di Bet17
Il 14 giugno 2024, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, si è rivolto ai membri del Ministero degli Esteri russo per definire la politica futura della Russia e del continente euroasiatico. Durante il suo intervento, Putin ha aperto le porte a tutti i paesi, compresi quelli della NATO, affinché facessero parte del nuovo ordine multipolare che sta emergendo ad est e nel sud del mondo.
Tuttavia, i media occidentali hanno riassunto l'intervento come "l'ultimatum di un aggressore", ignorando completamente le aperture della Russia verso il mondo occidentale, così come le reali intenzioni espresse dal presidente russo.
L'intervento di Putin è durato oltre un'ora e in questa registrazione, B17tv offre solo la parte iniziale, con audio in italiano, che si riferisce alla visione di Putin per sviluppare un nuovo paradigma alternativo a quello unipolare imposto dagli Stati Uniti al resto del mondo, in cui il continente euroasiatico svolgerebbe un ruolo centrale.
Questo progetto è stato esteso anche ai paesi europei che fanno parte dell'Eurasia, poiché, come ha sottolineato Putin, "la geografia non può essere cambiata" e la Russia "è pronta a collaborare con tutti i paesi interessati per il bene dello sviluppo e della sicurezza comuni".
Per coloro che desiderano ascoltare l'intero intervento (sempre con doppiaggio in Italiano), nella parte centrale e finale il presidente russo espone la cronologia degli eventi che hanno portato il mondo sull'orlo di uno scontro totale e che, secondo il Presidente Putin, serve solo a mantenere l'industria degli armamenti oltre agli interessi e al monopolio degli Stati Uniti (e dei suoi paesi satellite) sul resto del mondo.
Questo è il link per l'intervento completo del Presidente Vladimir Putin:
Putin apre all'Europa (versione integrale)
Nella versione integrale, vengono anche svelati alcuni fatti mai resi pubblici in precedenza, Putin inoltre espone le reali intenzioni di Mosca in Ucraina e le condizioni per porre fine a quella tragedia.
Di seguito è riportata la trascrizione in italiano della prima parte del suo intervento:
"Colleghi, buon pomeriggio.
Sono lieto di dare il benvenuto a tutti voi e di esprimere la mia gratitudine per il vostro lavoro attivo nell'interesse della Russia e del nostro popolo.
L'ultima volta che ci siamo incontrati in questo formato allargato è stato nel novembre 2021, e da allora si sono verificati molti eventi cruciali e persino fatali, senza esagerare, sia in Russia che nel mondo. Pertanto, ritengo sia importante valutare la situazione attuale degli affari globali e regionali, nonché stabilire i compiti appropriati per il Ministero degli Esteri. Tutti questi compiti sono finalizzati al raggiungimento del nostro obiettivo principale: creare le condizioni per lo sviluppo sostenibile della Russia, garantire la sua sicurezza e migliorare il benessere delle famiglie russe.
Nelle condizioni difficili e imprevedibili di oggi, il nostro lavoro in questo settore richiede di concentrare i nostri sforzi, la nostra iniziativa, la nostra perseveranza e le nostre capacità non solo per rispondere alle sfide attuali, ma anche per definire la nostra agenda a lungo termine. Dovremmo proporre possibili soluzioni a questioni fondamentali che riguardano non solo noi, ma anche l'intera comunità internazionale. È fondamentale discuterne con i nostri partner in modo aperto e costruttivo.
Ripeto: il mondo sta cambiando rapidamente. La politica globale, l'economia e la competizione tecnologica non saranno più come prima. Un numero sempre maggiore di Paesi sta cercando di rafforzare la propria sovranità, autosufficienza e identità nazionale e culturale. I Paesi del Sud e dell'Est del mondo stanno guadagnando importanza e il ruolo dell'Africa e dell'America Latina sta crescendo. Fin dall'epoca sovietica abbiamo sempre riconosciuto l'importanza di queste regioni, ma oggi le dinamiche sono completamente cambiate e ciò sta diventando sempre più evidente. Anche il ritmo di trasformazione in Eurasia, dove sono in corso molti progetti di integrazione significativi, ha subito un'accelerazione significativa.
Questa nuova realtà politica ed economica funge ora da base per l'emergente ordine mondiale multipolare e multilaterale, e questo è un processo inevitabile. Riflette la diversità culturale e civile che è intrinsecamente parte dell'umanità, nonostante tutti i tentativi di unificazione artificiale.
Questi profondi cambiamenti a livello di sistema ispirano certamente ottimismo e speranza perché l'affermazione del multipolarismo e del multilateralismo negli affari internazionali, compreso il rispetto del diritto internazionale e l'ampia rappresentanza, consentono di risolvere insieme i problemi più complessi per il beneficio comune e di costruire relazioni e cooperazione reciprocamente vantaggiose tra Stati sovrani per il benessere e la sicurezza dei popoli.
Questa visione del futuro è in linea con le aspirazioni della grande maggioranza dei Paesi. Ciò è evidente, tra l'altro, nel crescente interesse per il lavoro di un'associazione universale come i BRICS, che si basa su una cultura di dialogo basata sulla fiducia, sull'uguaglianza sovrana dei suoi membri e sul rispetto reciproco. Quest'anno, sotto la presidenza russa, faciliteremo l'inclusione senza problemi di nuovi membri BRICS negli organi di lavoro dell'associazione.
Chiedo al Governo e al Ministero degli Esteri di continuare a lavorare e a dialogare con i nostri partner per far sì che il vertice dei BRICS che si terrà a Kazan in ottobre abbia una serie considerevole di decisioni concordate che determineranno la direzione della nostra cooperazione in politica e sicurezza, economia e finanza, scienza, cultura, sport e legami umanitari.
In generale, ritengo che il potenziale del BRICS gli consentirà di diventare una delle istituzioni regolatrici fondamentali dell'ordine mondiale multipolare.
A questo proposito, vorrei sottolineare che sono già in corso discussioni internazionali sui parametri di interazione tra gli Stati in un mondo multipolare e sulla democratizzazione dell'intero sistema di relazioni internazionali. A questo proposito, abbiamo concordato e adottato, insieme ai nostri colleghi della Comunità degli Stati Indipendenti, un documento congiunto sulle relazioni internazionali in un mondo multipolare. Abbiamo inoltre invitato i nostri partner a discutere di questo tema su altre piattaforme internazionali, in primo luogo la SCO e i BRICS.
Siamo interessati a promuovere questo dialogo all'interno delle Nazioni Unite, anche su un tema vitale per tutti come la creazione di un sistema di sicurezza indivisibile. In altre parole, gli affari globali devono basarsi sul principio che la sicurezza di alcuni non può essere garantita a spese della sicurezza di altri.
Vorrei ricordare che alla fine del ventesimo secolo, dopo la fine dell'intenso confronto militare e ideologico, la comunità internazionale ha avuto un'opportunità unica di costruire un ordine di sicurezza affidabile e giusto. Non occorreva molto: semplicemente la capacità di ascoltare le opinioni di tutte le parti interessate e la reciproca disponibilità a tenerne conto. Il nostro Paese era determinato a impegnarsi in un lavoro costruttivo di questa natura.
Tuttavia, prevalse un approccio diverso. Le potenze occidentali, guidate dagli Stati Uniti, ritenevano di aver vinto la Guerra Fredda e di avere il diritto di determinare come organizzare il mondo. La manifestazione pratica di questa visione fu il progetto di espansione illimitata del blocco nordatlantico nello spazio e nel tempo, nonostante l'esistenza di idee alternative per garantire la sicurezza in Europa.
Alle nostre giustificate domande hanno risposto con scuse, sostenendo che non c'erano piani per attaccare la Russia e che l'espansione della NATO non era diretta contro la Russia. Hanno di fatto dimenticato le promesse fatte all'Unione Sovietica e poi alla Russia alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, secondo cui il blocco non avrebbe accettato nuovi membri. Anche se riconoscessero tali promesse, le sghignazzerebbero e le liquiderebbero come semplici assicurazioni verbali non legalmente vincolanti.
Negli anni Novanta e successivamente, abbiamo costantemente sottolineato l'approccio errato delle élite occidentali. Invece di limitarci a criticare e mettere in guardia, abbiamo suggerito opzioni e soluzioni costruttive, sottolineando la necessità di sviluppare un meccanismo di sicurezza europea e globale che fosse accettabile per tutte le parti coinvolte (voglio sottolineare questo punto). Sarebbe troppo lungo elencare tutte le iniziative avanzate dalla Russia nel corso degli anni.
Ricordiamo l'idea di un trattato di sicurezza europeo, che abbiamo proposto nel 2008. Nel dicembre 2021, un memorandum del Ministero degli Esteri russo è stato presentato agli Stati Uniti e alla NATO, affrontando le stesse questioni.
Tuttavia, tutti i nostri ripetuti tentativi (è impossibile elencarli tutti) di convincere i nostri partner, così come le nostre spiegazioni, gli appelli, gli avvertimenti e le richieste, non hanno avuto alcuna risposta. I Paesi occidentali, fiduciosi non tanto nella giustezza della loro causa quanto nel loro potere e nella loro capacità di imporre ciò che desiderano al resto del mondo, hanno semplicemente ignorato le altre prospettive. Nel migliore dei casi, proponevano discussioni su questioni meno significative (che non contribuivano a risolvere i problemi reali), o su questioni che andavano a vantaggio solo dell'Occidente.
Ben presto è diventato chiaro che il concetto occidentale, visto come l'unica opzione possibile per la sicurezza e la prosperità in Europa e nel mondo, era in realtà inefficace. Ricordiamo la tragedia dei Balcani. Sebbene le questioni interne abbiano certamente contribuito ai problemi dell'ex Jugoslavia, essi sono stati notevolmente esacerbati dall'invadente interferenza esterna. In quel momento si è manifestato in modo più evidente il principio fondamentale della diplomazia della NATO, un principio profondamente sbagliato che non è di alcuna utilità per affrontare conflitti interni complessi. In sostanza, questo principio mira ad attribuire la colpa a una parte (spesso non gradita all'Occidente per vari motivi) e a scatenare tutta la potenza politica, informativa e militare dell'Occidente, comprese le sanzioni economiche e le restrizioni nei suoi confronti.
