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Opinioni sull'universo e su Dio
Fra Dio e ciò che chiamiamo universo c'è una differenza: di uno abbiamo la certezza dell'esistenza, dell'altro no.
Ni. Dare per scontato che l'universo esista veramente con certezza significa cancellare prima metà filosofia antica, dove a partire da Parmenide si insinua il dubbio che il molteplice in realtà non esista. E poi significa eliminare, finalmente dopo qualche millenio dalle intuizioni di Parmenide, l'ultimissima fisica che osa avanzare l'ipotesi - avvalorata da non pochi esperimenti - che lo spazio-tempo, e ciò che contiene, non esista affatto, ma sia solo un ologramma. E che l'universo, in effetti, sia non locale.
E' qualcosa a cui si arriva anche per vie traverse, ad esempio vedendo come funziona il cervello in modo un tantino più raffinato, come il neurofisiologo Karl Pribram, di Stanford, che si è convinto della natura olografica della realtà studiando in particolare la memoria, che a suo parere non è certo immagazzinata nei neuroni o da qualche parte.
Insomma, quale che sia la verità, non darei per scontato niente.
Occorre anche dire che filosoficamente la distinzione tra Dio e Universo è anche fallace perché se Dio è tutto, è anche l'universo. Diventa inconcepibile quindi vedere una realtà separata da l'unica cosa che c'é. Ma ancora una volta lo spiega benissimo Parmenide e chi lo ha capito pur senza citare mai niente di religioso, essendo superfluo farlo.
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- CharlieMike
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Quando non può farlo semplicemente afferma la propria impotenza.
E' sbagliato dire che la scienza non non ha (cit.) "il coraggio (scientifico, s'intende) di nominare a chiare lettere Dio quale causa del fatto", perchè non può dimostrare in alcun modo che dio sia l'artefice degli eventi in discussione.
Dio risiede nella mente di chi ci crede. E non può essere altrimenti.
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In altre parole il big bang c'è veramente stato? o è solo un evento ipotetico posto al limite per t->0?
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- CharlieMike
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Qui entri in un loop infinito.Reiuky ha scritto: Io mi porrei una domanda ancora peggiore: come si fa a definire un "prima" se il tempo ha iniziato a scorrere immediatamente dopo il big bang?
In altre parole il big bang c'è veramente stato? o è solo un evento ipotetico posto al limite per t->0?
Quando fai questa domanda, poi la successiva diventerebbe: e cosa c'era prima ancora? and so on.
Perché è logico supporre che ci sia sempre un qualcosa prima e dopo.
Il Big Bang non è altro che un evento dei tanti.
Che sia esistito o meno credo si possa solo supporre, ma ci vuole un astronomo e io non lo sono.
Io posso solo dire che, sulla base della direzione dell'espansione dell'Universo, procedendo a ritroso, si arriva ad un momento in cui tutta la massa è concentrata in un punto solo e che a causa di una immensa deflagrazione abbia iniziato ad espandersi.
Ma, ripeto, non sono un astronomo.
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Però quello che chiedevo io è diverso.
come si fa a parlare di qualcosa che esiste "prima" del tempo? Noi abbiamo una concezione di causa effetto, ma essa è legata al tempo: prima do una spinta alla ruota POI questa comincia a rotolare.
Ma come facciamo a ragionare per "prima" se non c'è un tempo in cui questo prima esiste?
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quello che conta è solo LA PAROLA (dalla Lettera di San Pietro)
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- CharlieMike
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Reiuky ha scritto: Non sono un astronomo neanche io e qui ci vorrebbe un astrofisico...
Però quello che chiedevo io è diverso.
come si fa a parlare di qualcosa che esiste "prima" del tempo? Noi abbiamo una concezione di causa effetto, ma essa è legata al tempo: prima do una spinta alla ruota POI questa comincia a rotolare.
Ma come facciamo a ragionare per "prima" se non c'è un tempo in cui questo prima esiste?
Qui temo che sconfiniamo perfino nel campo filosofico, per me sconosciuto come il cinese mandarino.
