Diversi dipendenti palestinesi della UNRWA, rilasciati dopo una detenzione da parte di Israele, hanno raccontato di essere stato obbligati a mentire sulle presunte complicità dell’agenzia dell’ONU con Hamas, negli attacchi del 7 ottobre.
Come tutti ricorderanno, l’accusa di complicità negli attentati da parte di Israele era costata all’UNRWA la sospensione dei finanziamenti da parte di molti governi occidentali. Ebbene, non solo Israele non ha mai saputo fornire le prove di questa complicità, ma ora si scopre che alcuni suoi dipendenti, durante la prigionia, sono stati torturati, ricattati e obbligati a mentire su questo fatto.
Dall’articolo della Reuters leggiamo:
“L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha detto che alcuni dipendenti, rilasciati a Gaza dopo la detenzione israeliana, hanno riferito di essere stati costretti dalle autorità israeliane a dichiarare falsamente che l’agenzia ha legami con Hamas e che il personale ha preso parte agli attacchi del 7 ottobre.
Queste affermazioni sono contenute in un rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (UNRWA) visionato da Reuters e datato febbraio 2024, che descrive dettagliatamente le accuse di maltrattamenti durante la detenzione israeliana da parte di palestinesi non identificati, tra cui diversi lavoratori dell’UNRWA.
Il documento afferma che diversi membri dello staff palestinese dell'UNRWA sono stati arrestati dall'esercito israeliano e aggiunge che i maltrattamenti e gli abusi che affermano di aver subito includevano gravi percosse fisiche, waterboarding e minacce di danni ai membri della famiglia.
"I membri del personale dell'Agenzia sono stati soggetti a minacce e coercizione da parte delle autorità israeliane durante la detenzione e hanno subito pressioni per rilasciare false dichiarazioni contro l'Agenzia, tra cui il fatto che l'Agenzia abbia affiliazioni con Hamas e che i membri del personale dell'UNRWA abbiano preso parte alle atrocità del 7 ottobre 2023. ", dice il rapporto.
“Oltre ai presunti abusi subiti dai membri del personale dell’UNRWA, i detenuti palestinesi hanno descritto in modo dettagliato percosse, umiliazioni, minacce, attacchi di cani, violenza sessuale e morte di detenuti a cui sono state negate le cure mediche”, afferma il rapporto dell’UNRWA.
L’UNRWA, che fornisce aiuti e servizi essenziali ai rifugiati palestinesi, è al centro di una crisi a causa delle accuse israeliane avanzate a gennaio secondo cui 12 dei 13.000 dipendenti di Gaza avrebbero preso parte all’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre.
Le accuse israeliane hanno portato 16 paesi, compresi gli Stati Uniti, a sospendere i finanziamenti per 450 milioni di dollari dell’UNRWA, mettendo in crisi le sue operazioni. L'UNRWA ha licenziato alcuni membri del personale, affermando di aver agito per proteggere la capacità dell'agenzia di fornire assistenza umanitaria, ed è stata avviata un'indagine interna indipendente delle Nazioni Unite.
La Norvegia, che ha continuato a finanziare l’agenzia, ha dichiarato il 6 marzo che molti paesi che hanno sospeso i finanziamenti probabilmente ci ripenseranno e che i pagamenti potrebbero riprendere presto.
Reuters non ha potuto confermare in modo indipendente i resoconti di coercizione del personale dell'UNRWA e di maltrattamenti sui detenuti, sebbene le accuse di maltrattamenti concordino con le descrizioni dei palestinesi liberati dalla detenzione a dicembre, febbraio e marzo riportate da Reuters e altri media.
Interrogato dalla Reuters per un commento sulla serie di accuse contenute nel rapporto, un portavoce militare israeliano non ha risposto specificamente alle accuse di coercizione del personale dell'UNRWA, ma ha affermato che le forze di difesa israeliane agiscono in conformità con il diritto israeliano e internazionale per proteggere i diritti dei detenuti.”
E noi naturalmente ci crediamo.
Massimo Mazzucco
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Del resto prima della "soluzione finale" hanno collaborato col regime hitleriano (così dice Franco Fracassi)
Avevo già messo un link in "commenti liberi" dal Parstoday, se è il caso lo vado a eliminare.
Ma certo che ci crediamo. Ci crediamo eccome!
