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Fasce di Van Allen ???
Sì, sono così idioti.Secondo voi alla Nasa sono così idioti che vi pubblicano dati reali , che senza bisogno di calcoli , dimostrano che gli astronauti hanno assorbito meno radiazioni di quantè ne avrebbero dovute assorbire se avessero veramente superato le FVA? ??
Un sito come questo si occupa proprio di scovare i fatti della VU che rendono impossibile la VU.
E non ti stupire per la NASA: ad esempio il NIST ha ammesso crolli in sostanziale o piena caduta libera attraverso il percorso di maggior resistenza. Ha ammesso ufficialmente di aver mancato nel suo proposito di spiegare nel dettaglio come sono crollati i palazzi. Ha ammesso ufficialmente di aver mancato nel suo dovere di cercare composti esplosivi nelle ceneri del WTC. Il CDC ha ammesso ufficialmente che il vaccino influenzale di questa stagione è efficace solo al 10%. Il ministero della difesa inglese ha ammesso che per 10 anni in inghilterra hanno fatto scie chimiche tossiche con aerei militari in segreto sull'ignara popolazione, una volta hanno anche ventilato volontariamente i gas radioattivi di una centrale nucleare per vedere cosa succedeva alla popolazione 40km sottovento.
Insomma, questi sono solo i casi che mi vengono in mente più veloci, e questi sono tutti crimini ben più gravi di aver mentito sugli allunaggi per fregarsi il grano come ha fatto la NASA.
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- Sergioruoccoo
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La cosa bella della scienza è che prima dei titoli vengono i calcoli e la matematica ( soprattutto nella fisica ) per cui mi chiedo che senso abbia chiedere dei titoli. È molto più produttivo invece capire come si è arrivati a questi risultati e a discuterne.
Secondo voi alla Nasa sono così idioti che vi pubblicano dati reali , che senza bisogno di calcoli , dimostrano che gli astronauti hanno assorbito meno radiazioni di quantè ne avrebbero dovute assorbire se avessero veramente superato le FVA? ??
No, ma tanto vale provare a vedere visto che la Nasa è teoricamente affidabile anche per i debunkers. Cosa che è stata fatta da Kamiokande, e la cosa che è venuta fuori è molto più complicata del previsto perchè i vari articoli sono fatti in modo tale che non siano collegabili tra di loro, spesso vengono fatte affermazioni senza badare troppo ai dati e tante altre cose...
Non è tutto così semplice purtroppo.
Ho conosciuto quello che i greci ignorano: l'incertezza.
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Cioè loro mentono e di offrono la prova che mentono ... Mi sembra una follia tanto quanto quella che Smith fa una dichiarazione Dove afferma che l'uomo non ha mai superato le FVA. ...
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Le orbite le ha calcolate lui"..... pur non mettendo in dubbio che voi abbiate la competenza necessaria a farlo ( permettetemi il dubbio) , su quali dati state "lavorando"?... dai post che ho letto i dati sono quelli ufficiali NASA ( e questo va bene) , ma perdonatemi se la NASA è l'attore principale del complotto architettato che senso avrebbe fornire tabelle con dati ufficiali pubblicamente?
E da chi lo potremmo prendere i dati se non dalla NASA ? Che credibilità avrebbero i dati presi da altre parti ? Uno deve mica partire dalla fine, cioè considerare che i dati della NASA siano taroccati già da subito. Altrimenti da dove si prendono i dati ?
Anche Massimo per fare il suo film ha preso ciò che dice la NASA, non è che è andato a prendere le informazioni in posti strani, altrimenti sarebbe tutto vano !
Cioè loro mentono e di offrono la prova che mentono ... Mi sembra una follia tanto quanto quella che Smith fa una dichiarazione Dove afferma che l'uomo non ha mai superato le FVA. ...
Questo perchè non è che devono per forza essere tutti in accordo, voglio dire. Quel detto che diceva che per vincere il male ha solo bisogno che i buoni non facciano nulla è abbastanza azzeccato...
Anche se io non condanno nessuno, per me buono e cattivo è relativo.
