Il governo italiano ha fissato la data dell’11 gennaio per il consenso automatico di tutti coloro che tacciono al fascicolo sanitario elettronico.
La proposta di normativa è stata inserita nell’articolo 11 del decreto legge «Rilancio» (n. 34/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19/5/2020), nel disporre misure urgenti in materia, appunto, di Fascicolo sanitario elettronico (Fse).
Questa norma attua una serie di modifiche all’articolo 12 del dl 179/2012, ovvero abrogazione del comma 3-bis. In base a questo comma,infatti, il Fse poteva essere attivato esclusivamente sulla base del consenso libero e informato da parte dell’assistito, il quale poteva decidere se e quali dati relativi alla propria salute dovevano essere inseriti nel fascicolo medesimo. C’era un diritto alla non raccolta di dati, all’oscuramento (totale o parziale) dei dati e anche un diritto all’oscuramento dell’oscuramento (non far sapere di avere chiesto la cancellazione di alcune informazioni).
L’abrogazione del comma 3-bis, quindi, permette al Governo di attivare la schedatura sanitaria senza il consenso del cittadino. Il Fse contiene i dati su ricoveri di pronto soccorso, referti, profili sanitari, informazioni su diagnosi, allergie, terapie, cartelle cliniche, vaccinazioni, certificati, ecc.
Il governo con la scusa di una epidemia, amplificata tramite falsificazione dei dati medici e bombardamento terroristico della popolazione mediante evidenti psico-programmazioni di massa, tenta una schedatura sanitaria di massa, come ai tempi del nazismo/fascismo, oltre che tentare di sottrarre i diritti civili individuali e collettivi.
Questa azione è un grave abuso commesso dal governo verso la privacy di ogni singolo cittadino e oltre ad essere uno strumento coercitivo verso la vaccinazione obbligatoria.
Questa inziativa fraudolenta ai danni del Popolo Italiano è sottolineata dal fatto che non è stata data una corretta informazione e il servizio digitale regionale per apporre il proprio diniego è disattivato causa COVID!
È importante negare il proprio consenso. Lo Stato non è in grado di proteggere i dati personali in quanto li invierà ad altri stati e società private che operano a fine di lucro. Il mancato consenso non pregiudica il diritto all’erogazione della prestazione sanitaria.
Ad es. si legge sul portale della salute della regione Lazio (https://www.salutelazio.it/fascicolo-sanitario-elettronico1):
“Se sei in possesso di una Tessera Sanitaria con chip (TS-CNS)abilitata, di una carta d’identità elettronica italiana (CIE) o di un’utenza SPID, puoi accedere tramite il link al servizio del portale www.salutelazio.it ed esprimere i tuoi consensi all’apertura del tuo fascicolo direttamente on-line. Se non hai una Tessera Sanitaria con chip (TS-CNS) abilitata, puoi recarti presso uno dei Punti Territoriali di Accesso (PTA) presso il tuo distretto sanitario ed abilitare la carta. Nel momento dell’attivazione puoi anche richiedere l’attivazione del tuo fascicolo. Se non hai un’utenza SPID, puoi rivolgerti ai Provider oggi abilitati”.
Tutela la tua privacy ed impedisci al Governo di agire con sotterfugi senza interpellarti per appropriarsi dei tuoi dati sensibili sanitari che potrà cedere alle società farmaceutiche che potranno farne l’uso che vogliono per aumentare i loro profitti a danno del Popolo. Nega il tuo assenso a questa schedatura elettronica che mira, in modo evidente, a classificare la popolazione anche in base alla propria storia vaccinale.
Puoi negare il consenso seguendo scaricando il modulo per negare il proprio consenso. Se inviate una lettera cartacea fatelo con Raccomandata A/R.
Gli interessati che ritengono opportuno negare il trattamento dei dati personali a loro riferiti effettuati attraverso il Portale Regionale della Salute hanno il diritto di proporre reclamo al garante per la protezione dei dati personali come previsto dall’art. 77 del RGPD seguendo procedure e indicazioni pubblicate su www.garanteprivacy.it
Il consenso si può negare anche scrivendo una email apposita utilizzando il modulo scaricabile .
Da inviare per la Regione Lazio ai seguenti indirizzi:
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Per la Regione Liguria:
Per la Regione Emilia Romagna
Per le altre regioni utilizzando le corrispondenti pagine.
Riferimenti normativi
DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00052)
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/19/20G00052/sg
GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21
DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179 Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. (12G0201).https://www.gazzettaufficiale.it/moduli/DL_181012_179.pdf
Fascicolo Sanitario Elettronico. Gestione del consenso e della privacy
Allegati
Esercizio di diritti in materia di protezione dei dati personali
FONTE: European Consumers
(Fonte articolo: Database italia)
europeanconsumers.it/.../...
italiaoggi.it/.../...
Veramente credete che la negazione del consenso tutelerà i vostri dati?
Il nazzzismo!
Il fasssismo!
Crocetta qui! Firma qua!
quello che nell'articolo è indicato con "Fascicolo Sanitario Elettronico. Gestione del consenso e della privacy", sarà possibile revocare anche successivamente uno o più consensi e poi ancora riabilitarli. Per capire gli effetti e come si può usare questo on/off per oscurare eventuali esami sensibili, è importante capire la tabella al punto 2.7 del medesimo link, che combina i vari casi di consenso/diniego.
Risulta anche a qualcun altro?
Non ho capito invece se, restando inattivi fino all'11 gennaio, verranno caricati tutti i dati del passato. Mi sembra un lavoro abnorme per un paese che può vantare Immuni e Io, ma è un punto che non ho trovato chiarito da nessuna parte.
perche' quando le garanzie costituzionali vengono sospese o aggirate nel nome dell'emergenza siamo in presenza di dittatura, ma i moduli li firmero,' non mi sono fatto il culo (politicamente,economicamente e socialmente ) per lasciare questo paese agli ammalati dell'ordine e della disciplina e agli innammorati dell'uomo della provvidenza,da qualsiasi parte politica provenga.
