Di Paolo Franceschetti
1. Premessa. La guerra alla medicina naturale. 2. La medicina prima di Cristo. 3. La medicina da Cristo al Medioevo. 4. La medicina nel Medioevo e nei secoli successivi. 5. La medicina dall’800 ai giorni nostri. 6. La situazione attuale. 7. Conclusioni.
1. Premessa. La guerra alla medicina naturale
In questi tempi c’è una guerra dichiarata tra la medicina naturale e quella ufficiale, che evidenzia le falle di quest’ultima mettendone in risalto i limiti palesi (basti pensare che nonostante le spese immense per la ricerca sui tumori, questa malattia sta aumentando vertiginosamente) e la medicina tradizionale allopatica, che schiera dalla sua parte i vari soloni a colpi di radiazione dei medici eretici. Recenti sono i casi di Gabriella Mereu, di Tullio Simoncini, di Ryke Geerd Hamer, di Paolo Rege-Gianas. Pochi giorni fa è stata radiata dall’ordine la dottoressa Gabriella Lesmo, rea di aver preso posizione contro i vaccini (settore che ha iniziato a studiare con particolare attenzione per via del fatto di avere un figlio reso autistico proprio a seguito della somministrazione di vaccini). Pochi mesi prima era stato radiato per lo stesso motivo un altro medico, Dario Miedico. E sempre recentemente è stato radiato dall’ordine Paolo Rossaro, per aver prescritto una cura alternativa alla chemioterapia in un caso di tumore.
In realtà, la lotta tra medicina naturale e medicina tradizionale ufficiale esiste da secoli, e può individuarsi il punto di origine nel Medioevo, ad opera dapprima della Chiesa cattolica, e successivamente ad opera della scienza ufficiale, che ha preso il testimone dell’oscurantismo cattolico.
Vediamo come e perché nasce questa battaglia, e perché essa è identica ai giorni nostri, come nel Medioevo, e in tutti i secoli intermedi.
2. La medicina prima di Cristo
Alcuni millenni prima di Cristo, per essere “medici” occorreva prima di tutto essere degli iniziati e aver fatto un percorso spirituale. Solo per fare due esempi, Galeno era un iniziato formato anche alla scuola Platonica, e Ippocrate anche era iniziato ai misteri egizi (nonostante sia considerato, a torto, il padre della medicina razionale).
Questo perché, prima di curare le persone, occorreva curare se stessi, e aver fatto un percorso spirituale. Spiritualità, magia, e medicina, infatti, andavano di pari passo non perché – come ci raccontano oggi – a quel tempo fossero dei primitivi, ma perché era ben chiaro che per fare il medico dovevi prima aver curato te stesso, essere in grado di percepire le aure, e intervenire sui corpi sottili e sull’anima del paziente.
Era quindi fondamentale l’alimentazione ad esempio, per riportare in equilibrio il corpo, ma anche per poter operare i trattamenti energetici (tanto è vero che risale ad Ippocrate la famosa frase: “Noi siamo quello che mangiamo. Fate che il cibo sia la vostra medicina”).
Il medico cioè era un mago, ma soprattutto una persona spirituale. E occorre ricordare che la magia è nient’altro che la scienza della natura, e la conoscenza delle leggi naturali.
Questo assunto era chiaro anche in Oriente, e non è stato mai messo in discussione, neanche oggi, tanto è vero che anche adesso in Cina esiste una “medicina tradizionale cinese” contrapposta a quella non tradizionale che è importata dall’Occidente; abbiamo in Tibet la medicina tradizionale tibetana e in India la medicina Ayurvedica. Un medico tradizionale cinese è in grado di diagnosticare qualunque malattia ad un solo colpo d’occhio. Queste tre medicine sono accomunate, pur nella loro diversità, dal principio di base che il corpo è un tutto unico e va curato nel suo complesso, essendo errato accentrarsi solo sul sintomo. In Oriente poi non esiste il concetto di magia, perché lo studio della natura e delle sue leggi sono un presupposto naturale dello studio di qualsiasi altra cosa.
Ai tempi di Cristo esistevano gli Esseni, detti anche Terapeuti, perché avevano particolari doti curative. Cristo, che veniva dalla tradizione essena, curava i malati, come li curavano i suoi discepoli. Ma la cura della persona veniva dopo che il discepolo aveva fatto un percorso spirituale. E’ solo la tradizione cattolica che ha trasformato queste cure in “miracoli”, possibili solo ai cristiani, e poi la scienza, successivamente ha trasformato questi “miracoli” in una cosa da ciarlatani. In realtà i miracoli operati dagli apostoli erano nient’altro che il riflesso della loro conoscenza delle leggi naturali.
Non esistevano, ovviamente, leggi che imponessero percorsi obbligati per i medici e, in teoria, chiunque poteva curare i malati. Anche perché, dal punto di vista teorico, il problema della professione medica era semplice: chi riusciva a guarire gli altri era un bravo medico; chi non curava nessuno non poteva dirsi tale.
Da sempre però sono esistiti medici ciarlatani, che non guarivano le persone ma somministravano farmaci dannosi senza discernimento, solo per soldi. Non per niente nel giuramento di Ippocrate, che in teoria i medici dovrebbero onorare ancora oggi, c’è scritto: “Non darò, chiunque me lo chieda, un farmaco omicida, né prenderò iniziativa di simile suggerimento”.
In un passo degli atti degli apostoli, invece, si narra che Simon Mago chiese a Pietro e agli altri apostoli che gli spiegasse il loro segreto per curare i malati, ma Pietro rifiutò, perché il suo era un dono di Dio (acquisito cioè grazie a un percorso spirituale) e non poteva essere venduto per denaro.
In altre parole, in questo periodo era netta l’identificazione del medico con l’iniziato alla spiritualità. I ciarlatani esistevano, ma erano tenuti ben distinti dai veri medici, ed era facile effettuare tale distinzione: era sufficiente vedere chi era in grado di curare e chi no.
3. La medicina da Cristo al Medioevo
Negli anni immediatamente successivi alla nascita del Cristianesimo, a Roma, come in Oriente, la medicina non è regolamentata e in teoria chiunque può professarsi medico. Roma era però carente di bravi medici e in genere li faceva venire dalla Grecia; il motivo era che, in Grecia, ancora si praticavano i cosiddetti “misteri” e esistevano veri iniziati, che a Roma erano sempre meno a causa della totale mancanza di spiritualità del potere romano.
Dal momento che anche un falegname o un ciabattino poteva curare la gente, e diventare medico senza alcuna garanzia della sua formazione, la situazione era ovviamente caotica e non c’era alcuna certezza che un medico sapesse curare davvero i malati; tanto che Galeno, nel II secolo d.C., già lamenta la situazione generale della medicina.
Seneca descrive gli orrori di alcuni medici che praticavano operazioni altamente invasive, creando più danni che benefici.
Molti medici si arricchivano. Alcuni, quando erano dei truffatori, talvolta venivano puniti dalla legge.
Il rapporto tra medicina e spiritualità è comunque ben attestato dal fatto che alcuni ospedali sorgevano presso i templi; nel 300 a.C. ad esempio, sorse una sorta di ospedale sull’isola Tiberina, che era un tempio dedicato ad Esculapio; il che attesta il legame spiritualità – medicina.
Purtroppo però la Chiesa cattolica, nel tentativo di imporsi come unica via spirituale per la salvezza dell’individuo, in questo periodo inizia ad imporre le sue regole, anche nel settore medico (che, come abbiamo detto, era strettamente connesso a quello spirituale). Le guarigioni vennero chiamate miracoli, e i miracoli potevano essere fatti solo da Cristiani; se qualcuno guariva senza essere cristiano, le guarigioni erano opera del diavolo.
Da questo momento si pongono le basi per distruggere la medicina e impedirne il progresso, anziché favorirlo. Il potere, cioè, inizia a dettare le sue regole anche nella cura dei malati e tali leggi possono essere imposte pure da chi di medicina non sa nulla, non avendo fatto alcun percorso spirituale.
4. La medicina nel Medioevo e nei secoli successivi
Nei secoli immediatamente successivi al Cristianesimo, in Occidente la guerra alla spiritualità trova il suo culmine nello sterminio dei Catari e nello scioglimento dei Templari, con la messa al rogo di alcuni di essi.
I percorsi spirituali quindi possono essere svolti a partire dal 1300 solo da iniziati, nel segreto delle confraternite. Inizia allora a dividersi sempre di più la spiritualità dalla medicina.
