Gesù è da considerarsi lo stesso Dio della Bibbia?

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2 Anni 9 Mesi fa - 2 Anni 9 Mesi fa #45258 da invisibile
Tommy, scuse accettate, ti perdono e non peccare più :-D

No sul serio, le battute ci possono pure stare per quanto mi riguarda. Non è quello il punto.
Il punto è che non si può pretendere che gli altri accettino "sentenze" provenienti da un proprio credo, perché così non c'è possibilità di dialogo.
Le "sentenze" si possono fare solo se l'altro ti da il permesso, questa è la mia visione, altrimenti in qualche modo si va a forzare ciò che forzato non devve essere.
Tu hai un credo, e come ho detto questo a me non crea nessun problema perché reputo che ognuno deve essere libero di credere in ciò che vuole. Ma se si capisce che l'interlocutore non ha il tuo stesso credo allora non si può "sentenziare" se si vuole dialogare, la cosa a me sembra ovvia.

Ecco una "sentenza" che a me piace molto e che è adatta a questo tema:

"La via del Cielo non è quella di forzare le cose".

Pace
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2 Anni 9 Mesi fa #45259 da tommy77
Grazie per il perdono :)

Condivido quello che hai detto.

Pace anche a te

quello che conta è solo LA PAROLA (dalla Lettera di San Pietro)

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2 Anni 8 Mesi fa - 2 Anni 8 Mesi fa #45262 da gilbar
Non vi si può lasciare un attimo soli che subito prendete a bisticciare, il gatto è assente e i topi litigano per il formaggio. Scherzo ovviamente.
Per fortuna che vi siete scambiati un segno di pace, dopo naturalmente aver sanificato le mani e indossato i guanti spero.
Io non ho nulla da aggiungere, tanto ci siamo detti quello che pensiamo, voglio solo dire che ho letto i vostri commenti e mi è piaciuto assistere al vostro confronto, ciascuno con le sue ragioni, le quali sono legittime e comprensibili, poi ciascuno valuta in cuor suo cosa è giustificabile e cosa no. Da tanti anni vivo con uno strano dubbio e credo che me lo porterò sin la tomba, amo Cristo Gesù e amo la Bibbia anche se il Vecchio Testamento ha molte parti oscure e difficili da accettare e capire per il modo 'sbrigativo' di agire di Yahwé, ma testi a parte, non ho mai capito perché mi stanno più simpatici gli scettici che i credenti eppure io sono un credente. Roba strana eh? Comunque buona ricerca della verità a tutti (ovviamente il mio discorso su simpatie/antipatie non era riferito a qualcuno in particolare, il mio era un discorso generale, ho credenti che considero miei cari amici e fratelli ma considero altrettanto 'fratelli' o anche di più anche quelli che non lo sono).
Ultima Modifica 2 Anni 9 Mesi fa da gilbar.

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2 Anni 8 Mesi fa - 2 Anni 8 Mesi fa #45263 da invisibile

gilbar ha scritto:  

non ho mai capito perché mi stanno più simpatici gli scettici che i credenti eppure io sono un credente. Roba strana eh?

Sei cresciuto in ambiente di credenti o sei arrivato ad esserlo per conto tuo?
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2 Anni 8 Mesi fa #45265 da gilbar
Ottima domanda Invisibile.
E' stato un mio percorso personale.
Quello che riscontro spesso (non sempre) è che una volta acquisita una fede, si tende a essere spocchiosi, convinti di avere la verità in tasca che ti rende migliore degli altri e per questo trincerati all'interno delle proprie verità granitiche e pronti a combattere per la fede ogni crociata come Don Quixote combattevano in vano i mulini a vento, mentre a ragione scrivi che 'la via del cielo non è quella di forzare le cose'. Ovviamente questo è un discorso generale senza distinzioni di parrocchie. Per contro essere scettico etimologicamente dal greco skeptikos indica colui che osserva ed esamina, si intravede più facilmente un'apertura al dialogo con chi osserva ed esamina piuttosto che con un soldato che non ha più nulla da esaminare. Probabilmente io sono un credente che continua a esaminare, con una mentalità più vicina allo skeptikos, non lo so.

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2 Anni 8 Mesi fa #45266 da invisibile

gilbar ha scritto: E' stato un mio percorso personale.
 

Chidendo perdono preventivamente (è una furbata lo so) al padrone del thread per l'OT...

allora quello che avevo ipotizzato non credo c'entri, almeno non nel modo in cui l'avavo pensato.
Perché chi cresce "indottrinato" non poche volte viene a perdere lo spirito critico e quindi magari sviluppa una specie di invida inconscia, e quindi è attratto, rispetto a chi invece ce l'ha.

Quello che riscontro spesso (non sempre) è che una volta acquisita una fede, si tende a essere spocchiosi, convinti di avere la verità in tasca che ti rende migliore degli altri e per questo trincerati all'interno delle proprie verità granitiche e pronti a combattere per la fede ogni crociata come Don Quixote combattevano in vano i mulini a vento,

Si questo succede,purtroppo, e la cosa assurda è che non capiscono che questo atteggiamento ha l'effetto contrario di quello che vorrebbero ottenere. Perché uno scettico di certo non accetta che un altro si ponga al di sopra di lui, facendo si che si chuda ancora di più vedendo che questa fede non ha un effetto sano ed equilirato.
Ma io penso che non sia la fede ad avere questo effetto, è la paura che lo provoca, la paura di essere in errore, spesso inconscia, che fa si che la persona parli in questo modo per rassicurare se stessa di essere nel giusto, di essere nella Verità.
Ma per la natura setta della questione, ovvero del mondo metafisico, spirituali, divino, non potrà mai esserci "la prova provata", che è quella ch ansiosamente la mente cerca di ottenere. Perché il  prolema è solo nella mente, un cuore in pace, anche se sono presenti incertezze mentali, non ha nessun problema ad accettare che di non sapere, perché sente che è la condizione umana e lo accetta.
Sente che è osì ma accetta che la mente non potrà mai "saperlo" per certo, il che è normale viato che la mente non può avere la dimostrazione oggettiva dell'esistenza di mondi di cui non ha accesso. Parlo solo della mente razionale, che è quella che "cerca le prove".

Per contro essere scettico etimologicamente dal greco skeptikos indica colui che osserva ed esamina, si intravede più facilmente un'apertura al dialogo con chi osserva ed esamina piuttosto che con un soldato che non ha più nulla da esaminare. Probabilmente io sono un credente che continua a esaminare, con una mentalità più vicina allo skeptikos, non lo so.

Credere, avere fede, non significa non porsi più domande, non significa non continuare la propria indagine.
Fermarsi è, a mio avviso, morire.
La Vita è movimento, la staticità è la morte e questa è una regola universale che vale in tutti i piani di esistenza.
Non importa cosa ti fa fermare, il risultato sarà quello.
Ecco perché chi "si muove" suscita attrazione negli altri, perché sentono che li c'è (comunque) vita e l'uomo è naturalmente attratto dalla Vita.
Poi questo "scetticismo" è diventato nella nostra civiltà anche fattore di staticità, paradossalmente, perché lo scettico assoluto è fermo anch'egli e questo è dovuto all'aver abbracciato una certa ideologia, il razionalismo, il positivismo, che mettendo dei limiti arbitrari all'indagine dell'ignoto (veri e propri dogmi atei) provoca alla fine la stessa staticità e quindi un andare verso la morte.

Io credo che tutto questo sia dovuto al solito vecchio "peccato originale" dell'uomo, quello di voler controllare la Vita, cosa che è impossibile da fare in quanto noi esistiamo dentro la VIta, e da dentro "una cosa" non si può controllare quella cosa.

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2 Anni 8 Mesi fa - 2 Anni 8 Mesi fa #45267 da giovanni
Ti stimo molto Gilbar, perchè si vede che sei genuinamente umile.
Ultima Modifica 2 Anni 8 Mesi fa da giovanni.

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2 Anni 8 Mesi fa #45268 da Volano49
Dico la verità, non mi aspettavo dall'utente che ama definirsi invisibile, tali nozioni "croccanti"... ben visibili, filosoficamente accettabili dal buon senso, compatibili con mis ideas espresas ya en otros lugar...Quindi facendo i complimenti a lui, di riflesso li espando anche a me stesso, non dovrei lo so, ma se le identificazioni sono queste... a'mpos farg gnent, boia dun mond ledar... Accantono per un attimo il detto chi si loda s'imbroda...

Seriamente, rispondendo all'amico Gilbar, Invisibile ha toccato corde psicologiche di altissimo valore umano che ci instradano verso altre vie, siano esse umane che propriamente spirituali. E in questo ambito (spirituale) subentrerebbero discussioni proprie (mentali) che potrebbero di fatto escludere l'obsoleta (alcuni dicono puerile) idea antropomorfa di Dio (anche nel senso di attributi "mentali" e "sentimentali"), mentre d'altra parte è logico spostare il punto di vista della problematica, ovvero dall'UOMO allo SPIRITO che è provvisoriamente in noi, considerando l'uomo per QUELLO CHE E' e basta: uno strumento caduco dello spirito individuale.

