Non credo all'evoluzionismo.

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8 Anni 7 Mesi fa #1417 da Al2012
Risposta da Al2012 al topic Non credo all'evoluzionismo.
@ maleko

Sì, conoscevo questa nuova teoria (oh ma quante ce ne sono?!). Viene spesso citata dagli scienziati del discovery institute come a testimonianza dei problemi dell'evoluzionismo. Si corre di teoria in teoria mentre allo stesso tempo Dawkins and Co. scrivono castronate degni dei sacerdoti più dogmatici, dicendo che tutti sono d'accordo sull'evoluzionismo. Ma se non sono nemmeno d'accordo sui meccanismi? E' neutra? Ci sono gli equilibri puntuali? Oppure è tutto auto-organizzante? Queste sono domande importanti che guarda caso nessuno ti va a raccontare. Devi informarti. E giustamente anche tu lo fai. Però nel frattempo nei libri di scuola c'è ancora Darwin. Trovo la fede di certi evoluzionisti non compatibile con lo stato ancora molto poco definito, disomogeneo, a tratti contraddittorio delle nuove teorie evolutive.


Saresti così gentile da dirmi, brevemente se è possibile, cosa dice la teoria dell’ID in merito alla comparsa della vita, oppure indicami il punto dove affronti questa questione.

Eccola la chiosa/supercazzola dell'articolo. La vita è sostenibile!! Aaaah ecco il perchè del sottotitolo! Nessuno dubita che la vita non si sostenga da sola. Inserito i codici nel programma lui si arrangia, mentre io (Dio) mi faccio una s***.



Quindi la vita è oggetto della creazione di una entità superiore (Dio) che non sta certo li a farsi delle s***?

Io potrei considerare questa una “supercazzola” ma finche uno non sale in cattedra rispetto le sue idee.
Penso di essermi perso qualcosa ….

"Non poteva andare diversamente". Questo è il punto: si danno delle condizioni (per ora sono speculative eh) e poi la vita, deterministicamente, nasce. Nasce perfetta per la sua nicchia ecologica. (Sì questo lo sappiamo e nessuno lo contesta). Ma il fatto è che una teoria del genere necessita di conoscere tutte le condizioni. Sennò è semplice determinismo. Non le conoscono certo nè tantomeno possono sperimentarle.


Io non posso far altro che ipotizzare, speculare, tu, a quanto pare, hai certezze da insegnare?

Bene, mi fa piacere per te … resto in attesa di lezioni e ti ringrazio in anticipo …

Vedi io non sono creazionista e non credo che la vita sia dovuta alla casualità.

Penso sul vuoto si possano fare interessanti speculazioni, penso che nel vuoto si possano trovare energia e informazioni, quella energia informata (energia vitale) che determina la forma della materia, che altro non è che energia che vibra ad una determinata frequenza.

Ma queste sono solo mie speculazioni le tue quali sono?

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1418 da maleko
Risposta da maleko al topic Non credo all'evoluzionismo.
La scoperta del DNA, la rivoluzione dell'informazione.

Non c'è bisogno che ricordi la scoperta della bellissima doppia elica a spirale. E' una di quelle forme così perfette che la "natura" ha scelto di usare di frequente.
Non c'è neanche bisogno che ricordi cosa sia stata e cosa sia la rivoluzione dell'informazione. In pochi decenni, BOOM informatica, computers, rete, internet, algoritmi google e guerra. Quella dell'informazione. Che parola importante, informazione.
Ma cos'è? E' un entità metafisica? La puoi misurare l'informazione o no? Beh quasi diciamo. Partiamo da qualche nozione base:

Comprendere l'informazione trasmessa in una comunicazione significa sapere quali possibilità sono escluse dalla sua verità.
Visto che si è parlato di poker facciamo questa analogia: al tavolo individuiamo due mani a)scala reale b) qualsiasi altra combinazione. Sapere che un giocatore ha avuto servita una combinazione di carte altra che la scala reale significa acquisire molta meno informazione Le probabilità di una scala reale sono 2 su un milione, quelle di qualsiasi altra combinazione è 999,998 su un milione.
Beh non è proprio una misura ma ci andiamo vicino.

Cos'è la complessità e la specificità dell'informazione?
Scenario: un arcere da 50 metri lancia una freccia verso una vasta parete bianca e la colpisce in un punto. Secondo scenario: un arcere disegna sulla parete un cerchio poi lancia la freccia da 50 metri e colpisce il centro del cerchio. Supponiamo che il punto in cui si ficca la freccia nella parete sia lo stesso in entrambi gli scenari. In entrambi i casi la freccia poteva ficcarsi in qualunque punto; di più qualunche punto è altamente improbabile da colpire. Ne segue che in entrambi i casi viene attualizzata una informazione molto complessa. E tuttavia la conclusione informativa che ricaviamo nei due casi è molto diversa. Nel primo non possiamo dire nulla sulla abilità dell'arcere, nel secondo abbiamo la prova della sua abilità. Quindi la differenza è che nel primo scenario l'informazione non è iscritta in uno schema o modello mentre nel secondo sì. Il tipo di informazione sotto il nostro interesse non è l'attuazione di possibilità arbitrarie ma l'attuazione di probabilità circoscritte. L'informazione inscritta in un modello non è ancora specifica. Terzo scenario: l'arcere lancia la freccia e disegna il cerchio dove si è ficcata. Sembra informazione ma non lo è, un po' come quando i darwinisti dicono sembra design ma è apparente. L'informazione è specifica solo quando lo schema è dato e indipendentemente dall'informazione, quando il bersaglio è dato prima. "La attualizzazione di una possibilità (=informazione) è specificata se indipendentemente dall'attuazione delle possibilità , la possibilità stessa è identificabile in base a modelli o bersagli. Se no è non specifica. Quindi un informazione specifica non può diventare una non-specifica, mentre una non-specifica può trasformarsi in specifica. Un messaggio cifrato è informazione non specifica.

Beh allora, visto che la vita ha avuto luogo prima, e poi noi essere razionali ne concepiamo gli schemi caschiamo nel caso dell'inganno (informazione non specifica)?

Scenario: Alice e bob celebrano l'anniversario del loro matrimonio. I loro sei figli fanno loro un regalo ciascuno. Ogni regalo è parte di un servizio da tavola: Nessuno dei regali è un doppione ma insieme formano un servizio da favola. Alice e bob prima di aprire i pacchetti non hanno la minima idea di quel che hanno ricevuto, nessuno schema preordinato. Tuttavia lo schema che si forma nella loro mente dopo aver visto i regali può benissimo formarsi indipendentemente dai regali. Di fatto tutti noi sappiamo coordinare un servizio e distinguerlo da pezzi scoordinati. Questo schema benchè posteriore costituisce una specificazione. Anzi con questa specificazione è connessa un inferenza: che i figli non hanno scelto i loro regali come casuali atti di gentilezza ma si sono messi d'accordo.
Quindi anche se lo schema in cui è iscritta la vita lo capiamo dopo che essa ha generato noi, la vita corrisponde a schemi funzionali che sono indipendenti dai viventi attuali. Questi schemi possono essere formulati in modi diversi: ad esempio come complessità irriducibile ma anche come vitalità di un essere complesso. Qualunque schema si porti, sia anche darwiniano, sarà una schema indipendente, previo rispetto ai viventi attuali.