E’ in questo periodo che nascono le prima università di medicina e che prende avvio l’idea (trasfusa poi in leggi varie nei secoli successivi) che la medicina dovesse essere appannaggio solo di chi l’aveva studiata seriamente. L’idea di fondo era buona, e lo rimane ancora oggi: per essere medico bisogna studiare.
Il problema però di questa impostazione è duplice. Innanzitutto per “studio”, non si intende più il percorso spirituale e/o l’iniziazione ai misteri, ma si intende lo studio, spesso mnemonico, dei testi di medicina. In secondo luogo non è più necessario fare un percorso spirituale al fine di curare i malati. Si spezza quindi il legame tra mente e medicina, tra spirito e guarigione, e quello tra anima e corpo, nonchè quello tra corpo e natura: in definitiva, viene definitivamente espulsa la spiritualità dalla guarigione.
Nel 1300 circa viene istituita la facoltà di medicina a Roma ad opera di Bonifacio VIII. A Bologna, a quanto pare, esistevano dei corsi di medicina già fin dall’anno 1000 ma è solo nella metà del 1500 che viene istituito un vero e proprio corso di laurea.
Nelle università lo studio mnemonico delle opere di Galeno e di Ippocrate valeva molto più delle capacità spirituali della persona, come quella di vedere l’aura e di operare sui corpi sottili, o di sperimentare nuovi farmaci estratti da piante sconosciute all’epoca. Ma studiare Galeno e Ippocrate, avulsi dal percorso spirituale che veniva fatto, equivale a non capire nulla dell’essenza del loro insegnamento. Un po’ come se uno volesse fare un percorso spirituale solo leggendo i libri di Yogananda, seduto sulla poltrona di casa.
Coloro che curavano le persone, senza essere medici, venivano spesso guardati con sospetto e, se avevano poteri di guarigione ed erano sfortunatamente anche donne, venivano messe al rogo come streghe (le streghe spesso non erano altro che donne esperte in erboristica e nel curare i corpi sottili). Basti pensare che una delle accuse che si muoveva ad alcune streghe era quella di aver aiutato delle partorienti, contravvenendo al comandamento divino secondo cui la donna avrebbe dovuto partorire con dolore.
In altre parole, inizia a essere sempre più diffuso l’atteggiamento per cui una laurea in medicina prevale sulla effettiva capacità di curare. Mentre, parallelamente, coloro che curavano davvero i malati erano guardati con sospetto perché andavano a interferire con gli interessi di chi, sulla medicina, lucrava.
In generale, comunque, i migliori medici e chirurghi erano ancora iniziati, tanto è vero che le cronache narrano di come le lezioni di Paracelso all’università fossero affollate di studenti, che disertavano quelle degli altri medici, con sommo dispiacere di questi ultimi.
A partire dal 1500, con la sempre maggiore diffusione delle università, queste iniziano a rivendicare a se stesse il primato nella cura delle malattie.
Gli studi si settorializzano sempre più, nascono le varie specializzazioni, e si perde di vista l’unità complessiva del paziente.
Anche se molti professori famosi erano davvero iniziati, in realtà la frequentazione di una facoltà di medicina non garantiva affatto, da parte dei frequentanti, una reale preparazione alla cura delle malattie. La situazione, se prima del Medioevo non era affatto felice, inizia addirittura a peggiorare anche perché iniziano le prime commistioni tra la medicina e il denaro. Molti medici infatti guadagnavano nel vendere erbe e pozioni, e iniziano a nascere le prime botteghe che fabbricano prodotti curativi in base alle erbe.
E’ noto ad esempio che Paracelso, che prese posizione contro alcuni medici ciarlatani dell’epoca (siamo attorno al 1500) e che propose di istituire dei controlli da parte dell’autorità sugli speziali e i farmacisti e sui preparati da loro venduti, subì un processo, in cui il medico che doveva giudicare la questione era anche legato ad un grosso produttore di medicinali. Ora come allora, cioè, interessi economici, questioni di prestigio personale, ottusità e ignoranza, si intrecciavano in modo profondo, e finì che Paracelso fu condannato, i sui scritti vietati e gli fu impedito di esercitare a Norimberga. Il medico che doveva valutare le opere di Paracelso si chiamava Stromer ed era professore di medicina all’università di Lipsia, ma anche azionista di una società di proprietà della famiglia Fugger, una potente famiglia di banchieri che aveva interessi anche nella produzione di medicinali. Una commistione banche – case farmaceutiche, cioè, valida ancora oggi.
I più grandi medici dei secoli successivi, quindi, sono tutti iniziati, esoteristi e maghi, generalmente Rosacroce. Non a caso, i Rosacroce hanno, tra le dieci regole del loro statuto, quello di “curare gli ammalati senza compenso”. In altre parole, mentre la medicina ufficiale persegue interessi economici e personali, i Rosacroce continuano a perseguire obiettivi spirituali, curando senza compenso.
Ildegarda di Bingen, che viene ricordata principalmente come una mistica, era in realtà anche una vera e propria naturopata esperta in erbe curative; ed era, ovviamente, una Rosacroce.
Paracelso era un iniziato e un mago, oltre che un medico, e aveva una profonda spiritualità testimoniata nelle sue opere.
Jacob Böhme, uno dei precursori dei Rosacroce, non era un medico, bensì un mistico, ma aveva il dono della guarigione.
Leonardo da Vinci e Michelangelo, anche essi Rosacroce, erano esperti di anatomia.
Robert Fludd era un medico famoso, e un Rosacroce, oltre che massone.
Più di recente, anche Luis Pasteur, l’inventore dei vaccini, era un massone, dunque un iniziato.
Questi sono solo alcuni dei nomi. Ma se si fa una ricerca sui nomi di medici famosi, risulta che quasi sempre erano anche maghi ed esoteristi. Non a caso.
Tra tutti i personaggi famosi possiamo poi citare Rudolf Steiner, che senza essere un medico fonda la medicina antroposofica, gettando le basi per una branca della medicina che tutt’oggi annovera tra le sue fila molti medici. Steiner non era né un medico, né un mago in senso stretto, ma un Rosacroce, molto evoluto spiritualmente, il quale, non a caso, insisteva molto sul fatto che il medico dovesse essere anche esperto di energie sottili ed essere capace di vedere l’aura. Ancora oggi, le cliniche in cui si pratica la medicina antroposofica, come la Lukas Klinic di Basilea, sono all’avanguardia nella cura di certe malattie come i tumori.
Dal Medioevo, quindi, inizia il distacco tra la medicina e l’iniziazione. E comincia ad essere difficile distinguere i ciarlatani dai veri medici, in quanto la Chiesa prima e le università poi, si erano arrogate il potere di farlo. Si era medici, cioè, non perché si curava, ma perché il potere rivendica la facoltà di distinguere chi avesse il diritto di curare e chi no. Esattamente come oggi.
5. La medicina dall’800 ai giorni nostri
Nell’800 le università si settorializzano e specializzano sempre di più e il mondo della cura delle malattie inizia ad assumere la fisionomia che ha adesso. La medicina ufficiale, sempre più specializzata, prende sempre di più le distanze dal paziente inteso come un tutto unico, mentre la medicina naturale vien talvolta portata avanti nel segreto delle confraternite (si pensi, ad esempio alla fratellanza di Miriam, fondata da Giuliano Kremmerz, che ad oggi conta migliaia di seguaci, anche tra i medici stessi).
I Rosacroce, sia nella loro forma originale, sia in quella deviata, non solo curano i malati senza compenso, ma tentano anche di infiltrare la medicina ufficiale per reindirizzarla a fini spirituali, cosa che fanno ancor oggi. Occasionalmente alcuni medici ufficiali fanno parte della confraternita, ma in generale continua ad esserci un netto distacco tra i due tipi di medicina: quella vera, di chi cura veramente, e quella degli incompetenti.
La situazione è ben esplicata in un romanzo di fine ’800, “La vita eterna” di Marie Corelli, dove uno dei personaggi, volendo guarire davvero da una malattia grave, si rivolge a naturopati, e cura molto l’alimentazione e la pratica spirituale, rifiutando le cure mediche ufficiali, a suo dire soltanto dannose. La medicina ufficiale, cioè, viene vista come un fenomeno interessato soli ai soldi, e non alla salute del paziente; uno spaccato della medicina di allora, che era esattamente come oggi, ed esattamente come nel 1500 di Paracelso.
