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La più insidiosa domanda che si possa fare ad un positivista è: cosa c'era prima del Big-Bang?
Mi trovo senziente con Renè Oth quando afferma che non esiste effetto senza causa.
Ne consegue che l'esplosione iniziale deve aver avuto una causa, vogliamo trovare il coraggio di chiamare questa causa Dio o chi per Lui?... La Causa dell'inizio dell'Universo, della creazione del mondo ci è sconosciuta, è un'incognita. Noi non sappiamo quasi nulla di questa incognita, almeno dal punto di vista scientifico, ma ugualmente ci arroghiamo il diritto di dichiarare di "sapere" che Dio non può esistere. Una logica che fa a pugni con la scienza stessa, in considerazione della complessità di tutto ciò che esiste.
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E' quasi divertente constatare l'imbarazzo di alcuni scienziati che non hanno il coraggio (scientifico, s'intende) di nominare a chiare lettere Dio quale causa del noto effetto...
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Fra Dio e ciò che chiamiamo universo c'è una differenza: di uno abbiamo la certezza dell'esistenza, dell'altro no.
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Qui entri in un loop infinito.Reiuky ha scritto: Io mi porrei una domanda ancora peggiore: come si fa a definire un "prima" se il tempo ha iniziato a scorrere immediatamente dopo il big bang?
In altre parole il big bang c'è veramente stato? o è solo un evento ipotetico posto al limite per t->0?
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Reiuky ha scritto: Non sono un astronomo neanche io e qui ci vorrebbe un astrofisico...
Però quello che chiedevo io è diverso.
come si fa a parlare di qualcosa che esiste "prima" del tempo? Noi abbiamo una concezione di causa effetto, ma essa è legata al tempo: prima do una spinta alla ruota POI questa comincia a rotolare.
Ma come facciamo a ragionare per "prima" se non c'è un tempo in cui questo prima esiste?
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charliemike ha scritto:
Qui temo che sconfiniamo perfino nel campo filosofico, per me sconosciuto come il cinese mandarino.
Io ragiono da un punto di vista materiale.
Per me non esiste il tempo ZERO.
Per me il tempo è relativo.
Ovvero se dico che adesso sono le 17:06, significa chedevo andare a casasono passate 17 ore e 6 minuti dalla mezzanotte di oggi.
Se dico che siamo nel 2019, dico che sono passati 2019 anni dall'anno Zero, che però non è la data del Big Bang.
Quindi per me il Big Bang ha una data di esistenza che può variare a seconda del riferimento temporale.
Di conseguenza non la considero come T0 assoluto, ma semmai come T0 relativo, e come tale esiste anche in tempo precedente al Big bang.
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Per me una dimensione è una misura.Reiuky ha scritto:
Però il tempo è a tutti gli effetti una dimensione che esiste all'interno dell'universo.
È qui il casino.Universo che tra le altre cose ha dei limiti. è un po' come chiedersi cosa ci sia "fuori" dall'universo. Una domanda che ha poco senso dato che prevede che esista la dimensione dello spazio anche al di fuori dei confini dell'universo, cosa che non è.
Possiamo solo teorizzarlo.Forse potremmo chiederci cosa c'è "oltre" l'universo e "oltre" il big bang, ma per esplorarlo dovremmo avere anche una dimensione su cui farlo.
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Per me una dimensione è una misura.
Come se dicessi 1 metro.
Niente di più.
Cosa ti fa affermare con sicurezza che non esista una dimensione fuori dei confini dell'universo?
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gbhnjk ha scritto: L'universo potrebbe essere una pulsazione senza tempo, ora si sta espandendo per inerzia, arrivato alla massima espansione inizierà a contrarsi fino al prossimo Big Bang, e così all'infinito, la penso così.
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Tonki ha scritto: Tecnicamente il big bang è l'inizio dello spazio-tempo. Prima non esisteva lo spazio che c'è tra qui e la luna, ne quello tra me e la porta; così il tempo.
It’s almost as if science said, “Give me one free miracle, and from there the entire thing will proceed with a seamless, causal explanation.”’ The one free miracle was the sudden appearance of all the matter and energy in the universe, with all the laws that govern it.