L'informazione può essere specifica ma anche complessa.= ISC. "il numerlo della vostra carta di credito composta da 16 cifre è ISC. La complessità del numero assicura che un ladro non la possa componendo a caso ottenere un numero valido di Visa. La specificazione di questo numero assicura che sia proprio il vostro numero e non di qualcun altro.
Quante ISC ci circondano!! E' proprio l'era dell'informazione. Inserendo i dati in un login, lo username specifica l'accout, la password assicura la complessità. Il QR code è ISC. Si basa sulla complessità del "disegno" e identifica un prodotto specifico.


Il DNA identifica uno specifico esere vivente in base a una sequenza di circa un miliardo di nucleotidi (triplette di basi azotate).
Possiamo ora comprendere l'importanza della domanda del dott. Wells formulata in risposta a quello studente. Possiamo estendere l'inferenza di design su feuture di "cose" viventi? L'unica cosa che distingue il DNA da un QR code è che nel primo noi, esseri viventi, siamo direttamente coinvolti. E' molto difficile darsi una risposta obbiettiva. Ma è una domanda che và posta. Totalmente legittima.

Bene ora facciamo un altro passo.
Qual'è l'origine dell'informazone specifica complessa?.

La causazione intelligente agisce per circostanzialità diretta, ovvero una scelta. Quando una causa intelligente agisce , essa sceglie tra un ventaglio di possibilità. Vale anche per gli animali, un topo messo in un labirinto sa se andare a destra o a sinistra. certo può andare anche a caso, come si fa a riconoscere se una scelta è intelligente? Una macchia d'inchiostro cade su un foglio, qualcuno prende la penna e scrive un messaggio. In entrambi i casi si attua una tra infinite possibilità, ad esclusione di altre. Ma in una riconosciamo un progetto, nell'altra caso. Come?
Il criterio generale con cui si riconosce un progetto è la trieade attualizzazione-esclusione-specificazione.
L'attualizzazione stabilisce che la possibilità in questione è quella realizzata, l'esclusione stabilisce che c'erano altre possibilità escluse, la specificazione dice che l'accaduto si conforma a un modello indipendente dall'attualizzazione.

Torniamo al topo. Lo mettiamo nel labirinto semplice da cui si può uscire in due svolte a destra. Esce, può essere stato fortunato. Mettiamolo in un libirinto complicato che richiede una giusta sequenza di cento svolte. Il topo esce e può essere stato fortunato. Ma le probabilità che lo sia stato diminuiscono. Complessità sifìgnifica improbabilità.

Ma perchè le cause naturali non possono spiegare l'orgine di ISC?
Prendiamo un automobile. Tutte le funzioni del motore possono essere spiegate con cause naturali. Ciò che in questi termini non si poò spiegare è l'origine dell'auto. I viventi sono molto più complessi di un auto e poi funzionano.
Il fatto è semplice la necessità è incapace di produrre informazione, perchè informazione è scelta tra possibilità.
Se un risultato B è necessario date le condizioni previe A, allora le probabilità che B accada dato A è una su una. Molta probabilità, poca informazione. nel caso di B dato A l'informazione è zero.
Il caso provoca informazione specifica ma non complessa (il tope esce dal labirinto semplice e non da quello complesso), oppure informazione complessa ma non specifica (l'arcere colpisce un punto qualunque della parete che tuttavia è uno dei miliardi che poteva colpire. Ma non può generare informazione sia specifica sia complessa.

Ma allora caso unito a necessità??
Monod (e qualcun altro qui) ad esempio ragionava così: come il vincitore del superenalotto è stupito di vincere noi siamo stupefatti di essere complessi, intelligenti, evoluti. Ma la lotteria deve avere un vincitore. Possibilità altamente improbabili devono accadere è infatti accadono.

Beh rimandiamo alle confutazioni di tale argomento (John lesile, John erman, richard swinburne, francis crick, bernd olaf kuppers e hubert yockey).

Comunque, quando caso e necessità operano insieme, i contributi rispettivi devono essere disposti in modo sequenziale. Facciamo un esempio: cerchiamo di vincere il superenalotto con il metodo detto per tentativi ed errori (tentativo = necessità, errore = caso). Spenderemo cifre colossali. E' incredibile che il metodo per tentativi ed errori che gli scienziati dicono essere il modo più rozzo della risoluzione dei problemi sia quello che usano nello spiegare la vita.
Il fatto che cause naturali non generino mai ISC è la legge della conservazione dell'informazione, che avrà profonde implicazioni per la scienza.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da maleko.

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8 Anni 7 Mesi fa #1419 da maleko
Risposta da maleko al topic Non credo all'evoluzionismo.

Eccola la chiosa/supercazzola dell'articolo. La vita è sostenibile!! Aaaah ecco il perchè del sottotitolo! Nessuno dubita che la vita non si sostenga da sola. Inserito i codici nel programma lui si arrangia, mentre io (Dio) mi faccio una s***.


Quindi la vita è oggetto della creazione di una entità superiore (Dio) che non sta certo li a farsi delle s***?

Io potrei considerare questa una “supercazzola” ma finche uno non sale in cattedra rispetto le sue idee.
Penso di essermi perso qualcosa ….


Non volevo sembrare altezzoso, beh forse un po' si ma concedimelo dai =D Comunque era una battuta la mia: come il programmatore inserisce i codici (infonde l'informazione) poi può anche farsi una s*** tanto il programma è avviato.

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8 Anni 7 Mesi fa #1420 da Fabrizio70

Ribadisco, la scienza non può prendere in considerazione spiegazioni religiose, spirituali, trascendenti. Al di là di negare o no, ma non può includerle


Ma l'utente maleko che ha aperto il thread ha specificato che per ID non intende parlare di Dio o similari , parla di intelligenza e basta e da quello che ho capito finora è che la difesa della teoria dell'evoluzionismo viene fatta a priori in quanto un suo abbandono pone problemi "filosofici" , ma se una teoria è sbagliata scientificamente và abbandonata senza se e senza ma , altrimenti è fede e non si distingue dalla religione.

Oltre ai problemi esposti finora ad esempio c'è da aggiungere il problema degli organi vestigiali , ai voglia a dire che "l'evoluzione" ha reso inutili determinati organi , ciò non spiega il motivo per cui si sono degenerati, se il mio pool genico nasce con la coda , l'appendice ed altri ammennicoli il mancato utilizzo non implica la trasmissione della degenerazione successiva alla nascita secondo la teoria dell'evoluzione, ovviamente si è tentato di far quadrare il cerchio con l'affermazione che "l'ambiente" favorisce la mutazione ma questa affermazione non tiene in conto numerosi fattori di cui il principale riguarda la replicazione del nuovo pool genetico , sia per motivi oggettivi ( se il gene è recessivo ad esempio ) che per motivi soggettivi ( se un individuo normale ha la coda ed i peli per tutto il corpo un individuo in cui manca uno di questi viene ritenuto "difettato" e l'accoppiamento risulta improbabile) e per motivi casuali ( posso nascere bello forte ed intelligente ma se per caso muoio prima di replicare il pool genetico quest'ultimo muore con me).

