di Luca Chiesi
Mercoledì 20 dicembre 2017 ho proposto la visione del documentario “American Moon” di Massimo Mazzucco in una scuola di Reggio Emilia, il Liceo Europeo “IESS” (www.iess.it), ad un gruppo di studenti con età compresa tra i 15 e i 18 anni, nell’ambito di un progetto relativo alla realizzazione di un nostro piccolo documentario.
Questo articolo vuole brevemente raccontare questa esperienza e riportare i commenti e le riflessioni degli studenti. Un aspetto che vale la pena sottolineare, prima di iniziare, è il diverso atteggiamento che hanno avuto docenti, studenti e famiglie, prima, dopo o durante la visione stessa.Lo scambio di vedute tra noi docenti è riservato e non lo riporterò. Ma in sintesi tra chi si è espresso (dopo averlo preventivamente visto) c’è stata una sostanziale bocciatura del documentario, in quanto ritenuto non adatto a studenti così giovani.
Ho comunque organizzato, a breve, una proiezione con una ventina di altri colleghi e sono certo che emergeranno dati più significativi per capire cosa ne pensano insegnanti di diverse discipline. Dai genitori con cui ho parlato mi sono arrivati feedback neutri o positivi. Per iscritto ne è giunto solo uno, ovvero: “Vedo in questo primo periodo che G. porta in famiglia i temi trattati nelle sue ore e ci rende partecipi alle visioni di video da lei suggeriti che aprono discussioni alcune volte controverse. Speriamo lei continui su questa strada e che G. acquisisca capacità critica positiva o negativa che gli consentirà di sostenere un suo pensiero”.
L’atteggiamento degli studenti è stato molto interessante. Avendo io premesso alla visione di “American Moon” che qualche collega lo riteneva inadatto per loro, i ragazzi alla fine si sono detti molti stupiti di questo fatto, non capendo per quale motivo degli insegnanti avrebbero dovuto sconsigliare tale visione, trovando il tutto ben documentato, l’argomento interessante, buona la realizzazione tecnica e apprezzando che le conclusioni fossero state lasciate aperte.
La visione del documentario si è svolta con tranquillità e non ha creato particolari problemi, nonostante le 2h40 di durata: qualcuno di quelli più giovani ad un certo punto ha comprensibilmente iniziato a distrarsi, ma la maggioranza non solo ha seguito attentamente dall’inizio alla fine, ma anche preso molti appunti. Lo si può capire da alcuni loro commenti, scritti subito dopo la visione o nei giorni successivi e che trovate di seguito.Basandomi sui pochi dati in mio possesso attualmente (più che altro sulle sensazioni) mi è sembrato che le resistenze maggiori ad affrontare argomenti controversi in ambito scolastico provengano più dai colleghi docenti, che dalle famiglie o dagli studenti. Quasi come se, vista l’età, fosse meglio trattare argomenti “più adatti a loro”. Ma la ricerca della verità, forse non lo è? Personalmente, in un momento storico in cui notizie mai così palesemente false arrivano quasi solo da chi ha il potere (politici, mass media, corporations, ecc.) piuttosto che da chi non ce l’ha (bloggers, persone comuni, ecc.), trovo perfettamente adeguato provare ad abituare uno studente di scuola superiore a mettere in discussione ciò che gli viene detto, se ci sono fondati motivi per farlo.
Discutere e partecipare a dibattiti, anzi, secondo il cono dell’apprendimento di E. Dale sono proprio tra i modi migliori per apprendere davvero.
E’ vero che studenti di scuola superiore non possono avere tutte le conoscenze necessarie per affrontare le innumerevoli questioni anche tecniche sollevate in “American Moon” (storia, fisica, ottica, matematica, ecc.) e quindi capisco chi non lo riteneva adatto a studenti così giovani.Ma, come dimostrano abbondantemente i loro commenti e le loro riflessioni, anche a 15 anni sono certo che si possa:
- valutare la qualità, i pregi e i difetti di un documentario, sia dal punto di vista dei contenuti, sia da quello della forma;
- valutare se una specifica argomentazione sta logicamente in piedi ed è solida, oppure se è debole;
- valutare se il quadro generale fornito da tante argomentazioni, anche molto contrarie al sentire comune, possa avere una sua coerenza e quindi un suo senso.
Il tema su cui proveremo a cimentarci per il nostro mini-documentario per il nostro piccolo progetto è ancora da decidere, ma i ragazzi hanno fin da subito proposto temi “forti” e impegnativi, vicini a loro ma di portata molto più ampia. Vedremo.
Di sicuro, dopo la visione di “American Moon”, avranno capito che non ci sono argomenti che non si possano trattare o tesi che non si possano sostenere, se si forniscono adeguati argomenti.
Perchè con pazienza, rigore, logica e onestà intellettuale, anche Davide può sconfiggere Golia, nella ricerca della verità.Lascio ora la parola ai protagonisti. Vi ringraziamo fin d’ora per ogni feedback o commento vorrete farci avere. Grazie!
prof. Luca Chiesi
www.lucachiesi.com
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Matilde D. (classe 1^):
Penso sia stato realizzato un documentario veramente interessante. È impressionante come un argomento del genere possa essere analizzato così nel dettaglio da trovare tanti difetti e realizzare un film chiaro, completo e accuratamente spiegato.
I contenuti sono stati esposti con precisione, infatti ogni informazione fornita viene analizzata per portare tutte le possibili obiezioni con le adeguate confutazioni. Tutte le informazioni seguivano una logica ben precisa e questo rendeva la visione chiara e semplice. La presenza delle fonti penso sia stata una scelta ottima: era necessaria per comprendere che le informazioni erano attendibili, avevano un fondamento di verità. Penso che tutto questo sia stato molto importante, anche per rendersi conto che dietro ad un “semplice” documentario, è presente un enorme lavoro di ricerca.
Per quanto riguarda gli argomenti trattati, la scelta del tema è stata ottima, anche perché è un ambito molto dibattuto ancora oggi.
Entrando nei particolari del documentario, mi ha sorpreso molto l’analisi delle fotografie e dei filmati che mostravano chiaramente errori, se così si possono definire. Per esempio, mi ha colpito l’immagine che mostrava la “navicella” con i pannelli quasi staccati tra di loro o incollati male, credo che sia sconcertante la dimostrazione dell’uso del nastro adesivo per tenere i pannelli “ben saldi”.
