In una recente puntata di “100 Giorni da Leone” avevo lamentato l’assenza di un supporto da parte dei portuali delle altre città ai loro colleghi di Trieste, durante il caldo autunno dell’imposizione del greenpass. Un portuale di Genova mi ha mandato questa lettera, pregandomi di omettere il suo nome, per ovvii motivi.

Caro Massimo, pochi giorni fa, sul canale di Rocchesso, ho ascoltato la tua analisi sul "fallimento" dei movimenti portuali "no green pass", imputabile al mancato seguito, da parte di altri porti italiani, alle iniziative di lotta intraprese dai ragazzi del porto di Trieste.

Credo che sia interessante per te conoscere il resoconto di chi ha organizzato e vissuto quei giorni sulla propria pelle, lontano dai riflettori.

Tra i portuali di Genova, come immagino in molte altre realtà italiane, esisteva già da tempo un piccolo gruppo di pecore nere, tanto emarginate quanto agguerrite, sulla cui formazione anche i tuoi contenuti hanno avuto un ruolo importante.

Avvicinandoci alla data di imposizione del green pass sul lavoro, i fantasmi che segnalavamo da tempo presero corpo per centinaia di colleghi. In chat passammo da 7 membri a 100 nel corso di una settimana. Organizzammo assemblee con delegazioni di altre aziende del porto, creando un piccolo fronte.

Producemmo una prima azione legale (diffida) nei confronti dei terminalisti che avessero richiesto il lasciapassare, attraverso l'assistenza della cara amica avv. Linda Corrias. Ciò avveniva circa una settimana prima che al porto di Trieste cominciasse la protesta.

Eravamo tutti sul piede di guerra, e non appena giunta la scadenza del 15 ottobre ci riversammo davanti ai varchi del porto di Genova, forti anche di alcune centinaia di liberi cittadini.

Nei giorni successivi, il blocco del varco Etiopia si trasformó in una meravigliosa esperienza di lotta, condivisione e solidarietà per migliaia di persone provenienti da tutto il nord Italia, consentendo la nascita e l'estensione di una rete umana capillare sul territorio che, successivamente, avrebbe consentito l'apertura della stagione dei festival come "Umanità in Festa" ed altri, di cui sei stato graditissimo ospite.

In quei fatidici giorni, tutto accadeva molto velocemente. Comparivano gruppi e personaggi di diversa natura, dal prof. Scardovelli agli anarchici, da ragazzi di "estrema desta" a Sara Cunial, dai gatekeepers della controiformazione ai sindacalisti di base.

Siamo riusciti a mantenere tutto sotto controllo, facendo ricorso alle nostre relazioni personali con i vari ambienti cittadini ed attraverso un costante colloquio con i responsabili delle forze dell' ordine.

Nel frattempo, eravamo in contatto con diversi porti italiani, Trieste innanzitutto, ma anche Ancona, Civitavecchia, Marsiglia, dove aspicavamo un estensione della protesta. Diventó virale il motto: "Trieste chiama, Genova risponde..!!” Rieccheggiavano ovunque cori e striscioni.

Assistemmo ad episodi di umanità cristallina, dove camionisti e pattuglie di polizia solidarizzavano con noi al presidio, tra un caffè ed una fetta di focaccia. Ci fu anche un evento di quelli che cambiano in un attimo la percezione del mondo, e segnano per sempre le coscienze di chi vi assiste.

Ad un tratto, tra il cordone di poliziotti e lo schieramento dei manifestanti avviene un mezzo miracolo. Una ragazza riconosce il proprio cugino tra gli agenti antisommossa e gli corre inconto con le lacrime agli occhi. Lui la vede uscire dalla folla e, visibilmente emozionato, rompe le righe, si toglie il casco e la accoglie in un abbraccio d' amore e fraternità assoluti. Sembrava che Harry Potter avesse pronunciato l'incantesimo "Especto Patronum.!!" evocando la luce a dissolvere le schiere di spiriti malvagi.

Tutti noi avvertimmo che la potenza di quel gesto era in grado di polverizzare in un attimo ogni stratificazione egoistica ed ogni tentativo di renderci individui isolati e pavidi. Per qualche attimo é stata visibile "la vera bomba atomica" in nostro possesso, contro ogni volontà distopica e divisiva, imposta dal sistema antiumano.

Alla notizia dell'attacco ai manifestanti di Trieste, la nostra preoccupazione corse alla moltitudine di anziani, donne e bambini che stazionavano al nostro presidio e di cui sentivamo forte la responsabilità. Ma gli sguardi e i responsabili delle forze dell'ordine erano cambiati.

Sapevamo che da lì a poco sarebbe potuto accadere quanto era appena accaduto a Trieste, e non potevamo permetterlo.