Detto questo recentemente un interessante esperimento apre le porte all'ID:

dx.doi.org/10.1038/nn.3594

Parental olfactory experience influences behavior and neural structure in subsequent generations


In pratica gli autori hanno condizionato alcuni topi di laboratorio a provare paura quando percepivano l'odore dell'acetofenone, una sostanza aromatica che ricorda il sentore di ciliegia. I piccoli di quei topi, anche se concepiti con inseminazione artificiale, hanno mostrato una risposta di paura maggiore all'odore di ciliegia che a qualunque altro odore, benché non fossero mai stati esposti all'acetofenone e lo stesso tipo di comportamento si rilevava anche nella seconda generazione di roditori.

Quindi non è il caso a determinare l'evoluzione ma l'ambiente , e nelle specie sociali l'intelligenza è un fattore ambientale...

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1421 da Tianos
Risposta da Tianos al topic Non credo all'evoluzionismo.
@mc tu prendi il caso di una testimonianza in tribunale in cui si parla di un (assassino esempio) la cui descrizione è fumosa....ma se hai il cadavere a terra potrai non prendere mai l'assassino, ma sai che qualcuno lo ha ammazzato.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da Tianos.

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1422 da Suspiria
Risposta da Suspiria al topic Non credo all'evoluzionismo.
Direi che gli organi vestigiali, come gli atavismi ci fanno vedere proprio l'evoluzione degli organismi.

Inoltre l'articolo parla dell'epigenetica non di ID.

Poi, per chi strizza l'occhio all'intervento alieno, ripeto che c'è sempre lo stesso problema come per la Terra. Chi ritiene che sia difficile se non impossibile che si sia formata la vita spontaneamente, per semplice logica lo stesso problema riguarda forme di vita su un altro pianeta.
Questa direi che sia un'argomentazione abbastanza debole per pretendere di inficiare l'evoluzione e l'insorgere della vita chiamando in causa gli alieni.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da Suspiria.

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1424 da maleko
Risposta da maleko al topic Non credo all'evoluzionismo.

Poi, per chi strizza l'occhio all'intervento alieno, ripeto che c'è sempre lo stesso problema come per la Terra. Chi ritiene che sia difficile se non impossibile che si sia formata la vita spontaneamente, per semplice logica lo stesso problema riguarda forme di vita su un altro pianeta.
Questa direi che sia un'argomentazione abbastanza debole per pretendere di inficiare l'evoluzione e l'insorgere della vita chiamando in causa gli alieni.


E' interessante che dici questo. Allora quando gli evoluzionisti ci parlano di panspermia o seminazione da parte di cività aliene progredite non vale lo stesso discorso? E' un argomento circolare tanto quello che hai descritto, con la differenza che qui nessuno pretende di sapere che siano stati gli alieni, qui al massimo si ha ammesso tale possibilità.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da maleko.

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8 Anni 7 Mesi fa #1425 da Suspiria
Risposta da Suspiria al topic Non credo all'evoluzionismo.
E' chiaro che non è facile dimostrare al momento la panspermia e più difficile quella diretta, ad opera appunto di altri esseri.
Poi c'è la panspermia planetaria, cioè la vita si è formata su un altro pianeta e poi ha viaggiato nello spazio (tipo su meteoriti fino ad arrivare a noi) o la panspermia cosmica che ammette che batteri e virus possano formarsi nello spazio interstellare ed arrivare di nuovo tramite comete o meteoriti.
Il giorno che potremo trovare qualche batterio nello spazio potremo avere la conferma che la vita non si è sviluppata solo qui e che magari è pure giunta sul pianeta dallo spazio.

Il problema che volevo sottolineare io era appunto la contraddizione di dire che sulla Terra non è possibile che da sè, che dalla materia inorganica ed organica si sia sviluppata la vita, per poi non avere nessun problema a considerare che sia facilmente nata altrove e che l'alieno sia giunto qui da noi a "seminare".

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8 Anni 7 Mesi fa #1426 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic Non credo all'evoluzionismo.
Dal post ''Evoluzione Post-Darwiniana'' di Michael Flynn
www.enzopennetta.it/2014/02/evoluzione-p...winiana/#prettyPhoto

'' Quando l’amico Goren ha scritto che l’immunità batterica acquisita è “un esempio da manuale di evoluzione in pratica” ha commesso un esempio da manuale di confusione della teoria con la pratica. Shapiro aveva presentato l’immunità batterica acquisita come un esempio in cui i meccanismi darwiniani non potevano spiegare l’evoluzione, non come un esempio in cui l’evoluzione non avviene.[...]
......
Ci sono un certo numero di assunzioni a priori che vengono oggi scambiate per conclusioni “provate dalla scienza”. Shapiro le riassume come segue:
-Allo scopo di combattere gli argomenti pseudo-teleologici di William Paley in favore di un orologiaio divino, gli evoluzionisti esclusero rigorosamente dalle loro teorie ogni idea di attività orientata a un fine.
-Per stare al passo con la termodinamica matematica del XIX secolo, essi insistettero sulla casualità a livello microscopico come base degli effetti macroscopici.
-Nel momento in cui il pensiero evoluzionistico venne a patti con la genetica mendeliana nella Sintesi Moderna neodarwiniana, adottò il pensiero meccanicistico che aveva prevalso in seguito all’intenso dibattito Meccanicismo-Vitalismo degli inizi del XX secolo.

Si noti che tutte e tre sono scelte metafisiche. Non sono conclusioni derivanti dallo studio della materia.[...]''
I seguenti utenti hanno detto grazie : maleko

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8 Anni 7 Mesi fa #1427 da P.K.89
Risposta da P.K.89 al topic Non credo all'evoluzionismo.

Suspiria ha scritto:
Poi, per chi strizza l'occhio all'intervento alieno, ripeto che c'è sempre lo stesso problema come per la Terra. Chi ritiene che sia difficile se non impossibile che si sia formata la vita spontaneamente, per semplice logica lo stesso problema riguarda forme di vita su un altro pianeta.
Questa direi che sia un'argomentazione abbastanza debole per pretendere di inficiare l'evoluzione e l'insorgere della vita chiamando in causa gli alieni.


ERRATO. E' conclarato che la teoria dell'evoluzione PER COME E' PENSATA OGGI, ha delle lacune per spiegare la vita come la vediamo OGGI, sulla TERRA.

Questo porta due implicazione ho si è in un vicolo ceco oppure per metterla tra le probabilità bisogna trovare dei passaggi che ad OGGI mancano.