In seguito, questi stessi approcci sono stati applicati in vari Paesi, che conosciamo fin troppo bene: Iraq, Siria, Libia e Afghanistan. Questi interventi non hanno fatto altro che aggravare i problemi esistenti, rovinare la vita di milioni di persone, distruggere interi Stati e creare centri di disastri umanitari e sociali, nonché enclavi terroristiche. In realtà, nessun Paese al mondo è immune dall'entrare in questo tragico elenco.
Ad esempio, l'Occidente sta cercando di intromettersi sfacciatamente negli affari del Medio Oriente. Prima deteneva il monopolio di questa regione e le conseguenze delle sue azioni sono ora evidenti a tutti. Anche il Caucaso meridionale e l'Asia centrale sono esempi lampanti. Due anni fa, al vertice NATO di Madrid, è stato dichiarato che l'Alleanza si sarebbe occupata di questioni di sicurezza non solo nell'area euro-atlantica, ma anche nella regione Asia-Pacifico. Si sostiene che quelle aree non possono fare a meno di loro. Chiaramente, si è trattato di un tentativo di esercitare maggiore pressione su quei Paesi della regione di cui hanno deciso di frenare lo sviluppo. Come sapete, la Russia è in cima a questa lista.
Vorrei anche ricordarvi che è stata Washington a minare la stabilità strategica ritirandosi unilateralmente dai trattati sulla difesa antimissile, sull'eliminazione dei missili a raggio intermedio e corto e sui cieli aperti e, insieme ai suoi satelliti della NATO, smantellando il sistema pluridecennale di misure di rafforzamento della fiducia e di controllo degli armamenti in Europa.
Infine, l'egocentrismo e l'arroganza dei Paesi occidentali ci hanno portato oggi a una situazione estremamente pericolosa. Ci stiamo avvicinando pericolosamente a un punto di non ritorno. Gli appelli alla sconfitta strategica della Russia, che possiede il più grande arsenale di armi nucleari, dimostrano l'estrema avventatezza dei politici occidentali. O non comprendono l'entità della minaccia che stanno creando o sono semplicemente consumati dal loro concetto di invincibilità ed eccezionalità. Entrambi gli scenari possono sfociare in tragedia.
È evidente che l'intero sistema di sicurezza euro-atlantico si sta sgretolando sotto i nostri occhi. Attualmente è praticamente inesistente e deve essere ricostruito. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo collaborare con i Paesi interessati, che sono molti, per sviluppare le nostre strategie per garantire la sicurezza in Eurasia e poi presentarle per una più ampia deliberazione internazionale.
Questo è il compito stabilito nel discorso all'Assemblea federale: delineare una visione per una sicurezza uguale e indivisibile, una cooperazione reciprocamente vantaggiosa ed equa e lo sviluppo del continente eurasiatico nel prossimo futuro.
Cosa bisogna fare per raggiungere questo obiettivo e in base a quali principi?
In primo luogo, è importante stabilire un dialogo con tutti i potenziali partecipanti a questo futuro sistema di sicurezza. Vorrei chiedervi di affrontare le questioni necessarie con i Paesi che sono aperti a un'interazione costruttiva con la Russia.
Durante la mia recente visita in Cina, il Presidente Xi Jinping e io abbiamo discusso di questo tema. È stato notato che la proposta russa non è contraddittoria, ma piuttosto complementare e in linea con i principi fondamentali dell'iniziativa cinese per la sicurezza globale.
In secondo luogo, è fondamentale riconoscere che la futura architettura di sicurezza dovrebbe essere aperta a tutti i Paesi eurasiatici che desiderano partecipare alla sua creazione. "Per tutti" include anche i Paesi europei e della NATO. Condividiamo lo stesso continente e dobbiamo vivere e lavorare insieme a prescindere dalle circostanze. La geografia non può essere cambiata.
Sì, le relazioni della Russia con l'UE e con molti Paesi europei si sono deteriorate, ed è importante sottolineare che la colpa non è nostra. La campagna di propaganda antirussa, che coinvolge politici europei di alto livello, è accompagnata da speculazioni secondo cui la Russia intende attaccare l'Europa. Ho già affrontato la questione in passato e non è necessario ripeterla in questa sede. Siamo tutti consapevoli che queste affermazioni sono prive di fondamento e servono solo a giustificare una corsa agli armamenti.
In questo contesto, vorrei fare una breve digressione. La minaccia per l'Europa non viene dalla Russia. La minaccia principale per gli europei è la loro dipendenza critica e crescente dagli Stati Uniti sotto il profilo militare, politico, tecnologico, ideologico e informativo. L'Europa è emarginata nello sviluppo economico globale, è immersa nel caos di sfide come la migrazione e sta perdendo l'agenzia internazionale e l'identità culturale.
A volte ho l'impressione che i politici e i rappresentanti della burocrazia europea abbiano più paura di perdere il favore di Washington che di perdere la fiducia dei propri cittadini. Lo ha dimostrato anche la recente elezione del Parlamento europeo. I politici europei tollerano umiliazioni, maleducazione e scandali, come la sorveglianza dei leader europei, mentre gli Stati Uniti si limitano a sfruttarli a proprio vantaggio. Per esempio, sono costretti ad acquistare il costoso gas, che in Europa costa da tre a quattro volte di più che negli Stati Uniti. Inoltre, i Paesi europei subiscono pressioni per aumentare le forniture di armi all'Ucraìna. Le richieste sono costanti e le sanzioni vengono prontamente imposte agli operatori economici europei senza alcuna esitazione.
Ora stanno facendo pressione sui loro partner affinché forniscano all'Ucraìna più armi e aumentino la loro capacità di produzione di proiettili d'artiglieria. Chi avrà bisogno di questi proiettili una volta terminato il conflitto in Ucraìna? Come si può garantire la sicurezza militare europea? È difficile da capire. Gli Stati Uniti stanno investendo in tecnologie militari, in particolare in tecnologie future avanzate come l'esplorazione dello spazio, i moderni droni e i sistemi di attacco basati su nuovi principi fisici. Gli Stati Uniti finanziano settori che determineranno la natura dei futuri conflitti armati, nonché il potere militare e politico delle nazioni e la loro posizione nel mondo. Ci si aspetta che questi Paesi investano in aree di interesse per gli Stati Uniti. Tuttavia, questo non espande il potenziale europeo. Lasciamo che facciano quello che vogliono. Noi probabilmente ne trarremo vantaggio, ma, in effetti, la situazione è questa.
Se l'Europa vuole continuare a essere un centro indipendente di sviluppo globale e un polo culturale e di civiltà sul nostro pianeta, deve assolutamente mantenere relazioni buone e amichevoli con la Russia. Soprattutto, noi siamo pronti a farlo.
In effetti, i politici di portata veramente europea e globale, che sono patrioti dei loro Paesi e delle loro nazioni, comprendono questo fatto semplice e ovvio. Pensano in termini di categorie storiche e non sono semplici seguaci della volontà e dell'influenza di qualcun altro. Charles de Gaulle ne parlava nel dopoguerra. Ricordo vividamente di aver partecipato a una conversazione nel 1991 in cui il cancelliere tedesco Helmut Kohl sottolineò l'importanza del partenariato tra Europa e Russia. Spero che le nuove generazioni di politici europei riescano a recuperare questa eredità.
Parlando degli Stati Uniti, gli incessanti tentativi delle attuali élite liberali globaliste di diffondere la loro ideologia in tutto il mondo, di mantenere il loro status imperiale e il loro dominio in un modo o nell'altro, non fanno altro che esaurire ulteriormente il Paese, portandolo al degrado, e sono chiaramente contrari ai veri interessi del popolo americano. Se non fosse per questa politica senza uscita, guidata da un messianismo aggressivo basato sulla convinzione della propria superiorità e del proprio eccezionalismo, le relazioni internazionali si sarebbero stabilizzate da tempo.
In terzo luogo, è necessario intensificare in modo significativo il processo di dialogo tra le organizzazioni multilaterali che già operano in Eurasia per promuovere l'idea di un sistema di sicurezza eurasiatico, soprattutto organizzazioni come lo Stato dell'Unione, l'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva, l'Unione Economica Eurasiatica, la Comunità degli Stati Indipendenti e l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.
Riteniamo possibile che altre influenti associazioni eurasiatiche, dal Sud-Est asiatico al Medio Oriente, si uniscano a questi processi in futuro.
In quarto luogo, riteniamo che sia giunto il momento di avviare un'ampia discussione su un nuovo sistema di garanzie bilaterali e multilaterali di sicurezza collettiva in Eurasia. Allo stesso tempo, è necessario, nel lungo periodo, eliminare gradualmente la presenza militare di potenze esterne nella regione eurasiatica.
Naturalmente, siamo consapevoli che nella situazione attuale questo punto può sembrare irrealistico, ma le cose cambieranno. Tuttavia, se in futuro costruiremo un sistema di sicurezza affidabile, semplicemente non ci sarà bisogno di una tale presenza di contingenti militari fuori regione. A dire il vero, non ce n'è bisogno nemmeno oggi: solo occupazione e basta.
In ultima analisi, riteniamo che i Paesi e le strutture regionali dell'Eurasia debbano identificare essi stessi aree specifiche di cooperazione nella sicurezza comune. In base a ciò, devono anche costruire un sistema di istituzioni, meccanismi e accordi di lavoro che servano realmente a raggiungere obiettivi comuni di stabilità e sviluppo.