P.S. Usare ancora il tacito assenso denota come il sistema mafioso sia entrato definitivamente e domini il potere in questo paese.
Com'era il detto...chi tace acconsente!Non poteva essere che un massimo esponente della chiesa cattolica (bonifacio VIII) un caetani,famiglia molto influente da secoli , a farlo diventare dogma e lo stato italiano legge, (silenzio-assenso).
Dipinsi l'anima su tela anonima
di per sè non mi sembra una cosa malvagia.
in qualunque parte d'italia qualunque medico col suo account può avere contezza della situazione clinica del paziente senza telefonare in giro o che questi debba portarsi appresso scartoffie e ricette.
mettete che io mi faccio un giro in Toscana.
se lì mi capita un accidente, il dottore di turno al pronto soccorso, accedendo alla mia cartella personale può rendersi conto della situazione, allergie, pregressi, ecc. e operare di conseguenza la scelta della si spera migliore terapia..
Certo bisogna capire a cosa si dà il consenso e che utilizzo ne può fare il governo.
nel modulo del consenso alla privacy ecc. cosa sta scritto?
o dite che non c si deve fidare a priori??
Ma é mai possibile, d***ono, che noi ci si debba sempre ridurre a pararci il culo con la carta velina senza manco un adeguato preavviso?
COS’È IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO (FSE)
Il Fascicolo Sanitario Elettronico èlo strumento con cui ricostruire la Sua storia clinica; costituisce,infatti,l’insieme dei dati e documenti digitali sanitari e socio-sanitari generati anche da soggetti non operanti nel ServizioSanitario Nazionalee relativi a eventi clinici, anche passati, che La riguardano. Il FSE è istituitoper tutti i cittadiniassistitisulle base di quanto disposto dall’art. 12 del D.L. 179/2012come modificatodall’art.11 delD.L. 34/2020,dalla Regione Lombardia, che si occuperà anche della sua gestione tecnica e informatica, al fine di renderlo accessibile alle strutture sanitarie del Servizio SanitarioNazionale (SSN) o con questo accreditate e dei servizi socio-sanitari operanti su tutto il territorio nazionale.
A COSA SERVE E CHI VI ACCEDE
I dati personali presenti nel FSE sono trattati con strumenti elettronici e reti telematiche per finalità di cura, di ricerca e di governo da parte dei soggetti di seguito indicati.
Finalità di cura:
Con il Suo consenso,gli operatori sanitari che La prenderanno in cura sul territorio nazionale presso le strutture sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), le strutture private accreditatee dei servizi socio-sanitari operanti su tutto il territorio nazionale potranno accedere al FSE, consultando informazioni sanitarie che La riguardano, come i ricoveri, gli accessial pronto soccorsoei referti.Il FSE contiene anche le informazioni relative ai farmaci a Lei prescritti ed erogati.
Finalità di ricerca e di governo:
Il FSE (privo dei Suoi dati direttamente identificativi) potrà essere utilizzato per finalità di ricerca medica ed epidemiologica
da parte di Regione Lombardia e dal Ministero della Salute (titolari del trattamento).
Uno specifico consenso Le verrà richiesto per utilizzare i Suoi dati per progetti di ricerca diversi da quelli sopra indicati. I predetti enti potranno accedere al FSE anche per finalità di programmazione sanitaria e verifica della qualità delle cure e valutazione dell’assistenzasanitaria (finalità di governo)
Il contenuto del suo FSE sarà consultabile –per la finalità di cura -solo dai soggetti e dagli esercenti le professioni sanitarie che la hanno in cura operanti sia nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi socio-sanitari regionali che al di fuoridi questi, secondo modalità di accesso definite e solo previa manifestazione del suo specifico consenso sulla base dell’art. 9 par.2 lett. a)del Reg. UE 679/2016(c.d.consenso alla consultazione).
In assenza di tale consenso, il Suo Fascicolo potrà essere consultato solo da Lei e utilizzato solo per fini di ricerca e di governo previsti dalla legge e non sarà invece accessibile agli operatori sanitari che la prenderanno in cura.
Ai sensi degli artt. 9 par. 2 lett. j)i suoi dati personali privati dei dati identificativi diretti e nel rispetto dei principi di indispensabilità, necessità, pertinenza e non eccedenza,sono trattati da Regione Lombardia e dal Ministero della salute perché necessari ai fini della ricerca scientifica, come previsto dall’art. 12 commi 2 lett. b) e 6 del D.L.n.179/2012convertito con modificazioni dalla L. 221/2012 e come definito dall’art. 17 del D.P.C.M.n. 178/2012.
l'utilizzo x fini di ricerca e governo del FSE mi pare di capire che dovrebbe essere senza dati identificativi del soggetto o no?..
DIRITTI DELL’INTERESSATO
...
d) revocare, in qualsiasi momento, il consenso al trattamento dei dati che lo riguardano (rimane in tale caso però salva la liceità dei trattamenti svolti prima della revoca del consenso);
a quanto pare l'automaticità del consenso non è irrevocabile.
In questo link trasmesso poche ore fa una diretta con un avvocato per chiarire i vari punti del FSO...molto difficele da seguie visto l'audio dell'avvocatessa assolutamente faticoso da seguire, un riverbero da chiesa gotica.
www.youtube.com/.../
La tutela della privacy è un totale bluff...
Serve a dare un valore commerciale ai dati.
In particolare è stato abrogato il comma 3 bis di tale ultima norma che così recitava:
“Il FSE può essere alimentato esclusivamente sulla base del consenso libero e informato da parte dell'assistito, il quale può decidere se e quali dati relativi alla propria salute non devono essere inseriti nel fascicolo medesimo”.
Per effetto di tale modifica deve ritenersi che adesso il consenso per l’alimentazione (per metterci le informazioni, in sostanza) di tale fascicolo non è più necessario come era, invece, prima previsto.
Questo è quello che ha fatto la norma di modifica e null’altro, almeno in materia di consenso dell’interessato.