Altri indizi sono stati di grande impatto, come per esempio gli astronauti che qualche volta si sono rialzati senza neanche toccare per terra con i piedi e si sono sollevati senza l’aiuto di “nessuno”, ipotesi confermata dal luccichio del probabile cavo metallico, che li avrebbe potuti sostenere, se avessero girato le riprese in uno studio.
La polvere che rimaneva attaccata alle ruote del rover.
Un astronauta che non ricorda di aver attraversato le fasce di Van Allen, argomento a lungo dibattuto dalla NASA e poi scomparso nel nulla.
Il filmato andato perduto che riprendeva il primo passo di Armstrong sulla luna (i dati sul nastro avrebbero fornito informazioni sul luogo in cui le foto erano state scattate).
Un approfondimento molto interessante, secondo me, riguarda lo svolazzare della bandiera americana, immagine che si può incontrare più volte.
Penso che tutta la parte riguardante la fotografia sia un po’ troppo approfondita: in particolare la descrizione delle carriere dei fotografi ė molto lunga, anche se questo è utile per dare importanza alla loro parola e a quello che diranno in seguito. Inoltre ci si sofferma molto sulla possibile presenza di una seconda fonte di luce e, successivamente, sulla questione dell’”hotspot” e del “fall-off”. In generale, però tutte le fotografie erano utili, ben spiegate e dettagliate in ogni minimo particolare, tanto da non riuscire a trovare qualcosa da migliorare nei contenuti per quanto riguarda la fotografia. Sempre rimanendo in questo ambito, le interviste ai fotografi non presentavano un audio eccellente, a causa di alcuni rumori di sottofondo, ma questo contribuiva ad aggiungere un senso di “verità” alle loro voci.
Ritengo molto utili le domande alla fine di ogni argomento trattato, forse per stimolare l’osservatore e indurlo ad una ricerca ancora più approfondita. In merito a tutte le altre teorie contrarie a quelle esposte nel film, ė interessante vedere come molti esperimenti svolti cerchino di dimostrare che l’uomo è veramente andato sulla Luna, provando a fare ciò, però, commettono sempre un errore di base il quale fa sì che il loro esperimento venga “annullato”.
In conclusione ho apprezzato il fatto che il regista si sia mantenuto sostanzialmente neutrale, perché, in fin dei conti, non ha mai affermato esplicitamente se l’uomo è o non è andato sulla Luna. Nonostante questo si capiva comunque la sua posizione a riguardo. Proprio per questo motivo, avrei evitato l’ultima frase su Hollywood: “ci vorrà forse dire qualcosa?”.
Per quanto riguarda la durata del film, penso sia adatta per trattare tutti gli argomenti con precisione, senza escludere niente. Nonostante sia molto lungo, vale la pena seguirlo fino in fondo.
Posso affermare che le argomentazioni erano sempre abbondantemente motivate e solide, il che rende il film praticamente inattaccabile da questo punto di vista.
A me sembrava impossibile che l’uomo non fosse mai andato sulla Luna, ma ora mi rendo conto che ci sono molte cose che non “quadrano”, dalle più banali alle più evidenti, ma temo che, nonostante ciò, non sapremo mai come sia realmente andata.
Miral E. (classe 4^):
"A mio parere l’esposizione è molto chiara e approfondita, la voce dopo un po’ è leggermente stancante, ma sopportabile; per il resto ho apprezzato le immagini, le ricerche fatte e le musiche, adatte a questo film/documentario; i sottotitoli sono molto utili per capire meglio il testo e la trama del documentario.
Mi è piaciuto molto che alla fine di ogni ricerca era presente una domanda a cui lo spettatore doveva risponde, mi ha colpito anche il fatto che il regista abbia affrontato così tanti dettagli, tipo quello degli scarponcini degli astronauti.
Mi ha colpito il fatto che i 3 astronauti, alle varie conferenze, erano quasi costretti a “recitare” un copione: i loro volti erano molto tristi, quasi arrabbiati, e questo mi è anche dispiaciuto, perché era come se non avessero mai fatto nulla di importante. Mi ha colpito anche il fatto che non vogliano giurare sulla Bibbia di essere stati sulla luna.
Ritengo che si sia capito bene il pensiero del regista, l’unica cosa che dava secondo me un po’ fastidio era il fatto che in certi momenti ripeteva quasi le stesse cose, però nel complesso ho apprezzato.
Alla fine del documentario mi rimane più di un dubbio; ma credo che l’uomo non sia mai andato sulla luna".
Anastasia C. (classe 2^):
“Il documentario è molto interessante e buono nel complesso. L’audio è ottimo ma un po’ meno nelle parti in cui intervista i debunker. Le immagini sono coerenti, con un modo di impaginarle molto creativo e che attira l’attenzione dello spettatore.
I contenuti sono ben motivati, con tutte le fonti da cui sono stati estratti, molto specifici, forse troppo su alcune parti come quella della fotografia,in cui io personalmente avrei messo solo la parte riguardante le ombre che non sono perpendicolari e avrei completamente eliminato l’argomentare della carriera del video maker e di altri fotografi e riviste.
L’autore pone molte domande e tutti e lascia spazio allo spettatore di scegliere se stare dalla parte di chi crede alla corsa verso la luna e a chi crede che sia tutta una messa in scena”.
Matteo G. (classe 1^):
“Per me il documentario è ben fatto e ben approfondito. Mi ha fatto ricredere su molte credenze che avevo sulla missione sulla luna. Non mi aspettavo per niente le cose dette.
Una cosa negativa che ho notato è che ci sono state troppe didascalie, che possono stancare l’ascoltatore, ma può anche essere interpretato come un punto di forza per tenere sveglio un tipo di ascoltatore molto interessato sull’argomento.
Un’altra cosa che non mi è piaciuta è stata che alla fine il regista si è soffermato sulla fotografia, che secondo me poteva anche essere una parte più corta e meno approfondita, essendo un documentario sull’atterraggio sulla Luna.
Mi è piaciuto però quando rispondeva a tutti i sostenitori dell’atterraggio. Mi è piaciuto il modo in cui ha risposto: senza fare affermazioni, ma facendo domande che ti fanno riflettere sulla veridicità del fatto. Questo documentario mi ha fatto cambiare totalmente idea riguardo alla missione. Prima ero molto sicuro che fossero andati sulla luna, ma ora sono nel dubbio, non riuscendomi a spiegare le immagini viste”.