Io ragiono da un punto di vista materiale.
Per me non esiste il tempo ZERO.
Per me il tempo è relativo.
Ovvero se dico che adesso sono le 17:06, significa che [strike]devo andare a casa[/strike] sono passate 17 ore e 6 minuti dalla mezzanotte di oggi.
Se dico che siamo nel 2019, dico che sono passati 2019 anni dall'anno Zero, che però non è la data del Big Bang.
Quindi per me il Big Bang ha una data di esistenza che può variare a seconda del riferimento temporale.
Di conseguenza non la considero come T0 assoluto, ma semmai come T0 relativo, e come tale esiste anche in tempo precedente al Big bang.
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charliemike ha scritto:
Qui temo che sconfiniamo perfino nel campo filosofico, per me sconosciuto come il cinese mandarino.
Io ragiono da un punto di vista materiale.
Per me non esiste il tempo ZERO.
Per me il tempo è relativo.
Ovvero se dico che adesso sono le 17:06, significa che [strike]devo andare a casa[/strike] sono passate 17 ore e 6 minuti dalla mezzanotte di oggi.
Se dico che siamo nel 2019, dico che sono passati 2019 anni dall'anno Zero, che però non è la data del Big Bang.
Quindi per me il Big Bang ha una data di esistenza che può variare a seconda del riferimento temporale.
Di conseguenza non la considero come T0 assoluto, ma semmai come T0 relativo, e come tale esiste anche in tempo precedente al Big bang.
Però il tempo è a tutti gli effetti una dimensione che esiste all'interno dell'universo. Universo che tra le altre cose ha dei limiti. è un po' come chiedersi cosa ci sia "fuori" dall'universo. Una domanda che ha poco senso dato che prevede che esista la dimensione dello spazio anche al di fuori dei confini dell'universo, cosa che non è.
Forse potremmo chiederci cosa c'è "oltre" l'universo e "oltre" il big bang, ma per esplorarlo dovremmo avere anche una dimensione su cui farlo.
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Per me una dimensione è una misura.Reiuky ha scritto:
Però il tempo è a tutti gli effetti una dimensione che esiste all'interno dell'universo.
Come se dicessi 1 metro.
Niente di più.
È qui il casino.Universo che tra le altre cose ha dei limiti. è un po' come chiedersi cosa ci sia "fuori" dall'universo. Una domanda che ha poco senso dato che prevede che esista la dimensione dello spazio anche al di fuori dei confini dell'universo, cosa che non è.
Se dici che ha dei limiti, automaticamente dici anche che c'è qualcosa dall'altra parte.
Ma se fuori non esiste nulla, l'universo non può avere limiti.
Cosa ti fa affermare con sicurezza che non esista una dimensione fuori dei confini dell'universo?
Possiamo solo teorizzarlo.Forse potremmo chiederci cosa c'è "oltre" l'universo e "oltre" il big bang, ma per esplorarlo dovremmo avere anche una dimensione su cui farlo.
Non abbiamo i mezzi per esplorarlo.
E comunque, cosa ti fa pensare che non ci sia una dimensione oltre l'universo, inteso come un'altro universo.?
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Per me una dimensione è una misura.
Come se dicessi 1 metro.
Niente di più.
Tecnicamente il big bang è l'inizio dello spazio-tempo. Prima non esisteva lo spazio che c'è tra qui e la luna, ne quello tra me e la porta; così il tempo.
Pertanto è uno stato non definito. Ci sarà stato anche un tempo, in senso filosofico o percettivo ( se qualcuno o qualcosa era senziente ) ma non il tempo come lo intendiamo noi.
Ovviamente è difficile immaginare un universo che non ha le nostre dimensioni comuni.
Cosa ti fa affermare con sicurezza che non esista una dimensione fuori dei confini dell'universo?
Vero. Direi che anzi, la scienza va in direzione opposta dicendo che ne esistono ben altre di dimensioni. E anche altri universi, se vogliamo.
La scienza però, almeno una parte, avanza anche l'ipotesi che l'universo non sia locale.