Fatta questa importantissima operazione, e svincolati fin che possibile da certi CONDIZIONAMENTI della tradizione culturale e religiosa, possiamo affrontare con occhi nuovi il problema. I termini potrebbero quindi trovare altra collocazione (si sa che brancoliamo nel buio da sempre... Una volta di più cosa cambia?...). Nel senso che potrebbe anche sorgere il dubbio che Dio non ha affidato alcun compito specifico a Gesù, perchè Dio, in una visione della realtà a lui più coerente, non ha bisogno di agire (coma fa l'uomo) nella relatività del tempo e dello spazio, per il fatto che in Dio non può esistere una successione di atti inseriti nel tempo, perchè è il tempo stesso che deriva da lui o, meglio, dallo svolgersi NEL DETTAGLIO della sua emanazione ideale (creazione), secondo Principi e Leggi esistenti da sempre e che da sempre regolano gli accadimenti, secondo fini che tendono perennemente all'Equilibrio Universale, sia dei cicli chiusi (mondi energetici= materia ecc..), sia di quelli aperti (mondi spirituali= la moltitudine degli spiriti individuali). Le cose assumerebbero così una dimensione nuova, un rapporto molto diverso con la nostra piccola fase umana.

Ed ecco come la parola "PADRE" sarebbe detta dal Cristo per indicar la filiazione di TUTTI noi (e non soltanto di sè) da questa grandiosa Matrice Universale. E' poi chiaro che nella gerarchia dei valori spirituali chi è più in alto come il Cristo, si presenta alla Terra come un Messaggero di più alte conoscenze e come inviato dal Padre. Al limite siamo tutti inviati dal Padre, quando cerchiamo di migliorare le condizioni di conoscenza di chi ne sa meno di noi.
UN saluto

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2 Anni 8 Mesi fa - 2 Anni 8 Mesi fa #45269 da invisibile
Volano, ricambio per tutto il tuo post e per questo in particolare:

Volano49 ha scritto:
Ed ecco come la parola "PADRE" sarebbe detta dal Cristo per indicar la filiazione di TUTTI noi (e non soltanto di sè) da questa grandiosa Matrice Universale. E' poi chiaro che nella gerarchia dei valori spirituali chi è più in alto come il Cristo, si presenta alla Terra come un Messaggero di più alte conoscenze e come inviato dal Padre. Al limite siamo tutti inviati dal Padre, quando cerchiamo di migliorare le condizioni di conoscenza di chi ne sa meno di noi.




 

A cui aggiungerei quando cerchiamo di aiutare il loro Spirito.

Io continuo ad avere una posizine diversa dalla tua sull'AT, perché secondo me è più complessa di come la vedi proprio perché quei libri sono un casino assurdo :-)
Io in Genesi, ed in tanti altri passi, vedo un Dio compatibile con Gesù (anche se la forma dei messaggi è diversa da quella di Gesù a causa di un epoca diversa), così come in altri, a meno di supporre metafore davvero "estreme" (stragi atroci ed orrori assortiti), proprio non ci sta. E poi c'è tutta la pappardella che quello era figlio di quello e di quello e di quello e di quello e echissenefrega :-D e varie simili, dove può essere davvero qualunque cosa come la lista della spesa di una Rachele qualunque che è finita li per caso.
Esagero apposta, ma mica tanto... :-D

Io continuo a vedere la Bibia come un insieme di cose divine, insegnamenti spirituali e terreni con l'abbinamento di cose diaboliche e davvero crudeli, come il comandamento che per me è alterato nel suo opposto o come appunto le stragi per futitli motivi.

In definitiva trovo che voler sostenere una interpretazione univoca non abbia speranza di riuscita, semplicemente perché non è una cosa sola, nonostante lo sforzo di molti nei secoli abbia cercato di farla diventare tale fallendo sempre, ovviamente.

PS
La scelta del mio nick non è riferita a me, o per meglio dire non solo a me, ma a tutto ciò che invisibile è :-)
Ultima Modifica 2 Anni 8 Mesi fa da invisibile.

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2 Anni 8 Mesi fa #45271 da gilbar
@Giovanni
Grazie, troppo generoso, la stima è reciproca.

@Invisibile
Grazie per la tua risposta, tutto molto condivisibile.
Tua citazione:
Ma io penso che non sia la fede ad avere questo effetto, è la paura che lo provoca, la paura di essere in errore, spesso inconscia, che fa si che la persona parli in questo modo per rassicurare se stessa di essere nel giusto, di essere nella Verità.

Sì, questo lo credo anch'io. Ruediger Dahlke scrisse che i due estremi a certi livelli si toccano, il missionario più fervente può nascondere con la sua predica incallita il disperato bisogno di conferme che è nel giusto, come pure il poliziotto e il ladro sono due facce della stessa medaglia oppure il medico e l'assassino per restare nell'attualità. Anche Umberto Eco in alcuni passaggi de 'Il nome della rosa' tocca questi aspetti.

@Volano
Sai cosa mi ricordi? Ci sono dei parchi/giardini in cui è possibile entrare in un labirinto ricco di siepi e sentieri, mi pare quello Sigurtà (non lontano dal lago di Garda) ne ha uno che ho visitato. Anche se non lo capisci, il labirinto affascina, alla stessa maniera, non sempre sono in grado di capire i tuoi post ma ne resto affascinato.

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2 Anni 8 Mesi fa #45272 da gilbar
Per rimanere nel tema, bisogna tener conto di un fattore nel rispondere a questa domanda che mi sembra sia stato trascurato.
Gesù è ricollecabile al Vecchio Testamento e al suo Dio tramite le profezie.
Nel Vecchio Testamento sono riportate molte profezie che realizzandosi nella persona di Gesù lo possono identificare come il Messia promesso dal Dio della Bibbia.
E' pacifico che qualcuno possa dubitare della stesura delle copie manoscritte, pensando che sia stato scritto tutto dopo a tavolino, però io credo che si possano superare alcuni di questi dubbi attraverso un'onesta ricerca archeologica e storica.

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2 Anni 8 Mesi fa #45273 da Volano49
Gilbar, tu come tutti del resto, hai piena facoltà di non aderire a qualsivoglia "ragione" altrui, anche se, mi sembra, tu non abbia letto le mie trasposizioni che inquadravano le differenze sostanziali/abissali tra il Dio dell'A.T (Yhwh) e del N.T. Certamente non è il mio, un intento di far abiurare chichessia, non ho fatto altro che riportare ciò che sta scritto nella Bibbia, nulla più. Ovviamente chiunque ha piena facoltà di soprassedere alla Franco Franchi, quando gli si parano davanti le mattanze imposte dal Dio ebraico, ma queste ci sono, e sono innumerevoli, riportate a più riprese, non si vogliono considerare? Va benissimo! Solo ci vorrebbe coerenze nel valutare e soppesare, dividere, chi uccide e chi promette invece vita eterna.

Le parole come sempre stanno a zero, io non sono un "tifoso" del giansinismo e / o calvinismo o del cupo rigorismo astratto che nega l'evidenza: Gesù è ricollegabile al V.T. e a quel Dio, perchè così viene citato nelle profezie? Vediamole allora, e valutiamole alcune con mente distaccata, non infarcita da sillogismi inopportuni:

1) Gen. 12,3 - "Il Messia avrà come progenitore Abramo". Ora, caro Gilbar, tu sai bene che questa è una boutade... dal momento che nella stessa Gen. 17,5 si attribuisce allo stesso Abramo il senso di "Padre di una moltitudine". Insomma, quasi tutti gli israeliti erano discendenti di Abramo... infatti in Gen. 17,19 "Il Messia discenderà da Isacco". e si continua in Gen.28,14 Il Messia discenderò da Giacobbe, e così via.
2) Sal. 72,7 e pure in Is. 2,4 è scritto "La sua nascita accadrà in un periodo di pace universale". Beh! Non sembra proprio che Gesù sia nato in un periodo simile.
3) Is. 42,4 "Tutto il mondo attende la sua parola". In realtà quei tempi i "rabbi" erano numerosissimi. Ger. 23,5-6 è più conciso ma allarga l'orizzonte ad una moltitudine. "Il Messia sarà giusto". Così son capace anch'io direbbe qualcuno...
4) Mal.3,1 "Egli onorerà il secondo tempio con la sua presenza". E' riferito a Gesù una roba simile?
5) Is. 49,2 "la sua parola sarà tagliente come una spada".
6) Zacc.9,9 "Il Messia sarà riconosciuto come re".
7) Is. 53,8 "il Messia sarò ucciso in modo violento". si sa che una moltitudine di persone definitesi "Messia" furono uccisi in modo violento, anche in battaglia contro i romani.
8) Gen. 22,13-14 "Il Messia verrà ucciso sul monte Moria".
9) "Il Messia avrà un popolo nuovo".
Ecc Ecc Ecc.. Essere cioè vaghi...
aggiungo un 10, citando un passo che mi piace, e che si addice a Gesù: Os. 6,3-6 "Stabilirà l'amore al posto dei sacrifici antichi".

