- Messaggi: 20
- Ringraziamenti ricevuti 0
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Da notare che un coil da 30 tonnellate che viaggi a 50-60 km/h
determina un impatto come se cadesse dal 3.o piano di un edificio,
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Ti sei spiegato benissimo e ho capito altrettanto bene.Quello che ho scritto non è mia opinione, ma si evince inequivocabilmente dal video
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Aigor ha scritto:
PS: tuta o non tuta in caso di caduta di un grave in movimento abbiamo due componenti: quella verticale e quella orizzontale.
Il pilota non si salva grazie alla tuta scivolosa, ma grazie al fatto che la componente maggiore è orizzontale non verticale, altrimenti morirebbe sul colpo, tuta o non tuta.
Quindi bisognerebbe calcolare, in base alla velocità orizzontale e quella acquisita in verticale cadendo dal pianale del camion (se è caduto e ancora non sono convito: aspetto il tuo video), l'effettiva risultante nel momento in cui la bobina impatta a terra.
Come correttamente ha scritto Aigor l'Energia Cinetica del coil in caduta le devi scomporre nelle componenti orizzontale e verticale.
Per comprendere meglio il problema devi spostare il punto di vista dell'osservatore e metterlo in sincrono con il camion.
L'osservatore vedrebbe il coil muoversi da una posizione statica e accelerare in verticale verso il basso, con una accelerazione pari alla Forza di Gravita G, che è di 9,81 m/sec2, per uno spazio che stimo di c.ca 1m.
Ed è questo solo movimento verticale che genera l'Energia Cinetica che va a colpire il ponte.
La componente orizzontale, in questo caso, è del tutto ininfluente.
Lo stesso vale per il pilota.
La tuta lo protegge dalle abrasioni contro l'asfalto non dall'urto contro lo stesso, che sarebbe equivalente se cadesse dalla moto ferma.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Agostino ha scritto: aggiungo queste due immagini che mostrano la bobina:
sitogest.altervista.org/NuovaCartella/PonteMorandi/bobina1.jpg
sitogest.altervista.org/NuovaCartella/PonteMorandi/bobina3.jpg
Se qualcuno ha una spiegazione per quell'oggetto scuro di forma cilindrica che, a un certo punto,
"spunta" a destra dello strallo in corrispondenza del suo attacco all'impalcato lato est
non appena è transitato il camion, e che perdura per 3 fotogrammi
per poi sprofondare, sono disponibile ad accogliere contributi.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Aigor ha scritto: Solo per amor di completezza, sommessamente aggiungo:
In una nota Aspi dichiara che...
...
...l'eventuale presenza di una percentuale ridottissima di trefoli corrosi fino al 100% non può in alcun modo aver avuto effetti sulla tenuta complessiva del Ponte".
Ne vedremo ancora delle belle…![]()
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
iglobau ha scritto: @ Aigor
Cominciamo dall'inizio!
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
iglobau ha scritto: Il tutto è iniziato anni fa con un'eccessiva corrosione dello strallo sud-orientale in alto (dove si è rotto).
Sei d'accordo con me? In caso contrario, ulteriori discussioni non sono necessarie.
I tiranti non erano certo catene, ma fasci di cavi. Una catena si rompe quando cede il primo anello, un fascio di cavi quando cede l'ultimo cavo. Ogni singolo cavo si rompe in un solo punto, quindi per la tenuta complessiva non importa che la corrosione sia localizzata nello stesso settore (purchè non venga contata più volte la corrosione dello stesso cavo in punti diversi).PS:
Una catena si rompe nel suo anello piu debole.
Tutte le percentuali non sono correlate a questo punto più debole.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.
Scusa Aigor ma ne abbiamo già parlato a iosa di questa cosa, per favore non tornarmi alle immagini di Marcianò (che tutt'ora immagino non creda alla necessità strutturale degli stralli). I cavalletti quasi sicuramente erano in grado di sostenere l'intero peso dell'impalcato, e magari parecchio di più. E' l'impalcato che in assenza di precompressione (fornita solo ed unicamente dagli stralli, e da tiranti provvisori in fase di costruzione, spiegatelo a Marcianò...) non era in grado di reggere il proprio peso a sbalzoAigor ha scritto: Comunque sia, il conto "della serva" di FranZeta, lo ricordo, è riferito agli stralli, senza tenere conto dei traversi obliqui sottostanti in grado di reggere da soli, "quasi" (ripeto: quasi) tutto il peso dell'impalcato (stando alle foto del documento col ponte in costruzione che è linkato nel primo post di questo forum).
Si abbassa perchè viene a mancare, istantaneamente e contemporaneamente, la precompressione di cui sopra. Bandini aveva postato questa immagine per esemplificare la questione (pag.12 del forum!):Se io elimino uno strallo come fa l'impalcato ad abbassarsi istantaneamente e in ambedue le parti come se sotto non ci fosse più nulla a sostenere?
Accedi al sito per partecipare alle discussioni.