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COVID: Il numero dei morti
- CharlieMike
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Il covid può lasciare strascichi come qualsiasi altra malattia che provoca dei danni cronici all'organismo.pencri93 ha scritto: @chiarliemike
Quindi è possibile che il Covid lasci stracischi, no?
Ecco, dicevo solo questo.
L'uso propagandistico che viene fatto di un certo fenomeno, non scredita la legittimità del suddetto fenomeno.
Per assurdo avevo citato l'acne, che lascia delle cicatrici (ne so qualcosa).
Il punto è la strumentalizzazione che se ne fa.
In tutti gli altri casi non si parla mai di long-qualcosa ma semplicemente degli strascichi della malattia.
Nel caso del covid invece si è tenuto a sottolineare gli effetti a lungo termine proprio per prolungare psicologicamente la paura della morte e di conseguenza convincere gli scettici a inocularsi il siero.
Molti infatti sono guariti dopo pochi giorni (con o senza cure) ma dicendogli che gli effetti potrebbero manifestarsi dopo giorni se non mesi gli incuti terrore e questi partono di corsa verso gli hub arrotolandosi la manica.
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Sara' che non prendo un'influenza da almeno vent'anni, ma "non riuscire a fare respiri profondi" io non lo considero un malanno in forma lieve.pencri93 ha scritto: Il mio vicino di casa ha contratto il Covid in forma lieve nel giugno del 2020, a 22 anni appena compiuti. Nessuna febbre, lieve stanchezza, mai visto un dottore né un farmaco. Isolamento per 10 giorni e poi tampone negativo.
Tuttavia, si è portato gli strascichi per almeno 2 anni. Fino alla scorsa estate mi parlava ancora di una maggiore affaticabilità e di “non riuscire a fare respiri profondi”. Ad oggi mi dice che non sa se sia guarito o se più semplicemente si sia abituato.
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- CharlieMike
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Non voglio giudicare la buona fede del tuo vicino di casa, ma devo dire che da tre anni a questa parte qualunque cosa viene catalogata come covid. Basta solo un lieve malessere che subito: "E' covid!".P-Moretti ha scritto:
Sara' che non prendo un'influenza da almeno vent'anni, ma "non riuscire a fare respiri profondi" io non lo considero un malanno in forma lieve.pencri93 ha scritto: Il mio vicino di casa ha contratto il Covid in forma lieve nel giugno del 2020, a 22 anni appena compiuti. Nessuna febbre, lieve stanchezza, mai visto un dottore né un farmaco. Isolamento per 10 giorni e poi tampone negativo.
Tuttavia, si è portato gli strascichi per almeno 2 anni. Fino alla scorsa estate mi parlava ancora di una maggiore affaticabilità e di “non riuscire a fare respiri profondi”. Ad oggi mi dice che non sa se sia guarito o se più semplicemente si sia abituato.
I sintomi classici del covid, a quanto dicono, sono: affaticamento, affanno, febbre alta, incapacità a distinguere i sapori.
I tuo vicino aveva solo affaticamento.
Siamo sicuri che in realtà non avesse avuto qualcos'altro?
I tamponi, come è stato ormai dimostrato, non distinguono il covid dall'influenza.
Lo ha fatto un esame del sangue per vedere se i valori erano normali?
Non nego che quello che ha avuto il tuo vicino possa avere avuto delle conseguenze, ma magari era una forma leggera di polmonite (se esiste una cosa del genere).
Il covid, quello vero, se la descrizione è corretta, non lascia molto scampo se non è curato per tempo, specialmente in persone avanti con gli anni (non ho idea di quanti anni abbia iltuo vicino).
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Link: app.powerbi.com/view?r=eyJrIjoiZTkyODcyO...MGFmYjU5MCIsImMiOjh9
Ovviamente i debunker dicono che il crollo del 2021 e 2022 sia dovuto al distanziamento + mascherine, ma allora non si capisce perchè la SARS-CoV-2 invece circolasse.