Ma questo non significa che la vita sul pianeta Orione X, non si sia sviluppata in una forma che si riesca a spiegare con incroci "casuali". Per fare un esempio pratico, che poi era sempre la critica con cui ho esordito alla Hack, la quale asseriva che un alieno avrebbe dovuto avere i pollici opponibili e gli occhi, orbene questa è un immane bestialità, perchè non possiamo sapere in che modo questa forma di vita possa interagire con l'ambiente circostante. Anche immaginandola quanto più simile a noi e quindi con una certa "consistenza" materiale, non significa che possa percepire quello che lo circonda attraverso sensi differenti, e che non possa sfruttare a proprio piacimento la polarità magnetica per interagire con la materia.
E' chiaramente una speculazione, un esempio come un altro, ma sufficiente a provare che pensare un mondo alieno, uguale al nostro è un limite e una ristrettezza mentale che porta a conclusioni errate. L'argomentazione non è debole, anzi, è molto forte in quanto non rientra in un canone definito, come pretende di fare l'evoluzionismo per spiegare ogni forma di vita terrestre.
Ad essere debole è invece proprio l'evoluzionismo, perchè si apre a scoprire il fianco in ogni momento, basta che una tessera non è al suo posto e ogni volta è messa in discussione. Almeno quando ha la pretesa di voler spiegare tutti i passaggi da brodino primordiale ad un uomo bello che finito.

Senza tale pretesa resta un valida e corretta spiegazione per alcuni segmenti di vita. Come ad esempio l'aumento dell'altezza media per dirne una o altri passaggi magari anche più complessi ma perfettamente validi. Pertanto non è da cestinare come qualcuno vuol far intendere. Ma da sviluppare senza la pretesa di elevarla a soluzione definitiva per ogni cosa.
Questa si che mi sembra una posizione di comodo per evitare di doversi confrontare con un apertura a possibilità disparate e tendenti all'infinito, ma si preferisce andare sull'usato sicuro, giustificandosi con il fatto che se manca il passaggio è solo perchè ancora non si è trovato, e si continua a battere sempre e SOLO lo stesso sentiero.

Penso che proprio la fede nel caos molto diffusa tra i così detti uomini di scienza sia una difesa mentale, per non accettare l'evidenza che non si hanno mezzi e con quasi ogni probabilità mai li si avranno per poter calcolare ogni fattore, e quando questo non si riesce a fare si attribuisce al caso. Proprio quel approdo sicuro che qualcuno attribuiva invece a chi apre le possibilità ad un immenso punto interrogativo.
Poi ognuno sceglie di impiegare il proprio intelletto per ricercare sui percorsi che più preferisce, ma non si può non avere l'onestà intellettuale di non ammettere che si naviga nell'ignoto e non si è in condizioni di escludere proprio un bel niente. La fede non è quella nel credere in un Dio o in un cavallo, è quando ci si innamora di un idea e la si vuol rendere unica ad ogni costo.
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8 Anni 7 Mesi fa #1428 da Suspiria
Risposta da Suspiria al topic Non credo all'evoluzionismo.
Ma che sono questi "incroci casuali"?

Conclamato da chi che la teoria è tutta da rifare?
Se chi scrive ha già poco presente la roba che c'è da studiare e conoscere e guarda solo i siti che gli dicono quello che uno vuol sentirsi dire, arriva puntuale la sicumera di queste perentorie affermazioni.

Se si parte dal presupposto che dalla materia inorganica ed organica non può nascere la vita da sè, alla fine ha poco senso parlare dell'alieno dl pianeta X. Gli elementi della materia nell'universo son quelli che già conosciamo, quindi lo stesso problema penso proprio che valga anche per gli alieni e come sono nati.
E con un pò di onestà intellettuale e buon senso non si può venire a dire che l'evoluzione è falsa in base a fantasie, credenze o idee personali. A qualcuno piace l'idea dell'alieno o dell'intelligenza cosmica e ce la vuole infilare a tutti i costi, più l'insofferenza verso la scienza da sommare.

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8 Anni 7 Mesi fa #1429 da mc
Risposta da mc al topic Non credo all'evoluzionismo.
AL

E’ vero la scienza si comporta sempre allo stesso modo, nel senso che osteggia le idee che non sono conformi a quello comunemente accettato, per le ragioni che hai detto:

Ecco, credo sia questo il punto in cui l'individuo decide di fidarsi o meno della scienza.
La percezione di osteggiamento e' per lo piu' (e' certo sicuramente, riguardo l'Evoluzionismo) dovuta al fatto che la scienza tende ad assecondare quella componente piu' concreta e sperimentabile per poi procedere verso le sfumature ignote del campo a cui viene applicato il suo metodo.
A me sembra ovvio questo tipo di "osteggiamento" perche', se non ci si sforzasse di mantenersi agganciati a cio' di concreto si sia riusciti a codificare (almeno in parte), la scienza sarebbe "solo" fantascienza con i suoi pregi teorici (esplorazione, ricerca, "evoluzione"), ma con poche possibilita' di :
1) essere condivisa diffusamente (piu' oggettiva... "tendente all'")
2) essere pertinente a cio' che si cerchi di studiare
3) essere coerente con il proprio passato
4) trovare soluzioni che non siano infinite... dove per infinite intendo una per ogni individualita'.

“esistono tante altre realta' che si muovono nel puro materialismo pur mantenendo lo stesso tipo di approccio (diciamo aperto).

Molto volentieri, era un altro modo di dire questo :
"Se per tanta parte l'evoluzione e' riscontrabile, quella parte non perde verosimiglianza al primo cedimento".
Ovvero, definire comportamenti oggettivi (come la comprovata evoluzione relativa della maggior parte degli esseri viventi di questo pianeta che segue regole e cronologie facili da individuare) pur mantenendo una certa dose di attenzione alle possibili alternative meno oggettive. E' un rapporto di equilibrio tra questi due tipi di approccio: ognuno di noi si pone una soglia oltre al quale un metodo (o un ragionamento) sconfina nell'uno o nell'altro estremo. Il mio punto di vista personale, e' quello di prediligere (in un ragionamento, per esempio) l'approccio piu' "materiale" per i motivi che ti elencavo poco sopra, senza precludere alle aternative, ma con l'idea precisa di sottovalutarle rispetto a cio' di concreto si sia posto alle basi e credo che, tendenzialmente, sia l'approccio di uno scienziato, ricercatore, che potremmo definire classico.
Le aberrazioni in questo metodo (scientifico) riconoscibili in arroganza, inflessibilita', chiusura sono riconducibili (come gia' detto) alle caratteristiche umane, ma ti prego di notare, che cio' vale in assoluto:
per entrambe (tutte, se piu' di due) le parti. Anche la percezione di tali "aberrazioni" fa parte della stessa fallibilita' umana... ;-)
In generale, concentrarsi su cio' e' la cosa piu' banale si possa fare, anche se e' importante definire una soglia comune di "oggettivita'"... (mi sto trattenendo: io ritengo fondamentale decidere a priori il grado di astrazione massimo in un confronto vertente sul teorico)... la trovo una constatazione troppo scontata per essere fraintesa, eppure (non parlo di nessuno in particolare) mi sembra venga continuamente messa in dubbio.