Decisivo, al fine di inquinare definitivamente la pratica medica e allontanarla dalla spiritualità e dalla natura, è la nascita degli ordini professionali, che in Italia sono disciplinati con legge a partire dal dopoguerra.
In teoria gli ordini professionali dovrebbero garantire la serietà e la correttezza nell’esercizio delle varie professioni; ma purtroppo non c’è alcuna garanzia che i membri e i presidenti di questi ordini siano veramente iniziati ed esperti nella professione da loro esercitata (spesso infatti tale garanzia è data solo dall’essere in possesso di una laurea; laurea che, come abbiamo visto, garantisce solo una preparazione settoriale). Gli interessi economici e personali fanno quindi sì che gli ordini dei medici tengano più al mantenimento del loro status quo professionale e finanziario, che non alla salute del paziente e alla ricerca.
Dalla fine dell’800 in poi il distacco tra iniziazione e percorso spirituale, e medicina, diventa definitivo. Il medico è tale se ha un pezzo di carta che attesta che ha fatto degli studi (e chi se ne frega poi se ha preso la laurea col minimo dei voti, senza interesse, e se ignora completamente alimentazione, erbe e tutto ciò che riguarda la prevenzione). Inizia ad essere completamente assente la formazione spirituale, e si perde il contatto con la parte divina dell’essere umano, che viene visto solo come un corpo materiale che reagisce meccanicamente agli stimoli.
Le statistiche confermano quanto appena detto. Se prendiamo il tumore, uno dei mali più gravi del nostro secolo, possiamo constatare che anziché diminuire, aumenta sempre di più, evidenziando che qualcosa non torna nel modo di intendere la medicina oggi. I paesi nel mondo dove i tumori sono meno diffusi sono alcuni paesi dell’Africa, dove – in teoria – la medicina dovrebbe essere più arretrata (Botswana, Niger, Namibia, Eritrea). Mentre i paesi dove la percentuale è più alta sono proprio quelli in cui, teoricamente, la medicina è più avanzata (Italia, Francia, Usa e Giappone sono quelli col tasso più alto di mortalità).
6. La situazione attuale
La situazione attuale, dunque, non è diversa da quella che è sempre esistita nei secoli. I veri medici, erano quelli che curavano le persone, ma non necessariamente la cura delle persone coincideva, e coincide ancora oggi, con l’avere una laurea in medicina.
In generale, il medico dovrebbe dirsi tale quando conosce non sono la medicina ufficiale insegnata nelle università, ma anche le altre tradizioni (cinese, ayurvedica, ecc.). E dovrebbe essere competente non solo in materia di farmaci, ma anche in materia di alimentazione, erbe, e tecniche di ogni tipo.
Ciò non avviene, però, a causa di due fattori:
- I soldi. La ricerca medica è finanziata dalle università, o dalle case farmaceutiche; è assolutamente logico quindi che i soldi delle case farmaceutiche vengano investiti in ricerche per farmaci che possano garantire un profitto, e vengano trascurate proprio quelle che invece potrebbero diminuire tali profitti (come il ricorso a rimedi erboristici, o a trattamenti complementari come agopuntura e shiatsu).
- La settorializzazione degli studi specialistici, che ha fatto perdere di vista il trattamento globale del paziente (la cosiddetta visione olistica) e ha staccato completamente lo studio della medicina dal percorso spirituale di un individuo. Così, oggi, si arriva al paradosso che la laurea in medicina non prevede, se non come complementare, lo studio dell’alimentazione, e sia totalmente assente lo studio dei rapporti tra mente e medicina (v. ad esempio il bellissimo libro “La mente supera la medicina” di Lissa Rainkin).
Quando i poteri economici che ruotano attorno alla medicina si trovano ai ferri corti, reagiscono a colpi di leggi e di provvedimenti penali o disciplinari.
Così, anni fa, venne resa obbligatoria la laurea in medicina per poter esercitare l’agopuntura, dando così un colpo mortale a questa disciplina millenaria proveniente dalla Cina.
Talvolta per legge si impongono determinate quantità o qualità di un prodotto naturale troppo efficace, come è avvenuto per l’iperico o per la canapa.
Anni fa alcuni parlamentari presentarono proposte di legge in materia di Shiatsu (un particolare tipo di digitopressione che si basa sugli stessi principi fondanti dell’agopuntura, ma invece di usare aghi utilizza le dita), mentre contemporaneamente la Guardia di finanza faceva controlli a tappeto sugli operatori di questa disciplina. In quel caso fu sufficiente, per alcuni operatori, rinominare la loro attività “digitopressione” e prepararsi, in caso di emanazione di una legge ad hoc, a rinominare la loro attività, per scoraggiare il governo da un’iniziativa cosi demenziale.
Nel frattempo si sviluppa in modo sotterraneo lo studio e lo sviluppo della medicina naturale, chiamata spesso anche – erroneamente – “alternativa”; in realtà ad essere alternativa è la medicina ufficiale, perché essa sostituisce ai rimedi naturali, che dovrebbero essere sempre preferiti come prima scelta, i rimedi artificiali della medicina allopatica.
E a confermare lo stretto rapporto esistente tra la spiritualità e la medicina, c’è un curioso fenomeno che pochi hanno notato. La medicina naturale è riconosciuta e praticata liberamente in molte zone del mondo e, non a caso, se prendiamo come epicentro Roma, che è stato il fulcro, nei secoli, del tentativo di distruggere la spiritualità e la libertà di pensiero, man mano che ci si allontana dall’Italia la medicina naturale è sempre più diffusa. Da noi il servizio pubblico riconosce solo la medicina ufficiale, e per giunta solo per alcune cure (la terapia Di Bella, ad esempio, pur essendo praticata da medici ufficiali, non ottiene riconoscimento negli ospedali) e ignora totalmente il fenomeno della medicina naturale, sì che, in teoria, chiunque può definirsi naturopata (un po’ come nell’antica Roma).
Avendo Roma come epicentro, in Italia la situazione è una delle peggiori al mondo. In Francia esiste una situazione simile alla nostra, mentre in Inghilterra esistono associazioni professionali che garantiscono la serietà della pratica della naturopatia. In Germania il servizio pubblico garantisce il ricorso alla naturopatia, prevedendo un apposito percorso formativo per i naturopati, ove la naturopatia è riconosciuta per legge e viene considerata alla stessa stregua e dignità della medicina ufficiale. La stessa cosa avviene in molti paesi europei dove è possibile curarsi tramite il servizio pubblico anche con l’omeopatia e altre discipline naturali (ad esempio in Olanda, in Danimarca e in Norvegia).
Negli USA, il percorso formativo del medico naturale è garantito da un corso di 4 anni, in cui i primi due anni sono simili a quelli della facoltà di medicina per programma di studi. E i più importanti testi di medicina naturale, intesa come disciplina di studio scientifico, vengono proprio dagli USA (come l’Enciclopedia della medicina naturale di Murray e Pizzorno, o i testi di metamedicina di Claudia Rainville). Ogni stato ha legislazioni differenti, ma in linea di massima occorre superare degli esami di stato ad hoc per poter praticare la medicina naturale.
In India, e nella maggior parte dei paesi orientali, esistono diverse “medicine”, perché è quella occidentale che si è venuta a sostituire a quella naturale tradizionale; e molti medici si formano con percorsi universitari simili ai nostri, accanto al percorso tradizionale in medicina naturale.
In sostanza, l’Italia è il peggior paese del mondo per quanto riguarda la medicina naturale, ed è anche logico che, per tradizione culturale, sia quella che osteggia maggiormente tutti coloro che provano a svolgere la loro professione medica in modo difforme da quanto viene imposto dalle case farmaceutiche. Non a caso molti dei nostri medici, radiati in italia (Tullio Simoncini, ad esempio) o i cui studi vengono ignorati, trovano riconoscimento all’estero (la terapia Di Bella, all’estero, è oggetto di studi scientifici che ne hanno comprovato l’efficacia).
La situazione, insomma, è identica a quella dell’800. Si è perso completamente di vista il percorso spirituale nella formazione del medico, che oggi è tale solo per aver studiato a memoria una serie di libri su anatomia, farmaci, e malattie. Si trascura l’alimentazione, la prevenzione, lo studio delle energie e dei corpi sottili, ritenuti materie da ciarlatani new age con la fissa dell’Oriente, si trascura la comparazione con altre tradizioni mediche, e c’è quindi una netta scissione tra medicina naturale e medicina allopatica ufficiale.
