American Moon - discussione sul film

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6 Anni 5 Mesi fa #13594 da JProctor
@ahmbar

Nel suo lungo post Kamiokande (e non kamikaze....) [...] ha dimostrato che tutti i dati su cui basavi certe convinzioni erano sbagliati e/o irrilevanti. Malgrado questa evidente dimostrazione [...] non hai corretto di una virgola le tue opinioni, ne' accettato le smentite alle stesse. Hai semplicemente finto che le smentite non esistessero, e continui pertanto a fare le stesse affermazioni

Quoto al 100%.
Al di là dei giudizi di natura personale ricevuti da certi utenti, il fulcro della questione è proprio questo.
Sai smentire le controprove di Kamikonde sulle tue fonti?
Se non puoi, ammetti lo sbaglio e passa alle domande successive.
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6 Anni 5 Mesi fa - 6 Anni 5 Mesi fa #13595 da CharlieMike
@SergioRuoccoo

Non mi sogno di affermare che la colorazione delle hasselblad protegge dalle radiazioni ma è una protezione contro la radiazione termica .

Questo me lo so da me. Io però ho chiesto: "potresti descrivere, citando la fonte, la tipologia di protezione adottata per le fotocamere contro le radiazioni?"

Intendevo dire che la struttura della macchina già è uno ostacolo per le radiazioni , assolutamente non determinante , ma una protezione,

Ma se non è determinante, come fa ad essere una protezione. Sarebbe come se io usassi un ombrello di carta velina per ripararmi dalla pioggia: è una protezione non determinante che non serve a nulla.

ricorda che tutti i test sull'assorbimento di radiazioni delle pellicole sono stati fatti senza inserire le stesse in macchine fotografiche ( e non è poco, soprattutto se anche le pellicole sono schermate in contenitori metallici), c'è un motivo se quando fai una radiografia ti fanno togliere il metallo ( x correttezza i raggi X sono pochi sulla luna , il 90 % è radioattività protonica) .

A parte che nelle radiografie si usano solamente i raggi X e non raggi gamma e particelle subatomiche che, come mi insegna Kamiokande, sono tutta un'altra storia (e comunque i locali per le radiografie sono rivestiti di minimo 2mm di piombo, chissà perchè?), prima dici che la protezione della struttura della macchina è assolutamente non determinante, mentre adesso affermi che le pellicole erano schermate in contenitori metallici.

Risposta 1
Leggi ciò che ho scritto a @Redazione
I danni chimico/fisici non sono necessariamente riscontrabili sulle foto o potrebbero essere confusi con errori di esposizione.

Tu leggi quello che ho scritto io, invece:
"Non è corretto su LC mandare qualcuno a cercarsi in giro le informazioni ma, visto che tu sai dove sono, devi evidenziarle chiaramente citando la fonte."
Ad ogni modo io ti avevo chiesto "potresti mostrare delle fotografie dove ci sono evidenti danni da radiazioni?". Ne a me ne a Redazione hai mostrato delle foto con le caratteristiche richieste, limitandoti a dire

Potrebbe essere che l'effetto dei raggi cosmici ( che hanno una misura non eccessiva 110mSv/anno ) , sia stato definito "degrado significativo ma accettabile " non intendendo la parola "degrado significativo" come qualcosa di immediatamente e facilmente osservabile ? E quindi non apprezzabile sulle foto se non da un occhio esperto

In sintesi, il degrado c'è ma non si vede.

Risposta 2
Ho ripetuto almeno 5 volte che non esiste una protezione totale. La luce visibile è una frequenza dello spettro elettromagnetico , per far entrare quella devi far entrare tutto , quindi non c'è protezione da radiazioni se vuoi fare una foto.

Questa volta hai risposto. Ti ringrazio.
Però, ti avverto, stai facendo un pò di confusione.
Le radiazioni, particelle subatomiche, ecc. non entrano esclusivamente dall'obiettivo.

Redazione ha scritto: Le radiazioni cosmiche arrivano alla pellicola attraversando direttamente il corpo macchina, da ogni direzione. Chi se ne frega se sull'obiettivo c'era un filtro polar, tre filtri rossi oppure addirittura un tappo nero.


Quindi, se non c'è protezione da radiazioni se vuoi fare una foto, faccio mia la domanda di Redazione:

Redazione ha scritto: La domanda 29 è questa:
Visto che questo è il risultato di un semplice passaggio allo scanner con raggi x, sai spiegare perchè sulle foto delle missioni Apollo, che sono rimaste esposte alle radiazioni cosmiche fino ad 8 ore consecutive, non c'è alcun segno visibile di granulazione?



Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 6 Anni 5 Mesi fa da CharlieMike.
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6 Anni 5 Mesi fa #13599 da Sergioruoccoo
@ghilgamesh
Aspetta , non sono io che ho fatto un esperimento tecnicamente falsato che non dimostra nulla. Io mi sono limitato a un paragone . Ho solo detto che se era misurabile 1Sv/h nei pressi della centrale di Cernobyl all'indomani dell'esplosione avvenuta nella centrale ( in verità futono misurati fino a 50Sv ma al suolo , ma non era una misura scientificamente valida in quanto addirittura erano state proiettate all'esterno del reattore parti di combustibile nucleare)e nonostante ciò esistono MOLTISSIME foto ( anche se il regime sovietico cerco di limitare l'informazione ) , e non sembrano particolarmente degradate , non vedo perché a livelli di radiazione molto più basse , ci dovrebbe essere un difetto chiaramente osservabile. Ciò non significa che il danno da radiazione sulle pellicole lunari sia assente , tutt'altro, ritengo solo sia stata data una valenza all'affermazione "degrado significativo ma accettabile" non corretta , ritenendo che i danni dovessero avere chiara visibilità.
Insomma x i non addetti ai lavori , se guardo la foto non necessariamente devo vedere velature, sgranatura o difetti cromatici e sui contrasti importanti, potrebbero essere anche lievi e confondersi con altri tipi di difetti ( esposizione).
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6 Anni 5 Mesi fa #13601 da Sergioruoccoo
@Calipro
Anche massimo ha visto solo copie digitali delle foto mi risulta , quindi se il danno sulla pellicola c'è ma non cagiona particolare effetto sulla positiva e a maggior ragione sulla copia digitale .... Perché dovrebbe accorgersene.
Inoltre gli effetti di alcuni di questi danni potrebbero essere confusi con errori di esposizione.
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6 Anni 5 Mesi fa - 6 Anni 5 Mesi fa #13602 da SuperGulp
Non ho letto o m'è sfuggito, un calcolo del numero particelle
che potrebbero aver attraversato le pellicole, magari non è rilevante,
ma che forse rende piu' l'idea di cosa si parla,
e allora facciamo due conti:

4 particelle al secondo per Cm q che colpiscono la pellicola
x 60 secondi = 240
240 x 60 minuti = 14.400
14.400 x 8 ore = 115.200
le pellicole erano se non ricordo male 6x6 cm = 36 cm q
115.200 x 36 = 4.147.200
Quindi oltre 4 milioni di impatti,
oltre 1 milione in caso di irradiazione minima.
In realtà, per logica, è come fossero un numero
ben ben maggiore, sarò più chiaro:

Le particelle colpiscono la pellicola in diversi modi e in uno solo
procurano un danno pari alle dimensioni della particella
stessa, attraversandone lo spessore perpendicolarmente.

Qualsiasi altra angolazione rispetto ai 90° 270° sul piano
della pellicola, procurerà un danno maggiore, il maggior
danno sarà provocato da una particella che attraverserà
la pellicola, quando il suo angolo incidente sarà diverso da
90° o 270°, qualsiasi altro angolo provocherà un danno
proporzionalmente maggiore, quanto piu' si avvicina ai 180 o 360°,
in questi casi le particelle attraverseranno tutto il piano
della pellicola.

Non so se ho reso l'idea
Ultima Modifica 6 Anni 5 Mesi fa da SuperGulp.
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6 Anni 5 Mesi fa #13603 da Sergioruoccoo
@redazione la tua domanda non pone un paragone corretto ... Adesso non sono io che metto mele con pere.
La foto che mostri a corredo della domanda 29 è tratta dal documento kodak che io stesso ho postato ed è il risultato di una pellicola da 200 asa posta in una apparecchiatura per scansione del bagaglio completo ( presumibilmente l'Examiner 3DX 6000 , oppure il rapiscan 6000), che è quello che si usa per i bagagli da stiva negli aerei ( molto potente) . L'effetto di granulazione è evidente , visto però che hai utilizzato la foto di questo documento sarebbe opportuno mostrare le altre Dove si vede che alcuni effetti sono riconducibili anche a foto lunari , tipo celi tendendi al verde al grigio o velature . Come ti ho detto , effetti che potrebbero essere confini anche con errori di esposizione . Sono certo che se potessimo analizzare al microscopio i negativi vedremmo i difetti che mostrava correttamente @kamiokande
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