Sofia L. (classe 4^):
“Oggi parleremo di “American Moon” un documentario di Massimo Mazzucco. Come si può evincere dal titolo, questo filmato tratta dello sbarco americano sulla luna e si pone una principale domanda su questo avvenimento; gli americani sono veramente atterrati sulla luna? O è tutta una bufala per guadagnarsi più prestigio di tutti gli altri paesi?
Questo regista durante tutto il documentario trova numerosi punti o fatti in cui si possa dimostrare la “finzione” dello sbarco americano; ad esempio dimostrando che le foto sono state fatte in studio, che certi dati non corrispondono, che dove non ci dovrebbe essere vento, invece la bandiera sventola... e per finire mostrando come, quando un uomo va ad intervistare gli astronauti, loro si astengano dal giurare sulla Bibbia il fatto che sono sbarcati sulla luna. Inoltre, per essere ancora più convincente, smentisce tutti coloro che difendono la veridicità di questo fatto.
I modi in cui lo fa e in cui ha strutturato il documentario sono molto efficaci e ciò che racconta lascerebbe tutti a bocca aperta... È molto interessante anche il modo attraverso il quale il regista si approccia al pubblico, per esempio dopo aver dimostrato qualcosa, ponendo domande aperte lasciando liberi gli spettatori di scegliere la loro propria opinione. Il documentario è inoltre pieno di interviste che sono molto convincenti e interessanti, nonostante alcune siano un po’ ripetitive…
Alcuni difetti che abbiamo trovato sono stati una troppo alta quantità di dati, qualche punto un po’ monotono e certe interviste un po’ troppo simili tra loro.
In conclusione, è un documentario che consiglierei a tutti perché è spesso molto convincente e dice molto spesso cose che nessuno si aspetterebbe, inoltre il regista illustra anche alcune scene in modo più comico per mantenere sempre l’attenzione alta. Fa vacillare le certezze di tutti.”Gregorio G. (classe 1^):
“La visione di questo documentario mi è piaciuta molto: il regista ha saputo organizzare gli argomenti del documentario molto bene, ovvero in base all’importanza dei contenuti, ma anche in modo che l’osservatore tenesse l’interesse alto fino alla fine di esso, anche se durava molto. Come gli altri documentari realizzati dal regista é molto bello e tratta di fatti molto “scottanti”, perché l’allunaggio terrestre sulla luna é un fatto quasi scontato per la maggior parte di noi ed è una cosa scioccante scoprire che in realtà non é mai avvenuto.
Il documentario mostra dati molto precisi, che confutano la diverse teorie dei Debunkers.
Un’ altra cosa che mi ha colpito particolarmente é il numero di filmati, foto originali e interviste (persone che sono state a stretto contatto con le diverse missioni spaziali Apollo, ma anche esperti di fotografia), che sono riusciti ad ottenere.
Consiglio la visione del documentario a qualsiasi persona, invece la sconsiglio ai più accaniti patrioti! ”
Davide M. (classe 2^):
“Il documentario visionato nella giornata di ieri è stato veramente interessante e fa molto riflettere sull’accaduto degli anni 60. L’argomento è messa in discussione dell’allunaggio da parte della NASA.
Il documentario è strutturato in maniera ottima, però ha molti momenti dove l’attenzione cala perché ci sono argomenti che non interessano a tutti quelli che guardano il video.
La prima parte del video a mio avviso è molto più interessante della seconda, perché fornisce molteplici informazioni sull’allunaggio, mentre la seconda a mio avviso è più noiosa perché si parla di fotografia e se è un argomento che non ti appassiona, neanche quella parte di documentario ti appassiona.
Il punto forte del documentario, secondo me, sono le contraddizioni delle persone che sono dell’idea che l’uomo sia stato sulla luna. Così facendo il regista da forza alel sue idee.
C’è anche da dire che la parte finale fa rimanere con un po’ di suspance, perché mostra come dopo essere stati sulla luna i tre astronauti siano più delusi che entusiasti e come non vogliano giurare sulla Bibbia di essere andati sulla luna.
Io non posso tirare delle conclusioni ben precise, però posso dire che questo documentario mi ha fatto molto riflettere”.
Giovanni B. (classe 1^):
“Secondo me il video è molto bello, interessante e strutturato in modo da non distogliere l’attenzione, anche se è molto lungo. Il video tratta di cose molto interessanti e che ti colpiscono, soprattutto perché l’allunaggio umano sulla luna per molti è una cosa scontata.
Ci sono alcuni problemi con l’audio ci sono rumori di sottofondo (persone che parlano e un certo punto del video i rintocchi di campane.
Mi ha colpito la figura dei Debunker che secondo me hanno il compito di smentire verità possibilmente “scomode” per il governo degli Stati Unit o personaggi politici di rilevante importanza.
Alessandra: (classe 4^):
“Siamo davvero andati sulla luna?
Non è ancora chiara la risposta a questa domanda, nonostante documentari e altre fonti affermino chiaramente e senza dubbi una delle due ipotesi.
Questo dibattito continua ininterrotto da 50 anni e in molti cercano di aprirci gli occhi per arrivare ad una verità così difficile da affermare.
Forse il pensiero che l’America ci abbia raccontato una menzogna così grande é solo l’idea di invasati ma, dopo aver visto il documentario di Mazzucco é inevitabile metterlo in dubbio.
Dopo aver visto il filmato, personalmente, non saprei ancora rispondere alla domanda di questo dibattito anche se sarei più propensa a rispondere no.
Perché è una verità così difficile da discutere? Perché ci sono persone che non vogliono
nemmeno ascoltare prove fondate? Forse non accettiamo il fatto di essere stati ingannati o di credere a stupide “dicerie”... Inganno o Realtà? Kennedy ci aveva promesso troppo?
La Russia é complice volontariamente di questa bugia, o forse se avesse resa pubblica la verità nessuno le avrebbe creduto e si sarebbe messa contro uno dei paesi più potenti al mondo per nulla? L’ URSS ha forse provato implicitamente a raccontarci la verità? Magari lo ha fatto, mandando sonde automatiche sulla luna che potevano fare le stesse cose fatte dall’uomo: raccogliere detriti ed informazioni geografiche e dunque é riuscita a smontare le tesi inconfutabili del fatto che l’uomo sia stato sulla luna.
L’allunaggio é successo davvero come noi o i nostri nonni lo hanno guardato con tanto orgoglio in TV? Oppure é stato ripreso in uno studio? Davvero gli studi cinematografici erano così sviluppati all’epoca? Veramente navicelle così “rudimentali” che sembrano fatte di carta stagnola hanno portato 3 astronauti sulla luna, attraversando gli Anelli di , detriti spaziali e altre complicazioni?