In questo senso, sosteniamo l'iniziativa dei nostri amici bielorussi di sviluppare un documento programmatico - una carta del multipolarismo e della diversità nel ventunesimo secolo. Tale documento può formulare non solo i principi quadro dell'architettura eurasiatica basata sulle norme essenziali del diritto internazionale, ma anche una visione strategica della natura del multipolarismo in senso lato e del multilateralismo come nuovo sistema di relazioni internazionali che sostituirebbe il mondo occidentale-centrico. Lo ritengo importante e vi chiedo di lavorare a fondo su questo documento con i nostri partner e con tutti gli Stati interessati. Aggiungo che quando si discute di questioni così complesse e complesse, abbiamo bisogno di una rappresentanza quanto più ampia possibile e di una considerazione di approcci e posizioni diverse.
In quinto luogo, una parte cruciale del sistema di sicurezza e sviluppo eurasiatico dovrebbe sicuramente essere costituita dai temi dell'economia, del benessere sociale, dell'integrazione e della cooperazione reciprocamente vantaggiosa, nonché dall'affrontare problemi comuni come il superamento della povertà, della disuguaglianza, del clima, dell'ambiente e lo sviluppo di meccanismi per rispondere alle minacce di pandemie e crisi nell'economia globale. Tutto ciò è importante.
L'Occidente non solo ha minato la stabilità politico-militare del mondo con le sue azioni. Con le sue sanzioni e le guerre commerciali ha compromesso e indebolito le principali istituzioni di mercato.
Utilizzando il FMI e la Banca Mondiale e stravolgendo l'agenda sul clima, ha frenato lo sviluppo del Sud globale. Nella competizione, anche con le regole che l'Occidente ha scritto per sé, applica barriere proibitive e ogni tipo di protezionismo. Così gli Stati Uniti hanno abbandonato l'Organizzazione mondiale del commercio come regolatore del commercio internazionale. Tutto è bloccato. Nel frattempo, la pressione viene esercitata non solo sui concorrenti, ma anche sui loro stessi satelliti. Basti vedere come ora stanno "travasando i succhi" dalle economie europee che stanno barcollando sull'orlo della recessione.
I Paesi occidentali hanno congelato alcuni beni e riserve valutarie della Russia. Ora stanno cercando di inventare una giustificazione legale per la loro appropriazione irreversibile. D'altra parte, però, nonostante tutto l'avvocatese, il furto rimarrà ovviamente un furto e non resterà impunito.
La questione è ancora più profonda. Rubando gli asset russi, compiranno un ulteriore passo verso la distruzione del sistema che essi stessi hanno creato e che per molti decenni ha garantito la loro prosperità, ha permesso loro di consumare più di quanto guadagnano e ha attirato denaro da tutto il mondo attraverso debiti e passività. Ora sta diventando chiaro a tutti i Paesi, le aziende e i fondi sovrani che le loro attività e riserve sono tutt'altro che sicure, sia dal punto di vista legale che economico. E chiunque potrebbe essere il prossimo ad essere espropriato dagli Stati Uniti e dall'Occidente, anche i fondi sovrani stranieri.
Si sta già diffidando del sistema finanziario basato sulle valute di riserva occidentali. Si è verificato un certo deflusso di fondi dai titoli e dalle obbligazioni dei Paesi occidentali, nonché da alcune banche europee, che fino a poco tempo fa erano considerate assolutamente affidabili per l'immissione di capitali. Ora anche l'oro viene prelevato da quelle banche. E questa è la cosa giusta da fare.
Credo che sia necessario intensificare seriamente la formazione di meccanismi economici esteri bilaterali e multilaterali efficaci e sicuri, alternativi a quelli controllati dall'Occidente. Ciò include l'espansione dei regolamenti nelle valute nazionali, la creazione di sistemi di pagamento indipendenti e la costruzione di catene del valore che aggirino i canali bloccati o compromessi dall'Occidente.
Naturalmente, è necessario proseguire gli sforzi per sviluppare corridoi di trasporto internazionali in Eurasia, il continente che ha nella Russia il suo nucleo geografico naturale.
Tramite il Ministero degli Affari Esteri, vi incarico di contribuire il più possibile allo sviluppo di accordi internazionali in tutti questi settori. Sono estremamente importanti per rafforzare la cooperazione economica tra il nostro Paese e i nostri partner. Ciò dovrebbe anche dare un nuovo impulso alla costruzione di un ampio partenariato eurasiatico che, in sostanza, potrebbe diventare una base socioeconomica per un nuovo sistema di sicurezza indivisibile in Europa."
Fonte B17tv.com
A quanto pare L'Orso Russo ragiona bene e snocciola quelli che una volta erano presenti anche in occidente , i valori morali e buonsenso.
Tutti abbiamo scoperto che i plutocrati anglosassoni con l'entrata dell'america nella 2 guerra mondiale avevano già stipulato patti per colonizzare le varie nazioni in particolare l'Italia e la germania est , ora quella stessa plutocrazia non paga della indebita ricchezza ottenuta ha tirato il nodo scorsoio che teneva a guinzaglio la sua creazione ovvero la UE e ha giudicato maturi i tempi per saccheggiare le risorse e le ricchezze dell'est , il discorso di Putin non fa una piega ha scoperto le carte dell'occidente ,ormai il re è nudo. Il sistema multipolare si va formando inesorabilmente e la UE che è il 10% della popolazione mondiale , con le nazioni aderenti almeno quelle che hanno rinunciato alla propria moneta di conio come l'Italia , Polonia , spagna, portogallo e grecia ,a differenza del Nazioni come Olanda, Belgio, Francia , Svezia , danimarca e altre , non potranno ,anche se volessero ,partecipare alla multipolarità non hanno moneta propria con cui trattare, lo stratagemma anglosassone ha previsto un lungo nodo scorsoio per queste nazioni che a meno di una rivoluzione o il decadimento dell'egemone non vedranno mai la libertà , infatti negli scranni delle istituzioni da decenni ci sono sempre gli stessi personaggi che ruotando e alternandosi al comando di volta in volta e dietro laute ricompense, assicurano ai loro padroni plutocrati una sicura egemonia .
Insomma questa tipologia di amici che ci ritroviamo sembra come certi parenti, ce li hai e te li devi tenere, anche perche' come diceva riina....la famigghia e' la famigghia.
P.S. Di fronte a certe famiglie preferisco continuare ad essere considerato il parente "povero" da tenere il piu' lontano possibile.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
L' ultimo ad avere una visione così chiara e illuminata stabilì la regola aurea di "Ein Volk, Ein Reich, Ein Führer", ma fu combattuto con accanimento e con ogni mezzo (anche spregevole) da quegli aspiranti padroni del mondo che oggi vogliono vedere Putin morto e condannato all'oblio.
A me sembra di capire che, in una guerra di potere perdurante su questo pianeta da almeno duecento anni, esista un "capo" che non vuole condividere il suo potere con nessun altro, specie se si eleva a buon amministratore di Nazione e Popolo.
Ed è certo che Putin farà la stessa fine di quell'altro prima di lui.
Credere diversamente è cadere nell'inganno della illusione.
The answer, my friend, is blowin' in the wind...
Altrimenti, se colleghi la crisi di Cuba al suo assassinio, sembra che siano stati i russi a volerlo morto.
Ci sono dei passaggi che davvero descrivono la situazione attuale europea, come questo ad esempio:
O questo:
L'ho detto e lo ripeto, sogno un'Europa libera e indipendente, fuori dalla Nato e dall OMS, dall ONU e dal FMI, che rappresenti uno dei 5-6 poli mondiali.
Auspico un mondo più multipolare possibile insomma.
Altrimenti meglio un asteroide tre volte l Everest che faccia a pezzi questo mondo di merda a guida di criminali e guerrafondai.
Sicuramente non siamo al cospetto del messia salvatore del mondo, e sicuramente non è uno stinco di santo, ma se penso a cosa è diventato progressivamente l'occidente...
Un aspetto vorrei però sottolineare che sovrasta, a mio modo di vedere tutti gli aspetti sviscerati da Putin. Qundo lui parla di mondo multi polare di cooperazione euroasiatica in contrapposizione al sistema egemone USA e occidentale, di fatto, sta dichiarando apertamente guerra all'occidente, perchè non sarà mai tollerato dai poteri Usa/EU (per poteri non parlo dei popoli naturalmente) un approccio tale da logorare la loro egemonia. Proviamo a pensare a come si è strutturato il tutto, alla prigione che di fatto è diventato il mondo occidentale, secondo voi chi dirige tale prigione quanto è disposta a mollare l'osso? E cosa è disposta a fare pur di non perderlo?
Ultima considerazione a latere, siamo sicuri che Putin e i poteri che lui rappresenta non stia comunque facendo buon viso a cattivo gioco? Smantelliamo un potere a noi avverso per rimpiazzarlo con il nostro.
Forse le sta solo tentando tutte per cercare di evitare di finire dove assolutamente non vorrebbe e dove i noti Mostri lo stanno trascinando con tutte le loro forze a commettere l'errore capitale per dare a Loro la scusa di saltare addosso alla Russia, sconfiggerla e, secondo il collaudato e infallibile schema, "salvare il mondo passando per buoni".
L'errore capitale è iniziare l'uso di armi atomiche. Anche tattiche.
Aggiungo per maggiore chiarezza: Questi, i Mostri, hanno una abilità particolare per mettere le loro vittime designate in situazioni in cui possono solo perdere senza via d'uscita. Se le vittime sono troppo deboli o lasciano fare vengono distrutte. Se reagiscono vengono criminalizzate a livello planetario, assaltate e vengono distrutte.
Il conflitto in Ucr. in corso è un esempio da manuale in questo senso a partire dalle fasi precedenti al maidan.
...snocciola valori morali e buonsenso
...Vladimir Putin ...un capo che pone a fondamento del suo pensiero e della sua opera la virtù della Nazione e il benessere del Popolo
...grande equilibrio e l'anelito alla pace di Putin
Qualche tempo fa avevo riportato questo articolo, di 9 mesi fa, ora lo ripropongo.
settembre 2023 rsi.ch/.../...