Tuttavia, poiché null’altro è disposto, il consenso sembrerebbe che si possa sempre revocare sic et simpliciter, senza alcun bisogno di motivazioni; tant’è che io, collegandomi al sito della Sicilia (fascicolosanitario.sanita.finanze.it/.../...) l’ho revocato togliendo la spunta, ovviamente previo accesso alla mia area personale tramite SPID.
Nelle modifiche non si parla di alcun termine fissato all’11 di questo mese, almeno io nulla ho trovato leggendo la norma modificata.
La modifica, inoltre, non ha variato il regolamento di tale FSE emanato con D.P.C.M. 29/09/2015, n. 178 e pubblicato nella Gazz. Uff. 11 novembre 2015, n. 263; tra l’altro all’art. 7 di tale regolamento si legge ancora che il consenso deve essere previamente dato per l’alimentazione del FSE anche se, per effetto della sopravvenuta modifica legislativa deve ritenersi tacitamente abrogato, almeno per la parte che qui rileva.
Quindi, in definitiva, il consenso può essere revocato anche dopo l’11 c.m.; nel silenzio della norma non necessita di motivazioni e, infine, conviene fare questa operazione tramiti i portali regionali accedendo con lo SPID, strumento questo che consiglio a tutti di munirsi.
Cioè se ho capito dove si vuole andare a parare, stando alla lettera del regolamento in questione nel FSE viene sicuramente registrata la vaccinazione, insieme a medicine, terapie, ecc.
Il punto è quello no?
Il timore è che possano usare il FSE come base per il passaporto vaccinale, giusto?
Se io do' il consenso medici, regione e Speranza hanno libero accesso, viceversa no.
Non saprei, il regolamento lo escluderebbe..
Tra i "soggetti" figura anche il ministero della salute?
Stando sempre alla lettera io penso più a ospedali, pronto soccorso e RSA, ecc
Però forse il conte tacchia la pensa diversamente.
Detto questo il FSE ritengo che sia uno strumento utile x dottori e pazienti; in qualunque parte d'Italia in caso di bisogno il medico può conoscere in tempo reale la situazione clinica del malato.
Con le dovute cautele io non demonizzerei.
- sanita.regione.abruzzo.it/fse
- sanita.regione.abruzzo.it/.../...
www.fascicolosanitario.liguria.it/fselig/?3
Ho fatto la procedura questa mattina: si cilcca su Attiva il tuo fascicolo con SPID (in alto a destra) e si entra prestando o negando il consenso alla consultazione dei dati e al caricamento dei dati pregressi.
Una volta dentro si possono modificare a piacimento le scelte fatte in apertura: provato con il caricamento dei dati pregressi, prima ho detto "no" poi ho cambiato in "si".
Grazie ad Andoram per il link al video dell'avvocato, molto utile e, in fondo non si sente tanto male
PS: ho scelto di attivarlo per varie ragioni che non sto qui a spiegare. Per una volta vado in controtendenza
Infatti, la situazione è rossa, non nera.
Il riferimento al nazifascismo è un espediente della destra metapolitica per confondere le acque. Si sa: di notte tutte le vacche sono nere.
Edit
Un esempio che ho notato ieri:
In parte hai ragione. La situazione è simile a quando vuoi camuffare la tua navigazione su internet: negare semplicemente il tracciamento, non scoraggia la tua identificazione. Il modo migliore è usare il browser e il sistema operativo tra i più diffusi e un dispositivo recente che molti possiedono.
Per fare un esempio contrario: utilizzi windows xp ed un browser semi sconosciuto. La tua univocità in rete è garantita.
Il caso il ritiro del consenso alla schedatura va fatto in massa.
FALSO
Fact-checking da parte di PolitiFact
Informazioni su questo avviso
La stessa informazione falsa è stata controllata in un altro post dai fact-checker. Potrebbero esserci delle lievi differenze.
Fact-checker indipendenti sostengono che queste informazioni non hanno alcun fondamento.
Scopri di più sul modo in cui Facebook collabora con fact-checker indipendenti per fermare la diffusione di informazioni false.
Mah,
fatto sta che anni fa, nel momento della transizione da tessera cartacia sanitaria a quella digitale, la mia ASL mi ha fatto un sacco di domande, avrei dovutuo dare consensi che non ho dato, quindi non ho più la tessera, non esisto. Sapevo da operatori che i dati venivano passato a privati, gestivano i nostri dati. Quanti anni sono passati? Forze 10?
www.salutelazio.it/.../
La questione, pero', e' imprescindibile visto l'andamento della nostra societa'. E' fondamentale una riforma del sistema di accesso ai dati del cittadino da parte dello stesso e di coloro che partecipano al suo percorso sanitario, quale che sia.
Provengo da un paese dove praticamente non esiste sanita' pubblica e per forza di cose sono assistito tramite quella privata; senza voler entrare nel merito della discussione sui pregi e difetti di questi sistemi, la cosa che piu' mi impressiona quando mi trovo a compararli consiste nella semplicita' e velocita' di risoluzione di problemi che offre quello privato. Nel concreto, tutta la mia storia clinica, le cure, i medicinali, i dottori con cui ho interagito, dati, analisi ed esami, e' presente sulla mia pagina personale nel sito della compagnia medica alla quale mi appoggio.
I medicinali possono essere ordinati via elettronica o telefonica, recapitati a casa in due giorni o generalmente disponibili per prelievo entro poche ore o minuti presso una farmacia di mia scelta e comodita'. Posso contattare via mail (o tramite telefono nei casi piu' urgenti) dal medico di base o di famiglia agli specialisti che mi seguono per consigli, suggerimenti od emergenze. Posso leggere referti, analisi, storia medica, medicinali assunti e lo stesso puo' fare qualsiasi dottore o infermiere autorizzato in qualsiasi parte del paese mi trovi. Questo rappresenta un vantaggio non da poco che, in molte circostanze, puo' fare la differenza tra la vita e la morte.
Per contro, quando torno in Italia, mi trovo di fronte una situazione che, a voler essere generosi, posso definire solo come arretrata ed inefficente.