In molti dubitano della veridicità delle foto scattate, anche per questo argomento ci sono infinite affermazioni. Una delle tante annuncia che gli astronauti hanno scattato sulla Luna delle foto ma essendo venute male le hanno rifatte uguali in studio appena tornati e per questo vi siano elementi come l'hotspot.
Un’altra affermazione contraria dice che l’allunaggio sia stato completamente svolto in uno studio cinematografico.
Il documentario spiega chiaramente ogni ipotesi andando nel dettaglio in diversi ambiti utilizzando anche lessico specifico. Un aspetto universalmente positivo è il fatto che il regista indirizzi il suo filmato a chiunque e non ad un pubblico specifico, per questo spiega ogni vocabolo o concetto che alcuni potrebbero non capire.
Ho anche gradito molto i commenti di esperti conosciuti, come fotografi e scienziati, e l’utilizzo di schemi semplici ma efficaci, per esempio la linea del tempo usata all’inizio per illustrare la storia.
Credo sia molto importante, come ha deciso di fare Mazzucco, rendere pubbliche le fonti di immagini, testi e citazioni modo da evitare contestazioni di questo tipo.
Per concludere consiglio la visione di questo documentario non solo per le persone che non sanno che posizione prendere, ma anche per gli scettici o quelli che negano la possibilità che tutto ciò sia solo una bugia, perché farebbe capire loro che esistono vari pensieri fondati che non siano semplici dicerie.
Si, in effetti... 15 - 18 anni è un po' prematuro. Forse lo troveranno più utile i dottorandi nelle università...
Anche dire ai ragazzi di 15-18 anni che Roma fu fondata da un insieme di tribu' che tra le altre cose praticavano la promiscuita' non e' adatto,meglio la cazzata dei sacri gemelli portati da Albalonga al Tevere e chi e' del posto sa quanta strada c'e' da fare,con le strade dell'epoca poi!!Salvati da una lupa e allattati dalla stessa!!!
Meglio questo e le cazzate che passano tutti i giorni in tv o su internet...ma per piacere!
Dedicato a quei docenti che reputano prematura la verita'....
IN RED WE TRUST
tanto è che quelli che hanno accolto meno bene il film sono stati i docenti.
in fondo i vari ciscop, cicap e compagnia cantante di debunker nascono in ultima analisi come rifugio intellettuale dall'informazione scomoda che scombina completamente
l'assetto culturale fino a quel momento acquisito. c'è chi non sopportando un simile affronto si trincera dietro qualunque obiezione , anche ridicola.
sciocca poi l'obiezione dei docenti stessi che sarebbe "inadatto".
"inadatti" sono i programmi di maria de filippi
a che età sarebbe adatta la ricerca della verità ? una volta che entri nel mondo reale?
ma per cortesia
francamente "invidio" questi studenti nell'avere un docente così
www.tempi.it/.../
il tema è la generazione "fiocco di neve"
Per i ragazzi sono certo che sarà uno stimolo ad imparare a scrivere e motivare sempre meglio le loro idee.
#2 maryam
Grazie! Ma sono stati più bravi i ragazzi, hanno scritto osservazioni molto interessanti...
#3 music-band
A dirla tutta, non hanno apprezzato molto il fatto che tutti i fotografi confermassero tutti le stesse cose, era troppo ripetitivo per i loro gusti...
Hanno detto che sarebbero bastate meno testimonianze; inoltre a loro ha dato un po' fastidio la diversa qualità dell'audio durante le interviste.
#4 JProctor
Grazie per la solidarietà, ma... che guai pensi possano (o dovrebbero) capitarmi? Per un cineforum???
Se pensassi solo ai guai, non avrei fatto nemmeno 50 giorni di sciopero della sete contro l'obbligo vaccinale, molti dei quali davanti al Comune di Reggio Emilia, questa estate.
Ma certi gesti e certe proposte REALI hanno un grande impatto, possono essere di grande motivazione o esempio per qualcuno che soffre il fatto di essere da solo e obbligano le persone attorno a te a farsi delle domande, che invece non scattano quando si fanno proposte solo VIRTUALI, per esempio sui social network.
Grazie per il "neo-abilitato"... ma nella scuola tra una cosa e l'altra ci sono da 17 anni, quasi tutti gli "ambiziosi propositi" che avevo in mente sono già diventati realtà o lo stanno diventando.
Inoltre, di muri che non si possano abbattere con un po' di pazienza e perseveranza, persino a scuola, non ne ho ancora trovati.
Se poi i feedback di studenti e famiglie sono positivi, è tutto ancora più facile. Grazie per il tuo commento..
#5 starburst3
#6 fefochip
Devo però aggiungere che il riscontro da parte di colleghi, anche di altre scuole, è stato molto diverso, dopo che ci siamo trovati apposta per vedere e discutere la versione completa di "American Moon" e discuterlo. Certo, il documentario completo ha forse una durata eccessiva per ragazzi di scuola superiore, ma la versione "ridotta" di un'ora in meno è stata "approvata"; e non è detto che entro la fine di questo anno non possa essere proiettata anche in una scuola molto più grande e con un numero di studenti molto superiore, anche di classi quinte. Vedremo...
#7 fefochip
"Significa che i professori crescono i ragazzi insegnando loro che non devono essere disturbati da opinioni discordanti da quelle del pensiero unico. E così fanno l’esatto contrario di quanto dovrebbero: educare i ragazzi alla critica, proponendo posizioni chiare con cui confrontarsi per aiutarli a crescere capaci di argomentare e ragionare".
Ma anche....
"La soluzione sono i giovani, la ragione per cui ho scritto il libro: dobbiamo incoraggiarli a non avere paura della verità e della libertà. Mi colpisce che i più entusiasti siano proprio loro. È come se volessero uscire da questo stato di paura e incertezza, eretto a sistema e difeso dalla mia generazione, ma da cui si sentono oppressi e forzati".
Di "snowflakes" ce ne sono moltissimi, è vero. Ma sono certo che la soluzione che propone la scrittrice sia valida. I commenti dei ragazzi al documentario mi fanno ben sperare... Ciao!
#8 flor das aguas
Si, questo entusiasmo e apertura di mente fanno ben sperare che cercheranno di basarsi su giudizi, invece che su pregiudizi.