"Il numero dei morti e feriti militari della guerra in Ucraina resta un segreto, probabilmente il segreto meglio custodito di tutti."
Forse la mente non riesce ad afferrare cosa possano significare - tralasciamo la miseria - centinaia di migliaia di persone uccise e chissà quante storpiate, mutilate, non ne ha la capacità per due ragioni:
- perchè non ha avuto alcun contatto coi mattatoi, nessuno, neppure con un solo cadavere, nessuno, neppure con un suo familiare.
- ama prendere posizione, si bea di essersi emencipata da una propaganda e si dà con mani e piedi autoimmobilizzati a quella opposta.
Anche se il segreto sulla esatta quantità dei morti venisse totalmente sviscerato poco o nulla potrebbe cambiare, sarebbe ancora unicamente l'occidente a fare schifo perché Putin è strabordante di valori morali e buonsenso e virtù, ragiona bene, e desidera il benessere del Popolo e mostra grande equilibrio e l'anelito alla pace.
Questi giudizi potrebbero essere uditi uscire da bocche di coloro che, est e ovest, sono sotterrati o da loro mogli o figli o fratelli?
Perché chi esprime questi bei pensieri non si arruola e poi ci mantiene costantemente informati attraverso suoi personali resoconti in modo da illuminare il radioso cammino che lo aspetta e farci così comprendere come le sue sono e rimarranno idee immarcescibili?
Da questo sonno duale si può uscire solo iniziando a considerare la immonda ipocrisia di macellai, est e ovest, che nell'opulenza ben protetti e pasciuti usano i loro simili come se fossero insetti, oppure se a ciò il semplice ragionamento non riuscisse a condurre, l'alternativa è, come dicevo più sopra, provare e dimostrare sulla propria pelle le proprie convinzioni ma temo che ciò potrebbe innescare un immediato ravvedimento.
E sotto ogni bandiera li vediamo superare
il buon matusalemme nella longevità
per conto mio si dicono in tutta intimità
moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè,
ma di morte lenta.
Morire per delle idee, De Andre
In merito a chi sospetta che si voglia sostituire un sistema con un altro, è evidente l'intento. Tuttavia, a differenza di quello attuale in cui un egemone fa e disfa le regole a suo piacimento, minacciando sanzioni, blocchi commerciali e persino guerre contro chi osa discutere tale comportamento, l'organizzazione che si vuole creare sarà basata su principi diversi.
In primo luogo, si prevede di istituire una moneta internazionale (pare si chiametà "The Unit") svincolata dai poteri centrali di emissione che dominano gli scambi internazionali (come il sistema FMI, la Banca Mondiale e roba simile), fino ad arrivare a una nuova ONU in cui i poteri di veto e altre assurdità saranno aboliti (lo stesso accadrà per le altre organizzazioni internazionali, che sono diventate centri per gestire il monopolio del commercio e degli scambi tra le nazioni a vantaggio dei soliti noti) sino ad arrivare allo smantellamento delle basi militari straniere in territori Sovrani (punto che ci dovrebbe far riflettere sul perchè sono state installate... anche sul nostro territorio).
A tal proposito, sono in corso negoziati per definire il tutto con tutti i Paesi che desiderano emanciparsi dal sistema attuale... e il presidente Russo ha aperto anche a "noi" tale prospettiva.
Ovviamente tutto ciò non sarà un processo breve e probabilmente ciò porterà il mondo verso lo scontro totale ma, come è accaduto sempre in passato, sembra che questa sia l'unica via per "evolvere" e per abbattere i poteri dominanti del momento (si spera ovviamente che le "èlite" dominanti riflettano attentamente nel frattempo... per evitare di ripetere tragedie a livello mondiale, giungendo a questi cambiamenti senza per forza scatenare l'inferno atomico).
Per il resto desidero ringraziare coloro che hanno avuto la gentilezza di "offrirmi un caffè" e di far conoscere B17tv ad amici e conoscenti.
Vi informo che, poiché sto lavorando con Mazzucco alla realizzazione del suo prossimo docufilm (che sta procedendo molto bene ^_^), i contenuti pubblicati su B17tv saranno ancora sporadici.
Tuttavia, ho in programma diversi progetti interessanti... che verranno realizzati nel prossimo futuro.
Ancora una volta, grazie a tutti e, oltre a incrociare le dita, vi invito a fare la vostra parte per diffondere idee alternative allo status quo.
Il confronto con queste idee può aiutarci tutti a comprendere meglio il funzionamento del mondo e a ragionare su come poter cambiare ciò che proprio non funziona.
PS
Chissà perchè mi è venuto in mente il suo omologo americano...
+_+
In 2 parole a detto tutto!
L'idea di base era semplice: Cuba non aveva una rete radar di allerta remota, l'unico radar osservato sull'isola fu quello russo attivato il 6 giugno che, stranamente, era posizionato nel sud dell'isola e quindi limitato nel controllo dello spazio aereo dalla stessa orografia dell'isola. L'osservazione anti aerea cubana era una rete di osservatori basata su occhi, orecchie e linee telefoniche, ben poca cosa e che lasciava ampi varchi all'intrusione di una forza d'attacco al suolo americana. Le probabilità di eliminare il rischio dei missili russi distruggendoli al suolo erano altissime, tanto da rasentare la certezza. Ma anche nel peggiore dei casi agli americani saebbe rimasto tutto il tempo per continuare a colpire le installazioni russe, perchè quei missili nucleari prevedevano procedure di lancio lunghissime (il SS-6 richiedeva 20 ore, per dire). A quel punto i 4000 marines ad aprire l'invasione e altri 30,000 dell'esercito a ripulire, insieme a una forza aerea in grado di annichilire qualsiasi cosa avrebbero fatto il resto, Cuba sarebbe caduta nel giro di due settimane.
L'escalation successiva sarebbe comunque stata convenzionale perchè allora i russi non potevano competere nuclearmente con gli USA ne per quantità ne per capacità di delivery. 25,000 testate nucleari americane contro 3,300 russe, 200 ICBM gli USA e 40 l'URSS, 600 B-52 con capacità nucleari contro 44 M-4 russi.
Il Pentagono e l'industria della difesa americana avevano assoluta necessità di una nuova corsa agli armamenti e cercavano spasmodicamente guerre con una magnitudo tale da scatenare un massivo riarmo. Le spinte verso un intervento in Indocina erano state congelate da Kennedy il 28 gennaio, nella prima riunione di sicurezza sull'argomento con Landsdale, ma optò per una soluzione morbida, niente intervento USA, niente stanziamenti extra per la difesa. Quindi non restava che tornare a Cuba.
Cuba invasa e uno stato di minaccia derivata dall'inevitabile ritosione sovietica avrebbero, necessariamente, spinto il governo a varare misure d'emergenza e allo stanziamento di fondi in quantità per rivoluzionare le forze armate americane (i famosi 5000 elicotteri per la cavalleria volante, il programma AMSA per il nuovo bombardiere strategico nucleare, etc...). Ma Kennedy si oppose categoricamente e scelse il blocco navale all'invasione, forse per le stime sulle perdite americane, che avrebbero superato il 27% del totale impiegato e la lunga azione di pacificazione e repressione che sarebbe seguita... Chi lo sa ? Oppure temeva veramente che Mosca avrebbe intrapreso il percorso di rappresaglia nucleare ?
Non dico che questa decisione sia stata l'unica a portare all'assassinio di Dallas, ma è sicuramente stato il primo grande passo. Inimicarsi così, in un colpo solo, l'intera compagine dei falchi del Pentagono e tutta l'industria militare americana non poteva rimanere senza ritorsioni.
Il primo è che le cose che dice Putin riguardo la politica occidentale di USA e satelliti sono note ai più che non subiscono la propaganda mediatica. Ovvietà.
Il secondo è che anche i BRICS, con i big in testa, non si sottraggono a quell'idea di "Ordine Mondiale" fatto di strumenti di controllo delle masse (digitalizzazione spinta, CBDC, etc...) perchè il Sistema qualche problemino di sostenibilità ce l'ha.
Aggiungere la parolina "Multipolare" per indorare la pillola non cambia il risultato. Che il cetriolo sia uno o più di uno direi che cambia poco.
E' sufficiente il suo:
"In quinto luogo, una parte cruciale del sistema di sicurezza e sviluppo eurasiatico dovrebbe sicuramente essere costituita dai temi dell'economia, del benessere sociale, dell'integrazione e della cooperazione reciprocamente vantaggiosa, nonché dall'affrontare problemi comuni come il superamento della povertà, della disuguaglianza, del clima, dell'ambiente e lo sviluppo di meccanismi per rispondere alle minacce di pandemie e crisi nell'economia globale. Tutto ciò è importante."
Lo "statista" Putin, intelligente e capace, abbraccia senza se e senza ma la narrativa delle minacce globali (clima, pandemie, crisi economiche globali).
Chissà perchè non sono sorpreso.
Chiaro e semplice. Il mondo sta cambiando, deve affrontare le nuove sfide globali e sulla soluzione sono TUTTI d'accordo (da Est a Ovest), stanno (forse) litigando su chi dovrà essere l'azionista di maggioranza dell'Ordine Mondiale che prevede un Sistema collettivista a basso consumo. Deal with it folks!
Se la libertà di scegliere il colore del cetriolo diventa motivo di soddisfazione che dire, de gustibus.
Esatto Massimo, JFK non centra nulla. IMHO.
La logica illogica del doppiopesismo morale occidentale che faccio notare, coglie in fallo tantissimi benpensanti da salotto, infatti iniziano a balbettare qualcosa e poi ad insultare Putin, ed io sorrido e faccio spallucce.
Ipocriti.
"Il secondo è che anche i BRICS, con i big in testa, non si sottraggono a quell'idea di "Ordine Mondiale" fatto di strumenti di controllo delle masse (digitalizzazione spinta, CBDC, etc...) perchè il Sistema qualche problemino di sostenibilità ce l'ha.
