Ricordate il famoso ritornello dei debunkers, rispetto a tutte le grandi cospirazioni della storia? “Se davvero ci fossa stata una cospirazione così grande – dicono sempre tutti in coro – prima o poi qualcuno, magari in punto di morte, avrebbe parlato”.
Di solto questa argomentazione riesce a convincere le menti più deboli, che si accontentano di questo pseudo-ragionamento per tranquillizzarsi e per riconfermare che “il mondo è un posto pulito e meraviglioso, dove non esistono i complotti.” E dormirono tutti felici e contenti.
Il problema (per i debunkers) nasce quando qualcuno, magari appunto prima di morire, decide finalmente di liberarsi di quel fardello di verità che si era portato dentro per così tanti anni.
E’ il caso di Paul Landis, oggi 88enne, che all’epoca dei fatti era un agente dei servizi segreti incaricato di proteggere la First Lady, Jaqueline Kennedy.
Paul Landis appare, cerchiato di bianco, nella famosa foto di James Altgens, scattata subito dopo il secondo sparo. Landis stava sul predellino posteriore sinistro dell’auto della scorta.
(La foto di Altgens è diventata famosa anche per altri dettagli: nell’ingrandimento A si vede, attraverso il lunotto anteriore dell’auto presidenziale, Kennedy mentre si porta le mani alla gola. Subito sopra il suo braccio, cerchiata in giallo, la scheggiatura sul vetro che dimostra la presenza di un altro proiettile, probabilmente andato a vuoto. Nell’ingrandimento B invece si vede che la portiera dell’auto della scorta di Johnson è già aperta al momento degli spari. Come se i suoi uomini sapessero in anticipo quello che stava per succedere).
Tornando a Paul Landis, l’ex-agente dei servizi segreti ha deciso di scrivere un libro, nel quale ricostruisce tutto quello che successe quel giorno a Dallas.
Nelle sue memorie Landis racconta che lui ritrovò un proiettile, praticamente intatto, sullo schienale della limousine presidenziale, subito dietro la testa di Kennedy. Prese quel proiettile e se lo mise in tasca, per poi appoggiarlo sulla barella che aveva trasportato Kennedy in sala operatoria, all’ospedale di Dallas. Si è portato dietro questo segreto per tutta la vita, ma ora che il suo tempo sta per finire, ha deciso di liberarsene.
Questa rivelazione pone un problema enorme per la versione ufficiale. Secondo quest’ultima infatti, il famoso “proiettile magico” (quello che in un colpo solo avrebbe trapassato sia Kennedy che Connally, finendo la sua corsa nella coscia del governatore), era stato ritrovato – anch’esso praticamente intatto – sulla barella di Connally, e non di Kennedy.
Grazie a quella traiettoria miracolosa, la commissione Warren aveva potuto contenere il numero complessivo degli spari a tre, restando così in grado di incolpare Oswald come killer solitario. Se invece il famoso proiettile, praticamente intatto, è stato ritrovato sul sedile alle spalle di Kennedy, vuole dire che ci doveva essere almeno UN ALTRO proiettile che ha colpito Connally. E questo porterebbe già a quattro il numero minimo dei colpi sparati, facendo affondare la versione ufficiale una volta per tutte.
In effetti, la versione di Landis è molto più logica: mentre è altamente improbabile che un proiettile resti praticamente intatto dopo aver trapassato collo e gola di Kennedy, dopo aver rotto una costola di Connally, e dopo avergli spappolato il polso, ecco che un proiettile penetrato appena nella schiena di Kennedy, e fermatosi dopo pochi centimetri (magari “sparato con carica difettosa”, come suggerisce lo stesso Landis), potrebbe traquillamente essere ricaduto fuori, nel momento in cui il presidente riceve il colpo fatale alla testa, con la frustata all’indietro che tutti abbiamo visto nel film di Zapruder.
Ora sicuramente cominceranno le arrampicate sugli specchi dei debunkers (aspettiamo a breve un video di Polidoro) che cercheranno di spiegarci come Landis sia solo “un vecchio rincoglionito” (stile Montagnier, per capirci), e che sicuramente ha fatto tutto questo perchè vuole un pò di celebrità prima di morire. Oppure diranno “perchè ha aspettato a parlare solo adesso?”
