Biglino

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3 Anni 6 Mesi fa #43184 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Biglino
Be no dai. Paragonare la civilizzazione romana e quello che ha creato, con quei matti nel deserto è oltremodo ingiurioso.

Non vedo il minimo punto di contatto culturale: oltretutto la cultura romana ha sempre inglobato e permesso ogni tipo di civiltà e religione.
Dove è il paragone? Nel fatto che facessero guerre di conquista? E chi non le faceva? Roma ha invaso galli, germani, parti, cartaginesi e tutto quello che han fatto, perché se non erano loro, erano i galli, i parti o i cartaginesi a farlo.
Quante volte sono stati gli altri a invadere Roma e non viceversa? E' che a un certo punto, direi dopo la presa di Cartagine, Roma diventa inarrestabile. C'è molta retorica su quello che facevano i romani, quelle guerre erano dopotutto scontate, specie all'inizio, nel clima gepolitico del tempo.

Poi è chiaro che essendo una storia molto lunga, non tutti i periodi sono da valutare cosi.

E jhve non è quasi mai uscito dai limiti del "suo territorio", perché erano un branco di raccattati incapaci neppure di tenersi quello. Se si vuol credere alle storie bibliche, che peraltro sono sicuramente edulcorate in meglio, pertanto la verità doveva essere persino peggiore.

No, Roma sta agli ebrei biblici come luxuria sta a una bella fica. Il vero mistero è come possano questi matti nel deserto essere diventati importanti: biglino celo spiega eh, ma non si espone mai. Ma lo dice: i matti nel deserto NON ESISTONO PIU. Chi oggi si dice discendente di essi, mente, è un invenzione. Ed è il cristianesimo che semplicemente si innesta su quella cultura, e lo fa grazie al mito/personaggio di Gesù, per l'intermediazione della cultura greca.
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3 Anni 6 Mesi fa #43189 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
Ogni thread lascia sempre margini di discussioni "extra" ma è tollerabile essendo una costante quando un argomento incanala diverse introspezioni, è d'uopo andare OT, anche se per il buon Sertes può risultare deleterio:
...... "In ogni caso il thread era nato per insultare personalmente Biglino non potendo smentire nulla di quanto scrive, quindi scusate questo "off-topic" e lascio spazio ad ulteriori attacchi personali al ricercatore".....
Mi consenta, direbbe l'ex Cav. del bunga bunga, riportare accuse (sfociate in un processo reale) e delibere di un Tribunale inquisitorio nei confronti dell'amico Mauro, NON sono NE' possono essere dall'esterno attacchi personali. Sono cose note riportate a più riprese. Si può discutere (e qui mi metto in prima fila) sui metodi e le comparazioni delle sue ricerche, incentrate essenzialmente al discredito del FALSO dio ebraico, (che condivido). Meno condivisibili ritengo le sue risultanze sul "personaggio" Gesù che in definitiva BEN DIALETTICAMENTE fa passar per vere.

Date quindi per scontate le risoluzioni bigliniane sul guerrafondaio biblico, un mondo a parte risulta essere il Cristo storico e i suoi incredibili insegnamenti che (DETTO TRA NOI) anche se fossero arrivati a noi annacquati e in una misura del 10x100, resterebbero lo stesso clamorosi, al di là pure degli sputtanamenti di messer Biglino. Un grande nemico della chiesa (aveva le sue ragioni...) qual'era il filosofo Hegel disse di Gesù :"Cristo è il cardine della storia". Se poi andiamo oltre e menzioniamo il barbuto K.Marx, ebbene, disse: "L'unione con Cristo dona una elevatezza interiore che invano l'epicureo nella sua filosofia superficiale, o il più acuto pensatore possono cogliere". Che il grande Marx abbia scritto questo con il braccio (sinistro...) intorpidito? Mah!...

D'altronde è inutile negare che nonostante i tanti papi papponi e preti culattoni, il messaggio di Cristo, nella sua positività è di fatto un'azione di trasformazione, che poi lo si derida per non saperlo cogliere è un'altro paio di maniche. Messaggi come "amate i vostri nemici" significano l'abbandono di inutili egoismi, dell'io fatto di desiderio e d'angoscia, modalità efficace per lo spirito individuale riproposto anche dal Buddha, e più recentemente da Ghandi.
Magari quando avrà finito con Gesù, il buon Biglino potrebbe fare un pensierino per cercare di demolire anche costoro...
Un saluto

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3 Anni 6 Mesi fa #43208 da Davide71
Risposta da Davide71 al topic Biglino
Io volevo solo dire che non ha senso rimproverare agli Ebrei le stesse cose senza le quali i Romani non sarebbero mai divenuti una grande civiltà. Se pensiamo che anche a Roma c'erano degli elohim che ne guidavano le sorti, questi elohim erano molto apprezzati dai Romani, e pure da te. Perciò non puoi disprezzare IHVH perché ha le stesse idee.
Poi tu fai altre considerazioni, ma sono fuori dal punto che contestavo io.
Peraltro non ho affatto capito cosa pensi degli elohim, e questo vale anche per Sertes.