Alcuni hanno poi approfondito per conto loro (questo e altri documentari proposti, per esempio quello su Aaron Swartz, o quello sulla privacy in rete), proponendo la visione anche a casa e discutendone animatamente con i loro genitori o amici. Per me è un ottimo segno! Ti ringrazio per l'apprezzamento. Ciao!
Aggiungo complimenti ai ragazzi!
EDIT: stavo riflettendo sui commenti degli studenti, fra l'altro molto giovani, che denotano una maturità che stride con i snowflakes.... e giungo alla solita considerazione, ovvero che per fortuna non sono tutti così e la differenza la fanno sicuramente i loro genitori...come sempre la responsabilità è degli adulti, più o meno consapevoli..
Grazie per il tuo impegno diretto e per dare una alternativa educativa ai giovani.
Spero che il tuo impegno ed esempio possa trascinare altri docenti ....
Una informazione corretta forma menti migliori ....
Grazie Luca!!
Non è tanto, questa, una società dominata dall'immagine; più che altro è una società dominata dai saperi specialistici. L'ideale sarebbere introdurre nel curricula scolastico un corso di fotografia; ma avrebbe senso? Di pari passo con questa logica bisognerebbe arricchire il percorso didattico con corsi introduttivi ad ogni sapere settoriale.
L'idea di una formazione data una volta per tutte è vecchia e trita, e risale al secolo scorso. Oggi, con il lavoro che divanta sempre più flessibile e precario, si tende ad una formazione continua e che si protrae sino ad età avanzata, seguendo le necessità del mercato del lavoro e dell'innovazione tecnologica.
#4 JProctor
Ai miei tempi un professore che parlava in classe dell'assassinio di JFK, di scontro di civiltà con l'islam e di controllo globale della comunità ebraica, veniva al massimo etichettato come "fascista" ed "antisemita", ma lo si lasciava parlare; oggi basta molto meno per vedersi negata ogni dignità personale. I tempi stanno peggiorando.
#7 fefochip
Secondo me è Clair Fox ad essere intellettualmente inconsistente come un fiocco di neve. Generalizzando, tale critica la rivolgo a tutta l'attuale sinistra mainstream.
perchè?
#12 franatanche a mio avviso la parte sulla fotografia non solo è la piu importante ma il vero nocciolo della questione perche di fatto le uniche prove sono quelle
il punto è che a fine film sarebbe utile un dibattito con una persona preparata come l'autore del film che possa rispondere alle domande che inevitabilmente
si pongono le persone
Nota curiosa: nella ultima stagione di x-files nel primo episodio appena trasmesso su sky il malvagio burattinaio ''uomo che fuma'' nello spiegare come ha manipolato la popolazione mondiale, tra le varie, sullo schermo scorre lo sbarco lunare fatto negli studios.
La Boldrini che lo ha "assunto" come fact-checker fra un mese scomparira' dai radar
La Fedeli idem
e il film sta facendo i primi passi nelle scuole (per ora scuola)...
Dal sito ..Sputnik 50
Perche' cessarono la loro attivita' tra il 1968-69 ?
IN RED WE TRUST
Diciamo che il documentario di Mazzucco non è concepito per ragazzi, neppure quello di Minoli, anche se però sarebbe stato meno "rischioso". Questi temi per la digeribilità, vanno stuzzicati...
Ilaria Alpi è un altro tema che scotta youtu.be/s5DnyEEf6DA youtu.be/1riTRVlfnx0 e questo crea comunque l'imbarazzo di quell'inglesismo chiamata fake news!
Perché è figlia di uno dei tanti "rivoli" culturali della sinistra, nati a partire dallo scioglimento della prima internazionale. Non ricordo come si chiama questa corrente della sinistra, che va tanto in voga negli USA, ma non qui in Italia. Una sorta di comunismo libertario, che facendo a meno, per principio, del socialismo, nega qualsiasi possibilità di rivoluzione. Ma è abbastanza recente: non è un agglomerato ideologico dell'800!
Ci sta come determinazione? Una che è figlia di una serie di scioglimenti ideologici, parla di una generazione che è come un fiocco di neve?
Vidi un documentario sui fratelli Judica un po' di tempo fa, la
radioTV Svizzera italiana li contattò per farne i loro esperti.
Ancora oggi la RTSI conserva gelosamente le bobine dell'epoca,
mentre il nastri importanti sul primo sbarco lunare sarebbero andati
persi/cancellati... I nastri costano molto e vanno riutilizzati... senza vergogna!!!
Per evitarti questioni con certi figuri, metti nero su bianco ogni "varia ed eventuale" nella programmazione; di solito a questi impavidi don abbondio è sufficiente mostrargli che formalmente è tutto secondo le regole... poveretestedicazzo...
È vero, sono sottoposti fin da piccoli ad un indottrinamento spietato con annesso spegnimento del cervello, ma internet è il loro mondo, e per ogni dubbio, su qualsiasi argomento, imparano presto il “fai da te”. E per i giovani mettere in discussione le verità di regime non significa mettere in discussione il proprio ego, come avviene per persone che su certi convincimenti indotti hanno basato tutta la propria vita.
David Bowie, probabilmente sotto effetto di qualche droga, lo aveva previsto:
“There's a starman waiting in the sky
He's told us not to blow it
Cause he knows it's all worthwhile
He told me:
Let the children lose it
Let the children use it
Let all the children boogie”
Puo' darsi che una copia di quei nastri "persi/cancellati" sia in possesso dei fratelli judica cordiglia?
IN RED WE TRUST
PS
Odio dire cazzate e infatti basta una telefonata e tu hai l'informazione: Secondo i vertici RSI, i filmati analogici sono protetti, tutti? Non so!
Ora parli ai ragazzi dell'Unità d'Italia, dell'Eroe dei due Mondi e della gloriosa impresa dei Mille. Non tralasci, però, di menzionare alcuni piccoli dettagli quali, le cannoniere inglesi al largo di Marsala, le piastre turche utilizzate per corrompere gli ufficiali borbonici, le stragi impunite ed il lager di Fenestrelle.
Lo spettatore
In controtendenza rispetto a chi sostiene che noi eravamo meglio dei nostri figli.
Questa citazione rafforza ancor di più la mia convinzione:
“Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa”
Esidio, poeta greco, vissuto 720 anni prima di Cristo. :o)
Per ritornare in tema, anche io ritengo che lo spazio dedicato all'analisi delle foto sia di primaria importanza, non è affatto lungo e la pluralità di professionisti intervistata ha messo a disagio più di un sostenitore della versione ufficiale. Alcuni addirittura giustificano l'eventuale ricorso al set cinematografico.