Insomma, se non parlano, si dimostra che il complotto non esiste. Se poi per caso invece parlano, o sono tutti rincoglioniti, oppure sono bugiardi in cerca di pubblicità. Alla fine hanno sempre ragione loro, i nostri cari debunkers.
E intanto nei libri di storia si continua a scrivere che Lee Harvey Oswald uccise Kennedy e agì da solo.
Massimo Mazzucco
PS: Ricordiamo che Paul Landis va ad aggiungersi ad altri 4 personaggi che hanno già confessato di aver partecipato all’omicidio Kennedy nel passato: Howard Hunt, l'uomo della CIA che lasciò al figlio una confessione registrata, prima di morire. Tosh Plumlee, il pilota della CIA che portò a Dallas i mafiosi che parteciparono all’attentato, fra cui Johnny Rosselli. Chauncey Holt, il tipografo che preparò i falsi distintivi dei servizi segreti per gli agenti di Dealey Plaza. E buon ultimo James Files, l’uomo che ha raccontato di aver sparato il colpo fatale alla testa di Kennedy, nascosto sulla collinetta erbosa. Ma tutti questi stavano dalla parte dei cattivi. Landis invece è dalla parte dei buoni: è molto più difficile mettere in discussione la sua credibilità. (Ma vedrete che Polidoro in qualche modo ci riuscirà, ve lo garantisco).
Oramai dopo l'uscita di prove direi di ferro sull'esistenza degli UFO, I debunker di vecchio stampo, alla Michael Shermer o Polidoro, stanno invecchiando come il latte d'annata.
A proposito di magic bullet c'è un vecchio filmato della CBS dove si alternano marksman e ingegneri di armi da fuoco a testare i mitici 3 colpi in 6 secondi
La vera verità diverrà ufficiale, probabilmente, solo quando saranno crollati i regimi che hanno pianificato e coperto questi crimini, falsando completamente l'identità degli autori. Fiano a quel momento, fino a un cambiamento copernicano delle strutture di potere, anche le verità "alternative" più avvalorate, da prove e testimonianze, saranno tesi senza "valore".
se non ci credete andatevi a leggere la storia ufficiale.
Fine.
-ZR -
Se sono riusciti li a farla passare in cavalleria immaginate quale fantastico scenario può inventarsi Polidoro in questo caso.
P.S. Rido immaginando polidoro al posto di Sordi, con lui pero' la scena finisce prima
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra
D.Risi
La prima è che fa parte della storia ufficiale e la seconda è che essendo molto vicino nel tempo a noi ci dimostra che la storia è modificata da chi detiene il potere.
Dove voglio arrivare??
Semplice, per tutto quello che riguarda la storia (guerre mondiali, Hitler, Napoleone, ecc.) nulla può essere come ci è stato raccontato e una storia che non ha credibilità è una storia che non vale niente, da letteralmente cestinare.
Va fatta una storia parallela dalle persone di buon senso, magari iniziando proprio dal caso Kennedy.
E' lampante che la sua mente non è all'altezza di ragionare sui fatti che si espongono, non potete fargliene una colpa, potrei addolcire la pillola dicendo che lo fa per interesse e cioè per amore della visibilità, no, no, no, è troppo stupido veramente, basta guardare le pose che assume nella copertina dei suoi video per capire l'idiota che è. Mai guardato un suo commento e mai lo farò, lo conosco perchè in molti lo citano, andrebbe cancellato anche per la critica, infatti con questo mio scritto non gli darò più spazio neanche per affondarlo, tempo sprecato e la vita è così breve per permettere di buttarlo via.
Non so come possano ascoltare le sue recite.
ulteriore indizio della cospirazione credo sia dato dal fatto che (guardando e riguardando il filmato di Zapruder) Dealey Plaza risultasse praticamente deserta mentre le strade percorse dal corteo presidenziale fossero letteralmente invase dalle persone.
La riflessione che ne deriva è che la piazza fosse stata volutamente tenuta semi - deserta per facilitare il compito ai tiratori.
Nicholas
Pollod'oro, Patti, Fart...ade, Alberto e Angela, ecc. sono tutti "cani da guardia" del sistema.
Nessuno, o quanto meno molto pochi, di loro è uno scenziato o almeno ha delle qualifiche sugli argomenti che trattano.
Però sono esperti nella comunicazione, che è il requisito primario indispensabile.