Da una parte, cercavamo di evitare gesti inconsulti da parte di chi sentiva montare la rabbia per le notizie che arrivavano dal veneto, dall’altra preparavamo logisticamente un’area privata e "sicura", nelle vicinanze, per trasferire tutte le attrezzature e le vettovaglie donateci dai manifestanti, e predisporre un eventuale ripiego.

Già in questa fase cominciarono a nascere le prime divergenze tra le varie anime della protesta, un fatale anticipo di ciò che si verificó in seguito, per l'intero ambiente a livello nazionale. Forse, tra le realtà più "ruspanti", i nodi vengono al pettine più rapidamente che altrove.

Il presidio si concluse comunque senza sostanziali incidenti. Solo uno sparuto gruppetto di irriducibili e borderline vennero rimossi, senza tanti complimenti, dai carabinieri antisommossa del turno montante quel mattino. Alle loro spalle giacevono i resti dell' accampamento dove avevano trascorso l’ultima notte di riscossa.

L’esperienza di alcuni di noi, maturata dai tragici eventi del G8, ci fece evitare il ritrovarci con la testa fra le mani, a piangere per le violenze subite, senza aver dato alcun valore aggiunto al sostanziale successo ottenuto fino a quel momento.

Operativamente, credo che la nostra sia risultata un’involontaria quanto azzeccata azione di "guerriglia". Il massimo raggiungibile senza perdite, in termini di feriti, fermati o denunciati.

Le manifestazioni andarono riducendosi, mentre una nuova onda di consapevolezza ed entusiasmo diede origine a una nuova stagione di feste ed eventi, dove nutrire la nostra Umanità e cementare la nostra determinazione.

Il nostro obbiettivo era quello di risvegliare più persone possibile rispetto a ciò che stava accadendo e, realisticamente, non credo fosse possibile ottenere molto di più.

D’altronde entrambi sappiamo qual è il vero campo di battaglia. Nessuna rivoluzione definitiva può avvenire altrove.

Mi auguro solo di vivere abbastanza per assistere ad un inversione di marcia sostanziale nella società. Nel frattempo continuo a procedere in direzione ostinata e contraria, cercando di portare il mio piccolo contributo quotidiano.

Spero che questa mia lettera non sia stata solo una perdita di tempo per te. Sarei il primo a rammaricarmene.

Un calorosissimo abbraccio

Segue firma

Comments  
Naturalmente, l'esito di tutta la vicenda sarebbe cambiato se solo Landini, che è pagato per difendere i diritti del lavoratori, fosse intervenuto in loro favore.

Invece di pugnalarli alla schiena, come ha fatto.
Molto bella, grazie.

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Invece di pugnalarli alla schiena, come ha fatto.

Esatto. L'idea che mi sono fatta, è che i grandi capi del sindacato siano sempre stati messi lì per questo, impedire al momento giusto la "svolta".
Lettera molto bella
Landini non lo posso qualificare, pero' non posso nemmeno essere gentile con quei lavoratori che lo sostengono o tollerano il suo ruolo, e non sono pochi.
Confermo tutto, ero lì nella maggior parte dei giorni di presidio.
Un'esperienza bellissima.
Quando lavoravo in Italia mi ero reso conto che il potere dei sindacati confederali superavano di gran lunga quello politico.

Infatti mentre i partiti cambiano vincono perdono o spariscono, cigl cisl e uil rimangono sempre lì al loro posto.
Non esiste trattativa che possano fare altre associazioni di lavoratori davanti ai ministeri e non esiste accordo che possa prescindere dalla firma di questi 3.
Impossibile mandare interlocutori diversi a trattare. Non è permesso.
Praticamente è la politica che si sceglie gli interlocutori.

Senza nessuna possibilità di distinguo, è quello che succedeva in America fino a 50 anni fa quando le rimostranze dei lavoratori venivano gestite e affossate dalla famiglia GAMBINO.
Ecco io penso che i nostri pagliacci che fanno finta di difendere i lavoratori siano dei moderni Sam Genovese che non hanno bisogno di pistole e coltelli in quanto organici allo stato stesso.