Io seguo il sentiero che più e consono al mio modo di pensare, esattamente quello che stai facendo tu.

Perche', hai sentito il bisogno di specificarlo? E' ovvio... :wink:

Come dovresti sapere io non sono creazionista, ma non sono neanche materialista.
L’obbiezione che faccio alla teoria di Darwin e che l’evoluzione sia dovuta al caso.

Questo penso di averlo capito. In realta' non mi interessa troppo come la pensi (:goof: continua a leggere, please ... ;-) ) ma mi interessa il perche' ed i miei discorsi "generici" sono tutti orientati al suggerire di far in modo che nelle opinioni emerga il "perche'" di tali "come". Il piu' delle volte ci si basa su speculazioni personali che sono preziose ma che hanno bisogno di essere contestualizzate e rese accettabili da chiunque partecipi all'analisi (diciamo accettabili a piu' individualita' contemporaneamente). Non in senso "democratico" ma in senso "oggettivo".

Arrivando al punto, chi usi delle speculazioni per tali perche', parte con un handicap "logico" che spesso mi tocca far presente (sto parlando sempre in generale!). A volte ci si spiega, a volte ci si limita a rigirare l'osservazione al mittente (come se cambiasse l'osservazione), altre ancora si continua a speculare sulle speculazioni iniziali in modo tale da aumentarne esponenzialmente l'instabilita' (leggi poca oggettivita', obiettivita'...) di tutto il costrutto senza nemmeno accorgersi di aver ricamato cosi' tanto da non poter piu' riconoscere il colore della stoffa su cui si stia riccamando... ;-) .

Arriviamo al caso "caso evoluzionistico" :
Per poter essere pertinenti dovremmo decidere i limiti di questa ipotesi:
cioe' cosa intendiamo per casualita'? A cosa la stiamo riferendo? Al pianeta? All'universo? perche', penso si possa essere d'accordo che le cose cambino, cambiando contesto...
Come cercavo di spiegare nei precedenti interventi la casualita' dichiarata, non e' propriamente un evento fuori controllo come spesso viene indicato, senza vincoli di nessun genere, ma e' palesemente piu' una sequenza casuale di vincoli che determinano i binari sul quale il percorso evolutivo prendera' forma... Vita.
Basti solo pensare all'ambiente e alle sue molteplici implicazioni dirette in un processo evolutivo. Immaginiamo anche, quanto variabile sia il contesto ambientale e quanto possa essere differenziato tra contesti diversi.
Ogni variazione corrisponde a potenziali variazioni di risposta all'ambiente da parte dell'essere vivente (animale ... vegetale ... organismo... monocellula...).
Una volta presi in considerazione gli habitat (che gia' offrono una ampia panoramica di quanto il tutto possa essere considerabile casuale) mettiamo nell'analisi anche le necessita' dell'organismo evolvente. Anche questo aspetto e' definitivamente da considerarsi individuale, e proprio perche' individuale, certamente casuale perche' soggettivo, ma pur sempre relativo alla propria esistenza contestuale e interiore, che rappresentano entrambe caratteristiche "casualmente vincolanti". Mi spiego?

Quindi, ti chiedo: in che termini si vorrebbe affrontare la "casualita'"? In quale contesto? Dove il disegno ma soprattutto in quale ambito?


Il "disegno intelligente" e' il contesto relativo alla materia (e cio' di immateriale che si presume non si conosca ancora) ma non ha nessun vincolo originale (perche' nessuno e' in grado gia' "solo" di immaginarlo), ed relativamente costituito da interazioni casuali (almeno non ci sono prove plausibili di predeterminazione se non l'esistenza stessa del quale si vorrebbe avere informazioni).
Non e' sufficiente, per quanto mi riguarda.

E' proprio l'Esistenza, per come la percepiamo tutti e per quanto riguarda il mio punto di vista personale, che determina, con la sua immensa diversificazione questo tipo di casualita' vincolata a regole relative ...e relativamente al contesto, casuali.

Cacchio che fatica...! :ambulance:

Ciao
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Tianos

tu prendi il caso di una testimonianza in tribunale in cui si parla di un (assassino esempio) la cui descrizione è fumosa....ma se hai il cadavere a terra potrai non prendere mai l'assassino, ma sai che qualcuno lo ha ammazzato.

Che "qualcuno" lo abbia ammazzato (cioe' "creato" nel contesto tematico) e' una delle cose appurate, ma valuta quanto questa affermazione sia speculativa:
qualcuno, in realta' potrebbe essere il "caso" (cioe', il "caso" nel contesto tematico :-) ) o qualcosa. O potrebbe essere morto da solo... o ...
Riporta il ragionamento ad una infinita' di parametri di cui non conosciamo ne' la quantita' totale e ne' la natura, e poniti la stessa speculazione cercando in quei parametri qualcosa di "oggettivo" o anche solo di pertinente con "Qualcosa", valutando allo stesso tempo quanto questo sia "fumoso" e poco rilevante.
Il punto, poi, e' che tra tutti si cerchi di capire (inutilmente, aggiungo io :-) ) le motivazioni di tale "imputazione" processuale, e spiegarsi l'esistenza semplicemente valutandola "esistente" non dice nulla sul motivo.
Il motivo ce lo appiccichi, comunque tu, in base a speculazioni personali. E si ritorna al discorso sulla soggettivita' che facevo con Al.

Dal mio punto di vista, e valutando la "scena del crimine" (esistenza), le prove raccolte (i vari studi scientifici), le prove circostanziali (l'osservazione statistica degli eventi e la manifestazione percepibile), e l'arma del delitto (processi biochimici e dinamiche energetico-fisico-biologiche), tutte informazioni di tipo non soggettivo e dettagliamente approfondite, e mettendo in conto i dubbi e le perplessita' non del tutto appurate, penso di poter ritenere l'omicidio un "incedente fortuito" ... e fortunato per noi.... basando il tutto sull'analisi di qualcosa di concreto ma che in minima parte dipende dalla mia individualita'.
Individualita' che non si lascia influenzare da un certo modo di vedere le cose (che in realta' e' proprio una substruttura culturale indotta) e che quindi e' capace di stabilire il peso di determinate ricostruzioni senza subirne le pressioni subculturali indotte, e valutandole per cio' che appaiono alla logica:
speculazioni poco plausibili ... molto poco plausibili (in assoluto e oserei dire oggettivamente poco plausibili per tutta una serie di motivazioni mai lesinate nei miei post).

mc


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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1430 da maleko
Risposta da maleko al topic Non credo all'evoluzionismo.
@mc

La percezione di osteggiamento e' per lo piu' (e' certo sicuramente, riguardo l'Evoluzionismo) dovuta al fatto che la scienza tende ad assecondare quella componente piu' concreta e sperimentabile per poi procedere verso le sfumature ignote del campo a cui viene applicato il suo metodo.


