Analisi crollo Ponte Morandi

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4 Anni 11 Mesi fa - 4 Anni 11 Mesi fa #32116 da iglobau
Risposta da iglobau al topic Analisi crollo Ponte Morandi

charliemike ha scritto:

iglobau ha scritto: @ Aigor

Cominciamo dall'inizio!


Scusami tanto ma dopo 109 pagine di discussione, con una frase del genere ti tiri addosso tutta l'ira di chi ha perso del tempo in studi e calcoli.
Ti consiglio, amichevolmente, di andare a leggerti tutti gli interventi e poi a contribuire.


Anche a me dispiace Coloro che hanno fatto calcoli finora dovrebbero finalmente considerare fatti fisici essenziali. Ad esempio, le condizioni di tensione nel ponte est a causa dell'estensione dello strallo sud-orientale.
it.wikipedia.org/wiki/Tensione_di_snervamento

it.wikipedia.org/wiki/Outlier

PS:
Mi scusi per il mio cattivo italiano - per favore lamentatevi con Google Translate.
Ultima Modifica 4 Anni 11 Mesi fa da iglobau.

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4 Anni 11 Mesi fa #32117 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@MO62
Non so quale sia il post a cui fai riferimento, comunque qui c'è una gif del primo istante del crollo:



Mi pare innegabile che il cedimento delle due estremità sia praticamente simultaneo, centesimo più centesimo meno, poi che il crollo si sviluppi in modo diverso è un altro discorso, compatibile con l'asimmetria iniziale. Quindi mettiamo un punto fermo: i due ancoraggi iniziano ad abbassarsi insieme.

Poi non voglio entrare nel merito dei diversi ordigni esplosivi che vuoi inserire nel ragionamento, ti faccio solo notare che la precompressione dell'impalcato si ha nella zona compresa fra i due ancoraggi, tutto ciò che c'è oltre non è precompresso dagli stralli, quindi se anche avessero fatto saltare la parte a sbalzo oltre l'ancoraggio di levante, questo non avrebbe generato nessuna spinta verso est dell'intero impalcato. Ci sarebbe stato un momentaneo squilibrio delle forze in gioco che si sarebbe riassestato insieme a un aggiustamento delle tensioni degli stralli, come è avvenuto nella pila 10 rimasta in piedi nonostante lo scompenso dovuto al crollo della 9.

FranZη

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4 Anni 11 Mesi fa #32119 da iglobau
Risposta da iglobau al topic Analisi crollo Ponte Morandi

FranZeta ha scritto: @MO62
Non so quale sia il post a cui fai riferimento ...


MO62 si riferisce al post "# 226" in
luogocomune.net/27-media/5264-il-crollo-del-ponte-morandi

Ecco un'altra GIF. Lascio a loro la discussione.

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4 Anni 11 Mesi fa #32124 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi

FranZeta ha scritto: @MO62



Mi pare innegabile che il cedimento delle due estremità sia praticamente simultaneo, centesimo più centesimo meno, poi che il crollo si sviluppi in modo diverso è un altro discorso, compatibile con l'asimmetria iniziale. Quindi mettiamo un punto fermo: i due ancoraggi iniziano ad abbassarsi insieme.
.....................................................


Concordo e aggiungo: guardate bene in alto il traverso superiore nella zona verso l’antenna sud.
I punti che si abbassano INSIEME sono 3; oltre agli attacchi all’impalcato c’è il traverso superiore che, molto probabilmente, è l’origine cinematica del crollo.
Visto che è impossibile la rottura contemporanea dei 2 stralli est e ovest, l’origine non può che essere in alto in prossimità della sella.

Tenete presente che le antenne non sono verticali ma inclinate verso l’asse strada; ciò per far in modo che gli stralli, i 2 attacchi all’impalcato e la sella siano sempre nello STESSO PIANO e, soprattutto, siano nello stesso piano i “tiri” degli stralli
Ma questo fatto sembra comportare delle sollecitazioni di flessione sia sull’antenna che sul traverso.
In particolare il traverso superiore sembra sollecitato anche a flessione oltre che a compressione e, per quanto si è visto nelle macerie, NON era affatto armato per resistere a flessione (è il famoso monolite a L che abbiamo visto 1000 volte in cui l’armatura sembra praticamente assente).

