Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

Di più
8 Anni 2 Mesi fa - 8 Anni 2 Mesi fa #4389 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

Esperienza da raccontare.

Ho avuto una piccola crisi poco fa (ho visitato luoghi di cui non avevo buoni ricordi), e ho notato alcune cose interessanti. Per "uscirne" (è questione di superare più che altro), ho usato il modo che ho sempre usato, ossia quello di non pensare a quanto mi stava succedendo, e lasciar che scorra e che le cose si sistemino da sole. Contavo cioè su un "modo di vivere naturale", per cui bastasse non pensare per poterlo sperimentare. Ha quasi sempre funzionato, ma questa volta è stato diverso. Ho provato a non pensare ma non ho notato lo scorrimento di ciò che non volevo. C'era bisogno di molta più presenza. Sembrava che il "modo naturale" non sia più quello di prima, o non sia poi così naturale come prima. Sembrava che oltre ad una questione di pensare o non pensare, ci fosse anche qualcos'altro di più profondo, però non so esattamente cosa. Allora ho provato a forzare, e piano piano sentivo un apparente miglioramento: riuscivo a riacquistare parte della freddezza e della lucidità, ma avevo bisogno di focalizzarmi continuamente per riuscirci (era una forzatura appunto, un mondo da ricreare continuamente). Tuttavia dopo un po' anche questo è diventato sempre più naturale, fino a non richiedere, nella stessa misura, quella concentrazione.


Quindi non si tratta di "non-naturale", ma di imparare qualcosa. E sembra che non si tratti di "usare forza", ma di conoscere cosa-come fare.

Io quando mi trovo in qualche esperienza nuova, aspetto molto prima di dire a me stesso se è naturale o meno, o di concludere qualunque cosa.
Solo con la verifica fatta più volte si può iniziare a trarre qualche conclusione, che però so poter essere sempre rimessa in discussione, magari vivendo altre esperienze o andando più in profondità.

Sono quindi arrivato alla conclusione (logica) che forse esiste qualcos'altro oltre all'azione della Mente (pensare o non pensare). Forse esiste anche un "non pensare" riguardante l'interiorità, o comunque la parte non riguardante la Mente. Esiste un tipo di controllo per quello.


Questo non m è molto chiaro, ma forse è perché non ti è chiaro a te.

Che esista "qualcosa" oltre "l'azione della mente" diciamo che è uno dei temi centrali di questo topic ;-) e quindi per me è scontato.
Per quanto riguarda il nome che gli hai dato, "controllo", direi di andarci cauti, non perché sia sbagliato a prescindere, ma perché è una parola che può dare adito a fraintendimenti, anche nel dialogo con se stessi, in quanto tipica della mente razionale-ego.

Invisibile diceva che la disposizione del Chi può "stabilirsi" quando una persona decide di creare un'abitudine. E mantenersi quindi, anche quando egli non ci pensa, ossia non la ricrea.


Non è esatto.
La ri-creazione di uno stato disarmonico è sempre fatta dalla persona stessa e questo può accadere anche inconsapevolmente, anzi di solito è così.
Non-pensare non significa non-ricreare. Inoltre "pensare" è un fenomeno che accade a più livelli, e certi sono molto profondi e spesso non percepiti.

La Meditazione porta a diventare consapevoli anche dei livelli profondi.

Un esempio:
Una persona ha ricevuto un abuso psicologico reiterato nell'infanzia.
Non avendo gli strumenti per comprendere, credendo che gli adulti "sanno" ed essendo stato ingannato che "era colpa sua" (tipico trucco dei predatori), si convince che è così, che lui merita la punizione (l'abuso).
La reiterazione "fissa" questa "nuova configurazione" fino a che la persona, per difesa psicologica, smette di ascoltare se stessa e si convince che quella situazione è normale.
Quell'abuso crea una disarmonia nel suo Chi (oltre ai problemi psicologici ed emotivi che sono collegati "a doppio filo" con il suo Chi, come è per tutti) e siccome ormai crede che sia normale, quella disarmonia non viene più percepita come tale ma come una cosa da accettare.
E' a quel punto che si è "fissata" e può anche rimanere in quello stato per tutta la vita.

Quindi "non ci pensa" più, come dicevi, ma in realtà "ci pensa", solo che lo fa ad un livello molto profondo e non per forza con le parole, perché ormai è diventata "una cosa normale".