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2 Anni 8 Mesi fa #45274 da gilbar
Egregissimo Volano,
Se non tu non esistessi chiederei a Dio di inventarti.
La battuta azzeccatissima di Franco Franchi mi ha fatto fare una risata così lunga che in paragone gli applausi di Fantozzi per la corazzata Potemkin furono solo un fugace battito di mani.
Se ho letto i tuoi commenti che inquadravano le differenze abissali fra NT e VT? Eccome, e ti dirò di più, vuoi un'altro esempio giusto per mettere la cicliegina sulla torta? A fronte di un moralismo ben radicato nel cristianesimo mettiti nei panni di uno scapolo che chiede al Dio del VT una compagna, una moglie, affermando 'a Salomone ne hai concesse mille, non mi dire che non puoi concedermene almeno una, no?'.
Ed è così, nel VT Dio benedice a tal punto un uomo che passava la sua vita a 'saggiare' seni e glutei femminili, da concedergli che il sacro Tempio fosse dedicato da lui e portasse il suo nome, da lì infatti il nome tempio di Salomone. Questo non cozza spaventosamente con la ragione? Non c'è bisogno dell'aiuto di nessuno, a volte penso di voler abiurare di mia spontanea volontà. Ti potresti però attrezzare un pò meglio se vuoi farmi abiurare. Per esempio spingermi ad abiurare con strumenti di tortura come la corda a cui fu appeso Savonarola. Ma ti conosco, sei troppo buono e finiresti per usare mezzi dolci, per esempio qualche tentazione, tipo qualche botte di buon vino, quel vino che veniva negato a Sansone da Dio nel VT e regalato, dopo essere stato trasformato dall'acqua, a tutti gli sposi a Cana dal mastro Gesù (vedi quante differenze riusciamo a trovare impegandoci un poco fra le due parti della Bibbia). Ed è così mio caro Volano, la ragione fa a pugni davanti a questo abisso che non voglio nascondere affatto. L'unica domanda cui mi pongo a questo punto è solo la suddetta; non è compito della fede andare oltre la ragione?

P.S. E' sempre un piacere leggerti, grazie del tempo che dedichi al forum.

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2 Anni 8 Mesi fa #45277 da invisibile

gilbar ha scritto:  L'unica domanda cui mi pongo a questo punto è solo la suddetta; non è compito della fede andare oltre la ragione?

 

Mi permetto di rispondere.
Certo che si.
Ma due cose:
"andare oltre" non significa ignorare, significa altro di ben più "sottile".

E poi, avere fede in cosa/chi? In dei libri? In chi dice che "que libri" sono perfetti?
Come vedi questa significherebbe ignorare la ragione e non per fede, ma per non voler usare la ragione (logica).
Quindi questa concetto che spesso si usa per far credere che ragione e fede siano per forza antitetiche, è fallace perché  possono esserlo ma anche no.

Chi può contestare con la ragione la fede di qualcuno nell'universo in quanto si crede che sia statao creato da Dio?
Ecco un caso in cui la ragione ha il suo ruolo e la fede un altro, senza che vi sia nessun conflitto tra esse.

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2 Anni 8 Mesi fa #45278 da gilbar
Grazie per la tua risposta Invisibile.
Sono d'accordo, andare oltre non significa ignorare.

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2 Anni 8 Mesi fa #45283 da Volano49
Qualsivoglia fede, di per sè, se sentita nel profondo, scavalcherà sempre l'asticella della ragione. La stessa ragione potrà sempre, se non genuflettersi, almeno andare a braccetto con la fede, quando questa si accomuna (anche per una positiva logica umana) all'esortazione di pensare in positivo, a guardarsi e leggersi dentro, confluendo cioè in quella "regola d'oro" (Mt. 7,12) di Gesù nell'espressione "Tutto quanto desiderate che gli uomini facciano a voi, fatelo voi pure a loro". Un'esortazione di amore reciproco che la ragione, per una modalità di vita più congrua, non può non aderire. Una simbiosi indissolubile dunque che comprende oltre che la fede in Dio, anche l'amore che si fa fede per il prossimo. Luca in 6,27 aggiunge che l'amore per il prossimo riguarda chiunque abbia bisogno di aiuto. Nessuno è escluso, nemmeno il nemico.

La ragione positiva io credo debba convogliare senza remora alcuna nelle fede che viene raccolta da Gesù nel Discorso della montagna che, in definitiva deve essere considerato come la sintesi della sua dottrina, una "lieta novella", fulcro del suo messaggio profetico per il prossimo avvento del regno di Dio, tutta roba questa che mai è passata per la mente del Dio dell'A.T. indaffarato com'era a sterminare i parenti degli ebrei che fuggivano (si fa per dire) dall'Egitto.

La contemplazione della lieta novella di Gesù non può non far breccia nella ragione positiva, la salvezza per gli uomini. Gesù si rivolge a tutti, Ebrei, pagani e gentili, adulti e bambini, uomini e donne, giusti ed ingiusti, (peccatori, prostitute, avidi, ecc.), agli oppressi, ai disprezzati, ai perseguitati, che Gesù loda e chiama "beati" (vedi Mt. 5,3-10) nel celebre testo delle "beatitudini". La salvezza dell'uomo ha inizio con Gesù, NON con Yhwh. In parole ed opere Gesù dimostra che solo con lui ha origine il regno di Dio, e fa percepire agli uomini, attraverso la sua persona, la forza di questo regno. Cosa significhi questo regno di Dio (MAI MENZIONATO da Yhwh) pr gli uomini, e che cosa ci si aspetti da loro, lo testimoniano soprattutto le parabole.
Un saluto

X il sommo Gilbar. Recentemente mi hai paragonato ad un labirinto, praticamente un parente di Dedalo... Fiiiù! Mi è andata di lusso, pensa se mi paragonavi al Minotauro...

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2 Anni 8 Mesi fa - 2 Anni 8 Mesi fa #45284 da cosimo.1974
Ciao Volano49, mi ha fatto piacere scoprire questa discussione e ho deciso di esporre, in breve, ciò che ci dice la Parola di Dio.

Il senso di tutto l'ambaradan biblico sta tutto qui: Quale "timone" ha rappresentato e rappresenta il Dio biblico nei confronti del difficile cammino dell'essere umano su questo pianeta? Potrei aggiungere: Il mite Gesù possiamo definirlo Figlio di YHWH? Le incongruenze sono molteplici ed allontanano agli antipodi le due figure. Le considerazioni non mancano di certo, come sempre esorto a non farsi coinvolgere emotivamente e/o fideisticamente.

Sinteticamente direi che Gesù, il Dio biblico, rappresenta, da sempre, l’unico timone che l’uomo abbia mai avuto per ottenere la salvezza dell’anima.Per rispondere alla seconda domanda, presupponendo di parlare a chi crede che Dio sia Padre, Figlio e Spirito Santo, perché in caso contrario bisognerebbe fare tutto un discorso per dimostrare l’esistenza della Trinità, Gesù è la seconda persona della Trinità, il Figlio di Dio.

Gesù, nell’Antico Testamento, è apparso tantissime volte.

Apparve ad Abraamo in Genesi 18 e 19:1 L'Eterno apparve ad Abrahamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda durante il caldo del giorno. 2 Abrahamo alzò gli occhi ed ecco, tre uomini stavano in piedi accanto a lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: 3 «Signor mio, se ho trovato grazia davanti a te, ti prego non passare senza fermarti dal tuo servo!...”

E' chiaro che Abramo lo aveva riconosciuto… In altre occasioni, il Signore Gesù, si è rivelato anche come l’Angelo (Messaggero) del Signore.L’Angelo del Signore è l’apparizione del Signore Gesù Cristo precedente l’incarnazione. Leggendo i passi riferiti all’Angelo del Signore si evince chiaramente che si tratta di Dio. Sono, in primo luogo, le Scritture stesse a dimostrare che l’angelo del Signore è Dio:

1) Il Signore apparve ad Agar in Ge 16:7-13:
“7 Or l'Angelo dell'Eterno la trovò presso una sorgente d'acqua nel deserto, presso la sorgente sulla strada di Shur, 8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?». Ella rispose: «Me ne fuggo dalla presenza della mia padrona Sarai». 9 Allora l'Angelo dell'Eterno le disse: «Torna dalla tua padrona, e sottomettiti alla sua autorità». 10 Poi l'Angelo dell'Eterno soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza tanto che non la si potrà contare, a motivo del suo gran numero». 11 L'Angelo dell'Eterno le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio, e lo chiamerai Ismaele, perché l'Eterno ha dato ascolto alla tua afflizione; 12 egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui; e abiterà nella presenza di tutti i suoi fratelli». 13 Allora Agar chiamò il nome dell'Eterno che le aveva parlato: «Tu sei El-Roi», perché disse: «Ho veramente io veduto colui che mi vede?».Agar riconobbe di trovarsi alla presenza di Dio e in seguito lo indicò come Atta-el-Roi (“Il Dio che vede”).