I portuali in questo senso l'unica cosa che potevano fare in quanto nudi da ogni protezione era quella di farsi massacrare a colpi di idrante.
Finché la gente avrà nel cassetto la tessera firmata dal sig. Landini non esiste protesta attuabile che non finisca come a Genova nel 2001 o Trieste 2 anni fa
Piansi allora dal dolore e dalla tristezza che mi provocava il vedere in tv a quale nefandezza l'essere umano era arrivato a commettere contro i propri simili che, non facevano altro che difendere i propri diritti di libertà in modo del tutto pacifico. E chi ha osato tanto contro di voi, e di tutti quelli che la pensavano come voi non si sono resi conto ne allora ne adesso che difendevate anche i loro diritti, troppo stupidi e asserviti al sistema per capirlo, forse un giorno quando li toccherà da vicino capiranno quale atto tremendo hanno appoggiato a danno di se stessi, forse dico lo capiranno ma non è detto.
Leggendo questa lettera ho rivissuto quei tristi momenti da incubo e mi è riscesa una lacrima. E' un fatto che andrebbe ricordato nella memoria dell'uomo per evidenziare a quale atrocità è disposto l'essere umano assetato di potere e visibilità. il 15 ottobre andrebbe ricordato come il giorno della fine del diritto al lavoro per chi non asseconda il sistema. Trieste sei l'orgoglio degli italiani doc, e auguro a Puzzer che a febbraio gli rendano il diritto di rientrare al lavoro e a tutti quelli che si trovano nelle stesse condizioni. Non sono solo i sindacati e Landini ad aver tradito il popolo italiano, ma anche la magistratura e le forze dell'ordine, loro non avrebbero dovuto permetterlo tutto ciò, in nome della legge.
Bastava 1 settimana dal 15 Ottobre, tutti a casa da lavoro, l'Italia bloccata, e sarebbe cambiato tutto. Ma questo è il sogno di un altro mondo.
@mgmonte

Hai proprio ragione, purtroppo
I sindacati, nati idealmente per difendere i lavoratori dai padroni sono in realtà un filtro per evitare che i lavoratori possano arrivare ai padroni.

Uno sciopero a oltranza che blocca una fabbrica può fare un notevole danno economico, ma quattro gatti di sindacalisti comprati, riuniti attorno a un tavolo con i padroni, possono impedire tutto questo, a vantaggio ovviamente dell'azienda..
Una menzione anche per Cofferati, che diceva di togliere la pensione ai non vaccinati.
Infatti l'unica modalità di sciopero che funziona è ad oltranza, inizio un mercoledì, altre modalità sono burlette.
#12 bandit

Cofferati & Landini fano a gara fra chi è più faccia di m...
Anche questa lettera sottolinea l'importanza di organizzarsi in gruppi, per essere un po' (molto poco) più forti dove vige la legge del più forte.
E noi formiamo un gruppo?

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#12 bandit


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Una menzione anche per Cofferati

Già. Ho avuto l'occasione di parlare con qualche bolognese, al tempo in cui era sindaco. Mi hanno detto "l'abbiamo votato tutti, e poi ci ha mandato la finanza per impedirci qualunque minima libera iniziativa culturale". Su wikipedia sta scritto che "Si presenta alla città ponendo al centro della propria azione politica il tema della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica". Non ce n'è uno dei grandi capi sindacali che si salvi, e tutti hanno fatto carriera politica. Chissà perchè.

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#5 bandit


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non posso nemmeno essere gentile con quei lavoratori

D'accordo. Ma non posso neanche dimenticare, per esempio di quando, un bel pò di anni fa, ho sentito due ex sindacalisti parlare tra loro e accennare ai "tanti soldi che giravano nel sindacato". O a come venivano reclutati i nuovi sindacalisti, ne ero venuta a conoscenza diretta e avevo la sensazione di non riuscire a "capire". O le tante situazioni che ho visto nel tempo, singoli lavoratori in difficoltà a cui il sindacato "risolveva" qualcosa, guadagnandosene così la gratitudine, e quindi acquisendo consensi e potere per andare avanti col loro programma reale. Come la politica: qualche briciola a qualcuno per affossare tutti quanti.
ci vorrebbe una contro-fiction, magari realizzata dal regista di Invisibili, in cui si piazza una bella frase tipo:

"contavamo sulla massima carica sindacale, ma non avevamo capito che era solo una marionetta a servizio della cialtroneria di stato"....
@ 13 Sertes.

Foto che vale più di mille parole.
I traditori, durante la grande guerra, venivano messi al muro e fucilati di fronte a tutti.

X Massimo

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avevo lamentato l’assenza di un supporto da parte dei portuali delle altre città ai loro colleghi di Trieste, durante il caldo autunno dell’imposizione del greenpass.

Mi sbaglierò, ma si è continuato su questo linea anche dopo aver letto questa lettera.
Non mi sembra che tu abbia ricevuto risposta in merito. Mi sbaglio?
Certo che in portuali di Genova hanno dimostrato che ci sono persone che non chinano la testa, che il rispetto della persona e dei suoi diritti esiste sempre e non è una lampadina che può essere spenta a proprio piacimento del governo.
Tutto giusto quello che hanno fatto, nonostante la solita violenza delle istituzioni (se mai siano esistite per come le immaginavano) abbiano risolto la questione con la solita arroganza di chi non ha argomenti.
Resta il punto, mio personale, che non è stata data risposta alla tua osservazione.

