Forse non sarà necessario aspettare una guerra atomica fra russi e americani, per goderci le piacevoli conseguenze di una contaminazione nucleare. Basterà aspettare che i giapponesi riversino in mare 1 milione e 300.000 tonnellate di acqua contaminata che fino ad oggi è stata stipata nelle centinaia di cisterne che circondano la vecchia centrale (le vedete tutte nella foto del titolo).
I giapponesi sostengono che ormai le cisterne hanno raggiunto la capacità limite, e che bisognerà iniziare a rovesciare in mare il loro contenuto. Questo naturalmente ha scatenato le proteste dei cinesi, dei coreani, dei russi, e della confederazione delle isole del Pacifico, che saranno i primi paesi a vedere il proprio mare contaminato dalle acque radioattive. Si calcola infatti che nell’arco di tre anni l’intero oceano Pacifico sarà contaminato, mentre nell’arco di 10 anni la contaminazione dovrebbe raggiungere tutti gli altri oceani del mondo.
Le conseguenze disastrose sull’ecosistema possono essere solo vagamente immaginate.
La confederazione delle Isole del Pacifico accusa apertamente il Giappone di non voler condividere i dati scientifici sulle acque contaminate, come invece avevano promesso di fare.
E mentre le varie nazioni del Pacifico lamentano apertamente i rischi di questa operazione, tutto il mondo occidentale – di cui il Giappone è alleato – sembra voler ignorare questo pericolo.
Evidentemente la “comunità internazionale” esiste solo quando dobbiamo aggredire militarmente un paese che vogliamo depredare. Ma quando si tratta di mettere in difficoltà uno di noi, allora piuttosto si tace. Anche se il prezzo, in questo caso, rischia di essere un disastro ecologico di portata planetaria.
Massimo Mazzucco
PS: sarcasmo a parte se queste sono effettivamente le implicazioni non riesco a credere che il Giappone intenda fare davvero una cosa del genere.
A proposito, sono stato a Teheran e una volta a settimana si può visitare il caveau sotterraneo dove tengono tutti i tesori. C'è della roba dal valore inestimabile la sotto che solo a vederla ti viene il dubbio che la società in fondo non sia cambiata molto negli ultimi 2000 anni, c'è ancora chi brama i tesori degli altri e farebbe di tutto per metterci le mani sopra. Solo i pretesti sono diventati più elaborati.
Tornando a Fukushima, il casino è bello grosso. Ma c'è un piano per il futuro o continueranno all'infinito ad usare acqua per poi sversarla in mare quando è radioattiva stagionata??
Ci vogliono dieci anni perchè gli oceani siano contaminati?
Molto bene, c'è tempo.
Appena i kamikaze giapponesi versano le acque nel mare si inizia a chiudere lo stretto di gibilterra.
Una volta ultimato, l'economia mondiale cambierà drasticamente e i popoli del mediterraneo diventeranno il primo mondo.
A parte gli scherzi, spero che questi kamikaze non lo facciano!
dato che facilmente ci frastorniamo con le grosse cifre, paragoniamo 1 milione e 300 mila tonnellate citate nel presente articolo con la stazza di una nave passeggeri. per esempio la Msc Seaside che ha una stazza di 154 mila tonnellate. stando puramente alle cifre ce ne vogliono poco meno di nove navi come queste messe in fila. adesso non voglio dire che son "bruscolini" ma prima di farci abbagliare, mettiamolo al confronto con la vastita' dei mari del nostro globo per cortesia.
Occhio anche ai paladini dell'atomo che bazzicano gli ambienti non mainstream, ho l'impressione che anche il dilemma nucleare si, nucleare no, fara'da spartiacque forse piu' della vicenda covid.
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
Be’ che dire buon sushi a tutti, a volte penso che ci meritiamo l’estinzione.
Altro che great reset del 2030,quì non arriviamo a fine 2023.........
Posso capire che poco più di un milione di tonnellate non siano molte vista la vastità degli oceani ma bisogna capire l'iniziale concentrazione dell'acqua contaminata come interagisca con l'ambiente marino, la fauna e la flora, le correnti...
Il governo giapponese naturalmente rassicura, ma siamo VERAMENTE sicuri che rilasciare trizio nel mare sia così sicuro?
Far entrare nella catena alimentare radioattività è così innocuo ?
Anche Tepco rassicura e minimizza i rischi, ma ricordiamoci che sono gli stessi signori che hanno creato il problema e ora vogliono utilizzare l'oceano come discarica a basso costo, oceano che è patrimonio dell'umanità tutta.
1) il pollo di Trilussa, che non ha bisogno di spiegazioni.
2) Carlo Rubbia affermava di viaggiare sempre con una bomba in valigia. Se la possibilità statistica di viaggiare in aereo e di trovarsi di fianco ad un uomo armato di bombe era molto bassa, dal punto di vista statistico la possibilità di trovare due bombe a bordo era praticamente nulla.
3) Gianluigi Gessa, esimio professore, volle ridere degli statistici, affermando che gli eroinomani dovevano la loro tossicodipendenza sicuramente al latte materno, visto che quasi tutti erano stati allattati durante la loro prima infanzia, e che di conseguenza il coefficiente di correlazione tra consumo di latte materno e consumo di eroina durante l'età adulta era vicino a 1.
Nzomma... Le statistiche... Anche no...
Se il rischio è basso questo non vuol dire che sia nullo. Se schiatto per colpa di una particella di cesio 137 ingerita con una scatoletta di tonno che mi produce un tumore allo stomaco, non mi importa nulla delle tue statistiche e del tuo rischio calcolato.
Che si bevano loro le loro acque radioattive, o che le versino sotto casa loro. Un bel buco a a qualche km di profondità e questione risolta.