Tale "diritto" che in realtà è più "storto" che "diritto" afferma, tra le altre cose:
Art. 1
《Noi israHelliani e amer*i cani (e spesso anche inglesi) abbiamo sempre ragione, siamo i buoni, siamo sempre dalla parte del bene, qualsiasi cosa accada le responsabilità sono sempre e comunque degli altri.
Noi abbiamo il diritto di piangere, minacciare, esportare la nostra demoNcrazia con le bombe buone perché abbiamo sofferto.
Chi non è d'accordo con i 2 precedenti commi è un dittatore, un bruto pericoloso e soprattutto è antisemita!》
Sono peggio dei nazisti.
Neppure i nazisti sono arrivati a tanto.
E poi, è risaputo: poli uguali si respingono.
Dici bene, dici.
Ma, anche mettersi militarmente contro questi viscidi criminali a stAlla a 6 punte, che hanno 200 bombe atomiche... capito te? Questi ***** hanno 200 atomiche e noi abbiamo lasciato che le avessero senza batter ciglio!
Mi sa che un brutto giorno dovremmo farci i conti.
Comunque per fermarli ora, come dice M.M. sarebbero sufficienti delle belle sanzioni. Che usamerda impedisce. Con i veti.
Devo controllare la mia rabbia.
La notizia appresa di prima mattina sulle minacce a personale neutro e pacifico come quello dell'UNRWA mi ha mandato su tutte le furie.
D'ora in avanti, devo impormi il politically correct.
Scusate di nuovo tutti.
Oltre a questo (e per me è anche peggio) c'è da considerare il silenzio se non l'assecondamento, di numerosi governi tra cui il nostro (che ormai non desta più stupore: sono convinto che firmerebbe a occhi chiusi anche un patto per sperimentare armi atomiche in Pianura Padana).
Come già detto da qualcuno, Putin è stato seppellito di sanzioni perchè ha invaso alcune zone dell'Ucraina, senza peraltro fare la strage che ha fatto Israele (sionisti), mentre per Israele (sionisti) nemmeno una multa per divieto di sosta.
Ma come si può rimanere impassibili a guardare un così evidente e palese genocidio, indignandosi pure con chi è di opinione contraria?
Passi gli USA, che sono succubi se non addirittura governati da Israele (sionisti), ma tutto il resto del mondo occidentale è cieco o si è cavato gli occhi volontariamente?
Ma quel che è ulteriormente peggio è, non solo l'assecondamento, ma la ferma presa di posizione convinta che Israele (sionisti) abbia ragione e il pieno diritto a comportarsi così.
Fossi nella posizione della sig.ra meloni non avrei il coraggio, non di guardarmi allo specchio, ma di avvicinarmici a meno di tre metri.
E poi si riempie la bocca, lei e tutti i nostri politici ***, con parole tipo "democrazia" e "diritti umani".
Premesso che quello della pressione imposta grazie alla deterrenza militare è un mezzo che non dovrebbe essere contemplato da chi fa del diritto all'autodeterminazione un caposaldo dei propri valori, nel caso specifico non avrebbe comunque senso proprio a causa del loro arsenale nucleare.
Insomma, fanno come cavolo gli pare e nemmeno li puoi costringere a darsi una calmata.
Però la gente dimentica in fretta, mentre invece per l'olocausto hanno addirittura instaurato il "Giorno della Memoria".
Hai visto mai qualcuno si scordasse e quest'arma di "distrazione di massa" facesse cilecca!
Lo ritengo.abbastanza vomitevole questo atteggiamento di alcuni commentatori.
Anche perché non aggiunge niente, ma anzi toglie autorevolezza a tutti i discorsi precedenti o a quelli che si potrebbero fare.
... e ci sta riuscendo con nonchalance.
Il problema è che i finanziamenti a sta gentaglia continueranno ad arrivare pure se vince Trump. Sopra le nazioni c'è gente con obiettivi ben chiari, e appagare il dio degli eserciti è uno di questi.
Praticamente la religione di Pinocchio.
perché io non so distinguere fra giudei, indiani, arabi, ... ma so distinguere i macellai (nazisti, fascisti, sionisti, ...) e chi li appoggia e li odio.
Per me non c'è distinzione morale fra Hitler, Netanyahu, Biden, ...