7. Conclusioni
Nonostante i tentativi da parte di alcuni poteri di distruggere la medicina naturale e far prevalere gli interessi economici sulla salute dei pazienti, e nonostante la maggior parte della gente parta dal preconcetto che cura dei malati = medico = laureato in medicina, occorre ricordare che la laurea in medicina è solo uno dei tanti requisiti che si devono avere per poter curare, e neanche il più importante.
Per quanto gli ordini professionali o la magistratura possano infliggere condanne e radiazioni, ciò toglie la possibilità di esercitare la “professione di medico”, ma non la cura dei pazienti per mezzo di altre forme né la ricerca nell’ambito della medicina naturale.
Per giunta, radiazioni e condanne non tolgono valore alla laurea in medicina, che può essere esercitata in qualunque altro stato nel mondo.
Oggi, come ieri, una radiazione ha lo stesso valore che avevano le condanne per Paracelso: il medico si trasferiva altrove, ed altrove continuava i suoi studi, le sue ricerche e le sue attività di cura. Oppure, semplicemente, cambiava nome alla sua professione lasciando inalterata la sostanza.
Gli interessi economici prevarranno sempre sulla salute e la cura del paziente, ma sta ai singoli medici studiare coscienziosamente e integrare la medicina ufficiale con quella naturale, per sommare i benefici di entrambi. E sta al singolo paziente trovare il medico più adatto a se stesso, e discernere quelli che lo fanno con amore da quelli che lo fanno per soldi.
Personalmente, i migliori medici che ho conosciuto erano tutti o iniziati, o comunque esperti anche di medicina orientale.
Il migliore medico che abbia mai conosciuto è un’anestesista rianimatore in un ospedale pubblico che ha il dono di fare diagnosi sempre molto precise; in realtà questo medico è anche una veggente molto brava, e la sua bravura nasce da una commistione dei suoi poteri con la preparazione universitaria; viene anche da una tradizione di streghe ed è una strega ella stessa. Penso che un giorno sarà costretta ad abbandonare la medicina ufficiale, per intraprendere una personale strada che unisca più approcci, fondendoli in un metodo personale.
Un altro medico molto bravo, che non a caso studia a livello scientifico gli effetti dell’Aloe nella cura del tumore, è un massone, un iniziato, che nella sua vita ha studiato di tutto, dalla medicina orientale a quella africana; come Paracelso, aveva girato il mondo per studiare personalmente da vicino altri tipi di medicina; si definisce naturopata (pur essendo un professore universitario) e un giorno che gli chiesi se credeva nella magia, mi disse: “Non è che hai un registratore, vero? Perché se esce fuori quello che penso davvero, sono rovinato”.
Approfondendo la letteratura medica non ufficiale, ci si imbatte in medici che hanno scritto libri straordinari, come Rüdiger Dahlke e Thorwald Dethlefsen (autori di “Il destino come scelta”; “Malattia come simbolo”; “Malattia e destino”). Medici, sì, ma anche probabilmente dei Rosacroce, perché quando si leggono alcune loro opere minori, come un libro di mandala da colorare, si scopre che i medici sono anche esperti di esoterismo e simbologia. Degli iniziati, quindi, altamente spirituali nel loro percorso di formazione. Come sempre è stato e sempre sarà.
Quando ci si domanda come siamo potuti arrivare a questa situazione, quindi, non è tanto la risposta ad essere giusta o meno. E’ la domanda stessa ad essere sbagliata, perchè la situazione della medicina rispecchia quella di qualsiasi altro campo: è una guerra tra forze spirituali e forze antispirituali; tra materia e denaro, e anima; tra ignoranza ed evoluzione; tra biechi interessi materiali, e interessi per la persona e la sua salute. Ma è una guerra che, cambiando forme, modalità, e ampiezza, caratterizza tutta la storia della medicina.
Fonte: Petali di Loto
Approfondimenti e bibliografia: http://www.cure-naturali.it/naturopatia/960/legislazione-naturopata-ambito-europeo/3667/a
Sulla storia della medicina: http://pacs.unica.it/biblio/storia1.htm
Unico appunto, secondo me, è che bisogna precisare che l'espressione "iniziato" non vuol dire dover per forza far parte di qualche gruppo e seguire certi protocolli. Altrimenti, è lo stesso errore di prima, cercare di "elitizzare", monopolizzare e strumentalizzare la medicina per motivi materiali.
Bellissima. Non esiste il paranormale, per definizione, ma esiste il "normale" e lo studio di esso. Il problema, sussite solo in cosa uno decide sia normale.
Una dieta crudista con frutta verdure semi e noci per me rimane quella che dà più energie, o meglio si dovrebbe dire che toglie meno energie in fase di digestione in quanto questi alimenti sono estremamente veloci da scindere e immagazzinare. Certo è dura quando fuori nevica non mangiare qualcosa di caldo, più per motivi emozionali che altro ma in estate è decisamente più fattibile.
A me questo argomento affascina moltissimo, anche perché si collega ad un tema a me molto caro: i diritti degli animali che vengono schiavizzati, mutilati e uccisi a miliardi facendo finta che non possano soffrire ignorando il fatto che abbiano la stessa intelligenza dei tanto amati cani e gatti. Poi se pensiamo che gli allevamenti intensivi sono la principale causa di inquinamento a livello mondiale,visto che i laghi di feci e sangue inquinano le falde acquifere e acidificano gli oceani; per non parlare dello spreco disgustoso delle risorse: stiamo già coltivando cibo per più di 12 miliardi di persone ma preferiamo ingrassare e sfruttare gli animali piuttosto che mangiare vegan e quindi condannando ogni anno un milardo di persone a morire di fame e un milardo a morire di sovralimentazione.
Ok scusate se sono andato un po' OT ma ripeto è un argomento che mi sta molto a cuore.
in un certo senso...
guardforangels.altervista.org/.../...
Sì può vederla decisamente in modo diverso a cominciar d'ascoltar il proprio corpo..
..e perché poi il placebo non venga strumentalizzato da chicchessia..tenerlo libero come "angelo" custode
Chiami l'ambulanza e ti trovi l'ufficiale...cosa vuol dire?
Spesso "medicine spicce ed utili" contengono schifezze, aspartame compreso...il meno peggio?
È vero abbiamo tolto per "sempre" la malaria in occidente con merda chimica, paradossalmente ddt compreso si campa di più (ora si è invertito).
Sarebbe ingenuo creare un dualismo tra la parola ufficiale e "alternativo"...
poi Simoncelli e Hamer avrei evitato citarli..ma ha citato l'omeopatia?
Pollice verso...parlar di cancro è diverso che viverlo..e ricordar quale voce in se stessi si è ignorato...e striilava.. e strillava...
Pare che il gas usato per colpire la spia russa, in Inghilterra,
sia stato brevettato negli Stati Uniti !!!
Questa considerazione attribuita a Socrate, era riportata sul manifesto di un Convegno sulla psicoterapia autogena e la psicosomatica tenutosi a Pordenone all’inizio degli anni ’70, e la dice lunga sull’importanza del “prendersi cura” e non soltanto del “curare”. Socrate o non Socrate la frase appare quanto mai significativa....
Da sempre sono convinto che la cosiddetta medicina convenzionale serva a poco e a niente. Forse riesce a curare qualche sitnomo, qualche danno dell'organismo, ma non sempre. Sicuramente non si prende cura del paziente per come si dovrebbe. Tra curare e prendersi cura c’è un abisso… E’ ovvio che gli enormi interessi economici delle multinazionali farmaceutiche sponsorizzino le cure convenzionali e di conseguenza creino un’immagine della medicina “ufficiale” come infallibile, attendibile e sicura. Così come è ovvio che ogni cura cosiddetta alternativa sia messa alla berlina, tacciata di inaffidabilità, puro prodotto di mentecatti ciarlatani. Sta a ciascuno scegliere il sistema di cura che reputa migliore ma di sicuro, almeno per come la vedo io anche per esperienza personale diretta, senza prendere in debita considerazione la dimensione interiore della persona, i suoi vissuti, la sua emotività, la sua dimensione spirituale, le cure mediche, i farmaci resteranno solo dei palliativi che curano parzialmente l’unità corpo sovente curando solo parti di organi e danneggiando quel che di sano resta. Mi scuso se sono stato un po’ arzigogolato nel discorso, ma spero di aver trasmesso comunque un messaggio sensato.