Eh no caro mio, quel che vogliono è fare sparire tonnellate di rifiuti altamente tossici a costo zero. Non è un problema di impossibilità materiale, è un problema di denaro.
E quella zoccola della Greta dov'è ? Non avremo la fortuna di vederla davanti a Fukushima?
Gli USA sono dall'altra parte del Pacifico, praticamente la palazzina di fronte.
Poi ,chi vive nella pianura Padana come me, è come se fumasse 24 h su 24.
In natura c’è un sacco di radioattività, si chiama radioattività di fondo. Non è possibile non essere esposti a radiazioni, il problema è solo il dosaggio: una banana è poco radioattiva perché contiene una piccola quantità di un isotopo radioattivo del potassio. Invece 10 microgrammi di polonio, l'equivalente di qualche granello di sale, ti uccidono.
Il tabacco che fumate o il carbone usato nelle centrali emette nell’ambiente migliaia di volte la radioattività di Fukushima. Uno pensa al tonno con qualche particella radioattiva ma poi ne assume direttamente nei polmoni una quantità non banale con una sigaretta.
1,3 milioni di tonnellate di acqua radioattiva è letteralmente una goccia nell’oceano, che di acqua ne contiene 1,45 miliardi di miliardi di tonnellate, con una diluizione sufficiente si va sotto la radioattività di fondo, ovvero il problema “scompare”.
Infine tutti gli elementi radioattivi che erano filtrabili dall'acqua sono stati filtrati. La radioattività che rimane deriva dal trizio, che é un isotopo dell'idrogeno.
Il trizio non si accumula nei pesci come il mercurio.
I livelli di sicurezza per il trizio nell'acqua potabile sono 10.000 Bq per litro, diverse volte di più dell'acqua di fukushima.
In altre parole: é sicuramente un problema politico, di immagine, ecologico.
Ma non é una catastrofe.
Una fonte: theconversation.com/.../
Tu la berresti, l'acqua al tritio "relativamente benigna" che "non si accumula così fortemente" nel corpo"? Sinceramente.
***
A me tutti questi articoli di debunking pro-scienza fanno venire il vomito.
Chiaro chiaro...
Se l'acqua è così poco pericolosa perchè non se la tengono loro?
L'acqua di Fukushima è sicura ed efficace.
Infatti i soccorritori stanno morendo ancora oggi, di mesotelioma.
Orbene, sommo dotto, facci capire.......
Quindi la contaminazione dell'acqua sarebbe sparita grazie al filtraggio effettuato, giusto?
Quindi hanno trovato la soluzione per far sparire la radioattività, fantastico!
Bisogna immediatamente farlo sapere a quelli di Chernobyl.
Si incendia una discarica, e l'ente per la tutela ambientale dichiara : "Nessun pericolo per la popolazione"
Si avvelena un fiume: "Nessun pericolo per le falde acquifere"
Brucia una fabbrica di prodotti chimici: " Nessun allarme, l'aria è sicura"
Con questa modalità di approccio non capisco perché esistano gli enti per tutelare le persone.
-ZR-
La Statistica si pone proprio l'obiettivo di non incorrere in quell'errore.
Ovviamente, molti confondono la Statistica con la...Media che è l'indice statistico più grezzo e che deve essere sempre accompagnato da commenti.
Qualsiasi statistico avrebbe detto:
guardate che il valore medio (cioè quello che VOI mi avete chiesto) è 0,5 ma lo Sqm ci dice che uno dei due s'è mangiato tutto e l'altro non ha mangiato niente...
Tra l'altro fare statistiche con due sole unità (ahahah...). Per chiarire subito, però: il risultato non sarebbe cambiato neanche se 50 persone avessero mangiato il pollo e 50 no. Gli statistici avrebbero buttato a mare anche quel (identico) valore medio.
e che devo commentare...
La (geniale) battuta di Trilussa deve essere presa non come una accusa alla Statistica, ma come accusa all'utilizzo grossolano che spesso si fa di alcuni indici statistici.
Questo utilizzo grossolano non viene fatto certo dagli statistici, ma dai mass-media.
Tra l'altro esiste anche la tecnologia a sicurezza intrinseca (centrali autospegnenti autoregolanti sfruttando l'effetto doppler e non il sistema a barre di grafite).
Le scorie delle centrali a tecnologia avanzata sono una percentuale sempre più bassa rispetto alle vecchie centrali e possono anche consumare buona parte delle vecchie scorie per funzionare.
La centrale di Fukushima aveva già terminato il suo ciclo di vita e doveva essere chiusa, era aperta per pura avarizia.
E nonostante ciò, senza un'onda anomala, ma anomala tanto, non sarebbe successo niente.
Magari prima eliminiamo le bombe e poi discutiamo delle centrali.
P.S. l'uranio impoverito non è radioattivo, vedi l'inchiesta italiana condotta dalla dottoressa Loretta Bolgan.
Non conosco la materia e quindi per ora do per buoni i tuoi dati, ma mi sembra che stai ignorando un altro aspetto fondamentale della questione.
L'acqua radioattiva si diluirà con tutta l'acqua di tutti gli oceani e, se si, quanto tempo ci metterà?
Perché ovviamente la diluizione, anche se totale, non sarà immediata e nel frattempo ci saranno zone negli oceani con più o meno elevati tassi di radioattività, a partire ovviamente dal sito in cui sverseranno questa merda.
Quanti e quali danni farà questa "innocua" radioattività durante il processo di diluizione?
Senza sarcasmo dicono che il pericolo non è la contaminazione nucleare, ma la ciodueh, e ci vuole più nucleare per salvare il pianeta #nonc'èpiùtempo
Quanto ad una soluzione meno disastrosa... invece di buttare in mare la spazzatura radioattiva, è così difficile sotterrare quei bidoni sotto gli uffici della Tepco?