Aggiungere la parolina "Multipolare" per indorare la pillola non cambia il risultato. Che il cetriolo sia uno o più di uno direi che cambia poco."
assolutamente, hai ragione etrnlchild..
lascio perdere invece i miei commenti sul penoso teatrino del giovane leader WEF ..
1. Decentralizzazione: L'Unità funzionerebbe su una rete decentralizzata, eliminando la necessità di intermediari e autorità centrali. Questo garantirebbe una maggiore autonomia e trasparenza del sistema monetario internazionale (ovvero l'adozione dei principi e della tecnologia blockchain anche se il BTC esiste già e farebbe l'identico lavoro.. vabbè).
2. Riserva di valore: Ogni unità sarebbe supportata da una quantità specifica di asset, tra cui l'oro, per fornire valore intrinseco e stabilità alla valuta. Queste riserve sarebbero regolarmente controllate tramite audit internazionali per mantenere la trasparenza e la fiducia nella valuta (anche se sono in corso studi su altri parametri di copertura immateriale, ma la questione è ancora in fase di definizione).
3. Transazioni senza confini: Con "The Unit", le transazioni transfrontaliere sarebbero senza soluzione di continuità e prive di commissioni, swap e altri costi, evitando le complessità e il signoraggio dei sistemi bancari tradizionali. Ciò favorirebbe una maggiore integrazione economica e cooperazione tra i Paesi.
4. Contratti intelligenti: L'ecosistema Unit utilizzerebbe i "contratti intelligenti" per automatizzare e applicare i contratti, riducendo la necessità di interventi di controllo giuridico o burocratico (che verranno eseguiti automaticamente senza l'intervento di terzi), snellendo così i processi (ancora tecnologia blockchain, che in realtà esiste già e farebbe lo stesso lavoro... ovvero l'EVM di Ethereum ma ok... lasciamo perdere).
1. Sicurezza: La caratteristica di copertura di asset fisici (e forse non fisici) di The Unit ridurrebbe la volatilità delle valute fiat, fornendo un valore stabile come riserva per investitori e consumatori.
2. Sovranità: Gli Stati che aderiranno al nuovo paradigma otterrebbero l'indipendenza dall'influenza delle istituzioni finanziarie sovranazionali globali.
3. Potenziamento economico: Unit favorirebbe una maggiore inclusione e responsabilizzazione finanziaria, specialmente nelle economie in via di sviluppo all'interno del sistema.
Ricordo che quello scritto è solo una bozza... in realtà c'è poco di certo su quel progetto, quindi prendete con le pinze quanto ho scritto.
Le crisi economiche sono reali e sono generate dal sistema attuale... le pandemie (purtroppo) esistono e anch'esse (purtroppo) sono gestite (se non addirittura generate) dal sistema attuale... lo stesso vale per il resto.
Insomma l'ambiente va preservato (cosa c'è di strano in questo?) mentre il problema del "clima" (in questo caso mi riferisco all'ingegneria climatica) purtroppo è reale e pure strategicamente importante a livello di sicurezza nazionale (anche se capisco che a volte si travisano i significati del "problema").
Vabbè io stacco a volte è anche inutile commentare.
A presto.
Ma attenzione , che gli Yankees non "svendono" così facilmente ...
Il vostro San Putin poi , continua a parlare di BRICS+ progettando il futuro su di esso e voi continuate imperterriti a far finta di non sapere (?) che dietro ci sono i più grandi potentati finanziari globalisti : proprio gli stessi che hanno portato il mondo in questa situazione e che stanno semplicemente riuscendo a prolungare la loro forte egemonia anche per i prossimi , parecchi, anni. Un po' di maquillage e tutto , o parecchio, per i peones del mondo continuerà esattamente come prima .
Così alla fine , probabilmente ma spero naturalmente di sbagliarmi, tenendo ben presente che dietro a tutto ci sono giganteschi poteri economci , noi Europei invece di avere un solo pessimo padrone che rompe di continuo i coglioni ce ne troveremo 3 o 4 contemporaneamente : saremo come quel cameriere che non sa se deve ascoltare il maitre, il cuoco o l'aiuto cuoco e che alla fine viene così cazziato e tormentato di continuo da tutti e tre.
Cazzo che affarone !
Certo. Non auspico e non mi aspetto da uno statista come Putin un linguaggio inappropriato ma la mia supposizione è che in quel modo di porsi ci sia qualcosa di più profondo, strutturale. Qualcosa che si colloca in quell'area opaca, mai dissipata della distruzione dell'URSS e della fase successiva con tutti gli intrecci che si crearono tra i liquidatori interni dell'Unione Sovietica e l'Occidente (... i partner) che l'avevano conquistata.
Aggiungo, per dirla tutta, che il mio timore peggiore è che con la faccenda ucr. abbiano effettivamente messo la Russia in progressive difficoltà fino ad arrivare un punto critico ben visibile a Putin e che Putin stia tentando di uscirne con la massima riduzione del danno prima che sia troppo tardi. E' un timore, non una certezza e spero di sbagliare.
#13 Bet17
Grazie Bet17. Lo ascolterò senz'altro. Il mio rovello a cui non riesco mai dare una risposta convincente continua ad essere perchè la Russia, mentre USA e Occidente gli stavano somministrando un colpo di stato di importanza strategica in ucr. non abbia voluto o potuto prevenirlo cosa che gli avrebbe evitato la drammatica crisi successiva.
Credo che se si riuscirà a dare una risposta convincente a questo interrogativo si capirà anche tutto il resto. Sia nel caso non abbiano voluto che in quello che non ne siano stati capaci. Nei miei tentativi di analisi temo sia più probabile che non abbiano voluto e la domanda è quindi: "Perchè?.
Mi piace sentire punti di vista differenti e, magari non concordanti con la maggior parte degli utenti; e da una parte comprendo questa diffidenza!
Una cosa è certa in quello che ha detto Putin...sono in atto grandi cambiamenti...vediamo cosa ne esce a tempo debito.
Credo bisogna restare attenti, aggiornati e lucidi nei fatti che si paleseranno avanti e in questo, aspetto a dare un giudizio completo della situazione.
Concordo con #16 etrnlchild e #18 elettronova
Putin, come gli altri, è avulso dal "Sistema attuale" o lo rappresenta? Loro generano e il problema siamo noi? Non fa un piega nel TrumanShow orwelliano.
Una cosa è presevare l'ambiente, altro è utilizzare i "cambiamenti climatici" dando la responsabilità alla panda e al barbecue del nonno per imporre un modello sociale economico che è la soluzione distopica ad un problema, purtroppo, reale di sostenibilità del Sistema dove per salvare i privilegi dei pochi e delle elite devi sacrificare qualcos'altro. Ma tranquillo, avrà successo. Davanti a fame e guerre le masse sceglieranno UBI, visori in testa e sandwich alla cavalletta.
Le pandemie esistono, certo esistono. Poi quando sono generate "per sbaglio" da chi fa i giochini con la GoF (Gain of function) sui virus è tutto normale o forse ti è sfuggito? O stai ancora al pangolino? Non una parola dello "statista" nel merito.
L'ingegneria climatica è una tua interpretazione delle parole di Putin che ha parlato di clima nel senso che tutti sappiamo.
Il Sistema, che anche Putin e i BRICS insieme all'occidente rappresentano sono tutti d'accordo nella soluzione.
Una volta la parola Ordine Mondiale era solo sulla bocca dei complottisti, ora è su quella di tutti senza problema. Overton docet.
"I poteri buoni", tsé.
Come diceva Giordano Bruno: "Che ingenuità chiedere al potere di riformare il potere".
"Il mio rovello a cui non riesco mai dare una risposta convincente continua ad essere perchè la Russia, mentre USA e Occidente gli stavano somministrando un colpo di stato di importanza strategica in ucr. non abbia voluto o potuto prevenirlo cosa che gli avrebbe evitato la drammatica crisi successiva."
infatti è un quesito importante.
a mio parere (ma in realtà oramai credo esserlo molto molto condiviso ) qui abbiamo a che fare con una forza, una entità, una regia, una rete unica ed occulta.
nella pubblica arena vediamo tanti attori, apparentemente disconnessi oppure poco connessi uno con l'altro ma in realtà, costoro sono tutti parte della stessa "narrazione" ed ognuno di loro è ad un certo livello di consapevolezza e quanti di essi effettivamente sanno oppure non sanno, di quello che fanno? forse molto oppure nulla.. e quindi la risposta alla domanda mi pare ovvia.. d'altra parte quanto ma quanto di rado costoro, questi "personaggi" ci rimettono "effettivamente e direttamente" qualcosa del loro didietro?
Verissimo!
Se glielo avessi scritto io, o molti altri utenti qua dentro, non sarebbe stato tanto diverso.
La spiegazione è semplice:
ha espresso concetti ovvi, semplici e -soprattutto- VERI
Non si può non considerare il vissuto e la Storia.
Ricordo ancora le discussioni quando fu eletto Obama, il presidente di colore, che poteva per alcuni rappresentare la svolta nella politica USA. Si è visto infatti, gli hanno pure dato il Nobel per la pace.
Piuttosto che l'ennesima discussione in prossimità delle elezioni sul M5S come la possibilità di svolta per cambiare il Sistema (mea culpa)
Ora il teatrino si è spostato al livello globale, i BRICS i salvatori del mondo.
Sì, il mondo è cambiato, non c'è dubbio. Grandi sfide lo attendono e la soluzione è il Nuovo Ordine Mondiale. Molti saranno d'accordo, perchè il problema di sostenibilità, per chi ha occhi per vedere, è bello grosso e riguarda il modello lavoratore/consumatore, oltre all'enorme debito globale. E non a causa delle pandemie, ormai previste a intervalli brevi e regolari, né per i cicli climatici di questo pianeta con i quali dobbiamo convivere e adattarci al meglio.
I grandi cambiamenti sono generati dallo sviluppo tecnologico, in grado di sconvolgere le società umane da sempre in modo permanente e duraturo rispetto all'impatto temporaneo di guerre e/o pandemie.