Non è affatto così, almeno da parte mia. potrebbe esserlo per qualcuno che pensa che la scienza sia in grado di rispondere negativamente a domande come Dio esiste?. E ineffetti ci sono scienziati che sostengono ciò. Tuttavia per definizione che tu hai dato (naturalismo) la scienza semplicemente non può farlo. Quindi anche sotto questo punto di vista l'osteggiamento nei confronti della scienza sarebbe naturale, dal momento che si arroga il diritto di parlare riguardo dio. (vedi l'episodio emblematico di aver coniato l'espressione particella di Dio). In ogni caso l'osteggiamento verso questioni come l'evoluzionismo non è atto a screditare la scienza, ma a estenderla semmai.

1) essere condivisa diffusamente (piu' oggettiva... "tendente all'")
2) essere pertinente a cio' che si cerchi di studiare
3) essere coerente con il proprio passato
4) trovare soluzioni che non siano infinite... dove per infinite intendo una per ogni individualita'.


Questi non sono principi scientifici, sono antiscientifici.
1. Essere condivisa non è un criterio. Ripeto è ricordo al consenso.
2. Essere pertinente non è nemmeno un criterio. Molte scoperte sono frutto del "caso", spesso si studia un fenomeno e si incappa in qualcos'altro. La scienza è pertinente a ogni aspetto della realtà.
3. non capisco cosa vuol dire essere coerenti col proprio passato. Ti è familiare il termine "rivoluzione copernicana"? Qualsiasi scoperta scientifica scardina i principi del passato. La scienza è rivoluzionaria per definizione.
4. Le soluzioni non devono essere infinite. Già bisognerebbe spiegarlo agli evoluzionisti (battuta sulle probabilità). Le soluzioni devono essere definite. Intelligenza è una soluzione definita. La definizione di intelligenza non presuppone la sua infinitudine.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da maleko.

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8 Anni 7 Mesi fa #1432 da Suspiria
Risposta da Suspiria al topic Non credo all'evoluzionismo.
In realtà il bosone di Higgs doveva chiamarsi "la particella dannata o maledetta" (perchè sfuggente) ma non ricordo bene chi ora (forse l'editore del libro), la volle chiamare la particella di Dio. Ma è un nome e basta. Non prendere sul serio tutto per cortesia!!!

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8 Anni 7 Mesi fa #1433 da maleko
Risposta da maleko al topic Non credo all'evoluzionismo.
Ho detto che emblematico, non che sia stato chiamato così apposta per irritare i credenti.

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8 Anni 7 Mesi fa #1434 da Suspiria
Risposta da Suspiria al topic Non credo all'evoluzionismo.
Ma l'hai detto scrivendo che si è arrogata il diritto di parlare di dio.

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1435 da maleko
Risposta da maleko al topic Non credo all'evoluzionismo.
Ah sì certo. Con libri di Dawkins, Hitchens, Atkins, Krauss e tutti gli scienziati più in voga. E anche con espressioni simboliche, emblematiche. Quali particella di dio.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da maleko.

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8 Anni 7 Mesi fa #1436 da Suspiria
Risposta da Suspiria al topic Non credo all'evoluzionismo.
Ma perchè dici "arrogarsi"?

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8 Anni 7 Mesi fa #1440 da mc
Risposta da mc al topic Non credo all'evoluzionismo.

Non è affatto così, almeno da parte mia. potrebbe esserlo per qualcuno che pensa che la scienza sia in grado di rispondere negativamente a domande come Dio esiste?. E ineffetti ci sono scienziati che sostengono ciò.

Bene. Buon per te.
Male per quegli scienziati che "negano" assolutisticamente una teoria assolutistica... (poco plausibile, non e' impossibile, per quanto mi riguarda). :-) Ma trattasi dell'individuo non della Scienza in toto.

Importante:
Tieni presente che io non (come nessuno qui, credo) parlo per la Scienza, parlo per me (scontato lo so... ma e' meglio specificare ;-) ).

Quindi anche sotto questo punto di vista l'osteggiamento nei confronti della scienza sarebbe naturale, dal momento che si arroga il diritto di parlare riguardo dio.

In che senso si "arroga il diritto di parlare di dio"?
Perche' tratta la cosiddetta, dai credenti, "creazione"?
O intendi che tratti proprio la divinita' come argomento scientifico su cui fare sperimentazioni e ricerche?

Il primo scenario e' sicuramente verificato ma e' deprecabile solo da un punto di vista fideistico, cioe' imparziale, ovvero di parte. Per cui oggettivamente nullo.
Il secondo scenario e' sicuramente una tematica trattata da qualcuno in campo scientifico, ma di sicuro non e' un caposaldo delle correnti di pensiero.
Quello che la Scienza credo rifugga del concetto di dio sia la possibilita' nulla di partire da qualcosa di concreto. Perche' una delle cose certe di dio e' che non e'... concreto... fIlosofia, religione e poetica a parte...
Come biasimarla questa Scienza... d'altronde...

In ogni caso l'osteggiamento verso questioni come l'evoluzionismo non è atto a screditare la scienza, ma a estenderla semmai.

Wow... non sara' il tuo scopo ultimo, ma caspita, non ho quasi letto altro come arogmentazione, a parte le solite, di stampo spiritual-religioso.
Anzi, per qualcuno e' proprio l'unica motivazione per parlare di Darwin ed e' usata da moltissimi altri, come clava per agevolare le remote possibilita' di ID, eliminando il concorrente da battere (che non a "caso" e' proprio l'evoluzionismo e lo e' perche' si puo' definire come teoria concreta definibile a livello scientifico... anche se con qualche forzatura, qua e la).

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Questi non sono principi scientifici, sono antiscientifici.
1. Essere condivisa non è un criterio. Ripeto è ricordo al consenso.

Addirittura!
La condivisione e' intesa come oggettivita' ... e credo sia fondamentale affinche' possa essere verificato da altri...
Non mi sembra un assunto cosi' antiscientifico.

3. non capisco cosa vuol dire essere coerenti col proprio passato. Ti è familiare il termine "rivoluzione copernicana"? Qualsiasi scoperta scientifica scardina i principi del passato. La scienza è rivoluzionaria per definizione.

Certo.
Ma secondo te perche' si e' chiamata Rivoluzione?
Non la "teoria copernicana"... non la "semplice ricerca standard" :-) ...

E poi, dimostra la lungimiranza della Scienza:
Copernico non e' partito da assunti assurdi per arrivare a rivoluzionare il tutto, ma e' partito da osservazioni concrete. Quindi non mi sembra calzante come rivendicazione la tua...
Per essere piu' chiari possibile, nel caso della mia definizione sono quelle osservazioni a rappresentare il passato. Fatto per fatto, si ricostruisce una serie di punti di riferimento sul quale far "evolvere" la propria teoria. E attribuisco la medesima importanza a tutti i passaggi intermedi della teoria evoluzionista.

******** inciso
Questo non viene mai fuori nelle discussioni sulle divinita', ma mi sembra fondamentale:
per parlare di dio si parte da dio stesso. E' dio stesso la garanzia di tutto cio' che viene definito in tal contesto.
Normalmente, questo, a livello scientifico, cosa sarebbe secondo te? Come lo definiresti?