O.T per FranZeta . Ho cercato di coinvolgerti su una questione piuttosto complicata: luogocomune.net/forum/storia-antica/668-...unico?start=30#32123

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4 Anni 11 Mesi fa - 4 Anni 11 Mesi fa #32125 da MO62
Risposta da MO62 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
FZappa ci ricorda giustamente che il traverso in cima all'antenna non era armato per resistere a flessione. Chi ha collocato le cariche subito a EST dell'attacco sub-stradale dello Strallo Sud Est lo ha fatto sapendo che l'onda d'urto risalente lo strallo avrebbe rotto quel traverso come un biscotto.
A Franzeta ricordo che ho scritto che il primo allentamento degli stralli fu pressoché sincrono (la prima onda d'urto risalì sulla sella, flesse il traverso di cima verso Ovest, ed allentò lo Strallo Sud Ovest in un tempo talmente irrisorio che il ritardo fra i due stralli non è tuttora percepibile da occhio umano), ma la velocità di caduta a levante è poi risultata maggiore di quella di ponente (lo si vede nei successivi fotogrammi dal video di Iglobau 226), perché lì le cariche erano almeno due e distanziate di qualche decimo di secondo. Come ho scritto, la seconda doveva contrastare il riallungamento della forcina dello Strallo Sud Est, affinché questo desse il colpo di grazia al traverso di cima.
Gli effetti di queste due cariche erano evidenti sullo stato e posizione della trave Gerber di levante, che con la sua sezione longitudinale di tipo lenticolare poteva ben contrastare le due onde d'urto senza trasferirle interamente al solettone della Torre 10.
In effetti, dopo il suo schianto a terra, la Gerber di levante:
1) risultava finemente sbriciolata solo nell'angolo di sud-ovest, cioè quello che dovette sopportare le onde delle due cariche;
2) risultava venata da una netta crepa lineare perfettamente trasversale e mediana sull'asfalto, prodottasi con la prima carica a ponte integro (la sagoma lenticolare poteva scoppiare superiormente solo al centro), e comunque molto prima della sua caduta sul muro arcuato di sostegno della ferrovia (che vi produsse poi una crepa obliqua di circa 25°);
3) risultava spinta fin sotto l'impalcato della Torre 10 di circa 8-11 metri (probabilmente ciò sarebbe successo anche senza cariche), ma sopratutto risultava ruotata rispetto alla direzione autostradale di almeno 13°, grazie alla seconda carica, che operò quando la trave era già un po' pendente, conferendole anche un momento.
Ultima Modifica 4 Anni 11 Mesi fa da MO62.

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4 Anni 11 Mesi fa #32127 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@Agostino

Ho guardato il video della Ferrometal con VirtualDub fotogramma per fotogramma.
Penso si veda abbastanza chiaramente (come anche postato da iglobau qui ) il camion con il coil ancora sopra inclinarsi all'indietro insieme al piano strada della gerber…
Del resto ti assicuro che non riesco proprio a vedere nulla nelle due immagini da te proposte in negativo.
Per finire, qui avevamo discusso sull'ipotesi del coil, ma era stato dimostrato, in base alla sua posizione a terra, che la bobina era cascata insieme al camion sganciandosi, al limite, o durante la caduta o all'impatto a terra.
Il link che ho messo porta direttamente agli interventi "clou" con tanto di foto.

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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4 Anni 11 Mesi fa #32178 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi

FZappa ha scritto: I punti che si abbassano INSIEME sono 3; oltre agli attacchi all’impalcato c’è il traverso superiore che, molto probabilmente, è l’origine cinematica del crollo.
Visto che è impossibile la rottura contemporanea dei 2 stralli est e ovest, l’origine non può che essere in alto in prossimità della sella.

Mah, qui non c'è nessuna necessità che gli stralli cedano insieme (e infatti quello di ponente per quanto ne sappiamo non ha ceduto affatto), nel momento stesso in cui salta lo strallo di levante (cosa che nel video non si vede, ma sappiamo che succede perché c’è il 132 lì da vedere) è la cima dell'antenna che inizia dapprima a deformarsi, comportando così un primo gap di tensione nello strallo di ponente, e subito dopo a spezzarsi. Insomma, non ho niente da aggiungere a quello che avevo scritto nel primo commento fatto dopo la pubblicazione del video Ferrometal.