E ricordatevi che quello che è successo in Germania non è perché c'erano troppi nazisti, ma perché c'erano troppo pochi antinazisti
Dunque non capisco come e' stato possibile rilasciare prigionieri da parte degli israeliani, quando loro sono noti per il grilletto facile?
Mi spiace ma si vede che mi manca un passaggio.
Comincio a pensare che non si tratti di mera convinzione.
Ci dev'essere qualcosa in più, qualcosa che va oltre il comune modo di pensare.
Ipotizzo una schiavitù, la butto lì, ma forse forse costoro che si ostinano a difendere l'indifendibile è perché pensano veramente che un giorno, loro eletti, saranno i padroni assoluti del Mondo e tutti gli altri saranno loro schiavi, senza alcun Diritto.
Temo molto che sia così.
Non si può spiegare questo assurdo e disumano accanimento senza trovare una motivazione completa, pragmatica, per quanto assurda e scioccante, che lo consenta.
RILASCIO PRIGIONIERI
È molto semplice: quando i Palestinesi, di tanto in tanto, riescono a prendere un soldato israeliano, israele, per riavere indietro uno dal grilletto facile, è disposto a rilasciare gli Arabi detenuti (illegalmente) anche in numero multiplo.
Tanto prima o poi sanno che la spunteranno...
TRUMP NON CI SALVERÀ
Con trUmp (non tramp, è tedesco ) sarà peggio.
Ricordo ancora con rabbia lo spostamento dell'ambasciata usa a West Bank, inoltre l'accordo ridicolo a senso unico per il famoso ponte tra Gaza e West Bank medesima.
No, trUmp non ci salverà.
Concordo benissimo con te ed infatti ci sarebbe ed avrei tantissime note ed approfondimenti POLITICI su quello che sta avvenendo ed è avvenuto.
Il fatto di ridurre la questione ad una rivalsa contro "gli ebrei" in generale mi pare appunto stupido, nonché il miglior assist per continuare a produrre il misanderstanding sulla questione.
Pensare che ci sia un popolo, una religione, un'etnia più o meno degna di altre è proprio il discorso dell'occidente, di Bush Blair e Berlusconi che si sono autolegittimati a fare guerra ed invadere Afghanistan, Iraq, Iran, Siria e Libia. Riassumendo lo "scontro di civiltà".
Ma di questo, a quanto pare, del residuo di questa spazzatura "mediatico/politica" oggi ancora molti sono imbevuti.
È un gioco al massacro a cui non voglio giocare e che anzi condanno.
È la stessa logica che usa Nethaniu, in fin dei conti per autolegittimarsi.
Per gli altri che hanno seguito e commentato il mio commento:
So bene il significato di semita.
Se guardate il precedente thread sul conflitto israelo/palestinese sono stato proprio io a fare tale precisazione per primo.
Ma qualunquismo per qualunquismo..
Qui spesso ho sentito sparare a zero anche su Islam e mondo Arabo.
Che dire.. a queste condizioni io vi mollo e lascio stare.
Ma ribadisco il mio ESSERE SCHIFATO da tali atteggiamenti.
Un consiglio.. leggete di più Ilan Pappe, ma leggetelo bene. Anche quando parla del medioevo Islamico ad esempio.
NO!
Diventa un covo di anti-SIONISTI.
Tutt'altra faccenda è pensare che esista una religione più degna di altre: chiunque se sceglie una particolare religione piuttosto che un'altra è perché reputa tale religione più degna, anche un'ateo reputa la sua religione atea più degna delle altre, è una logica da cui non si può sfuggire.
Quello che è un non-sequitur è la tua connessione fra la premessa "la mia religione è più degna" e la conseguenza "allora ti faccio la guerra", molte religioni predicano l'opposto della guerra e sovente proprio il fatto che una religione abbia provocato una guerra viene letto come segno per affermare che tale religione sia meno degna.
Quindi mi pare che il tuo discorso sia pieno di approssimazione, o, come l'hai chiamato? ah, ecco, qualunquismo.
Io ne ho conosciuto uno personalmente.
Nethaniu sta "semplicemente" -nel senso che la sua strategia a me pare abbastanza chiaramente identificabile- compiendo un genocidio, provocando allo stesso tempo la comunità internazionale ed i paesi -arabi- limitrofi.
La sua è, come ho più volte affermato per le attuali strategie occidentali, una strategia win/win.