Certo che se non hai idea di cosa sia il diaframma, il tempo di esposizione, la sensibilità ISO e tutto ciò che ci orbita intorno. è molto probabile che perdi l'attenzione e ti annoi.
I ragazzi di oggi non fotografano... inquadrano e cliccano su un tasto virtuale. Cliccano in continuazione :o)
Lo scambio di vedute tra noi docenti è riservato e non lo riporterò. Ma in sintesi tra chi si è espresso (dopo averlo preventivamente visto) c’è stata una sostanziale bocciatura del documentario, in quanto ritenuto non adatto a studenti così giovani.
______
Delizia, insaziabile ingordigia, colpa dei sapori derivanti dagli ingredienti "sereni" colti sul terreno e per istanti mi sentii più un "tranquillo" studente che un comune utente del sito.
Grazie
Ora capisco ancora meglio la preoccupazione del sistema di imbrogliare e lobotomizzare le giovani menti....
A quella età sono dei vulcani ..... giunti ai 24anni ( post lavaggio del cervello) assomigliano a bradipi rincoglioniti e decerebrati..... con bocca e cervello aperi pronti a bere qualsiasi cagata gli venga propinata......
grazie Professore e grazie Massimo
a me francamete di lei e dei "rivoli" di sinistra non mi importa nulla.
il punto è che il fenomeno esiste purtroppo anche qui in italia
ragazzi che si mettono a piangere se stanno perdendo per un ALLENAMENTO a basket
ragazzine che se non si sentono le prime della classe slcerano
poi chiamali come ti pare
fiocchi di neve, eterni bambini ,ecc
Scusa, ma questa dritta dove l'hai presa? visto che è già da un pezzo che si chiama RSI !
Ho trovato il video, era un documentario di History Channel.
www.youtube.com/watch?v=vZfFZUVUvG4 dal minuto 17:30 (errata corrige),
vale la pena vederlo tutto, tra l'altro è palese che nella parte finale, parlando
dell'allunaggio, non si citano registrazioni dei fratelli Judica... e vi pare non
abbiano cercato di intercettarle??? a buon intenditor poche parole... mi sa
che in American Moon qualche minuto a loro dedicato non avrebbero stonato.
Molti anni fa seguivo spesso la ora RSI, non sapevo avessero cambiato il nome.
Rivedendo il documentario si parla di nastri audio che, almeno per quanto ne so,
sono molto longevi.
No perche' all'epoca del presunto sbarco le apparecchiature erano "ufficialmente" spente da un pezzo! Il loro vero lavoro secondo me e' stato studiare frequenze radio difficilmente intercettabili per gli strumenti del tempo....
IN RED WE TRUST
Fammi innanzitutto premettere: ce ne fossero altri 1000 di insegnanti come te in Italia. Le nuove generazioni sarebbero sicuramente più preparate al confronto. Riguardo ai guai a cui potresti (con tutti gli scongiuri immaginabili) andare in contro, io mi riferivo ai numerosi casi di cronaca che hanno visto insegnanti finire sulle prime pagine dei quotidiani per aver predicato ai loro studenti versioni dei fatti non perfettamente in linea con il politically correct.
Pensa solamente al caso di Jason Glicker in un liceo di Detroit: dailycaller.com/.../...
Finito nella bufera solamente per aver accennato, durante una lezione, che probabilmente l'11 settembre fu un inside job.
Addirittura tu hai proiettato un documentario sul moon hoax per diverse classi.
Mi immagino già i titoli sul corriere e repubblica: "Prof. no-vax mostra video complottisti ai suoi studenti", "insegnante emiliano predica la teoria del complotto lunare a scuola".
Hai già verificato la freddezza del resto del collegio docenti. Dovessero sorgere polemiche saresti solo. L'opinione degli studenti conterebbe solo come quella di "vittime plagiate". Per questo, secondo me, HAI BISOGNO di tutto il supporto e la solidarietà possibile, inutile fingere che, qualsiasi cosa arrivi, sarebbe una passeggiata affrontarlo. E neanche a dirlo, hai il mio pieno supporto, e quello penso di tutto il blog.
Non intendevo certo dire che il "neo-abilitato" fossi tu, ma solo che ne ho conosciuti tanti con quelle caratteristiche, poi obbligati al disincanto.
Mi fa molto piacere che tu sia riuscito nei tuoi propositi di insegnamento e sono molto lieto che in Emilia le cose vadano meglio che altrove. Sono queste eccezioni che danno speranze al futuro delle attuali generazioni. Sicuramente devi aver creato un solido rapporto di stima reciproca fra i tuoi colleghi, per permetterti tale libertà di manovra anche nel disaccordo. E ciò è lodevole. Scusami se, invece di incoraggiarti soltanto, posso essere sembrato un tantino pessimista, ma il genio maligno del cinismo parte in automatico quando si tratta di cambiamenti annunciati. Forse è un meccanismo psicologico per prevenire possibili delusioni. Continua così.
ps. Una domanda. Cosa insegni?
cosadiventerai.iess.it/
a quanto pare non è stato scelto un liceo a caso!
OT PS: è possibile avere dati sui 50 giorni di sciopero della sete? Mi sembra se ne fosse (forse eri proprio tu) già parlato in un post precedente della possibilità di non bere a lungo utilizzando un metodo di masticazione differente, ma non riesco a trovare la discussione... Grazie
www.youtube.com/watch?v=vZfFZUVUvG4
era al minuto 17:30
Ultimo OT:
Nel video si afferma fossero in funzione, ma i due fratelli
non ne parlano.
"e anche nella notte di luglio del 1969 torre bert, in diretta per la
radio svizzera, era in ascolto".
Se cosi e', allora ripiamo er post 24
IN RED WE TRUST
Mi scuso poi per l'OT, ma volevo solo sapere se qualcuno sa dirmi se le informazioni date in
questo video sono inventate o no:
www.youtube.com/watch?v=ADFC90kntc4
Ovvimante il termine metaforico più corretto è "correnti" (nel mainstream si usa spesso la definizione di "correnti politiche"...), ma il grado di frammentazione della sinistra è così elevato che alla fine risulta più adatto il mio termine di paragone.
Comunque sia, ti rendi conto che la Generation Snowflake non è un fatto, ma semplicemnte una speculazione di una svaporata intellettuale di sinistra?