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3 Anni 6 Mesi fa #43209 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Biglino
Ho conosciuto solo Minerva e mi stava piuttosto simpatica. ;D

Scherzo. Si, certo, in quel senso hai ragione. Di solito si contesta a yhve la sua crudeltà perché lo si identifica erroneamente con il padre del nuovo testamento. Se non ci fosse stata questa identificazione, non penso nessuno si scandalizzerebbe nel rendersi conto che il dio veterotestamentario è un po' una merda. Cosa peraltro nota, con termini magari più gentili, del tipo " dio geloso", " dio severo".<

In ogni caso, come ricorda anche Biglino di tanto in tanto, non è che gli elohim fossero tutti uguali.

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3 Anni 6 Mesi fa - 3 Anni 6 Mesi fa #43211 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Biglino

Volano49 ha scritto: Mi consenta, direbbe l'ex Cav. del bunga bunga, riportare accuse (sfociate in un processo reale) e delibere di un Tribunale inquisitorio nei confronti dell'amico Mauro, NON sono NE' possono essere dall'esterno attacchi personali. Sono cose note riportate a più riprese. Si può discutere (e qui mi metto in prima fila) sui metodi e le comparazioni delle sue ricerche, incentrate essenzialmente al discredito del FALSO dio ebraico, (che condivido). Meno condivisibili ritengo le sue risultanze sul "personaggio" Gesù che in definitiva BEN DIALETTICAMENTE fa passar per vere.


 

 Concordo con Sertes sul fatto che questo thread è nato palesemente per attaccare Biglino non potendo controbattere le sue affermazioni.

I due argomenti, la truffa e il suo lavoro, sono e devono rimanere separati.
Se si vuole discutere sul suo discutibile passato è una cosa. Un altra è il suo lavoro di ricercatore.
L'uno non può e non deve influenzare l'altro.
Abbinare le due cose serve solo a gettare dicredito gratuito su Biglino.
Il suo lavoro deve essere confutato con gli stessi argomenti che tratta.


Quanto alla figura di Gesù (che Biglino ha sempre affermato di essere convinto della sua esistenza), Biglino ha sempre detto che non era altro che uno dei tanti predicatori del periodo, il cui nome era Giosuè (Joshua ben Joussef, ovvero Giosuè figlio di Giuseppe).
Per motivi di convenienza, a partire da Paolo, è stato elevato a "salvatore figlio di dio" ma, come afferma pure san Giustino martire, padre della Chiesa, era uguale a tante altre figure divinizzate dei romani.

La propaganda politico/religiosa, che era già presente all'epoca, ha fatto si che da Joshua diventasse Gesù per renderlo unico, e la manipolazione dei testi cosiddetti sacri non ha fatto altro che enfatizzare i fatti normalissimi a lui attribuiti.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 3 Anni 6 Mesi fa da CharlieMike.

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3 Anni 6 Mesi fa #43212 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Biglino
Tra l'altro è bellissimo che questo argomento della credibilità di Gesù Cristo figlio di Dio e parte della Trinità sia emerso proprio nel periodo di Pasqua, quando la popolazione festeggia la Resurrezione di Cristo mangiando uova di cioccolata.

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3 Anni 6 Mesi fa #43213 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Biglino
Comunque visto il circo che Omega Click ha montato su Biglino semplicemente scoprendo che ha subito una condanna per truffa quando faceva il lavoro di promoter finanziario, quando Omega Click scoprirà anche che Biglino è massone rischiamo di perderlo... :(

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3 Anni 6 Mesi fa - 3 Anni 6 Mesi fa #43214 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Biglino

Sertes ha scritto: Tra l'altro è bellissimo che questo argomento della credibilità di Gesù Cristo figlio di Dio e parte della Trinità sia emerso proprio nel periodo di Pasqua, quando la popolazione festeggia la Resurrezione di Cristo mangiando uova di cioccolata.