Tutto questo si innesta in dinamiche e archetipi tipicamente umane, di esercizio del potere, sopravvivenza, sostanzialmente immutate dalla notte dei tempi e che portano a soluzioni da parte di chi tale potere ha in mano che pur distopiche a molti risulteranno ineluttabili e più che accettabili.
Libertà e diritti ad esempio cadono in secondo piano di fronte alla paura della morte, che sia per inedia o altro (guerre, pandemie etc...).
Di questo abbiamo abbondante prova storica, passata e recente.
Vabbè, ci siamo capiti. Certo, chi non vuole un mondo più equilibrato.
Il punto è che non capisco come non si veda che la soluzione proposta da coloro che dovrebbero contendersi l'EQUILIBRIO, sacrosanto, sia la medesima, con l'utilizzo degli stessi argomenti, lo stesso linguaggio, le stesse parole chiave.
Come dissi a suo tempo, il discorso che fece XI Jinping sembrava quello di una Von der Leyen con gli occhi a mandorla.
La "decentralizzazione" di cui parlano i BRICS a me pare relativa al centro di gravità USA-NATO e non in senso assoluto.
Dai Massimo, hai dimenticato le discussioni sulle aspettative su Obama? Oppure col M5S? Io quando prendo una cantonata faccio mea culpa e cerco di non ripetere l'errore.
Ricordo che "Il nuovo mondo" di Auxley era assolutamente pacifico.
Parliamo di come vorremmo che fosse questo nuovo mondo, a quali diritti e libertà siamo disposti a rinunciare per un un mondo in EQUILIBRIO. il nocciolo è tutto qui a mio avviso.
Tutti vogliamo vivere in pace e prosperità.
...negli anni Sessanta, con lo schieramento Nato dei missili Jupiter in Europa (peterpan3 docet), gli Usa rischiarono di scatenare una guerra nucleare con l’Unione Sovietica quando questa cercò di controbilanciare lo schieramento con i propri missili a Cuba a pochi chilometri dal loro confine (è curioso il parallelo odierno Usa-Russia…una nemesi, un boomerang)...
E poi il post continua, se non lo hai ancora letto:
"Cosa pensa la Cina della Nato"
#22 Cassandro2024-06-19 13:47
Cina – Nato (pecunia non olet, si vis pacem para BRICS)
"Il punto è che non capisco come non si veda che la soluzione proposta da coloro che dovrebbero contendersi l'EQUILIBRIO, sacrosanto, sia la medesima, con l'utilizzo degli stessi argomenti, lo stesso linguaggio, le stesse parole chiave."
.. non si riesce a vedere, quanto da te giustamente evidenziato, sempliocemente perchè si rimane dentro e a mio avviso pure ancorati bene bene alla narrazione..
Capisco nel TrumanShow mediatico a cui le masse sono sottoposte, ma anche qui dentro? E' questo che un pò mi stupisce.
.. io non mi stupisco perchè seguo quotidianamente il sito e oramai ho compreso da tempo che non esiste effettivamente una separazione tra le masse sottoposte al TrumanShow mediatico a cui ti riferisci e molti degli utenti che postano (inteso come filoni di pensieri idee ecc.. che accomunano uno piuttosto che l'altro.. nulla di personale)
L'Estonia & C. (tramite eventuali installazioni di missili sui propri territori) danno l'impressione di un possibile metodo di accerchiamento della Russia ad ovest. In sintesi: Putin ha preordinato tutto quanto o il "petardo" gli sta scoppiando tra le mani?
L'ultimo discorso di Putin si evidenzia con lo scopo di non essere tacciato, per il presente ed il futuro, da antidemocratico, ma credo non possa attecchire al di qua degli Urali, troppo bassa è la cultura analfabeta/politica dei suoi antagonisti per essere condivisa e trattata attorno ad un tavolo libero di annose scorie che si trascinano praticamente da sempre. E alùra? Niet! Si profilano cazzi acidi.
Ancora con questa storia?
Ma possibile che bisogna sempre saltare da un estremo all'altro?
In mezzo no?
Ma chi se ne frega dei brics.
Se c'è qualcuno che prova a fermare l'egemonia USA, BEN VENGA!
Chiunque esso sia.
Di solito gli schiavi fuggono quando il padrone è impegnato a lottare contro il suo nemico o, meglio ancora, quando quest'ultimo gli fa il culo.
Chi lo sa?!? Fosse la volta giusta che magari l'Europa inizi a percepire crepe nella solidità degli USA? E che magari provi a sciogliere le catene dopo oltre 70 anni?
Magari no, ma magari si. Chi lo sa?
Oggi il nemico del mio padrone è mio amico, domani ci penseremo domani.
Ma questo non vuol dire che ora voglia appendere un quadro in casa con la faccia di Putin o di qualcunaltro facente parte del brics.
Che ci siano livelli nascosti di Potere credo sia reso chiaro dai fatti stessi ma nel caso specifico della Russia o della Cina, anche se a volte è difficile resistere ai dubbi, non mi sono spinto ad avere convinzioni in questo senso.
The cosiddett Unit
Tutto molto interessante e promettente, ma spiegami una cosa: visto che il tutto esiste già (Bitcoin)... come mai il progetto è di scavalcarlo? forse per poter riprendere in mano il potere di battere moneta, che gli è stato espropriato dal BTC (nel momento diventasse unità di scambio globale)?
Mi spiego meglio: andassero a fanculo con la loro "validazione" di un'unità di scambio. Non ce n'è bisogno.
Signori miei, molto di quello che viene propalato dai cosiddetti "signori del discorso" e' solo fuffa.
La macchina statunitense funziona esclusivamente con ricatti ed inganni. Traggo un paragrafo dalla fonte ria.ru/20240619/brendy-1953804604.html un passaggio che ritengo importante per noi tutti e non solo qui per i russi:
"(..) quando un turista russo ha prenotato una camera in un hotel russo ed entrambi hanno pagato una percentuale per questo ad un intermediario situato in Europa o negli Stati Uniti (..)"
Il mondo piu' giusto a cui si riferisce Putin, parte da queste cose. Quale mondo giusto sarebbe se si continuassero a pagare delle servitu' ad altri stati?
"Che ci siano livelli nascosti di Potere credo sia reso chiaro dai fatti stessi ma nel caso specifico della Russia o della Cina, anche se a volte è difficile resistere ai dubbi, non mi sono spinto ad avere convinzioni in questo senso."
.. russia oppure cina non esulano da tutto questo perchè il livello di presenza della rete occulta è sistematica ad ogni livello, se non fosse così nulla potrebbe funzionare come lo conosciamo..
Il risultato sarebbe una strada della morte come quella per Bakhmut, senza considerare il fatto che poi i convogli dovrebbero farsi altri 400km di cui almeno una buona metà sotto il tiro di artiglieria e droni.
Naturalmente senza Kaliningard il problema verrebbe meno, ma sarebbe vantaggioso per la NATO lanciare un invasione dell'esclave russa ? Quali ripercussioni si avrebbero nell'invadere territorio metropolitano russo ?
Stabiliamo cosa è il "mezzo"?
Di cosa stiamo parlando esattamente? Che gli imperialisti storici sono stati i britannici e poi quelli che sono scappati con la Mayflower? Piuttosto che Francesi, Spagnoli? Ho bisogno di Putin che me lo ricordi? Io no. Ho bisogno di Putin che mi ricordi cosa è stato fatto in medioriente, Libia, Siria, Afghanistan, Iraq dagli USA/NATO? Io no.
Ho bisogno di Putin che mi spieghi la questione Ucraina dal 2014? No, perchè è una storia nota. Ho bisogno di Putin per capire quello che è successo da noi dopo il dopoguerra? Io no.
I BRICS vogliono riequilibrare il mondo dall'imperialismo USA? Benissimo, e come intendono farlo? Invocando le stesse soluzioni dei "nemici"?
Il mio nemico oggi è il Nuovo Ordine Mondiale, è un QR code per esercitare diritti e libertà inalienabili, è non essere più padrone di scelte e risorse come il mezzo di scambio del valore. Questi sono i miei nemici.
Nuovo Ordine Mondiale è diventata ormai la parola d'ordine che prima, ripeto, scandalizzava tutti ora è universalmente accettata.
E tutti zitti perchè finalmente il mondo ora sarà riequilibrato dai BRICS?
Si capisce o almeno intuisce che sono piani differenti? Che il mondo è realmente in una fase di profondo cambiamento e crisi che necessita di una soluzione globale? E che su questa soluzione sono tutti allineati? Perchè la posta in gioco è enorme per tutti coloro che sono ai vertici della piramide? Che di perdere anche una minima parte dei privilegi acquisiti non se parla neanche? Che redistribuire ricchezza veramente non li sfiora minimamente?
Ma ci siamo resi conto di cosa è successo con il Covid? Le prove generali di un nuovo modello, no? Fauci & Co. sono ancora liberi dopo le affermazioni fatte e i leaks su tutto l'affaire Covid. Qualcuno ai vertici dei grandi blocchi ha alzato il ditino? Detto una parolina, processato e mandato in galera qualcuno dopo che hanno fermato mezzo mondo? Dopo che hanno "giocato al piccolo bio-scienziato"? Hanno cambiato la narrativa dominante della pandemia da pangolino? Hanno forse detto che è il caso di fermare questo tipo di esperimenti? No! E mi si viene a parlare di amici, nemici e nemici dei nemici?
A me se chiedono un QR code per esercitare diritti e libertà fondamentali non interessa se sarà con l'effige degli USA, EU, o BRICS non so se è abbastanza chiaro.
E siccome è PALESE che sono tutti allineati perchè lo dichiarano apertamente in tutti i consessi, c'è poco da aggiungere.
Riguardo ai poteri occulti. Qui ormai di occulto c'è ben poco è tutto alla luce del sole. Il modello economico e sociale che vogliono è dichiarato e bipartisan e tutti stanno usando gli stessi catalizzatori (clima, pandemie, guerre, crisi economiche) per "la transizione ecologica alla nuova normalità".
