, per osservare gli effetti di particelle cariche sull'organismo umano.
Ho menzionato le centrali nucleari e i sottomarini perché personalmente rivendico il diritto a ritenere inverosimile che noi italiani (ma anche gli inglesi) fossimo più furbi, nella realizzazione delle protezioni anti-radiazioni, della Nasa che disponeva di un budget pressoché illimitatoPerché hai messo le centrali nucleari avendo come esempio i sottomarini, che peraltro devono volare, quindi hanno necessità di essere leggeri. Che squallore. Fate vomitare.
Adesso stai BARANDO. Tu hai fatto la domanda, quindi tu devi dimostrarne le premesse. Mi dispiace ma adesso l'onere della prova ce l'hai tu, non io che devo rispondere!
Solo Attivissimo ha parlato di dosi equivalenti a una radiografia e di quello che afferma lui risponde lui.
Ad oggi le fasce di V Allen sono pericolose, ma è anche vero che grazie allo studio approfondito siamo riusciti a far orbitare dei satelliti geostazionari oltre il cuore delle stesse fasce, come ad esempio i satelliti GPS e Galileo.
Io ritengo che le VARB siano pericolose, ma non impossibili da oltrepassare
È la filosofia che c'è dietro che conta
Non ha mentito, ha mostrato la vera rotta di Apollo 14
Ma questa è solo la mia opinione, non è detto che sia avvenuto per il motivo indicato in precedenza
Però nel restante 90% delle affermazioni non lo ritenete attendibile, ma solo quando parla di radiazioni paragonabili ad una radiografia, non sapendone nulla a riguardo, poiché l'essere collaboratori attivi della Nasa non implica il conoscere le dosi di radiazione di una radiografia.Attivissimo è collaboratore attivo della NASA, quindi la sua opinione sull'argomento ha un certo peso
Uno dei problemi da voi stessi riportati era proprio la distruzione dell'apparecchiatura tecnologica.Inoltre dei satelliti geostazionari non me ne frega un tubo, dato che sono strumenti diversi e che soprattutto non prevedono umani a bordo.
Qui ti attacchi ad un'affermazione di un'ingegnere che parla di risolvere queste sfide prima di mandare delle persone in quella zona dello spazio, a causa dei problemi che l'apparecchiatura tecnologica potrebbe riportare all'attraversamento delle fasce stesse. Inoltre, la missione aveva come scopo il testare la tecnologia del razzo Orion e fu mandato senza equipaggio a bordo. Il risultato fu positivo.dichiara che "dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone in questa regione dello spazio"?
Al di là del fatto che C&S ha calcolato le dosi di radiazioni subite in ogni missione, lo scopo di quella grafica era segnalare la vera traiettoria della Missione Apollo 14, ossia quella da egli stesso mostrata nel video, non la linea retta rossa mostrata da American Moon, dalla quale si fa credere allo spettatore che l'equipaggio abbia attraversato per un periodo più lungo le VARB e in zone più pericolose.Ti rinfresco la memoria:
www.luogocomune.net/forum/missioni-apoll...fica?start=120#47202
Negare l'evidenza non ti aiuta a risultare un interlocutore attendibile.
Però nel restante 90% delle affermazioni non lo ritenete attendibile
lo scopo di quella grafica era segnalare la vera traiettoria della Missione Apollo 14
Quindi adesso che parla di radiazioni subite durante lo svolgimento di una radiografia ha un certo peso, nonostante non abbia alcuna competenza in merito, però nel restante 80% o 90% delle dichiarazioni non lo ha.Io ho detto che in questo caso la sua opinione "ha un certo peso"
Ha sbagliato ad affermare che non fosse passato dal cuore delle fasce, si sarebbe dovuto limitare a mostrare l'esatta traiettoria, che NON è la freccia rossa tracciata mostrata nel documentario American Moon.E nel pietoso tentativo ha mentito sostenendo che Apollo 14 non fosse passato dal cuore delle FVA, mentre l'immagine mostra l'esatto contrario
La risposta alla terza domanda, che è basata su una premessa non propriamente corretta, l'ho data nello stesso commento al quale tu hai risposto, però hai menzionato solo la prima parte di esso ignorandone la seconda metà.Se ora hai finito io vorrei leggere la risposta alle 3 domande del documentario che ho posto
Qui ti attacchi ad un'affermazione di un'ingegnere che parla di risolvere queste sfide prima di mandare delle persone in quella zona dello spazio, a causa dei problemi che l'apparecchiatura tecnologica potrebbe riportare all'attraversamento delle fasce stesse. Inoltre, la missione aveva come scopo il testare la tecnologia del razzo Orion e fu mandato senza equipaggio a bordo. Il risultato fu positivo.
Mi viene da pensare che l'obiettivo fosse quello di testare la tecnologia, altrimenti avrebbero spedito degli organismi biologici a bordo, non credi? Studiare i problemi che potrebbero riscontare gli accessori di microelettronica sofisticatissimi, e non presenti negli anni '70, per un'eventuale missione su Marte era doveroso, e la missione passò nel cuore delle fasce stesse."Prima di inviare delle persone" significa "le vite di quelle persone dipendono dalle stesse tecnologie moderne e sofisticatissime in un'eventuale viaggio su Marte". Se muore la microelettronica muore anche l'essere umano, poiché nessuno lo verrà a salvare su Marte a milioni di km di distanza
Mi spiace per il tuo povero stomaco allora. Genio: l'esempio delle centrali nucleari serve solo a spiegare che la fisica delle radiazioni fosse già abbondantemente conosciuta nel 1950, quindi per forza di cose sapevano come schermarsi. È ovvio che schermare un reattore che non deve volare è più semplice, ma è altrettando ovvio che si può trovare un compromesso tra la necessità di schermare dalle radiazioni nella Fasce di Van Allen e la leggerezza necessaria per "volare".Andrea_1970 ha scritto: Perché hai messo le centrali nucleari avendo come esempio i sottomarini, che peraltro devono volare, quindi hanno necessità di essere leggeri. Che squallore. Fate vomitare.
Ma ringraziamo Iddio che non tutti ragionano come te invece. È uno degli effetti della crisi di mezza età? Fammi sapere perché in caso mi butto da un palazzo prima che sia troppo tardi...Ma che cazzo scrivi!!!! ma ragiona!
La risposta alla terza domanda, che è basata su una premessa non propriamente corretta, l'ho data nello stesso commento al quale tu hai risposto, però hai menzionato solo la prima parte di esso ignorandone la seconda metà.
l'esempio delle centrali nucleari serve solo a spiegare che la fisica delle radiazioni fosse già abbondantemente conosciuta nel 1950, quindi per forza di cose sapevano come schermarsi.
No, non l'ho letto, chiedo scusa. Mi son fidato ciecamente delle affermazioni di Decalagon su di te, ma se tu stesso smentisci non ho problemi a fare marcia indietro.sicuro che abbia torto sulla missione Apollo 8? Hai letto tutto il mio messaggio?
Di questo fatto ne ero già a conoscenza, ma ti ringrazio per averlo ribadito."C'erano seri problemi di affidabilità sia con il nuovo razzo Proton che con la nuova Sojuz, ma i voli di prova continuarono anche se con alcuni guasti tecnici.
Ho spiegato che l'ingegnere della Nasa si riferiva alla Missione Orion, che ha dato esito positivo. Lo scopo della missione era inviare una capsula priva di esseri viventi per studiare un'eventuale missione SU MARTE di durata di alcuni anni, che non c'entra nulla con le missioni lunari della durata di pochi giorni, per verificare la possibilità che i meccanismi elettronici basati sulla microtecnologia, non assolutamente presente negli anni 70, della navicella non venissero danneggiati dal transito della zona radioattiva, poiché il danneggiamento di essi avrebbe potuto compromettere la vita di eventuali uomini a bordo. Prima di mandare essi a bordo era necessario studiare il comportamento della microtecnologia, non presente negli anni 70, poiché se si fosse guastato qualche meccanismo l'incolumità degli stessi esseri umani avrebbe potuto essere pregiudicata, in quanto nessuno avrebbe potuto essere in grado di salvare eventuali esseri umani a milioni di km di distanza, in caso di malfunzionamento tecnologico in orbita marziana. Ribadisco, si parla di testare la zona per una futura missione su Marte, non sulla Luna, e della durata di alcuni anni, non di giorni, e l'ingegnere parla di testare un eventuale malfunzionamento tecnologico prima di mandare degli uomini a bordo per evitare che la loro stessa vita venisse compromessa, questo perché, oltre alla durata e al fatto che si trattasse di Marte, la microtecnologia dei sistemi di bordo è diversa da quella degli anni '70. Non è quindi strano che l'ingegnere propenda per questa strada, poiché pregiudicare l'incolumità degli esseri umani in una missione su Marte è parecchio pericoloso, alla luce del fatto che il pianeta rosso si trova a 254 milioni di km di distanza dalla Terra, contro i 384 mila km della LunaNon hai spiegato da nessuna parte per quale motivo gli equipaggi da Apollo 8 in poi hanno comportato dosi di radiazioni "trascurabili", mentre 50 anni dopo "devono risolvere queste sfide per mandare persone in quella regione".
No, ma visto e considerato che la Nasa disponeva anche di un budget pressoché illimitato e che già precedentemente alle Missioni Apollo erano state mandate navicelle nello spazio e uomini nello spazio, non era impossibile pensare di attraversare le fasce di V Allen all'epocaQuindi siccome conosciamo a menadito la quantità di moto potremmo anche fermare un asteroide da 1km di diametro in rotta di collisione con la Terra?
Ah beh, invece voi parlate di cavi d'acciaio come fosse Mary Poppins, non distinguendo le differenze fra il lavoro necessario per far volare i personaggi e quello necessario per simulare la mini gravità lunare, e che vi attaccate come delle cozze alla frase "la Nasa disponeva di un budget pressoché illimitato" per supporre che abbiano realizzato una messinscena, ma vi dimenticate che, proprio per via di quel famigerato budget illimitato, avrebbe potuto anche pensare di mandare degli uomini oltre le fasce, grazie allo studio meticoloso di esse e alla schermatura della navicella.Questo topic sta diventando esilarante: tra una supercazzolona e l’altra, senza ovviamente nessuna risposta alle domande, ho letto di scalate sull’Everest, sommergibili e centrali nucleari Mancano solo i nani e le ballerine e poi stiamo a posto.
No affatto, però è anche vero che vi attaccate come delle cozze a questa affermazione per supporre la possibilità di girare un set in uno studio cinematografico, ma, guarda caso, non considerate possibile che, proprio per via del budget pressoché illimitato, potessero schermare adeguatamente una navicella.
Questo perché nel nocciolo delle centrali nucleari la dose di radiazione può arrivare a 110 milioni di miliardi di Bécquerel, una dose altissima, molto più alta rispetto a quella calcolata da C&S assorbita dagli astronauti durante il loro transito delle fasce.
Certamente. Sulla carta su può tutto, anche realizzare i motori a curvatura dell'astronave di Star Trek con tanto di sistema antigravità del supporto vitale.No, ma con gli stessi studi e le stesse conoscenze messe in campo per la schermatura dei sommergibili nucleari si può arrivare anche a schermare una navicella spaziale dalle radiazioni.
Bello contestare affermazioni inventate, vero?La domanda rimane quella, ossia, gli inglesi sapevano schermare un'enorme centrale nucleare con dosi di radiazioni elevatissime 11 anni prima della prima missione lunare, mentre la Nasa, che disponeva un budget pressoché illimitato, non era in grado di schermare una navicella di 4 m di diametro per un transito nelle fasce di V Allen?
Il budget illimitato non vale solamente quando si parla della presunta possibilità di realizzazione di un set, vale anche quando si parla di schermature, altrimenti si gioca sporco.
E' questa la lezioncina che vi insegnano al corso "Debunker for dummies"?Quindi secondo te non è possibile creare un compromesso tra la necessità di avere delle robuste protezioni e il bisogno di mantentenere il modulo il più leggero possibile?
ripeto, non voglio insegnare nulla a nessuno, ma secondo me bisognerebbe attendere la controrisposta di Mazzucco punto e basta
Nessuno ha mai pensato che nessuno sia onnipotente. L'affermazione del budget illimitato è stata ripresa più e più volte, tanto che è citata perfino nel documentario AM. Quando si tratta di realizzare un set cinematografico vale tanto che la si cita nel documentario, quando si tratta di realizzare delle protezioni a delle navicelle invece non viene più menzionata.Questa è una balla colossale!!
Vi piace mettere in bocca agli altri parole mai dette.
Nessuno quì ha mai pensato che un budget illimitato renda onnipotenti, che tra l'altro, è una idiozia apocalittica.
Non lo è, così come voi stessi non lo siete, fatto sta che ha calcolato le dosi di radiazioni assorbite. Se la cosa non è di tuo gradimento parla con lui.Non sapevo che C&S fosse un ingegnere nucleare.
Eh sì, pochi anni prima avevano mandato già delle sonde e degli uomini con Apollo 8 oltre le fasce, però purtroppo fino al 2095 non c'è più nulla da fare, peccato.Ma all'atto pratico ci sono difficoltà tecniche ad oggi insuperabili e chissà per quanto tempo rimarranno tali.
Pagine 13-14 del pdf (da radioluminescent switch tips). Se ti interessa a p15 ci sono anche le conclusioni.Quali erano le protezioni anti-radiazioni adottate nelle missioni Apollo per la navicella, Il LEM e le tute? Dati tecnici please, non supercazzole.
Le punte degli interruttori del modulo lunare contengono microsfere di promezio-147 legate con a
fosforo che produce luce per interazione con il promezio-147 beta a corto raggio
radiazione. Originariamente, molte punte per interruttori erano prodotte come tipo 19 e acriliche
plastica racchiudeva le microsfere. La plastica acrilica sigillava il materiale radioattivo e schermava anche le radiazioni ionizzanti consentendo il passaggio della luce.
Successivamente, è stato riconosciuto il pericolo di incendio dovuto alla plastica acrilica, il materiale incapsulante è stato cambiato in plastica Kel-F ed è stato utilizzato un tappo epossidico per sigillare il radioattivo
microsfere in un foro cilindrico all'interno del Kel-F.
Le microsfere di promezio-147 sono state utilizzate in una vernice luminescente applicata ai pannelli
sull'unità relè di comunicazione lunare e sul veicolo lunare nomade. Un rivestimento sottile
di plastica acrilica è stato applicato sulla vernice come sigillante. Quando sono arrivati i pannelli
l'MSC per il test, è stato riscontrato che il rivestimento acrilico era troppo sottile per ridurre i livelli di radiazione a limiti accettabili per la manipolazione. Il problema è stato risolto applicando a
strato di plastica Kel-F da l/l pollice sopra i pannelli durante le procedure di prova. La plastica
strato ha ridotto la dose di raggi X morbidi da un valore iniziale di circa 13 rad/ora a
una distanza di 2 pollici dai pannelli ad un valore accettabile inferiore a 0,3 rad/ora.
I pannelli non sono stati considerati pericolosi per i membri dell'equipaggio durante le missioni perché il
le tute spaziali forniscono più della schermatura equivalente di 1/16 di pollice Kel-F. Perciò,
coperture di plastica non erano richieste sulle unità di volo
Il sistema di supporto vitale portatile (PLSS) indossato dai membri dell'equipaggio sulla superficie lunare
dispone di un'unità di controllo remoto (RCU) che contiene i comandi e gli indicatori di quantità per il
PLSS.
sorgenti luminose radioluminescenti attivate, incapsulate in vetro, integrate nel coperchio superiore in policarbonato plastico dell'unità. Queste sorgenti luminose sono state modificate commercialmente
unità disponibili (luci Beta). Nessuna radiazione esterna è stata rilevata in associazione con
le luci Beta. Queste luci si sono comportate in modo soddisfacente laddove l'illuminazione indiretta può
essere utilizzato. Inoltre, le luci Beta eliminano i problemi di radiazione esterna e l'effetto
su misurazioni scientifiche che si verificano quando lo sono i sistemi attivati dal promezio-147
Usato.
Il requisito per l'illuminazione della RCU è stato soddisfatto utilizzando un piccolo idrogeno-3-
Adesso hai ufficialmente esagerato: chi ha fatto questa domanda?CharlieMike ha scritto: La mia domanda, tuttora senza risposta rimane:
Quali erano le protezioni anti-radiazioni adottate nelle missioni Apollo per la navicella, Il LEM e le tute? Dati tecnici please, non supercazzole.
YTERNOS ha scritto: Nessuno ha mai pensato che nessuno sia onnipotente. L'affermazione del budget illimitato è stata ripresa più e più volte, tanto che è citata perfino nel documentario AM. Quando si tratta di realizzare un set cinematografico vale tanto che la si cita nel documentario, quando si tratta di realizzare delle protezioni a delle navicelle invece non viene più menzionata.
Quì nessuno ha fatto i calcoli delle radiazioni, a differenza di C&S, e penso che non siano proprio nozioni che insegnano al liceo. (Forse Kamiokande è l'unico in grado).Non lo è, così come voi stessi non lo siete, fatto sta che ha calcolato le dosi di radiazioni assorbite. Se la cosa non è di tuo gradimento parla con lui.
Questo lo devi rinfacciare alla NASA, che è dal 2015 che rimanda la partenza.Eh sì, pochi anni prima avevano mandato già delle sonde e degli uomini con Apollo 8 oltre le fasce, però purtroppo fino al 2095 non c'è più nulla da fare, peccato.
A parte che avevo chiesto niente supercazzole, mi spieghi cosa c'entrano:Marco_it
Pagine 13-14 del pdf (da radioluminescent switch tips). Se ti interessa a p15 ci sono anche le conclusioni.Le punte degli interruttori del modulo lunare contengono microsfere di promezio-147 legate con a
fosforo che produce luce per interazione con il promezio-147 beta a corto raggio
radiazione. Originariamente, molte punte per interruttori erano prodotte come tipo 19 e acriliche
plastica racchiudeva le microsfere. La plastica acrilica sigillava il materiale radioattivo e schermava anche le radiazioni ionizzanti consentendo il passaggio della luce.
Successivamente, è stato riconosciuto il pericolo di incendio dovuto alla plastica acrilica, il materiale incapsulante è stato cambiato in plastica Kel-F ed è stato utilizzato un tappo epossidico per sigillare il radioattivo
microsfere in un foro cilindrico all'interno del Kel-F.
Le microsfere di promezio-147 sono state utilizzate in una vernice luminescente applicata ai pannelli
sull'unità relè di comunicazione lunare e sul veicolo lunare nomade. Un rivestimento sottile
di plastica acrilica è stato applicato sulla vernice come sigillante. Quando sono arrivati i pannelli
l'MSC per il test, è stato riscontrato che il rivestimento acrilico era troppo sottile per ridurre i livelli di radiazione a limiti accettabili per la manipolazione. Il problema è stato risolto applicando a
strato di plastica Kel-F da l/l pollice sopra i pannelli durante le procedure di prova. La plastica
strato ha ridotto la dose di raggi X morbidi da un valore iniziale di circa 13 rad/ora a
una distanza di 2 pollici dai pannelli ad un valore accettabile inferiore a 0,3 rad/ora.
I pannelli non sono stati considerati pericolosi per i membri dell'equipaggio durante le missioni perché il
le tute spaziali forniscono più della schermatura equivalente di 1/16 di pollice Kel-F. Perciò,
coperture di plastica non erano richieste sulle unità di volo
Il sistema di supporto vitale portatile (PLSS) indossato dai membri dell'equipaggio sulla superficie lunare
dispone di un'unità di controllo remoto (RCU) che contiene i comandi e gli indicatori di quantità per il
PLSS.
sorgenti luminose radioluminescenti attivate, incapsulate in vetro, integrate nel coperchio superiore in policarbonato plastico dell'unità. Queste sorgenti luminose sono state modificate commercialmente
unità disponibili (luci Beta). Nessuna radiazione esterna è stata rilevata in associazione con
le luci Beta. Queste luci si sono comportate in modo soddisfacente laddove l'illuminazione indiretta può
essere utilizzato. Inoltre, le luci Beta eliminano i problemi di radiazione esterna e l'effetto
su misurazioni scientifiche che si verificano quando lo sono i sistemi attivati dal promezio-147
Usato.
Il requisito per l'illuminazione della RCU è stato soddisfatto utilizzando un piccolo idrogeno-3-
ntrs.nasa.gov/api/citations/19730010172/...oads/19730010172.pdf
Chiedo scusa per la traduzione, ma ho dovuto avvalermi di google traduttore