Se l'universo non fosse locale, il tempo, come lo spazio, sarebbero solo un illusione olografica apparente data dalla nostra capacità di vivere dentro questo ologramma. C'è chi in questottica dice che è semplicemente lungo quanto la lunghezza di Plank e dura quanto il tempo di plank.
Ma per il nostro modo di pensare non ha senso.
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- CharlieMike
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Purtroppo questi ragionamenti vanno ben oltre i miei pensieri materialistici.
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- Ghilgamesh
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gbhnjk ha scritto: L'universo potrebbe essere una pulsazione senza tempo, ora si sta espandendo per inerzia, arrivato alla massima espansione inizierà a contrarsi fino al prossimo Big Bang, e così all'infinito, la penso così.
Lo pensavo pure io, gli scienziati erano indecisi, ma ora, dopo l'avvento dell'energia oscura, sono quasi tutti concordi che non si contrarrà
A lungo ho pensato che l'universo stesso fosse "Dio" ... se ci pensate, ci sono molte similitudini fra l'universo e un essere vivente, partito da una "cellula" espansa col "big bang", che sarebbero l'ovulo o l'inizio della crescita ... le stelle coi loro sistemi potevano essere gli atomi di un essere maestoso, le galassie sono le cellule, la materia oscura che le tiene insieme, le membrane cellulari ... e così via.
E alla fine l'essere sarebbe "morto" e si sarebbe "fermato" tutto ... senza il "big crunch" ... ma l'energia oscura dicevo, ha cambiato le carte in tavola, l'universo sta accellerando la sua espansione, cosa "impossibile" se ci fosse solo la spinta iniziale del big bang.
Per essere precisi, le galassie esterne, viaggiano più veloce della luce! (altra cosa che potrebbe far riflettere)
Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...
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Tonki ha scritto: Tecnicamente il big bang è l'inizio dello spazio-tempo. Prima non esisteva lo spazio che c'è tra qui e la luna, ne quello tra me e la porta; così il tempo.
Un'altro invece diceva:
It’s almost as if science said, “Give me one free miracle, and from there the entire thing will proceed with a seamless, causal explanation.”’ The one free miracle was the sudden appearance of all the matter and energy in the universe, with all the laws that govern it.
Rupert Sheldrake, The Science Delusion: Freeing the Spirit of Enquiry
"Il solo obbligo che io ho il diritto di arrogarmi è di fare sempre ciò che credo giusto."
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- orsoinpiedi
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Tempo fa leggevo che le probabilità che da una singolarità si potesse sviluppare un universo così come lo conosciamo era di 1 a non so quanti miliardi.
Questo fa riflettere.Come è possibile che quell'unica possibilità sia stata vincente?Facile allora pensare ad un preciso atto intenzionale Dio.
Ma Dio può essere inteso in varie maniere,tante quante sono le nostre sensibilità,e allora anche la stessa definizione di Dio,diventa cosa opinabile.
Esattamente come concepiamo oggi l'universo,o meglio,la sua creazione.Big Bang,universo elettromagnetico(sempre esistito),multiuniverso.L'ultima teoria concepisce l'universo in un buco nero.Teoria interessante,che risponde ad alcune lacune della teoria del Big Bang.
Perdonate la mia ignoranza,ma domani cercherò di postare l'articolo sull'argomento.
In ultima analisi,l'unica cosa che possiamo dire è riprendere la tesi socratiana della"docta ignorantia" .
"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."
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orsoinpiedi ha scritto: Bellissima discussione,e oltremodo difficile ed impegnativa.Direi che una risposta è impossibile sia sulla concezione di Dio,perché questo è solo questione di fede, sia sull'universo e la sua creazione,visto che la teoria del Big Bang,benché sia la piu diffusa e globalmente accettata negli ambienti scientifici,mostra ancora importanti lacune.
Hai memoria di quali lacune?
orsoinpiedi ha scritto: Tempo fa leggevo che le probabilità che da una singolarità si potesse sviluppare un universo così come lo conosciamo era di 1 a non so quanti miliardi.