O se il trizio fa così bene possono farci una bella piscina.
Ma che c'entra?
Le bombe nucleari servono a prevenire la guerra mondiale, e finora hanno funzionato benissimo.
Le centrali nucleari hanno costi di avvio, di gestione e di smaltimento/protezione delle scorie che sono proibitivi ed antieconomici.
E soprattutto alle centrali nucleari ci sono tante alternative migliori, alle bombe nucleari ancora no (e per fortuna).
L'acqua di mare ha naturalmente una concentrazione di trizio pari a 0.1 / 0.2 BQ / litro, dieci volte meno che nell'aria (fonte: www.irsn.fr/.../Tritium_UK.pdf ).
Mi berrei l'acqua di Fukushima? probabilmente no, come non berrei tante altre sostanze che vengono rilasciate in mare o nelle falde acquifere.
Il mio punto é che non é la fine del mondo.
In tasca ho un portachiavi con attaccata una filetta di trizio, resta illuminata per 12 anni, una figata.
Le radiazioni beta sono principalmente assorbite dai fosfori per emettere luce, ma se mettessi vicino un misuratore sicuramente vedrei qualche sporadico raggio X uscire.
Non ho fatto i conti, ma credo la mia esposizione annua equivalga spannometricamente alla radioattività di un paio di casse di banane.
EPA e altri enti mentono? certamente. Ma SE il problema é il trizio che rende radioattiva l'acqua, é un problema principalmente politico, perché rilasciare quell'acqua in mare non é poi così grave come la gente pensa, ma fa certamente prendere tutti un pò dal panico.
Il punto di @invisibile ha senso: eventualmente la diluizione porterà i valori sotto lo 0.1 naturale, ma intanto ci potrebbero essere "sacche" più radioattive? certo che sì. Quanto saranno pericolose? Secondo me poco o nulla, ma non sono un esperto.
@maxtube: Non hanno fatto sparire la radioattività, hanno filtrato gli elementi estranei all'idrogeno perché chimicamente é facile (e gli hanno messi da qualche parte), mentre separare l'acqua ultrapesante (L'H di H2O non é idrogeno ma il suo isotopo trizio) é molto complicato. Se la diluizione dell'acqua passa da 20 a 0.2 siamo ai livelli naturali di concentrazione di trizio nell'acqua di mare, dunque e' virtualmente "sparita"
Ma se non sei un esperto come fai ad affermare che è solo un problema politico?
Cioè tu a quanti km da Fukushima ti faresti il bagno o dopo quanti km mangeresti il pesce pescato e dopo quanto tempo?
Come vedi non è affatto un problema solo politico perché stanno per rilasciare sostanze mortali nel mare.
Aggiungo: Se qualcuno mi paga il viaggio in Giappone e sistema le scartoffie, mi offro volontario per fare il bagno direttamente dentro le cisterne di acqua radioattiva stoccate.
Il trizio decade con radiazione beta, che non riesce a penetrare la pelle.
Ho trovato questo dal canada: nuclearsafety.gc.ca/.../tritium.cfm in alcune comunità l'acqua del rubinetto esce a 18 Bq/L, la raccomandazione del canada é di stare sotto i 7000.
Ecco, quella sarebbe (davvero) una cosa utile che potrebbero pensare a Bruxelles!
Allora facci sapere come ti è andata.
Quindi ci si può fare il bagno senza problemi.
Ma allora perché tutto questo allarme? E perché non lo fanno normalmente durante la vita di una di queste centrali nucleari?
Se è un toccasana si potrebbe creare una nuova attrazione turistica.
Bagni nel trizio.
Già tanto che ce frega delle generazioni future.
#andràtuttobene
Io dico solo che prima di diffondere allarmismo e urlare alla tragedia imminente bisognerebbe liberarsi da inutili preconcetti e vedere le cose per come sono realmente. Sinceramente non credo che gli USA permetterebbero al Giappone di fare così se fosse così drammatica la situazione, visto che dall'altra parte dell'oceano ci sono loro. Un modo per separare l'acqua "triziata" da quella normale ci sarebbe: farla bollire, però questo avrebbe un impatto ambientale alla fine molto maggiore, oltre che un costo insostenibile.
Non sto dicendo che non ci saranno conseguenze, qualcosa farà, ma se vogliamo salvare il mondo e salvaguardare le generazioni future cremi questo è l'ultimo dei problemi. Magari cominciando a tagliare tutti gli sprechi in cui siamo immersi, visto che il futile rappresenta più o meno 1/3 della nostra economia!
PS: 1/3 era per essere ottimista...
Fallo.
Ah ecco, ci sono i buoni a vigilare su di noi, a proposito di preconcetti.
Quelli che non si fanno problemi a distruggere paesi interi.
Magari sanno che prima che arrivi da loro la diluizione etc e se ne fregano.
Io non ho detto che è il primo dei problemi ma di certo lasciare merda radioattiva per generazioni mostra l'estrema incoscienza ed assoluto egoismo della nostra "civiltà".
Forse perché c'é una irrazionale paura per la parola radiazioni?
O mancano le basi di un argomento scientifico mediamente più complesso del calcio?
Esempio:
In Germania si era parlato di convertire le centrali elettriche da carbone a nucleare.
Dopotutto le turbine, le torri di raffreddamento, gli impianti sono praticamente gli stessi, cambia solo la fonte di calore per far bollire l'acqua e far girare le turbine.
Sai perché non si può fare? Motivi tecnici? no. Politica.
Perché nessuno darebbe l'appoggio per modificare la legge che regola la radioattività massima dentro e nei dintorni di una centrale atomica, in quanto servirebbe alzare questo limite di 10 VOLTE.
Perché una centrale a carbone emette nell'ambiente 10 volte la quantà di radiazioni di una centrale nucleare, e i relativi siti, terreni e impianti sono contaminati OLTRE i livelli permessi da una centrale nucleare.