******************

Piuttosto mi sono accorto di un problema bello grosso con il calcolo della tensione degli stralli. Infatti ho sempre supposto gli stralli come indipendenti, dato che l'attrito con la sella e il loro inglobamento nella struttura di cemento dell'antenna ne precludeva ogni scivolamento, il problema è che quando avevo fatto quel calcolo avevo implicitamente supposto indipendenti anche le due metà dell’impalcato che gli stralli sorreggevano-precomprimevano, come se fossero le due metà di un tavolino pieghevole per intenderci. Il fatto è che l’impalcato era un blocco unico e le forze orizzontali si trasferivano da ancoraggio ad ancoraggio. Questo significa che in effetti la tensione degli stralli era il doppio di quella del calcolo.

Si può vedere la cosa in questo modo: i tiranti in effetti sono solo due, uno sud e uno nord, con il fascio di cavi che va da un ancoraggio all'altro passando in cima all'antenna. Quando sono stati messi in opera e tensionati avevano ancora evidentemente la possibilità di scorrere sulla sella, solo in un secondo momento sono stati annegati nella struttura. Quindi, almeno in questa prima fase, lo stesso fascio di cavi sorreggeva non una ma due estremità di impalcato, con una tensione di conseguenza doppia rispetto a quella calcolata a suo tempo. Ma il fatto che successivamente siano stati annegati nella struttura dell’antenna, perdendo la capacità di scorrere sulla sella, non modifica la tensione che già avevano, che dunque è rimasta il doppio di quella del calcolo.

Questo spiega anche il dato della tensione d’esercizio dei cavi riportata da Morandi nel suo articolo, che in effetti mi era sempre parsa eccessiva, rispetto a quello che poteva essere un fattore di sicurezza.

@Aigor
Dopo la ristrutturazione del sito i link nel primo commento non funzionano più, per ripristinarli devi eliminare “/LC” dall’indirizzo.

FranZη

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4 Anni 11 Mesi fa #32180 da MO62
Risposta da MO62 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Il giorno che cambiai opinione sulla causa del cedimento dei vari elementi attorno alla Torre 9, cioè il giorno della pubblicazione del video Ferrometal, passai da una inverosimile risonanza da raffiche di vento alla demolizione con cariche esplosive. Da allora ho provato a ricostruire la sequenza della demolizione via via sempre più nel dettaglio, come avete potuto leggere nei miei post.
Ora molte cose mi quadrano, persino la dichiarazione della Procura riguardo all'assenza di residui chimici che provassero una demolizione. Ammesso che la Procura non menta, la mancanza di residui non esclude di per sé l'uso di esplosivo: per esempio l'ottanitrocubano (ONC), il più potente in dotazione all'esercito USA, non ne rilascia, né ha bisogno di ossigeno per esplodere nei cavedi di un impalcato, né libera vapore che impedisca la visibilità (salvo che per la nube di cemento deflagrato).
Quello che non mi quadra è il tempo in cui sarebbero state piazzate quelle cariche dagli agenti stranieri.
Sulla Torre 9, l'accesso al sottoponte fisso che permette a sua volta l'ingresso ai 5 cavedi degli impalcati, era possibile forse dall'autostrada. Gli attentatori potevano calarsi usando delle corde, ma non era per niente facile farlo rapidamente senza essere visti. Figuriamoci se dovevano calare almeno un paio di quintali di esplosivo. Né potevano avvalersi di scale dalla base della Torre, perché le ultime scale di manutenzione risultavano visibili sotto la Torre 10 nel 2015 e non c'erano più già nel 2018.
Dunque resterebbe da pensare che con speciali scarpe e ventose gli attentatori abbiano fatto una scalata notturna dal deposito AMIU, approfittando dell'inclinazione dei puntoni, e poi, raggiunto il sottoponte, tramite una cordata abbiano tirato su con verricello il carico.
C'è tuttavia un'altra possibilità. Che le cariche siano state comodamente piazzate sempre nel 2015, magari quando l'impalcatura dalla Torre 10 fu spostata alla Torre 9.
L'11/9 a New York ci insegna che chi piazzò le numerosissime cariche di termite al bario probabilmente non sapeva neanche quello che stava facendo.
Per il caso Morandi potrebbe esserci stata anche una certa consapevolezza: non mi sentirei di escludere che per un ponte valutato erroneamente "pericolante e senza rimedi", qualcuno in malafede possa aver addirittura convinto la dirigenza ASPI della convenienza a piazzare cariche esplosive, per poter eventualmente limitare i danni del "temuto cedimento strutturale". Il piano poteva prevedere che alla prima crepa rilevante si sarebbe provveduto ad interrompere il traffico e, per evitare lungaggini e rischi di infortunio al personale incaricato della demolizione cautelativa, ci si sarebbe avvalsi della presenza di cariche già posizionate negli anni passati. Una porcata fatta senza autorizzazione preventiva dell'ANAS, ma che nella millantata emergenza poteva risultare molto utile.
D'altra parte la Torre 9 era l'unica a non avere ancora subito opere di rinforzo sugli stralli.
I malevoli suggeritori poi si sarebbero tenuti i codici di accesso radio ai detonatori, in modo da usarli al momento strategicamente più adatto (Governo all'opera sulla finanziaria) e senza dare nell'occhio (temporale con bomba d'acqua) all'insaputa di ASPI.
Ciò significa che potrebbero esserci altri ponti minati in giro per il Paese. Ciò spiegherebbe anche la permanenza della concessione governativa in capo ad ASPI. I panni ormai sporchi (concorso colposo in strage) si cerca di lavarli in famiglia finché si può e le ispezioni e bonifiche governative sugli altri ponti si cerca di rimandarle a data da definirsi con gli emissari imperiali.
Vi torna?