Più provoca più avanza nella conquista del territorio e nella distruzione del popolo palestinese.
Se la sua provocazione ottiene risposte immediate di odio razziale generalizzato, allora chiederà maggiore protezione per il suo stato e quindi per la sua strategia.
Non è detto ovviamente che questa strategia win/win debba essere per forza realmente vincente nel breve o nel lungo periodo.
Fare o avvallare discorsi qualunquistici sulla "razza" ebraica, oppure in ogni caso generalmente antigiudaici non ha altro significato, all'interno di questa visione che propongo, di fare il suo gioco politico e strategico.
La critica politica, per essere costruttiva deve agire su canali diversi ed avere obiettivi specifici per essere significativa.
Cmq mi sono già espresso credo abbastanza chiaramente su questo.
Poi ognuno, volente o nolente, consapevolmente o meno, sceglie cosa dire, scrivere e cosa fare.
Personalmente credo ed ho sempre creduto che ogni individuo è responsabile di quello che fa ed, almeno in parte, di quello che crede -anche se ovviamente il discorso è molto più lungo e complesso di quello che potrebbe apparire-.
Guardando la posizione dei giacimenti sia petroliferi che di gas davanti le coste Palestinesi, nonche' il progetto di bypassare il canale di suez con un altro canale sempre nelle vicinanze di Gaza, sono giunto alla conclusione che questo 11 settembre israeliano (7 ottobre) e conseguente reazione ,siano stati messi in pratica dall'unico governo che poteva farlo, un governo e il suo capo che ricordano nei modi governi e atteggiamenti occidentali durante il colonialismo, meglio sbarazzarsi dei legittimi proprietari della zona che trattare e dividere con essi e se questo significa ridurre drasticamente il numero degli abitanti tanto meglio.
La comunita' internazionale quando si tratta di affari passa su ogni nefandezza, una volta con la scusa di portare la luce della civilta',ora con la scusa di portare la democrazia e sappiamo bene che fine hanno fatto le civilta' e le democrazie occidentali (a proposito sono mai esistite?), quindi e' inutile cercare di smuovere certa gente a cominciare dagli usa, perche' se si tratta di gas e petrolio Russo, l'europa non ha diritto di decidere in merito, se invece gas e petrolio vengono da israele possono chiudere un occhio, anzi due.
#26 Mig 25
Nelle loro "sacre" scritture c'e' scritto piu' di una volta che dovranno essere il popolo eletto che governera' il mondo, parola di yahweh! Ecco cosa significa mettersi nelle mani di uno psicopatico.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Sicuramente c'è anche quello che dici.
Sono ovviamente una miriadi di "motivazioni" a portare all'acredine di un tale conflitto, più o meno importanti, e sicuramente anche quelle religiose vengono utilizzate come leva.
Quello che vorrei dire è semplicemente che è costruttivo portare la discussione su altri piani piuttosto che sull'odio etnico o razziale. Questo a mio avviso limita il discorso.
Esempio: chi ha parlato di ordine mondiale e banche in mano ad un gruppo etnico.
Si pensi invece ad esempio di impedire per LEGGE l'utile sul prestito monetario a livello internazionale.
Questa, che è già "in teoria" la modalità dell'economia islamica, sarebbe una legge imposta a tutti, e non solo ad un gruppo etnico.
Oppure limitare l'utile oltre una certa soglia ed obbligare a donarlo oltre quella soglia alla collettività.
E deviare il prestigio sociale dal concetto di accumulazione al concetto di donazione.
Ma assolutamente NO.
Dove lo vedi l'odio etnico razziale, qui?
Ma dove?
Non c'è alcuna rivalsa.
Si rivendica, semmai, la possibilità di generalizzare, ove consentito, come con tutti gli altri.
Personalmente mi sarei anche rotto di dover sempre precisare "escludendo le persone perbene di fede ebraica, Ilan Pappe, Norman Filkenstein, ecc. ecc. e che esiste in israele un movimento che si batte per i diritti degli Arabi, ecc. ecc. e che riconosco l'olocausto, ecc. ecc."
E quanto devo parlare tutte le volte?
No, rivendico il Diritto di poter generalizzare quando è il caso proprio come si fa con tutti gli altri, perché gli ebrei NON SONO SPECIALI, sono come tutti gli altri e va detto in ogni sua forma.
Altrimenti è razzismo al contrario. Ma sempre razzismo è.