Il loro modo di fare, di parlare, di atteggiarsi è tutto studiato a tavolino per dare il massimo credito alle proprie affermazioni, evitando che si possano instaurare dubbi e nascere pericolose domande, e minimizzare fino ad eliminare eventuali (pericolose) alternative.
Una sorta di PNL.
Quando parlano, i risolini, il minimizzare le cose, il tono di voce sempre affabile e amichevole, è scentemente studiato per tranquillizzare, per creare una sorta di "ambiente sicuro" dove l'ascoltatore si può rifugiare.
Un pò come le braccia della mamma quando ci si risvegliava (da piccoli) dopo un incubo.
Ecco. Le teorie complottiste sono gli incubi, e loro sono le braccia calde e confortevoli della mamma.
Guai a pensare che le istituzioni tramano contro di noi.
Sarebbe il panico perenne.
Molto meglio invece pensare che ci sia un orco brutto e cattivo da cui le istituzioni ci proteggono.
Non è stata la CIA o l'FBI a uccidere Kennedy, ma Oswald che è stato catturato e ucciso.
La CIA (la mamma) ci protegge. Oswald, l'orco cattivo, è morto ucciso dalla CIA.
Non è stata una cospirazione del governo (buoni) ma di Bin Laden (cattivi).
Il governo ci protegge e ci difende, e ha catturato e ucciso l'orco.
Lo aveva detto anche Patti.
Le teorie cospirazioniste destabilizzano il sistema, che è una cosa da evitare assolutamente.
Bisogna invece mantenere la popolazione nella bambagia, coccolata, tranquilla e serena.
Una popolazione obliata è più difficile che si ribelli.
Ecco che il lavoro dei debunker di professione diventa fondamentale.
Devono SEMPRE spiegare tutto. Mai lasciare porte aperte al dubbio.
Ma soprattutto mai permettere che si perda la fiducia nelle istituzioni.
Sono "cani da guardia". Mantengono il gregge riunito e non permettono che si disperda verso altri pascoli che non siano quelli stabiliti dal Pastore.
Ogni teoria cospirazionista deve essere smentita anche a costo di sostenere l'assurdo, ma con una abile dialettica, di cui sono veri maestri, l'assurdo diventa Verità assoluta incontestabile, e quando non si riesce a smentire si attacca chi la diffonde con il discredito in modo da fare perdere di credibilità anche alla teoria diffusa.
Mi ripeto perchè lo ritengo fondamentale: non sottovalutiamo questi figuri definendoli "stupidi".
Sono tutt'altro che stupidi.
Esattamente, mi ricordo che il percorso fu cambiato all'ultimo momento per passare a Dealey Plaza e il corteo presidenziale andava pianissimo...
Greeer aveva sostituito il precedente autista di Kennedy, Thomas Shipman, morto in circostanze sospette solo un mese prima dell'attentato al Presidente.
Il loro modo di fare, di parlare, di atteggiarsi è tutto studiato a tavolino per dare il massimo credito alle proprie affermazioni, evitando che si possano instaurare dubbi e nascere pericolose domande, e minimizzare fino ad eliminare eventuali (pericolose) alternative.
Una sorta di PNL.
Quando parlano, i risolini, il minimizzare le cose, il tono di voce sempre affabile e amichevole, è scentemente studiato per tranquillizzare, per creare una sorta di "ambiente sicuro" dove l'ascoltatore si può rifugiare.
IO SONO ALLERGICA A TALI COMPORTAMENTI e modi di porsi, è percepibile la presa per i fondelli., SENTO LA PUZZA LONTANO UN MIGLIO, forse è per questo che non li ho mai ascoltati.
Infatti è proprio lo scopo di questo comportamento.
1) screditarti agli occhi dei lettori o spettatori;
2) farti innervosire (nei forum) così da perdere il controllo e confermare implicitamente le loro affermazioni;
3) passare per persone autorevoli e affidabili
La debolezza del proiettile magico non sta tanto nella sua traiettoria "impossibile", quanto nella condizione praticamente intatta in cui è stato ritrovato.
I proiettili di quel tipo, quando "attingono" al bersaglio (così parlano gli esperti balistici), si deformano e si schiacciano come delle supposte passate sotto le ruote di una macchina. Figuriamoci dopo aver spaccato diverse ossa, in che condizioni devono stare.
A differenza degli altri, questo credo sia il complotto più accettato dalle masse.