Il dubbio rimane sempre, ma è dall'altra parte, cioè c'è il dubbio che non sia andata come ci hanno raccontato, ma avere certezze per me è impossibile.Dati che senza dubbio ( a vostra detta) dimostrerebbero che le missioni Apollo non hanno superato le FVA ??
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- kamiokande
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Grazie Raudh1, a quanto pare c'è qualcuno che non comprende, o fa finta di non comprendere, perché occorra usare dati NASA quando si fanno certi tipi di analisi. Perdona se sono sparito ma ho avuto dei "contrattempi" che spero di risolvere al più presto ma comunque, nonostante abbia lavorato a singhiozzo, non sono stato con le mani in mano.
@ Sergioruoccoo
A quanto pare vedo che sei stato bloccato, spero sia solo un blocco temporaneo, altrimenti sto rispondendo al vento anche se potrai comunque leggere la mia risposta.
È interessante vedere che quando si postano dati invece di smentirli si chiedono qualifiche e titoli, per quel che ti riguarda potrei anche avere solo la terza media ma i dati restano: o sono corretti o non lo sono, simple as that.
La tua domanda sul perché la NASA pubblichi dati che la smentiscono è interessante, a me però interessa poco la risposta anche perché nessuno sa cosa sia potuto passare nella testa di chi ha deciso di fare quel che ha fatto. Quindi tu fatti il film mentale che ti garba di più ed io altrettanto. Questo però non cambia il fatto che ci siano delle incongruenze nei dati, ti faccio un esempio di quello che io e Raudh1 abbiamo ottenuto:
L'esperimento Biostack I è volato sull'Apollo 16 fuori dalle fasce di Van Allen, mentre il Biostack III è lo stesso esperimento volato però sul Apollo-Soyuz (orbita bassa con inclinazione di 52°). A confronto ci sono i dati misurati all'interno delle sonde sovietiche Kosmos 782 e 1887, entrambe volate in un orbita bassa a 63° di inclinazione. Le schermature sono comparabili ed i rilevatori sono dello stesso tipo (Lexan e nitrato di cellulosa). Come puoi vedere il Cosmos 782 ha misurato, al di sotto delle fasce di Van Allen, più particelle di quelle misurate da Apollo 16 (che incidentalmente sono pressoché identiche a quelle misurate nell'esperimento Biostack II volato su Apollo 17) al di fuori della magnetosfera. Anche tenendo conto dell'effetto di modulazione dell'attività solare sui raggi cosmici, tale comportamento è difficilmente spiegabile. Se poi si confronta i dati misurati con i valori per la missione Apollo 16 nello spazio aperto ottenuti con Oltaris, un software sviluppato dalla NASA per predire l'effetto delle radiazioni, si può notare una leggera differenza (la scala è logaritmica) tra misurato ed aspettato, ovvero almeno di un ordine di grandezza (a voler essere buoni) più basso di quello che dovrebbe essere. Ora, io non so perché abbiano pubblicato questi dati (sul come ci sarebbe molto da dire, come Raudh1 ha anticipato), ma rispondi tu alle domande: "come mai ci sono delle differenze così grandi tra quel che ci si aspetta in una missione fuori dalla magnetosfera ed Apollo 16? E come mai le missioni Cosmos, avvenute in orbita bassa, hanno dato risultati comparabili con le missioni Apollo 16 e 17?".
La tua è una domanda filosofica, ed ognuno può darsi a risposta che preferisce, le mie sono domande tecniche e richiedono risposte tecniche ben definite.
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L'altroieri la NASA ha pubblicato un articolo che parla proprio di questo argomento:
Studying the Van Allen Belts 60 Years After America’s First Spacecraft
All'inizio chiarisce un po' di cose, ma poi si lancia in dichiarazioni controverse su cui so già che si discuterà.
Satellites that unwittingly or intentionally venture into the belts can be damaged by the radiation
Conferma che i sistemi elettronici di oggi non sono immuni alle radiazioni.
radiation, which could have an impact on unprotected astronauts as well
Attenzione: unprotected. Niente di nuovo, lo sapevamo già.
Understanding the dynamics of this region is essential for protecting technological assets and planning crewed space missions.