Gli hanno "insegnato" con i fatti, ed obbligandolo-ingannandolo, che lui deve essere così.

E a volte c'è bisogno di una piccola forzatura iniziale in modo che il Chi possa riacquistare la sua naturale (e secondo me immensa) mobilità/influenzabiltà.


No, non c'è bisogno di nessuna forza se si fa amicizia e se si ha il rispetto dovuto alla sorgente della Vita.

Il Chi è sottilissimo, delicatissimo. E' così sottile e delicato che nessuno strumento materiale (scientifico) può rilevarlo. Al massimo si possono rilevare dei suoi effetti (manifestazioni) con questi strumenti.

Una cosa così sottile e delicata non accetta nessuna forzatura, perché non fa parte della sua Natura.

Noi siamo esseri umani e quindi anche creatori. Si può forzare il Chi e lui all'inizio può anche rispondere, ma se non si rispetta la sua Natura, se non si fa amicizia e se non si comprende come si comprende un amico, ben presto non risponderà più come è naturale che sia, così come noi non accettiamo di essere forzati contro la nostra volontà.

Perché non è una cosa, è una entità intelligente, è l'origine e la base di tutta la Vita.

Non è un gioco è una cosa molto seria.

Ci sono pratiche che cercano di "possedere più Chi", di "avere più Chi", che cercano di forzare il Chi per proprio scopi (desideri) e all'inizio funziona, ma ben presto arrivano i guai, guai molto seri, perché se la Vita riceve da te un messaggio che la vuoi piegare ai tuoi desideri è possibile che si offenda, così come farebbe un amico che ti vuole bene e tu lo sfrutti oltre la sua naturale disponibilità (che in questo caso è più che sufficiente per vivere ottimamente).

Non sto dicendo che hai fatto questo, sia chiaro, è solo per cercare di comunicare che sono cose molto serie e quindi è bene essere molto cauti, in tutti i sensi.

I veri Maestri di Tai Chi non dicono mai all'allievo di "concentrare il Chi" da qualche parte nel corpo, a meno che una persona sia molto debole in una parte e ha bisogno di fare un lavoro specifico ma che è comunque sempre temporaneo.
E' il Chi stesso che, una volta ri-fatta amicizia, istruisce la persona a "fare bene" quei movimenti e che si concentra, si disperde, scorre, rallenta, accelera e si trasforma continuamente, a seconda dell'intenzione dell'istante.

E' una entità intelligente, non una cosa e la sua natura è il divenire, lo scorrere, la perenne trasformazione.

Ci conosce molto meglio di quanto noi conosciamo noi stessi, in tutti i sensi, perché è la "prima" manifestazione dello Spirito e per cui sa benissimo cosa deve fare, come essere in ogni istante.
Ultima Modifica 8 Anni 2 Mesi fa da invisibile.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 2 Mesi fa - 8 Anni 2 Mesi fa #4391 da invisibile
@Calvero

Ho riflettuto ulteriormente sulla tua affermazione che io sarei in contraddizione nella forma e forse ho capito dove sta il problema.
Se ho visto giusto il problema è presto risolto, anzi è già stato risolto tempo fa ma forse a te è sfuggito.

Io faccio affermazioni oggettive, come "lo Spirito è il Nulla ed esiste per dare un posto alle "cose" affinché esistano ed è la guida universale".
Oppure dico che "il Chi è la "prima" manifestazione dello Spirito".

Però affermo anche che le realtà spirituali non possono essere dimostrate alla mente e non possono essere descritte esaustivamente con il linguaggio delle parole, quindi con lo stesso linguaggio che sto usando.

Qui tu diresti che sono in contraddizione, perché ho appena fatto una descrizione di realtà spirituali e quindi nella forma non sarei corretto.

Se il problema che credi di rilevare è questo, non esiste, perché ho sempre detto (e l'ho detto molte volte nei thread in cui si è parlato di questi temi) che tutte le mie affermazioni oggettive sono mie convinzioni e credenze proprio per il fatto che sono convinto che queste realtà non possono essere dimostrate alla mente. Uso questa forma per non dover ogni volta (sarebbero migliaia) dover ripetere "secondo me" o cose simili.

