Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

Di più
8 Anni 6 Mesi fa #793 da TheNecrons
@Invisibile:

Quindi non è che, in generale, "usare la forza fisica è contronatura", ma lo è solo quando non è stato privista, per quella situazione, dal disegno universale?

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 6 Mesi fa #794 da Anteater
Ho trovato interessante capire cosa fosse lo Dzog-chen...


Lo Dzogchen (rDzogs chen o Atiyoga), secondo alcune scuole del buddhismo tibetano e della tradizione religiosa Bön, è lo stato naturale e primordiale, ovvero una condizione spontanea della mente, e, allo stesso tempo il corpus di insegnamenti volti a realizzare tale condizione. Lo Dzogchen, o Grande Perfezione, è un insegnamento centrale della scuola Nyingmapa, e pratiche tese al suo riconoscimento interiore sono praticate anche da seguaci di altre scuole del buddhismo tibetano. Secondo la letteratura che lo riguarda, lo Dzogchen è il più alto e definitivo percorso verso l'illuminazione.[1]

La nostra natura ultima viene definita come pura e omnicomprensiva, come consapevolezza primordiale e sempre naturalmente presente come sfondo di ogni evento psichico. Questa "consapevolezza intrinseca" non ha forma propria e tuttavia rende possibile la percezione oltre che permettere a ogni essere senziente di sperimentare, riflettere o esprimersi in tutte le forme.

L'analogia data dai maestri della tradizione Dzogchen è che la natura di un essere vivente è come uno specchio che rifletta in modo totale e comprensivo gli oggetti ma che in nessun caso è mai influenzato dagli stessi riflessi in esso, oppure come una sfera di cristallo perfettamente trasparente, capace di assumere in sé il colore della luce alla quale venga esposta senza per questo cambiare nella sua natura originaria neutra e priva di propria colorazione.

Nella pratica dello Dzogchen il meditante permette il libero manifestarsi della propria attività psichica in tutta la sua complessità lasciando che pensieri, emozioni, sentimenti o stati di coscienza generali rallentino la loro "vorticosità" e poi arrivino spontaneamente ad autoliberarsi, senza lasciare traccia della propria passata presenza nel campo della consapevolezza eccetto questa stessa consapevolezza intrinseca che emana senza sforzo dal proprio essere. Questa consapevolezza è ciò a cui i tibetani si riferiscono usando il termine Rigpa.

Anteater

La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 6 Mesi fa #799 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

Quindi non è che, in generale, "usare la forza fisica è contronatura", ma lo è solo quando non è stato privista, per quella situazione, dal disegno universale?


Esatto.

Quando serve la si deve usare, ma ricorda che noi abbiamo creato un mondo fortemente squilibrato e in cui viviamo in stato di emergenza quasi costantemente, anche se non ce ne rendiamo conto perché ci hanno insegnato che è "normale" fin dalla culla.

Per esempio; per vivere "bene" ovvero in equilibrio, la mente non serve quasi a niente (la mente razionale-ego intendo), serve veramente pochissimo.

Per vivere "bene" non è assolutamente necessario PENSARE.

E' l'esatto opposto, usare la mente nel modo in cui normalmente la usiamo, ti porta fuori equilibrio e questo semplicemente perché non è fatta per essere usata in quel modo ed in modo così intensivo.

La Meditazione ed il Tai Chi, per esempio, insegnano che è proprio così, perché il praticante serio e dedicato riesce a raggiungere stati dell'essere dove non ha più nessun bisogno di usare la mente in quel modo, e progressivamente questo "entra" nella sua vita, arrivando al punto di poter fare le cose "normali" senza l'ombra di un pensiero.

Ovviamente se deve guidare la macchina deve usare la mente, perché (guardacaso) la macchina e tutto quello che è ad essa collegato (strade, semafori, regole eccetera), richiedono l'obbligo dell'uso della mente in quel modo.

Il "sintomo" più forte che possiamo osservare, di questo "abuso" della mente razionale, è proprio il flusso incontrollato dei pensieri, che è praticamente costante e presente in tutti quelli che sono stati educati nel mondo moderno.

E' una vera e propria patologia, secondo la visione spirituale e io concordo in pieno, perché ho sperimentato in prima persona cosa significa guarire da questa patologia mentale e quelo che succede nelle persone che arrivano a guarire da questo stato è un qualcosa di incredibile, straordinario e per molti inimmaginabile, perché se la mente è "a posto", lo Spirito può manifestarsi e da li inizia il cammino per la vera conoscenza, di sé e del Mondo.

Uno si mette li, segue quelle poche regole, sembra che non sta facendo nulla o solo qualche movimento in modo rilassato...

Mai sottovalutare i Maestri ;)
I seguenti utenti hanno detto grazie : TheNecrons

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 6 Mesi fa #801 da invisibile
@Anteater

Grazie per il contributo.

Quello che hai postato mi torna tutto e la cosa non mi sorprende visto che il buddismo tibetano nelle sue basi è derivato da quello originale.

I concetti e principi basilari di tutte le maggiori filosofie e scuole spirituali orientali (e non solo), sono praticamente identici. Per esempio leggendo quanto hai riportato e cambiando solo qualche termine, che in fondo sono solo parole, quello potrebbe in parte essere un testo assolutamente taoista.

Solo un esempio:

"La nostra natura ultima viene definita come pura e omnicomprensiva, come consapevolezza primordiale e sempre naturalmente presente come sfondo di ogni evento psichico. Questa "consapevolezza intrinseca" non ha forma propria e tuttavia rende possibile la percezione oltre che permettere a ogni essere senziente di sperimentare, riflettere o esprimersi in tutte le forme."