Magari non frega più molto, ma in pochissimi credono alla versione ufficiale
Anche in xfiles viene ucciso kennedy da parte della cia .
Al massimo ci aggiungono "in circostanze tuttavia ancora oggi non del tutto chiarite"
Ah, vero, non ci avevo pensato perché ti concentri sugli spari..per cui ci può anche stare che dopo tot prove come avviene nel filmato uno ci riesce pure, l'esperto di armi da fuoco in questo caso, però aldilà della botta di culo del riuscire a riprodurre i colpi ( ovviamente nessuna simulazione potrà mai sostituire la situazione reale) ci sono da considerare anche altri aspetti che mancano effettivamente come quelli che noti tu.
Tornando a Landis, la sua testimonianza risolverebbe le inconsistenze balistiche mi pare di aver capito e anche il danno riportato da JFK.
Massimo siccome ne sai avevi già sentito questa, è un articolo di dieci anni fa oramai, in sostanza il colpo mortale sarebbe stato sparato per sbaglio da uno dei servizi segreti di scorta al presidente,ti pare plausibile?
Accidental assassin: JFK theory alleges Secret Service agent fumbled gun
The assassination of President John F. Kennedy was a tragic accident — not the work of a sinister gunman or a conspiracy to topple the king of Camelot.
[..]
Menninger is part of a small but vocal group of theorists who hold that after Lee Harvey Oswald rattled off multiple shots at the motorcade carrying Kennedy past the Texas School Book Depository, a Secret Service agent riding in a car immediately behind the presidential limousine grabbed his Colt AR-15 high-velocity rifle to return fire.
But when his car stopped suddenly, the theory holds, Agent George Hickey lost his balance and accidentally discharged his weapon, sending a .223-caliber round rocketing into Kennedy's head — the wound that later killed the 35th president
"It was entirely accidental," Menninger said. "Unfortunately, fate intervened as this agent was attempting to do his job."
Nearly 20 years ago, Menninger laid out the theory in "Mortal Error: The Shot That Killed JFK," a book premised on the work of Howard Donahue, a Baltimore firearms expert who in 1967 began probing ballistic and forensic evidence, and concluded that Hickey was the elusive second gunman whose "friendly fire" from street level killed Kennedy
Over nearly a quarter-century, Donahue reportedly pored over reams of evidence — including the locations and diameter of the entrance and exit wounds in Kennedy's skull; the trajectory and explosive impact of the fatal bullet; and a small handful of testimonies from witnesses who smelled gun smoke near the motorcade.
And on nearly all fronts, according to Menninger, the evidence pointed squarely at Hickey and an inadvertent inside job.
No eye witnesses have gone on-record claiming to have seen Hickey firing an accidental shot and the Secret Serviceman denied firing his weapon. And none of the seven other people riding in the follow-up vehicle — five Secret Service agents and two presidential aides — reported a bullet whistling past their heads
But the theory nonetheless struck a nerve. After Menninger's book was published in 1992, Australian homicide detective Colin McLaren, convinced by Donahue's scientific approach, embarked on his own cold case investigation of Warren Commission materials.
McLaren eventually reached the conclusion that the Kennedy assassination was strictly a tragedy of physics.
"What we're saying is that we believe it was a tragic accident in the heat of that moment,"
McLaren told reporters in July, days before the U.S. premiere of "JFK: The Smoking Gun," a cable television special based on his findings and Menninger's book.
[...]
The second chapter of the Warren Commission's report on the Kennedy assassination includes a brief mention of Hickey:
"Special Agent George W. Hickey, Jr., in the rear seat of the Presidential follow-up car, picked up and cocked an automatic rifle as he heard the last shot. At this point the cars were speeding through the underpass and had left the scene of the shooting, but Hickey kept the automatic weapon ready as the car raced to the hospital."
nbcnews.com/.../...
Edo
Anche io non riesco a vederlo, se metto tutto il link non lo pubblica se uso il codice da solo però fa così. In ogni caso questo è l'indirizzo del video
A CBS news enquiry: The Warren Report, 1967
youtu.be/ghmY6HmR4fs?si=E7xzYo9aJHwOS0HE
Non è lo stesso calibro, ne la stessa arma ma guardando in slow motion questo proiettile come esce dalla pistola e come si riduce all'uscita impattando su un blocco di gelatina
mi sorge anche a me il dubbio della totale inalterabilità del proiettile di Kennedy.
youtube.com/.../
-ZR-
Ma a parte questo, il proiettile che esce dalla gelatina si vede molto bene che è ad espansione (a punta cava), mentre quello trovato sulla barella, è un proiettile per carabina blindato (full metal jacket) con camiciatura che dal colore sembra in ottone.