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4 Anni 11 Mesi fa #32244 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
MO62@
L’accesso al sottoponte era facilissimo visto che c’erano addirittura 2 by- bridge che lavoravano vicino alla pila 9; ne avevamo parlato abbondantemente quando si discuteva di manutenzione: c’è anche un filmato di un automobilista in cui si vedono benissimo (di venerdì notte).
Con il by bridge vai dovunque sotto il ponte ed arrivi a 10-15 metri in altezza ma NON arriverai mai a 40-45 m in cima d’antenna.
Per arrivare in cima d’antenna serve invece una gru telescopica che avrebbero visto fin da Voltri….

Visto che il crollo è iniziato in alto, in cima d’antenna o vicino, e visto che dal video Ferrometal non si vede nulla di “anomalo” (neppure un fulmine), non credo proprio si sia trattato di una demolizione volontaria, salvo siano stati usati mezzi per noi inimmaginabili, tipo l’esplosivo ricavato dai pomodori: atomicnewsoftheworld.blogspot.com/2014/0...to-dai-pomodori.html .

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4 Anni 11 Mesi fa #32246 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
FranZeta@

Se hai DUE pesi uguali, appesi con 2 corde uguali ad un UNICO punto sul soffitto e succede che i 2 pesi cadano contemporaneamente, l’unica causa possibile è il distacco del punto di attacco sul soffitto.
Se si fosse spezzata prima una delle 2 corde (es. strallo lato Genova), avresti il peso corrispondente che cade PRIMA dell’altro.
Nella sequenza 3-4 di Mazzucco, si vede abbastanza chiaramente che i 2 pesi (cioè i 2 attacchi all’impalcato) si abbassano contemporaneamente insieme al traverso superiore e quindi l’inizio cinematico non può essere la rottura dello strallo lato Ge ma è più in alto.

Ho solo un dubbio: quanti fotogrammi mancano fra il 3 e il 4 cioè quanto tempo passa fra i 2 ??
Potrebbe anche essere che l’attacco lato Ge si abbassi prima dell’altro ma noi non lo vediamo…..
Il tempo mancante fra il 3 e il 4 è quello che impiega il Tir a spostarsi fra i 2 fotogrammi; quanti metri possono essere ?? A me sembrano 5-6 m…il Tir Mcm andava a 29 km/h quindi la velocità è simile; se fossero 36 km/h sarebbero 10 m/sec per cui, secondo me, è fra un quarto e mezzo secondo.
Un po' poco ma potrebbe anche bastare.

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Lo strallo lato Sv ha certamente ceduto; si vede evidentissima una cerniera plastica circa a metà.
Questo significa che ha subito un forte sovraccarico e i cavi d’acciaio si sono snervati; si sarebbe certamente spezzato, se un attimo prima non avesse ceduto la cima d’antenna
**********************
Per quanto riguarda gli stralli mi sembra ne avessimo parlato e la conclusione CERTA è che ciascuno strallo si comporta come se fosse indipendente perché viene bloccato, annegandolo nel cls in cima d’antenna, PRIMA di essere messo in tensione e non ha alcuna possibilità di scorrimento.
Si vedeva bene dal primo schema dove ciascun fascio di cavi si appoggia e passa all’interno di una rudimentale gabbia di ferri saldata alla piastra di base