Piuttosto, i singoli esempi che hai vagamente proposto sono dei fatti, che non dimostrano comunque nulla: altrimenti gli innumerevoli esempi di ragazzi coraggiosi che ti potrei fare dimostrerebbero l'esistenza di una "Generazione di Diamanti".
è un analisi di una tendenza , a mio avviso purtroppo corretta a guardare i giovani
ti ho fatto degli esempi solo per capirci, non per portare delle prove.
mai sentito parlare di hikikomori?
hikikomoriitalia.it/.../...
se anche per te sono definizione di una "svaporata sinistra"
c'è un disagio sociale che cresce ovviamente nelle nuove generazioni, io lo vedo .
cerco solo di capire un po di più
comunque, come vuoi . lungi da me fare polemica
Sì, fefo è una speculazione di una svaporata di sinistra. Con la fine della prima internazionale perdemmo tutti l'ultimo treno per arrivare alla soluzione dei nostri macro-problemi. Almeno, intellettualmente, saremmo diventati una civiltà più lungimirante e meno smaniosa di cambiamento.
Questa dei hikikomori non è una novità. Sono sempre esistiti gli homo sacer o i paria. In Giappone appaiono così forse perché il paese è moderno e ricco ed è al 24esimo posto fra le nazioni più densamente popolate. Difficile per questi "cosi" isolarsi fisicamente dalla società.
Quando parlavo di lungimiranza mancata mi riferivo anche alla capacità di mirare lontano nel passato e non solo verso il futuro. Perduta questa opportunità ha prevalso un dispositivo intellettuale che ha permesso di rendere concreta una mera tassonomia "popoliniana" come quella hikikomori, come pure quella dannatamente reale della psichiatria.
"Il sonno della ragione produce mostri" ci ricorda l'artista.
ps: ti ringrazio comunque dell'informazione. Non conoscevo gli hikikomori.
E dire che la Luna è un argomento molto più vicino alla gente rispetto all'11 settembre.
Io ho prestato il mio Dvd a 4 amici miei coetanei (55-60 anni) me lo hanno restituito dicendo che non avevano avuto il tempo, che non credevano , a priori , a questa teoria , che sono tutte cazzate ecc ecc ecc
Niente da fare, con gli adulti prevenuti (90%) è una gara persa. Eppure sono stati quelli che sono stati ingannati in diretta!
Mah!??!!
il perchè è chiaro..... gli stai rubando un ricordo..... probabilmente piacevole !
una volta cristallizzata un idea è molto difficile da estirpare, sopratutto se collegata a ricordi "piacevoli".....
Niente da fare, con gli adulti prevenuti (90%) è una gara persa.
Dipende molto anche dall'approccio, se parti in quarta ed hai di fronte uno
scettico.. se non peggio, è partita persa.
In questi casi l'approccio, se proprio si vuole ottenere un minimo di
attenzione, deve essere:
subdolo scettico distaccato e ancora subdolo ,
Comunque complimenti a questo " vero" professore.. bravo e grazie.
Ho adottato la stessa tecnica che ho usato per l'11 settembre:
"Se alla fine di questo film sei ancora convinto che le MISSIONI APOLLO hanno portato l'uomo sulla luna ti pago una cena altrimenti niente" (ovviamente lo devono motivare trovando delle spiegazioni alle domande che vengono fatte alla fine di ogni capitolo )
In pratica l'unica cosa che mettono in gioco sono 3h 20m del loro tempo.
La cosa importante e' NON NEGARE MAI CHE L'UOMO SIA STATO SULLA LUNA (anche perche' noi non possiamo saperlo al 100%) cosi' lasci intatto il loro sogno
Caratteri "deboli" (in senso lato) e caratteri "forti" sono sempre esistiti. Il problema è che oggi il sentire comune promuove i fiocchi di neve come esempi di virtù...
Ps: complimenti al prof, penso che nella classifica dei professori ideali sia al secondo posto dopo la supplente maggiorata!
I ragazzi di oggi non escono, non osservano la natura e "mai" sentiranno che questo clima è drammaticamente sospetto, almeno gli adulti dicevano che le stagioni non c'erano più, oggi grandina in inverno e nevica in estate!
Il problema è la comunicazione...sarei partito da uno spot pieno di cose interessanti e comiche, per approfondire esiste sempre il dopo, se c'è tempo!
Quando si facevano pochi scatti di pellicola/dia si guardavano e riguardavano. Oggi si fanno migliaia di foto in digitale e il rischio è di non riguardarle più, in base a questo fatto, catturare l'attenzione, non è certo un approfondimento di 3ore...
Oggi, ma anche ieri, piace il corto, quello che ti fa dire: MA COME, È GIÀ FINITO? piuttosto che: CHE PALLE, MA QUANDO FINISCE?
nella versione piu' corta di "American Moon", cosa hai tagliato?
Non solo, ma quando scattavi con la pellicola ci pensavi bene prima di fare click
Mi hai tolto le parole di bocca.
Anche con la digitale continuo con lo stesso metodo, non mi piace l'idea che un ottima foto
sia solo frutto del caso, devo sentirla mia.
Far perdere la credibilità ai debunker ritengo sia cosa sacrosanta. Soprattutto quando il gioco è palesemente disonesto.
Spero tu non abbia tolto la chicca di Attivissimo che sostiene che i nastri costano troppo e per quello è meglio riutilizzarli :o)
Grazie a te! Si, la maturità che traspare dai commenti è confortante.
#11 Al2012
E' anche gente come te, che si impegna ogni giorno a cercare, leggere, condividere, commentare, riflettere, FARE. L'impegno diretto è inevitabile, quando qualcosa ti sta a cuore, no?
Per me educare è più vicino al fare domande che al dare risposte. E infatti spesso i ragazzi si arrabbiano per questo... Ma capiranno. D'altronde, è la curiosità la molla per l'apprendimento. Mettere curiosità penso sia più che sufficiente nella maggior parte delle situazioni.
L'informazione corretta spero che siano i ragazzi stessi a giudicarla per loro stessi; io posso al massimo aiutare a cogliere alcune incongruenze. Grazie a te!
#12 franat
Grazie a te!
#13 qilicado
[...] oggi basta molto meno per vedersi negata ogni dignità personale. I tempi stanno peggiorando.
Per i medici o gli infermieri purtroppo è così, in merito alla legge 119/2017. Per noi insegnanti ancora no, per fortuna.