Un altra cosa su cui avevo dimenticato di replicare:

Quindi dopo ti farò una domanda e prima ripeto ancora una volta un'ipotesi, poi basta però - perché c'è un'ostinazione che non posso certo battere con l'ostinazione e mi ritirerò in altri lidi:


Non c'è nessuna ostinazione in me. Io ho delle convinzioni e delle credenze che espongo, e fino a quando non si presentano argomentazioni convincenti non vedo perché dovrei rimetterle in discussione, anche perché sono frutto di molti anni di studio, lavoro, e verifiche concrete, non è che "le ho lette in un libro" o che "ripeto a pappagallo le parole di un santone", come in modo assai scorretto qualcuno ha cercato di far credere (non parlo di te).

E perdonami, ma dire che "sono in contraddizione nella forma" senza poi spiegare il perché lo sarei, non è una argomentazione che può farmi rimettere in discussione le mie convinzioni a cui sono arrivato grazie a molti anni di lavoro.

Quindi la mia non è affatto ostinazione, è pretendere chiarezza perché reputo questi temi della massima serietà ed importanza, perché reputo che la conoscenza di queste realtà sia l'unica via per la liberazione dell'uomo.
Ultima Modifica 8 Anni 2 Mesi fa da invisibile.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 2 Mesi fa - 8 Anni 2 Mesi fa #4394 da incredulo
Calvero

Quindi non sai dirmi se è nostro oppure no.


Non c'è niente di veramente "nostro" nel mondo, neanche l'Anima, figurarsi lo Spirito.

La dimensione dell'Avere, è una dimensione completamente umana, qualcuno la definirebbe una dimensione caratteristica della "terza dimensione" di consapevolezza.

Hai letto sicuramente "Avere o Essere" di Erich Fromm, un bel libro in cui si analizzano in profondità queste due dimensioni.

La dimensione dell'Avere, dipende da quella dell'Essere è una dimensione inferiore all'Essere e non può esistere da sola, l'Essere è una dimensione superiore, la dimensione della Vita e della Verità, una dimensione che invece esiste da sola a differenza di quella dell'Avere .

Quando si parla di Anima, di Spirito si parla di Essere al 100%, si parla di una dimensione assoluta in cui la dimensione dell'Avere si annulla fino a scomparire.

Per trovare la dimensione dell'Essere puro, al 100%, ci sono insegnamenti precisi di ogni scuola spirituale del mondo.

Per il Bhuddismo bisogna riuscire a liberarsi dall'attaccamento alle cose materiali e alle preoccupazioni mondane tipiche della dimensione dell'Avere per raggiungere la liberazione, ovvero raggiungere l'Essere puro senza contaminazioni, ovvero il Nirvana.

Per gli insegnamenti di Gesù Cristo è la stessa azione che bisogna mettere in pratica per raggiungere "Il Regno dei Cieli".

40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Matteo 5


19Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; 20accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 21Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. Matteo 6



Gesù Cristo va anche oltre il Bhudda, perchè Gesù Cristo si identifica Egli stesso con la Verità e con la Vita, si identifica al 100% con l'Essere puro incarnato.



Gv 8,24 “ … se infatti non crederete che Io Sono, morirete nei vostri peccati”

Gv 8,28 “Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e …”

Gv 8, 58 “Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono»”

Gv 13,19 “Ve lo dico fin d'ora prima che accada, perché quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono”

Gv 18,5 "Gli risposero: "Gesù, il Nazareno". Disse loro Gesù: Io Sono. Vi era là con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra."


Quindi Gesù Cristo è l'IO SONO, quell'IO eterno ed immutabile che è la "roccia eterna" , da cui nascono gli altri innumerevoli IO che vogliono usurpare il Suo trono assoluto.

Gesù Cristo è L'IO primo da cui tutto nasce e tutto torna, è l'alfa e l'omega, il Re dei Re.

Quando si parla di Spirito si parla di Essere puro, si parla di 100% di Essere e di 0% di avere, per questo parlare di "nostro" riferendosi all'Essere è un'affermazione senza senso.

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
Ultima Modifica 8 Anni 2 Mesi fa da incredulo.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 2 Mesi fa - 8 Anni 2 Mesi fa #4395 da Calvero

Quindi non sai dirmi se è nostro oppure no.