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Si vede ancor meglio dall’esecutivo e dalla nota di Morandi (in alto a sinistra) ove dice che sia i cavi provvisori che quelli definitivi sono senza guaina solo sulla sella e sono annegati nel cls prima della tesatura

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Dall’esecutivo emerge un aspetto che è sempre stato valutato in modo scorretto: le antenne NON sono sollecitate SOLO a compressione ma anche a flessione perché il carico non è in asse con l’antenna, visto che questa è inclinata verso il centro strada.
Non è un momento da poco, visto che è la somma dei carichi degli stralli moltiplicato per il disassamento che è di ben 2,65 metri e l’antenna, per quello che si è visto, NON è affatto armata a flessione !!

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Ma c’è di più !!
Ho sempre pensato che le antenne fossero inclinate per tenere su uno stesso piano gli attacchi all’impalcato e il passaggio in cima d’antenna (l’ho anche scritto nel post precedente….)
Non è così.
Si capisce esaminando bene le quote del disegno precedente ed è CONFERMATO da questa pianta di Morandi, trovata nel mio archivio, ormai troppo vasto.
C’è un disassamento di m 1,85 tra gli attacchi d’impalcato e la cima d’antenna !!
Questo significa che sul traverso superiore c’è anche una sollecitazione A TRAZIONE perché si viene ad avere un tiro obliquo.
Bel casino….

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4 Anni 11 Mesi fa - 4 Anni 11 Mesi fa #32249 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi

FZappa ha scritto: Se hai DUE pesi uguali, appesi con 2 corde uguali ad un UNICO punto sul soffitto e succede che i 2 pesi cadano contemporaneamente, l’unica causa possibile è il distacco del punto di attacco sul soffitto.
Se si fosse spezzata prima una delle 2 corde (es. strallo lato Genova), avresti il peso corrispondente che cade PRIMA dell’altro.

Questa non è la nostra situazione perchè i due pesi sono collegati da un corpo in grado di trasmettere le sollecitazioni (l'impalcato) e il supporto non è in grado di reggere una singola corda (come se fosse una carrucola, per restare nel paragone dei pesi attaccati al soffitto). Nel venire meno l'equilibrio del sistema i tre punti (attacchi bassi e sella) cedono praticamente in contemporanea, come è giusto che accada.

Lo strallo lato Sv ha certamente ceduto; si vede evidentissima una cerniera plastica circa a metà.
Questo significa che ha subito un forte sovraccarico e i cavi d’acciaio si sono snervati; si sarebbe certamente spezzato, se un attimo prima non avesse ceduto la cima d’antenna

Io vedo chiaramente la curvatura di catenaria, segno che lo strallo non era più in trazione ma sosteneva praticamente solo il proprio peso, non vedo come possa cedere in queste circostanze.

Per quanto riguarda gli stralli mi sembra ne avessimo parlato e la conclusione CERTA è che ciascuno strallo si comporta come se fosse indipendente perché viene bloccato, annegandolo nel cls in cima d’antenna, PRIMA di essere messo in tensione e non ha alcuna possibilità di scorrimento.
Si vedeva bene dal primo schema dove ciascun fascio di cavi si appoggia e passa all’interno di una rudimentale gabbia di ferri saldata alla piastra di base

In realtà mi sembra strano che siano stati prima annegati e poi tensionati, perchè questo produrrebbe evidenti squilibri*, ma comunque rispetto alla tensione finale non cambia nulla. Il mio era solo un modo veloce per far vedere che la tensione era il doppio di quella calcolata a suo tempo, ma da questo punto di vista è la stessa cosa che gli stralli fossero indipendenti o meno (altrimenti sarebbe bastato progettarli indipendenti come quelli nuovi della pila 11 per usare metà dell'acciaio). La tensione doppia è dovuta alla reazione vincolare che ogni strallo oppone alla spinta del suo gemello, questa reazione si potrebbe annullare solo se ci fosse una parete indeformabile come asse del sistema equilibrato, in modo che le due metà dell'impalcato si comporterebbero come due mensole indipendenti** (le due metà del tavolino pieghevole usato come esempio), situazione che evidentemente non è la nostra.

