Gideon Levy è l’unico giornalista israeliano che abbia sempre avuto – e tuttora ha – il coraggio di criticare apertamente la politica di Israele verso i palestinesi. Questo suo articolo è uscito su Haaretz tre giorni fa.

di Gideon Levy

L’opinione pubblica israeliana deve svegliarsi, e con essa l’amministrazione Biden. Questa emergenza è più grave di qualsiasi altra durante questa guerra

L’unica cosa che possiamo fare ora è chiedere, implorare, piangere: non entrate a Rafah. Un raid israeliano su Rafah costituirebbe un attacco al campo profughi più grande del mondo. Trascinerà l’esercito israeliano a commettere crimini di guerra di una gravità che nemmeno lui stesso ha ancora raggiunto. In questo momento è impossibile invadere Rafah senza commettere crimini di guerra. Se le Forze di Difesa Israeliane (IDF) invadessero Rafah, la città diventerà un’impresa di pompe funebri.

Attualmente a Rafah si contano circa 1,4 milioni di sfollati, alcuni dei quali si stanno rifugiando sotto sacchetti di plastica trasformati in tende. L'amministrazione americana, presunta custode della legge e della coscienza israeliana, ha condizionato l'invasione di Rafah al piano israeliano di evacuare la città. Esiste e non può esistere un piano del genere, anche se Israele riuscisse a inventare qualcosa.

Nella devastata Striscia di Gaza non c’è più nessun posto dove andare.È impossibile trasportare un milione di persone totalmente indifese, alcune delle quali già sfollate due o tre volte, da un luogo “sicuro” a un altro, luoghi che diventano sempre campi di sterminio. È impossibile trasportare milioni di persone come bestiame. Nemmeno il bestiame può essere trasportato con tanta crudeltà.

Inoltre, non c’è nessun posto dove evacuare questi milioni di persone. Nella devastata Striscia di Gaza non c’è più nessun posto dove andare. Se i rifugiati di Rafah verranno trasferiti ad Al-Mawasi, come proporrà l’IDF nel suo piano umanitario, Al-Mawasi diventerà teatro di un disastro umanitario come non abbiamo mai visto nella Striscia.

Yarden Michaeli e Avi Scharf riferiscono che l'intera popolazione della Striscia di Gaza, 2,3 milioni di persone, dovrebbe essere evacuata in uno spazio di 16 chilometri quadrati, grande all'incirca quanto l'aeroporto internazionale Ben-Gurion. Tutta Gaza nello spazio aeroportuale, immaginatevi.

Amira Hass ha calcolato che se un milione di persone si recasse ad Al-Mawasi, la densità abitativa sarebbe di 62.500 persone per chilometro quadrato. Ad Al-Mawasi non c'è niente: niente infrastrutture, niente acqua, niente elettricità, niente alloggi. Solo sabbia e ancora sabbia, per assorbire il sangue, i liquami e le epidemie. Pensare a questo non solo fa gelare il sangue, ma mostra anche il livello di disumanizzazione che Israele ha raggiunto nella sua pianificazione.

Il sangue verrà versato ad Al-Mawasi, come è stato recentemente versato a Rafah, il penultimo rifugio sicuro offerto da Israele. Il servizio di sicurezza dello Shin Bet troverà un funzionario affiliato ad Hamas che dovrà essere eliminato lanciando una bomba da una tonnellata sulla nuova tendopoli. Moriranno venti passanti, la maggior parte dei quali bambini. I corrispondenti militari ci racconteranno, con occhi lucidi, del meraviglioso lavoro che l'IDF sta facendo per liquidare l'alto comando di Hamas. La vittoria totale è vicina; Ancora una volta gli israeliani saranno soddisfatti.

L’opinione pubblica israeliana deve svegliarsi, e con essa l’amministrazione Biden. Questa emergenza è più grave di qualsiasi altra durante questa guerra. Gli americani devono bloccare l’invasione di Rafah con i fatti, non con le parole. Solo loro possono fermare Israele.