Nell'ultimo anno ho passato molti mesi in Italia ad accudire mio padre morente. Una delle cose piu' avvilenti e frustranti e' stato il constatare la mole di carta e documenti necessari per avviare pratiche con uffici, ospedali, farmacie, varie ASL, enti pubblici, con perdite di tempo ingiustificabili e [soprattutto per chi e' vecchio e solo] potenzialmente letali. Mio padre aveva faldoni di documentazione per qualsiasi acciacco, malattia o procedure subite che andavano inoltrate a destra e manca per ricevere servizi, rimborsi, assistenza. Una gimcana inestricabile dovuta soprattutto all'incapacita' di comunicazione tra diversi enti e all'arretratezza ed inefficacia dei sistemi telematici utilizzati [fatevi un giretto sul sito dell'INPS, se non ci siete mai stati, e divertitevi]. Un esempio su tutti: l'accettazione del suo stato di infermita' fisica che gli avrebbe dato diritto a tutta una serie di esenzioni ed agevolazioni - non ultima la possibilita' di parcheggiare nelle aree per portatori di handicap - e' arrivata a casa dopo mesi e mesi di tortuose richieste di documentazione varia quando mio padre era gia' spirato.
Tutto questo e' avvenuto perche' non esiste digitalizzazione dei dati che non possono essere trasferiti in tempo reale e che rende estremamente difficile e lunga la comunicazione fra i vari uffici ed agenzie preposte all'assistenza del cittadino.
Nel mio caso, lo sforzo per prendersi cura di un paziente ha coinvolto sette persone del nucleo familiare piu' diversi dottori che per amicizia hanno seguito le varie fasi. Come avrebbe potuto far fronte a tale situazione un anziano solo? Una famiglia di immigrati? Genitori costretti entrambi a lavorare per sbarcare il lunario? Persone che per ceto, cultura o storia non hanno accesso a informazioni o a personale medico-infermieristico cui fare riferimento?
Il FSE e' un passo fondamentale verso il progresso e la modernizazione.
Come il resto dei dati sensibili e' a rischio di essere sfruttato a fini loschi ed illegali.
La soluzione non consiste nel negare un miglioramento, ma nel produrre il piu' sicuro degli apparati possibili perche' questo miglioramento possa avvenire.
Nota a margine: notate lo "spin" che databaseitalia ha dato alla notizia? E' tutta una cospirazione del potere corrotto per controllarci sempre di piu'. E basta.
In effetti la penso così anche io
E' molto peggio del "passaporto vaccinale", perchè quello lo tieni in mano tu, e lo esibisci solo se necessario. Il FSE invece sta già in mano del governo, e può essere usato a tua insaputa in qualunque momento.
Cerchi lavoro come metalmeccanico e non ti assumono? Magari qualcuno ha controllato sul FSE e ha scoperto che non sei vaccinato. Ufficialmente non può negarti l'impiego, però tu ti ritrovi con il culo per strada, e non sai nemmeno il perchè.
Il FSE IN QUESTO MOMENTO STORICO può diventare un'arma di ricatto micidiale. (E probabilmente è stato pensato per quello).
Capisco bene, però se io nego specificatamente il consenso all'accesso da chiunque non siano sanitari in caso di emergenza (questo credo l'unico caso in cui il fascicolo può essere consultato dai sanitari anche se è stato espresso rifiuto) non è così semplice andare a leggere i miei dati.
Va da sé che bisogna definire cosa significa "emergenza", per carità...
Inoltre, se uno ha la capacità di bypassare un mio niet esplicito ha tranquillamente la possibilità di sapere se ho fatto o no la vaccinazione anche senza bisogno di un fascicolo elettronico.
Ovviamente, data la nulla pubblicità alla cosa data dal mainstream, loro contano sul fatto che la maggior parte della popolazione avrà il fascicolo senza nemmeno saperlo e, soprattutto, non avrà la mente abbastanza lucida da negare il consenso all'utilizzo.
PS: mi correggo, come indicato nelle FAQ se nego il consenso alla consultazione non guardano nemmeno in caso di urgenza.
Lo riporto per esteso:
Consenso generale alla consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico: è il consenso che permette ai soggetti del Servizio Sanitario Regionale, del Servizio Sanitario Nazionale o del privato accreditato aderente al progetto che ti prenderanno in cura sul territorio nazionale (es. personale di reparto, MMG/PLS o suo sostituto, farmacista limitatamente alle prescrizioni, ecc.), di consultare i dati e documenti contenuti nel tuo Fascicolo. Puoi revocare questo consenso in qualsiasi momento; la revoca del consenso impedirà a chiunque (escluso te stesso) di consultare il contenuto del tuo Fascicolo, anche in caso di emergenza (rimane possibile l'accesso ai singoli documenti da parte di chi li ha generati): la revoca del consenso alla consultazione priva il personale sanitario di uno strumento più completo ed utile ad erogare prestazioni e cure mirate.
Non tutti i soggetti che possono accedere sono autorizzati a visualizzare tutte le tipologie di documento: ad esempio, i Farmacisti possono visualizzare solo le prescrizioni.
Ti è sempre garantita, attraverso le funzionalità online, la possibilità di oscurare (o de-oscurare, revocare cioè l'oscuramento) i documenti contenuti nel tuo Fascicolo. Oscurando un documento lo renderai non consultabile da chi accede al tuo Fascicolo (non potrà essere consultato neanche in caso di emergenza): sarà visibile solo a te e a chi lo ha generato, gli altri soggetti non potranno visualizzarlo, né avere informazioni dirette sulla sua esistenza.
Per parere del Garante Privacy, recepito a livello nazionale, i livelli di consenso alla consultazione di documenti e fascicolo 1, 2 e 3, precedentemente disponibili sul Fascicolo Sanitario Elettronico di Regione Liguria, non sono più validi dal 15 giugno 2019.
È necessario ricondurre tutte le abilitazioni ai valori:
0: Consultazione inibita
4: Consultazione ammessa
Il livello 0 sarà trattato dal FSE come un oscuramento dei documenti.
Naturalmente per il titolare del Fascicolo la consultazione sarà sempre ammessa.