Perchè nei testi apocrifi, non accettati dalla Chiesa, c'è un miracolo in cui Gesù estrae dalle uova dei portachiavi di plastica.
La Nestlè se ne è appropriata, ma non potendo fare ingoiare alle galline o agli struzzi i portachiavi, a causa degli effetti collaterali (pare che i portachiavi non venissero inglobati nelle uova ma in "qualcos'altro"), optarono per utilizzare uova di cioccolato, stesso colore ma certamente più gradevole odore e sapore.
:hammer: :hammer: :hammer: :hammer: :hammer: :hammer: :hammer: :hammer:

EDIT OT:
Se volete inserire la faccina con il martelletto scrivete il suo codice (due-punti hammer due-punti) anzichè premere l'icona corrispondente che non funziona.

Fine OT


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 3 Anni 6 Mesi fa da CharlieMike.
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3 Anni 6 Mesi fa #43219 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
La caciara no dai, Sertes vecchio mio, non è da te. Ancora con sti attacchi a Biglino poi, siate seri. E' inevitabile che parlando di Biglino emerga anche il suo lato più intimo, di uomo contemporaneo, l'uno (lo studioso) non può eludere la persona/personalità, certi scrittori fanno carte false per far risaltare di più quest'ultima.
Sertes & Charlie, non fate i cioccolatai... la questione non verte sull'ovetto pasquale, come nulla centra la Pasqua. Omega poi, ve lo assicuro, sa benissimo che Biglino era ED E' un massone, mica si vuole fargli il c..o per questo. Quello che sembra non vogliate intendere, che il suo VERO e convincente (per molti) punto di forza è la sua innata dialettica spiccia. Il punto debole, a mio parere, è il suo convogliare ogni questione, indirizzando abilmente chi lo segue (spesso a bocca aperta...) in punti da lui in precedenza predisposti. La sua facile facondia non può, logicamente, convincere tutti, e ci mancherebbe...

La figura e gli insegnamenti di Gesù non possono oggettivamente prendere la (brutta) piega di Biglino, che NON è dottore e non è laureato in ebraico antico, avendolo studiato solo in scuole serali, per il tempo a sua disposizione, ovviamente. Inutile rimarcare come fa qualcuno che il nome Gesù apparteneva prima, durante e pure dopo la sua morte a svariate altre persone, perfino ad un condottiero che trovò la morte sul campo di battaglia, ma le imprese di quest'ultimi si dissolsero nella storia come pula al vento. Le "imprese" NON belliche di "questo" Gesù stanno di fatto sfidando i secoli. Mai che l'amicone Biglino ammettesse questo.

Sarà mica perchè Gesù (a differenza dei suoi omonimi) si fece carico dei bisogni materiali e spirituali di coloro che incontrava e per alleviarli passò sopra SENZA RIGUARDO a convenzioni e tabù? Mai che l'amicone Biglino ammettesse questo. O chessò, Biglino è al corrente che qualche omonimo di Gesù abbia mai fatto un DISCORSO tipo quello incredibile "della montagna"? Mai che l'amicone Biglino ammettesse questo nel suo classico: "facciamo finta che".

Biglino va letteralmente a nozze quando scredita sia la nascita che i "miracoli" compiuti da Gesù. Aprire un contenzioso mi RIporterebbe ad una sequela di risposte e mi dilungherei all'infinito. Cercherò quindi di essere conciso. Anche se Biglino contesta e per ogni miracolo di Gesù cerca una spiegazione, alla Polidoro, per intenderci, questi andrebbero affrontati con una visione più ampia, fino a relativizzarne il vero scopo. Le malattie che risanò erano le più disparate, dalla cecità alla paralisi, dalla lebbra all'orecchio staccato, fino a richiamare in vita i morti. Andrebbe poi sottolineato che diversamente da esorcisti suoi contemporanei, Gesù non ebbe mai a servirsi di alcun rituale, infatti spesso risanava con un semplice comando. Mai che Biglino sottolinei questo.