2) Rivolgendosi ad Abraamo sul monte Moria in Ge 22:11-17
“11 Ma l'Angelo dell'Eterno lo chiamò dal cielo e disse: «Abrahamo, Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». 12 L'Angelo disse: «Non stendere la tua mano contro il ragazzo e non gli fare alcun male; ora infatti so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo figlio»13 Allora Abrahamo alzò gli occhi e guardò; ed ecco dietro di lui un montone, preso per le corna in un cespuglio. Così Abrahamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 14 E Abrahamo chiamò quel luogo Yahweh Jireh. Per questo si dice fino al giorno d'oggi: «Al monte dell'Eterno sarà provveduto». 15 L'Angelo dell'Eterno chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta e disse: 16 «Io giuro per me stesso, dice l'Eterno, poiché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, l'unico tuo figlio, 17 io certo ti benedirò grandemente e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza possederà la porta dei suoi nemici.”E’ chiaro che l’Angelo del Signore menzionato nei vv. 11, 15 e in tutto l’A.T. è il Signore Gesù Cristo. Abraamo chiamò quel luogo Iavè-Irè (ebr. Yahweh-Yir’è, “Il Signore provvederà”). Il Signore giurò per se stesso, non potendo giurare per qualcuno maggiore di Lui. L’apostolo Paolo ribadisce il concetto in Ebrei 6:13: “Quando Dio infatti fece la promessa ad Abrahamo, siccome non poteva giurare per nessuno maggiore, giurò per se stesso,”Qui la promessa di Dio, convalidata dal giuramento, include anche la benedizione di tutte le nazioni della terra tramite Gesù Cristo. Dio aggiunge alla già grande benedizione la promessa che la discendenza di Abraamo avrebbe avuto autorità su tutti i suoi nemici (“possederà la porta porta dei suoi nemici”).

3) Quando Giacobbe udì l’angelo identificarsi come “il Dio di Betel” in Genesi 31:11-13:
“11 E l'Angelo di DIO mi disse in sogno: "Giacobbe!". Io risposi: "Eccomi!". 12 Egli allora disse: "Alza ora gli occhi e guarda; tutti i montoni che montano le femmine sono striati, chiazzati e screziati, perché ho veduto tutto quello che Labano ti fa. 13 Io sono il DIO di Bethel, dove tu ungesti una stele e mi facesti un voto. Ora alzati, lascia questo paese e torna al tuo paese natìo"».Fu il Signore Gesù ad ordinare a Giacobbe di ritornare al suo paese natio.

4) L’angelo con cui lottò Giacobbe in Genesi 32:24-30 era Dio, e il profeta Osea cita l’evento in Osea 12:3-5:
“24 Così Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntar dell'alba. 25 Quando quest'uomo vide che non lo poteva vincere, gli toccò la cavità dell'anca; e la cavità dell'anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. 26 E quegli disse: «Lasciami andare, perché sta spuntando l'alba». Ma Giacobbe disse: «Non ti lascerò andare, se non mi avrai prima benedetto!». 27 L'altro gli disse: «Qual è il tuo nome?». Egli rispose: «Giacobbe». 28 Allora quegli disse: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, poiché tu hai lottato con DIO e con gli uomini, ed hai vinto». 29 Giacobbe gli disse: «Ti prego, dimmi il tuo nome». Ma quello rispose: «Perché chiedi il mio nome?». 30 E qui lo benedisse. Allora Giacobbe chiamò quel luogo Peniel, perché disse: «Ho visto Dio faccia a faccia, e la mia vita è stata risparmiata».” (Ge. 32:24-30)

“3 L'Eterno è pure in lite con Giuda e punirà Giacobbe per la sua condotta; lo ripagherà secondo le sue opere. 4 Nel grembo materno prese il fratello per il calcagno e nella sua forza “lottò con DIO”. 5 “Sì, lottò con l'Angelo” e vinse; pianse e lo supplicò. Lo trovò a Bethel, e là egli parlò con noi,” (Os. 12:3-5)

5) Benedicendo Giuseppe, Israele (Giacobbe) usò indifferentemente sia l’appellativo “Dio” sia “angelo” in Genesi 48:15-16:
“15 Così benedisse Giuseppe e disse: «Il DIO, davanti al quale camminarono i miei padri Abrahamo e Isacco, il DIO che mi ha pasturato da quando esisto fino a questo giorno, 16 l'Angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi fanciulli! Siano chiamati col mio nome e col nome dei miei padri Abrahamo e Isacco, e moltiplichino grandemente sulla terra!».”6) Fu “l’Angelo dell’Eterno” ad apparire a Mosè nel pruno ardente ma “Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio” in Esodo 3:2-6:“2 E l'Angelo dell'Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava. 3 Allora Mosè disse: «Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!». 4 Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Egli rispose: «Eccomi». 5 Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo». 6 Poi aggiunse: «Io sono il DIO di tuo padre, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe». E Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare DIO.”

7) Era il Signore Gesù, l’ Eterno, l’Angelo di Dio, che precedeva Israele in una colonna di nuvola in Esodo 13:21 e in Esodo 14-19:
“E l'Eterno andava davanti a loro, di giorno in una colonna di nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di fuoco per far loro luce, affinché potessero camminare giorno e notte.” (Es. 13:21)Allora l'Angelo di DIO, che camminava davanti all'accampamento d'Israele, si spostò e andò a mettersi dietro loro; anche la colonna di nuvola si mosse dal davanti e andò a mettersi dietro a loro. (Es. 14:19)

8) Quando Gedeone, avendo visto l’angelo del Signore, temette di dover morire poiché aveva visto Dio  in Giudici 6:21-23:
“21 Allora l'Angelo dell'Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; e dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime; poi l'Angelo dell'Eterno scomparve dai suoi occhi. 22 Così Gedeone si rese conto che era l'Angelo dell'Eterno, e disse: «Ahimè, o Signore, o Eterno! Poiché ho visto l'Angelo dell'Eterno faccia a faccia!». 23 L'Eterno gli disse: «La pace sia con te; non temere, non morrai!».”

8) L’angelo del Signore rispose a Manoà che il proprio nome era meraviglioso in Giudici 13:18 (lett. “ammirabile”, uno degli appellativi di Dio, come riportato nel libro del profeta, in Isaia 9:5):
“L'Angelo dell'Eterno gli rispose: «Perché mai chiedi il mio nome? Esso è meraviglioso».”( Giudici 13:18)“Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere “ammirabile”, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. (Isaia 9:5)

Queste dovrebbero essere prove convincenti del fatto che l’Angelo del Signore/Eterno/Dio sia la seconda Persona della Deità e cioè il Signore Gesù. La seconda Persona è il Dio visibile del Nuovo Testamento. Da notare che sia l’Angelo dell’Eterno che Cristo erano inviati dal Padre. In ultima analisi, L’angelo del Signore non poteva essere né il Padre né lo Spirito Santo perché sia il Padre che lo Spirito Santo sono invisibili all’uomo, avendo entrambi l’attributo dell’immaterialità. Non c’è un solo valido motivo per negare che l’angelo dell’Eterno sia la seconda Persona della Trinità giacché ogni fatto esposto indica trattarsi del Cristo del Nuovo Testamento. Come Angelo di Dio, Gesù Cristo si distingue dagli altri angeli per il fatto di NON essere stato creato. Sia nel Nuovo sia nell’Antico Testamento il termine tradotto con angelo significa “messaggero”. Gesù Cristo è Messaggero di Yahweh; di conseguenza, egli è un “angelo” solamente per incarico e non per essenza.Gesù è l’unigenito Dio e anche l’unigenito figlio di Dio; non c’è altro figlio come Lui. Gesù è sempre nel seno del Padre, Egli è uno col Padre ed è uguale a Dio. Gesù è Dio!

Yhwh non parla mai di Paradiso o di aldilà, nè, tantomeno di anima. Può sembrare strano ai credenti ad oltranza, ma così è. Più di uno si sorprenderà apprendendo che nella Bibbia non esiste alcun accenno all'immortalità dell'anima. L'UOMO STESSO, secondo la Bibbia è un'anima, è un nefesh, cioè un'anima MORTALE, dotata di vita fisica temporanea. Il concetto di anima immortale risale agli Egiziani, ed è stato poi sostenuto da Platone, e adottato dai primi teologi cristiani. Ma ancora al tempo di Costantino (280-337) alcuni maestri cattolici condannarono quella che chiamavano la deviazione dottrinale degli insegnamenti di Cristo, e l'adozione di quella di Platone. SOLO CON Agostino (354-430 d.C.) prevalse in modo netto l'insegnamento secondo cui l'anima ha una struttura spirituale e immateriale. osservazione storica questa, che i "fedeli" ad oltranza non commentano mai, anche se RIPETO, NELLA BIBBIA tale credenza è del tutto assente. Naturalmente per Bibbia va considerato l'Antico Testamento in ogni sua parte, perchè il Nuovo è tutt'altra cosa rispetto all'anima, all'aldiquà/aldilà e paradiso..

Anche se il Dio dell’Antico Testamento non parla mai esplicitamente di Paradiso, leggendo le Scritture comprendiamo che tutti sapevano che la dimora di Dio è in cielo e, aggiungo io, non può essere altro che il posto più meraviglioso che possa esistere, trattandosi della dimora di Dio...