Gli americani devono bloccare l'invasione di Rafah. Solo loro possono fermare Israele.

Il settore cosciente della comunità israeliana cerca fonti di informazione diverse dalle emittenti locali, che trasmettono “caramelle per i soldati” e che si autodefiniscono canali di notizie. Guardate le immagini di Rafah su qualsiasi canale straniero – non vedrete nulla in Israele – e capirete perché non può essere evacuata. Immaginate Al-Mawasi con i due milioni di sfollati e capirete come proliferano i crimini di guerra.

Sabato è stato ritrovato il corpo di Hind Hamada, una bimba di sei anni. Questa bambina era diventata famosa in tutto il mondo dopo i momenti di terrore che lei e la sua famiglia hanno vissuto il 29 gennaio davanti a un carro armato israeliano – momenti che sono stati registrati in una telefonata con la Mezzaluna Rossa palestinese, fino alla cessazione degli attacchi. Tutti gli otto membri della sua famiglia sono morti.

Hind è stata trovata morta nell'auto bruciata di sua zia in una stazione di servizio a Khan Yunis. È stata ferita e ricoperta dai sette cadaveri dei suoi parenti; è morta dissanguata prima di poter scendere dal veicolo. Hind e la sua famiglia avevano risposto all'appello "umanitario" di Israele di evacuare. Chi vuole altre migliaia di Hind, invada Rafah, la cui popolazione sarà evacuata ad Al-Mawasi.

Fonte Haaretz

Comments  
interessante, con questo vedremo chi comanda su chi.
Ma questa è una vera e propria buffonata.
Una presa per il culo per tutti quanti, in primis per il povero popolo palestinese.
Continuo a chiedermi come mai fino ad ora i principali paesi arabi sostenitori della palestina
non siano ancora intervenuti .
Come mai solo tante chiacchiere, tante minacce di intervenire?
Come mai non intervengono in modo serio e decisivo?
Credono forse che finirà così?
I prossimi saranno loro, Iran, Siria, Libano ecc...

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#2 maxtube100 - Continuo a chiedermi come mai fino ad ora i principali paesi arabi sostenitori della palestina
non siano ancora intervenuti .

è un po´quello che Redazione ha sottolineato un paio di volte, ad essere attaccati non sono gli Emirati o il Qatar, quindi il resto è facilmente spiegabile, purtroppo.
fuori tema ma ritengo importante

pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38274635/

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#3 veljanov è un po´quello che Redazione ha sottolineato un paio di volte, ad essere attaccati non sono gli Emirati o il Qatar, quindi il resto è facilmente spiegabile, purtroppo.

Si ma questa cosa è gravissima.
Perchè se non intervengono si crea un precedente che non potrà mai più risolversi.
Perchè distruggerà completamente l'equilibrio del mondo arabo che si dimostrerà all'opinione pubblica mondiale e soprattutto araba come degli emeriti contaballe che non possono risolvere i problemi.
E sarà il peggio , sarà l'inizio del crollo del mondo arabo non essendoci più sicurezza interna!

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#5 maxtube100

anche questo è vero.

stiamo sempre parlando di quelli che ufficialmente nel 2016 si dilettavano con una moda non proprio piacevole, accompagnata puntualmente da slogan originalissimi al momento di farsi saltare in aria... poi arrivò la soluzione a un virus artificiale ancor prima che questo venisse diligentemente diffuso, e come per magia la voglia di ricordare all`umanitá la grandezza di dio venne meno...
#2 Maxtube 100


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Continuo a chiedermi come mai fino ad ora i principali paesi arabi sostenitori della palestina
non siano ancora intervenuti .

E se fosse proprio la strategia Usa/Israele?

Da tempo mi pare che gli Usa utilizzino una strategia, come si dice oggi win/win.

