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LA GRAN TARTARIA E’ ESISTITA O NO ?
- El_Barbudo
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Nel video su Venezia ci andrei cauto a dire che non si vede gente. Al minuto 3:55 seppur sfocato c'è un signore seduto in angolo in basso a sinistra.
Nelle foto di quel periodo, Mazzucco te lo può confermare, si utilizzavano tempi di esposizione molto alta quindi i passanti non comparivano mai.
al minuto 0:54 sotto il campanile a destra si vedono distintamente degli aloni scuri, segno tipico di passanti che probabilmente si erano fermati abbastanza per essere "catturati" dal fotografo.
Minuto 2:15 c'è un altro signore seduto sui gradini nel centro destra dell'immagine.
La sfocatura del signore del 3:55 ti dimostra che il tempo di esposizione per scattare la foto è stato decisamente lungo.
Altra prova è l'acqua dei canali: piatta, immobile e sfocata, praticamente una tavola: sfocatura da lunga esposizione.
Nelle riprese da vicino è possibile che fossero stati tenuti lontani i passanti come nelle moderne cartoline; mentre in quelle in campo lungo i tempi di esposizione "risolvono" il problema passanti.
Molte delle imbarcazioni riprese sono ormeggiate, quindi ci sta che non ci fosse personale a bordo. Altre invece sono state riprese in movimento. ...Comunque, se ci sono barche, ci sono anche uomini. Non esistono porti deserti.
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www.getty.edu/art/collection/object/104AYF
Essendo una meta turistica, c'è proprio il pienone!
www.getty.edu/art/collection/object/104AYJ
Purtroppo non riesco a postare l'immagine direttamente sul forum, ma se andate all'url, è ad altissima risoluzione!
www.getty.edu/art/collection/object/1076VQ
Guarda che fila kilometrica al famoso campanile:
www.getty.edu/art/collection/object/107G7T
Ponte di Rialto:
www.getty.edu/art/collection/object/107NVC
Basilica di San Marco:
www.getty.edu/art/collection/object/104AZ1
Cà Doro:
www.getty.edu/art/collection/object/104AZW
Dove sono finiti i veneziani, nella seconda metà dell'800?!?
Ma domanda più importante ancora, dove sono finiti i turisti veneziani nella seconda metà dell'800?
Kimera continua nelle tue ricerche, stai facendo un lavoro eccezionale!
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- El_Barbudo
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Tranquillizzati, stavo solo facendo notare che le prove fotografiche degli anni '70 del XIX secolo valgono il giusto per varie ragioni tecniche tra cui appunto le lunghe esposizioni.
Boulevard du Temple, Parigi 1838
nella foto solo uno che si stava facendo lustrare le scarpe: era perché non c'era nessun altro per strada o i 10 minuti necessari di esposizione non consentivano di catturare i passanti?
citazione da wiki it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_fotografia
Venezia Ponte di Rialtola fotografia incontrò inizialmente dei problemi nel ritrarre figure umane a causa delle lunghe esposizioni necessarie. Anche se illuminato da specchi che concentravano la luce del sole, immobilizzato con supporti di legno per impedire i movimenti, il soggetto doveva comunque sopportare un'esposizione di almeno otto minuti per ricevere una fotografia in cui appariva con occhi chiusi e un atteggiamento innaturale.
Solo nel 1840 l'introduzione da parte di Joseph Petzval per conto della Voigtländer[39][40] di un obiettivo di luminosità f/3.6 e dell'aumentata sensibilità della lastra dagherrotipa mediante l'utilizzo di vapori di bromo (John Frederick Goddard[41]) e cloro (Francois Antoine Claudet) permisero esposizioni di soli trenta secondi. La fragilità della lamina argentata fu rafforzata dall'utilizzo di cloruro d'oro per opera di Hippolyte Fizeau, che incrementò anche il contrasto generale[42]
notare l'acqua... e le persone
Visto poi che fai tanto il saputo, ti informo che nel 1876 non esisteva ancora il turismo di massa, la Ryanair ancora non atterrava a Venezia, quindi no, le file al Campanile di San Marco non c'erano ancora.
Esempi coevi di Bologna
porte e mura di Bologna
stazione ferroviaria di Bologna
come sopra
sempre la stazione di Bologna
Porta D'Azeglio notare i passanti che sembrano appiccicati
Chiesa di San Francesco
altre trafficatissime foto di Bologna
idem come sopra
Piazza Maggiore 1904 notare anche qui i passanti sempre con lo stesso effetto appiccicato notato in altre foto di San Pietroburgo
Piazza Maggiore ai giorni nostri chiaramente la depopolazione è in atto
Piazza Maggiore vista da Piazza del Nettuno altro orario, ma sempre vuota: una chiarissima prova che stanno tornando i giganti.
Arco del Meloncello
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Non dico lo facciano tutti, forse un 5%, ma sono quelli che tirano i fili e poi a valle seguono tutti i partecipanti inconsapevoli.
C'è chi la perculata la fa in mala fede (il 5%), chi per divertimento, chi per ingenuità sommata ad abissale ignoranza, chi per disinformazione, chi per il gusto della manipolazione e la voglia di avere followers.
Il trucco sta nel fatto che questi video, queste narrazioni, sono un'accozzaglia di tante cose diverse messe lì senza scrematura, ed il tutto si basa sul fatto che fornendo spiegazioni verosimili che sembrano plausibili, né la voce narrante del "ricercatore" e né la stragrande maggioranza di chi li vede ha la forma mentis di andare controllare e verificare quel che viene detto e mostrato.