La soluzione è molto più semplice, come abbiamo sempre detto hanno gonfiato il numero di morti covid mettendoci dentro anche quelli per l'influenza stagionale
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si assolutamente.CharlieMike ha scritto:
Non voglio giudicare la buona fede del tuo vicino di casa, ma devo dire che da tre anni a questa parte qualunque cosa viene catalogata come covid. Basta solo un lieve malessere che subito: "E' covid!".P-Moretti ha scritto:
Sara' che non prendo un'influenza da almeno vent'anni, ma "non riuscire a fare respiri profondi" io non lo considero un malanno in forma lieve.pencri93 ha scritto: Il mio vicino di casa ha contratto il Covid in forma lieve nel giugno del 2020, a 22 anni appena compiuti. Nessuna febbre, lieve stanchezza, mai visto un dottore né un farmaco. Isolamento per 10 giorni e poi tampone negativo.
Tuttavia, si è portato gli strascichi per almeno 2 anni. Fino alla scorsa estate mi parlava ancora di una maggiore affaticabilità e di “non riuscire a fare respiri profondi”. Ad oggi mi dice che non sa se sia guarito o se più semplicemente si sia abituato.
I sintomi classici del covid, a quanto dicono, sono: affaticamento, affanno, febbre alta, incapacità a distinguere i sapori.
I tuo vicino aveva solo affaticamento.
Siamo sicuri che in realtà non avesse avuto qualcos'altro?
I tamponi, come è stato ormai dimostrato, non distinguono il covid dall'influenza.
Lo ha fatto un esame del sangue per vedere se i valori erano normali?
Non nego che quello che ha avuto il tuo vicino possa avere avuto delle conseguenze, ma magari era una forma leggera di polmonite (se esiste una cosa del genere).
Il covid, quello vero, se la descrizione è corretta, non lascia molto scampo se non è curato per tempo, specialmente in persone avanti con gli anni (non ho idea di quanti anni abbia iltuo vicino).
Magari mi sono espressa male io.
Io rispondevo solo al fatto che il vicino di pencri (non il mio) avesse avuto il covid a giugno 2020 "in forma lieve", niente febbre e solo lieve stanchezza. Poi pero' dice che non riusciva a fare respiri profondi.
Per come la vedo io una malattia che non ti permette di fare respiri profondi a vent'anni, significa che non l'hai presa in forma lieve (qualunque cosa sia).
Anch'io concordo che ricondurre sempre tutto al "ha stato il covid", e' palesemente fraudolento
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Il punto è la strumentalizzazione che se ne fa.
Tu eri partito negando l’esistenza degli strascichi a lungo termine del Covid, bollandoli come un’invenzione mediatica utilizzata per mascherare le reazioni avverse del magico pozioncino, e io ho avanzato una serie di considerazioni per “confutare” questa teoria, fra cui il fatto che l’espressione Long Covid fosse comparsa su internet ben prima che si parlasse di rimedi in siringa. Adesso stai parlando della strumentalizzazione, ma quella è un’altra cosa.
Non nego che quello che ha avuto il tuo vicino possa avere avuto delle conseguenze, ma magari era una forma leggera di polmonite (se esiste una cosa del genere).
Cioè, è più probabile l’ipotesi secondo cui un ragazzo di appena 20 anni, in piena estate, avrebbe contratto una patologia della cui esistenza non sei neanche certo? E poi una “broncopolmite in forma leggera” (qualsiasi cosa sia) senza febbe né tosse?
@P-Moretti
Sara' che non prendo un'influenza da almeno vent'anni, ma "non riuscire a fare respiri profondi" io non lo considero un malanno in forma lieve. Dice (diceva) che aveva la sensazione di non riuscire a riempire I polmoni al 100%. Comunque, ha continuato a fare una vita normalissima e ripreso la routine pre-Covid, eccezion fatta per la maggior affaticabilità.
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