Quindi l'unico modo di convertire una centrale a carbone in nucleare é di alzare i limiti di legge di 10 volte, ma guai a parlarne
L'uno non esclude l'altro. I soccorritori hanno sofferto una contaminazione acuta dovuta all'amianto presente nell'aria durante e subito dopo i crolli.
Non fosse stata respirabile DOPO (mettiamo chessò, 2 mesi dopo), ci sarebbe stata un'anomala incidenza di mesotelioma e in generale di patologie legate all'amianto, quantomeno nel Financial District.
Sto studiando l'argomento da un po', e più "scavo" più mi sembra di capire che le reticenze attorno al nucleare siano legate principalmente agli incidenti di Chernobyl e Fukushima, avvenuti in circostanze (almeno il primo), virtualmente irripetibili.
Complimenti, non avrei saputo dirlo meglio!
#37 invisibile
Non ho mai detto che sono buoni, ma sicuramente i loro interessi li proteggono...
Non sono gli unici ad avere dato l'OK, è stata l'AIEA ad occuparsi della faccenda e quelli quando si tratta di sicurezza non ci vanno giù leggeri. Guarda caso gli unici che rompono i maroni sono i cinesi, che pensa tu hanno scazzi politici e militari con il Giappone da sempre! Quindi, di nuovo, è tutta politica!! Romperebbero i coglioni anche se scaricassero in acqua un camion di letame biodegradabile
Tutto torna.
...e Three Mile Island.
Il nucleare ha però un problema di base (anche superati tutti i dubbi riguardo a sicurezza e smaltimento, personalmente sono contrario): l'uranio disponibile è limitato.
Non è una soluzione al problema energetico.
Dove avrei detto che è innocua? Se si può evitare di farlo è meglio, in questa circostanza però è la soluzione migliore in rapporto ai rischi che rimango, come spiegato, molto limitati e accettabili. Forse scrivo male ma non mi sembra impossibile da capire.
Smettila di mettermi in bocca affermazioni che non ho mai fatto, per favore.
Mamma mia, ogni tanto mi sembra di tornare all'asilo.
Che è già un passo avanti rispetto al livello "nido" di alcune risposte.
Non mi aspetto che me lo dicano le istituzioni, ma i residenti dell'area avrebbero raccontato le loro storie e nel tempo sarebbe emerso un pattern, così come accaduto in altri casi (ad esempio sud Italia, a seguito della contaminazione di alcune aree a causa di rifiuti tossici, o nel North Carolina dove è successa una cosa simile).
#26 Stolpyn. L'uranio impoverito non è radioattivo.
Mavvaccagher.
Bè hai detto che gli americani etc. quindi credi che non ci siano problemi perché gli americani etc.
Bè hai detto che gli americani proteggono i loro interessi ed i cinesi invece fanno i rompicoglioni. Protestare per una cosa potenzialmente pericolosa non mi sembra che significhi essere rompicoglioni. Da lì l'equazione.
Ma non hai considerato che gli americani sono lontani, i cinesi invece stanno vicini.
Quindi forse gli americani sono dei gran pezzi di merda ed i cinesi proteggono i loro interessi.
Si si così suona più aderente alla realtà.
The Pacific Islands Forum has criticised Japan for the lack of transparency. "Pacific peoples are coastal peoples, and the ocean continues to be an integral part of their subsistence living," Forum Secretary General Henry Puna told news website Stuff. "Japan is breaking the commitment that their leaders have arrived at when we held our high level summit in 2021. "It was agreed that we would have access to all independent scientific and verifiable scientific evidence before this discharge takes place. Unfortunately, Japan has not been co-operating."(BBC - linkata nel mio articolo)
Perchè li tengono nascosti, se non c'è niente di cui temere?
Oltre ai problemi ambientali, politici e di sicurezza, (zona militare e invalicabile), mi viene da sorridere nel pensare ( centrali costruite e ricostruite in italia, reperibilita' dell'uranio permettendo, ,tra costi iniziali e finali, tra appalti, subappalti, riappalti, ritardi e aumenti continui dei materiali da costruzione,nonche' quelli legati alla gestione e manutenzione,quando e se la fanno) al prezzo finale del kw!
Gia', e' proprio un valido sostituto dei combustibili fossili!
Putin,prendi, diro',naturalmente mentre faro' la doccia con acqua riscaldata da energia nucleare,sicuro che i cavalli dei cosacchi non verranno mai alla fontana di piazza san pietro a dissetarsi.
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
Ma quindi quei dati che vengono scodellati qui è il proverbiale oste col suo vino?
Come si dice oste in giapponese?
Siamo alle solite, LASCIENZAH ha detto che è tuttoapposto ed i credenti della nuova religione vengono rassicurati.
Mi ricorda tanto il "sicuri ed efficaci"...
MAXEED
sarebbe interessante riuscire a visionare contributi dossier ecc su quanto sostenete, avete qualche fonte da suggerire?
io non trovo nulla
grazie
Tanto anche quando ce li avete non vi vanno bene, perché "se ci fosse qualcosa di pericoloso non ce lo direbbero comunque". Io ho letto un articolo sul punto, i dati dovrebbero essere sul sito dell'IAEA. Però Max ha affermato precedentemente che: Inutile dilungarsi ulteriormente allora, è una questione di fede.
Ottima domanda. Malizia? Orgoglio? Intento criminale? Sarebbe corretto se condividessero e rendessero accessibili tutti i dati.
Elettronova:
Ho messo i link con informazioni in quasi ogni messaggio
Quindi la tua tesi del "tutto sotto controllo" non sta in piedi.