Magari, semplicemente ed il più delle volte, non ha gli strumenti per farlo, e né si adopera per cercarli e trovarli.
Fatta questa premessa, parto da una foto presa nei precedenti post e che gira sui video e nei siti tartarici e non solo.
Una versione più grande l'ho presa da qui :
i.ucrazy.ru/files/pics/2017.09/150595685...255-24_1500x1225.jpg
Pur ammettendo per ora che la foto sia vera, che starebbe leggendo o guardando?
Ritaglio e capovolgo :
Sembrerebbe una partitura musicale di qualche tipo con una melodia e del testo.
A mio avviso è un Antifonario o altro testo liturgico (cercando Antifonario con Google, le immagini sono tante e varie a seconda del tipo di testo e del secolo in cui è stato scritto, ma la scala musicale è sempre presente).
che ha a che fare con i canti di un coro, tipo quello Gregoriano - fonte con altri nomi di testi simili :
www.centrofeininger.eu/biografia/biblioteca/ - il che spiegherebbe anche le dimensioni (seppur molto generose in questo caso rispetto alla media di altri libri grandi) dovendo essere seguito da più persone a distanza.
Ma che si dice in giro di questa foto?
www.vanillamagazine.it/il-mistero-della-...l-castello-di-praga/
www.borderlinez.com/2020/08/23/archivi-del-castalo-di-praga/
Mistero misterioso.
Giganti e forse pure cantanti?
La foto sarà vera, sarà falsa, erano libri per giganti e/o alieni dalla scrittura incomprensibile, ci hanno nascosto la verità?
Il mio nick è una condanna divina per uno nato cazzaro come me, per cui mi tocca sempre scavare.
Dunque, la foto è vera, il librone pure (anche se la donna minuta ed inginocchiata lo fa sembrare più grande di quel che è), ed è apparsa in una rivista Cecoslovacca dei tempi che si chiamava Fotorok 58, ed è stata scattata da Miroslav Peterka.
La didascalia dice questo :
"The archives are preparing a large spring exhibition of the Czechoslovak state idea at Prague Castle.”
Qui la storia completa e dettsgliata :
readerupdated.com/2022/12/28/woman-with-...-photo-full-credits/
Tutto questo lavoro di ricerca che ho fatto io (per arrivare finalmente alla soluzione di quest'unico tassello della storia ci ho messo qualche oretta) è improponibile in termini di tempo e fatica per chi di foto ne mette a decine in un video o su un sito, soprattutto se è accecato dall'idea preconcetta di voler dimostrare la tesi di Tartaria & co. o volerci credere per forza, per cui ogni cosa che vede in giro che gli sembra sposare l'idea, la prende e la mette nel calderone senza vagliare con attenzione, studiare o almeno ragionarci su, e poi altri copiano ed incollano seguendo a ruota nella più totale assenza di spirito critco.
Proseguirò con altri post in base a quello che trovo nelle pagine precedenti ed usando molto grano salis, per cui probabilmente ci saranno altre boccate amarissime da dover mandare giù da parte di chi è rimasto molto affascinato come me all'inizio da questo fumosissimo tema pieno zeppo d'insidie e mistificazioni.
PS: E' davvero la madre di tutti i cover-up, è pazzesco
Aigor, capisciammè, procurati un Malox da sorseggiare mentre leggi i miei post
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E' molto semplice, è come per le infinite discussioni sulla Luna, cioè devi scegliere se partire dai fatti e risalire ad una tesi cercando di restare sempre neutro, o partire dalla tesi e cercare di suffragarla facendoci aderire i fatti.
Ora però, se come mi sembra tu sei già convinto che le cose siano in un certo modo, vuol dire che non stai facendo ricerca pura, ma vuoi dimostrare che hai ragione a prescindere dalle controevidenze che ti posso portare perché ormai ti hanno convinto.
Però io non ho alcuna intenzione di convincere ma solo dire la mia opinione su quelle presunte "prove" che purtroppo non convincono me, altrimenti comincia quello scambio infinito come appunto nei forum lunari, in cui poi si passa da una cosa all'altra perdendo il focus di una questione particolare.
***********************
Purtroppo ho da un paio d'anni delle enormi difficoltà con l'editor sul forum ed è per questo che non partecipo più da quando è stato aggiornato il sito, mentre prima (ad es. con LC2MARS) facevo di tutto e di più senza problemi.
Solo il post precedente ho provato a postarlo 50 volte ed avevo sempre un errore di "campo vuoto del messaggio" , perdendo poi tutto quello scritto (che ora salvo prima sul Notepad limitando i danni), sto ancora smanettando col mio profilo su LC nella scelta dell'editor, sto provando a cambiare browser e pure sistema operativo, ma purtroppo per me resta un incubo riuscire a postare e formattare le cose come vorrei (per dire, non riesco nemmeno a mettere una faccina).
Quindi sono concentrato a scrivere quello che già mi è venuto in mente sulle cose postate prima e lottare poi per riuscire a postarlo, per cui non ho proprio la possibilità per ora di rispondere nel merito o vedere altri video.
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e ragioniamo un po'.
Dove si trova San Pietroburgo? All'estremo nord europeo, e sappiamo che più si va a nord, più il sole è basso sull'orizzonte.