La palla ad espansione è fatta in modo da deformarsi all’impatto, per questo si è aperta come un fiore; mentre quelle blindate sono costruite per avere una migliore penetrazione.
Detto questo è altamente improbabile che dopo aver rotto una costola e frantumato un polso, possa essere ancora praticamente integro, neppure deformato, tanto più che è un “round nose” (punta arrotondata) .
Dante Bertello.
Vero è che sono progettati per aprirsi e non è tanto il materiale che colpiscono quanto invece la sua velocità, ma è altrettanto vero che un minimo segno di impatto lo si deve pur trovare in un proiettile che rimbalza su molteplici obiettivi.
-ZR-
Non ci sara' il modo di disinnescare questa specie di bomba che e' la disinformazione a stalle e strasse e in generale di chiunque ami appioppare ad altri, la sua manipolazione. Ha fatto e fara' ancora molte vittime. Chi lo diceva che la bugia ripetuta, diventa alla fine una verita'?
Dentro ciascuno di noi, possiamo pero' smarcarci dalle falsita', molti ne conoscono il modo e non sto dicendo niente di nuovo: leggere, vedere ed informarsi.
Un caro saluto.
Deve essere la stessa che ha interessato gli "attentati" dell' 11/9.
Non è che lo possedesse già, sarebbe stato un motivo vagamente logico.
No, lo aveva acquistato da poco per CORRISPONDENZA
Oltretutto vivendo a Dallas, posto in cui penso che nel 1963 un fucile M14 (che sparava anche a raffica quindi sarebbe stato magnifico per lo scopo) lo vendessero anche in tabaccheria
(Vedo ora che Peterpan mi ha preceduto).
D'altronde anche a Shanksville trovarono fogli di carta e documenti da riempirci una biblioteca ma resti umani non più grandi di un dente (citofonare Attivissimo)
Ma...perché un rottame come un Carcano?
PeterPan dice: per giustificare l'uso di proiettili dal calibro raro.
Onestamente mi sfugge il nesso "proiettile raro = colpevole DOC"
Per quel che sono riuscito a documentarmi ho sempre visto abbastanza defilata la questione sull'opportunità di usare il Carcano, sulla plausibilità di aver usato proprio quel tipo di arma, oltretutto prodotta nel 1941!
Ho solo trovato cenni alla sua errata classificazione come Mauser nelle prime fasi, poi la discussione sulla sua effettiva cadenza di tiro ma nulla più
Il Carcano non è un rottame, sempre considerato superiore al Garand.
C'erano calibri di tutti i tipi in quella piazza ma un solo calibro 6,5mm, quello dell'attentatore.
Se per ipotesi qualcuno si fosse accorto di una delle postazioni di tiro e per qualche istintivo motivo ci avessere aperto il fuoco contro, decine di armi l'avrebbero immediatamente seguito sparacchiando in ogni dove, e la piazza si sarebbe riempita di pallottole vaganti a rimbalzare ovunque. Come si poteva identificare l'arma dell'attentatore se i proiettili erano tutti "governativi" ? Col 6,5mm l'attentatore era facilmente identificabile.
la questione Mauser, che ha fatto ammattire quel debunkerastro da 30 denari, è spiegabile col fatto che le armi fossero due, in fondo non puoi organizzare un attentato del genere e poi mandarlo all'aria per un 4% di probabilità che il nastrino del caricatore s'inceppi etc... Nei momenti concitati dopo l'evento può essere che il tiratore sia stato disturbato da qualcuno e invece di abbandonare in bella vista il Carcano ci abbia lasciato il Mauser (entrambi 6,5mm), ossia quello trovato dall'agente FBI, a quel punto è stato necessario trovare una soluzione per sostituire i due fucili, niente di complicato se la telefonata arriva dal piano di sopra e se hai le chiavi di tutta la "catena di prove".
Grazie, è un'ipotesi che mai avevo ipotizzato ed effettivamente ha una sua logica.
Visto lo scenario dell'evento tutt'altro che lineare direi che ci sta tutta.