-ZR-
Bello, ammirevole, ma gli errori, a mio avviso, servono per non essere ripetuti.
E l'errore è stato questo:

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15 ottobre ci riversammo davanti ai varchi del porto di Genova,

Quando la soluzione era questa di #9 mgmonte


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Bastava 1 settimana dal 15 Ottobre, tutti a casa da lavoro, l'Italia bloccata, e sarebbe cambiato tutto.

Forse anche un solo giorno, il primo, silenziosamente.
Tutti ovviamente era un'utopia, però i portuali erano uno snodo importante, pochi ma buoni per intonare il "la" all'orchestra, per far fermare il paese e farlo ragionare, altri si sarebbero riuniti, senza necessità di piazze.

Una volta compreso che le Istituzioni di tutela, sindacati, sono solo attori del teatrino, e ne abbiamo avuto la plastica conferma con l'abbraccio ferale del "drago", rimane solo la giusta e corretta iniziativa personale.

Fine delle lacrime, delle manganallate, degli idranti, dei G8, e di tutte quelle forme di protesta poco efficaci che non fanno altro che il gioco di chi vuole soffocare il dissenso, strumentalizzando, infiltrando. Questo è quello che è successo, lo abbiamo visto con l'"assalto alla CGIL" e con Trieste.
Grazie della lettera. Bellissima, poetica, evocatrice, scritta con termini appropriati e ben scelti... Alla faccia di chi si immagina il portuale come un essere un tantino rozzo.

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D’altronde entrambi sappiamo qual è il vero campo di battaglia. Nessuna rivoluzione definitiva può avvenire altrove.

Concordo in pieno.

Suggerisco la visione del documentario: "The mistery of Israel SOLVED" si trova anche scaricabile qui: stopworldcontrol.com/
www.youtube.com/.../

Si capirà che è tutta una battaglia spirituale.
Un ringraziamento ai portuali di Genova, così come ai portuali di Trieste.
Per quanto riguarda Landini, non esprimo giudizi perché sarebbero incompatibili con la decenza del sito di Massimo.
Oltretutto questo individuo non solo non ha difeso i lavoratori, ma si è rimangiato quello che pochi mesi prima aveva affermato al Corriere, quando in un intervista del 1 agosto 2021 diceva: "Non è possibile pensare a licenziamenti o demansionamenti se un dipendente sceglie di non vaccinarsi e la sospensione dallo stipendio è un'ipotesi della quale non se ne parla neanche".
Bene, questo losco individuo non più tardi di 5 mesi dopo accettava senza dire una parola che gli over 50 fossero tagliati fuori dal luogo di lavoro, che venisse loro sospeso lo stipendio e che fosse loro comminata una multa.
Non dimentico, Landini, non lo dimenticherò mai!
O i lavoratori decidono di bloccare un'attività oppure non lo fanno. A Genova il blocco del porto non iniziò nemmeno. Ci fu subito una soluzione di ripiego di bloccare soltanto un varco del porto, lasciando quindi gli altri varchi funzionare regolarmente. Che roba è ?
“Il presidio si concluse comunque senza sostanziali incidenti”: certo, un presidio privo di conseguenze sull'attività del porto che fastidio poteva mai dare?
L'obiettivo principale dei manifestanti è stato quello di avere il minimo di fermati, denunciati,feriti.
Ha prevalso la paura fin da subito.

Al commento 1 redazione chiama in causa Landini: d'accordo al 100%, ma aggiungiamo alcune considerazioni:
1) Agli italiani (a ogni lavoratore italiano) è stata data una scelta su cosa fare: se la gente avesse fatto in massa una decina di giorni di sospensione dal lavoro quasi sicuramente il lasciapassare sarebbe fallito. Inoltre troppi han fatto il pasticcino invece del tampone, cosicchè la campagna di sierizzazione ha avuto alta adesione. Sono gli italiani che hanno scelto di cedere su salute e diritti per un piatto di lenticchie, questa è una realtà che fa male.
2) A chi dice che è stato costretto bisogna chiedere quanti giorni di sospensione ha fatto. Se non ne ha fatto nemmeno uno si tratta di un “falso costretto”. Nessuno non poteva permettersi una o due settimane di sospensione. La gente non ha voluto fare nemmeno un sacrificio minimo, cioè stare a casa qualche giorno e poi riprendere il lavoro (per legge non si perdeva il posto di lavoro).
3) In piazza non ho visto numeri adeguati di partecipazione. Mai, nemmeno il 15/10/21. Tantissimi non vaccinati non hanno mai partecipato alle proteste pacifiche che ci sono state.
4) Nessuno obbliga gli italiani a stare con Landini, hanno stracciato la tessera dopo che lui ha chiesto l'obbligo di siero per tutti? Non mi pare.
5) Sul lavoro, durante la sospensione e dopo il mio ritorno, ho avuto zero considerazione e zero solidarietà (nemmeno a parole) dai colleghi con cui lavoravo da anni, anche quelli che non volevano fare il siero e poi l'han fatto.
Bella. Ebbene, io, triestino, sono uno di quei "feriti". Mi attendono due processi penali, uno per aver lanciato alla polizia (in tenuta antisommossa) una bottiglietta di plastica vuota, senza tappo. L'altra denuncia invece, si svolgerà probabilmente nel 2024, questa invece per aver ritirato al mittente i loro simpaticissimi lacrimogeni che ci facevano tossire, piangere, soffocare. Sono uno di quelli che mise in piedi la protesta di Trieste al porto, essendo stato io uno dei capigruppo dei novax autisti triestini. E cosa abbiamo risolto? Niente se non problemi legali per me e soldi da buttare via per gli avvocati. Se lo rifarei? Si, ma senz'altro con più furbizia e senza farmi filmare, individuare, indagare, accusare e infine processare. Inoltre, so giá che andrá a finire per me non troppo bene, avendo il più totale disprezzo e poca fiducia per la magistratura italiana, che durante quel periodo non ha mosso un dito.
Lettera di un portuale di Genova: Prosit