Da un'analisi nemmeno tanto dettagliata delle ombre, è evidente che l'angolo formato dalle stesse è abbastanza grande (oltre i 45 gradi) da far ipotizzare che il sole è bello alto, il che nella nostra normalità italiana ci fa pensare che è pieno giorno ma, considerando la latitudine della città in questione, si può aggiungere che non è una foto fatta nei mesi invernali.
Occorre almeno una verifica che supporti quella che per ora è solo una mia opinione.
Andando su questo sito :
www.sunearthtools.com/dp/tools/pos_sun.php?lang=it
ed inserendo San Pietroburgo, escono fuori le mappe della posizione del sole in base all'orario ed alla data (ho lasciato in auto la data e ora di oggi e corrisponde alla curva in arancione)
da cui è possibile vedere che a cavallo del solstizio di giugno, quindi tra maggio e luglio, il sole supera i 50 gradi sull'orizzonte, ed i 40 da aprile ad agosto e questo, in base al fatto che le ombre nella foto siano molto corte, mi permette di poter affermare che la foto è stata scattata intorno a mezzogiorno (a causa delle lunghe esposizioni richieste da un dagherrotipo che obbligano il fotografo a massimizzare la presenza di luce), ma soprattutto che non è stata scattata in inverno o in mesi freddi, il che spiega perché i camini siano spenti.
Passando ai presunti vetri rotti...com'è fatta una finestra dei tempi?
Non essendoci le serrande, per chiudere le finestre si usavano gli scuri, e se immagino l'arredamento dei tempi visto nelle case dei benestanti del tempo (non essendo quelle in foto delle case per il popolo contadino ed operaio ma per abbienti con la casa in centro), mi viene più facile pensare che gli scuri fossero dipinti di bianco, oppure che il bianco in certe finestre nella foto sia semplicemente il riflesso chiaro di ciò che hanno di fronte.
Per cui, prima che io possa credere a città deserte fotografate con un dagherrotipo da minuti di esposizione e tutto il resto, ce ne devono essere di prove su prove convincenti, ed invece ovunque abbia mai posato gli occhi da quando Tom Bosco ne ha parlato tempo fa, ho trovato solo estrema superficialità.
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Sono stato io il primo a scrivere che bisogna fare una cernita notevole per separare il grano dal loglio, figurati.
Molti video sono in palese malafede, altri sono fatti un tanto al chilo.
Poi ci sono cose strane, alle quali è difficile dare spiegazione.
Queste ed altre finiscono nel cassetto "mah, e se...?" dove tengo un sacco di cose che si fanno buona compagnia
Comunque sia una spiegazione alla foto della porta di Genova che ho messo io, e che rimetto qui sotto, non l'ho trovata.
L'altezza del chiavistello (dentro) e del corrispettivo buco della serratura (fuori) è semplicemente fuori misura per un essere umano di altezza normale.
Mitakuye Oyasin
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Non hai ide di quante informazioni possano dare le mappe di A. Orthellius , di Mercatore o U. Monti ,che recano descrizioni in latino , se ti interessano le puoi trovare in HD qui
www.davidrumsey.com/luna/servlet/detail/...e-en-un-Clin-d-Oeil#
basta mettere il nome dell'autore e puoi scaricarti la mappa in HD .
Al momento sto traducendo in italiano questo libro in russo .
i
Tecnologie antiche e non del tutto antiche per l'estrazione di elettricità atmosferica e piezoelettricità
Matantsev Alexander
Che spiega il perchè oggi non abbiamo energia libera e gratuita wirless come circa 300 anni fa .
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www.istitutocintamani.org/libri/ASIA_CEN...LLA_QUINTA_RAZZA.pdf
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Io non lo posso dimostrare da un'immagine sgranata, però le evidenti somiglianze con un testo liturgico di canti ed il motivo funzionale che spiega le grandi dimensioni per gente che nel medioevo dubito avesse le lenti progressive,quello che è chinato non inginocchiato sul volume aperto era l'Arhivista di Stato , ,forse possono essere libri di canto come dici tu ma non è possibile dimostrarlo dall'immagine, non si capisce potrebbe essere tutto o niente , certo me li vedo i frati che per cantare in 4 prendono un libro che poi deve essere aperto per far cantare tutti insieme , quando è risaputo che i canti erano imparati a memoria
per me è sufficiente per non volersi ostinare come fai tu ad immaginare che tutti i frati sapessero tutti i millemila canti a memoria, come se ad es. non ci fosse mai nessuno che dovesse imparare da zero ed esercitarsi.
Se invece tu fossi più neutro, e di fronte alla soluzione di quella foto che non trovi da nessuna parte, allora penso che sarebbe stato, per me almeno, più intellettualmente onesto dire che bene o male quella spiegazione è coerente, documentata, ha una sua logica funzionale, e che per il futuro la terrai da parte nelle considerazioni perché prova molto debole.
Se invece quella foto dici che non dimostra proprio niente e che può essere tutto o niente, allora saranno libri per giganti per convinzione precostituita (ed io però mi aspetto di trovare le pennone stilograficone col relativo boccione d'inchiostro), perché mentre io porto qualche dato tangibile su cui ognuno può riflettere e trarne conclusioni, nel tuo caso ci si può solo fidare delle tue opinioni.
Altra cosa : io qui prendo UNA delle prove portate (LA foto) e ne faccio un'analisi.