Conferma che lo studio delle FVA serve, anzi è essenziale, per proteggere la tecnologia che, come detto prima, può essere danneggiata dalle radiazioni e ovviamente se non la proteggi non puoi pianificare missioni con equipaggio.
Veniamo quindi a una delle apparenti contraddizioni: perchè la tecnologia di oggi ha bisogno di protezione mentre quella di ieri no?
Qualche post fa avevo ipotizzato: "La tecnologia di Orion è 60 anni più avanzata, il livello di integrazione dei circuiti è più alto di diversi ordini di grandezza. Magari è per questo che oggi sono più sensibili alle radiazioni."
La NASA conferma il mio pensiero:
“Our current technology is ever more susceptible to these accelerated particles because even a single hit from a particle can upset our ever smaller instruments and electronics,” [...] “As technology advances, it’s actually becoming even more pressing to understand and predict our space environment.”
L'articolo parla poi delle sonde Van Allen Probes lanciate nel 2012 per studiare le FVA, sonde che sono Equipped with superior, radiation-hardened technology.
Ci sta che delle sonde progettate per resistere 2 anni nelle FVA debbano usare questa costosa tecnologia. Il fatto è che Orion monta un'elettronica tradizionale, non radiation-hardened, protetta da una schermatura che appesantisce la navicella. Perchè non usare la tecnologia radiation-hardened?
Questo punto sarebbe da approfondire.
“We study the Van Allen radiation belts both for scientific reasons — to understand particle acceleration, which occurs through the universe — and practical reasons — because particles accelerated to high energies are a hazard to both astronauts and spacecraft,” Sibeck said.
Questo mette fine al dibattito: studiano le FVA per proteggere gli astronauti o la tecnologia? Entrambi.
“At Earth, we can study these details and apply that knowledge both to our journey to Mars and to better protect astronauts at the Moon.”
Studiano per proteggere meglio gli astronauti.
Per me restano degli aspetti poco chiari, ma non arrivo a vedere contraddizioni che mi fanno dubitare degli allunaggi.
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Pubblico qui, col suo permesso, la sua gentile risposta:
Thanks for your interest in the article. Much was learned about the VAB prior to the Apollo missions, which helped protect the astronauts sent into space. However, the VAB are a dynamic place -- the belts expand and contract with solar activity. The more we can learn about how the belts behave, the better prepared we will be if a major solar storm expands the belts while we have astronauts in space.
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Purtroppo non è convincente come spiegazione...anche perchè ►SE◄ sono riusciti a fare miracoli dal 1967 al 1969...non vedo perchè ci possano volere 50 anni per ▬▬►PROTEGGERE MEGLIO GLI ASTRONAUTI E L'ELETTRONICA DI BORDO◄▬▬....per quanto mi riguarda,loro (NASA) stanno battendo il sentiero inverso►CONTRARIO◄ rispetto a quanto fatto 50 anni fa....per cui questa è una prova incontrovertibile che i problemi in merito all'attraversabilità delle FVA non sono mai e dico ►MAI◄ stati risolti.:nono: :nono: :nono:
poi è chiaro anzi è molto limpido il fatto che se domandi alla giornalista Mara Johnson-Groh..(in quanto tale e,ricopiando la risposta di Ruocco(quando chiedeva i titoli accademici di KAMIOKANDE)io rispondo che è tutta da dimostrare ▬►l'eccezionale◄ attività/tempesta solare che sarebbe in grado di sconvolgere e le strumentazioni di bordo e gli astronauti della ORION....dati e prove alla mano,mi si dimostri come da 50 anni a questa parte l'eruzione solare o quello che si voglia,sia implementata in maniera macroscopica rispetto agli anni compresi tra il 1969 ed il 1972.