Quote:

#26 steffo



Grazie steffo per quello che hai fatto per tutti noi.
Mi spiace molto per le conseguenze che stai subendo.

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#7 bushfamilyguy
Quando lavoravo in Italia mi ero reso conto che il potere dei sindacati confederali superavano di gran lunga quello politico...
Finché la gente avrà nel cassetto la tessera firmata dal sig. Landini non esiste protesta attuabile che non finisca come a Genova nel 2001 o Trieste 2 anni fa

Qui sorge una riflessione che si innesta su quella del voto-non voto.

Ebbene, mentre per le votazioni politiche, purtroppo, l'astensione non fa nessuna differenza perché non ci sono quorum convalidanti e resta solo una riprovazione morale che non fa neppure il solletico alla pelle da coccodrillo dei politici di carriera, per quanto riguarda i sindacati la differenza c'è eccome: la tessera si paga e senza tessere la bestia muore di fame.

Quindi direi che se riguardo alle elezioni politiche restano pareri differenti riguardo all'opportunità di votare (e ho già detto troppo rischiando un enorme OT) dovremmo essere invece tutti d'accodo nel disdire ogni iscrizione sindacale (almeno alle confederazioni maggiori) e non rinnovarla mai più.
Redazione, concordo su Landini. Tante parole, ma poi...
che infelicita' provai quando vidi che droghi mise la sua manina sulla spalla di Landini e il suggello del sorrisetto di entrambi, come per dire noi due insieme siamo dalla parte giusta mentre queste teste vuote no. cosa sapranno loro che gli altri non devono o non possono sapere, questa e' la grande domanda. A me sa di una cosa soltanto: chi si rifiuta, viene cancellato o addirittura ucciso, chi si adegua beh.. vediamo Landini come uno dei tanti...
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Ho apprezzato la lettera genuina del portuale genovese. Quella e' gente tosta, che se si muove e' veramente tutta un'altra cosa. Ancora da ragazzo ho nelle orecchie, quando a una manifestazione sulle prime solo studentesca, si inizio' a sentire lontano il suono sordo e metallico degli scarponi col tacco di ferro salire su da San Lorenzo. Erano quelli dell'Ansaldo e subito dietro quelli dell'Italsider, poi quelli delle fonderie di multedo, e poi come per dire noi siamo un'altra cosa i portuali dei cantieri, quello che oggi e' la Fincantieri. Era bello vederli sfilare, compatti e super organizzati. Noi ragazzi cosa perdevamo? una giornata di lezioni barbose.. loro, tutti loro, ci rimettevano una giornata di lavoro... e come si dice a Zena, eran palanche.
STOLYPIN:

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dovremmo essere invece tutti d'accodo nel disdire ogni iscrizione sindacale (almeno alle confederazioni maggiori) e non rinnovarla mai più.

E' quello che ripeto ad ogni occasione possibile. I lavoratori possono punire direttamente i sindacati maggiori, stracciando la tessera e mandandoli affanculo. (E iscrivendosi magari ad un sindacato minore, ma sincero).
grazie a tutti quelli che hanno combattuto in quei giorni, gran bella lettera
#13 Sertes

quello alla destra non ha fatto nulla di diverso da quello che ci si sarebbe aspettati da un curatore aguzzino.

Quello alla sinistra andrebbe preso con le gambe all'insù, per quanto ha fatto.
#31 redazione

in Prov di VI c'è stato solo un movimento sindacale di base che si è mosso in difesa dei lavoratori, in quei frangenti. Si tratta del CUB.

In particolare loro operano nelle strutture ospedaliere, supermercati, trasporti.

Io son l'unico della mia azienda ad essere tesserato con loro, prima del 15/10/21 non sono mai stato iscritto a un sindacato, ma da quella data e per essermi esposto ho deciso di iscrivermi.