Il dotto e politico Sertes dovrebbe amare questa figura, di fatto anti casta e privilegi di sorta. Un proletario insomma (lascia stare per un attimo il potere temporale, i culattoni, i papi e i vescovi ingioiellati che nulla hanno di che spartire), che svalutava le regole della tradizione rabbinica, tipo: "avete sentito dire, ma io vi dico... Infatti l'elitè giudaica lo accusava di avere l'abitudine di frequentare gente equivoca, "pubblicani e peccatori", messi al bando come si sa dai benpensanti che detenevano il potere. Si può anche affermare che (a differenza di chi nei secoli si definiva cristiano vessando il prossimo) non considerava una disgrazia essere poveri, era infatti senza fissa dimora, libero com'era di percorrere la Palestina guarendo e predicando.
Un saluto

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3 Anni 6 Mesi fa - 3 Anni 6 Mesi fa #43220 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Biglino
Volano49, lasciami fuori dai tuoi deliri.
E se vuoi intavolare una discussione a senso unico, apriti un sito web, non venire in un forum di discussione di LC dove si può anche non essere d'accordo con le tue affermazioni e spiegarti anche il perchè: con la dovuta calma, con il dovuto rispetto, anche se il thread non porta alcun rispetto a chi ci ha portato così tante informazioni, tutte importantissime e non smentite efficacemente in alcuna sede.
Ultima Modifica 3 Anni 6 Mesi fa da Sertes.

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3 Anni 6 Mesi fa #43221 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
Ben detto caro Sertes, ben detto, sto sicuramente delirando... Pensavo che la storia non ti fosse avulsa..
Un salutone e senza rancore vecchio mio, ad ognuno il suo.

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3 Anni 6 Mesi fa - 3 Anni 6 Mesi fa #43223 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Biglino
@Volano
io non sono esperto ne di bibbia,  ne di religione, tanto meno di dio, Gesù e santi.
Ho la colpa di essermi interessato alla bibbia dopo avere sentito Biglino.
Ma io mi vanto di non giudicare mai il libro solo dalla copertina.
Ho iniziato a leggere la bibbia e mi si è letteralmente accapponata la pelle.
Il libro (si lo so che sono tanti. È per semplificare) che sarebbe stato ispirato da dio in persona,  l'essere che ci ama e ci protegge, è pieno di violenza,  distruzione e morte, tutto a dio piacendo.
Non sono arrivato a leggere il nuovo testamento ma temo di ricevere una ulteriore delusione.
Tutto questo senza l'influenza di Biglino, che ha sempre invitato chi lo segue a leggere la bibbia e a non fidarsi di quello che dice.
Io l'ho fatto.

Personalmente io credo che per confutare ciò che dice Biglino sia necessario fare delle ricerche appropriate, con mente aperta e senza pregiudizi.
Se lo ha fatto lui non vedo perché non lo possa fare qualcun altro.
D'altronde è proprio quello che chiede sempre al pubblico di fare.

Biglino, comunque,  non intende gettare discredito su nessun personaggio della bibbia.
Si limita a leggere quello che c'è scritto.
Se qualcuno non concorda non deve fare altro che leggere lo stesso passo e verificare di persona.

Non serve gettare discredito sulla bibbia: ci riesce benissimo da sola.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 3 Anni 6 Mesi fa da CharlieMike.

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3 Anni 6 Mesi fa #43224 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Biglino
Altra cosa.
Biglino è si un autodidatta con l'ebraico biblico, ma ha tradotto per le edizioni S.Paolo ben 11 libri.
E non si è proposto lui di persona.
Ha fatto notare all'editore quelli che a lui sembravano degli errori di traduzione,  rivelandosi effettivamente degli errori.
Successivamente fu l'editore a chiedere di vedere i suoi lavori di traduzione proponendogli successivamente una collaborazione.
Non credo che lo avrebbe fatto se Biglino avesse avuto una scarsa competenza.
Il suo rapporto si è interrotto quando ha iniziato a raccontare quello che ci leggeva, ma la sua competenza nelle traduzioni non è mai stata messa in discussione.

Ha avuto i complimenti dalla stessa comunità ebraica che lo ha sempre attaccato su come ha trattato diversi argomenti, tra cui il Satan.

Una università (non ricordo quale) ha preso i suoi libri come testi di studio.

Un po troppo per uno che avrebbe studiato alle scuole serali.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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3 Anni 6 Mesi fa #43226 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Biglino

Biglino è si un autodidatta con l'ebraico biblico, ma ha tradotto per le edizioni S.Paolo ben 11 libri.

Già il fatto che devi ribadire questo ti dimostra il livello a cui arrivano i denigratori di Biglino: raccontare che il traduttore ufficiale di 11 libri del Vaticano non conosce l'ebraico!

Ha avuto i complimenti dalla stessa comunità ebraica che lo ha sempre attaccato su come ha trattato diversi argomenti, tra cui il Satan.