Dire che nell’A.T. non si accenna mai all’immortalità dell’anima non mi pare corretto.
Come tutti sapevano che Dio dimora in cielo, allo stesso modo, tutti sapevano che l’anima dei morti finiva sotto terra e in uno stato disincarnato detto “Sceol”.E’ evidentissimo nel racconto di 1Samuele 28:8-20:

“8 Allora Saul si camuffò, si mise altri abiti, e partì accompagnato da due uomini. Giunsero di notte dalla donna e Saul le disse: «Dimmi l'avvenire, ti prego, mediante l'evocazione di uno spirito, e fammi salire colui che ti dirò». 9 La donna gli rispose: «Ecco, tu sai quello che Saul ha fatto, com'egli ha sterminato dal paese gli evocatori di spiriti e gli indovini; perché dunque tendi un tranello alla mia vita per farmi morire?» 10 Saul le giurò per il SIGNORE, e disse: «Com'è vero che il SIGNORE vive, nessuna punizione ti toccherà per questo!» 11 Allora la donna gli disse: «Chi debbo farti salire?» Ed egli rispose: «Fammi salire Samuele». 12 E quando la donna vide Samuele urlò e disse a Saul: «Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!» 13 Il re le disse: «Non preoccuparti; che vedi?» E la donna a Saul: «Vedo un essere sovrumano che esce di sotto terra». 14 Ed egli a lei: «Che forma ha?» Lei rispose: «È un vecchio che sale ed è avvolto in un mantello». Allora Saul comprese che era Samuele, si chinò con la faccia a terra e gli si prostrò davanti. 15 Samuele disse a Saul: «Perché mi hai disturbato, facendomi salire?» Saul rispose: «Sono in grande angoscia, poiché i Filistei mi fanno guerra e Dio si è ritirato da me e non mi risponde più mediante i profeti né tramite sogni; perciò ti ho chiamato perché tu mi faccia sapere quello che devo fare». 16 Samuele disse: «Perché consulti me, mentre il SIGNORE si è ritirato da te e ti è diventato avversario? 17 Il SIGNORE ha agito come aveva annunciato per mezzo di me; il SIGNORE ti strappa di mano il regno e lo dà a un altro, a Davide, 18 perché non hai ubbidito alla voce del SIGNORE e non hai lasciato sfogare la sua ira ardente contro Amalec; perciò il SIGNORE ti tratta così oggi. 19 Assieme a te il SIGNORE darà anche Israele nelle mani dei Filistei, e domani tu e i tuoi figli sarete con me; il SIGNORE darà anche l'accampamento d'Israele nelle mani dei Filistei». 20 Allora Saul cadde di colpo lungo disteso per terra, spaventato dalle parole di Samuele; era inoltre senza forza perché non aveva preso cibo tutto quel giorno e tutta quella notte.

Ci sono spunti per tanti approfondimenti dottrinali in questo drammatico passo di 1Samuele, dallo stupore e spavento della medium alla simbologia del mantello, dalla rivelazione che Dio comunica con i credenti all'importanza di ubbidire al Signore e le le conseguenze della disubbidienza, per citarne alcuni. Ma rimaniamo in tema...

Anche re Davide, profetizzando della morte e resurrezione di Gesù, il Santo d’Israele, dimostra di essere a conoscenza dell’immortalità dell’anima in Salmi 16:9-10:
“9 Perciò il mio cuore si rallegra, e la mia anima esulta per la gloria della mia eredità; anche la mia carne dimorerà fiduciosa e al sicuro, 10 perché tu non lascerai l'anima mia nello Sceol e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.”

Per mezzo di re Davide il Signore Gesù ci dice che Dio Padre non avrebbe permesso che la Sua anima restasse disincarnata nello Sceol né che il suo corpo si decomponesse.

Ora, Il riferimento allo “Sceol” richiede qualche spiegazione. Nell’A.T. questo termine indica la tomba, “l’aldilà”, nonché lo stato disincarnato. Esso è l’equivalente del termine greco neotestamentario “Ades”. Lo Sceol indica tanto il luogo quanto la condizione in cui si trovano i morti, vale a dire la separazione dell’anima e dello spirito dal corpo. Il termine Sceol voleva indicare la condizione propria dei morti in generale, ossia dei credenti come dei miscredenti.Nel N.T. tutto è mutato. “Cristo… ha messo in luce la vita e l’immortalità mediante il vangelo” (2 Ti 1:10). Gesù, nel Nuovo Testamento, introduce anche il concetto di “Seno di Abramo” cioè la parte superiore dello Sceol. Oggi sappiamo che, alla sua morte, il corpo del miscredente giace nella tomba mentre il suo spirito e la sua anima dimorano in uno stato di tormento all’inferno. Il corpo terreno del credente, invece, giace nella tomba mentre spirito e anima vanno ad abitare con il Signore in cielo. Ma, per credenti e miscredenti,  le cose non finiscono qui…
Ultima Modifica 2 Anni 8 Mesi fa da cosimo.1974.

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2 Anni 8 Mesi fa #45286 da Volano49
Cosimo 74. hai 3 anni meno di me, confido che trascorsi questi la penserai come il sottoscritto... Scherzo, ad ognuno il suo, come sempre auspico. Mi riporti una sfilza di citazioni (di parte, anzichenò) che conosco, ma siamo sempre lì: credere o non credere che il guerriero Yhwh corrisponda al mite Gesù (Jesus), meglio sarebbe nominarlo come l'unto, il consacrato del Signore. Da par mio, per tutta una serie di ragioni, ho già più e più volte messo in rilievo, ribadito ed escluso ogni affinità tra i due, la Bibbia lo evidenzia molto bene, basta leggerla INTEGRALMENTE, solo la fede può essere cieca e non vedere questo.

Se alla fede aggiungiamo un pò di raziocinio critico se ne dedurrà che il Dio biblico non potrà mai integrarsi e definirsi con le opere e la dottrina di Gesù. Anche con le tue citazioni siamo lontani mille miglia caro Cosimo, ma va bene anche così. Solo mi chiedo quale e quanta ingenuità serve per credere che al cospetto di Abramo si sia presentato Gesù AFFAMATO..., magari in tre persone distinte e/o 3 angeli. Gesù non era ancora figlio dell'uomo, ma aveva fame... eddaje, un minimo di raziocinio.

I passi che riporti sono notori, certo NON li conformo terra terra come fai tu, soprattutto quando subito dopo li idealizzi alla stregua di: "... Anche se il Dio nell'A.T. non parla mai esplicitamente di Paradiso...PERO...?" dando per scontato che ai suoi tempi TUTTI ne conoscessero il significato profondo. Questa è una burla che sconfina con un'offesa nei riguardi di Gesù, inviato e citato (il Paradiso), secondo i Sinottici SOLO (RIPETO SOLO) nel NUOVO TESTAMENTO. Questa nuova e lieta Novella dell'aldilà e del Paradiso erano ignoti per YHWH, il quale NON ne fa MAI alcuna menzione. Se vogliamo discutere su questo, sul fatto che Yhwh non parla MAI di Paradiso, beh! Allora chiudiamo pure la baracca perchè portare avanti una lettura inesistente significa solo una perdita di tempo. Il premio finale (sempre di Paradiso si tratta) più volte citato da Gesù, raggiungibile dopo una vita retta, non lo contempla di certo il V.T.

Tra le altre mi citi Re David ed incensi ciò che più ti aggrada. D'accordo, ma perchè non aggiungere anche i 200 prepuzi che con aria trionfale David portò a Saul per diventarne il genero? (1 Sam. 18,27) O chessò, (tra i tanti obbrobri) non contento dell'Harem di 20 concubine, dopo aver messo incinta Betsabea si disfò del suo sposo mandandolo a morire in battaglia? Non che il figlio Salomone, detto "il pacifico" (e meno male) con un'harem ancora maggiore fosse meglio, inutile che io riporti ciò che è consultabile. En resumidas cuentas, altrimenti famo sera... diamo a Gesù ciò che gli spetta, e non innalziamo ai 7 cieli colui che sguazzava bellamente nel sangue in Terra.
Un saluto

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2 Anni 8 Mesi fa #45295 da gilbar
Il tuo riassunto del messaggio di Gesù nel precedente post è bellissimo.
Dedalo è sicuramente uno dei miti più affascinanti, dovresti sentirti onorato di essergli così vicino.
Tra le tante cose che ho imparato studiando gli etruschi in questi mesi, ho scoperto che la prima menzione di Dedalo è in un vaso etrusco (non greco come potrebbe sembrare visto che l'origine del mito è greca) in bucchero del VIII secolo trovato in Etruria (se non ricordo male a Cerveteri) con tanto di raffigurazione del genio di Dedalo. Questo sottolinea la forza che questo mito aveva presso gli etruschi, ma questa è un'altra storia.

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2 Anni 8 Mesi fa - 2 Anni 8 Mesi fa #45329 da cosimo.1974

Cosimo 74. hai 3 anni meno di me, confido che trascorsi questi la penserai come il sottoscritto... Scherzo, ad ognuno il suo, come sempre auspico. Mi riporti una sfilza di citazioni (di parte, anzichenò) che conosco, ma siamo sempre lì: credere o non credere che il guerriero Yhwh corrisponda al mite Gesù (Jesus), meglio sarebbe nominarlo come l'unto, il consacrato del Signore. Da par mio, per tutta una serie di ragioni, ho già più e più volte messo in rilievo, ribadito ed escluso ogni affinità tra i due, la Bibbia lo evidenzia molto bene, basta leggerla INTEGRALMENTE, solo la fede può essere cieca e non vedere questo.