Non esiste rivalsa se dico, per esempio: - State attenti agli ebrei perché è gente potenzialmente molto pericolosa.
Perché se devo avere a che fare con un ebreo che non conosco, non si può negare l'alta probabilità che sia anche sionista. E, se permetti, mi devo tutelare.
Ciò non toglie che un ebreo possa diventare potenzialmente anche un mio amico fraterno.
Non mi sembra difficile da capire (o da fraintendere) questo concetto.
Si, ma in molti libri cosiddetti sacri ci sono scritte centinaia di nefandezze, sta a chi segue la determinata dottrina fare gli opportuni distinguo, altrimenti il mondo va in marciume.
Il “brutto clima” evocato dalla premier Giorgia Meloni in vista del G7 in Italia e dell’euro-voto e il ritorno di fiamma dell’antisemitismo (anzitutto nei cortei studenteschi filo-palestinesi di Pisa) hanno bruscamente riproposto la “questione dell’odio”
E secondo te dovremmo stare attenti a non passare per odiatori?
Il governo (servo e lecchino dei poteri forti internazionali) definisce "odiatori" dei ragazzi che manifestano pro-palestina.
Questi definiscono odiatori chiunque non la pensi come loro.
E poi, lo ripeto, il reato di "odio" è giuridicamente insostenibile, i sentimenti non possono essere sanzionati, siamo al precrimine di minority report, o anche peggio.
I tuoi ragionamenti, secondo cui dovremmo preoccuparci di non offrire appigli per essere inquadrati come odiatori, equivalgono ad un'auto censura.
Questo cosa vuol dire che senza le religioni il mondo e' nel caos? Se e' cosi' e' frase vecchia per giustificare religioni che molto spesso o quasi sempre sono dalla parte del potere e quando non ce l'hanno fanno carte false per riprenderselo.
Personalmente posso anche credere ad una entita' superiore ma non mi servono intermediari ne tantomeno i loro libri.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Le capacità e la fantasia dei nostri politici di fare associazioni assurde è infinita.
Sarebbero benissimo in grado di fare le acrobazie dialettiche più folli per riuscire ad attribuire un reato all'odio.
Ormai non mi stupisco più di nulla.
Non credermi più ingenuo di quello che sono.
È ovvio che assistiamo ad articoli di stampa e propagande assurde.
Ma questo da tempo.
Quell'articolo l'ho linkato giusto per fare capire il clima in cui si vive.
In ogni caso la mia posizione e la mia critica credo sia abbastanza chiara.
E segue da ventennale attenzione ed approfondimento sul conflitto.
Per il resto esiste la libertà di parola e ciascuno si prende la responsabilità delle proprie parole.
Perfettamente centrata la questione.
RELIGIONI
No, vuol dire l'esatto contrario.
Se sei un credente, mussulmano, cristiano, ebreo, induista (occhio che sulla carta quella indù è una religione molto violenta) ecc, abbi almeno l'accortezza di elaborare le nefandezze che essa predica, anteponendo prima il Rispetto degli altri (magari anche delle leggi, eh?) senza seguire pedissequamente incitamenti all'odio, che magari hanno pure delle interpretazioni a cui dovrebbero essere sottoposti, prima di assurgere i medesimi quale "verbo".
Le religioni sono l'oppio dei popoli, evidentemente troppo oppio fa male.
In quanto agli intermediari, tu hai questo approccio alla spiritualità, ma purtroppo vediamo che non tutti sono come te.
CENSURIAMOCI?Ma... non ho capito?
Proprio perché c'è questo clima infame che occorre reagire.
Devo avere paura? Fammi capire.
Guarda che, se non è ancora abbastanza chiaro, questi brutti personaggi non ti prendono di punta per quello che dici, ma per le idee che hai.
A loro non va assolutamente che si parli di pace, di convivenza pacifica, di disarmo, di uguaglianza tra le persone, specialmente di fronte al Diritto.
A quel punto, qualsiasi cosa tu possa dire, può essere stravolta e usata contro di te.
Se facessimo come dici tu dovremmo ridurci al silenzio. E non potersi esprimere, soprattutto su concetti fondamentali per l'esistenza, equivale a vivere in un carcere.