Non li trovi mai a raccontare che la comunità ebraica concorda con il fatto che gli angeli sono persone con un incarico da un elohim, né che la comunità ebraica concorda sul fatto che i cherubini erano automi avanzatissimi. Dai, vai in un qualsiasi catechismo a chiedere se raccontano ai discepoli che gli angeli erano semplicemente persone con un incarico e che la bibbia parla di automi avanzatissimi, così ti fai due risate visto che l'istituzione Vaticano s.p.a. da duemila anni con vari rebranding mente al mondo intero, ma Biglino è stato condannato per truffa quando faceva il promoter finanziario quindi devi sospettare!!

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3 Anni 6 Mesi fa #43228 da giovanni
Risposta da giovanni al topic Biglino
CharlieMike hai perfettamente ragione, il nostro limite è quello di non sapere l'ebraico. 

Questo autodidatta, molto somigliante al cantante dei Nomadi, dice la sua sul termine elohim

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3 Anni 6 Mesi fa #43229 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
Hola Charlie. Non dovrebbe risultare offensivo aver certificato che Biglino non ha alcuna laurea in filologia ebraica antica, nè aver appurato che è stato indagato per reiterata truffa. Posso capire che questo possa dare fastidio ai suoi fans, ma il tutto rimane una nequizia piuttosto evidente. Mi permetto di dire che onestà intellettuale vorrebbe che queste sue, diciamo, lacune, venissero rese pubbliche qualche volta nei suoi convegni, affinchè il pubblico sappia chi ha di fronte, cosa mai avvenuta.

Risulta facile capire, almeno per chi non si lascia condizionare dalla sua indubbia capacità oratoria, il suo sottile modus operandi che prende di mira in egual misura il dio dell'A.T. e Gesù, il quale risulta essere tutt'altra cosa, con approcci del tutto diversi e in netta contrapposizione rispetto al primo. Per esempio, si faccia mente locale quante volte YHWH menziona aldilà o paradiso:= ZERO. E si legga quante volte questi concetti sono ripresi da Gesù (che poi sono "la spina dorsale", la base stessa della sua dottrina) := innumerevoli, fino all'ultimo suo respiro. In realtà risulta molto semplice i distinguo essendo i loro concetti agli antipodi e mai sovrapponibili.

Sarebbe come mettere sullo stesso piano il fiore rodo-dendro di Sertes con la mia zuppa di petali di rosa... sto scherzando... Andiamo comunque al sodo, per rendersi conto di queste estreme differenze, basterebbe che Biglino si studiasse i Vangeli di Nag Hammadi, probabilmente i più antichi e mai ricopiati (perchè tenuti nascosti per 2000 anni) , nei quali Gesù apostrofa YHWH come un basso spirito (lo chiama piccola Sophia), niente a che vedere con suo padre (la grande Sophia).

Studio questo che non conviene a Biglino, perchè ridurrebbe in modo drastico future sue produzioni inerenti alla figura di Gesù. Di Biglino si potrà anche dubitare, ma non che sia uno sprovveduto, sa vendersi molto bene, e questa non è una colpa, non gli tolgo certo questo merito, centellinare e vendere un prodotto nei momenti giusti significa un guadagno altrettanto certo quando una tematica è seguita e, detto tra noi, bisogna pur vivere.
Un saluto, anche a Sertes...

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3 Anni 6 Mesi fa - 3 Anni 6 Mesi fa #43230 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Biglino

Volano49 ha scritto: Sarebbe come mettere sullo stesso piano il fiore rodo-dendro di Sertes con la mia zuppa di petali di rosa... sto scherzando...

Se tu avessi argomentazioni che si sostengono da sole non avresti bisogno di continuare ad utilizzare lo scherno e queste inutili provocazioni.

:pint:
Ultima Modifica 3 Anni 6 Mesi fa da Sertes.

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3 Anni 6 Mesi fa - 3 Anni 6 Mesi fa #43231 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Biglino
Hola Volano,
sarò sintetico perchè ormai tutto quello che avevo da dire l'ho già detto e essere ripetitivo è snervante oltre che noioso per chi legge.