Non c'è niente di veramente "nostro" nel mondo, neanche l'Anima, figurarsi lo Spirito.


A me sta bene.

Ma senza intenti provocatori, potrei dirti: chi se ne frega.

Ho paura che tu abbia creato un preconcetto per il quale sospetti che io in qualche modo voglia sostenere sia inaccettabile che qualcosa non sia nostro. Se è così sei fuori strada, ma prima di rispondermi, domandati se veramente sei scevro da preconcetti - in questo senso - nei miei confronti.

Troppe ambiguità possono appoggiarsi al discorso che mi porti.

Adesso ti rispondo.

Anche la Vita in un certo senso la si potrebbe definire "non nostra", e sia. Il concetto e l'oggetto del contendere è di responsabilità, Incredulo.

Perché se "tu" mi chiedi (come mi è stato chiesto) quand'è che faccio una cosa fatta bene, quella cosa l'ho fatta io, non l'ha fatta Attivissimo.

Sì o NO?

(e rispondimi, l'ho fatta io o Attivissimo?)

Quindi cerchiamo di capirci.

Perché lo spirito legato al concetto "di fare bene le cose", lo ha considerato Invisibile, no Calvero. L'affermazione è la sua, non la mia. Per me non lo è. Quindi, se tu porti un'affermazione, sai che quell'affermazione comporta delle conseguenze. Queste conseguenze io le trovo contraddittorie.

A me frega un beato cazzo di essere orgoglioso, io non voglio avere ragione.

Per i discorsi che mi hai portato tu adesso, non ti chiedo di non volare troppo alti, perché io adoro parlare di cose che volano alte; ma un problema ha una sua coerenza e ci sono gradi e stadi che vanno riconosciuti della natura umana; siamo tra persone che comunque quando si siedono sulla tazza del water fanno tutti una cosa che puzza, e Gesù se è stato uomo, puzzava pure la sua. Probabilmente anche quella di Siddharta, che dici?


La dimensione dell'Avere, è una dimensione completamente umana, qualcuno la definirebbe una dimensione caratteristica della "terza dimensione" di consapevolezza.

Hai letto sicuramente "Avere o Essere" di Erich Fromm, un bel libro in cui si analizzano in profondità queste due dimensioni.


Non è che sfondi una porta aperta, sei proprio a casa mia, e sia per quel che concerne la speculazione filosofica, sia per ciò che concerne la soggettività dell'uomo, come quella della cosiddetta società, sia per ciò che concerne la dimensione umana in sé, il suo spirito, la sua anima eccetera.

Ma il problema che pongo non si risolve con queste affermazioni.

La dimensione dell'Avere, dipende da quella dell'Essere è una dimensione inferiore all'Essere e non può esistere da sola, l'Essere è una dimensione superiore, la dimensione della Vita e della Verità, una dimensione che invece esiste da sola a differenza di quella dell'Avere .

Quando si parla di Anima, di Spirito si parla di Essere al 100%, si parla di una dimensione assoluta in cui la dimensione dell'Avere si annulla fino a scomparire.

Per trovare la dimensione dell'Essere puro, al 100%, ci sono insegnamenti precisi di ogni scuola spirituale del mondo.


Scusa ma lo sai che io sto poco ad arrivare al nocciolo delle questioni, e tu non sei da meno.
Ti faccio una domanda che giunge subito al dunque:

Mi stai dicendo che io non posso fare una cosa fatta bene, se prima non ho trovato o non sono nella condizione dell'essere puro al 100%?

Dai, per favore.


Per il Bhuddismo bisogna riuscire a liberarsi dall'attaccamento alle cose materiali e alle preoccupazioni mondane tipiche della dimensione dell'Avere per raggiungere la liberazione, ovvero raggiungere l'Essere puro senza contaminazioni, ovvero il Nirvana.

Per gli insegnamenti di Gesù Cristo è la stessa azione che bisogna mettere in pratica per raggiungere "Il Regno dei Cieli".