Percio', l'approccio che preveda la divinita' alle proprie basi di una teoria (e per di piu' in maniera autoreferente) non credo possa essere messa a confronto con una tearia scaturente da qualsiasi procedura eseguita con metodo scientifico.
*************

Tornando a Copernico:
e' strano che tu Lo abbia scelto come esempio, dato che gli oppositori piu' (eufemismo) "accaniti", avrebbero LETTERALMENTE ucciso per rivendicare (o meglio arrogarsi) la propria verita' assoluta e lo avrebbero fatto, non a livello individuale, ma a livello di comunita' 'intellettuale' intera.
*************

Le soluzioni devono essere definite. Intelligenza è una soluzione definita. La definizione di intelligenza non presuppone la sua infinitudine.

Dal punto di vista scientifico o filosofico?

Perche' dal punto di vista scientifico, hai perfettamente ragione. Per cui una soluzione come ID o dio non potrebbero avere mai spazio. Dal punto di vista filosofico, se ne potrebbe parlare all'infinito.
Ma se si introducesse il concetto di infinito allora sarebbero guai... perche' a quel punto "intelligenza" lascerebbe spazio ad un precedente creatore di intelligenza, e cosi' via...

Comunque:
intelligenza nel nostro caso e' un contenitore vuoto ne convieni?
E' quel feticcio a cui far riferimento quando concettualmente non e' possibile fornire spiegazioni accettabilmente oggettive.
Proprio come dio e divinita'... e come il concetto di infinito... o "qualcosa".

mc


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8 Anni 7 Mesi fa #1443 da P.K.89
Risposta da P.K.89 al topic Non credo all'evoluzionismo.

Suspiria ha scritto: Ma che sono questi "incroci casuali"?


Intendevo per "incroci casuali" ad esempio un eruzione vulcanica di un materiale che entra in contatto con un altro materiale e ne forma uno nuovo. E' solo un esempio, sia ben chiaro.

Conclamato da chi che la teoria è tutta da rifare?


Se sei onesto mi dici dove ho scritto conclamato che è tutto da rifare. Prego. Attendo.

Se chi scrive ha già poco presente la roba che c'è da studiare e conoscere e guarda solo i siti che gli dicono quello che uno vuol sentirsi dire, arriva puntuale la sicumera di queste perentorie affermazioni.


Tralascio, in quanto è solo una piccata risposta ad una roba che si è travisata, spero non volutamente.

Se si parte dal presupposto che dalla materia inorganica ed organica non può nascere la vita da sè, alla fine ha poco senso parlare dell'alieno dl pianeta X. Gli elementi della materia nell'universo son quelli che già conosciamo, quindi lo stesso problema penso proprio che valga anche per gli alieni e come sono nati

.

E chi ha deciso questo presupposto? TU? Non vorrei diventasse un vizio quello di inventarsi affermazioni e affibiarle ad altrui. Ora come sopra se sei onesto riporti dove qualcuno afferma ciò. Altrimenti dici chiaramente che hai travisato e si continua la discussione.

E con un pò di onestà intellettuale e buon senso non si può venire a dire che l'evoluzione è falsa in base a fantasie, credenze o idee personali.

Con altrettanta onestà intellettuale capirai che se manca un passaggio non può essere data per vera, almeno per spiegare tutti i cambiamenti. E poi magari con altrettanta onestà riporti quali sarebbero le fantasie, credenziali e/o idee che secondo qualcuno renderebbero falsa la teoria.

A qualcuno piace l'idea dell'alieno o dell'intelligenza cosmica e ce la vuole infilare a tutti i costi, più l'insofferenza verso la scienza da sommare.


Ci puoi stare una vita quà sopra, NON HAI UNA E DICO UNA PROVA CHE POSSA ESCLUDERE UNA DI QUESTE IPOTESI. Magari è andata proprio secondo evoluzione. Magari... ma ad oggi non vi sono prove in nessun senso. E constato che a parte usare aggettivi come credenziali, fantasie, ecc... Di UNA, ma solo UNA, prova anche logica capace di scartare una delle suddette ipotesi "alternative" non sei stato in grado di portarne. Pertanto abbiamo un fedele tra noi.

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8 Anni 7 Mesi fa #1445 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic Non credo all'evoluzionismo.
mc

intelligenza nel nostro caso e' un contenitore vuoto ne convieni?

Forse nel tuo caso.:goof:

E' quel feticcio a cui far riferimento quando concettualmente non e' possibile fornire spiegazioni accettabilmente oggettive.
Proprio come dio e divinita'... e come il concetto di infinito... o "qualcosa".


No, quello è il caso.
Poi certo, tutte le mamme della storia rispondono ai propri pargoli a seconda della personalità dei propri pargoli ... o è il caso o è la cicogna, dicono. E non c'è niente d'illegale in questo.

Pargolo 1: <<Se è il caso; il caso da chi è nato?>>
Mamma: <<Dalla cicogna.>>
Pargolo 2: <<Se è la cicogna; la cicogna da chi è nata?>>
Mamma: <<Dal caso.>>

Per il momento converrai che caso è un feticcio che si utilizza come contenitore pieno di caso.

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1446 da P.K.89
Risposta da P.K.89 al topic Non credo all'evoluzionismo.

mc ha scritto: Male per quegli scienziati che "negano" assolutisticamente una teoria assolutistica... (poco plausibile, non e' impossibile, per quanto mi riguarda). :-) Ma trattasi dell'individuo non della Scienza in toto.


:woa: :clap: :clap: :clap:

Anzi, per qualcuno e' proprio l'unica motivazione per parlare di Darwin ed e' usata da moltissimi altri, come clava per agevolare le remote possibilita' di ID, eliminando il concorrente da battere (che non a "caso" e' proprio l'evoluzionismo e lo e' perche' si puo' definire come teoria concreta definibile a livello scientifico... anche se con qualche forzatura, qua e la).


l'evoluzionismo e lo e' perche' si puo' definire come teoria concreta definibile a livello scientifico... anche se con qualche forzatura, qua e la

Proprio la definizione esatta di scientifico. con qualche forzatura qua è la. Come dire io assomiglio a Brad Pitt. Tranne il colore dei capelli, il naso, la bocca, gli occhi ma dopotutto con qualche forzatura quà è la siamo quasi la stessa persona, abbiamo quanto? il 99.99% di materiale genetico in condivisione?

Perdonatemi ma la scienza è ben altra cosa rispetto alla follia degli scientisti.

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La condivisione e' intesa come oggettivita' ... e credo sia fondamentale affinche' possa essere verificato da altri...


Si è intesa nel comun sentire, ma non è affatto vero. E' oggettivo che la terra ruoti attorno al sole anche se tutti credono che sia la terra al centro dell'universo, come avveniva nel medioevo. Quello che tu definisci erroneamente oggettività si chiama parere condiviso. Parere condiviso.