Questo non implica che allora è tutta una farsa, quindi non significa che tutto il materiale che hai sia da buttare, ma significa che quella foto, per quell'argomento, come tante altre cose mostrate come prove nei video/siti e su cui ho fatto ricerche, non è valida ai fini di un discorso. Fine.
Ma se viene portata come prova, allora penso che riguardo a colui che la porta nei video, bisogna prendere quello che sostiene con le pinze di due metri perché a mio parere ragiona poco o ragiona male.
Per adesso ho visto molte più cose travisate e manipolate che cose concrete, ed è su questo che mi sono fatto un'opinione sull'argomento. Il problema è mettere insieme nel calderone prove concrete (cartine, bandiere ecc.) con roba molto ma molto più discutibile (energia gratis, giganti, mud flood, spopolamento ecc).
Giganti ad es. di cui io sono abbastanza convinto dell'esistenza in tempi remoti, ma non in questo contesto di ricerca.
Voglio dire che chi mette insieme i libroni con i portoni per giustificare i gigantoni in case senza tetti alti almeno quanto i portoni, non fa un lavoro di ricerca onesto ma una mistificazione.
************************
Scusa Aigor, ho sempre problemi a postare e poi editare 100 volte, per cui per ora non seguo il tuo filo ed anche quello postato da altri come Kimera, mentre vorrei riuscire a mettere giù e pubblicare quello che ho trovato finora sul thread.
Siccome ti conosco ormai da tempo, sapevo per certo che non avresti mai e poi mai preso il mio post sul personale, però non posso lasciarmi sfuggire l'occasione di litigare per un portone, e qui metterei una faccia che ride alla grande che però non mi funzia
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- El_Barbudo
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in merito al chiavistello.
La posizione sopraelevata funge da antifurto. Non esistevano serrature così complesse che un buon ladro non potesse aprire nel favore della notte, quindi valeva una regola che tutt'ora viene sfruttata nel settore delle serramenta: far aumentare il tempo necessario per sbloccare una serratura.
Considera inoltre che esitevano ancora i portieri ed il personale di servizio che la porta la doveva poter aprire anceh dai piani superiori senza dover scendere tutte le volte quindi alla serratura erano legate delle corde azionabili anche dai piani superiori; il famoso "dare il tiro" bolognese a questo si riferisce: a tirare la corda per aprire la porta.
I portoni erano alti e grossi per varie ragioni:
sicurezza, antifurto: più è pesante e più è difficile da aprire in fretta e più resistente ad essere buttato giù;
praticità: ci dovevano passare anche i picchieri, non necessariamente i cavalli. Ci dovevi far passare i mobili che erano più grandi e non scomponibili come quelli moderni. Ci doveva essere anche lo spazio necessario per far passare argani e carrucole;
estetica e prestigio: il portone grosso era di fatto uno status simbol. La casa era il luogo di rappresentanza per eccellenza: portoni, atri e ampie scalinate servivano ad "intimidire" i frequentatori stranieri (in senso lato).
Altra cosa i cavalli da tiro sono alti tra 1,70 e 180 metri al garrese; i cocchieri delle carrozze avevano il cappello ad altezze tra i 2,50 e i 3 metri e avevano una frusta... lunga e pure questa doveva passare comodamente nei portoni.
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- El_Barbudo
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La Gran Tartaria potrà anche essere esistita, ma questi documentari di mente abierta fan tutto un gran calderone di storie che fanno molta fatica a reggere.
E' un fatto che fin'ora gli unici indizi rilevanti sono le mappe e la bandiera... il resto è solo un gran minestrone di roba varia e mal assortita.
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Per la verità ai tempi in cui furono creati quei volumi, il coro cantava a memoria tanto è vero che la necessità di mettere per iscritto le cose è venuta proprio per aiutare i direttori del coro ad insegnare meglio i canti ai monaci.
La faccio molto breve: si è partiti da segni grafici (neumi) che imitavano i movimenti delle mani del direttore del coro, poi è stato introdotto un tetragramma (quattro righe) fino alla rivoluzione di Guido di Arezzo con i nomi delle note (derivati dall'inn oliturgico Ut queant Laxis, Resonare fibris, Mira gestorum, ecc. ecc. - le cui iniziali di ogni riga corrispondevano alle note dei gradi della scala che all'inizio si chiamavano Ut, Re, Mi - ecc.) fino poi al pentagramma (cinque righe).
Mitakuye Oyasin
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Considera inoltre che esitevano ancora i portieri ed il personale di servizio che la porta la doveva poter aprire anceh dai piani superiori senza dover scendere tutte le volte quindi alla serratura erano legate delle corde azionabili anche dai piani superiori; il famoso "dare il tiro" bolognese a questo si riferisce: a tirare la corda per aprire la porta
Perdonami, ma nel caso da me pubblicato questo non sta proprio in piedi.
Il chiavistello da me postato è "rotativo" nel senso che devi infilarci una chiave, e non esiste modo dal di sopra (interno = atrio del palazzo) o dal di fuori (buco dove inserisci una chiave, di dimensioni molto, ripeto, molto più grosse di una chiave normale) in quanto i piani superiori sono sporgenti rispetto al buco.
Il "dare il tiro" può funzionare in altri casi, ma in questo proprio non ci azzecca.
Non hai vinto, ritenta
PS:
1) la conformazione dell'atrio (gradini subito dopo la porta) non consente accesso con i cavalli, che peraltro renderebbero difficile e decisamente poco pratica, visti i gradini all'esterno, infilare e girare una chiave di quelle dimensioni
2) se ti fai un giro in una qualsiasi delle fortificazioni ancora esistenti in Italia, scoprirai che gli accessi interni (dopo l'ingresso dove passavano in effetti a cavallo) sono poco alti: per una questione di leve è preferibile un portone piccolo che è meglio difendibile e chiudibile. Inoltre la pesantezza poco conta: devi aprire e chiudere la porta, quindi viene sempre bilanciata in modo che lo si possa fare con il minimo sforzo possibile.
3) i mobili... beh un armadio lo inclini e passa anche attraverso una porta moderna di 2 metri di altezza. Basta impostare una ricerca su google "mobili 600" per vedere che sono rarissimi gli armadi a più di 2 ante. E si potevano sì smontare e riassemblare, non come Ikea ovviamente, ma abbastanza da portarli ovunque, altrimenti una volta passato il portone che facevano, li segavano?
Mitakuye Oyasin
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Ma a me basta un solo pezzo del puzzle che non si incastra per pormi delle domande... e questo vale per tutto, dal MoonHoax alla eventuale terrapiatta
Mitakuye Oyasin
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che messa in una certa narrazione, sembrerebbe starci dentro nella confusione tra foto vecchie, foto moderne come questa, e foto di scavi archeologici, purtroppo molto, troppo spesso, senza riferimenti precisi (data e luogo) alle foto stesse.
Con i potenti mezzi a mia disposizione, sono riuscito a capire dove e quando fosse avvenuto il crimine, e posso affermare che....anche questa c'entra na' mazza.
Si tratta di una foto molto probabilmente vera (lo dimostro dopo), della demolizione dello storico grande mercato di Des Halles a Parigi, avvenuto agli inizi degli anni '70, per costruirci sotto una fermata della metro ed un centro commerciale sotterraneo.
www.bfmtv.com/culture/en-images-il-y-a-5...AV-201902280081.html
www.pariszigzag.fr/insolite/histoire-ins...s-le-ventre-de-paris
Non metto qui le foto che si possono vedere sui siti sopra (e come immaginabile, per un'opera del genere nel centro di Parigi, i siti che ne parlano sono tantissimi), ma metto quella che per me conferma la veridicità della foto in questione
fonte : rera-leblog.fr/histoire-la-gare-de-chatelet-les-halles/
Ci sono gli stessi (due mezzi) per forma e dimensioni, camion scuro con tetto bianco, ruspa con la scritta al centro del braccio, striscia orizzontale bianca sul vano motore della parte opposta della cabina della ruspa, stessa mancanza di prova di mud flood scoperto con gli scavi a Parigi negli anni '70 IN QUESTA FOTO.
Se c'è stato un mud flood e se c'è stato pure lì, non è di certo questa una prova a supporto.
E gli archi murati in mattoni che si vedono meglio nella foto a colori, sono le fondamenta di un capannone del mercato identico a quello che ancora doveva essere abbattuto e che si trovava ancora di fronte alla chiesa (sulla sinistra nella foto).
Questo lo dico perché questa stessa foto, sfruttando lo schiacciamento dovuto alla prospettiva e l'ignoranza del contesto, in qualche video viene usata per far credere che la chiesa sia stata costruita su quegli archi per il solito motivo del mud flood, quando invece tra la chiesa ed il recinto del cantiere c'è di mezzo una strada presente oggi come allora, e la cui larghezza è meglio apprezzabile andando a farsi un giro lì con street view www.google.com/maps/@48.8630538,2.345648...7i16384!8i8192?hl=it
A me dispiace rompere ancora le uova nel paniere, ma dovete prendervela con chi le ha messe lì nei video e nei siti alla cazzo di cane
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Guarda, con me sfondi una porta aperta, però io all'inizio della discussione ho postato un video di Tom Bosco che, in mezzo a cose più o meno condivisibili, mostra una serie di foto ben diverse da quella che hai commentato.
Ho messo anche il minutaggio per evitare di perdere tempo.
Quindi sono d'accordo che certe "prove" sono belinate, ma esistono altre cose che fanno venire il sospetto che ci sia qualcosa di poco chiaro.
Mitakuye Oyasin
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sulle mirabolanti tecnologie tartare tipo questa?
Posso dire in verità che sono TUTTE false, com'è vero che questa sembrerebbe far parte di quel video ma che nel video NON C'E' !
Non è che lo so perché sono andato a controllare, lo so perché l'ho fatta io!!
Basta che andate in uno dei siti in cui un'IA trasforma un testo scritto in un'immagine.
E questo robo qui sopra l'ho fatto su questo sito
dezgo.com/
ed inserendo come traccia "ancient mechanical water pump in a museum room"
C'è anche la possibilità di partire da una foto come base di elaborazione, e giocando un po' su quel sito e rivedendo poi il video delle mirabilia con gli occhi nuovi aperti dalla consapevolezza di abbondanti grani di sale , balzerà subito agli occhi che una cosa come questa
è stata fatta probabilmente partendo da una foto di un vecchio telefono a disco per poi finire chissà dove, perché ogni volta l'IA genera un'immagine diversa.
Ecco a voi un'altra bella pompa (quanto mi piacciono le pompe) fatta con lo stesso input di prima
A furia di giocarci, noterete una certa ricorrenza di particolari e similitudini con le immagini del video, una su tutte la disposizione e sfocatura dell'ipotetica descrizione dell'oggetto posta nelle sue vicinanze o attaccata sui muri.
Ora, diciamo che se uno non ha dimestichezza con questi giochini e non si fosse già divertito un po' con queste cose perché non ci è finito lì per un articolo letto da qualche parte come successo a me tempo fa
(delle info su queste IA si trovano qui : it.wikipedia.org/wiki/Stable_Diffusion )
è possibile benissimo che ci possa pure cascare, ingannato dalla buona fede (mal) riposta in chi confeziona il video e l'intero canale su YouTube.
Magari pure chi fa il video è nella stessa trappola ed è in buona fede, non è che lo possa escludere a priori e per tutti.
Ma la malafede che io ho già evidenziato e che contesto, viene fuori quando una carogna tignosa come me va a leggere la descrizione del video :
"Welcome to the mud flood and Tartaria source! Please subscribe and share if you find this interesting!
The Paykend historical museum built near the site in 2003 shows the unique artifacts discovered at the site: tableware, ceramics, Tartarian ancient technology and artifacts found around the perimeter of the city left after the last mud flood in 1892. The official history is hiding a major world power which existed as late as the 19th century. Tartary was a country with its own flag, its own government and its own place on the map. Its territory was huge, but somehow quietly incorporated into Russia, and some other countries. This country you can find on the maps predating the second half of the 19th century. Tartaria developed from a group of settlements in around the 4th - 2nd с BCE as a town with fortresses and other fortifications. It was 20 hectares in area. There stood a square citadel in the center, with a palace and administrative buildings inside and a residential area outside it. A strong defensive wall surrounded the town. The Old World Order was replaced by the New World Order. And the Gregorian Calendar was instituted. To force the common people to accept a new false chronology, thus propagating the great reset. Peace and freedom was been replaced by being fenced up in strict borders. The suppression of Tartary coincides with the new teaching of evolution. We just think we are evolving. We have become disconnected with nature and disconnected with reality. It was not always like that. The farther back in time you go the more connected and at peace we were. They can be seen at Budapest, Dózsa György út 41, 1146 Hungary, open Tuesday - Saturday 9am - 4pm. It is best to call ahead and make a reservation to have enough time to take in the unique Tartarian artifacts and its unknown culture. The mud flood is remembered for cutting the town’s population in half, almost to the point of extinction. Luckily the survivors were able to pull through and rebuild, although with knowledge of the ancient ways lost to the mud flood. The artifacts in the museum were found around the perimeter of the ancient town's walls."
E vediamo dove porta la ricerca di questo Paykend historical museum built near the site
www.centralasia-travel.com/en/countries/...aces/bukhara/paikend
silkadv.com/en/content/paykend-archaeological-site
www.manzaratourism.com/uzbekistan/ancient-settlement-paykend
beh, come si può leggere anche solo dai link, prima ancora di vedere le caverne ed i pascoli, porta in Uzbekistan.
Ma porca di quella troiastan , ma non mi hai detto che il museo è costruito vicino al sito e che queste meraviglie meravigliose è possibile pure vederle, meglio su appuntamento MA A BUDAPEST??
"They can be seen at Budapest, Dózsa György út 41, 1146 Hungary, open Tuesday - Saturday 9am - 4pm. It is best to call ahead and make a reservation"
'Sta roba sarebbe al Museo di Belle Arti ? it.wikipedia.org/wiki/Museo_di_belle_arti_(Budapest)
Ma che pe' ccaso, forse forse, mi stai pigghiandu pu' u' culu?????
<img src=" i.postimg.cc/jjLn8RD4/Solo-gli-utenti-re...l-testo-nascosto.jpg " >
Non si apre?
Ma com'è?
Sei un utente registrato e se clicchi non si apre??
Scherzetto, curiosone!! <img src=" i.postimg.cc/wTbC1wkz/m0196.gif " >
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A me dispiace invece che alcuni di noi stavano portando avanti un filo logico ed altri lo abbiano fatto saltare.Cum grano salis ha scritto: A me dispiace rompere ancora le uova nel paniere, ma dovete prendervela con chi le ha messe lì nei video e nei siti alla cazzo di cane
Tartaria, almeno per me, significa lo "scenario" precedente a quello attuale, di cui ahimè ne abbiamo perso la memoria.
Se Barbudo avesse letto con maggiore attenzione i primi contribuiti postati da Kimera, si sarebbe accorto che stiamo parlando di tecnologia avanzata che è andata "perduta"... vuoi vedere che con l'elettricità wireless, le macchine fotografiche davvero avessero un tempo di esposizione di 15 minuti?!?
E questa, come te la spieghi?
www.etoretro.ru/pic144522.htm?y1=1839&y2...ort=DESC&position=82
L'immagine è riconducibile tra il 1865 ed il 1875, il luogo è ovviamente San Pietroburgo, e tu davvero vuoi farmi credere che il tizio a destra sia rimasto fermo li', in quella posizione, per un quarto d'ora?
Non ti basta, Barbudo?
Allora prendo spunto da una foto postata da te (ti ringrazio, cmq, per il materiale fotografico su Bologna, ho scoperto altre stranezze):
Mi domando, come faranno i due tizi a restare in quella posizione, in bicicletta, per un quarto d'ora?
Senza nemmeno una sfocatura nella foto?
Volete capire che "prima" c'era una tecnologia molto più avanzata di quello che ci è stato narrato?!?
Inoltre per "turisti" a Venezia, intendevo soprattutto i forestieri (per via degli scambi commerciali intensissimi della Serenissima).
Venezia, in ogni fotografia di quegli anni, sembra tutto fuorché una città attiva dal punto di vista commerciale.
Passiamo a CumGranoSalis.
Questa, sotto la colonna di Alessandro, davvero ti sembra un'ombra corta?!?
A me sembra più verosimilmente un'ombra appartenente ad una stagione intermedia (tipo l'autunno oppure la primavera) e saranno (come sostenuto da un ricercartore finlandese di cui ora mi sfugge il nome) le 9/10 di mattina.
Tralasciando gli infissi (come dice Mazzucco, ognuno ci vede quello che vuole), non hai risposto agli altri quesiti da me posti, ovvero:
- Non c'è immondizia per le strade (la narrativa ufficiale ci racconta di città ottocentesche, luride e sporche).
- Per le strade, c'è ancora il fango dell'alluvione di un paio di anni prima (non essendoci molte persone, viene lasciato a terra tranquillamente).
- I negozi sono CHIUSI!
- L'unica attività antropica degna di nota si trova sul fiume (le barche in movimento)
Dove sta l'estrema superficialità?!?
Visto che ho messo anche la cronologia (alluvione del 1858), città deserta (1860/1861)?!?
L'unica cosa su cui potrei riflettere, sono i comignoli spenti.
Siccome Aigor ha postato qualcosa di estremamente interessante sull'originale funzionamento dei camini, non mi sorprenderebbe, arrivati a questo punto, che i comignoli siano spenti perché semplicemente... non sono dei comignoli!
img-fotki.yandex.ru/get/4417/123177916.da/0_923a0_a4af719f_orig
Ma ben altro (ossia "ricevitori" di energia) per scaldare le fredde case di San Pietroburgo.
P.S.
CumGranoSalis ti faccio i miei complimenti, sei riuscito, come il miglior Debunker, ad incasinare/inquinare la discussione.
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- El_Barbudo
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su come si aprisse quella specifica porta io non ne ho la più pallida idea; io ti ho solo fornito una serie di ragioni valide per cui le porte erano alte.
Sicuramente il chiavistello da te mostrato non si poteva aprire con meccanismi di corde, ma a questo punto ti rigiro la domanda:
sei sicuro che quel chiavistello servisse ad aprire la porta?
www.flessya.com/2018/11/19/la-storia-della-porta/
cit: Per quanto riguarda le serrature, dopo la caduta dell’Impero Romano nel V secolo l’innovazione si arrestò del tutto. I fabbri medioevali europei non avevano le conoscenze per creare nuovi meccanismi di protezione, ma sapevano usare l’ingegno per rendere la vita difficile agli scassinatori sfruttando al meglio la tecnologia già esistente. Parliamo, ad esempio, di serrature multiple, per le quali occorreva utilizzare diverse chiavi; di combinazioni complicate di aperture meccaniche; di tecniche di mimetizzazione dei buchi della serratura, magari attraverso ornamenti intricati; oppure finti buchi con meccanismi fittizi dentro e altro ancora.
Altra cosa, continui a parlare di cavalli, ma i picchieri e gli alabardieri continui ad ignorarli: secondo te cos'erano più frequenti nei palazzi?
Ho abitato in un palazzo del 1200 per vent'anni in pieno centro a Bologna. So benissimo anch'io che dopo l'ingresso carrabile si trovano solo piccoli ingressi... chi l'avrebbe detto. Ti dirò di più, per secoli quei piccoli ingressi non hanno visto una serratura, e forse neanche una porta.
Sicuramente ingressi piccoli e stretti erano più difendibili, ma bisogna sempre vedere chi si doveva difendere e dove e soprattutto da chi: in centro città forse era prioritario difendersi dai ladri che dai lanzichenecchi.
Pensa che per secoli le dimore dei ricchi in centro a Bologna erano alte 60-70 anche più di 90 metri eppure non erano dei giganti, infatti le porte erano piccole, poi tutto ad un tratto via le case-torri e tutti a costruirsi mega palazzi il cui piano terra era alto 4-5 metri e fuori dall'uscio di casa un bel corridoio aperto largo anche 3-4 metri, tutto bello ornato... pensa ce ne abbiamo oltre 40 chilometri di "corridoi" così a Bologna. Ci potevano stare i porci, ma i cavalli e le carrozze non ci potevano passare... di giganti neanche l'ombra solo semplice e pura speculazione edilizia.
Guardati Piazza Maggiore a Bologna. E' piena di portoni giganteschi su delle scalinate. Che io sappia, l'unico gigante visto a Bologna è la statua del Nettuno nell'omonima piazza.
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- Cum grano salis
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- Se l'avrei saputo, mo' te l'imparavo! :-P
Bah, vado per le vie brevi stavolta, e chi vuole sapere che fanno e perché :
www.hindustantimes.com/lucknow/more-hidd...2xreLwqcVxv7tiO.html
www.hindustantimes.com/lucknow/lucknow-n...L0Jl4QFlIYE0ACK.html
Ma al di là di quel che hanno trovato ed a cosa servisse (parlo del tunnel), parlare di mud flood in questo caso è fuorviante oppure no?
Dove sta questo Chattar Manzil a Lucknow nell'Uttar Pradesh che nessuno si premura DI SPECIFICARE nei video e che ancora una volta mi devo andare a cercare io cos'è e dov'è?