Biglino ha già detto nelle sue conferenze quello che dici che "non ha mai fatto", compreso la storia della truffa.
Dovrei ripassarmi nuovamente ore e ore delle sue conferenze per dirti in quale, ma non ne ho il tempo.
Riguardo alla truffa ha già scontato la sua pena:

Nell'ottobre del 1991 è stato condannato in primo grado a cinque anni e quattro mesi di carcere [34] , ridotti in appello a due anni e quattro mesi l'anno successivo [35] . Nel marzo del 1993 in un ulteriore processo è stato condannato a due anni e due mesi dal Gip [36] .

it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Biglino#Il_%..._Bersano%22_del_1990


Biglino non attacca i personaggi della bibbia ma semplicemente descrive quello che legge letteralmente nel testo.
La sua accusa semmai, è che quello che la Chiesa e i teologi ci raccontano non è quello che c'è scritto nella bibbia.


Se vuoi attaccare veramente Biglino fallo sul suo lavoro, ovvero LETTORE della bibbia, non su religione, divinità o altro, delle quale ha sempre detto che NON SI OCCUPA.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 3 Anni 6 Mesi fa da CharlieMike.

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3 Anni 6 Mesi fa #43246 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
E' sempre interessante leggere e vagliare osservazioni e critiche altrui, quando sono serie e pacate come quelle di Charlie.
Mi si diceva, erroneamente, che Biglino non parla mai di Gesù, i suoi video dicono il contrario...

Vagliamo dunque questo nuovissimo sforzo di Mauro, laddove afferma (con la sua solita enfasi) che il solo vangelo di Giovanni riporta il fatterello della lancia nel costato di Cristo, osservando che questo non viene riportato negli altri 3 sinottici.

Ora, anche uno che di solito "fa finta che" dovrebbe sapere che l'unico evangelista testimone sotto alla croce era proprio lui, Giovanni, come potevano gli altri apostoli relazionare il fatto se non erano presenti? Vabbè tirem innanz. In seguito Biglino da più credito al filosofo Celso (nato 160 anni dopo la crocifissione) e al vetusto Omero (forse mai esistito) citando il fantomatico plasma degli dei, l'icore. Quando ci si mette il Biglino è davvero forte... Il tutto per arrivare a dire che Gesù non morì sulla croce, (idea di stampo islamico) con qualche goccia tramite una "spongia soporifera", la sua fu una morte fittizia. Insomma avalla la favola della non morte in croce, per avallare questo, probabilmente Biglino era presente all'evento...

Contesta la sua morte perchè dal costato uscì sangue e acqua, cosa per lui ovvia, dal momento che ANCHE TUTTI GLI DEI dell'Olimpo avevano questo tipo di sangue bicolore, appunto l'ICORE...A questo punto dovrei chiedermi se ha più fantasia lui o il mago Otelma... Ma stiamo al suo (sbagliato) ragionamento, del fatto che contesta che dal costato uscì acqua e sangue. Orbene, dal momento che Gesù era morto era logico che fosse così. Il peso specifico dei globuli rossi è maggiore del resto del plasma, tendono per inerzia (dopo la morte) depositarsi verso il basso, lasciando sopra questo strato il rimanente materiale plasmatico diventato acquoso (biancastro perchè privo di globuli rossi).

Nel caso di Gesù ritto sulla croce e ormai morto, è avvenuta una semplice "decantazione" di pesi specifici. Quando la lancia trafisse il costato di Gesù, lo squarcio fece uscire contemporaneamente (e ben distinti) i due componenti, plasmatico e acquoso il più leggero, e globulare il più pesante. Con questa sua ultima entrata, il Biglino non ha fatto un'ottima ... uscita. Volendo far credere che Gesù fosse stato "narcotizzato" e quindi salvato da morte in croce, Mauro ha di fatto confermato quanto riportato da Giovanni nel suo vangelo.
Cercando di portare ad ogni costo acqua alle PALE del suo mulino, Biglino si è bagnato le maniche...
Un saluto

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3 Anni 6 Mesi fa #43247 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Biglino
@Volano
"Mi si diceva, erroneamente, che Biglino non parla mai di Gesù, i suoi video dicono il contrario..."

Io non ho detto che non ne parla, ma che non se ne occupa.
Biglino si occupa della bibbia, che parla di Gesù perché è un personaggio della bibbia.

Per il resto non mi esprimo in quanto non so nulla a parte quello che ha detto Biglino.