Volano49, se parliamo di Dio Padre e del Signore Gesù, lasciamo che sia Dio stesso, con la Sua Parola, a parlare per se. E’ la Bibbia che ci dice chiaramente che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo. Il Padre e lo Spirito Santo sono incorporei e quindi non visibili, mentre il Figlio ha preso più volte sembianze umane (come si evince dai passi citati nel messaggio precedente) mostrandosi agli uomini. Padre, Figlio e Spirito Santo sono le tre figure che compongono l’unico Dio vivente. Ciò non dovrebbe stupirci più di tanto perché noi siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio e siamo composti di corpo, anima e spirito.Lo stesso Gesù ci dice di essere uno con il Padre e che Lui non poteva fare nulla che non fosse nella volontà del Padre perché non poteva essere in conflitto con se stesso. Il Padre e il Figlio sono sempre in comunione l’uno con l’altro. Tutti questi concetti sono ben spiegati nel vangelo di Giovanni. La Comunione tra Padre e Figlio è la stessa che deve esserci tra il credente e Gesù:
In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed io in voi. (Giovanni 14:20)
Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. ( Giovanni 15:5)
Dimorare in Gesù significa fidarsi di Lui. Chi non ha fede non può comprendere questi concetti che sono semplicissimi agli occhi del credente, sono logici e razionali, io non ho alcuna difficoltà a comprenderli.

Se alla fede aggiungiamo un pò di raziocinio critico se ne dedurrà che il Dio biblico non potrà mai integrarsi e definirsi con le opere e la dottrina di Gesù. Anche con le tue citazioni siamo lontani mille miglia caro Cosimo, ma va bene anche così. Solo mi chiedo quale e quanta ingenuità serve per credere che al cospetto di Abramo si sia presentato Gesù AFFAMATO..., magari in tre persone distinte e/o 3 angeli. Gesù non era ancora figlio dell'uomo, ma aveva fame... eddaje, un minimo di raziocinio.

Quelle citazioni servivano per dimostrare che il Figlio, che si è mostrato fisicamente agli uomini, è Dio così come anche il Padre è Dio. E poi, lascia perdere i deliri di Biglino, per favore… Gesù ha accettato di prendere il cibo offerto da Abramo perché egli (Abramo) era gradito a Dio, il Signore lo ha onorato per via della sua fede, non perché Dio avesse fame. Abramo, da parte sua, non ha fatto altro che seguire la legge di Dio dando ristoro al forestiero, anche se, solo inizialmente a sua insaputa, in quel caso colui che veniva da fuori era il Signore accompagnato da due angeli. L’apostolo Paolo ribadisce il concetto nella lettera agli Ebrei: “Non dimenticate l'ospitalità, perché alcuni, praticandola, hanno ospitato senza saperlo degli angeli.” (Ebrei 13:2).
E poi, se Dio è padrone di tutto, chi e che cosa gli vieterebbe di scendere sulla terra a far due passi in mezzo alla Sua creazione e di mangiare la focaccia di Sara?...

I passi che riporti sono notori, certo NON li conformo terra terra come fai tu, soprattutto quando subito dopo li idealizzi alla stregua di: "... Anche se il Dio nell'A.T. non parla mai esplicitamente di Paradiso...PERO...?" dando per scontato che ai suoi tempi TUTTI ne conoscessero il significato profondo. Questa è una burla che sconfina con un'offesa nei riguardi di Gesù, inviato e citato (il Paradiso), secondo i Sinottici SOLO (RIPETO SOLO) nel NUOVO TESTAMENTO. Questa nuova e lieta Novella dell'aldilà e del Paradiso erano ignoti per YHWH, il quale NON ne fa MAI alcuna menzione. Se vogliamo discutere su questo, sul fatto che Yhwh non parla MAI di Paradiso, beh! Allora chiudiamo pure la baracca perchè portare avanti una lettura inesistente significa solo una perdita di tempo. Il premio finale (sempre di Paradiso si tratta) più volte citato da Gesù, raggiungibile dopo una vita retta, non lo contempla di certo il V.T..

Scusami, ma secondo te, Adamo ed Eva non hanno mai parlato di Dio ai loro figli? E non pensi che, di generazione in generazione, le cose che riguardano Dio siano state tramandate oralmente? Tieni presente che Prima del diluvio gli uomini vivevano novecento anni. E dopo il diluvio universale, Noè e la sua famiglia non hanno mai istruito i loro discendenti sulle cose di Dio, almeno oralmente?Come si può pensare che questi personaggi ignorassero completamente il mondo spirituale?
La verità e che a causa della sua malvagità l’uomo si è sempre allontanato da Dio, ma c’è stato sempre un residuo di uomini che, in controtendenza, l’ha cercato e trovato. Anche Abramo pensava di essere l’unico ad adorare Dio, ma con immensa sorpresa ricevette la visita di Melchisedec, Re di Salem, che gli offì pane e vino. Come ben sai, nella Scrittura i nomi hanno sempre un significato. Melchisedec significa “re di giustizia” e Salem (abbreviazione di Gerusalemme) significa “pace”. Melchisedec era dunque re di giustizia e re di pace. Egli rappresenta pertanto un’immagine di Gesù Cristo, vero Re di giustizia e di pace, nonché nostro Sommo Sacerdote, ma qui si apre un altro capitolo.  Il fatto che Melchisedc abbia offrerto pane e vino è una profezia delle immagini che riguarda il sacrificio di Gesù. Anche Melchisedec è una teofania di Gesù…
Il premio finale non si riceve dopo aver vissuto un “vita retta”! Per quanto tu possa impegnarti non ce la faresti mai. La salvezza è un dono Dio e la ricevi per “grazia” mediante la “fede”…A tal riguardo, ti consiglio di rileggere la lettera di Paolo ai Romani e sprattutto agli Ebrei…

Tra le altre mi citi Re David ed incensi ciò che più ti aggrada. D'accordo, ma perchè non aggiungere anche i 200 prepuzi che con aria trionfale David portò a Saul per diventarne il genero? (1 Sam. 18,27) O chessò, (tra i tanti obbrobri) non contento dell'Harem di 20 concubine, dopo aver messo incinta Betsabea si disfò del suo sposo mandandolo a morire in battaglia? Non che il figlio Salomone, detto "il pacifico" (e meno male) con un'harem ancora maggiore fosse meglio, inutile che io riporti ciò che è consultabile. En resumidas cuentas, altrimenti famo sera... diamo a Gesù ciò che gli spetta, e non innalziamo ai 7 cieli colui che sguazzava bellamente nel sangue in Terra.
Un saluto

Sulla storia dei prepuzzi Dio centra molto poco, è stato re Saul a chiedere a Davide di portagliene 100 come dote per sua figlia. Saul non seguiva la Parola di Dio, più volte egli ha fatto di testa sua disubbidendo agli ordini di Dio tanto che alla fine il Signore gli ha voltato le spalle. Saul era anche accecato dall’invidia e sperava che Davide potesse morire in qualche modo, ecco il motivo di quella strana dote. Trattandosi dei prepuzzi dei filistei, che nella Bibbia, insieme agli altri popoli che abitavano la terra di Caanan, rappresentano il peccato, essi dovevano essere estirpati per ordine di Dio e quindi Davide avrà anche pensato di attendere “doppiamente” al volere di Dio tornando da Saul con duecento prepuzzi. Riguardo alle venti concubine e alle quattro mogli di Davide, nonché le trecento mogli e settecento concubine di Salomone, c’è da dire che la poligamia Dio non l’ha mai approvata, ma in alcuni casi l’ha tollerata, e comunque, sia la poligamia che l’adulterio hanno sempre portato gravi conseguenze ai figli d’Israele, compresi Davide e Salomone.
Nel caso di Davide, per sua stessa sentenza (2 Samuele 12), egli avrebbe dovuto pagare quattro volte: il bambino avuto da Betsabea sarebbe morto, Amnon sarebbe stato ucciso (2 Samuele 13), Absalom sarebbe stato massacrato (2 Samuele 18), Adonia sarebbe stato assassinato (1 Re 2).
Salomone invece finì per sprofondare, trascinato dalle sue numerose mogli pagane, nell’idolatria perdendo sia il regno terreno che, a detta di alcuni teologi, anche il regno spirituale. Sicuramente non era questa la volontà di Dio per Davide e Salomone. Sono stati loro, allontanandosi da Dio, a procurarsi tutte le maledizioni che gli sono cadute addosso. Davide e Salomone non sono mica gli unici casi, la Bibbia è piena di personaggi che cercando di fare la volontà di Dio si allontanano da Lui e commettono peccati aberranti, basta leggere il libro dei Giudici dal cap.17 al cap.21. Il libro dei Giudici però si conclude con un versetto che spiega perfettamente il perché di certi avvenimenti:“In quel tempo non c'era alcun re in Israele; ognuno faceva ciò che sembrava giusto ai suoi occhi.”. (Giudici 21:25)

Il Dio della Bibbia è sempre lo stesso, ciò che è cambiato, col passare del tempo, è stato il Suo atteggiamento nei confronti del Suo popolo. Paradossalmente, le cose raccontate nell’A.T. dovrebbero servire a noi come insegnamento e invece vengono prese a pretesto per incolpare Dio di essere stato troppo cruento, mah! E’ l’apostolo Paolo che lo dice chiaramente in 1 Corinzi 10:11 : “Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle età.”