Se i giapponesi nascondono i dati, un motivo devono averlo.
la prossima volta non t'avventurare in cose che non conosci minimamente...
cit. Perché una centrale a carbone emette nell'ambiente 10 volte la quantà di radiazioni di una centrale nucleare, e i relativi siti, terreni e impianti sono contaminati OLTRE i livelli permessi da una centrale nucleare.
Quindi l'unico modo di convertire una centrale a carbone in nucleare é di alzare i limiti di legge di 10 volte, ma guai a parlarne
Sicuramente c'è qualcosa che mi sfugge : perchè è necessario alzare 10 volte i limiti di legge se contamina 1\10
dei limiti consentiti al "carbone" ?
Fossi in te me ne sbatterei altamente di critiche pregiudizi ecc anche redazione può dire quello che meglio crede, detto questo al momento vedo poco materiale ma sento essere questo tema particolarmente sensibile..
Grazie
Inoltre, il mio "vomitare" era riferito a "certi articoli pro-scienza", non certo ai commenti degli utenti.
Quindi (Pierocosta) pubblica tranquillo tutto quello che devi pubblicare.
Cioè l'uranio serve solo a quello, mentre il petrolio serve a un milione di altre cose, bruciarlo, se hai un'alternativa, è un delitto nei confronti delle generazioni future.
Qualcuno aveva sollevato il problema "e se finiamo l'uranio" a parte che potrebbe essere un ottimo incentivo a consumare quello delle bombe, ma comunque se in due o tre secoli finissimo l'uranio credo che nel frattempo avremmo messo a punto qualche altra tecnologia.
Questo è uno dei tipici ragionamenti sbagliati che si fanno, ovvero misurare la convenienza energetica in denaro.
La prima cosa che conta quando si parla di energia è il rendimento energetico (quanta enrgia devo consumare per ottenere quella che mi serve in corrente elettrica).
Il prezzo in denaro può essere drogato da sovvenzioni, speculazioni e un sacco di diavolerie, MA solo nel breve periodo. Alla lunga si affermano solo i sistemi di produzione più efficienti e, al momento, il nucleare è imbattibile.
Aggiungo che le cosiddette "rinnovabili" sono una ciofeca totale e funzionano solo come operazione di marketing. La loro utilità per sostenere una società industriale a tecnologia avanzata è pressoché nulla.
Ma mi guardo bene dal cercare di minimizzare gli effetti degli incidenti per sostenere questa tesi.
Francamente dell'acqua di Fukushima so poco e visto che la centrale doveva essere dismessa prima dell'incidente (ma non l'hanno fatto) quegli stessi gestori dovrebbero dirci la verità e...l'hanno fatto???
it.euronews.com/.../...
tranquilli malfidenti , fidatevi su!! e poi se greta non dice niente va bene sicuro!!!!
Non sono noti inoltre gli effetti sull'ecosistema oceanico di un rilascio a lungo termine: per sbarazzarsi dell'acqua accumulata serviranno più di 30 anni, e comunque si finirà prima che la centrale sia del tutto smantellata. Greenpeace avrebbe preferito che l'acqua radioattiva fosse stoccata abbastanza a lungo da sviluppare una tecnologia in grado di rimuovere anche il trizio, e accusa il governo giapponese di aver scelto semplicemente la soluzione più economica, ignorando i rischi per ambiente e salute.
focus.it/.../acqua-radioattiva-fukushima-in-mare
Mi unisco alla richiesta di elettronova.
Se avete documentazione interessante.
inseritela.
Sono anch'io contrario al nucleare.
Ma se mi convincente posso cambiare idea a riguardo.
Aggiungo anche pencri alla lista.
Nella foto è uno scavo per introdurre una TBM che scaverá una galleria, uno scavo del genere non ha costi così proibitivi con un paio di milioni si può arrivare anche a più di 30 metri profondità, un pozzo in cemento armato per quell acqua radioattiva lo si fa con 4 spiccioli, non è questione di soldi in uscita, sarà questione che ormai senza emergenza e senza paura i soldi tardano ad entrare, la vedo più come una minaccia a chi di dovere
Con il tempo ho maturato l'abitudine a pensare che al di là di ciò che viene mostrato, in situazioni di una certa importanza, vi sia un altra chiave di lettura, spesso diametralmente opposta a quella proposta. Le acque di Fukushima possono essere tranquillamente viste come un'arma, una possibilità di ricatto… Oppure semplice azione mossa da coscienze totalmente spente e da animi gravati di un karma molto pesante.
A ragione di ciò la stessa cosa capita a chi sta facendo ricerche nel campo delle energie veramente pulite; ostacolato in tutti i modi nonostante i promettenti risultati: traterraecieloblog.wordpress.com/?s=celani . Chissà perche…?
Approssimativamente negli oceani sono presenti 1400*10^18 L di acqua stiamo parlando di ordini di grandezza totalmente diversi, tradotto in soldoni una volta completamente diluito negli oceani ci saranno 1100000000000L di acqua "pulita" per ogni litro di acqua radioattiva. Quale disastro dovrebbe esserci? Inoltre non stiamo parlando di scorie di uranio, plutonio o altri elementi pesanti, l'aqua per quanto contaminata generalmente ha tempi di dimezzamento nell'ordine di anni o decenni rispetto a secoli o più!
Sara'.
Io gia adesso, da dopo Fukushima non mangio piu' alghe provenienti da quella zona.
Ed e' un peccato, perche' le alghe sono un ottimo alimento.
Ma ricordo di aver letto qualche articolo che parlava di contaminazioni.
Magari e' un eccesso di prudenza, vai a sapere.
Ma diciamo che le scorie radioattive hanno un "plus" in quanto pericolosità e durata.
l'alternativa la suggerisce la storia dell'uomo che ha vissuto come minimo 2/300.000 anni senza tutte queste "meraviglie".
DISCLAMER:
Non ho detto che dobbiamo tornare a "grugnire nelle caverne"...