Questo fa riflettere.Come è possibile che quell'unica possibilità sia stata vincente?Facile allora pensare ad un preciso atto intenzionale Dio.
Però non farti distrarre dalle probabilità. Ieri sulla ruota di bari sono usciti 12, 42, 60, 35, 50 (sono andato a verificare sul sito). Quale probabilità c'era che uscissero proprio quei numeri ed esattamente in quell'ordine? Non è un evento straordinario?
Per quanto le probabilità ci dicano che un evento è improbabile, non significa che non possa avvenire. Ogni settimana si verifica l'evento improbabile che una esatta sequenza di numeri venga estratta sulla ruota di bari.
Se le leggi della fisica generate dal big bang non fossero state esattamente quelle che conosciamo oggi, magari non c'eravamo noi esseri umani sul terzo pianeta di una stella, ma c'era una razza di polipi telepatici che si chiedeva come mai il big bang avesse dato proprio a loro la possibilità di esistere.
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Dovrei andare in ''ferie'' o villeggiatura o chiamatelo come vi pare dal 7/8 sera...
Se il ''TOPIX'' resisterà fino a ''quel tempo'' lontano ihhihihihih forse riuscirò a postare qualcosa.
Altrimenti vi leggerò solamente,solo cercate di non farmi venire ''sonno'' con le vostre ''elucubrazioni'' astratte :laugh: :laugh:
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- Ghilgamesh
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Reiuky ha scritto:
Hai memoria di quali lacune?
A occhio, la più grossa direi che è l'inflazione ... che grossomodo se la so inventata per far tornare i calcoli!
MA l'universo all'inizio si è espanso "troppo". (troppo per le leggi fisiche a noi note n.d.a.)
La stessa dimensione dell'universo è un problema ... quella osservabile è di circa 92 miliardi di anni luce, MA l'universo avrebbe "solo" 14 miliardi di anni.
E fondamentalmente, la luce, in 14 miliardi di anni, andando in ambo le direzioni, più di 28 miliardi di anni luce, non può fare!
Quindi anche questo non è proprio chiarissimo ... (e non dato dalla sola "inflazione", dato che ancora oggi, le galassie più esterne, viaggerebbero a velocità superiori a quella della luce e sarebbero in accellerazione!)
Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...
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Però non farti distrarre dalle probabilità. Ieri sulla ruota di bari sono usciti 12, 42, 60, 35, 50 (sono andato a verificare sul sito). Quale probabilità c'era che uscissero proprio quei numeri ed esattamente in quell'ordine? Non è un evento straordinario?
Non lo è. Lo sarebbe se quei numeri, in quell'esatto ordine, creassero un sistema di ordine superiore. E' una superstizione quella della probabilistica che può generare qualunque cosa. Tralasciamo per ora che va contro le leggi della probabilità.
Il punto è che se prendi 100 pezzi di ferro, 200 di alluminio e 500 di altri materiali, e li metti in una scatola e scuoti, appena riapri la scatola ci sarà una combinazione unica, esattamente in quella combinazione. E' staordinario? No, per niente. Lo sarebbe se da quello scuotimento, aprendo una scatola...ci trovi un orologio.
E lo sarebbe perché un orologio è un ordine superiore che si è imposto alla materia. Come dire, è qualcosa di più della somma delle sue parti.
Quanto tempo ci vorrebbe per formarsi un orologio? Nessun tempo, è impossibile. E lo è per due ragioni: l'orologio è una forma imposta alla materia con certe funzionalità che devono essere ideate da una qualche intelligenza. Ma anche se si volesse far finta che non è così, ammettendo il "caso", per creare gli impensabili eventi che dovrebbero portare alla creazione di un orologio, servirebbe un tempo superiore di gran lunga a quello della durata dell'universo. E durante questo tempo infinito, le leggi della probabilità dovrebbero essere spente.
Si crede, ingenuamente e per superstizione, che sia possibile che lanciando una moneta abbastanza a lungo, possa uscire 10000000 volte di fila testa. Non è vero. Se la lanci una volta, c'è il 50% di probabilità che esca testa, se la lanci 11 volte ce lo 0,048%. Se la lanci 100000000, è un numero tendente allo zero E stiamo parlando di un solo fattore, la moneta.