In cima ai monti, su una collina, a centinaia di km dal mare o da un fiume, da un qualcosa che non possa più facilmente spiegare un'inondazione/esondazione invece del disastro globale recente di cui nessuno ci vuole parlare?
Azz, dietro il culo proprio ce l'ha il fiume Gomti!
Ma magari è un problema della mappa che esagera con le proporzioni e stai a vedere che magari è un ruscello...
"Con i suoi 900 km il fiume scorre lungo l'Uttar Pradesh, attraversa la città di Lucknow e arriva fino al fiume Gange che incontra vicino a Saidpur nel Distretto di Varanasi ."
it.wikipedia.org/wiki/Gomti
E allora, se non mentono o diciamo sono poco attenti anche stavolta, dev'essere per forza un ruscello, anche se di 900km.
fonte : www.alamy.it/ponte-sul-fiume-gomti-luckn...-image365352718.html
Uff, e che cazz, ci sono pure i ponti su 'sto ruscello!
Ma mi domando io, perché fare le campate così alte?
Perché se quegli scavi dimostrano un mud flood invece che una delle (sicuramente prima o poi avvenute nella storia) grandi alluvioni a due passi dal fiume, perché fare le campate così alte, dico io?
Ma non è che pure stavolta, pe' ccaso, forse forse, mi stannu pigghiandu pu' u' culu?????
******************
chgall
Chiedo scusa, non avevo capito che voleva essere un thread a senso unico e senza un contraddittorio motivato, documentato e puntuale sulle prove a sostegno o meno della tesi.CumGranoSalis ti faccio i miei complimenti, sei riuscito, come il miglior Debunker, ad incasinare/inquinare la discussione.
Levo il disturbo, buon comizio
Hasta la Tartaria siempre.
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Non si apre?
Ma com'è?
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- El_Barbudo
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cit. "Se Barbudo avesse letto con maggiore attenzione i primi contribuiti postati da Kimera, si sarebbe accorto che stiamo parlando di tecnologia avanzata che è andata "perduta"... vuoi vedere che con l'elettricità wireless, le macchine fotografiche davvero avessero un tempo di esposizione di 15 minuti?!?"
Guarda, non mi interessa risponderti, ho altro da fare che perdere tempo con te.
Se non ti rendi conto che qua per far quadrare tutto il papocchio di roba proposta, bisogna fare il revisionismo del revisionismo. Oltre a rifare tutta la cronologia, bisogna rifare anche tutta la scienza, la tecnica, gli usi, i costumi, la geografia, l'antropologia, l'anatomia, la religione e la teologia...
Se c'è una cosa che so è che la storia cosiddetta ufficiale è piena di mistificazioni, balle e propaganda di ogni genere... e lo dico da laureato in storia.
Che alcune cose non tornano, o non stanno addirittura in piedi è palese a chiunque sia in grado di fare 2+2, ma da qui a dare per assolutamente certa la versione di un russo che si reinventa la storia in chiave russo-centrica (Etruschi? Erano russi! - Roma? No! Mosca! etc. etc.)
Riguardo alle foto. Se avessi letto il collegamento, sapresti che nel 1870 i tempi di esposizione erano già inferiori ai 30 secondi quindi se devi criticare, fallo con dovizia.
L'ultima foto dei ciclisti bolognesi direi che si può tranquillamente datare tra il 1890 ed il 1902, probabile che fossero già esistenti le macchine istantanee, non ricordo e sincermante non mi interessa.
Certo è che strano che a Bologna c'era gente e a Venezia no... Cos'è? Il depopolamento era selettivo?
Riguardo alle foto di San Pietroburgo, Cum Grano Salis ti ha fatto cordialmente notare che là d'estate c'è anche il sole di mezzanotte, ma ovviamente ignoriamo totalmente c'ho che non si combina con la nostra "tesi", vero?
Ma non vi rendete conto che per far quadrare tutto il vostro racconto, non bisogna riscrivere solo la storia raccontata a scuola, ma pure tutta quella che non viene raccontata al grande pubblico, ma solo a quelli del mestiere e che comunque, nonostante tutto, regge con il racconto ufficiale, ma non con queste teorie?
Io per l'esame di Geografia Umana mi sono dovuto pure studiare un noiosissimo saggio sullo sviluppo urbanistico di Parigi: della grande onda di fango nessuna traccia eppure non c'erano ragioni per nasconderla visto che l'autore indicava per filo e per segno dove, quando e come si è scavato, buttato giù e ricostruito (non indicava solo le macro-aree, ma proprio le vie, in alcuni casi con i numeri civici). Anche lui faceva parte del mega piano orchestrato da Stalin per nascondere i giganti ed il loro complotto per nascondere l'uso del gabinetto agli umani?
Va bene tenere la mente aperta, ma il culo no...
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Troppo comodo.******************
chgallChiedo scusa, non avevo capito che voleva essere un thread a senso unico e senza un contraddittorio motivato, documentato e puntuale sulle prove a sostegno o meno della tesi.CumGranoSalis ti faccio i miei complimenti, sei riuscito, come il miglior Debunker, ad incasinare/inquinare la discussione.
Levo il disturbo, buon comizio
Hasta la Tartaria siempre.
Arrivi, tratti con sufficienza l'argomento presentato, incasini il tutto eppoi, offeso, togli il disturbo.
Ti prego di rispondere agli ultimi quesiti da me posti.
Altrimenti davvero penso che tu sia entrato in questo thread con l'unico scopo di incasinarlo.
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