Tento un primo riepilogo, giusto per chiarirmi le idee, non tanto su quel che accadde in Delay Plaza ma sul motivo della presenza di determinati oggetti e persone
OSWALD: è un lupo solitario, sposato con una giovanissima sovietica conosciuta proprio in URSS dove pure ha vissuto. In linea di principio è umiliante che gli USA abbiano perduto il loro presidente più amato per mano di un balordo indottrinato dall'antagonista assoluto nella Guerra Fredda.
Più che un omicidio commesso dal solo Oswald la versione ufficiale avvalora lo sfregio numero 1 alla figura presidenziale e all'apparato che doveva garantirne la sicurezza.
Regolamento di conti interno, mi viene istintivo pensare
CARCANO: un presidente accoppato con un'arma americana sarebbe stato inaccettabile, un ossimoro che avrebbe avuto ripercussioni forse anche commerciali.
Farlo fuori con un archibugio di produzione estera (infatti in panchina era pronto a scendere in campo il Mauser tedesco) è nettamente preferibile: l'amor di patria è salvo, le sputafuoco tanto care agli americani non mordono la mano del loro padre e soprattutto si ha lo sfregio numero 2.
JFK viene eliminato senza problemi (con l'epilogo epico di Oswald che va tranquillo negli spogliatoi a fine partita) da un fucile con dei pregi ma sicuramente obsoleto, in mano a un tiratore non eccelso e, ciliegina sulla torta, prodotto in un paese asfaltato nella guerra conclusa neanche 20 anni prima.
E, guarda caso, il Carcano risaliva proprio al 1941....vendetta dal passato?
Un po' come se un elicottero Apache fosse abbattuto con una fionda made in Palestina.
NOTA BENE: queste mie miserrime considerazioni NON confutano neppure la commissione Warren anzi amplificano il messaggio subliminale che la stessa aveva voluto trasmettere.
Non è mai una cosa certa che un modello adotti un solo calibro, scavando possono saltare fuori modifiche o nuovi standard... Per esempio lo stesso Carcano, tutti sanno che viaggiava con munizioni 6,5x52mm ma per quanto fosse una munizione al limite della perfezione per stabilità e potenza produceva ferite troppo pulite per i gusti dello stato maggiore italiano e l'esperienza in Etiopia e Spagna, il fatto che le distanze di combattimento tendessero ad allungarsi col tempo, aveva spinto i cervelloni a richiedere una cartuccia più grande ma senza spendere troppo. La nuova cartuccia aveva una palla da 7,35mmx51, conservava lo stesso bossolo (veniva allargato giusto il colletto) e necessitava di una semplice ricamerata per l'arma, poco importava se la struttura non era pensata per questo stress aggiuntivo, in fondo un fucile quando mai arriverà a sparare 1000 colpi ? A oggi i Carcano 7,35mm sono ancora piuttosto diffusi ma solo gli appassionati e pochi altri ne conoscono l'esistenza.
Non credo che fosse necessario ricamerare niente, anche perchè i veri proiettili "di Oswald" sono partiti dal Dal-Tex building, sparati da Chuck Nicoletti.
Le mie infinitesimali capacità logiche e deduttive da oltre 10 anni cercano di dare un senso logico accettabile a Dallas63 e alla fine inciampo sempre sulla pietra angolare del Rapporto Warren, che non è la supposta spiegazione degli eventi ma l'origine degli stessi ossia perché sarebbe stato usato proprio un Carcano.
Meglio ancora, mi risulta non ci sia una sola sillaba spesa nel Rapporto Warren al riguardo.
Mi fa un po' rabbia che PeterPan3 ci sia arrivato con (apparente?) disarmante semplicità ma personalmente non riesco a trovare una spiegazione migliore: l'uso di un'arma ormai atipica come il Carcano era finalizzata a rendere distinguibili i proiettili dell'attentatore da quelli che con alta probabilità sarebbero stati esplosi per reazione dalla scorta (cosa che incredibilmente non avvenne).
Sulla prima apparizione del Mauser che poi diventa un Carcano non riesco a formulare nessuna considerazione, specie se si pensa che in Texas se ne intendono di armi ancor più che di mucche quindi è inconcepibile li avessero confusi.