L'oppio fa male comunque
Grazie del complimento, ma secondo me le persone che vivono la spiritualita' in questo modo sono molto piu' di quanto pensi,purtroppo si vive sugli estremismi e sulle conflittualita' per cui o sei credente o sei ateo, insomma guelfi e ghibellini.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Il termine sionista è riduttivo alla sola Palestina, per discorsi più ampi altri termini sono più adeguati
Il termine ebreo non mi piace se non per scherzare o generalizzare come si fa con tedesco, albanese...
Una volta ti sei definito anarchico, ecco cosa dissero i padri storici dell'anarchia
Proudhon: "[...] espulsione degli Ebrei dalla Francia. [...] Heinrich Heine, Weil, e gli altri sono semplicemente spie segrete. Rothschild, Crémieux, Marx, Fould, uomini malvagi, invidiosi, aspri [...] che ci odiano"
Bakunin: "Questo mondo ebraico [...] è ora, perlomeno in buona parte, al servizio di Marx da una parte, e dei Rotschild dall'altra...ciò potrebbe sembrare strano. Cosa può esservi in comune tra il socialismo e una banca centrale? Il punto è che il socialismo autoritario, il comunismo Marxista, richiede una forte centralizzazione dello stato. E dove c'è la centralizzazione dello Stato deve esserci necessariamente una banca centrale, e dove tale banca esiste, potrà essere trovata la parassitaria nazione ebraica, nell'atto di speculare sul Lavoro del popolo"
I padroni del discorso diventano padroni delle menti e la censura diventa auto censura
Ah ah!
Anche io a 12 anni certamente dicevo le barzellette con "ci sono un italiano un tedesco ed un francese" che a mia volta avevo sentito dire da altri bambini.
Poi ho iniziato a provare a pensare con la mia testa.
Se leggi molti classici del 700 800 troverai molte offese generali sugli ebrei. Credo anche in Hugo, per dire.
Ma questo non vuol dire niente.
Certo anche nell'800 si sterminavano ancora i nativi americani.
E così come oggi trovi ancora all'edicola forse i sacchetti con gli indiani ed i cow boy, certamente c'è ancora gente che fa generalizzazioni su tedeschi, russi, ucraini, ebrei, italiani e via dicendo.
Dipende di che cosa uno pensa nella vita.
Il problema è che forse gran parte della così detta "controinformazione", dal Covid in poi è rimasta in mano a proto nazisti, sovranisti, nazionalisti e simili.
Questi modelli di pensiero tendono per forza a rivedere nel noi e loro, anche perché il passaggio da nazionalismo a brama di imperialismo storicamente è molto breve.
Il problema è che spesso il potere costituito, usa questi nazionalismi/sovranismi proto o neo nazisti per interesse.
Spesso, storicamente, sono stati al servizio del capitalismo.
Nel senso che il capitalismo sceglie queste forze per sradicare l'assedio democratico o pseudo democratico in funzione anti libertaria o anti comunista (vedasi il fascismo storico, il nazismo, gli stessi neo nazisti usati dalla Nato in Ucraina, o gladio P2 stay behind in Italia ed Europa), come testa di ponte, o per tenere e controllare stabilmente il potere utilizzando a loro vantaggio le loro brame di potenza.
Il problema che sottolinei attraverso Bakunin sul comunismo può ben essere reale.
Il problema, sempre a mio avviso, è che la "dittatura del proletariato" deve essere cmq un passaggio temporaneo e forse neanche necessario.
È indispensabile invece che si superi il "marxismo in un solo stato" per un marxismo internazionalista o meglio oltre il nazionalismo.
E così anche il superamento del sistema bancario, leve finanziarie e prestito ad usura (o interesse).
Dare in questo senso la responsabilità ad un popolo, qualunque esso sia, è perciò a mio avviso stupido e riduttivo e rispecchia una pseudo coltura che cerca facili soluzioni o scorciatoie.
Il sionismo in questo senso non è altro che un altro modo di chiamare un nazionalismo/sovranismo.
In questo senso, alla soluzione "due popoli due stati" ho sempre preferito la proposta e la visione di Ilan Pappe, ad esempio.
Sicuramente in questo momento storico, ha senso a mio parere cmq, chiedere il riconoscimento di uno Stato Palestinese, come tappa intermedia.
Altrimenti il rischio è che vengano definitivamente schiacciati.
Poi purtroppo spunteranno sempre quei cxxxioni dei sovranisti (più spesso di dx, ma a volte di pseudo sinistra) a fare il gioco dei potenti.