Riguardo a "The unit", la valuta decentralizzata e inclusiva.
Qui il manifesto unitfoundation.org/
Ancora non ho capito dove e se il codice sorgente è open source
Il sottostante è 40% oro e poi ci sono le FIAT di Cina e Russia. Vabbè, passiamo oltre.
Non è che basta evocare la parola "blockchain" per dichiararsi "decentralizzati. Oltrettutto nasce in primis come valuta per transazioni "wholesale" per grandi player negli ambiti delle commodities, energia etc... prima di pagarci l'idraulico o compraci una mela ce ne vuole.
La DEFI e le valute decentralizzate esistono già e infatti stanno facendo di tutto per "normarle" e controllarle e non possono per definizione passare da una volontà costituente centralizzata come uno Stato. Sono peer2peer nel senso vero della parola, nessun intermediario by design.
Il Sistema non può permettersi questo, ha per forza necessità di controllo perchè deve costruire un Sistema sociale che sia in equilibrio per l'intera vita di un essere umano, e lo deve fare secondo necessità globali, mutati scenari tecnologici importanti ed impattanti etc...etc... E' per questo che sono tutti d'accordo.
Un potere centrale che parla di decentralizzazione del potere, in particolare riguardo la moneta, esiste solo nella neolingua e nel bispensiero orwelliano.
Come vedi il "quadro di Putin" in casa è l'ultimo dei miei problemi.
stillwood
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Forse perché non erano preparati?
O forse perché, come afferma Putin... stavano cercando di risolvere la questione diplomaticamente e stavano dialogando con interlocutori che dicevano una cosa e ma ne facevano un'altra? (Putin affronta anche questo argomento nella sua esposizione completa).
Dalla successiva evoluzione degli eventi e dal modo in cui stanno procedendo con la loro "operazione speciale", penso che alla fine non avessero altra scelta se non fare ciò che stanno facendo.
Personalmente credo che sia andata proprio come racconta il Presidente russo nel suo intervento: tutti gli accordi per porre fine alla violenza in Ucraina prima che sfociasse in una guerra (nonostante fossero stati firmati dai garanti occidentali e dal governo ucraino) sono stati stracciati... e la Storia in futuro lo ricorderà.
Il problema ora è ricostruire la fiducia tra le parti, che è stata compromessa a livelli estremamente gravi... inoltre, Putin deve ora giustificare decine di migliaia di morti (se non centinaia di migliaia) ovvero il tributo di sangue che la Russia ha dovuto versare per difendere i propri interessi nel Mar Nero e per demilitarizzare le aree vicine ai suoi confini... e questo spiega la sua intransigenza nel non tornare a compromessi che in precedenza la Russia era disposta ad accettare.
Cmq guarda la parte completa del suo intervento e, forse, avrai ulteriori informazioni per rispondere al tuo "perché".
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etrnlchild
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Dopo questa tua risposta vedo che non leggi o non capisci quanto ho scritto, quindi mi cito:
Se non intendi quello che ho scritto allora questo dimostra la tua incapacità nell'interagire con il tuo interlocutore ovvero nel comprendere ciò che scrive... ma finiamola qui... potrebbe anche essere che sia io a non esprimermi al meglio (boh!).
Per quanto riguarda il resto, posso garantirti che il Presidente Putin ha menzionato il problema climatico in termini di sicurezza nazionale in un'altra occasione, precisamente al ministero della Difesa parlando proprio degli sviluppi militari che certe tecnologie possono provocare in territorio "nemico".
Mentre al ministero degli Esteri ha solo accennato al "clima" ma allundendo al fatto che organizzazioni come la World Health Organization (WHO) o l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) sono tutte organizzazioni dell'attuale sistema che sono gestite e finanziate in primis da privati occidentali e per questo condizionate a comportarsi nel modo che sappiamo... con il potere di imporre le loro "linee guida" ai Paesi del mondo imponendo loro obblighi e quant'altro... ed è per questo che ha invitato i presenti a collaborare con tutti i Paesi interessati a costruire un sistema cito:
Quindi questo includerebbe anche le istituzioni da me citate... perchè appunto fanno parte di quel sistema al quale loro non credono più
(ma forse è questo che "ti è sfuggito"... ma non a quelli in sala stanne certo... escluso chi dormiva ovviamente ^_^).
Inoltre, la Russia al tempo (Marzo 2022) denunciava il fatto che in Ucraina erano presenti bio laboratori ad alto rischio per lo sviluppo di virus patogeni (rilasciando anche i documenti ufficiali trovati all'interno dei BioLab - solo per la cronaca -) chiedendo che venisse fatta una "verifica multilaterale" da parte del "Sistema" - che però non venne mai fatta... anzi si accusò la Russia di rilasciare "Fake News" -
Dopo di che quando ormai la cosa era indifendibile... lo stesso Dipartimento della Difesa USA confermò che c'erano biolaboratori in quel Paese finanziati dallo zio Sam... ma sto divagando.
Comunque, sei libero di rimanere della tua opinione senza verificare ciò che scrivo o affermo... ovviamente... ma ti invito a farlo (anche solo per smentirmi, se questo ti fa piacere).
Da parte mia, eviterò di polemizzare ulteriormente con te... credo infatti che sia inutile... e forse vale lo stesso per te, quindi lascia perdere e non arrabbiarti se non condivido il tuo ragionamento, insomma lascia che la discussione proceda senza incaponirti troppo per difendere le tue "ragioni", anche perché entrambi... l'abbiamo già fatto.
Poi fai come credi.
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Primus eccetera
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Pare che prima di essere completamente de-centralizzati... de-banchizzati... de-statalizzati... ecc ecc... l'umanità debba passare ancora da certi pertugi.
Ben vengano quindi anche queste unita di scambio alternative che, anche se non risolveranno del tutto il problema, almeno distruggeranno o perlomeno danneggeranno quel dannato monopolio che tanto danno ha causato (e causa ancora) a gran parte del mondo.
Cmq in linea di massima concordo con te.
"Riguardo ai poteri occulti. Qui ormai di occulto c'è ben poco è tutto alla luce del sole. Il modello economico e sociale che vogliono è dichiarato e bipartisan e tutti stanno usando gli stessi catalizzatori (clima, pandemie, guerre, crisi economiche) per "la transizione ecologica alla nuova normalità"."
..il modello è sempre il medesimo, parassitario ed in cattività, la gestazione è in corso da memoria d'uomo e tutto questo è reso possibile solo per accondiscendenza umana, com'è possibile? secondo me è possibile solo perchè il livello d'opera è occulto, al momento non riesco a d'armi altre spiegazioni..
In generale il tuo post è condivisibilissimo.
Ciò premesso:
Un'Europa autonoma e indipendente, che rappresenti uno dei poli mondiali.
Non sottomessa a nessuno.
Attenzione: non dico che sia possibile o siano queste le intenzioni semmai gli usa perdano il confronto economico, militare e strategico con la Russia-Cina, dico solo cosa intendo per "il mezzo".
I BRICS non vogliono riequilibrare il mondo (ognuno pensa solo ai propri interessi), più esattamente i BRICS rappresentano una sorta di alleanza fra paesi che non intendono sottomettersi agli USA. Anzi (scusa il francesismo), stanno esortando gli USA ad andare a cagare oltre ad invitarli a smettere di atteggiarsi a padroni del mondo.
E -cosa più importante- rappresentano un esempio da seguire per tutto il resto del mondo, Europa compresa.
Ci stanno dicendo che vivere al di fuori dell'ombra della cappella degli usa è possibile e soprattutto salutare.
Il mio nemico oggi è il padrone del vecchio continente, ovvero gli USA.
Se un domani le porcate da te elencate saranno riproposte dall'Europa anche senza le direttive da oltreoceano, allora il mio nemico sarà l'Europa.
Il discorso per me è molto semplice.
Tu stai evidenziando giustamente contraddizioni nel sistema cinese e russo, ovvero che sotto molti aspetti si comportano esattamente come l'occidente.
Mentre io ti sto dicendo di voler un'Europa TOTALMENTE INDIPENDENTE, fuori dalla Nato, fuori dall OMS e da tutto il resto.
Indipendente non vuol dire sottostare alla Cina o alla Russia.
Ma dato che OGGI il padrone è Washington, BEN VENGANO paesi ostili verso questi criminali.
Gentile Bet17 il problema non sei tu, è quello che Putin, e il suo omologo cinese, hanno e non hanno detto e in parte i tuoi "purtroppo" e "se non addirittura" per cercare di difendere quello che io faccio fatica a difendere.
Putin è il Sistema, quindi evidentemente ha una parte di responsabilità o no?
Il nostro Putin, che sicuramente ha accesso a tutte le informazioni riguardante il Covid tanto per dirne una, non può fare il vago su questa questione e cadere dal pero dicendo "per rispondere alle minacce di pandemie" ben sapendo dell'origine ormai acclarata del Covid, e quello che si continua a fare in questo settore, quando potrebbe usare tranquillamente le informazioni in suo possesso come arma contro l'avversario USA, e invece se ne guarda bene. Un pò come l'11/9.
Spiegami tu perchè.
Quindi perchè i tuoi "purtroppo" e "se non addirittura"? Quando sappiamo bene come sono andate le cose?
In questo senso era il mio provocatorio "stai ancora al pangolino" che evidentemente non hai colto.
Io capisco benissimo, ti chiedo cortesemente di fare anche tu uno sforzo.
Per il resto penso di aver espresso chiaramente e argomentando le mie perplessità. Non mi ripeterò.
Avanti con i BRICS e il nuovo equilibrio che cercheranno di stabilire e che tutti ci auguriamo.
Sarò felicissimo di essere smentito al prossimo QR code e digital wallet, alla prossima pandemia di malattia X etc...
Ma scusami tanto SAM, bellissimo il tuo auspicio, ma davvero pensi sia realizzabile?