1) la centrale nucleare più che per l'energia viene utilizzata per arricchire uranio
2) la durata di una centrale nucleare e di circa 25 anni, dopo anche il cemento si deteriore per le radiazione e per mantenere gli standard di sicurezza sarebbe stato necessario demolire la centrale, bonificare tutto il terreno e ricostruirla
3) al tempo il costo dell'uranio era di circa 600 dollari l'oncia, senza speculazioni perché non di così impellente interesse, se questo aumenta aumenterebbe anche il costo esponenzialmente dell'uranio.
4) estrarre uranio comporta scavar e in montagne ricchissime di altri elementi radioattivi e amianto, con dispersione nell'aria di tali elementi nonché piccole parti radioattive dell'elemento primario (mi ricordo sopratutto di uno studio sulle Alpi nostrane e sull'aumento di tumori nelle zone circostanti.)
5) Lo stoccaggio delle scorie radioattive è IL PROBLEMA, non un problema, questo perché anche solo le scorie a media intensità hanno un emivita di 300 anni e non esiste luogo al mondo che non venga infiltrato di acqua in tale periodo, non solo il sito di stoccaggio dovrebbe essere costantemente monitorato per tale tempo perché sempre e comunque sotto le brame di malintenzionati o possibili attacchi terroristici. (e ricordo l'emivita e il tempo necessario perché solo la meta delle scorie radioattive decadi in un elemento più stabile)
6) il problema dell'infiltrazione di acqua: se un bidone contenente scorie radioattiva, finisse per riversare il proprio contenuto per infiltrazione di acqua potrebbe contaminare una falda in profondità e rendere non potabile milioni, se non miliardi, di metri cubi di acqua (problema che spaventa sopratutto quando c'è il rischio della fusione del nocciolo)
7) Terremoti, inondazioni, guerre, errori umani possono far finire in meltdown una centrale creando una zona inabitabile per centinaia di anni.
8) con un effetto a catena se le centrali nucleari sono troppo vicine le une alle altre potrebbero innescare una chiusura forza di mote di queste se non addirittura, nel caso peggiore di un abbandono creando non solo zone inabitabili di grandissime dimensioni, ma l'impossibilità di avere energia elettrica nel breve periodo.
9) ricordo che metalli pesanti radioattivi hanno una tolleranza sul nostro fisico che è pari a zero, un po' come l'amianto: ne basta una molecola perché essa, nel tempo, possa causare la comparsa di una gravissima malattia, e rispetto ad altre malattia dai metalli pesanti le terapie chelanti sono quasi inutili (sopratutto per l'insorgere del dubbio che si possa avere tale avvelenamento, vedere sopra emivita che anche per quelli a più bassa intensità si parla di 20 anni.)
e non so quante altre cose ora non ricordo.
Non proprio...la mia tesi non é che é tutto sotto controllo, ma che il pericolo non é così alto come sembra.
SE diamo per buono il problema (solo acqua con trizio) e accettiamo i dati indicati (quantità di acqua e quantità di radiazioni) IN QUESTO CASO il problema non é così grave come si pensa, per i motivi già elencati:
- Diluizione sotto i livelli naturali di trizio già presenti nel mare
- Bassa pericolosità del trizio (radiazione beta)
- Non c'é bio-accumulazione nei pesci o alghe
Non so il motivo del perché non condividono i dati, é una domanda legittima e fondamentale, visto cosa combinano i governi quando manca la trasparenza.
Ma probabilmente si tratta solo di potere, politica e denaro, come sempre
Bella domanda che contiene già mezza risposta.
Forse l'acqua al trizio non è così innocua come affermano.
Se (come dicono) è così innocua condividano i dati o meglio, aprano ad una ispezione esterna che ne certifichi la bassa nocività.
Grazie per il post, hai messo in dettaglio quello che ho scritto per sommi capi nel post 50, inoltre vorrei aggiungere che sapendo benissimo in che mani e' l'energia e i combustibili che la producono possiamo anche scordarci che i prezzi vengano fatti in base alla convenienza della produzione, lo abbiamo visto con il gas russo,quando i prezzi tendono a scendere succede sempre qualcosa che aumenta i profitti dei soliti noti, con l'uranio accade gia' adesso figurarsi se aumenta la sua richiesta! Qualcuno ha scritto che se la produzione diventa insufficente si potrebbe ricorrere a quello delle bombe! Complimenti per l'ingenuita', me li vedo proprio gli eserciti smontare i propri ordigni per il bene dell'umanita'!
In quanto all'uranio impoverito,sottoprodotto dell'uranio guarda caso utilizzato per le centrali nucleari e acquistato sempre dagli eserciti (nato in particolare) per essere trasformato in proiettili, se e' vero che la sua radioattivita' e' inferiore all'uranio e' comunque ,se inalato, causa di avvelenamento da metalli pesanti radioattivi e causa di tumori,ne sanno qualcosa i militari impegnati in iraq e in misura maggiore nella ex jugoslavia e le popolazioni sottoposte ai bombardamenti.
In altre parole,tra il mercato dell'uranio guarda caso controllato fin dall'estrazione dalle forze armate,le centrali considerate zona militare, la destinazione dell'uranio impoverito,beh alla faccia del controllo sociale! Altro che convenienza.