Per quello che ne so c'e' una percentuale notevole di medici che hanno una mente abbastanza aperta da condividere quello di cui l'articolo parla.
Il problema per cui non lo fanno in maniera palese e' proprio quello giuridico.
Lo stato italiano delega ad un maureato in medicina la cura dei cittadini: questo significa che se non cura secondo i dettami che lo Stato stabilisce poi questi ha la facolta' di ritirare questa delega (radiazione) e dunque ci si trova nei guai non potendo piu' esercitare la professione.
Il problema squisitamente italiano e' dunque, essenzialmente, quello di uno stato che si arroga il diritto di decidere come curare.
E da questo poi risulta molto piu' chiara l'aggressivita' della politica (stato) che non tollera che si mettano in discussione le proprie direttive (giuste e sbagliate che siano).
I tumori a Fukushima non hanno nulla a che vedere con un nocebo, per es.
Poi chissà una forte depressione non ci mette nella condizione di ascoltare il proprio corpo, e potrebbe scatenare una malattia fisica.
...io come io, me ne guarderei bene di correre da persone con neoplasia, sventolando La Nuova Medicina Germanica...
Ho curato asma e allergia anni fa da un medico cinese con l'agopuntura. Primo appuntamento, mai visto e conosciuto, mi guarda in faccia e mi dice subito qual'e' il mio problema.
Il problema e' che la medicina tradizionale non sa come funzioni il corpo umano e nemmeno conosce le leggi della natura. Chissa quanti libri di "stregoneria" sono stati bruciati insieme alle "streghe"...
Inoltre abbiamo due tra i massimi ricercatori al mondo in micro e nano-particelle, Antonietta Morena GATTI (moglie di Stefano Montanari) e Giorgio BUONANNO che hanno analizzato i 32 vaccini commercializzati i Italia, trovandoli TUTTI inquinati da alluminio, mercurio, pezzi di acciaio, pezzi di ceramica … la lista sembra infinita. E lo sporco Roberto BURIONI che ha sposato incondizionatamente (assieme alla criminale ministra Beatrice LORENZIN) gli interessi delle case farmaceutiche, avendo in "casa" un conflitto di interessi (un dirigente del ISS che è anche nel consiglio di amministrazione della Glaxo-Smith-Kline) al confronto del quale quelli di Berlusconi spariscono ...
è proprio vero. Eppure è proprio la gente comune a pensarla così, più dei medici
Premettendo che non vado da un medico per faccenede personali da almeno trenta anni, se casomai dovesse
succedermi, (strizzando le palle e toccando ferro) secondo costui dovrei accertarmi se per caso è anche massone,
oppure pratica i riti woodu?
Penso che la cosa sia molto più semplice di cosa crediamo, e in fondo questa visione "mistica" della salute dell'uomo
non è poi molto diversa sostanzialmente, da chi si affida ciecamente ad un approccio convenzionale della faccenda.
Bisognerebbe semplicemente partire dal presupposto che in realtà non siamo altro che un laboratorio chimico vivente.
Persino quella che chiamiamo "anima" non è altro che una reazione fatta di sostanze chimiche, che ci fa "sentire" cose che in realtà non esistono.
E come laboratorio chimico, necessitiamo di molte sostanze, e temo che, la maggior parte delle patologie moderne, dipendano dall'abuso o dalla mancanza
di alcune di queste.
E il tragico errore che compie la "medicina ufficiale" è proprio quello di non tener conto di questo squilibrio, ma di pensare solo a "mitigare" i sintomi di queste patologie, senza andare alla radice della causa.
Il classico esempio è quello dei diabetici, a cui viene somministrata l'insulina, ma poi non viene vietata in modo assoluto, l'assunzione di qualunque carboidrato o zucchero, le sostanze che ne sono la causa principale.
Bisognerebbe poi, anche dare il giusto merito, a tutta quella parte della medicina che si è sviluppata grazie alle scoperte tecnologiche legate ai laser e alla microchirurgia, che permette di effettuare moltissimi interventi salvavita che un tempo erano impossibili, o che sottoponevano i pazienti a lunghe degenze,
a volte anche invalidanti.
Per farla breve, penso che farsi fare dei massaggi e sperare di guarire, senza scoprire cosa ci sta facendo veramente ammalare, abbia lo stesso valore del prendere l'antidolorifico per farci passare il mal di testa, senza sapere cosa ci sta procurando il dolore.
Non e' OT, anzi...
Definizione spettacolare!
se ti fermi solo a valutare la faccenda dal punto di visto chimico e scientifico poni inevitabilmente un limite intrinseco legato al tempo nel quale vivi. E' una visione molto parziale nella quale il tempo svolge un ruolo fondamentale. Tra mille anni, se continuiamo sul sentiero allopatico, le malattie saranno verosimilmente curate in maniera totalmente differente da come si curano oggi, relativamente al progresso scientifico. Se un medico del 31 secolo dovesse usare la medicina allopatica del 21 secolo non faccio fatica a pensare che verrà in fretta e furia bollato come troglodita e ciarlatano. Il punto è che se elimini il fattore tempo e lasci solo il rapporto cura-paziente, se uno è ciarlatano tra mille anni, lo è anche oggi. E' inevitabile.
La cura "spirituale" dal canto suo invece trascende il tempo, se trovi la chiave oggi sarà valida anche tra mille anni. Questo non lo sottovaluterei.
E' vero che siamo un laboratorio chimico vivente, ma ritengo che il problema sia proprio continuare a pensare che siamo solo "chimica" e basta...
Su ciò che sia o non sia "anima" ritengo si tratti solo del tuo parere... valido come quello di qualsiasi altra persona.
Quindi ti chiederei di non fare asserzioni impostate come verità assolute: al riguardo non sai nulla come (quasi) ciascuno di noi.
ho dato un occhiata e mi sono fatto scoraggiare dal lenzuolone e non l'ho letto
poi ho sentito franceschetti che parlava degli stessi contenuti con massimo a border nights
è un articolo di pregio che fa capire ancora di piu come stiamo messi con la medicina attualmente.
nelle nostre menti ci è stato inculcato a forza che il medico è colui che ha studiato medicina ma in realtà essere medici è tutt'altra cosa non necessariamente
dipendente dal avere una laurea riconosciuta in tal senso, anzi alle volte completamente di intralcio alla pratica medica.
ottima anche l'analisi di chi erano le streghe, vittime di una società che non capiva una minchia, come d'altronde oggi con i tanti ignoranti succubi di propagande e suggestioni
che veicolano l'idea che il medico sa tutto , quando invece il medico sa un po piu di niente e certe volte è sulla strada sbagliata.
bravo franceschetti
La cura "spirituale" dal canto suo invece trascende il tempo, se trovi la chiave oggi sarà valida anche tra mille anni.
___________
Natura è bello essere sorpresi da chi non te lo aspetti. Grazie perpetuo.
Something so right.
“Sante parole”…
Guardate, non per fare il solito saputello (me ne guarderei bene) ma per circa 13 anni ho lavorato come psicologo con pazienti oncologici, molti dei quali in fase terminale di malattia ed ho avuto modo di verificare l’importanza e i positivi effetti dell’ascolto e della vera accoglienza di ciò che conosciamo come stati emotivi sull’andamento della malattia stessa. Le devastazioni psico-fisiche prodotte dalla chemioterapia spesso si assommavano al completo disinteresse da parte del personale medico laddove qualcuno di quei poveri malati chiedeva spiegazioni circa la propria condizione fisica, un minimo di prognosi. A volte era veramente deprimente vedere come alcuni di sti cazzi di camici bianchi tiravano dritti davanti a chi – magari in carrozzella – cercava solo almeno una parola di conforto. E’ in questi casi la persona si deprime, si sente annullata, ignorata, non accolta, lasciata a se stessa…. Quando qualcuno di questi pazienti disillusi e profondamente addolorati (forse per l’ormai troppa e intollerabile disperazione) richiedeva esplicitamente un sostegno psicologico, spesso la situazione fisica era già abbastanza compromessa ma personalmente affrontavo di petto il problema cercando di accogliere le istanze e le emozioni di chi avevo di fronte, la sua rabbia, il suo dolore…da quei colloqui di 50 minuti di solito uscivano più tranquilli, riuscivano a vedere l’ospedale meno inumano, dicevano di sentirsi più alleggeriti riguardo ai sintomi della chemio o del tumore stesso. Credo sia semplicemente questione di umanità…ha ragione fefo laddove afferma che:
Quando mi fu diagnosticato il diabete, l’imbecille in camice bianco che avevo davanti mi rideva in faccia dicendomi: “ma lei non sa di essere diabetico?....”. Sensibilità sotto zero e qui non si tratta né di spiritualità, né di cure alternative…si tratta di umanità!!!! Che non c’è, non esiste, non è contemplata….