#15 xio75
Grazie per il plauso. Si, la curiosità a quell'età è ai massimi livelli, per fortuna, nonostante si faccia di tutto, come società, per reprimerla.
#22 edo
Grazie, ricambio! Apprezzo molto quello che scrivi su LC.
Grazie del consiglio, lo seguirò.
#23 kempis
Si, davvero meravigliosi. Soprattutto se pensi che ....non erano richiesti, nè erano un "compito" scolastico. Sono il frutto di una loro libera scelta. E' un buon auspicio.
#26 spettatore
Su quello forse è meglio lasciare il campo ad insegnanti di storia che conoscano molto bene i "piccoli dettagli" di cui parla. Ma di argomenti interessanti su cui investigare ce ne sono mille, sono certo che la curiosità personale li porterà a trovare quello che fa per loro. Se Unità d'Italia, Garibaldi e i Mille saranno tra questi argomenti, le informazioni non mancano.
#27 Cicos
Anche Lao Tse (o chi per lui!) lo diceva più o meno nello stesso periodo... e così molti altri "antichi".
La gioventù è sempre pericolosa per chi ha il potere, anche perchè ha ben poco da perdere. Anche io sono ottimista.
#28 Pavillion
...chapeau...
#29 hvsky
Si, a quell'età ci sono dei vulcani davvero...
#33 JProctor
Grazie per le considerazioni, le precisazioni e i consigli, che apprezzo e per cui la ringrazio.
Sottolineo, comunque, che di mie versioni dei fatti ne fornisco ben poche, anche perchè ne ho ben poche.
Anni fa avevano proposto "11 settembre - La nuova Pearl Harbor" durante una assemblea di Istituto, con tanto di collegamento con Massimo Mazzucco via Skype per le domande dei ragazzi, ma la ...bufera è stato un collega che è andato a lamentarsi con il dirigente scolastico. Forse in America sono più sensibili a questo tema, o ad altri.
Il documentario comunque non è stato proposto a diverse classi, ma solo per alcuni studenti di varie classi che partecipano ad un progetto extrascolastico sul produrre un mini-documentario su un tema deciso da loro.
Comunque non sono e non mi sento assolutamente solo, nè a scuola, nè fuori: chiedo sempre pareri ai colleghi e autorizzazioni a chi ha l'ultima parola su ciò che avviene a scuola. E per quanto riguarda la mia vita privata, non ho alcun problema a sostenere le mie opinioni e le mie scelte. Anche perchè ho e sento il supporto di TANTE persone, amici ma anche sconosciuti.
La stima reciproca tra colleghi non manca. Le divergenze sulle opinioni personali sono normali e rendono più interessante la collaborazione.
Capisco il "pessimismo", ma... teniamolo magari per cose più serie e gravi, su...
Grazie ancora!
#34 Falchetto
Ah,ah,ah!...
#35 NRG
La prima mi era sfuggita, la seconda no... L'Africa coperta dai ghiacci, comunque, è inquietante!
#36 Aigor
Se vai sul mio blog, 5 o 6 post fa, forse trovi quello che ti interessa. Ma non è una masticazione differente, basta masticare TANTO!
#40 informativo02
Grazie, ma li giro volentieri ai ragazzi per quello che hanno scritto e per la loro partecipazione ed interesse..
#42 Spiderman
C'è bisogno anche di non sottovalutare MAI la persona che hai di fronte, anche se sembra un "semplice" adolescente. I suoi limiti - o presunti tali - sono solo nella mente dell'insegnante. La realtà spesso è ben diversa.
#47 frostyboy
Di una dozzina di colleghi che lo hanno visto, anche successivamente, posso dire che hanno in generale trovato molto solida la parte delle fotografie. Sul resto, il documentario non è sembrato "definitivo", pur mettendo seri dubbi su molti aspetti.
Le età erano dai 35 ai 61, quindi, direi che a me è andata meglio!...
#49 SuperGulp
!!!
#51 aledjango
Grazie a lei!
#53 stacchio
#60 Giano
se portassi abitualmente il cappello me lo leverei
Tenete d'occhio Matilde ;) è grande già da piccola.
Luca, chapeau!
Tenete d'occhio Matilde ;) è grande già da piccola.
______
Proprio così!
!!!
Troppo vago?
Grazie della risposta Clim.
Non mi hai risposto sulla materia che insegni però. E' un segreto?
Ho appena appreso che qualche giorno fa si è concluso il Lunar X Prize:
www.media.inaf.it/2018/01/29/google-lunar-x-prize/
Solo due parole per ricordare un vecchio post che avevo fatto per evidenziare l'incongurenza tra
un filamato dove Attivissimo, analizzando un filmato di una delle missioni Apollo, faceva notare come la polvere lunare, o "regolite", ricadesse subito al suolo dopo essere stata alzata dalle ruote del rover lunare ed un filmato de Lunar X Prize ove si mostrava il timore che la regolilte rimaesse sospesa per ore dopo essere stata sollevata da un rover.
Il filmato di attivissimo è anocra su Youtube:
www.youtube.com/watch?v=CTJrfJyPYLg
(dal minuto 9:20)
Ho provato a cercare l'altro, ma non l'ho più trovato.
Comunque, relativamente alla segnalazione dei Dubunkers che "stranamente" l'Unione Sovietica non avrebbe mai detto niente sulla ipotetica falsità delle missioni Apollo, consiglio la lettura degli articoli del sito aulis.com/ dove vari scienziati russi si esprimono al riguardo.
....è conunque vero la Russia NON è l'Unione Sovietica.
Grazie e complimenti ancora.
C'è sicuramente di peggio..
#63 Piramis
#64 Pavillion
Ricambio... Grazie.
#65 SuperGulp
No, no, notevolissimo!
#66 JProctor
Scusa, mi era sfuggito. Informatica, niente di segreto; con la passione per l'insegnamento della matematica.
#67 informativo02
Bello sapere com'è finita quella storia, presente anche nel documentario. Meno bello il risultato, ma pazienza.
Grazie per il link.
#68 Raudh1
Condivido, c'è di molto peggio...
Siamo nel "trash", ma oggi il "vero" è comunque un modo per tirar attenzione e veicolo pubblicitario.
Oggi siamo ad un bivio, le nazioni sono corporations e sfruttando la "loro" battaglia, inserire il "gioco" potrebbe essere simpatico. È chiaro che per questo atteggiamento ci vuole elasticità e un corto ben studiato!