Anzi a tal proposito pubblico una fonte,interessante :
E giungiamo ai giorni nostri, mentre ci avviciniamo al picco massimo del ciclo solare 24. In questi giorni stiamo assistendo a eruzioni solari molto intense, anche se nel complesso siamo nel bel mezzo di un ciclo molto debole. Cosa ci riserverà il futuro è oggetto di studio da parte degli scienziati, anche se tutto fa ipotizzare ad un’attività solare molto bassa nei prossimi anni.
www.meteoweb.eu/2012/03/le-piu-grandi-te...o-carrington/123197/
dopo il 1960-1970 tra attività solare e temperatura sia intercorso un vero e proprio divorzio. Se l'attività solare è fortemente diminuita
Non so se il grafico è stato pubblicato,perchè potrebbe rivelarsi interessante.
quello che conta è solo LA PAROLA (dalla Lettera di San Pietro)
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Azz, ti ritrovo anche qui.charliemike ha scritto: Io sono convinto che l'uomo sia una razza ibrida, creata geneticamente da una razza aliena incrociando il proprio DNA con quello di una razza ominide nella preistoria milioni di anni fa. Non riuscirei a spiegare altrimenti l'incredibile velocità di evoluzione dell'uomo rispetto a tutte le altre razze sul pianeta.
Certo che le tue convinzioni sono divertenti. Ma pure le prove che fornisci. :hammer:
La fantasia non ti manca.
Valle a scrivere su wikipedia queste cose! :laugh:
Te lo spiego io il perché: si chiama cervello. Il nostro cervello è stato il mezzo che ci ha consentito di progredire continuamente, differenziandoci dalle altre specie in cui ha sempre prevalso l'aspetto fisico e la forza. L'uomo, attraverso l'ingegno, l'astuzia e altro, riusciva ad avere la meglio su animali feroci, cacciandoli. Questa è solo la preistoria.
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- CharlieMike
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gudobsver ha scritto:
Azz, ti ritrovo anche qui.charliemike ha scritto: Io sono convinto che l'uomo sia una razza ibrida, creata geneticamente da una razza aliena incrociando il proprio DNA con quello di una razza ominide nella preistoria milioni di anni fa. Non riuscirei a spiegare altrimenti l'incredibile velocità di evoluzione dell'uomo rispetto a tutte le altre razze sul pianeta.
Certo che le tue convinzioni sono divertenti. Ma pure le prove che fornisci. :hammer:
La fantasia non ti manca.
Valle a scrivere su wikipedia queste cose! :laugh:
Te lo spiego io il perché: si chiama cervello. Il nostro cervello è stato il mezzo che ci ha consentito di progredire continuamente, differenziandoci dalle altre specie in cui ha sempre prevalso l'aspetto fisico e la forza. L'uomo, attraverso l'ingegno, l'astuzia e altro, riusciva ad avere la meglio su animali feroci, cacciandoli. Questa è solo la preistoria.
Evidentemente ti sto simpatico, visto che hai fatto ricerche su di me fino a trovare e commentare un mio vecchio post di due anni fa: 08 Settembre 2016.
www.luogocomune.net/forum/missioni-apoll...n-allen?start=0#6333
Ti avviso però: a me piacciono le donne. :goof:
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charliemike ha scritto: Evidentemente ti sto simpatico, visto che hai fatto ricerche su di me fino a trovare e commentare un mio vecchio post di due anni fa: 08 Settembre 2016.
www.luogocomune.net/forum/missioni-apoll...n-allen?start=0#6333
Ti avviso però: a me piacciono le donne. :goof:
Non ti ho cercato affatto. Stavo controllando se c'era una discussione sulle fasce di Van Allen, ho inziato a leggere e mi ritrovo il tuo commento folle. Avevo già maturato qualche dubbio, leggendo le tue argomentazioni, ma ora invece ho capito che sei un vero demente. Ti ignorerò completamente, non ho tempo da perdere.
Non so quali donne possano ascoltarti o trovarti interessante, forse qualche complottina sfegatata.
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Si, si, certo... come no. :laugh: :laugh:gudobsver ha scritto:
charliemike ha scritto: Evidentemente ti sto simpatico, visto che hai fatto ricerche su di me fino a trovare e commentare un mio vecchio post di due anni fa: 08 Settembre 2016.
www.luogocomune.net/forum/missioni-apoll...n-allen?start=0#6333
Ti avviso però: a me piacciono le donne. :goof:
Non ti ho cercato affatto. Stavo controllando se c'era una discussione sulle fasce di Van Allen, ho inziato a leggere e mi ritrovo il tuo commento folle.