Comunque la soddisfazione di dire al dottore che cazzo aveva da ridere, me la sono presa…almeno quella
#20 Definizione spettacolare!
AlexFocus ha assegnato una etichetta ai vaccini: VACCINAZISMO, tale spettacolare definizione è assente nel #14.
Ci sarebbe da citare tra i medici “free-vax” radiati anche Claudio COLOMBO, Roberto GAVA, Stefano MONTANARI, Massimo MONTINARI, Gerardo ROSSI, Eugenio SERRAVALLE, il blog “Dissenso medico” su vaccinazismo a cura di Fabio FRANCHI.
Inoltre abbiamo due tra i massimi ricercatori al mondo in micro e nano-particelle, Antonietta Morena GATTI (moglie di Stefano Montanari) e Giorgio BIONANNO che hanno analizzato i 32 vaccini commercializzati i Italia, trovandoli TUTTI inquinati da alluminio, mercurio, pezzi di acciaio, pezzi di ceramica … la lista sembra infinita. E lo sporco Roberto BURIONI che ha sposato incondizionatamente (assieme alla criminale ministra Beatrice LORENZIN) gli interessi delle case farmaceutiche, avendo in "casa" un conflitto di interessi (un dirigente del ISS che è anche nel consiglio di amministrazione della Glaxo-Smith-Kline) al confronto del quale quelli di Berlusconi spariscono ...
AlexFocus ha assegnato una etichetta ai vaccini: VACCINAZISMO, tale inutile spettacolare definizione è assente nel #14 (il blog “Dissenso medico” a cura di Fabio FRANCHI).
Posto comunque la sua spiegazione hameriana, preceduta da un esempio che non ricordo se ho letto anni fa o se è una mia invenzione: supponiamo che offriate del cibo ad un animaletto selvatico affamato, ma che lo poniate vicino a voi in modo da potervi fare un selfie con la bestiola. L'animale ha paura di voi e non vorrebbe avvicinarsi, ma decide di farlo lo stesso per prendere il cibo. In ogni momento sente il bisogno di fuggire a gambe levate e si tiene pronto a schizzare via non appena ottenuto il cibo o al minimo vostro movimento. Il suo organismo reagisce a questa situazione abbassando l'attività delle cellule-beta delle Isole di Langherhans al fine di innalzare il livello ematico di glucosio in modo da poter fornire ai muscoli il massimo dell'energia per l'imminente fuga.
Questo è quello che succede quando un uomo classificato dalla Nuova Medicina come "destrimane" o una donna classificata come "mancina" o in menopausa vive una situazione che il suo organismo interpreta come equivalente a quella descritta sopra. Per esempio, dover lavorare in un ambiente insopportabile, o comunque costringersi od essere costretti a passare per una situazione spaventosa o disgustosa. In questa fase si ha l' IPERGLICEMIA, il cui senso biologico è quello di favorire la resistenza alla o la fuga dalla situazione spiacevole.
Terminata la fase chiamata "di conflitto attivo", cioè la simpaticotonia, si entra in vagotonia ed in questa fase si ha l' IPOGLICEMIA. A metà di questa seconda fase, avviene la crisi epilettoide, che per questo programma biologico è costituita da una crisi iperglicemica.
Per le donne destrimani e gli uomini mancini (classificati come tali dalla nuova medicina) avviene il contrario: a diminuire la loro attività sono le cellule alfa e si ha ipoglicemia in fase attiva e iperglicemia in fase di soluzione, con una crisi ipoglicemica come crisi epilettoide.
Quindi dovresti chiederti se il tuo diabete non sia legato ad una situazione sgradevole che ti costringi ad affrontare.
Me lo sono chiesto…in famiglia nessuno è diabetico…a me si è scatenato tutto dopo un forte stress emotivo durato circa 6 mesi che ha mandato all’aria il sistema metabolico. E assieme al diabete, guarda caso, è uscita fuori anche la tiroidite di Hashimoto patologia cronica di natura autoimmune. Prima di dover far fronte e farmi fottere da quella grossa dose di stress ingestibile ero un donatore di sangue, in perfetta salute e praticavo sport da combattimento. Quindi altro se contano gli stati mentali, contano e come. E da anni ormai, la psicosomatica ha confermato la correlazione tra stati depressivi e tumori, tra stati d’ansia e patologie cardiache. Ci sono un botto di libri anche datati su questi argomenti oltretutto facilmente reperibili. Quindi chi vuole approfondire non ha che l’imbarazzo della scelta.
tu ti meriti piero angela però eh
vedo che siamo in sintonia e in forza di questo mi permetto di farti notare che se è vero come è vero che il metabolismo è per lo piu dovuto (oltre ovviamente allo stile di vita motorio e alla temperatura a cui vivi ) al microbiota ecco spiegato
in realtà lo stress emotivo perturba in maniera importante il microbiota in chissà quanti e quali fattori ma una cosa è sicura l'asse intestino cervello è una realtà , quindi il tuo microbiota è stato sottoposto a un mutamento che ha prodotto uno scompenso anche ormonale, visto che ancora ormoni, metabilismo e microbiota sono fattori strettamente connessi (ma poi mi chiedo cosa ci sarebbe di disconnesso di un pezzo del corpo da un altro ....ma vabbè).
morale, stress----disbiosi----alterazione metabolica---alterazione ormonale
asse intestino-cervello ....ma poi ci sono altri assi
come fegato-reni
intestino-fegato
ecc ecc
p.s.
per tua informazioni il presidio del metabolismo è in mano ai bifidi(è una approssimazione molto importante ma non è errata) localizzati nel tenue.
quindi se per caso ti vuoi occupare del tuo problema dal lato alimentare/microbiologico devi inziare da li
Ascoltare la sua musica credo possa essere un buon rimedio contro la depressione!
È una vita che lo ascolto e devo dire che come toccasana non è niente male.... Su vari fronti
www.lastampa.it/.../pagina.html
it.businessinsider.com/.../
IN RED WE TRUST
Purtroppo come spesso accade i migliori sono quelli che se ne vanno prima...
Verissimo e se si considera che questo discorso coinvolge anche quei settori che dovrebbero salvaguardare la salute delle persone allora si fa presto ad arrivare allo schifo più totale.
Mi unisco anche io all'elogio del tuo avatar,un grande! Ma a mio giudizio i migliori avatar sono di calvero
IN RED WE TRUST
articolo fondamentalmente condivisibile con alcune precisazioni:
1) la Chiesa non ha mai avuto un buon rapporto con l'iniziazione. Da sempre ha combattuto la Gnosi, considerandola un'eresia, quando in realtà la Gnosi è il Cristianesimo vissuto nella sua pienezza spirituale.
2) esiste una profonda differenza tra iniziazione e magia. La prima ha come scopo l'evoluzione spirituale e le trasformazioni materiali sono funzionali o conseguenti;
la magia ricerca le trasformazioni materiali per denaro o potere;
3) la scienza moderna è magia, e della peggior specie. Questo punto non sono mai riuscito a farlo capire perché la gente pensa che "magia" significhi blaterare formule magiche ma in realtà significa canalizzare e sfruttare le energie della natura.
4) la Chiesa ha sempre combattuto la magia, ma poiché confondeva iniziazione e magia ha finito per rinunciare ad ogni possibile mezzo per combattere la peste del Trecento. Questo fallimento ha aperto gli occhi a molte persone e segnato l'inizio del suo declino.
5) ci può essere guarigione materiale ed evoluzione spirituale ma si può anche "vendere l'anima al diavolo" per ottenere la guarigione o anche solo la mera sopravvivenza materiale; qui segnalo solo la possibilità perché una trattazione anche sintetica dell'argomento mi è impossibile;
detto questo, e considerato che per esigenze di sintesi il pezzo non poteva essere che sintetico, lo trovo fatto abbastanza bene.