Come ho accennato prima, nella sfera profetica della Sacra Scrittura, la terra di Canaan rappresenta il Regno Millenniale, il regno di giustizia che, tra pochissimo tempo, il Signore Gesù instaurerà sulla terra. I popoli che vi abitavano, e che Dio aveva ordinato di sterminare, rappresentano il peccato che Israele non è mai riuscito ad eliminare dalla propria vita e nessuno di noi ce la farà mai.Israele, quindi, rappresenta il credente in generale, che cerca di prendere possesso del Regno di Dio, ma che, con le sue proprie forze, per via della sua natura peccaminosa (Davide e Salomone ne sono un esempio lampante) non ci riesce. Israele aveva la legge, i profeti, aveva tutte le istruzioni possibili e immaginabili e nonostante tutto arrivò ad allontanarsi così tanto da Dio che quando il Signore scese sulla terra a visitare il Suo popolo esso non lo riconobbe.

Ecco perché Gesù, che è Dio, lo stesso Dio dell’A.T., è venuto sulla terra.

Gesù è venuto a liberare il suo popolo dal peccato affinché avesse la vita eterna e potesse ereditare il Regno di Dio.
“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16)

Per quanto la nostra vita possa sembrarci “retta” noi non saremo mai giusti davanti a Dio.
“Certo, non c'è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai.” (Ecclesiaste 7:20)

La salvezza non si ottiene conducendo una vita retta ma solo credendo che Gesù è il Figlio di Dio, leggendo la Bibbia e mettendola in pratica!
“«Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 7:21) 

Saluti.
Ultima Modifica 2 Anni 8 Mesi fa da cosimo.1974.

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2 Anni 8 Mesi fa #45333 da Volano49
Ciao Cosimo. Il nostro è un procedere PARALLELO, tu continui a riportare passi del'A.T. PARI PARI, senza sforzarti a discernere i contenuti, affidandoti totalmente, dando per verità assoluta ciò che è stato più volte riportato nei secoli, diversamente io provo a considerare le storture, le evidenti manchevolezze, le leggende e le eventuali corrispondenze storiche. Questa tua evidente fede, non smuove in ogni caso le montagne di incongruenze ivi evidenziate, e un pò me ne dolgo, credimi, perchè pur non volendo intaccare le tue fideistiche convinzioni, potrei ledere la sensibilità che ti riconosco.
Non menzionarmi messer Biglino e la sua dialettica, se trovi che qualcosa ci accomuna, NON è certamente voluto, l'onestà intellettuale me lo vieta...

Dando tutto per veritiero (alla tua maniera...), certamente Gesù ha più volte ribadito di essere uno col Padre, ma "col Padre mio che sta nei cieli". Ovvero con Colui che nei VERGINI VANGELI di Nag Hammadi Gesù descrive come la Grande Sophia, a differenza di chi egli ribatte essere la PICCOLA SOPHIA, ovvero Yhwh. Non ti posso seguire quando dici che nulla può impedire a Dio di scendere in Terra e di gustarsi la cucina di Sara... Dai, fai il bravo. A questa stregua immagino che non opponi resistenza mentale nemmeno ad Os. (12,4-5), che riporta la scena in cui Giacobbe, vicino al guado sul fiume Labbok (a Penuel) fu impegnato per una notte intera in una lotta fino allo sfinimento con DIO in persona che gli diede una pugnalata in una natica...

E si potrebbe continuare (quasi) all'infinito. Ma ne vale la pena?...

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2 Anni 8 Mesi fa #45346 da cosimo.1974
Amico mio, hai ragione, procediamo su strade parallele e ti dico subito che la mia strada non devierà né a destra e né a sinistra ma procederà dritta, come la via che conduce alla salvezza…Però, confrontarsi con un Cristiano Evangelico non è mai male, magari scopri qualcosa che non conoscevi del messaggio della Parola di Dio. L’evangelico medio ha una buona conoscenza della Bibbia, anche se non ha frequentato scuole bibliche, perché è lo Spirito Santo che rivela la Sua Parola a chi ha fame e sete di conoscenza. Anche questo è il senso delle parole di Gesù:
“Io altresì vi dico: chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto.” ( Luca 11:9)

I vangeli di Nag Hammadi, di cui non avevo mai sentito parlare, fanno parte di una lunga serie di testi apocrifi e gnostici, per cui io non li considero. I testi che compongono la Bibbia, come immagino tu sappia già, sono stati inclusi nel canone sulla base di criteri ben precisi. Intanto, poiché gli ebrei sono i custodi delle loro tradizioni, di ogni testo dell’A.T. doveva esserci una copia scritta in lingua ebraica. Il N.T. è stato scritto in greco da testimoni oculari, quindi contemporanei di Gesù, o da persone che hanno conosciuto i dodici apostoli e che quindi hanno potuto attingere a fonti certe (vedi Marco e Luca). Leggendo le scritture, ti rendi conto che lo stile, il linguaggio, e i continui richiami ad altri libri fanno pensare che l’autore sia sempre lo stesso e in effetti è così. La Bibbia l’ha scritta Dio!
C’è poi un altro fattore che bisogna considerare, ogni dottrina che scaturisce da un versetto deve essere confermata da almeno uno o due versetti, contenuti nello stesso libro o in altri libri ritenuti canonici, sulla base del seguente principio:
“…ma non si metterà a morte nessuno sulla deposizione di un solo testimone.” (Numeri 35:30)
E' chiaro che le dottrine dei vangeli di Nag Hammadi, come le dottrine di tutti i vangeli apocrifi, che non rispettano tale principio, sono assolutamente da rigettare, ed è anche per questo motivo che tali libri non sono stati inclusi nel canone.

Perché, Dio non può scendere sulla terra a gustare la cucina di Sara? Spiegamelo.
Io so che Dio è sempre lo stesso sia nell’A.T. che nel N.T. e fa ciò che vuole perché è Dio!
“Ma egli non ha uguali, e chi mai può farlo cambiare? Ciò che egli vuole, lo fa;” (Giobbe 23:13) 

Riguardo a Giacobbe, egli lottò con Dio!
Come tutto ciò che è scritto nell’A.T., anche questo episodio ha un insegnamento spirituale. Giacobbe aveva ingannato per due volte il fratello Esaù sottraendogli il diritto di primogenitura e soprattutto la benedizione del padre Isacco. Fu per questo motivo che Giacobbe fuggì alla casa di Labano e vi rimase per 20 anni. Quando, finalmente, gli fu concesso di tornare a casa, Giacobbe vi ritornò ma col timore della vendetta di suo fratello Esaù.
Giacobbe pregò che il Signore lo benedicesse e non si sarebbe mosso dall’accampamento se Dio non l’avesse benedetto.
La lotta che Giacobbe intraprese con l’Angelo dell’Eterno rappresenta l’insistenza con cui il credente deve chiedere le benedizioni di Dio. In sostanza Dio ha voluto provare, ulteriormente, la fede di Giacobbe che ha lottato tutta la notte, senza stancarsi, per ottenere ciò che più gli serviva per fronteggiare l’ira vendicativa del fratello Esaù, la benedizione di Dio.
Questa dottrina è confermata nella parabola del giudice iniquo:
“Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi, dicendo: «C'era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo. Or in quella stessa città c'era una vedova che andava da lui, dicendo: "Fammi giustizia del mio avversario". Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: "Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo, tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché a forza di venire, alla fine non mi esaurisca"». E il Signore disse: «Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo. Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore? Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?».” (Luca 18:1-8) 

Perché, alla fine della lotta, Dio ha slogato l’anca di Giacobbe?
E’ semplice. Per lo stesso motivo per cui il Signore non ha ristabilito completamente la vista dell’Apostolo Paolo (la famosa spina nel fianco), perché non “insuperbisse”.
Come vedi, oltre a proporti dei passi dell’A.T., pari pari, come dici tu, perché l’uomo non ha nulla da aggiungere e né può permettersi di togliere alla Parola di Dio, ti fornisco anche la spiegazione e la conferma con passi del N.T., nel rispetto del principio di cui sopra. 
E si potrebbe continuare (quasi) all'infinito. Ma ne vale la pena?...
Per me non è un problema continuare. Se ne vale la pena, lo decidi tu…
Dio ti benedica!