Dall’esecutivo emerge un aspetto che è sempre stato valutato in modo scorretto: le antenne NON sono sollecitate SOLO a compressione ma anche a flessione perché il carico non è in asse con l’antenna, visto che questa è inclinata verso il centro strada.
Non è un momento da poco, visto che è la somma dei carichi degli stralli moltiplicato per il disassamento che è di ben 2,65 metri e l’antenna, per quello che si è visto, NON è affatto armata a flessione !!
...

Ma c’è di più !!
Ho sempre pensato che le antenne fossero inclinate per tenere su uno stesso piano gli attacchi all’impalcato e il passaggio in cima d’antenna (l’ho anche scritto nel post precedente….)
Non è così.
Si capisce esaminando bene le quote del disegno precedente ed è CONFERMATO da questa pianta di Morandi, trovata nel mio archivio, ormai troppo vasto.
C’è un disassamento di m 1,85 tra gli attacchi d’impalcato e la cima d’antenna !!
Questo significa che sul traverso superiore c’è anche una sollecitazione A TRAZIONE perché si viene ad avere un tiro obliquo.
Bel casino…


In effetti questi due disallineamenti si sommano vettorialmente in modo che la risultante sia parallela all'antenna, in questo modo si annullano i momenti rispetto all'antenna stessa e il traverso centrale in alto non è sollecitato o è sollecitato in compressione quando ci sono dei carichi sul ponte:



EDIT (due precisazioni)

* Ma poi, che senso avrebbe usare dei cavi che vanno da ancoraggio basso ad ancoraggio basso, se bloccandoli nella sella prima di tensionarli li fai comportare come due tiranti indipendenti? Tanto valeva maneggiare e mettere in opera tiranti lunghi la metà, con evidenti vantaggi pratici, e come fatto nel consolidamento della pila 11.

**La faccenda della mensola si può spiegare così: abbiamo una parete che divide due stanze, appendo una mensola sostenuta da due cavetti in una stanza, ne appendo un'altra identica nella stanza adiacente, in modo che risultino nella stessa posizione della parete. Ovviamente nessuna delle due mensole influenza l'altra, perchè le reazioni vincolari sono esercitate dalla parete, e ciascuno dei cavetti avrà una tensione T. Ma se faccio un buco nel muro in modo che le due mensole vengano ad appoggiarsi una all'altra, a questo punto le reazioni vincolari non sono più operate dalla parete, ma dagli stessi cavetti di sostegno, che si trovano ad avere così una tensione 2T.

FranZη
Ultima Modifica 4 Anni 11 Mesi fa da FranZeta.

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4 Anni 11 Mesi fa #32271 da ocirne
Risposta da ocirne al topic Analisi crollo Ponte Morandi

MO62 ha scritto: Ora molte cose mi quadrano, persino la dichiarazione della Procura riguardo all'assenza di residui chimici che provassero una demolizione. Ammesso che la Procura non menta, la mancanza di residui non esclude di per sé l'uso di esplosivo: per esempio l'ottanitrocubano (ONC), il più potente in dotazione all'esercito USA, non ne rilascia, né ha bisogno di ossigeno per esplodere nei cavedi di un impalcato, né libera vapore che impedisca la visibilità (salvo che per la nube di cemento deflagrato).


Mi cita una fonte qualificata che documenti che l'ottanitrocubano non lascia tracce?

Grazie infinite

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4 Anni 11 Mesi fa - 4 Anni 11 Mesi fa #32275 da MO62
Risposta da MO62 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@ocirne.
Wikipedia in lingua inglese non è certo una fonte qualificata, tuttavia mi riesce difficile credere che dalla detonazione di C8N8O16 possa originarsi, oltre a CO2 e N2, anche grafite.
Ultima Modifica 4 Anni 11 Mesi fa da MO62.

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4 Anni 11 Mesi fa #32277 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi
(Sulla questione della tensione degli stralli)

Niente, la tensione calcolata a suo tempo era giusta, per rimettere le cose a posto. L'argomentazione dello strallo unico passante mi sembrava lì per lì un modo semplice per spiegare la cosa senza aggiungere schemini, però era un esempio sbagliato, perchè la tensione è sempre la stessa, che ci sia un solo strallo passante o due stralli separati, quindi dimentichiamoci questo aspetto.

Per qualche motivo mi ero convinto di aver fatto i conti nella situazione 1 (la configurazione a "tavolino pieghevole") del seguente schemino, rispetto alla corretta situazione 2, cosa che avrebbe comportato una tensione dimezzata. Però il calcolo era fatto nella situazione giusta quindi dimentichiamoci pure questa parentesi.