I Taoisti dicono che bisogna essere come l'acqua, che non ha forma ma si adatta ad ogni forma, eppure è sempre se stessa e non si allontana mai dalla sua Natura.

I concetti sono identici.

Personalmente non ho mai approfondito il buddismo tibetatno, perché non ne ho mai sentito il bisogno ma ad ognuno il suo percorso, ed è giusto e bene che sia così a mio avviso.

Ma ho sempre un po' diffidato di quella "versione" del buddismo, a causa dell'applicazione sociale e politica che in Tibet è stata fatta a partire da quella filosofia meravigliosa che è il buddismo, instaurando una "teocrazia buddista" che a mio avviso significa tradire le stesse basi del buddismo.
Quindi non ho mai provato fiducia in quel percorso ma, come ho detto, non l'ha mai approfondito e per cui nello specifico non saprei valutare, se non comparandolo con l'origine e con altre filosofie orientali.

Secondo me è sempre bene risalire alle origini, alla sorgente di ogni filosofia e conoscere bene la sorgente, prima di (eventualmente) seguire varianti e sviluppi successivi.

Per me fare questo lavoro è stato molto utile soprattutto per imparare a distinguere le eventuali falsificazioni e manipolazioni di cui ho parlato nel post introduttivo, cosa a mio avviso fondamentale anche perché in questa società dove tutto è consumo e l'ignoranza su questi temi è molto grande, è molto facile cadere in "vicoli ciechi" e di pratiche spirituali manipolate con intenti malvagi ce ne sono non poche.

Ma la manipolazione delle pratiche a volte è frutto di semplice ignoranza ed in questi casi non si tratta di intenti malvagi, ma di arroganza di chi le ha create.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 6 Mesi fa #802 da TheNecrons
Grazie mille, Invisibile.
Per me è molto chiaro, anche perchè ho esperimentato cosa succede e si prova quando la Mente lavora meno del solito.
*******************************************************************************************************************************************************

Volevo farti una domanda, sperando sia possibile rispondere: è possibile che a volte, le fonti di luci mi trasmettano energia? Spesso sento lo stimolo di chiudere gli occhi e respirare profondamente (ma non tanto), e dopo un po' sento che la mia testa viene attirata verso l'alto (dove c'è la lampada) o verso il balcone (di giorno), e attraverso ogni insipirazione sembra che riceva un piacevole flusso di energia generato da quella fonte di luce, e successivamente mi sento ricaricato. Questo è successo più volte.
Esperienze simili (questa volte sono gli ambienti che emanano tipi di energia diversi a seconda dell'ambiente) mi son successo più di una volta.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 6 Mesi fa #809 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Volevo farti una domanda, sperando sia possibile rispondere: è possibile che a volte, le fonti di luci mi trasmettano energia? Spesso sento lo stimolo di chiudere gli occhi e respirare profondamente (ma non tanto), e dopo un po' sento che la mia testa viene attirata verso l'alto (dove c'è la lampada) o verso il balcone (di giorno), e attraverso ogni insipirazione sembra che riceva un piacevole flusso di energia generato da quella fonte di luce, e successivamente mi sento ricaricato. Questo è successo più volte.
Esperienze simili (questa volte sono gli ambienti che emanano tipi di energia diversi a seconda dell'ambiente) mi son successo più di una volta.


Non è che è possibile, la luce è energia e quindi la trasmette sempre.

Evidentemente (se non è una illusione della mente, ricorda la cautela nel concludere) sei diventato sensibile a quel tipo di energia e ora ne sei più consapevole.
Ma chiudi la finestra se sei attratto verso il terrazzo... non si sa mai :)

Secondo la più antica visione taoista, "Tutto è energia" nel senso di "tutto ciò che è manifesto", come ho già spiegato, e per cui anche la luce. Inoltre ogni entità vive nel mondo e grazie ad esso. E' in perenne interazione con il mondo e l'energia è sempre in movimento e trasformazione, anche tra le entità.

Ma sento di dover, ancora una volta, dire una parola di cautela.

Un altra indicazione importante delle pratiche spirituali, è quella di "non andare verso la meraviglia", non cercare le cose meravigliose, non desiderarle.
Il modo giusto e rispettoso verso queste realtà-entità, che ricordo sono intelligenti e ci conoscono, è lo stesso che si deve avere con un amico se si tiene a quella amicizia, e un amico viene quando vuole lui o al limite se c'è bisogno di aiuto per una emergenza, non quando lo si desidera.

Se si mette il desiderio davanti ai nostri atti, ogni amicizia non può che finire in breve tempo.

Bellissimo vivere queste meraviglie! Ma è saggio (e giusto a mio avviso) aspettare che siano disponibili a farci "visita" .

Non sto dicendo che lo fai, questo non lo so, ma questa attitudine secondo me è fondamentale.
Molte persone hanno avuto esperienze spirituali per un periodo, per poi ad un certo punto perderle, a volte per sempre e senza capire il perché.
Spesso il motivo è quello, che la persona non ha trattato con rispetto ed amicizia queste manifestazioni dello Spirito e per cui non vengono più.

E' lo stesso problema con l'Amore.

Ci si innamora di una persona e si vive la magia dell'Amore, la perfezione, dove anche la scoreggia dell'amato diventa profumata :-)

Poi piano piano tutto questo svanisce ed a volte non torna mai più.

Nessuno pensa che è a causa sua, che la causa è l'aver offeso l'Amore stesso, cercando di possederlo e controllarlo, nel tentativo di mantenere per sempre quella perfezione, quella meraviglia.

A nessuno piace essere posseduto e controllato per soddisfare il desiderio di un altro.

Non piace nemmeno all'Amore e nemmeno all'energia.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.304 secondi
Powered by Forum Kunena