Anche con l'uso delle mascherine mi hanno dato una mano.

Tutti e 3 i conferedati invece andrebbero sciolti in una concimaia.
C'è un momento storico in cui hanno vinto i lavoratori in maniera definitiva contro il potere ???
In caso di risposta negativa domandarsi poi anche il perché !!!!!
Strappare la tessera e' il minimo sindacale :hammer:
#29 Stolypin
#31 redazione

Temo che ciò non avverrà mai.
Purtroppo sono i grandi numeri quelli che contano, ed essi dicono che la stragrande maggioranza dei lavoratori si è vaccinata (chi per convinzione, chi per ricatto).

Vogliamo sottrarre dal totale i lavoratori vaccinati a causa del ricatto?
I vaccinati convinti restano sempre in numero maggiore.

Sono questi a dare forza ed energia (e faccia come il culo) ai sindacati, che a loro volta sono stati comprati (come giustamente ha accennato qualcuno) dallo stato a suon di 100-150000 Euro/anno.

Un individuo che prende tutti questi soldi è lontano anni luce dai problemi e dalle preoccupazioni dei lavoratori.
Osserva i lavoratori dalla finestra seduto in poltrona con una coppa di champagne, non sente le loro grida, non sente la loro disperazione, non sente le loro frustrazioni.
I soldi lo hanno reso cieco, sordo e muto.

La busta paga di un sindacalista non è pesante per caso.
#30 audelmar

Belin sei un concittadino in terra straniera... un salutone!
#26 steffo

:pint: ce ne fossero come te... :pint:
#34 stefanob

Confermo, anche a Genova la CUB è stata l'unica a muoversi con noi novax/nogreenpass.
Ci sono due uffici a Genova e non ricordo quale dei due si quello "giusto", ma è corretto riconoscerlo
Bella lettera...respect.
Leggendo i commenti capisco che quasi tutti non sanno che la triplice non vive per nulla di iscritti e i numeri che da sono totalmente inventati, basta chiedere in giro e vedere quanti ti dicono che pagano le trattenute sul cedolino. Unico caso al mondo la triplice vive in realtà di patronati CAF che sono una truffa legalizzata oramai da molti anni essendo quella una attività che un tempo era svolta da commercialisti e consulenti del lavoro. Hanno poi numerose altre entrate che nulla hanno a che spartire col sindacato.
grazie #38 Aigor
e' un piacere essere riconosciuti.
Un salutone anche a te, e dato che ci siamo, a tutti i tuoi amici..!
se puoi guarda un giorno il Righi da parte mia, oppure bevi un sorso di dolcetto con i tuoi amici e mandami un augurio qualsiasi, anche se non lo sentiro' con le orecchie, lo sentiro' col cuore.
Se non si sapesse che siamo in un totalitarismo sarebbe impressionante vedere il doppiopesismo, anche violento, con cui sono stati trattati i pacifici manifestanti di Trieste e le manifestazioni di dissenso di allora e i manifestanti di regime che vengono istituzionalmente tenuti sempre al riparo da ogni conseguenza delle loro azioni anche violente e lasciati liberi di agire contro chi non si allinea come si è visto pochi giorni fa. Ma appunto sappiamo di essere in un totalitarismo.

#13 Sertes

E' una fotografia che vale un trattato.
#42 roberto f.
a 31 anni ero iscritto alla cgil settore metalmeccanico. come mi bruciava che il datore di lavoro mi toglieva, mi pare se non erro, 64 000 lire ogni mese, quando il mio stipendio era 1 milione e 650 mila! dopo 6 anni di lavoro e ristrutturazione aziendale, mi volevano mettere alla porta io chiamai il sindacato. io ero molto ingenuo, perche prendessero a difendermi. ne venne uno della cisl. scoprii che i rappresentanti sindacali erano lavoratori come me ma di grandi aziende. ne avevano per l'anima di prendere permessi per sentire le lagne degli altri.
una volta licenziato continuai a dare la mia tessera alla usb, ma non voglio nemmeno parlarne, dalla padella alla brace. dopo 20 anni mi iscrissi alla fiom settore portuali, di nuovo stessa scena, dopo 6 anni al rinnovo del contratto e cambio di livello, anche questa azienda mi mise alla porta, chiamai quelli della fiom per difendermi. ma anche questi erano particolari. uno di loro era in bilico col suo posto di lavoro e cercava di entrare nella mia azienda, perche l'azienda aveva bisogno di un tecnico responsabile sindacale. non so come ando' a finire perche fui mandato via prima che concludessero i loro affari. intanto io per avere la liquidazione dovetti andare dall'avvocato.
sindacati bella parola, nei fatti meglio alla larga.
Il fatto è che siete stati tutti dei grandissimi polli a credere che il governo avrebbe fatto il dietrofront nel giorno fatidico da tanti ancora nel ricordo, ma già da TUTTI quei giorni precedenti a quel giorno, dovevano rappresentare uno "stato di guerra" permanente a questa sfida a chi sta lavorando.
Cos'è volete risolvervela cantando e facendo tutti gli allegri a queste manifestazioni congiunte d'imbecillità come quelle che ci sono state? Si continui pure ma non crediate di aver partecipato a quelle pagliacciate vi renda dei grandi uomini portatori di un'esperienza "indimenticabile".
#26 steffo
da quello che racconti, non te la stai passando bene. ma se hai la forza di parlarne, psicologicamente gia' ne stai uscendo. dunque sii forte con te stesso e vincerai su di loro, perche sei una brava persona, vincerai in tutta la tua vita.