Non mi deprimo della mia aspettata ignoranza verso l'esterno, ma dentro me, altro che pescare doloreXdolore...mica vedo chiaro neppure dentro di me, ma almeno è personalizzata, e non un esca nello stagno malato!
..e vada pure con #32 Nomit
...rimane che se si attende la "GIOIA" su un bidone radioattivo, "sniffando" bicarbonato ...direi un bel mah..
Nel mondo ideale che io sogno la medicina sarebbe gestita dallo stato per il benessere dei cittadini, cosi' come tutte le risorse strategiche di utilita' pubblica, come acqua e energia, fino alle banche (oggi i banchieri privati tengono al cappio gli stati dopo che e' stato permesso loro di battere moneta e prestarla allo stato).
Posso ricordare a tutti che l'idea che il corpo e l'anima siano due entità distinte è un'altra delle menate dei Cristiani?
Pensate che gli inquinanti del corpo non inquinino l'anima?
E viceversa!
Per esempio io sono convinto che l'obesità sia un meccanismo di difesa e che per combatterla, prima della dieta, bisogna uscire dalla "sensazione di pericolo" che l'ha generata.
Detto tra di noi, mi spiace pensare in questo modo.
1) Christoph Wilhelm Hufeland, medico tedesco, che ha scritto tra gli altri "La Macrobiotica, ovvero l'arte di prolungare la vita umana", tuttora di grande attualità, libro in due tomi che aveva riscosso un enorme successo all'epoca della sua uscita, tanto da stimolare accesi dibattiti anche tra gli intellettuali, ad esempio Giacomo Leopardi e Immanuel Kant.
2) Georges Ohsawa, pseudonimo di Nyoiti Yukikazu Sakurazawa, filosofo giapponese. Una persona che:
- ha per primo introdotto e sviluppato in Occidente l’agopuntura, portando dall’oriente migliaia di pagine e traducendole in francese per Soulié de Morant, nel 1929, che si è poi occupato della diffusione in Europa
- ha per primo introdotto in Occidente l’Aikido, unico e originale, del maestro Ueshiba, in collaborazione col maestro Motiduki nel 1953
- ha per primo fatto conoscere in Occidente l’arte marziale orientale del “tiro con l’arco“
- ha favorito per primo la diffusione dello Yoga del maestro Oki (a Port Manech, nel 1965)
- ha fatto conoscere lo Zen del maestro Deshimaru (nel 1965)
- ha fatto conoscere le arti tradizionali giapponesi del bonsai e del disporre i fiori (Ikebana)
- è stato presidente della “Società delle medicine tradizionali del Giappone”
- ha tradotto in giapponese “Les Fleurs du Mal” di Baudelaire, “L’uomo questo sconosciuto” di Alexis Carrel, “Trasmutazioni a debole energia” di C.L. Kervran, “Uomo e scienza” di W. Heitler e molti altri testi fondamentali della cultura occidentale
- ha introdotto in Giappone nel 1935 un modello di aereo ultra leggero, il “Flying Flea“
- accusato di spionaggio e torturato, è stata condannato a morte ma poi liberato; ha tentato un colpo di stato proponendo con il generale Iimura la pace agli Stati Uniti nel 1945; arrestato di nuovo, è stato liberato dopo un mese per ordine del generale Mac Arthur
- ha scritto più di 300 titoli in giapponese e oltre 20 in lingue europee, di molti generi diversi
- nel 1955 ha digiunato 60 giorni facendo 7000 km in Africa, non smettendo mai di tenere conferenze e consulti per i malati, per raggiungere a Lambarené il dottor Schweitzer
- ha ricevuto il 18 giugno 1958 il Diploma con medaglia d’argento della Città di Parigi “per i servizi resi allo sviluppo di una scienza che favorisca il riconoscimento di una igiene alimentare presso l’uomo e per l’introduzione della medicina d’Estremo Oriente in Europa“
- ha predetto in tempi non sospetti l’entrata in guerra del Giappone e la sua disfatta, la ritirata degli inglesi dall’india, l’assassinio di Gandhi, l’assassinio del presidente Kennedy (sulla prima pagina dell’Herald Tribune)
- ha collaborato con grandi biologi, come i dottori Chishima e Morishita, specialisti del cancro
- dopo aver conosciuto le opere di Corentin Louis Kervran, presidente del Consiglio di Igiene di Parigi, nel 1964 ha effettuato con successo le prime trasmutazioni a debole energia degli elementi per via elettrochimica, con 25 anni di anticipo rispetto a chiunque altro, ottenendo potassio partendo dal sodio, ferro partendo dal carbonio, e molte altre.
- ha dialogato con i più emimenti rappresentanti della medicina, della scienza, della filosofia dell’epoca, per esempio nella società” Cittadini del Mondo” (di cui fu deputato), a fianco di Thomas Mann, Upton Sinclair, Albert Einstein, Edgard Gevaert, Albert Schweitzer, Norman Cousins e molti altri, pur rimanendo sempre sempre attento ed accessibile ai più umili partecipanti dei suoi campi studio estivi.
- ha sviluppato, applicato e diffuso un nuovo tipo di logica (differente da quelle di Pitagora, Aristotele, Cartesio, Kant, ecc.), che per millenni è stata la base di tutte le filosofie e religioni orientali, ma che per la prima volta qualcuno è riuscito a tradurre in una forma e con parole e concetti adatti anche agli occidentali
…e molto altro. Tutto questo senza nemmeno accennare a ciò per cui è (poco e male) conosciuto nel mondo oggi e nel recente passato, ovvero la filosofia, medicina e alimentazione macrobiotica.
Parlare di medicina senza citare Ohsawa è come parlare di musica senza citare Bach o Mozart. Naturalmente questo è solo il mio parere.
Questa mi pare però una considerazione di Paolo Franceschetti da prendere con le molle. L’articolo in se è molto esaustivo e tocca temi di estremo interesse. Però asserire che alcuni dei medici che hanno prodotto lavori pregevoli nell’ambito della medicina alternativa sono probabilmente degli iniziati o addirittura possano appartenere ai Rosacroce, be’, mi pare un po’ troppo azzardato. E' strano che ogni qualvolta si parla di personalità di un certo rilievo a livello scientifico o umanistico li si colloca tra i Rosacroce: Dante Alighieri era un Rosacroce, così come Leonardo da Vinci. Ma ve ne sono altri, sempre citati da Franceschetti, tra i Rosacroce: Paracelso, Comenio, Galileo, Bacone, Shakespeare, Leibniz, Cartesio…
vedi questo articolo comedonchisciotte.org/.../
La mia è solo una legittima perplessità che comunque nulla toglie al pregio dell’articolo oggetto del presente thread.
comedonchisciotte.org/.../
Tossiemia: causa universale di malattia...
a molti tale concetto potrà sembrare anacronistico, ma ciò non vuole dire affatto che non sia veritiero...
se sai che sei OT perchè non l'hai postato nei commenti liberi?!?
luogocomune.net/.../...
Vuoi proprio fare la figura del troll e del disturbatore?!?
Mentre la medicina "commerciale" inventa nomi (e presunti "antidoti") per i vari sintomi e dice che sono causati da virus o batteri, che invece sono la CONSEGUENZA dell'avere un corpo pieno di tossine e tessuti morti che il corpo stesso non riesce ad espellere.
DI EMANUELA LORENZI
comedonchisciotte.org/.../
Perrchè volevo che la leggeste tutti subito. E poi non accetto che mi si faccia la lezioncina. Casomai lo deve fare Mazzucco e non tu. MA probabilmente tu non ti rendi conto della rilevanza di questa sentenza e guardi il dito invece della luna. E questa sentenza influirá molto sulla formazione di questo governo.Berlusconi alle corde
Aggiungerei all'articolo: parlare di medicina senza citare Ohsawa è come parlare di musica senza citare Bach o Mozart. Naturalmente questo è solo il mio parere.
][
Condivisibile parere, chapeau per l'aggiunta.
youtu.be/b6jUErS6RqU
buona visione
By B.
ma riducendo tutto a una "intossicazione" , in altre parole semplicando in maniera estrema ma diversa non si fa altro che seguire lo stesso paradigma fallimentare del riduzionismo
applicato al corpo umano che non solo è sbagliato per il corpo (che è un sistema complesso) ma lo è anche per l'universo intero.
a tal proposito mio articolo
www.pianetamicrobiota.it/.../
Siamo d'accordo anche sull'importanza fondamentale dell'intestino (definito da qualcuno "il nostro secodo cervello"), che contiene una grossa parte del nostro sistema immunitario.