Mi spiego:
Il Mauser è servito (o doveva servire) per sparare dei colpi veri da UN'ALTRA finestra del 6° piano (alcuni testimoni videro delle figure muoversi dietro le finestre SULLA SINISTRA del sesto piano - guardando l'edificio - mentre la "finestra di Oswald" sta tutta a dx).
Il Carcano invece faceva parte della messinscena per inchiodare Oswald, con la ricevuta trovata nel cassetto e i bossoli da 6.5 lasciati accanto alla finestra.
Secondo il piano, il Mauser non doveva venire trovato, e si pensava probabilmente di recuperarlo in seguito, una volta tornata la calma. Invece i poliziotti lo scovarono subito (fra loro c'era Roger Craig),e quindi si diffuse per prima la notizia del Mauser, mandando momentaneamente all'aria il piano per incriminare Oswald.
Poi il Mauser scompare dalla versione ufficiale, e il Carcano diventa il fucile che inchioda Oswald.
Scenario plausibile ma....dannazione! perché usare DUE fucili diversi?
C'erano differenze sensibili tra i due modelli, calibro a parte?
Per qualcuno era forse necessario distinguere con precisione tra ciò che avrebbe eventualmente combinato Oswald rispetto all'altro tiratore?
PeterPan3...aiutaci tu!
Oltretutto, il Carcano doveva andare a "matchare" l'attentato che fece Owsald (sempre ufficialmente) a non mi ricordo più quale generale o personaggio politico qualche mese prima. Quindi probabilmente il Carcano era già stato "assegnato" a Oswald da molto prima del 22 novembre.
Mentre il tiratore vero (quello della finestra a sx) avrà detto: "Io con quel fucile di merda non ci provo nemmeno. Datemi almeno un Mauser".
Sono mie supposizioni, sia chiaro.
Parlo di un due armi perchè quando si pianificano operazioni di importanza così vasta, e con una finestra di opportunità unica, la prima cosa da gestire è il piano B per qualsiasi evenienza. Il Carcano, come tutte le armi con caricatore a piastrina/pacchetto, tendeva a difettare in modo casuale incastrando la cartuccia durante il movimento di richiamo manuale del carrello, raro, ma possibile. Quindi una riserva, secondo me, era obbligatoria, che poi fosse un altro tiratore è plausibile, sono rarissimi i cecchini senza un osservatore, specie quando i bersagli non sono alla stessa quota e quindi si aggiunge una dimensione al calcolo balistico, e questo fucile non aveva ottica graduata cui fare riferimento. Sembrerà una questione ridicola, ma lo scostamento di un mm alla volata porta ad un errore di 10cm dal centro del bersaglio a 100 metri, il fatto di non tenere conto della posizione sopra elevata di 15-18 metri rispetto al bersaglio aggiunge un altro limite d'errore di un centimetro e mezzo circa verso il basso indipendentemente dalla fermezza del tiratore. Avere un osservatore che scandisca la distanza del bersaglio in avvicinamento permette al tiratore di mantenere la posizione e non distogliere l'attenzione dal suo cono di visuale. Sono secondi e respiri risparmiati, meno respiri significa meno battiti e meno battiti significa maggiore stabilità dell'arma.
Mi lascia perplesso il filare alberato, dalle foto non si capisce se le fronde intercettino la linea di tiro.
L'attentato precedente e fallito attribuito a Oswald è quello contro il generale Edwin Walker.
Volevo citarlo in precedenza ma ho evitato di buttare ulteriore benzina sul fuoco perché già la questione Carcano, di suo, appare inestricabile
#52 PeterPan3
Giuro che pure io avevo pensato tempo addietro all'estrema utilità che avrebbe avuto un osservatore ma poi me l'ero messa via ritenendo che la distanza di tiro fosse troppo esigua.
Su come e quanto il filare alberato potesse intercettare la linea di tiro non mi risulta (salvo smentita) che la Commissione Warren abbia scritto una sola sillaba.
Presumo sarebbe stata una verifica piuttosto semplice, bastava riportare che "col Carcano posto a una tot altezza e posizione dal bordo della finestra e inclinato di tot la linea di tiro era/non era intercettata dal filare alberato"
Presumo ancora, per eccesso, che la verifica di una trentina di posizioni diverse avrebbe coperto la quasi totalità delle possibili angolazioni di tiro.
Evidentemente troppo difficile in una nazione che da lì a 6 anni sarebbe andata sulla Luna.
www.luogocomune.net/.../4285-assassinio-kennedy