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#26 steffo

Alla DIGOS non è facile scamparla. Questi cani tengono rigidamente tutto sotto controllo, evitando possibili buchi che danno a individui antagonisti a loro di non farsi neanche riconoscere.
In definitiva sgamano tutti quelli che pensano di essere un Anonymous.
Penso ancora a quel grande pezzo di roba pelato che picchiò ferocemente un manifestante durante una delle manifestazioni contro il Green pass..... Sono passati letteralmente più di due anni da quegli eventi, ma sembra solo qualche tempo fa a me

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#25 Karpov

Praticamente tutte le manifestazioni attuali falliscono perché i primi che possono essere la manforte delle proteste sono gli abitanti delle città. Gli abitanti delle città sono in genere abbastanza tonti e sono praticamente quelli che alla fine in queste proteste festeggiano drinkando o comunque se ci provano fanno quelle piccole azioni sensazionali.
Invece per gli abitanti dei comuni limitrofi sono per la maggior parte, tutti abbastanza indaffarati nelle loro cose private che venire a pensare di andare a fare la protesta è troppo faticoso e inoltre con i prezzi della benzina un motivo in più per ignorare la faccenda.
Con tutta questa gente che non partecipano, la cittadinanza attiva è un enorme galeone affondato nelle Marianne
#13 Sertes

Questa foto rimane scolpita nella memoria...

36 bandit

L ho fatto in data 15 10 2021.
Qualora non avessero capito il motivo.

Domani mi tornano a trovare e continuerò a dirgli due paroline.
Non serve a nulla ma serve a me....
Ste

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L ho fatto in data 15 10 2021.
Qualora non avessero capito il motivo.

Io non ho tessere, ma mi farei un bel selfie con la foto #13 sullo sfondo, e la tessera che brucia in primo piano.
Poi forse capiscono :hammer:
I sindacati confederali servono solo ai sindacalisti, non ai lavoratori.
#26 steffo
Onore a te, ma soprattutto grazie per quello che hai fatto.
Se posso dare un consiglio, ebbene, siccome la tua lotta non è finita non disperare, se per giudizio ti sarà data pena, allora le pagine che resteranno a futura memoria e di pubblico dominio certificheranno ufficialmente che tu hai combattuto i tiranni, non sei stato tra i codardi.
In quel tempo di infami tu sei stato un guerriero giusto, e sarà scritto nella storia del paese da una sentenza, appendila al muro e guardala con orgoglio.

#53 faststep



C è un istituzione che serve? Ormai per quanto mi riguarda non vedo una è una sola istituzione che serva veramente.

Ma attenzione, perché ciò riflette anche lo stato in cui versa l essere umano.
Non siamo migliori dall altra parte della barricata.

#52 bandit

È senza dubbio una bella immagine.
E non nego che ci avevo pensato.
Mi è mancata la volontà di realizzarlo.

#26 steffo

Bè tanto di cappello...
Mi accodo a chi mi ha preceduto.
È un successo che va ben oltre i premi terreni che possiamo trovare qui.
Tanta stima.
Cosa intende con 'le notizie che arrivavano dal veneto'?
Buongiorno, io penso che in questo avesse ragione Paolo Barnard nel suo saggio "Il più grande crimine": Le elite hanno lavorato di anticipo, si sono resi conto per tempo,all'inizio del secolo scorso, che il popolo rischiava di prendere il potere e si sono organizzati per toglierglielo prima di averlo del tutto ottenuto. Genova 2001 è stata l'operazione che ha tolto di mezzo l'ultimo barlume di speranza per noi cittadini del mondo. Adesso bisogna ripartire da zero, mi dispiace per il portuale della lettera ma lui e nessuno di noi vedrà l'inversione nella società. L'unica nostra azione è culturale per un futuro, se sarà possibile, post-evento catastrofico (che non so quale sarà ma probabilmente una guerra).
Auguri
Tiziano
#26 steffo2023-11-28 14:56

E cosa abbiamo risolto? Niente se non problemi legali per me e soldi da buttare via per gli avvocati. Se lo rifarei? Si, ma senz'altro con più furbizia e senza farmi filmare, individuare, indagare, accusare e infine processare