In qualsiasi momento il FSE puo' trasformarsi in arma di ricatto micidiale; tutto dipende dalle norme di sicurezza applicate a qualsiasi livello.
Quello che va tutelato e' il diritto alla privacy dei propri dati personali sensibili attraverso normative chiare e severe ed un impianto informatico che possa garantire la maggiore impermeabilita' possibile.
D'altronde, non e' forse vero che gia' ci fidiamo di banche online, facciamo aquisti online, condividiamo foto, storie, vite online, forniamo apertamente dettagli personali anche compromettenti a social networks che garantiscono per la nostra sicurezza ma che sappiamo essere comunque vulnerabili agli attacchi di hackers che evolvono con l'evolversi dell'ambito tecnologico in cui operano?
Quello che va richiesto a gran voce, credo, e' la trasparenza del processo e l'implementazione dello stesso sotto l'occhio attento della societa' civile.
Se davvero l'utilizzo sara' finalizzato per scopi diversi da quelli del bene comune, sara' compito del popolo di ribellarsi ed ottenere giustizia, come per qualsiasi altro provvedimento che leda le garanzie costituzionali.
Rinunciare significherebbe cedere progresso in cambio di una falsa sicurezza riguardo ad una possibilita' non verificabile a priori.
Certo, la situazione e' altamente instabile ed il rischio di derive autoritarie e' presente ed attuale, ma lo sarebbe comunque anche senza il FSE.
Negli USA il governo non e' autorizzato ad accedere ai miei dati salvo assenso, se lo facesse sarebbe colpevole e per tanto perseguibile.
Perche' non puo' accadere lo stesso in Italia?
milleavvocati.it/.../...
#32 Trimegisto
Premetto che vivo a NY e che condivido molto di quello che hai scritto, aggiungerei l'aspetto economico: quanto costa a TUTTI gli italiani una sanità gestita così???
Ho mio padre da tre anni circa che non esce più di casa ed ha bisogno di assistenza 24/7...
Mia madre e mio fratello si stanno facendo il mazzo e sono al limite: forse più che stare dietro a mio padre, a stare dietro a tutto quello che hai descritto tu prima...
Sono esasperati dalla burocrazia, dalle centinaia di telefonate, dalle carte, dai disservizi, etc. etc. etc.
La domanda vera, secondo me, è quanto costa tutto questo in termini economici ma anche in termini di equilibrio/serenità personale???
P.S.: Massimo scusa lo sfogo ma credo che solo se si vivono certe situazioni si possono "forse" capire...
Questa é la classica argomentazione che ha permesso a gente senza scrupoli di far passare i loro programmi liberticidi e transumanistici una finestra di Overton alla volta, nella piena acquiescenza popolare.
Perché la gente è fondamentalmente un animale negligente e disfattista che non sa concepire le mezze misure. E allora "cosa vuoi protestare a fare? tanto mica siamo in democrazia!". Fin quando la dittatura arriva davvero e d’un tratto ci si accorge che non era proprio la stessa cosa.
Il fatto che attualmente è abitudine che le nostre informazioni casual che NOI decidiamo di affidare a società private vengano utilizzate per tracciarci e controllarci, non determina che anche i nostri dati sensibili sanitari, inderogabili ai fini di cura, debbano finire in un fascicolo in mano a terzi.
...il fatto che si indica un'apposita sezione di un sito internet che é, però, disattivato mentre i moduli sono disponibili sui siti di regioni...
È forte il sospetto che così si riceveranno i dati personali da coloro che non vogliono fornirli.
ho trovato questo link www.fascicolosanitario.gov.it/fascicoli-regionali dove sono presenti tutti i siti regionali riguardanti l'FSE.
regione.piemonte.it/.../...
Tuttavia, anche impostando su NO i consensi, cliccando su PROSEGUI, non succede nulla.
Ho quindi dato i consensi e successivamente dalla mia area privata, ho modificato i consensi su NO. In questo modo il fascicolo viene chiuso, ed è possibile eventualmente riaprirlo
Non so se vi è utile, ciao a tutti
Quindi, se ho capito bene, siccome siamo un branco di pecoroni indolenti, dovremmo tornare a vivere in una societa' senza pericolose derive digitali.
E questo come risolverebbe il problema? Non esistevano dittature prima di Internet? Il controllo sulle masse, la schedatura o le varie tecniche liberticide non venivano applicate e perseguite?
I dati sanitari non dovranno finire semplicemente in mano a fantomatici terzi, ma in banche dati protette e garantite dallo Stato.
Se questo dovesse trasformarsi in dittatura sarebbe comunque dovere e responsabilita' del popolo di accettarlo o combatterlo con tutti i mezzi a disposizione.
Le societa' si evolvono e con esse gli strumenti a disposizione non solo dei governi o dei vari gruppi di potere per controllare e reprimere, ma anche delle masse che, presa coscienza della propria situazione [conditio sine qua non], li potranno utilizzare in direzione opposta.
Se dovesse verificarsi una situazione discriminatoria a causa delle scelte sanitarie individuali, sara' necessaria un'opera di reazione a livello nazionale in qualunque caso, sara' necessario che il popolo assuma su di se' quelle responsabilita' fino a quel momento relegate all'apparato presupposto al nostro benessere: lo Stato.
Il dilemma non e' quanto lo Stato possa approfittarsi della tecnologia esistente in un determinato periodo storico, ma quanto il popolo sia pronto a prendere l'iniziativa contro i suoi abusi o soprusi, possibilmente utilizzando le piu' moderne tecnologie a sua disposizione.
La pseudo dicotomia "dittatura digitale o libertà analogica" é una conclusione a cui giungi tu, ma é sbagliata.
Nessuno dice che dobbiamo tornare a illuminarci con le candele o a comunicare coi piccioni viaggiatori.
E lo stesso discorso del cashless e delle autenticazioni rfid. Io sono felicissimo di pagare con una strisciata di apparecchio o di aprire un tubetto di dentifricio con lo scan della retina, ma fin tanto che lo strumento é sotto il mio controllo, che io sono padrone dei miei dati personali e che tu non puoi escludermi dall’utenza premendo un bottone.