Una cosa però la so.
Della bibbia non si sa nulla: chi l'ha scritta,  in che lingua è stata scritta, come venisse letta, quando fu scritta.
Sappiamo però con certezza che è stata manipolata nell'arco di millenni e che il testo che conosciamo oggi non è quello originale.
È questo che intende Biglino quando dice "facciamo finta che..." sia vero quello che c'è scritto,  perché non possiamo fare altro.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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3 Anni 6 Mesi fa #43248 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
sulla Bibbia, sue origini, etc vi suggerisco la lettura de "la favola di Cristo" di Luigi Cascioli, ne parla in particolare al primo capitolo, potete trovarlo in PDF e scaricarlo qui:
idoc.pub/documents/luigi-cascioli-la-fav...istopdf-pqn8exgozkn1

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3 Anni 6 Mesi fa #43249 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
Le lettere paoline, una volta perso l’indefinito, sospetto e fuorviante riferimento alla croce, al suo indecifrabile valore salvifico e alla sua oscura funzione riabilitativa di respiro universale, sembrano testimoniare (e strumentalizzare) un solo messia che il Vangelo di Tommaso, dal canto suo, chiama “Vivente” e lo stesso Paolo di Tarso, negli anni 60 del primo secolo, affermò essere ancora in vita:



“… avevano solo con lui alcune questioni relative la loro particolare religione e riguardanti un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere ancora in vita “. (At., 25, 19)

preso da qui sotto la voce "il pensiero paolino tra i due messia" ( le parti in giallo sono liberamente consultabili) :
www.yeshua.it/La_Croce_di_spine/Estratto_libro/indice.htm

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3 Anni 6 Mesi fa #43250 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
sempre da Tranfo e "la croce di spine" di cui vi ho allegato prima il link vi copincollo una interessante analisi (ma tutta l'opera è alquanto interessante), il capitolo Gesù-Barabba:


GESÙ – BARABBA



In alcune antiche versioni del Vangelo di Matteo, sotto ai versi 16 e 17 del cap. 27, appare una nota nella quale viene affiancato al nome di Gesù quello di Barabba, non tanto per distinguere due diverse individualità, quanto per identificarne meglio una di esse, ravvisato che entrambe portavano lo stesso nome, mediante l’aggiunta dell’appellativo di Barabba!

La nota non lascia adito a dubbi: “Ihsoun Barabban", nelle versioni in latino “Iesoun Barabba", e cioè... “Gesù Barabba”, non è altro che una possibile variante di "leghomenon Barabba" e cioè "detto Barabba" (28), che ha valenza di un soprannome, mentre l’espressione "di nome Barabba", che appare ad esempio nel "Nuovo Testamento, Nuova Revisione 1992 sul Testo Greco, della Società Biblica di Ginevra", ne ha ben altra (29).

Riguardo, poi, alla fama di "Barabba", la tradizione cristiana ci insegna fosse quella di un brigante (ribelle, assassino), tuttavia in antiche fonti, come nel Novum Testamentum Graece et Latine, in una nota ai suddetti versi, viene detto che tale personaggio era stato arrestato in occasione di una sommossa scoppiata in città, ma non che lo stesso si macchiò di reato alcuno in tale circostanza (30).

Anche le versioni meno remote dei Vangeli non riferiscono nulla in merito alle colpe personali di Barabba: Marco (31) parla di "Un tale chiamato Barabba" che si trovava in carcere, insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio"; Matteo parla semplicemente di "un noto carcerato" (32); Giovanni, infine, ci dice semplicemente che era un "lestes" (33), parola che può essere tradotta con "bandito" o "ladro" ma che nel linguaggio comune era usata dai romani per indicare coloro che praticavano la “delinquenza politica” ossia gli zeloti, tristemente noti per il loro programma di azione insurrezionale e per i metodi di lotta seguiti.

Dunque, negli antichi testi (come in quello citato sopra), la sommossa, l'omicidio o, più in generale, i disordini, non costituiscono altro che l'occasione (che può aver visto protagoniste altre persone tra le quali lo stesso messia Giovanni) nella quale fu arrestato insieme a Gesù anche… Gesù Barabba.

Tuttavia la tradizione paolina, antimessianica, antigiudaica e totalmente protesa ad ingraziare i romani, assegnò a Barabba una connotazione individuale marcatamente criminale, al precipuo scopo di avvalersi di un giusto contrappeso morale alla santità del Cristo, il quale possa poi a propria volta accentare la folle cecità correa del popolo ebraico (e la saggia estraneità di Pilato e dei romani alla decisione presa).



L’intero episodio, che nella vicenda messianica sembra essere di assoluta centralità, ci viene raccontato in forma banalizzata ed inverosimile per celare, così come spesso i Vangeli fanno, un diverso quadro dei fatti, di difficile decifrazione.