Si vede ad esempio con l'Ucraina..:
-teniamo la guerra in Europa e fuori dai nostri confini
-rompiamo le scatole alla Russia ed ai competitor globali
-se vinciamo prendiamo l'Ucraina, se non funziona, amen abbiamo cmq raggiunto i due obiettivi sopra, e pace per l'Ucraina e gli Ucraini distrutti.

In Palestina potrebbe funzionare così:

-regalo la grande Palestina al fondamentalismo ebraico.
-se intervengono i paesi arabi scateniamo una bella guerra allargata "locale".
- se vinciamo ci prendiamo il medio Oriente.
- se perdiamo schiacciamo il pulsantino rosso dell'atomica,
e saluti a tutti qualsiasi cosa succeda.
"L’opinione pubblica israeliana deve svegliarsi, e con essa l’amministrazione Biden. Questa emergenza è più grave di qualsiasi altra durante questa guerra. Gli americani devono bloccare l’invasione di Rafah con i fatti, non con le parole. Solo loro possono fermare Israele."

è l'ennesima tragedia e non sarà l'ultima
tuttavia non riesco più a giustificare clichè come questo perchè le responsabilità dirette e determinanti dovrebbero essere imputate agli esecutori di ordini - chi preme il grilletto chi compie l'unica azione possibile affinchè tali orrori possano effettivamente manifestarsi sul piano fisico.. con questo, ovviamente non intendo giustificare il resto degli attori coinvolti..
Alla luce dell'articolo mi domando come i nostri governanti riescano a guardarsi allo specchio senza ricevere uno sputazzo in faccia dall'immagine riflessa.
Sostenere, giustificare e approvare simili atrocità disumane, senza peraltro esserne coinvolti direttamente, dovrebbe come minimo impedire a questi personaggi di uscire anche per strada.
#9
Hanno appena votato -2 gg fa- alla camera qualcosa che credono, credo, li tenga al riparo da eventuali giudizi di tribunali internazionali..
#4 almatronic

totalmente fuori argomento

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Come mai solo tante chiacchiere, tante minacce di intervenire?
Come mai non intervengono in modo serio e decisivo?
Credono forse che finirà così?
I prossimi saranno loro, Iran, Siria, Libano ecc...

È vero.
È preoccupante.
È anche vergognoso che tutto l'uccidente regga impunemente il gioco a questi crimini, io non riuscirei a vivere se fossi uno dei leader uccidentali: o dimissioni immediatamente, chiedendo in diretta e all'improvviso al Popolo di andare a elezioni anticipate per fermare questa sciagura, ovvero prenderei la strada del "suicidio assistito" da parte della mafia sionismo opponendomi.
Penso di avere ancora una coscienza che mi impedisce di sostenere un crimine che è ormai ben oltre, di moltissimo, alle decantate stragi naziste (certi comportamenti sono nazisti). Mi chiedo invece che cosa abbiano nel corpo che li fa muovere i vari draghi, von der sto *, meloni, scioltz, eccetera eccetera..... Non mi stupirei se fossero tutti degli automi meccanici.

I Paesi Arabi si trovano in una posizione diversa: sappiamo molto bene che affrontare la nato lurida significa arrivare al confronto atomico, i vertici nato sono pazzi, più chiaro di così... E invece i Paesi Arabi non sono così armati. Non possono sostenere un attacco alla squallida nato senza subire ritorsioni gravissime, che se ne dica l'Iran la bomba atomica non ce l'ha, per dirne uno.
C'è disparità di forze in campo, c'è poco da fare.
Persino contando che qui in Uccidente il Popolo è critico e non è tutto propriamente in linea con i propri governanti, ma appena si sentisse arrivare una bomba in testa, non so se continuerebbe a stare dalla parte degli Arabi come potrei fare io.
E parlo solo dei più critici.