Mettimi un kaybag cifrato nel SoC del dispositivo, così i miei dati me li gestisco io anche offline. Internet e la moderna tecnologia ha potenzialità astronomiche per esaltare l’autonomia personale, invece cercano di venderceli come se la dittatura totalitaria dei Big Data fosse un sine qua non del progresso. Solo gli schiavi non hanno segreti, giusto? Quindi fottiamocene completamente delle libertà individuali e facciamo girotondo nel nuovo comunismo globale delle multinazionali. Che sarebbe anche accettabile se almeno queste avessero dimostrato di essere responsabili e mosse da scopi nobili. Allora potrei anche pensare di affidargli ciò che mi resta di più prezioso. Ma fin quando viviamo in questa società, dominata da questi individui, io non condivido nulla con loro spontaneamente. E farò di tutto perché non l’ottengano coattamente.
Non soffro di patologie e non sono mai stato in ospedale nè da specialisti, ma se avessi una storia sanitaria e fosse raggruppata come nei dati trafugati da Ho, probabilmente i primi a farne uso sarebbero le assicurazioni, sia per l'RCA che (soprattutto) per le polizze vita. Poi le istituzioni finanziarie per prestiti e mutui per sovrapporre i profili di rischio creditizio a quelli sanitari. E così via.
E parliamo di Vodafone, una multinazionale, non dell'ultima società arrivata nel mercato, e con Ho-mobile ho limitato i danni perché non mi ero iscritto con la mia email personale ma con una quasi usa e getta come faccio di solito e su cui mi son guardato bene dal mettere la verifica a due fattori col mio numero di telefono : se avessi fatto quei due errori e mi avessero clonato la sim, avrebbero avuto facilmente accesso alla reimpostazione della password della mia email personale, e da lì non oso immaginare cosa si sarebbe potuto fare avendomi tagliato fuori dal controllo del mio numero e dalla posta dove conservo per comodità un documento d'identità da inviare quando devo attivare servizi o abbonamenti vari (per cui adesso farò una email apposta, da non inserire mai da nessuna parte in rete e da cui non far partire mai un messaggio verso altri se non verso altre mie email, in cui salvare dati di login e documenti vari in file crittografati da spedirmi quando mi servono e subito dopo cancellarli dalla posta ricevuta).
Aggiungo che non sono stato in nessun modo in grado di risolvere per anni la vertenza con la Regione relativa ad un bollo dell'anno X che non ho pagato perché gli incentivi alla rottamazione di quell'anno mi esentavano dal farlo sull'acquisto di un nuovo veicolo. Alla fine, vista la cifra e la rottura di palle di altre spese per continuare il contenzioso, ho preferito pagare nonostante l'invio della diffida in autotutela e l'invio alla dirigente preposta della norma di legge per l'esenzione.
Come potete immaginare, ancora a distanza di anni nella sezione Tributi risulta la pendenza a mio carico, e questo nonostante l'invio dell'attestazione di pagamento di quelle cifra non dovuta più le more dell'accertamento.
Posso mai dare i miei dati sanitari ad uffici regionali di questo infimo livello e sperare che stiano lì dove devono stare e senza che un domani vadano in giro o siano contraffatti?
Basta dare un'occhiata qui twitter.com/Bank_Security per vedere che anche gli istituti finanziari, cioè quelli in teoria fra i più protetti in assoluto, perdono regolarmente una marea di dati sensibili.
L’attacco hacker contro gli Stati Uniti è un disastro
ilpost.it/.../attacco-hacker-usa-russia-solarwinds
Comprendo la grande utilità di avere un archivio unico di tutta la propria storia sanitaria, ma credo che le moderne tecnologie di archiviazione e criptazione (dove svariati gigabytes stanno su chip da pochi euro), possano contenere tutto il necessario in una nuova tessera sanitaria aggiuntiva che rimanga nelle mani del cittadino e consultata solo da chi di dovere alla bisogna tramite un lettore smartcard e codice token/pin temporaneo o altri dispositivi appositamente studiati e progettati, invece che condivere i dati con tutto il territorio nazionale, come se la stragrande maggioranza dei cittadini fosse sempre in giro a viaggiare o curarsi per l'Italia invece di vivere a casa propria.
E' chiaro che per situazioni già complesse e/o gravi sia molto meglio in questo momento approfittare dei sicuri benefici del Fascicolo Sanitario che temere potenziali rischi futuri non comparabili con le reali necessità delle situazioni contingenti in cui il fattore tempo, semplicità ed efficienza la facciano da padrone.
E perche' non impegnarsi per far si che vengano implementate tutte quelle misure che, al momento attuale, possono garantirci la massima sicurezza e privacy?
Quando dici "fin quando viviamo in questa societa', ecc." cosa intendi esattamente? Chi dovrebbe "muoversi" e cambiare le cose affinche' la societa' possa considerarsi "sana"?
Ho alcuni amici e conoscenti impegnati in progetti [anche ambiziosi] di open source di cui sono un sostenitore; alla loro necessita' di sentirsi slegati dai vincoli del monopolio delle corporazioni hanno risposto impegnandosi in prima persona per cercare una soluzione efficace e condividibile. A loro spese, senza nessun ritorno economico, senza un riconoscimento.
Il boicottaggio e' un'azione determinante in momenti di lotta, ma in questo caso che contributo fornirebbe al progresso collettivo?
Come nazione, ed in particolare come nazione dotata di sanita' pubblica, e' fondamentale che si riesca a digitalizzare le informazioni personali per permettere un tanto necessario progresso ad un sistema sanitario al collasso.
La quantita' e la qualita' del servizio migliorerebbe istantaneamente, gli enormi sprechi attuali potrebbero essere ridotti se non eliminati, le prestazioni e i servizi potrebbero essere monitorati piu' efficentemente, le responsabilita' dei sanitari accertate con maggiore precisione.
Concretamente, tu cosa proponi in alternativa? Status quo?
www.youtube.com/watch?v=C1-0XKYAZII
Lo stesso video, per coloro che volessero, è pubblicato tradotto nel canale di Libera Informazione di Telegram.