.. sai ci sono passato pure io in situazioni simili, stavo a Genova a prendere botte e a darmi alla fuga cieca.. vabbè ero "giovine".. poco dopo pure io avevo compreso che non era servito a nulla .. anzi adesso so che avere partecipato a tali eventi è stata la cosa più sbagliata che potevo fare.. io ti do un consiglio, ascolta quel senso di vuoto di nulla che ti è rimasto tra le mani perché va compreso..
Ho sempre detto anche in questo blog "credo" che per esperienza personale e non invenzione...che i sindacati sono da mettere al bando. La carriera sindacalista la si fa con passaggi di tessere di partiti per poi curvarsi a 90° verso il nonnismo gerarchico e dopo approvata fedeltà si assumono ruoli. Personalmente mi sono fermato al primo stadio "tesseramento al partito" ... avevo capito il marcio che esisteva....rifiutai tutto e feci disdetta anche dal sindacato " UIL" . Ho sempre spiegato agli amici che serve a piccole cose il sindacato, piccole richieste personali, per il resto devi recarti da un avvocato. qui torno a ripeterlo: fate disdetta dai sindacati, i vostri soldi versati servono solo per i soliti che se li pappano in cene, gite e cazzi personali. quando il problema è grosso "di solito sono invischiati loro dirigenti" ti rifilano un legale esterno ma di loro area....... chiaro?
#5 bandit

Io invece lo qualifico, Landini: un essere spregevole. Ho fatto parte del sindacato in azienda ed ho partecipato a più incontri con il Landini medesimo in vari centri riunioni a Roma quando il personaggio era il segretario generale della FIOM. Sinceramente, allora ,sembrava quel qualcosa di nuovo necessario alla CGIL ed al sindacato tutto per poter far rialzare la testa ai lavoratori dopo anni di massacri contrattuali ,dopotutto venivamo da Epifani e soprattutto dalla Camusso veri spartiacque in favore dei padroni. Mostrava ( Landini) quello spirito battagliero , operaio , comunque anche se poco ha lavorato in fabbrica, sincero, insomma quello spirito da condottiero per riaprire lotte degne di questo nome. A distanza di pochi anni questa illusione si è tramuta in un incubo , non so cosa sia successo , anzi lo immagino ..... soldi......ricatti.....minaccie... un po’ di tutto ma quel possibile condottiero di prima si è tramutato nel più fedele cagnolino al guinzaglio arrivando a perorare il licenziamento di lavoratori senza la magica punturina, Di Vittorio si sarà rigirato nella tomba. È stata una delusione enorme che al confronto quella dei 5S è robucola da bar dello sport. Oggi la CGIL difende solo alcune cause personali tipo devo cambiare ufficio, per avere il part time o lo Smart working o altre cazzate del genere ed in generale si tiene solo per i pensionati , sono la maggior parte degli iscritti, io sono uscito e nelle aziende i giovani giustamente ne stanno alla larga , credo che si estinguerà presto. I lavoratori dovranno organizzarsi in maniera diversa o almeno senza la triplice ( Cgil uil cisl ) poiché sono tutti a libro paga d’altronde con i permessi i delegati non lavorano e beccano pure belle prebende quindi la situazione è tutta da ricostruire e i lavoratori portuali , quelli veri, potrebbero essere un buon esempio/inizio per un nuova era.
#13 Sertes

Foto emblematica , considera che Landini è alto e grosso per cui il criminale finanziario credo sia sopra un grosso scalino per dominarlo con il braccio intorno al collo.
#42 roberto f


Quote:

triplice non vive per nulla di iscritti e i numeri che da sono totalmente inventati, basta chiedere in giro e vedere quanti ti dicono che pagano le trattenute sul cedolino. Unico caso al mondo la triplice vive in realtà di patronati CAF che sono una truffa legalizzata oramai da molti anni essendo quella una attività che un tempo era svolta da commercialisti e consulenti del lavoro.

Proprio così e hanno stipendi e soprattutto pensioni MOLTO diverse dai lavoratori che dovrebbero rappresentare.

Il comportamento dei sindacati in Italia dall'imposizione terapia genica preventiva in poi, rimarrà un'onta indelebile come la frase del dragone e le cure negate dall'innominabile emaciato

Non sarà cancellabile mai

Come nessuno potrà dimenticare la bassezza, il disprezzo, l'emarginazione subita dai pochi dissidenti sui posti di lavoro.

Possiamo però guardarli dritto negli occhi, a testa alta.
Non abbiamo necessità di evitare argomenti o abbassare la testa come loro.

Fan finta di niente, ma ricordano, eccome se ricordano

Son povera gente, poveri di spirito, io li vedo molto più vittime di noi, ma tanto