Ti conosco e so che tutto sei, tranne che un novizio. So anche di non essere ferrato come Te in certi ambiti, ma la mia conoscenza in merito, non è di passaggio, sia sotto il profilo delle esperienza (che è quella che conta veramente), sia sotto il profilo degli studi. Ho iniziato a studiare la bibbia che avevo 14 anni, e non per farmi prete, né perché fossi assoggettato a un dogma. Non farmi tirare fuori questi discorsi, perché non vorrei si pensasse che qualcuno sa, e altri no. Tutti hanno da imparare. Sarò stato anche scemo a quell'età, visto che avrei potuto divertirmi di più con le ragazze, ma la mia conoscenza su questi temi non poggia su preconcetti o considerazioni da salotto televisivo.

Fatta questa premessa che ritengo doverosa, ti dico che:

Quello che dici è semplicemente vero.

Ma non dà una risposta al problema.

Su tutto ciò che fai seguire: Idem.

Quando si parla di Spirito si parla di Essere puro, si parla di 100% di Essere e di 0% di avere, per questo parlare di "nostro" riferendosi all'Essere è un'affermazione senza senso.


Ma a me sta bene che non sia nostro. A me non interessa Avere, né voglio difendere il concetto di avere. A me interessa che una verità significa qualcosa. Ed è questo qualcosa che incomincio a temere che facciate finta di non capire. Ti metto dentro anche Te, perché sei intervenuto. Se invece non hai seguito bene il dibattito tra me e Invisibile, è un altro discorso. Ma è un problema tuo :chyea:

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 2 Mesi fa da Calvero.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 2 Mesi fa #4397 da TheNecrons
Calvero, potresti riportare bene bene la questione a cui pensi non sia stata data una risposta?

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 2 Mesi fa #4398 da Anteater

invisibile ha scritto: @Slobbysta

La tua "soluzione" potrebbe essere la descrizione di vari effetti che hanno le pratiche sprituali.

Infatti il Tai Chi, per esempio ma vale anche per la Meditazione e altre pratiche, è proprio un affinare il contatto con la realtà mettendo se stessi "alla prova" ogni volta e facendo tabula rasa mentale ogni volta, proprio per cercare di non essere influenzati nell'esperienza concreta dai propri costrutti.

Perché non è che puoi fare quei movimenti in modo rilassato, con la mente vuota, lentamente e dolcemente (eccetera), lo devi fare in quel modo altrimenti non stai facendo Tai Chi.

Inoltre questo rimanere aderenti alla realtà e all'intenzione che si ha, per collegare e spiegare ulteriormente il perché "fare bene le cose" è importante, ha dei "meccanismi" interni che aiutano affinché questo contatto con la realtà sia continuo, per ché nel Tai Chi quelle "regole" vanno mantenute durante tutta l'esecuzione.

Non è che "tocchi di sfuggita" la realtà e poi torni nei tuoi costrutti, la tocchi e rimani in contatto, perché è solo così che molte cose possono rivelarsi a noi, ed è solo così che i cambiamenti desiderati (Armonia, equilibrio) possono andare in profondità e così arrivare anche la comprensione di quanto sono importanti, basilari, per avere una vita sana.

Le pratiche spirituali sono state create anche considerando questi aspetti, per dare degli strumenti che possano essere usati individualmente ed indipendentemente da scuole, Maestri o quello che è.

Sono, per così dire, auto-istruttive.


Non ho mai praticato il Tai Chi..ma amavo vedere la mia amica pittrice 70enne praticarlo alla mattina, era pure "sexy" per essere blasfemo! Lei ha "guarito" una colonna vertebrale molto problematica...Ma forse anche osservarla con occhi da bambino, mi ha trasmesso armonia...
Quello che hai letto, l'ho scritto perché è difficile far capire il concetto di "non pensare" interagendo con quel che la vita ti passa, che non son sempre rose e fiori...e si tende a desiderare di invertire la rotta di un treno in corsa...al posto di usarla invertendo la propria "brama"..o rabbia che sia...
Facendo così la rabbia si trasforma in cosa buffa..ed è difficile credere in essa...ma spesso rabbia delusioni tradimenti sono il motore di certe azioni "masochiste" perseverando nell'imprecazione...Oh diamine mi capita spesso anche ora, ma ho una via d'uscita spontanea...
Meglio la spontaneità un po' contraddittoria che l'espiazione tramite esercizi volti a soffocare artificialmente e preventivamente le "disarmonie"...esse sono tali per il tempo necessario per "guarirle"...

Slobbysta Ante◆Ater

La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.298 secondi
Powered by Forum Kunena