Rapporti di forza. In guerra è sempre così.
Questa situazione rischia davvero di degenerare in qualcosa di irrimediabile, i poveri Palestinesi dovranno subire ancora parecchie perdite perche' la zona che dovrebbe ospitarli si trova in egitto e gli egiziani non hanno nessuna intenzione di mettersi dentro casa qualche milione di profughi, percio' penso proprio che adesso siano presi tra due fuochi.

Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.

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Questa situazione rischia davvero di degenerare in qualcosa di irrimediabile, i poveri Palestinesi dovranno subire ancora parecchie perdite perche' la zona che dovrebbe ospitarli si trova in egitto e gli egiziani non hanno nessuna intenzione di mettersi dentro casa qualche milione di profughi, percio' penso proprio che adesso siano presi tra due fuochi.

Li vogliono sterminare. Tutti. Lo hanno anche detto. Sembra che lo vogliano fare. Nessuno ha le palle per fermarli. Ma questo significa essere complici. Complici della più tragica, ingiusta e crudele carneficina della storia dell'umanità.
Peggio non ne esistono, cercate dove volete. Non ce ne sono.
E siamo COMPLICI.
#2
"Continuo a chiedermi come mai fino ad ora i principali paesi arabi sostenitori della palestina
non siano ancora intervenuti .
Come mai solo tante chiacchiere, tante minacce di intervenire?"

Forse siamo noi che vediamo i paesi arabi come un blocco monolitico.
In realtà sono diversi, in continua lotta tra loro.
Alcuni si fanno difendere dagli americani altri fanno affari con gli americani (petrolio vs armamenti).
"Praticano" un islam differente.
Già ai tempi di Safdam e poi Gheddafi, si insultavano pesantemente nei meeting della lega araba, accusandosi a vicenda di collaborazionismo con il grande satana (gli Usa).
Di fatto sono inferiori militarmente e nessuno vuole prendersi un paio di milioni di rifugiati, di cui un parte non irrilevante si riconosce in un movimento politico votato alla violenza.
Inoltre chi per il momento fa affari in dollari, rischia di vederseli congelare come è successo a Putin e agli oligarchi..
La maggioranza dell' opinione pubblica israeliana è con Netanyanu: inutile illudersi.

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La maggioranza dell' opinione pubblica israeliana è con Netanyanu: inutile illudersi.

Questo è ovvio.
Il problema è che pure gli u.s.a sono con il macellaio. E pure i nostri pupazzetti in parlamento.

Se fossimo un Popolo con le palle, a sto giro elettorale li manderemmo tutti a casa. Votando qualsiasi partito e qualsiasi soggetto che non fa parte di questa congregazione di squallidi pavidi al servizio del regime di washington.
# 2 Maxtube100


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Continuo a chiedermi come mai fino ad ora i principali paesi arabi sostenitori della palestina
non siano ancora intervenuti .

In verità, se ricordo bene, con la scusa dei terroristi, le forze americane/sioniste hanno già pure bombardato in Libano, Cis-Giordania, Siria e Yemen. Tutti stati ovviamente a sovranità propria, seppur limitata.

Credo che la strategia sia proprio quella di trascinare tutto il medio-oriente in uno scontro globale.

Scontro che avrebbe solo sue scenari possibili: il primo è che gli USA scenderebbero in campo in piena forza e spazzerebbero via tutti questi Stati con gioia immensa dei Sionisti. Il secondo è la creazione di una allenaza militare tra varie nazioni medio-orientali (oltre alle già citate aggiungerei Iran e Arabia Saudita) a cui si potrebbero aggiungere altre nazioni stufe dell'espansionismo occidentale. E penso, così, in ordine sparso Corea del Nord, India, Pakistan e perchè no!?, Russia e Cina. Stiamo quindi parlando dello scoppio della III guerra mondiale.

Per questo credo che gli stati medio-orientali non abbiano ancora deciso una strategia visto che dovrebbero scegliere tra l'essere spazzati via e lo scoppio di una guerra totale con conseguenze inimmaginabili