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2 Anni 8 Mesi fa #45349 da Volano49
I Vangeli di Nag Hammadi non li conosci e non li consideri? Beh|, lo scranno sapienzale prodotto da Mt. 22,37 dove ti sei assiso te lo permette... Mi raccomando non uscire dai canoni autoimposti, potrebbero cannonneggiarti... Come immagino non consideri qualunque altra dottrina e religione perchè pensi (l'ha detto LUI...) che possa arrecare offesa al dio geloso dell'A.T. vedi Es. 20,5 "Io sono un Dio geloso, che punisce fino alla quarta generazione" (meno male, la quinta era spesata dal giogo...). Ma d'altronde ne hai ben donde, tu stsso affermi che lo stsso Spirito Santo ti ha aperto gli occhi. Va bb'uono, maaaa, e tutti gli altri che li hanno chiusi? Anche lo Spirito Santo che mi va a fare distinzioni poi.... non c'è più religione...

Lo studio di altre religioni non dovrebbero farti paura di perdere la tua fede. Una fede granitica non verrà mai meno da altre ricerche, Io ho fede in Gesù Cristo, ma non vedo perchè se mi è stato donato un cervello io non lo debba usare, chessò, anche nel considerare l'ebraismo, l'Islam, l'Induismo, il Buddhismo, così che io possa anche soppesare la religione dei Maya, Egiziana, o magari la religione megalitica e ricerche attinenti, o intriganti come le figure di Akenaton, di Mithra, di Quetzalcoatl... Un guazzabuglio dici? Assolutamente no! Devo chiudere monocolarmente occhi e mente perchè lo ordina un dio che pretendeva per sè anche giovani fanciulle rimaste vive dopo lo sterminio dei loro cari? Schersa minga dicono dalle parti dell'utente Giovanni...

Caro amico forse lascerò decadere l'argomento con te che dai per SCONTATO ogni singola parola biblica, perchè secondo te è YHWH stesso che l'ha scritta (pardon, dettata), non esiste un vero confronto, ma un: "E' COSI' PERCHE L'HA DETTO DIO". Dare tutto per scontato non è possibile, si parlava di Esodo, contestavi il "passaggio nel mare di canne", quando questo è praticamente certo. Dovresti anche tu "fare finta che", alla Biglino ma, ovviamente, in contrapposizione. In realtà dell' A. T. e dei suoi interpreti si sa ben poco, da Abraam a Mosè (in realtà un egiziano). Ma tu, come unto dallo Spirito Santo queste pinzillacchere le conosci bene... Chessò, per dirne una, tu prendi sicuramente in modo letterale pure i Libri dei Re che, nella bibbia italiana sono l'undicesimo e il dodicesimo che originariamente formavano un libro unico, la bipartizione fu fatta nel '500 con modifiche e lustrini vari... Ma a te questo non interessa, basta leggere ciò che sta scritto per fartene una ragione, una verità indissolubile.
Basta così non mi sento d'infierire.
Pace a te

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2 Anni 8 Mesi fa #45354 da cosimo.1974
Che ti devo dire,
amare Gesù significa seguirlo ma Lui non ti costringe a farlo. Dio ci ha dato tutte le istruzioni per assicurarci la salvezza, sta a noi seguirle oppure no.
Chi ha gli occhi e gli orecchi spirituali chiusi, li ha perché non li vuole aprire, preferisce cercare altrove piuttosto che attingere all'unica fonte che proferisce "parole di vita eterna".
Certo che anche io potrei leggere dei personaggi che hai citato, ma a cosa mi gioverebbe?
Ho studiato qualcosa dell'Islam per poter sostenere un dialogo con un musulmano, ma di certo non mi sono interessato al Corano come se fosse utile ai fini della salvezza.
A differenza della Bibbia che è stata scritta da uomini "ispirati" dallo Spirito Santo (Dio), il corano è stato scritto da Maometto, sotto dettatura, in uno stato di trance o qualcosa del genere. Questo tipo di scrittura eseguita da Maometto, sotto dettatura, di cui non ricordo il nome, è una pratica demoniaca! Da sempre, c'è gente che entra in comunione con i demoni e si fa dettare, a sua perdizione, le frottole più disparate, e anche se non sono frottole trattasi sempre di pratiche demoniache.
Riguardo ai fatti di Numeri 18, a cui credo che tu ti riferisca, bisogna sempre cogliere l'aspetto spirituale. I madianiti, come tutti i popoli che abitavano la Terra di Canan, erano popoli pagani, dediti al satanismo, adoratori del diavolo, sacrificatori di neonati a Molok e probabilmente, i cari familiari delle fanciulle vergini di cui tanto ti rammarichi, avranno fatto vedere a quelle povere fanciulle tante e tali atrocità che l'intervento di Israele sarà stata, per le fanciulle, una grande benedizione. Io sterminio di quei popoli malvagi rappresentava l'estirpazione del peccato dalla vita del credente. Quelle fanciulle vergini invece, unendosi ai figli di Israele, avranno partorito altri figli di Dio invece che adoratori di Molok...
Riguardo al passaggio del Mar Rosso con Mosé ( www.youtube.com/results?search_query=1%5...e+prove+dell%27esodo ) (
), assolutamente, ci credo!
Per quel che riguarda i libri dei Re, ma come per tutti i libri dell'A.T., le traduzioni che abbiamo nelle nostre case sono praticamente identiche alle copie più antiche di cui disponiamo, i Rotoli del Mar Morto (200/400 a.C.). Chi e che cosa è stato manomesso aspetto ancora qualcuno che me lo riveli...
Infierire? Ti pare di aver infierito?
La Parola di Dio ha sempre una risposta, basta avere occhi per vedere e orecchi per udire...
Buona giornata.

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2 Anni 8 Mesi fa #45356 da Volano49
Ciao Cosimo. Benedetto ragazzo, anche a Natale? Vabbè vorrà dire che il pinot nero servirà per un brindisi ben augurale al tuo indirizzo. Que te vaya siempre bien, especialmente en el 2022, tenemos necesidad de esto. Vedo che il "passaggio del Mar Rosso" ti intriga particolarmente, con tanto di video che, del resto, conoscevo già. Sono molto scettico nell'accettare come tu fai certi resoconti, quando questi sono sempre soggettivi, seppur derivati da localizzazioni satellitari, quando questi non possono, per logica, sapere esattamente ciò che presentavano le STESSE zone terracquee di oltre 3000 anni fa. Il filmato poi, sfacciatamente di parte, non considera nemmeno per un attimo che TUTTI i mari del mondo hanno di fatto un deposito sui loro fondali DI TUTTO E DI PIU' in seculom seculorum. Il Mar Rosso è un coacervo di carri, carriole, forchette e forconi... manufatti vari fabbricati al tempo di Mosè. 'Andostà la certezza che riguardi "SOLO" l'A.T.?

Caro Cosimo, in verità mi stuzzichi assai... dal momento che ho fatto spesso ricerche circostanziali in proposito, dal momento che l'esodo mi fa valutare ciò che Yhwh NON può essere. E' chiaro ormai che nulla ti interessa di tutto ciò che possa andare contro al tuo credo. Solo essere smaccatamente di parte può dare certezze in questi ambiti. Per esempio (sempre per dirne una...) solo il 6 gennaio 1998 l'Osservatore Romano (organo ufficiale della Santa Sede) ammetteva che il monte delle "tavole" non era il Sinai, ma l'Har Karkom, con tutta una "romanza" diversa dal solito. Questa dovrebbe far pensare molto, non te ovviamente...

Molti studi, ed io con loro, fanno partire Mosè dalla città di Pi-Ramses e si diresse verso le regioni di Succot e Goshen, nel Mizraim. Toccò Pi-Harirot (l'attuale Tell-Farame e per sfuggire ai fortini egiziani disseminati lungo la costa ad est del delta del Nilo, attraversò l'infido Baal-Zefon, una mezzaluna di sabbia che sporge nel Mediterraneo formando un bacino interno detto "IL MARE DELLE CANNE". Meglio ricordata dagli antichi geografi come il "Lago Serbonis" (o sardonis) utilizzata pure da Tito durante la guerra di giudea. Una striscia di terra attraversabile. La leggenda dell'attraversamento del Mar Rosso che ancora ci sorbiamo, in verità è fu riformulata negli anni '30 dai due volponi... D. Eissfeld e C.S. Jarvis. Niente a che vedere con le vicende esodiane.

Ti dirò di più (tanto per la cronaca...), dopo il passaggio nei canneti, gli ebrei si erano spinti a Mara (El-Mura) e da qui nel deserto di Zin a Kadesh Barnea, fino a Refidim, un territorio Amalekita, praticamente a ridosso del rilievo di Har Karkom "la montagna di Dio" con le susseguenti "tavole della legge". Territorio che oltretutto Mosè conosceva bene, dato che : "Pascolò il gregge di Jetro, suo suocero, sacerdote di Midian. Vedi Es. 3,1. Da li ritornò a Refidim (sua residenza per tanti anni) e costretto da Yhwh a combattere gli imparentati di vecchia data, ovvero gli Amalechiti, stanziati dove si trova ai nostri giorni Kadesh Barnea.
Ci salutiamo su queste righe? Anche se... si dovrebbe render noto che il Faraone che si accomuna al tempo delle scorribande di Mosè NON è quello che solitamente si riporta...
Che le verità NON ti siano nascoste

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