Nota pero' che per intossicazione intendo qualsiasi tipo, incluse quelle che vengono da stati emotivi, da sentimenti distruttivi e cosi' via. E' noto ad esempio che prendendosi una arrabbiatura, a qualcuno viene mal di pancia.
Ad esempio uno puo' anche avere uno stile di vita sanissimo, ma se e' circondato da persone negative e poco piacevoli e non riesce a liberarsene, ci sono buone possibilita' che si ammali intossicato emotivamente da questi personaggi.
Qualcosa di simile l'ho provata di persona: quando vivevo in Italia avevo attorno troppi personaggi (inclusi parenti & c) che hanno sempre cercato di condizionare le mie scelte: per questo e altri motivi (inclusa la situazione penosa dello stato italiano), io vivevo da INCAZZATO NERO PERENNE.
In pratica li' farsi i cazzi degli altri sembra sia diventato lo sport nazionale.
Per fortuna le uniche scelte azzeccate che ho fatto in vita mia sono state quelle fatte di volonta' esclusivamente mia contro quella degli altri, e lasciata la madrepatria ora godo di una serenita' mai avuta prima, che si riflette positivamente sulla mia condizione psicofisica.
Oggi faccio quello che voglio come e quando voglio senza rendere conto a nessuno e sono contentissimo di non avere nessun parente o simil teste di cazzo intorno.
Tra l'altro qualche anno fa casualmente ho scoperto questa canzone, e mi ci sono subito identificato:
azlyrics.com/.../underthesuneverydaycomesgoes.html
P.S.: c'e' qualcosa che non va nel tuo sito. Con Firefox 52.7.3 la "e" (credo solo quella) si vede "sbiadita", come fosse una "o" non chiusa. Strano, mai vista una cosa simile.
le interpretazioni poi le fanno gli umani, che per definizione sono imperfetti e dediti agli errori, e spesso sbagliano tentando di spiegare quel che non sanno.
Ma soprattutto, oltre agli sbagli in buona fede, ci sono quelli determinati dalle logiche economiche del capitalismo e delle volontà politiche che indirizzano, spesso falsandola o quantomeno azzoppandola, la scienza verso determinate direzioni.
La prova?
I primi due esempi che mi vengono in mente:
la scienza riconosce l'importanza del mantenimento del ph neutro o leggermente alcalino, sia fuori che dentro le cellule tumorali, e riconosce l'importanza del bicarbonato (che è un tampone, cioè, una sostanza che si oppone ai cambiamenti di ph, già presente nel corpo umano) nel contrastare la crescita e la diffusione del tumore, e non a caso le cellule tumorali mettono in atto una serie di meccanismi che impediscono l'entrata del bicarbonato nella cellula,
come si può vedere anche da questi studi pubblicati su pubmed:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28556628
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27197160
eppure io non ho mai visto a miei conoscenti (alcuni anche stretti) o ai miei parenti ammalati di tumore che, insieme alla chemio, dessero il bicarbonato o che i medici studiassero il modo migliore per far fare al tumore il bagnetto nel bicarbonato, o che pensassero al modo di farlo entrare nelle cellule tumorali onde neutralizzare l'ambiente intracellulare acido,
bicarbonato che, quantomeno e comunque la si pensi, importanti articoli scientifici riconoscono essere un importante aiuto nella lotta contro il cancro.
Non ho neanche mai visto somministrare, oltre alla chemio, dosi endovena di vitamina c che la scienza riconosce avere un ruolo antitumorale, e sostanza d'aiuto essendo un potente antiossidante,
ad esempio, uno studio scientifico che prova l'aumentata efficacia antitumorale della vitamina C usata col bicarbonato di potassio nei tumori al seno:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27313770
Quindi è proprio sbagliato sparlare della scienza ufficiale, al contrario, l'atteggiamento e la mentalità scientifica portano ad esplorare tutte le strade sconosciute, tra cui anche l'uso delle terapie naturali, non c'è una contrapposizione tra loro.
C'è per volere dei merdosi politici, che difendono il merdoso capitalismo, per cui non ci danno sostanze naturali che potrebbero aiutarci a guarire, ma si limitano a spacciare i prodotti dell'industria farmaceutica,
non c'è modo cambiare il sistema se non abbattendo il capitalismo, ma per questo serve che gli uomini raggiungano una certa consapevolezza interiore, nonché un certo sviluppo intellettuale,
e per questo il potere che non vuole l'abbattimento del capitalismo cerca di lasciare le persone inconsapevoli e con un basso sviluppo intellettuale.
In questo sono comunque degli idioti visto che, suppongo, anche loro si ammalano (spero di no, insomma) di malattie, che la cancellazione del capitale e un umanità orientata al progresso potrebbero già avere debellato.
Sanno quale potrebbe essere la cura, MA non la studiano!
E perchè non lo fanno?
Non è uno "sparlare" ... sono dei criminali che invece di cercare una cura a un male, cercano di fartici campare il più a lungo possibile, per estorcerti quanto più denaro possibile!
Sarebbero da impiccare, no criticare ...
La questione è proprio chi decide i protocolli medici? E in base a quali logiche?
Lo sappiamo? La cittadinanza si informa a riguardo?
Qui c'è un equivoco: quello che dicevo e dico è di non lasciarsi "rubare" la scienza lasciandola a protocolli medici curativi spesso basati sull'ignoranza della malattia da curare, sul disconoscimento di eventuali altre sostanze naturali utili a fine terapeutico, e determinati da logiche politiche che con la scienza c'entrano solo in parte.
La scienza è verità e ricerca della verità, è quella per la quale quando guardiamo le torri gemelle crollare possiamo avere dei seri dubbi che siano crollate per gli incendi visto la loro velocità di crollo prossima alla velocità di caduta libera, e visto il loro modo di crollare, e sempre la scienza, la statistica in questo caso, suggerisce di guardare ai vaccini con estremo sospetto.
La vera scienza indaga tutto, anche sostanze naturali utili a fine terapeutico, se poi questo non viene fatto perché la ricerca è in mano a multinazionali private del farmaco che hanno determinati interessi affaristici, che si intrecciano con interessi politici di controllo della popolazione, è chiaro che la colpa non è della scienza in quanto tale,
anzi, proprio tramite di essa possiamo cogliere le colpe e le mancanze del sistema capitalistico,
e quindi non dobbiamo cadere nel tranello di farci portare via la "scienza", contrapponendoci aprioristicamente ad essa o parlandone male, avvallando la definizione di scienza su qualcosa che non lo è o lasciandola ai Burioni di turno.
Adesso capirai che non avevo la minima intenzione di dire chi non si dovrebbe criticare, ma piuttosto non lasciare la definizione di scienza a degli impostori, detto brutalmente.
Poi, en passant, su chi sarebbe da, non impiccare, ma punire, o meglio rieducare, forse ci sarebbe da fare un discreto elenco, tutti i complici del capitalismo?
sono completamente d'accordo sul discorso da intossicazione di negatività provenienti da persone incompatibili per il nostro carattere.
tornando nello specifico , oltre questo fattore piu o meno identificabile ma spesso difficilmente risolvibile a mio avviso occorre
individuare i fattori intossicanti e quando si va sullo specifico spesso trovo convinzioni spesso basate piu su suggestioni che su
veri dati di fatto.
tanto per fare un esempio concreto e eternamente dibattuto(per quanto riguarda l'intossicazione) : la carne.
trovo insensato questo guerra tout court al consumo di carne adducendo motivi financo metafisici/esistenziali.
va bene gli antibiotici , va bene la cottura ad alta temperatura ma tolte queste due cose una bistecchina, come qualunque altro cibo sano,
ogni tanto può solo che fare bene. poi se uno mangia solo quella ovvio che si crea un intossicazione.
ma ti intossichi anche di asparagi se ne mangi troppi, magari contaminati da qualche diserbante chimico (e purtroppo frutta e vedure esenti da diserbanti non è facile trovarne).
ti intossichi anche di troppa attività fisica , perche il tuo stato ossidativo aumenterà a livelli di guardia oltre un certo livello di attività fisica.
insomma ok al concetto di intossicazione che tuttavia dice tutto e nulla sulla salute umana se non si entra nel particolare.
per quanto riguarda il sito non saprei, aveva lo stesso problema massimo ma poi era il suo pc ....
magazine.5lb.eu/.../...