Riportando tutto questo a cose più complesse, come un orologio, il fatto appare con evidenza impossibile. Se poi parliamo di cose infinitivamente più complesse di un orologio, come una cellula, il dna di un ameba, o, figuriamoci, una forma di vita complessa, credere che possa formarsi per caso è matematicamente così assurdo che diventa persino difficile pensarlo.
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Me le costanti non è detto che siano costanti. :question:
Quindi a uno gli viene anche il dubbio che alcuni cosidetti scienziati forse farebbero meglio a cercare di indovinare i numeri del lotto anzichè fare elucubrazioni a caso sull'origine di una cosa che non hanno ancora nemmeno capito cos'è, figuriamoci da dove viene e come si è formata.
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mg ha scritto: @Ghilga
Me le costanti non è detto che siano costanti. :question:
Te farei un monumento solo pe sta frase!
Pare banale, ma molti "scienziati" ancora nun l'hanno capito!
Diciamo quindi che problema è che con le costanti note, non torna ... ma parliamo di cose che non credo si possano nemmeno immaginare.
Il puntino da cui sarebbe partito tutto, avrebbe dovuto avere un'attrazione gravitazionale superiore a quella di qualsiasi buco nero supermassiccio (anche se non essendoci ancora il tempo...ma vabbè) ... che genere forza potrebbe contrastare una simile attrazione e far esplodere tutto?
E perchè?
Molte domande ancora non hanno risposta, per questo si cercano sempre altre teorie che colmino i buchi.
Quella più interessante che ho letto ultimamente, vedrebbe il nostro universo come l'interno di un buco nero ... i confini sarebbero l'orizzonte degli eventi e si espande più velocemente della luce => nulla può usire dal nostro universo, esattamente come da un orizzonte degli eventi.
Teoria suggestiva ... ma difficilmente dimostrabile.
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Ghilgamesh ha scritto:
Reiuky ha scritto:
Hai memoria di quali lacune?
A occhio, la più grossa direi che è l'inflazione ... che grossomodo se la so inventata per far tornare i calcoli!
MA l'universo all'inizio si è espanso "troppo". (troppo per le leggi fisiche a noi note n.d.a.)
La stessa dimensione dell'universo è un problema ... quella osservabile è di circa 92 miliardi di anni luce, MA l'universo avrebbe "solo" 14 miliardi di anni.
E fondamentalmente, la luce, in 14 miliardi di anni, andando in ambo le direzioni, più di 28 miliardi di anni luce, non può fare!
Quindi anche questo non è proprio chiarissimo ... (e non dato dalla sola "inflazione", dato che ancora oggi, le galassie più esterne, viaggerebbero a velocità superiori a quella della luce e sarebbero in accellerazione!)
Ti correggo: le galassie più esterne si allontanano da noi a velocità superiori di quelle della luce, che non è la stessa cosa di dire che viaggiano. Non uso il condizionale perché so che è stato misurato con una cerca sicurezza.
Quindi noi abbiamo un universo che si sta espandendo a velocità di molto superiori a quelle della luce e non accenna a rallentare (anzi pare stia addirittura accelerando).
Questo pone molte domande, vero, ma il dubbio non è se ciò stia avvenendo ma perché.
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Tonki ha scritto:
Però non farti distrarre dalle probabilità. Ieri sulla ruota di bari sono usciti 12, 42, 60, 35, 50 (sono andato a verificare sul sito). Quale probabilità c'era che uscissero proprio quei numeri ed esattamente in quell'ordine? Non è un evento straordinario?
Non lo è. Lo sarebbe se quei numeri, in quell'esatto ordine, creassero un sistema di ordine superiore. E' una superstizione quella della probabilistica che può generare qualunque cosa. Tralasciamo per ora che va contro le leggi della probabilità.