Io mi impegno intanto per non far implementare le misure fraudolente di sottrazione dei miei dati anamnestici. Che tra l’altro é il topic dell’articolo. Non serve alcun boicottaggio e alcun rovesciamento dello status quo. Nessuno qui ne ha fatto menzione. Forse sarà impossibile realizzare in 24 ore il sogno utopico di una tecnologia al servizio del cittadino, e non spia silente di un consesso di magnati dell’elettronica, ma lottare per conservare quei pochi diritti civili che ancora non sono stati erosi completamente dalla corruzione politica e dall’indifferenza sociale non penso sia chiedere troppo.
Quando dico che non accetto condivisioni tacite dei dati "fin quando viviamo in questa società, dominata da questi individui" intendo che le misure che tu auspichi per digitalizzare ed efficientare i processi lavorativi avrebbero senso solo date le premesse di una società sana e una leadership di dimostrata integrità. Allora diventa giustificabile affidare i tuoi dati online ad occhi chiusi, senza timore di ripercussioni.
Ma non viviamo in quella società. E coloro che si candidano a custodire la nostra storia clinica é oscuro anche solo identificarli.
E se sarebbe azzardato accettare misure simili in condizioni normali, figuriamoci ora che é palesemente concepito apposta per dare un’accelerata a tutte le tecnologie di monitoraggio delle masse.
Cons. Alimentazione: SI Cons. alla consultazione: NO Cons. al rec (recupero) del pregresso: NO
E ora sono a posto!?
attraverso l'austerità, lo sviluppo dell'economia e della cultura prestidiridigitali, attuare politiche di
incentivo alla domanda di servizi prestidigirigidigitali e promuovere l'alfabetizzazione informatica
nonché per dare un forte insulso alla ricerca e alle innovazioni tecnologiche, quali fattori essenziali di progresso e opportunità di (nostro) arricchimento economico, culturale e civile e, nel contempo, di rilancio di competitività delle imprese prestidigidirigiriditalizzate;
vista la deliberazione del consiglio dei magistri, adottata nella riunione in nottata fonda del 4 ottobre 2012;
emana il seguente decreto legge:
Agenda 2020 e ID entità di prestidigidirigiridigitalizzazione.
Articolo 1: Attuazione dell'agenda di digirigidiprestidigitazione italiana e
documento prestidirigiridigitale unificato e finanziamento dell'Istat karma;
Lo stato promuove lo sviluppo della cultura prestidirigiridigitale a distanza e in tuta sicurezza sanitaria,
definisce politiche di incentivo alla domanda di servizi prestiditidigitali e favorisce i fattori essenziali di progresso e opportunità di arricchimento economico (nostro) e civile e culturale, tecnologia che ha permesso all'umanità tutta poveri compresi di progredire e crescere, fermo restando la parità di bilancio, e che ha visto grazie a Lei (la Tecnologia prestidiridigitale) nascere personaggi come Socrate, Platone, Aristotele, Shakespeare, Gregorio Magno, Paolo Varnefrido Diacono, Lovecraft e Walter Veltroni.
La prestigiridiridigitalizzazione entrerà in vigore dopo 60 giorni dell'uscita di rigore del decreto successivo al precedente approvato un attimo dopo della correzione n 547 in ultima istanza libera della legge 21 così a capo della decisione del 22 giugno 2012, a notte fonda e a coprifuoco, avvalendosi dell'agenda prestidigigiridigitale, convertita poi in legge in giorno arancione alle ore 3 di notte, cinque minuti prima dell'articolo 124, ai sensi del precedente non ratificato n.35 in zona gialla, ex Cesarini della vecchia normalità.
Agree to disagree.
Aspettare di vivere in una societa' ideale (o idealizzata) prima di implementare misure innovative significa non riuscirci mai od arrivarci con gran ritardo rispetto al resto del mondo. Mi sembra quasi una scusa per stare a vedere che accade e, nel caso vada male, poter dire: ve lo avevo detto io!
Inoltre, io non propongo di chiudere gli occhi ed affidarci al buon cuore di chi dovrebbe custodire i dati, ma di partecipare collettivamente per far si che il sistema adottato sia il meno imperfetto possibile. La nostra evoluzione e' avvenuta per tentativi, anche rischiosi, ed e' stata costellata da errori e tragiche decisioni. Non si tratta di evitare i pericoli o le azioni potenzialmente pericolose, ma di affrontarli con coraggio, intelligenza e, possibilmente, saggezza.
Altrimenti non usciremmo mai di casa per paura che possa accaderci qualcosa di male o che qualcuno si approfitti di noi.
Gli animali della savana, assetati, accettano il rischio di essere vittime di coccodrilli o altri predatori pur di accedere alle riserve d'acqua. Sono piu' deboli ed esposti quando agiscono singolarmente, ma in massa riescono ad arginare o minimizzare i pericoli in modo efficace. La certezza non esiste in Natura, cio' che ci ha permesso di evolvere fino a qui e' stata la nostra capacita' di adattamento. Adattamento comporta rischio e rinunce iniziali.
PS
Il SSN ha mooolta sete.
Piccolo aneddoto personale a fronte del decreto legge
Nel corso degli ultimi anni, mi è passato tra le mani un discreto numero di cd da parte di parenti ed amici che contenevano i risultati di svariati esami diagnostici contenenti immagini, in quanto è questo il supporto informatico moderno con cui i laboratori di analisi consegnano i risultati (o almeno in quei casi, tanti, in cui questo era avvenuto).
Queste persone si sono rivolte a me perché o non avevano più computer fissi o portatili dotati di lettore cd/dvd, o lo avevano ma non funzionava più (o comunque pur funzionando ancora non riusciva a leggere quel disco), oppure non avevano la più pallida idea di come gestire quei dati, avendo tutti loro in comune la necessità di condividerli a distanza con altri medici o strutture ospedaliere dove erano in cura o per avere altri pareri.