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orsoinpiedi ha scritto: Bellissima discussione,e oltremodo difficile ed impegnativa.Direi che una risposta è impossibile sia sulla concezione di Dio,perché questo è solo questione di fede, sia sull'universo e la sua creazione,visto che la teoria del Big Bang,benché sia la piu diffusa e globalmente accettata negli ambienti scientifici,mostra ancora importanti lacune.
orsoinpiedi ha scritto: Tempo fa leggevo che le probabilità che da una singolarità si potesse sviluppare un universo così come lo conosciamo era di 1 a non so quanti miliardi.
Questo fa riflettere.Come è possibile che quell'unica possibilità sia stata vincente?Facile allora pensare ad un preciso atto intenzionale Dio.
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Reiuky ha scritto:
Hai memoria di quali lacune?
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Però non farti distrarre dalle probabilità. Ieri sulla ruota di bari sono usciti 12, 42, 60, 35, 50 (sono andato a verificare sul sito). Quale probabilità c'era che uscissero proprio quei numeri ed esattamente in quell'ordine? Non è un evento straordinario?
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mg ha scritto: @Ghilga
Me le costanti non è detto che siano costanti.
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Ghilgamesh ha scritto:
Reiuky ha scritto:
Hai memoria di quali lacune?
A occhio, la più grossa direi che è l'inflazione ... che grossomodo se la so inventata per far tornare i calcoli!
MA l'universo all'inizio si è espanso "troppo". (troppo per le leggi fisiche a noi note n.d.a.)
La stessa dimensione dell'universo è un problema ... quella osservabile è di circa 92 miliardi di anni luce, MA l'universo avrebbe "solo" 14 miliardi di anni.
E fondamentalmente, la luce, in 14 miliardi di anni, andando in ambo le direzioni, più di 28 miliardi di anni luce, non può fare!
Quindi anche questo non è proprio chiarissimo ... (e non dato dalla sola "inflazione", dato che ancora oggi, le galassie più esterne, viaggerebbero a velocità superiori a quella della luce e sarebbero in accellerazione!)
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Tonki ha scritto:
Però non farti distrarre dalle probabilità. Ieri sulla ruota di bari sono usciti 12, 42, 60, 35, 50 (sono andato a verificare sul sito). Quale probabilità c'era che uscissero proprio quei numeri ed esattamente in quell'ordine? Non è un evento straordinario?
Non lo è. Lo sarebbe se quei numeri, in quell'esatto ordine, creassero un sistema di ordine superiore. E' una superstizione quella della probabilistica che può generare qualunque cosa. Tralasciamo per ora che va contro le leggi della probabilità.
Il punto è che se prendi 100 pezzi di ferro, 200 di alluminio e 500 di altri materiali, e li metti in una scatola e scuoti, appena riapri la scatola ci sarà una combinazione unica, esattamente in quella combinazione. E' staordinario? No, per niente. Lo sarebbe se da quello scuotimento, aprendo una scatola...ci trovi un orologio.
E lo sarebbe perché un orologio è un ordine superiore che si è imposto alla materia. Come dire, è qualcosa di più della somma delle sue parti.
Quanto tempo ci vorrebbe per formarsi un orologio? Nessun tempo, è impossibile. E lo è per due ragioni: l'orologio è una forma imposta alla materia con certe funzionalità che devono essere ideate da una qualche intelligenza. Ma anche se si volesse far finta che non è così, ammettendo il "caso", per creare gli impensabili eventi che dovrebbero portare alla creazione di un orologio, servirebbe un tempo superiore di gran lunga a quello della durata dell'universo. E durante questo tempo infinito, le leggi della probabilità dovrebbero essere spente.
Si crede, ingenuamente e per superstizione, che sia possibile che lanciando una moneta abbastanza a lungo, possa uscire 10000000 volte di fila testa. Non è vero. Se la lanci una volta, c'è il 50% di probabilità che esca testa, se la lanci 11 volte ce lo 0,048%. Se la lanci 100000000, è un numero tendente allo zero E stiamo parlando di un solo fattore, la moneta.
Riportando tutto questo a cose più complesse, come un orologio, il fatto appare con evidenza impossibile. Se poi parliamo di cose infinitivamente più complesse di un orologio, come una cellula, il dna di un ameba, o, figuriamoci, una forma di vita complessa, credere che possa formarsi per caso è matematicamente così assurdo che diventa persino difficile pensarlo.
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