Fare la voce grossa, ed una volta al potere, fare i loro lacchè, per ignoranza culturale o politica o forse più spesso per mero interesse economico, o brama di conservazione del potere.
Questo lo condivido.
Ma aggiungo che ti preclude anche la possibilità di intravedere altre soluzioni.
Oggi ce l'hanno con gli Ebrei, domani con gli islamici.
Chissà dov'è finita la metà del movimento 5 stelle che si identificava, se è vero che PdL=Pd-L, con la parte MSS?
Sono in giro per la rete ad acchiappare i pesci che si sentono, giustamente nella nostra società del Simulacro, abbandonati e/o smarriti, non rappresentati, e sono purtroppo molti.
Invece la metà che è rimasta dentro, vota la Von Der Leyen in Europa, o appoggia il governo Draghi.
Anche se non sembra, due facce della stessa medaglia.
Generalizzazione per generalizzazione.. buona serata
Per lo più probabilmente persone idealiste delle borghesia media -piu chemedia borgjesia- che il potere una ventina di anni fa ha deciso che fosse arrivato il momento di poter scaricare, spremere ed un domani schiavizzare.
Anche loro infine, senza avvedersi, come i cosiddetti sovranisti, hanno fatto il gioco del potere costituito.
Negli ultimi 400 anni gli ebr- no scusa, i farisei sono stati e sono tuttora una componente fondamentale degli imperi, del colonialismo e del globalismo
E' per questo che talmud, massoneria, Rothschild, Mega group, Chatam House... sono argomenti tabù
E quindi?
A me il tuo "ragionamento" pare totalmente ILLOGICO.
Ammettiamo pure che negli ultimi 400 anni il potere globale sia stato esclusivamente gestito da alcune famiglie, logge, gruppi banchieri ebraici.
Questo non significa che tutti gli altri ebrei ne debbano essere responsabili o complici.
Mi sembra logica spicciola che già i greci conoscevano ed il concetto di responsabilità individuale.
Ognuno è responsabile per sé.
È come se dicessi che chi frequenta Luogocomune è responsabile delle bombe di Hiroshima e Nagasaki, o del bombardamento in Iraq.
E no, no, no.
No.
Io (e tutti voi) non ho/ abbiamo alcun obbligo (precettivo) verso i frequentatori di Luogocomune.
Nessuno mi obbliga a dire con insistenza ai miei figli che Luogocomune è IL VERBO e verificare pedissequamente che ne osservino rigorosamente i precetti.
Non sono obbligato a condurre la mia vita come si dice su Luogocomune.
Anzi, posso anche criticare Luogocomune, magari incazzarmi con qualcuno di voi, o fare incazzare M.M. perché combino casini quando scrivo.
Tu prova a fare lo stesso con il Talmud, poi mi dici.
Luogocomune non è il luogo degli "internauti eletti".
Certi testi invece si.
E, ti dirò di più: dopo che ho scoperto che pure certi precetti induisti sono violenti, pure in questo caso incomincio a starci attento.
Poi, è ovvio che non tutti si mettano a applicare i precetti in modo rigido e schematico, è ovvio che ci sono Norman Filkenstein, Ilan Pappe ed è ovvio che non sono antisemita, ti sottolineo tutto ciò, così stai tranquillo.
Il mio era solo un paragone per spiegare che non si può generalizzare il tutto partendo da una sua parte.
Così dire che alcuni ebrei detengono un uguale potere non deve implicare che tutti gli ebrei detengano il potere.
Sui testi sui quali si basano le religioni, come tutte le cose prodotte dagli uomini possono contenere "cose buone" o "cose cattive".
Anche la legge può contenere cose buone o cattive, a seconda dei periodi storici o a seconda delle diverse sensibilità.
Ma di cosa stiamo parlando?
Sono banalità.
Se uno insiste ad offendere in toto un popolo, un'etnia, 9 gli appartenenti di una religione per me è un ignorante.
L'occidente ha sganciato le bombe nucleari.
Luogocomune è in occidente.
Luogocomune è responsabile delle bombe nucleari.
Così giocando sulle premesse, sui gruppi sulle concatenazioni puoi arrivare a qualsiasi cosa.
Ecco.. non mi sembra un ragionamento particolarmente acuto..
Più chiaro ora?