P.S. Particolare non di poco conto,questo governo nel suo programma elettorale (tra l'altro disatteso) ha anche il ripristino del nucleare (pulito)
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
Io nel 2004 fondai una mia piccola società per la progettazione e realizazzione di impianti energetici da fonti rinnovabili, fui uno dei precursori e nel giro di 3/4 anni avevo una piccola aziendina con 15 dipendenti (ingegneri, architetti e periti e commerciali) + 15 a chiamata e circa 60/70 esterni che installavano sopratutto fotovoltaico, ma anche solare termico, pompe di calore, mini eolico e mini idroelettrico. La mia azienda nata dal nulla è arrivata a fatturare quasi 10 milioni di € all'anno, poi ENEL e ENI hanno deciso di farci saltare e tra il 2011 e il 2013 siamo stati spazzati via (10.000 posti di lavoro bruciati solo nel Veneto circa 80.000 in tutta Italia). Le balle usate per distruggere il settore (anche produttivo sopratutto in Veneto dove si era formato il 2° polo produttivo europeo e forse quello più all'avanguardia in termini di tecnologi produttività prontamente svenduta a giapponesi, tedeschi, francesi ecc ecc) furono le più assurde e la tecnica sta tornando buona anche ai giorni nostri con il trappolone del 110%.
Detto questo mi ricordo che, all'epoca feci una ricerca per comparare i costi tra fotovoltaico/eolico e il nucleare, e scoprimmo che nei costi non compariva mai lo smaltimento e la chiusura di una centrale nucleare (cosa che nelle rinnovabili viene sempre messa in evidenza) fino a quando parlando con un collega mi inviò del materiale riguardante l'unica centrale nucleare dismessa al mondo, non mi ricordo esattamente lo stato americano, mi sembra il Massachusett, ma mi ricordo molto bene che i costi per chiudere e dismettere tutto, costarono allo stato 3,5 volte quello che costò realizzarla.
Intanto complimenti vivissimi almeno per averci provato e in parte persino riuscito, perchè quello che eri riuscito a fare in parte era quello che il potere detesta più di tutto: la decentralizzazione della produzione di energia (mini eolico, mini idroellettrico ecc.) che permette anche a piccoli comuni di diventare autosufficienti se non addirittura produttori di energia.
Ma a quel punto ad una piccola comunità di persone viene in mente una domanda: chi me lo fa fare di essere vessato mostruosamente di tasse? sono loro che hanno bisogno di me non io di loro. Noi a sassuolo abbiamo la fortuna di avere due mini dighe lungo il secchia, una di esse da energia a 430 famiglie. ma se l'abbiamo il mio dubbio è sempre e solo stato perché abbiamo tutto l'indotto ceramico in zona.
Correggo una sola delle dighe da energia a 5624 abitanti.
ho letto con molto interesse questa discussione, anche se mi par di vedere che alcune posizioni paiono un po' ideologiche. Credo che il nucleare così come altre tecnologie vada affrontato osservando vantaggi e svantaggi, mettendo dei numeri dietro alle proprie affermazioni, e confrontando con le altre tecnologie a disposizione.
Personalmente io sono stato sempre contrario, perché pur comprendendo che ci sono vantaggi in termini di produzione di energia (in particolare in Italia, dove gas e petrolio sono scarsi) e che i rischi sono comunque statisticamente bassi, mi preoccupa l'idea che la gestione venga fatta in maniera poco onesta e trasparente (intendo per esempio l'uso di materiali non idonei, per lucrare sui costi, con conseguente incremento dei rischi).
Ultimamente però mi sto facendo molte domande, anche perché mi pare che su altre tecnologie non si faccia così attenzione come sul nucleare, eppure l'inquinamento (anche persistente) è notevole.
Mi permetto di fare un esempio con qualche numero. Un inceneritore emette in atmosfera (secondo il gestore, quindi ci si chiede quanto siano sottostimate le quantità) una quantità notevole di:
- diossine: 1 g/anno (la dose accettabile è dell'ordine di un decimo di nanogrammo al giorno per un essere umano; inoltre non è così semplice misurarle, quindi chissà che numeri ci dicono... in uno studio sull'inceneritore di Bolzano si citavano sottostime molto significative della misura avvenute in passato)
- cadmio e tallio: 200 kg/anno (cadmio: tossicità in aria 1 mg/m3; tallio: 0,1 mg/m3)
- metalli pesanti vari: 2 tonnellate/anno
- mercurio: 200 kg/anno (tossicità in aria: microgrammi/m3)
- idrocarburi policiclici aromatici: 50 kg/anno (nell'acqua non devono superare gli 0,1 microgrammi/litro).
Tutte queste sostanze che io sappia sono persistenti nell'ambiente, e tendono a fissarsi nei terreni o negli esseri viventi o a finire in falda acquifera.
Alla luce di quante schifezze emette un singolo inceneritore (e in Italia ne abbiamo una cinquantina di cui 40 in attività) mi chiedo se non siamo un po' prevenuti nei confronti del nucleare.
Siccome qui su luogocomune c'è un sacco di gente preparata, mi chiedo se non si potrebbe mettere su un progetto in cui iniziamo a raccogliere del materiale su questi temi. I numeri ci sono, sparsi qua e là, ma ci vuole tempo a raccoglierli, e avere invece una sorta di deposito di dati verificati potrebbe aiutare tutti quanti a farsi un'idea non ideologica ma supportata dai numeri sulle varie fonti energetiche. Io sarei felice, anche se il tempo è sempre poco, di partecipare.
Buona giornata a tutti
Personalmente io mi rendo disponibile, per quello che posso offrire, con tutti i limiti del caso, avendo chiuso definitivamente con il settore energie rinnovabili nel 2014.
Per quanto riguarda l'impatto da sistemi di produzione, sull'ambiente, nessun sistema ne è esente, nemmeno il fotovoltaico o l'eolico, per non parlare dell'idroelettrico (vedi dighe e sbarramenti) il punto è secondo il mio modesto parere, non il consumo, che è in costante aumento, ma la produzione e la distribuzione. Se noi decentraliziamo la produzione, quindi stravolgiamo il sistema attuale, possiamo ridurre l'impatto e dare sfogo a infinite possibilità di micro produzione, stoccaggio e trasporto dell'energia, con conseguente minore impatto sull'ambiente ma un immenso impatto sui portafogli di chi gestisce l'attuale sistema.