Me ne farò una ragione. :baby:gudobsver ha scritto: Avevo già maturato qualche dubbio, leggendo le tue argomentazioni, ma ora invece ho capito che sei un vero demente. Ti ignorerò completamente, non ho tempo da perdere.
Non so quali donne possano ascoltarti o trovarti interessante, forse qualche complottina sfegatata.
Vai tranqui, Buon Osservatore. Dormo bene lo stesso anche senza le tue amorevoli attenzioni.
Io invece continuerò a seguirti: le tue perle di saggezza sono fantastiche.
Non me le voglio perdere.
:laugh: :laugh: :laugh: :laugh:
P.s.: devi sempre mettere mano alla biografia di Mazzucco su Wikipedia come hai affermato nell'altro forum. Non dimenticartelo.
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Space radiation dosimetry in low-Earth orbit and beyond 2001
Radiation exposures during space flight and their measurement 1983
Come si vede dal primo grafico la missione Apollo 17 ha misurato un flusso di HZE simile alle missioni Cosmos russe, che avevano un livello di schermatura simile all'Apollo e stessi metodi di misura (pellicole di nitrato di cellulosa), ma che sono avvenute in orbita bassa. Anche le missioni dello space shuttle hanno mostrato flussi maggiori. Dal secondo grafico si vede che il flusso nello spazio aperto è più di un ordine di grandezza di quello misurato in orbita bassa. Anche tenendo conto della modulazione del ciclo solare, della schermatura della luna e della schermatura del modulo di comando, le missioni Apollo sono comunque ad un ordine di grandezza (10 volte) meno di quello che avrebbero dovuto misurare. Apollo 17 ed Apollo 16 sono inoltre le missioni con il flusso maggiore di HZE misurate tra tutte le missioni Apollo.
Ciò è in linea con le affermazioni ed i grafici creati da me, e postati in questo thread (che riposterò appena possibile visto che i link si sono rotti), tanto per sottolineare il fatto che io sono un cazzaro molto fortunato.
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Se la NASA avesse misurato erroneamente i flussi di particelle ad alta energia o mentito sulle loro misurazioni di un ordine di grandezza, questo avrebbe precluso la realizzazione delle missioni Apollo?
In altre parole, le HZE sarebbero state letali per gli astronauti se fossero state 10 volte maggiori?
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Quanto sia una dose pericolosa di HZE per la salute nessuno lo sa, non lo si sapeva nel 69 e non lo si sa ora. Questo è uno dei motivi, insieme all'imprevedibilitá dei Solar Particle Events, per cui non sono state fatte altre missioni umane fuori dalle fasce. L'esperimento Biocore volato su Apollo 17, per studiare l'effetto delle HZE su topi dalle tasche minori, è stato inconcludente a causa del basso numero di collisioni di queste particelle nei tessuti. I topi hanno mostrato diversi problemi specie nelle mucose nasali e nell'apparato uditivo, ma i ricercatori non sono stati in grado di capire se e quanto fossero stati dovuti alle HZE. È chiaro che se parte di questi danni ai tessuti sono dovuti alle HZE, allora il flusso tipico nello spazio profondo potrebbe causare danni seri a tessuti ed organi degli astronauti anche per permanenze brevi. L'interazione di simili particelle con dei sistemi biologici complessi è imprevedibile, ne sono una prova i flash luminosi osservati dagli astronauti anche in orbita bassa, e che a tutt'oggi non sono ancora ben compresi; per questo dico che non basta un dosimetro per ritenere una dose sicura. Cosa succederebbe se a causa dell'elevato numero di particelle i flash fossero così frequenti da causare problemi visivi seri agli astronauti? Magari gli effetti non sarebbero direttamente letali, ma la cecità, anche se non permanente, metterebbe a serio rischio la vita degli astronauti. Stesso si dica per problemi auditivi, specie nel 1969.