A tutti ho spiegato che non avevo problemi a copiare il cd sul pc ed ho mostrato loro come far partire facilmente il programma anche sul loro pc una volta copiati tutti i dati in una cartella su una chiavetta usb, e che lo stesso avrebbero potuto fare questi medici se gli avessero inviato per email la cartella zippata o condiviso un link su Google Drive, Dropbox, OneDrive ecc. dopo averci caricato su i dati zippati.
Tranne pochi casi di medici illuminati con cui ho usato questo rapido metodo, la maggior parte ha voluto spedita per posta una copia dei cd che quindi son dovuto andare a cercare in giro e poi masterizzare con la massima cura possibile per evitare problemi di lettura nei loro pc, cosa che avremmo scoperto non prima di una settimana - se andava bene e se chi doveva leggere il disco lo avesse fatto appena arrivato - e se il cd non si fosse danneggiato durante il trasporto o addirittura perso.
Per cui, prima di coinvolgere tutti in una rivoluzione prestidigiridigitale dai possibili risvolti oscuri, forse sarebbe anche il caso di far investire ai medici quei 5 minuti nell'acquisire quelle misere competenze informatiche di base necessarie per evitare di mettere in piedi un complesso del genere a causa di errori di precedura messi in atto a monte, come la consegna di un cd in un'epoca che li vede in disuso da più di una decina d'anni invece di metodi più versatili o alternativi, ad esempio l'invio, su richiesta, dei risultati diagnostici direttamente su posta certificata nazionale sanitaria del suddito cittadino assegnata per DPCM
Non serve neanche dire che il mio commento utopia riguardo ad una tecnologia al servizio dei cittadini era ovviamente sarcastico.
Non é per niente idealizzata una società scremata da tutte le politiche ricattatorie annodate artigianalmente alle tecnologie digitali per far credere erroneamente che siano connaturate.
É la normalità, che cerca di emergere dall’attuale ircocervo di paradossi e sperequazioni sociali tenuto in piedi come un castello di carte dall’avidità di pochi.
E se anche si dimostrasse impossibile superare un tale monopolio d’intelligence, indipendente de facto dai tre poteri dello stato, non é detto che bisogni anche dargli una mano appoggiando forme nuove di restringimento dei diritti individuali.
In un momento storico dove il subdolo è l'eccellenza e dove l'inoculazione di RFID è scontata più che la cura di un virus di bassa letalità, dare per scontato che tale adesione sia fatta per proteggere la privacy cozza con il progetto stesso di revisione del consenso dei dati, partendo dal principio che questi sono stati venduti anni fa dal Servizio Nazionale di Sanità in America, oggi come oggi non hanno nessun valore, se non quello di vivere le nostre vite ad un codice a barre che racconta a chi deve "sapere" quel che c'è da sapere su ognuno di noi, col risultato di poterci "spegnere" a distanza, se ci allarghiamo un poco di più di quanto ci è permesso.
Come mai rifiutare il consenso farebbe differenza, adesso?
Sarebbe come dire "no" quando si è deciso che la nostra opinione non conta più nulla.
Non recapitabile: Il recapito non è riuscito per i seguenti destinatari o gruppi:
esercizidirittifse@regione.liguria.it (esercizidirittifse@regione.liguria.it)
L'indirizzo di posta elettronica specificato non è stato trovato. Verifica l'indirizzo di posta elettronica del destinatario e prova a inviare di nuovo il messaggio. Se il problema persiste, contatta l'amministratore della posta elettronica.
Senza offesa ma non comprendo la domanda.
Provo a spiegarmi meglio così forse ogni dubbio viene fugato.
Quello che secondo me è accaduto in sostanza è questo.
Lo scopo della vaccinazione è stato pianificato da tempo ed al predetto fine, per agevolare il controllo di chi si vaccina e chi no, con l'art. 11, c. 1, lett. d), D.L. 19 maggio 2020, n. 34, si è proceduto all’abrogazione della norma che prevedeva il consenso anticipato alla “alimentazione” del fascicolo elettronico sanitario (FSE) che, ricordo, è stato istituito con il D.L. 18/10/2012, n. 179 (art. 12).
Ovviamente non essendoci più necessità del consenso anticipato per la “alimentazione” di tale fascicolo, si ha a disposizione un fiume di informazioni sui trattamenti sanitari tra i quali, appunto, rientra la effettuata vaccinazione.
Tuttavia, questa abrogazione del consenso anticipato, già avvenuta a far data dal 19 u.s. e non a partire dall’11 p.v., non fa venir meno la possibilità di negare "a posteriori" tale consenso.
In buona sostanza, hanno proceduto col solito giochetto del non dire, per fare passare una modifica che di fatto li agevola parecchio nei controlli vaccinali.
Ora, tutto questo non vuol dire che il FSE sia cosa brutta, tutt’altro, abominevole è, semmai, l’(ab)uso che se ne fa.
Spero di essermi spiegato meglio.
Io comunque ho provato ad accedere al fascicolo sanitario elettronico al relativo link per la mia regione www.salutelazio.it/.../ e tutti e 3 le caselle sono già deselezionate, quindi credo di essere a posto così, da quello che ho capito dall'articolo principale postato da Massimo Mazzucco, non serve spedire anche il modulo, giusto?
Grazie!
Se per caso apri il file generico del garante per la privacy, per le regioni che non sono citate nei link dell'articolo, devi essere uno dei Ros con la specialistica in stragi di stato per capirlo.
Non so proprio come aiutarti.
-ZR-
Grazie comunque!
www.ilfattoquotidiano.it/.../6055886
Io non ci ho ancora capito nulla in questa storia
-ZR-
PS.
Se qualcuno sa esattamente cosa si deve compilare e soprattutto COME, è ben accetto il suo contributo.
Grazie.
Quoto...
Si accettano aiuti da casa.
-ZR-
Ho letto l'articolo e non mi è suonata per niente strana questa frase:
Tipico di ogni paese democratico, Italia in prima fila. Non ci dimentichiamo che abbiamo inventato il fascismo.
Quindi a fronte di questo, mi chiedo, dove è la magistratura per controllare il governo?
-ZR-
www.garanteprivacy.it/.../9516732