Il punto è che se prendi 100 pezzi di ferro, 200 di alluminio e 500 di altri materiali, e li metti in una scatola e scuoti, appena riapri la scatola ci sarà una combinazione unica, esattamente in quella combinazione. E' staordinario? No, per niente. Lo sarebbe se da quello scuotimento, aprendo una scatola...ci trovi un orologio.
E lo sarebbe perché un orologio è un ordine superiore che si è imposto alla materia. Come dire, è qualcosa di più della somma delle sue parti.
Quanto tempo ci vorrebbe per formarsi un orologio? Nessun tempo, è impossibile. E lo è per due ragioni: l'orologio è una forma imposta alla materia con certe funzionalità che devono essere ideate da una qualche intelligenza. Ma anche se si volesse far finta che non è così, ammettendo il "caso", per creare gli impensabili eventi che dovrebbero portare alla creazione di un orologio, servirebbe un tempo superiore di gran lunga a quello della durata dell'universo. E durante questo tempo infinito, le leggi della probabilità dovrebbero essere spente.
Si crede, ingenuamente e per superstizione, che sia possibile che lanciando una moneta abbastanza a lungo, possa uscire 10000000 volte di fila testa. Non è vero. Se la lanci una volta, c'è il 50% di probabilità che esca testa, se la lanci 11 volte ce lo 0,048%. Se la lanci 100000000, è un numero tendente allo zero E stiamo parlando di un solo fattore, la moneta.
Riportando tutto questo a cose più complesse, come un orologio, il fatto appare con evidenza impossibile. Se poi parliamo di cose infinitivamente più complesse di un orologio, come una cellula, il dna di un ameba, o, figuriamoci, una forma di vita complessa, credere che possa formarsi per caso è matematicamente così assurdo che diventa persino difficile pensarlo.
Stai mescolando due cose diverse.
L'orologio non è una qualsiasi combinazione di materiali, ma c'è bisogno di applicare una certa forza in determinati punti per ottenere un orologio.
Al contrario la combinazione 1, 2, 3, 4, 5 sulla ruota di bari non ha niente di diverso da quella che è uscita oggi (12, 42, 60, 35, 50). Le probabilità che le due combinazioni escano sono esattamente le stesse.
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Ghilgamesh ha scritto:
mg ha scritto: @Ghilga
Me le costanti non è detto che siano costanti. :question:
Te farei un monumento solo pe sta frase!
Pare banale, ma molti "scienziati" ancora nun l'hanno capito!
Diciamo quindi che problema è che con le costanti note, non torna ... ma parliamo di cose che non credo si possano nemmeno immaginare.
Il puntino da cui sarebbe partito tutto, avrebbe dovuto avere un'attrazione gravitazionale superiore a quella di qualsiasi buco nero supermassiccio (anche se non essendoci ancora il tempo...ma vabbè) ... che genere forza potrebbe contrastare una simile attrazione e far esplodere tutto?
E perchè?
Molte domande ancora non hanno risposta, per questo si cercano sempre altre teorie che colmino i buchi.
Quella più interessante che ho letto ultimamente, vedrebbe il nostro universo come l'interno di un buco nero ... i confini sarebbero l'orizzonte degli eventi e si espande più velocemente della luce => nulla può usire dal nostro universo, esattamente come da un orizzonte degli eventi.
Teoria suggestiva ... ma difficilmente dimostrabile.
Attento: stai applicando delle leggi che valgono all'interno del nostro universo a un evento che avviene "oltre" (dove con "oltre" insisto non intendo una dimensione fisica come quella dello spazio tempo perché essa esiste solo all'interno del nostro universo).
Ricordiamo un attimo cos'è il big bang: noi sappiamo che dal momento in cui è iniziato ad esistere il tempo e lo spazio, l'universo si sta espandendo. Quindi riavvolgendo idealmente il tempo arriviamo a un punto in cui l'universo era estremamente piccolo, ma questo punto si trova in un momento fuori dal tempo lineare come lo conosciamo noi. Quindi non sappiamo neppure se c'è.
Per intenderci è come cercare di dividere 0 con 0. Ci si riesce facendo dei limiti (ad esempio senX/X con X = 0), ma da lì in poi è tutto un azzardo.
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