FranZη

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4 Anni 10 Mesi fa - 4 Anni 10 Mesi fa #32443 da CharlieMike
Ora hanno "trovato" infiltrazioni di acqua nei cassoni sotto il ponte.
Non ho fonte. L'ho appena sentito al TG a Studio Aperto.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 4 Anni 10 Mesi fa da CharlieMike.

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4 Anni 9 Mesi fa #32632 da italofranc
.Ragazzi

Dei giornalisti RAI hanno fotografato tra i reperti i sensori della struttura della pila 9 e si domandano come mai queste apparecchiature non hanno segnalato niente prima del crollo. Sarebbe interessante domandare alla ditta che fornisce questi sensori come si comportano quest'ultimi durante una demolizione controllata. Chissà se questa ne è l'ennesima prova.

Italofranc che non molla!

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4 Anni 9 Mesi fa #32633 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Analisi crollo Ponte Morandi

Sarebbe interessante domandare alla ditta che fornisce questi sensori


Quale è l'azienda che ha fornito gli estensimetri che non hanno funzionato? Si sanno i modelli?

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4 Anni 9 Mesi fa #32635 da italofranc
Basta guardare il telegiornale RAI 1 di ieri. Si vede tipo e ditta degli estensimetri. Io dalla Francia non posso vedere il telegiornale del giorno prima.
italofranc

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32636 da italofranc
Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da italofranc.

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4 Anni 9 Mesi fa #32637 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Si grazie. Trall'altro è l'unico servizio che esiste che ne parla. Non ci sono articoli di giornale. O almeno io non ne ho trovati.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32644 da Bet17
Risposta da Bet17 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Inutile affannarsi, tanto per la concessionaria il rischio di crollo era solo teorico per cui i sensori fuori uso dal 2015 (i cavi dell'impianto di monitoraggio furono tranciati da lavori di manutenzione carreggiata) non servivano.

Video


Maledetti bastardi.


Ultima Modifica 4 Anni 9 Mesi fa da Bet17. Motivo: Inserito video

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4 Anni 9 Mesi fa #32647 da italofranc
ragazzi
non ci credo! non posso crederci! sensori fuori uso dal 2015? Ce lo dicono solo ora? Non credo piu' a quello che ci dicono gli inquirenti, sono venduti e depistano. Mi fanno vomitare quei bastardi. Se è vero che i sensori erano fuori uso dal 2015, dovevano dircelo fin dall'inizio, subito dopo il crollo. Devono dare subito le dimissioni le persone che sapevono e hanno aspettato solo ora per dircelo. Vergogna!!

italofranc

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4 Anni 9 Mesi fa #32663 da ocirne
Risposta da ocirne al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Giusto per precisazione. I sensori in questione sono di tipo estensimetrico, del tutto inabili a fornire allarmi o segnalazioni di rischio crollo imminente. Gravissimo che fossero fuori uso, ma non avrebbero cambiato le carte in tavola. Inoltre non si sa neppure dove fossero collocati (se effettivamente sulla pila 9 o sulle altre due). Tutta questa polemica sui sensori è solo chiacchiericcio mediatico.

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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32664 da CharlieMike

ocirne ha scritto: Giusto per precisazione. I sensori in questione sono di tipo estensimetrico, del tutto inabili a fornire allarmi o segnalazioni di rischio crollo imminente. Gravissimo che fossero fuori uso, ma non avrebbero cambiato le carte in tavola. Inoltre non si sa neppure dove fossero collocati (se effettivamente sulla pila 9 o sulle altre due). Tutta questa polemica sui sensori è solo chiacchiericcio mediatico.

Più che altro rimarca il fatto che il ponte non fosse del tutto sicuro e che necessitasse di costosi interventi di manutenzione.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
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4 Anni 9 Mesi fa - 4 Anni 9 Mesi fa #32665 da ocirne
Risposta da ocirne al topic Analisi crollo Ponte Morandi

charliemike ha scritto:
Più che altro rimarca il fatto che il ponte non fosse del tutto sicuro e che necessitasse di costosi interventi di manutenzione.


Sicuramente. Ma se l'accusa non riuscirà a dimostrare le modalità del crollo di Ponte Morandi, e a farlo in maniera convincente, non riuscirà a incastrare Aspi. Sensori estensimetrici tranciati o documenti di rischio taroccati (gravissimo, per carità) non sono sufficienti.
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