In merito alla falsificazione dei dati non esisteva, e non esiste, un modo per replicare sulla Terra flussi di particelle simili a quelli cosmici, l'unico modo di ottenere qualcosa di simile e andare in orbita bassa polare o quasi polare. Benton, che era un militare, ci ha messo del suo per rendere i dati quanto più illeggibili fosse possibile, e questo te lo può confermare anche l'utente Raudh1. Lo stesso dato di Apollo 17, che si vede nei due grafici del mio post precedente, è stato estrapolato come valore agli astronauti senza spiegare come, difatti nel secondo grafico è l'unica linea continua; le misure del biostack di Apollo 16 e 17 sono entrambe più basse del dato riportato nel lavoro del 1983, e riproposto nel lavoro del 2001. È mia personalissima opinione che la vicinanza tra i dati misurati nelle missioni Apollo con quelle di altre missioni simili, vedi Cosmos e Apollo Soyuz test project, avvenute però in orbita bassa, non possa essere passata inosservata tra gli addetti ai lavori.
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Ma tu sai bene che tutte le foto e le riprese tv della luna e della terra fatte durante il tragitto non possono essere state fatte da una sonda automatica con una cinepresa che si muove o un pezzo di cartone davanti un oblò per far sembrare la terra lontana.
Quindi direi che uno dei cavalli di battaglia di American Moon possa definirsi chiuso.
P.S. Rileggendo un articolo della NASA sulle modifiche alla Hasselblad 500 EL, ho notato che una di queste prevedeva uno strato conduttivo aggiuntivo sulla piastra in vetro di Reseau con molle che conducevano l'energia elettrostatica accumulata dalla pellicola verso lo chassis metallico della fotocamera. Questo perché normalmente quell'energia viene dissipata attraverso i rulli di trascinamento metallici della pellicola che nella 500 EL erano stati sostituiti sulla Reseau plate da 2 solchi.
Questo dovrebbe indicare che la pellicola non è in alcun modo a contatto con parti metalliche che possano avere innalzato di molto le temperature del film rovinandolo definitivamente.
Se vuoi puoi rispondermi nel 3d che avevi creato sulla contrazione termica.
Grazie
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- kamiokande
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Perdonami non sapevo che fossi tu a decidere quando un argomento è chiuso, buono a sapersi.
Il fatto che non sappiamo se gli astronauti sarebbero morti durante il viaggio non cambia il fatto che la NASA non avesse idea di quello che sarebbe successo. Dopo la morte degli astronauti di Apollo 1, pensare di mandare astronauti così all'avventura è, per usare un eufemismo, difficile da spiegare. Alla domanda sul perché non abbiano mandato animali prima di inviare uomini, come fatto dai russi, e come si apprestavano a fare anche gli stessi americani prima di chiudere il progetto, non ho sentito una risposta sensata. C&S mi ha detto che non c'era bisogno di mandare scimmie perché alla NASA avrebbero visto di cosa sarebbero morti gli astronauti negli anni, ovvero le scimmie erano gli astronauti ... Se ti sembra una risposta seria questa allora abbiamo una differente percezione della serietà.
In merito alla Hasselblad, non credo che qualcosa che riguarda il corpo macchina abbia nulla a che vedere con il magazine, comunque mi faresti vedere uno schema da cui si deduce quel che tu deduci? Perché a me risulta che la pellicola fosse tesa da una piastra metallica montata nel magazine.
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la tua domanda sarebbe anche lecita ma è evidente che qualunque sia la risposta, sensata o meno, non sarebbe prova della riuscita o meno delle missioni Apollo. Ti potrei rispondere che agli americani sarebbero bastati i dati dei sensori dei 5 orbiter come test sulla pericolosità dell'ambiente fuori dalla protezione terrestre:
The principal purpose of the Lunar Orbiter radiation measuring systems was to monitor, in real time, particle fluxes that would damage processed film in case of major solar cosmic-ray events. This would make it possible for the mission control to minimize darkening of the film by operational maneuvers. A secondary purpose was to acquire a maximum amount of information on radiations on the way to the moon and near the moon. The sensor system consisted of two separately monitored thin cesium iodide scintillators (2-Pi solid angle acceptance) that were positioned and shielded in the same way as the film in the cassette and in the loopers. The shielding thickness of the cassette and cassette dosimeter was 2 gm/sq centimeters aluminum. The shielding of the loopers and the looper dosimeter was 0.17 gm/sq centimeters aluminum. These shielding thicknesses also corresponded approximately to the thickness of the Apollo module wall and of a space suit. In the case of protons at verticle incidence, particles with energy greater than 40 and 11 MeV penetrated 2 and 0.17 gm/sq centimeters, respectively.