E poi, dimostra la lungimiranza della Scienza:
Copernico non e' partito da assunti assurdi per arrivare a rivoluzionare il tutto, ma e' partito da osservazioni concrete. Quindi non mi sembra calzante come rivendicazione la tua...
Per essere piu' chiari possibile, nel caso della mia definizione sono quelle osservazioni a rappresentare il passato. Fatto per fatto, si ricostruisce una serie di punti di riferimento sul quale far "evolvere" la propria teoria. E attribuisco la medesima importanza a tutti i passaggi intermedi della teoria evoluzionista.


Giusto, quindi oggi osserviamo come un Intelligenza, in questo caso quella umana, sia in grado di ingegnerizzare materiale organico per crearne uno tutto nuovo. Quindi da questa osservazione se ne può dedurre che nel caso vi fosse un altra intelligenza (aliena? divina?) questa possa avere le conoscenze adatte per creare ecosistemi complessi.
Bravo giusta osservazione mc.

******** inciso

Questo non viene mai fuori nelle discussioni sulle divinita', ma mi sembra fondamentale:
per parlare di dio si parte da dio stesso. E' dio stesso la garanzia di tutto cio' che viene definito in tal contesto.
Normalmente, questo, a livello scientifico, cosa sarebbe secondo te? Come lo definiresti?

Percio', l'approccio che preveda la divinita' alle proprie basi di una teoria (e per di piu' in maniera autoreferente) non credo possa essere messa a confronto con una tearia scaturente da qualsiasi procedura eseguita con metodo scientifico.


Non è proprio così. Visto che il punto d'osservazione di partenza ad esempio può esser quello che tutto l'universo conosciuto è soggetto a delle leggi ad esempio le quattro forze fondamentali:
- La forza gravitazionale
- La forza elettromagnetica
- La forza nucleare debole
- La forza nucleare forte
Pertanto sul comportamento del mondo "fisico" non c'è proprio niente di casuale, è tutto conseguenza di ciò.

Ora o parti da queste leggi esistevano e esistono nell'infinito senza un perchè, o attribuisci alle leggi un intelligenza che le ha volute. Scegliti tu quale fede abbracciare tra le due.

Comunque:
intelligenza nel nostro caso e' un contenitore vuoto ne convieni?


Non è vuoto, è una possibilità che attualmente non puoi indagare, proprio come lo spazio profondo, supponi ci sia ma non sai e non puoi sapere nulla al momento. Non per questo non sarebbe lecito supporre che da qualche parte ci sia un altra Terra.
Di vuoto c'è solo la ciecità di uno scientista che non vuol vedere oltre il proprio naso e ha la presunzione di strillare non esiste ciò che non vede.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da P.K.89.

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1450 da maleko
Risposta da maleko al topic Non credo all'evoluzionismo.
@suspiria
c'è un fronte costituito da atei-scientisti spesso scienziati che si arroga il diritto di parlare di Dio a nome della scienza. Questo è un fatto del quale dovresti essere al corrente. Non intendo argomentare oltre, a un certo punto uno si deve anche informare. Ci tengo solo a far notare che mentre in questo fronte di evoluzionisti atei convinti si cita spesso la bibbia, altrettanto non accade nel discovery institute.

@mc

Wow... non sara' il tuo scopo ultimo, ma caspita, non ho quasi letto altro come arogmentazione, a parte le solite, di stampo spiritual-religioso.

Io continuo a fare post con argomenti nuovi, l'ultimo la scoperta del DNA e la rivoluzione dell'informazione. Non c'è proprio traccia di argomentazioni spiritual-religiose. Ti prego di confutare sul merito degli argomenti che di volta in volta sto portando. Noterai che in quel post ho anche dato una definzione di intelligenza. Non offendere la tua chiamandola "guscio vuoto".
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da maleko.

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1453 da maleko
Risposta da maleko al topic Non credo all'evoluzionismo.
DNA SPAZZATURA

E' quel 95% di tutto il DNA che è silente, non sembra fare niente. Non si esprime. Oramai la teoria del DNA spazzatura è considerata una cavolata superata, se ne chiederete conto a un biologo sorriderà guardandovi come uno poco aggiornato. (Almeno così reagì una biologa che ho conosciuto l'anno scorso). C'è però un fatto poco ricordato. Sono gli evoluzionisti che hanno montato su questa cavolata della spazzatura. Sì perchè a detta loro, quel 95% di DNA inerte era il risultato di "infezioni e contaminazioni" genetiche accidentali avvenute in centinaia di milioni di anni dal progenitore originario, più una enormità di residui di funzioni un tempo utili ma ormai abbandonate e inservibili, superate dall'evoluzione.
La questione è che il DNA è un manuale d'istrizioni. Bisognerebbe capire quanto funzionale sia un manuale al 95% pieno di errori e residui, refusi se volete. Insomma andiamo!! Capite in che è stato è l'evoluzionismo? Come si fa a formulare una teoria così idiota?? Il punto è che non importa quanto fosse idiota, l'importante era che confermasse l'evoluzione (perchè c'è davvero un gran bisogno di provarla). A noi è sufficiente conoscere quel 5% che codifica per le proteine, tanto basta per le applicazioni commerciali. Lo stesso Hausser afferma: "...quella che non codifica per le proteine fa qualcosa di più. Hanno una parte che non conosciamo ancora nello sviluppo e differenziazione della specie". Già si vede da questa frase come ragionano: l'evoluzionismo deve esserci, quindi anche se non conosciamo quel 95%, esso dovrà serivere allo "sviluppo e differenziazione" della specie. (la quale ripeto non è contestata dall'ID). La verità è forse che non conosciamo molto del DNA ma forse dovremmo cominciare a trattarlo per quello che è: informazione. Non voglio citare gente del discovery visto che non vi piacciono, uso le parole del dissidente Shapiro : "La rivoluzione molecolare ha rivelato un imprevisto campo di complessità e interazioni nel DNA, più simile alla tecnologia computeristica che al meccanicismo che dominava le menti quando fu formulata la moderna sintesi darwiniana." Ancora: "la nostra attuale conoscienza del cambiamento genetico è fondamntalmente divergente dai postulati neo-darwiniani: dal genoma costante soggetto solo a mutazioni localizzate e accidentali, siamo passati al genoma fluido, soggetto a riorganizzazioni episodiche, massicce e non casuali, capaci di produrre nuove architetture funzionali. Tuttavia i darwinisti continuano a ignorare o banalizzare le nuove conoscenze e insistono nel gradualismo come solo via della mutazione evolutiva".
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da maleko.

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8 Anni 7 Mesi fa #1456 da Suspiria
Risposta da Suspiria al topic Non credo all'evoluzionismo.
Insomma, decidetevi. E' possibile che la vita nasca dalla materia, vedi abiogenesi, oppure no e c'è bisogno di un aiuto, di qualcuno o qualcosa che ci metta le mani.
E' inutile venire a dire che distorco i discorsi quando è dall'inizio che l'evoluzione la ritenete falsa e chiamate in causa alieni, divinità, forze intelligenti non ben specificate per spiegare l'insorgere della vita e la sequenza dei vari organismi nel tempo.

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