EDIT.
Un esempio concreto di questa aberrazione epistemologica è eliminare gli autori russi da un corso universitario in Italia solo perché appunto facenti parte del gruppo: "russi".
Per come ha operato sino ad ora la nostra società occidentale non ci si può certo stupire, in ogni caso, che l'antisemitismo aumenti.
Anzi, Walter Benjamin, filosofo ebreo tedesco suicidatosi per scappare dalle SS, direbbe che tale "stupore" "non sarebbe filosofico".
Cit:
"Lo stupore perché le cose che
viviamo sono «ancora» possibili nel ventesimo secolo è tutt’altro che
filosofico. Non è all’inizio di nessuna conoscenza, se non di quella
che l’idea della storia da cui proviene non sta più in piedi." (1939)
Storia, e teoria concettuale rispetto ad essa.
Ma appunto infine ciascuno in un certo senso sceglie a quale paradigma ancorare la sua visione filosofica per interpretare la realtà.
E ne è, almeno a certi livelli di autocoscienza, responsabile.
No.
Quando si dice "l'uccidente" (nell'esempio che hai portato tu) si riferisce al "potere uccidentale". È logica.
E la generalizzazione ci sta, eccome ci sta.
Poi è ovvio che Toscano (per esempio) i 7 astenuti di "Sinistra Italiana" in Parlamento, probabilmente Diego Fusaro, io, forse tu, M.M., il mio vicino di casa, ecc. ecc. siamo in uccidente, ma assolutamente NON siamo d'accordo con chi sgancia le bombe atomiche.
E ma non è che uno può dire tutto l'elenco, lo sappiamo bene che ci stanno i contrari.
Sbagliato sarebbe che chi critica (GIUSTAMENTE) l'uccidente sostenesse giusto sganciare altrettanta atomica perché (ed è VERO) l'uccidente HA SGANCIATO le bombe atomiche.
Tra l'altro, noi contrari, ABBIAMO FATTO VERAMENTE ABBASTANZA per cercare di impedire il lancio di atomiche, visto che stavamo qui in uccidente (posizione se non altro privilegiata per agire per simmetria di traslazione)?
Ma questo è diverso!
Io mica dico che bisogna tagliare la testa a tutti gli ebrei?
Io dico che a tutti gli ebrei (che poi anche lì ci sono le eccezioni, i bambini per esempio, o coloro che si sono chiamati già fuori da tempo come Ilan Pappe) a tutti gli ebrei bisogna porre attenzione, perché potrebbero anche essere sionisti (che poi, anche lì, non è male se lottassero in maniera pacifica!) sionisti quindi potenzialmente molto molto pericolosi.
Spero che ti renderai conto che, oltre alla barriera culturale che intendi tirare su, ogni discorso con i tuoi presupposti diventerebbe impossibile da fare.
Non sta aumentando.
Anzi, sta diminuendo parecchio.
Certo!
Però non sempre chi non capisce può dare la colpa a chi si è espresso.
Perché io mi esprimo secondo certi paradigmi, che so cosa significano e ne ho abbastanza chiari i limiti, ma so benissimo che la parola va anche interpretata e che assolutamente NON È il sistema perfetto per comunicare.
Generalizzare serve a semplificare il discorso, se uno vuole strumentalizzare lo fa a prescindere, perché è così, perché la parola si presta a moltissimi attacchi, tant'è che spesso chi discute di cose importanti tende a parlare il meno possibile, non è un caso.
Forse semplificando.. trovo ridondante questa stigmatizzazione sugli ebrei.
Non trovo che porti a tanto se non ad una semplicistica differenziazione "noi"/"loro" utile per distogliere la complessità del reale in una facile scappatoia, i cui recenti esiti storici sono per altro raccapriccianti.
Più interessante forse in questa come in altre epoche storiche andare a vedere cosa tra gli oppressi vi è in comune.
E come se tutti, in quest'epoca di crisi, vivessimo una sorta di "lotta per la sopravvivenza".
Questa sia fra dominatori eo supposti tali (occidente, Israele) sia fra dominati.
Forse dobbiamo provare a superare la categoria di dominio sull'altro che domina la nostra società.
Imparare questo forse probabilmente è il messaggio di Ilan Pappe, per citarne uno.
Mai come questi qui.
Il mondo è di tutti.
Per la lotta di classe.