Fonte: www.iki.rssi.ru/solar/eng/orbiter4.htm
Poi sta a te decidere se è una risposta sensata. E se non lo fosse perchè le rilevazioni non coprono tutti i tipi di radiazione o per qualsiasi altro motivo, questo non proverá che gli americani non sono stati sulla Luna, perchè è di questo che si sta parlando in questo forum.
Abbiamo anche la controprova della sopravvivenza di organismi biologici nello spazio profondo dimostrata da tutti gli animaletti della Zond 5.
L'argomento dovrebbe essere chiuso per questi concetti, nessuna prova a sostegno del falso sbarco.
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Se la pellicola fosse stata a contatto con una piastra metallica del magazine non sarebbe stata necessaria la modifica di cui ti ho parlato:
The Data Camera was modified to prevent accumulation of static electricity. When film is wound in a camera, static electricity is generated on the film surface. Normally, this electricity is dispersed by the metal rims and rollers that guide the film, and by the humidity of the air. In a camera fitted with a Reseau plate, however, the film is guided by the raised edges of the plate. As glass is a non-conductor, the electric charge that builds up at the glass surface can become so heavy that sparks can occur between plate and film - especially if the camera is used in a very dry environment or in vacuum. Sparks cause unpleasant patterns to appear on the film and can be a hazard if the camera is used in an atmosphere of pure oxygen. To conduct the static electricity away from the Reseau plate in the Data Camera, the side of the plate facing the film is coated with an extremely thin conductive layer which is led to the metallic parts of the camera body by two contact springs. Contact is effected by two projecting silver deposits on the conductive layer.
Fonte: www.hq.nasa.gov/alsj/a11/a11-hass.html
Se interpreto bene, la pellicola non era a contatto, attraverso parti metalliche, al corpo macchina quindi ne deduco che questa fosse ben isolata dal calore che avrebbe potuto raggiungere lo chassis al sole.
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In merito alla Hasselblad, se leggi bene c'è scritto che è il vetro a poter accumulare cariche e generare scariche tra il vetro e la pellicola. Se il vetro e la pellicola fossero in contatto non ci potrebbero essere scariche perché sarebbero allo stesso potenziale. Poi il pressure plate si vede in diverse foto NASA dei magazine che sono volati nelle missioni Apollo.
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When film is wound in a camera, static electricity is generated on the film surface.
Non mi pare che sia il vetro che accumula elettricità elettrostatica. O almeno non solo quello.
Se la pellicola fosse stata a contatto di una piastra metallica e questa a sua volte fosse stata collegata allo chassis del magazine e quindi al corpo macchina, l'energia elettrostatica si.sarebbe dissipata senza bisogno della modifica sopra riportata. No?
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Per favore rileggi le cose che posti. Se le cariche si accumulano sulla pellicola e la pellicola è a contatto con il reseau plate che è stato reso conduttivo, le cariche si accumulerebbero sul lato della pellicola non a contatto, e si potrebbero scaricare così sulla restante struttura metallica, rendendo inutile la modifica.
Ciò detto, ora cerco di essere più chiaro: mostrami uno schema, una foto o un documento che dimostri che il pressure plate non fosse presente nei magazine imbarcati nelle missioni Apollo, altrimenti ho ragione io; ti è chiaro così?
Non ho più intenzione di risponderti sull'argomento, io ho di meglio da fare e spero che anche tu abbia di meglio da fare. Nel caso invece ti avanzi tempo portami anche un documento, possibilmente precedente al dicembre del 1968, che dimostri inconfutabilmente che le dosi di HZE nello spazio aperto non avrebbero potuto nuocere in alcun modo agli astronauti.
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Sei tu che dubiti.
E se vuoi convincere il prossimo che le radiazioni li avrebbero stecchiti, ti tocca dimostralo oltre ogni ragionevole dubbio.
Per la Hasselblad hai ragione tu.
Mi manca solo il particolare del pressure plate, non trovo da nessuna parte di che materiale fosse composto. Tu dici di metallo ma io non trovo questa informazione. E se fosse stato di plastica?
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