Qualcuno mi spiega come è potuto succedere che la Germania, la prima (ex ormai) economia dell'area EU, si è fatta saltare in aria una condotta che gli forniva energia a buon mercato senza dire una parola? E ora sono al lumicino?
Piuttosto che smantellare le basi nucleari NATO nel nostro paese senza che ci sia un conflitto che in confronto le passate guerre mondiali sono una lite di condominio.
Dove la vedi questa forza in potenza dell'Europa? Paesi divisi sia tra loro che al loro interno. Vasi di coccio in mezzo a quelli di ferro siamo, al momento.
Molto semplice.
La Germania è parte dell'Europa e l'Europa è colonia USA.
CONTINUARE - perciò - ad inviare armi a kiev e muti.
Forse ti sfugge che TUTTA l area euro in quanto a PIL è seconda solo agli stati uniti.
La Cina è terza.
Che non possiamo vederci fra di noi è vero, ma non sarebbe tanto questo il problema.
Che diamine Bet! Arrabbiarmi? Polemica? Incaponirmi?
Si vede che non sei qui da tanto, ed è pure vero che negli ultimi anni ho ridotto i miei interventi.
Qui si discute liberamente dal 2006...siamo quasi a 20 anni di discussione, chi ha resistito ha maturato una certa esperienza.
Esprimiamo le nostre visioni e opinioni con correttezza e rispetto, almeno da parte mia. Discutere non è mai inutile, a volte può capitare di fraintendere, cerco di stare attento. E meno male che non siamo sempre tutti d'accordo, sai che palle!
E per questo te lo tagli? Subendo sto danno muto? Vabbè. Continuo a far fatica a capire.
PS: poi mi dici come togliamo le basi NATO da noi eh.
Gli ordini sono ordini, non si discutono.
Non ho mai detto che l'operazione sia semplice, ci mancherebbe, sarei un folle illuso.
Io ho già espresso il mio parere al post #17.
Saluti
Ve li ricordate i film di Toto' nel primo dopoguerra italiano? Ebbene se in Italia vi piovessero piu' di 10.000 sanzioni sulla capa sapreste cosa fare. Fareste del sano mercato nero.
In Russia nel primo anno, ci hanno provato con le cosiddette importazioni parallele. Mi dicono che ha funzionato principalmente per i prodotti cosmetici. In minima parte ancora viene utilizzato, ma ormai quasi tutto viene prodotto in Russia, o comprato da paesi amici.
Poco tempo fa, leggevo che anche per l'industria legata all'informatica, in Russia stiamo iniziando ad essere indipendenti e se arrivasse il blocco serio di google, windows e altre schifezze a stalle e strasse ci sarebbero nel giro di un mese sostituito tutto. Un po' come il gps, qui per esempio abbiamo gia' il glonass potenziato con nuovi sputnik per migliorare la localizzazione dei navigatori e robe di quel genere li'.
Pero' siamo da capo, signori. Gli Statunitensi vogliono vincere sull'Orso russo da una parte con il culo degli altri, in questo caso il popolo ucraino, la parte povera della loro societa', immolati per una causa che non e' la loro, e dall'altro con sanzioni, ovvero ricatti ed inganni, ma proprio per questi motivi, hanno gia' perso. Quando finira' questo brutto periodo, rimarranno solo le ceneri di un grande incendio che pero' e' avvenuto per buona parte solo in Europa. Rimarra' un intero paese distrutto con i vari zelenschi alias stronzemberg-nuland-fondertroyen. C'e' chi dice che gli Usa di nascosto era quello che volevano ottenere: la decapitazione di un popolo perche li ci devono andare loro o con le buone o con le cattive e la deindustrializzazione dell'Europa. Per l'Europa alla fame, io avendo lavorato un pochino in passato con gli States, posso dire che le loro menti non hanno mai prodotto pensieri cosi' acuti, hanno piuttosto la mentalita' dei colonialisti, in virtu' di questa mentalita' disprezzano tutto cio' che incontrano, perche? perche sanno che da colonia, l'Europa e' obbligata ad utilizzare tutte le loro tecnologie piu' brutte che belle che siano. Mi ricordo una frase bellissima dai tempi della scuola dell'obbligo, quindi 50 anni fa, che asseriva sullo studio della lingua straniera a scuola: "Gli anglosassoni non adoperano un solo minuto della loro vita ad imparare l'inglese come lingua straniera. Dunque potrebbero adoperare tutto quel tempo per imparare meglio le arti, tecnologie, ecc.. invece niente. Gli anglosassoni sono fermi sui loro miti e non si evolvono nemmeno un po'. Quello che sanno fare bene e spremere gli altri popoli perche essi possano continuare a fare niente.
Cazz..pita ! Hai detto niente !
Se i prodotti alternativi non hanno veramente gravi difetti , mancanze o problemi di compatiblità e sono o saranno pure in italiano/inglese/spagnolo fammi un fischio : nessun problema o dispiacere nel togliermi dal giogo informatico "occidentale" .
^_^
Ho ascoltato l'intero intervento. Grazie e complimenti per il tuo ottimo lavoro.
Comprendo e ammiro la cautela nell'esprimersi e la pacatezza di Putin, comprendo anche che ciò sia dettato anche dalla debolezza complessiva che sa di avere, ma come già per la nota intervista a Tucker Carlson ne ho tratto l'impressione che, in maniera apparentemente incongruente, da un lato metta in luce la natura dei suoi nemici mortali e le loro malefatte ma dall'altro in definitiva ne sottoscriva la narrativa considerandoli, in fondo, nonostante le ripetute mazzate, dei partner di cui fidarsi.
Se un truffatore ti raggira una volta, può essere. Se ti fai ingannare dal medesimo truffatore ogni volta e ogni volta poi recrimini a posteriori c'è qualcosa che non va o che non viene detto. Con una differenza: qui non si tratta di truffatori ma di abilissimi, spietati serial killer geopolitici.
Il pericolo estremo della situazione attuale è che per i Signori di cui sopra, i nemici mortali della Russia, la distruzione/sottomissione della Russia è una operazione strategica. E questi Signori queste cose le risolvono con le armi o con l'infiltrazione interna. E difficilmente rinunciano ai loro obiettivi di portata strategica.
Non so se la Russia sia premunita a sufficienza contro queste due minacce.
Concordo.
al proposito cito un altro famoso Presidente che disse:
Tuttavia, Putin, durante il suo discorso, si rivolge e definisce "partner" tutti quei Paesi che fanno parte (o che vorrebbero far parte) del nuovo sistema (per gli altri ha usato termini diversi tipo: colleghi occidentali, élite, satelliti ecc ecc ma non partner... forse ho commesso qualche errore nella traduzione... è possibile... ma sono abbastanza sicuro che non li abbia chiamati così al presente... forse al passato).
Personalmente, sono convinto che la Russia consideri (almeno questa è la mia interpretazione) che una volta stabiliti i nuovi regolamenti e le varie istituzioni di controllo, si possa aprire a chiunque abbia accettato tali regole e, successivamente, iniziare a stabilire collaborazioni bilaterali e multilaterali attraverso di esse (ovviamente sarà molto più difficile nel "nuovo ambiente" utilizzare pesi e misure differenti a piacimento, almeno questo è il sistema che intendono costruire)... non a caso la Russia si è "messa di traverso", denunciando la falsità e il doppio pesismo dell'attuale sistema che governa... anzi che governava il mondo (e questa non è incogruenza ma presa di coscienza e quindi responsabilità).
Insomma, come ben sai, è ovvio che la diplomazia e la cooperazione internazionale debbano esistere in un "mondo normale" o meglio "normalizzato" e, anche se attualmente entrambe sono praticamente scomparse tra i blocchi... domani... sempre se il disegno multipolare arriverà anche in Occidente, inevitabilmente rinasceranno (poi nel resto del mondo, e questo gli da forza, tali realtà non solo non sono mai scomparse ma stanno diventando "adulte" e come si sa.. la maggioranza alla fine... vince).
Insomma tagliare tutti i ponti con chiunque non sia "allineato" non solo è impossibile (anche se la nostra parte tenta di farlo) ma anche molto, molto stupido e Putin ha trovato una leva potente in quella assurdità e utilizzandola sta pian pianino "rompendo il giocattolo".
Ma non può farlo d'emblée.. così come non può permettersi di etichettare i futuri partner "sons of bitches" o chiudere ogni porta... o dimostrebbe di essere anche lui uno stupido... ma credo che tu concorda con me che si può dire di tutto a quell'uomo... ma non che sia stupido.
Io spero sinceramente che la Russia insieme ai sui Partner (magari anche con l'aiuto di una rinsavita Italy) ci riesca a "scassare il game", anche se a questo ritmo, in ogni caso, saranno anni molto difficili quelli che abbiamo davanti e credo che non si uscirà da questa situazione senza gravi incidenti... se non addirittura attraverso veri disastri.
Così va il mondo.. da quando è mondo (e almeno sino ad oggi sta ancora funzionando così... ahinoi).
come siamo arrivati a tutto ciò?
Chi sono i contendenti?
Se da una parte ci sono, come dice 2# Kimera, valori morali e buon senso,
dall'altra parte chi c'è?
Se dall'altra parte c'è gente che non vuole la "cooperazione reciprocamente vantaggiosa", ancora meno vuole il "superamento della povertà", ed in nessun caso vuole il "superamento della diseguaglianza",
e, forse, vuole sfoltire la popolazione mondiale,
cosa può mai venirne fuori?
Solo lo scontro. Che, se sarà evitato, lo sarà solo per calcolo di opportunità.
In mezzo a tutto ciò quale spazio può avere la popolazione occidentale? Le elite occidentali desiderano la popolazione passiva, tuttavia in Francia e Germania essa ha dato un segnale alle recenti elezioni, la cittadinanza andrebbe incentivata a non restare passiva e a far sentire la sua voce.
→ dubitoergosum.it/.../putin-e-aperto-al-dialogo