Comunque rimanendo in tema della tua proposta io ci sono.
Chiudo con un altro importattisimo aspetto sulla gestione nucleare, l'approvigionamento=dipendenza da chi detiene le materie prime necessarie, cosa che nelle rinnovabili si ribalta perchè di fatto i sistemi per produrre energia vanno adattati alla specifica fonte DISPONIBILE nel territorio di riferimento, e non ce un solo paese che non disponga della possibilità di ricavare energia sufficente dal luogo in cui vive.
Quella robaccia in mare non ci dovrebbe stare (punto).
Non se ne parla e nessuno si lamenta SOLO perché si tratta del Giappone, membro del G7, amico degli americani e degli occidentali ecc ecc.
Per lo stesso motivo si tollera bellamente lo sterminio indiscriminato, da parte del Giappone, di balene e delfini e di quanti più cetacei si riescano a catturare ed uccidere.
Immaginate cosa sarebbe accaduto se invece che il Giappone si trattasse di Cina, Russia o altri Paesi "canaglia" (come li chiamano i buoni americani),
Avremmo assistito a crociate di cantanti, attori, registi, poeti e calciatori fare la fila davanti all'ingresso dei più seguiti talk show di mezzo mondo; gretini, ambientalisti e verdi che minacciavano di darsi fuoco davanti al parlamento europeo e Washington se non li avessero fermati; giornali, telegiornali, giornali-radio di tutto il mondo che h24 avrebbero dato notizia dell'imminente disastro ambientale.
Ma si tratta del Giappone, Paese amico, Paese che ha "perdonato" agli americani le porcate perpetrate ai loro danni nel 1945 (dimenticandosi delle decine-centinaia di migliaia di vittime), in cambio di una fetta di mercato globale.
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M.M.
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Il Giappone era comunque nella sfera angloamericana già prima della guerra (es. Port Arthur 1904).
Le vecchie ruggini con cinesi e russi (ancora vive) e la scelta (praticamente obbligata) di allearsi con l'occidente non deve sorprendere.
Non fu solo una scelta economica consegnarsi a mani legate ai dannati yankee !
Per il resto concordo: se fossero stati russi o cinesi a comunicare una cosa del genere in occidente ci si sarebbero stracciate le vesti, con greta e i gretini dei fraidei for fiuciur in testa......
Negli stati uniti un giorno o 2 fa hanno scoperto una perdita radioattiva che andava (va?) avanti da mesi da una centrale nucleare (acqua con trizio) in volumi simili a quella stoccata a Fukushima senza tutti i discorsi delle diluizioni etc di cui parlevamo sopra e non c'è ancora stato il disastro, questo può dare un metro di paragone con la situazione giapponese e farvi stare tranquilli, ovviamente se come dicevate giustamente è tutto come dichiarato, se poi l'acqua in questione contiene altri radionuclidi il metro di paragone cambia ma con le iperdiluizioni oceaniche a mio avviso siamo cmq tranquilli. Pensate già solo al mediterraneo; le organizzazioni criminali ci hanno già buttato dentro di tutto in quantità industriali eppure il bagno in estate si fa lo stesso...
P.s. con questo voglio solo farvi stare tranquilli che siamo al sicuro da disastri in questo caso, ma resta cmq grave che ci siano incidenti etc con sempre maggiore frequenza in ambito ambientale. I treni deragliati di cui parlava Massimo trasportanti sostanze tossiche che sono stati bruciate per "ridurre" i danni ambientali sono molto più potenzialmente pericolose, ed infatti ci sono stati molti problemi nella popolazione con morie accertate di animali.
Eccerto, é andato il vicino del piano di sotto, ha bussato alla porta della centrale e si é lamentato della fuga d'acqua con trizio. Perché sennó quelli della centrale nucleare mica se ne accorgono... Il controllo del livello d'acqua in un circuito chiuso é qualcosa che le centrali nucleari ancora non contemplano
Ma non ti viene niente niente il dubbio che quelli che debbano garantire per la tua sicurezza ti stiano prendendo per il culo, eh? Gli stessi che dichiarano che il trizio non è poi chissà chè sono quelli che omettono una fuga di acqua contaminata. E capirai, che sarà mai qualche milione di litri d'acqua radioattiva. Ma tu vai tranquillo, continua a fidarti, che vai bene così
I rifiuti delle centrali nucleari sono materiale radioattivo che non può essere semplicemente smaltito in discarica.
Tale materiale rimane radioattivo per centinaia, se non migliaia, di anni.
Ad oggi i rifiuti radioattivi vengono stoccati in apposite strutture in attesa del loro decadimento, strutture che devono resistere intatte per altrettanto tempo.
Non siamo in grado di costruire uno stupido ponte che stia in piedi per almeno un secolo e pensiamo di costruire depositi per contenere materiale radioattivo che resistano secoli??
Considerati costi di una centrale nucleare per:
- la costruzione (compreso gli studi di progettazione, non solo il materiale)
- il mantenimento (stipendi personale, pezzi di ricambio ecc. ecc.)
- l'acquisto di materie prime per farla funzionare (non solo uranio, immagino)
- lo smaltimento dei rifiuti
il guadagno dalla vendita del prodotto finale, e cioè l'energia elettrica prodotta, quanto ci mette a coprire tali costi?
In pratica, dopo quanti anni di funzionamento la bilancia comincia a pendere dalla parte "profitto"?
Perché altrimenti si fanno tanti discorsi per un oggetto che vive costantemente in perdita. O no?
Proiettili all’uranio all’Ucraina, l’ira della Russia: «Avvicinano lo scontro nucleare»
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Per molti l'ucraina non e' vicina come la Serbia,quindi....
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi