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Contrazione termica - Nuovo capitolo film?
Voi cosa ne pensate?
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- michele.penello
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- DanieleSpace
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Poi c'è chi di noi ha fatto una bella simulazione termografica della fotocamera in funzione del tempo...:clap:
Se non erro, un problema importante riguardo la fotocamera era che questa fosse stata concepita per funzionare con del lubrificante tra gli ingranaggi, per agevolarne lo scorrimento. Nello spazio era impossibile usare questo lubrificante perché si sarebbe ghiacciato e avrebbe subito bloccato i meccanismi. È vero che l'hanno usata solo per pochi giorni ma hanno comunque fatto migliaia di foto e non so se avrebbero potuto usarla "a secco"
Oltre al problema del lubrificante, quello della dilatazione termica degli ingranaggi, secondo me, è critico per il funzionamento, sopratutto se la macchina doveva funzionare sia al sole che in ombra. Anche il comportamento della molla che comandava l'otturatore era influenzato dal freddo. Persino l'umidità dell'aria della cabina entrava nella fotocamera e una volta portata sulla superficie lunare, questa sarebbe condensata e congelata.
Questi problemi sono talmente fondamentali che avrebbero richiesto una completa riprogettazione dell'apparecchio, mentre non mi pare sia stato il caso.
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la simulazione è quella che ho usato nel video qui postato, ma ho tolto il rapporto temporale. L'ho usata solo per dare un'immagine plastica (accelerata) della irradiazione di calore.Poi c'è chi di noi ha fatto una bella simulazione termografica della fotocamera in funzione del tempo...
Ritengo infatti che sia impossibile stabilire un valore ASSOLUTO di dispersione termica dell'Hasselblad nell'ombra lunare. Ho preferito fare il paragone con il video dell'Audi, chiedendomi "Se loro temono il bloccaggio delle parti meccaniche dopo soli dieci minuti..."
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- DanieleSpace
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Sisi lo so era per dare il giusto credito a Kamiokande per il suo lavoro.
Hai fatto benissimo ad includere il riferimento ad Audi.
@TUTTI Una domanda: ma quanto pensate possa costare prendere una Hasselblad con pellicola e metterla in una camera a vuoto per vedere se funziona o meno e che razza di foto produce ?
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Per i prezzi, butta un occhio qui: www.kijiji.it/elettronica/fotografia/hasselblad+500/ Come vedi c'è, al prezzo di 2.677 euro, la Hasselblad 500 EL/M Lunare 10 years. Edizione limitata, seriale N* 10.Per il resto, bisognerebbe scattare le foto non solo mettendola sotto vuoto, ma anche bombardandola contemporaneamente con radiazioni che replichino quelle generate dalle radiazioni cosmiche e dai venti solari, e, sempre contemporaneamente, passarla da +100 a -100 gradi. Solo che non ho idea di dove si possano replicare tutte insieme queste condizioni..DanieleSpace ha scritto: @TUTTI Una domanda: ma quanto pensate possa costare prendere una Hasselblad con pellicola e metterla in una camera a vuoto per vedere se funziona o meno e che razza di foto produce ?
P.S. Mi viene in mente, per estensione di pensiero: ma oltre alla macchina fotografica, le pellicole stesse proprio non subiscono nessun danno passando da +100 gradi a -100 (ma fosse anche da +50 a -50, per dire)?
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Per la macchina fotografica il costo non è proibitivo, inoltre si uscirebbe un po' dal solito bla bla da tastiera e si farebbe un esperimento documentato.
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grazie per il link.
Non importa replicare il 100% delle condizioni, sarebbe già bello vedere se a quelle temperature produce foto paragonabili a quelle magnifiche che ci hanno propinato oppure se la pellicola presenta danni da escursione termica.
Non sono mica convinto che l'emulsione chimica funzioni bene a quelle temperature.
Oppure se il meccanismo funziona a -100 gradi, per esempio.
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- michele.penello
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Ricordo bene (non il numero preciso del messaggio) che nel topic di American Moon si era discusso ampiamente delle informazioni relative alle modifiche apportate alle macchine fotografiche e oltre a verniciature esterne e niente lubrificazione, non era specificato altro (di rilevante s'intende). Quindi credo che la risposta la alla verifica che proponi sia già nota ed è "si", le componenti meccaniche erano standard e quindi in metallo.
Una modifica del genere poi sarebbe spiccata tra le varie note tecniche sull'argomento, quindi credo che nessuno l'abbia mostrata perché non c'è.
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- DanieleSpace
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Viene citata anche una "emulsione speciale" fatta da Kodak per l'occasione. Non è ben chiaro però in cosa fosse speciale questa pellicola.
Se le modifiche erano queste comunque, possiamo dire che non c'era nulla di speciale nella macchina fotografica lunare per farla resistere alle temperature e radiazioni estreme.
È questo il giochino, dire "era speciale" o "accorgimenti speciali", senza dire quali.
Hai ragione tu, la modifica speciale NON c'è !
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Ecco, non ne sono convinto manco io.Anche perchè non si parla di passare che sò, da +50 gradi a -40, condizioni già estremissime ma possibili sul pianeta terra......qui si parla di temperature di circa + 100 gradi e -100 gradi!!!!Quindi, tra il problema delle radiazioni e la loro incidenza sulle pellicole spiegato in American Moon, e quello delle temperature che incidono sui meccanismi di funzionamento della Hasselblad, e che inevitabilmente ricadono pure sulle pellicole in essa contenute (a meno che qualcuno mi sbugiardi con dati che provano che le pellicole usate per le missioni Apollo erano in grado di funzionare anche con tali enormi, e quasi repentini, sbalzi termici), sono sempre più inspiegabili la bellezza e la nitidezza di molte foto dei presunti allunaggi.DanieleSpace ha scritto: @Crotti,
grazie per il link.
Non importa replicare il 100% delle condizioni, sarebbe già bello vedere se a quelle temperature produce foto paragonabili a quelle magnifiche che ci hanno propinato oppure se la pellicola presenta danni da escursione termica.
Non sono mica convinto che l'emulsione chimica funzioni bene a quelle temperature.
Oppure se il meccanismo funziona a -100 gradi, per esempio.
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Proprio perché tale direi che meriterebbe prima capire quale sia il parere ufficiale di fisici e debunkers a riguardo. (Ho provato a cercare un attimo ma sono venuti solo i link sulle radiazioni.)
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Non se questa citazione si rivelasse fondata:«Stavo valutando se inserire questo breve capitolo nella versione finale del film. Voi cosa ne pensate?»
"The tough requirements of NASA led to a general refinement of camera mechanics and a surge in development. For example, Hasselblad became one of the first to use Teflon coating on metal to reduce friction." moon-landings.tripod.com/id18.htm
Qualcuno sa se c'è una fonte?
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"quindi presumo che le parti in contatto possano essere in teflon."
A me risulta che il teflon abbia un coefficiente di dilatazione termica lineare pari o superiore a quello dell'acciaio. Quindi risolverebbero un problema ma ne sorgerebbe uno peggiore.
Vuoi riformulare la tua ipotesi ? ;o)
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Il Teflon è noto per le sue elevate proprietà di scorrevolezza e antiaderenza: è il materiale con il coefficiente di attrito più basso conosciuto, con attrito dinamico TFE-Acciaio pari a 0,04, e un angolo di contatto di 127°, (non è noto alcun adesivo capace di incollare il PTFE). Queste caratteristiche rimangono inalterate in un range tra i -80 °C e i 250 °C. it.wikipedia.org/wiki/Politetrafluoroetilene
Se davvero il metallo della componentistica hasselblad era rivestito in teflon, allora è un punto a sfavore per lo specifico argomento.
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- DanieleSpace
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Non sono sicuro di aver capito il tuo post. Io mi riferivo al fatto che il teflon si dilatasse di più dell'acciaio o dei metalli in genere. Quindi usare il teflon per i meccanismi, potrebbe risolvere il problema della lubrificazione ma aumenterebbe il problema delle tolleranze meccaniche degli ingranaggi.
Ma se davvero si potesse risolvere facilmente il problema termico e di lubrificazione, perché non mettere in vendita un apparecchio simile anche sulla Terra, per quelli che fanno spedizioni fotografiche al Polo o nei deserti ?
"Nuova Hasselblad Moonhoax, resiste a tutto e non ha bisogno di lubrificante. Meglio della vostra moglie ! " - Fine spot pubblicitario :laugh:
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Le uniche modifiche di cui ho sempre letto sono la verniciatura argentata per il corpo macchina, l'aggiunta del reseau plate, e la rimozione dei fluidi lubrificanti, che sarebbero "bolliti" in mancanza di atmosfera.
Ma nulla che riguardasse i meccanismi di trascinamento.
Se qualcuno ha qualche fonte ufficiale che dice diversamente la pubblichi perfavore, altrimenti la discussione sta andando inutilmente fuori strada.
Grazie.
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Poco sopra si chiede se fossero realmente di metallo, possono essere stati fatti di qualsiasi cosa, ma la contrazione e dilatazione termica sono soggetti praticamente tutti i materiali.
Oltre alla contrazione secondo me si dovrebbe tener presente anche dell'irrigidimento delle molle, con chissà quale Ø di filo!
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- Fabrizio70
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Eviterei il discorso per un semplice motivo , non è detto che la dilatazione sia un problema , in fase di progettazione nelle misure dei pezzi da costruire si introducono dei fattori chiamati "tolleranza" e "scostamento" che servono a compensare eventuali errori di costruzione ed assemblaggio , per avere la "certezza" che che la dilatazione sia un problema bisogna che superi uno dei due , senza questo dato stiamo parlando di ipotesi , del resto la dilatazione dei binari è "progettata" e funzionano benissimo...
Giusto per capire di che valori stiamo parlando ipotizziamo che il rullo di trascinamento della pellicola sia lungo 20 cm e realizzato in alluminio che è il materiale con la maggiore dilatazione ( ci sarebbe il piombo ma non mi sembra il caso) , essendo un tubo parliamo di dilatazione lineare e rispetto alla temperatura standard di 20 C° le lunghezze raggiunte sono di 20,0384 cm per i 100 C° e 19,9424 cm per -100 C° , solo se uno dei due valori supera i valori limite ci sono problemi altrimenti la macchina è in grado di funzionare.
Ovviamente senza i progetti originali i valori limite li possiamo solo ipotizzare , per quello che mi riguarda 5 decimi di millimetro sono eccessivi ma non lascerei il fianco esposto a critiche.
Giusto per curiosità ho cercato nel manuale dell'Hasselblade 500EL e non ho trovato valori di temperatura limite.
www.cameramanuals.org/hasselblad/hasselblad_500el.pdf
EDIT: Stavo leggendo il manuale ed ho notato che il pacco batterie è in Nichel-Cadmio , il range di funzionamento è -20/+60 C° , questo è un dato interessante :hammer:
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
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