Infatti, le osservazioni che possono essere formulate non si limitano al nome di Barabba ma investono molti altri aspetti che nel racconto neotestamentario appaiono deboli dal punto di vista argomentativo e fragili da quello della logica.

Se Barabba era davvero un ladro o un assassino, che motivo aveva il popolo per reclamarne la liberazione preferendola a quella di un povero e pacifico innocente?

Se invece era un rivoluzionario che godeva di una certa popolarità, non sarebbe certo venuto in mente a Pilato di rischiarne la liberazione (sottoponendo il caso al verdetto popolare) per poi trovarsi costretto a liberare un terrorista ed a giustiziare un visionario e innocuo mistico, conciliante con il potere di Roma e disposto a "dare a Cesare quel che è di Cesare".

Innanzitutto durante la dominazione romana in Palestina, non è mai esistita alcuna usanza di liberare un prigioniero per Pasqua, altrimenti lo avremmo certamente saputo dai racconti degli storici del tempo.

Se, inoltre, il Sinedrio si fosse davvero riunito per giudicare Gesù in piena notte e durante le festività pasquali (cosa del tutto inverosimile, considerando il rigore degli usi del tempo), avrebbe avuto, a quel punto, piena autorità per condannare a morte Gesù (non per crocifissione ma per lapidazione), mentre invece sappiamo dai Vangeli che si dichiarò incompetente e si rivolse al giudizio di Pilato, dipinto dai Vangeli come un "pio imbecille" in balia del popolo.

Un “praefectus” così incerto e arrendevole “sarebbe stato spazzato via da zeloti e sicari in un tempo brevissimo”(34), e non sarebbe stato certamente descritto da Giuseppe Flavio e Filone Alessandrino, con aggettivazioni ben diverse volte ad evidenziarne la spietatezza, l’inflessibilità e l’indisponibilità nei confronti del popolo al quale si impose senza mai riconoscere alcuna concessione.

Un approccio storicamente credibile e coerente con gli avvenimenti accaduti in quei giorni, considerando anche il fatto che le feste pasquali, come riferito dagli storici, erano sempre occasione di tumulti (35), deve per forza condurre all’individuazione un nesso logico tra più eventi quali l’unzione messianica, l’ingresso in Gerusalemme, la cacciata dei mercanti dal tempio, l’arresto e il processo.

In tale ottica, dietro all’oscuro confronto tra Gesù e Pilato si nascondono in realtà decisioni politiche molto serie, assunte in prima persona da Pilato in qualità di “praefectus”, che nel pieno delle proprie funzioni di rappresentante dell’imperatore e tutore dell’ordine pubblico, disponeva in via esclusiva e inalienabile di quello “ius gladii” che gli consentiva di passare per le armi non certo chi si fosse macchiato di colpe religiose quali l’attività miracolistica o la predicazione apostatica, ma chi avesse posto in essere azioni tese a minacciare il dominio e la sovranità di Roma sul territorio della provincia, tentando di rovesciarne l’ordine politico e militare.

Il processo popolare non è che uno dei tanti episodi riferiti in maniera volutamente superficiale, frammentaria e sconnessa, per nascondere la realtà di un vero e proprio “colpo di mano”, un tentativo di insurrezione con il coinvolgimento (e forse il mancato sostegno finale) del popolo, pericolosamente posto in essere dal movimento messianico, capeggiato da chi si considerava ed era considerato quale legittimo erede dinastico al trono di Israele e da Israele atteso in simmetria politico-escatologica con la corrispondente figura messianico-sacerdotale.



Ritorniamo all'espressione “Ihsoun Barabban " per cercare di ricostruire ciò che verosimilmente accadde nel passaggio dalla citata antica versione di Matteo alle successive edizioni dei canoni.

Nel tempo il nome di Iesoun venne cancellato dai racconti neotestamentari, mentre all’appellativo “Barabba” venne data la valenza di un nome proprio diverso da Gesù, in modo da evitare disorientanti sovrapposizioni tra i due individui posti da Pilato di fronte al popolo che, com'è noto, avrebbe scelto la liberazione di Barabba a scapito di quella di Gesù.

Ma, ritornando all’antica versione di Matteo, se “Iesoun” era il nome e “Barabba” l’appellativo della medesima persona, che senso ebbe originariamente la tragica alternativa formulata da Pilato?

Che razza di domanda avrebbe posto Pilato al popolo dicendo: “Volete che io vi liberi Gesù o... Gesù”?

Quale nome poi avrebbe urlato il popolo per comunicare univocamente la propria preferenza?

Una volta consumata l’improbabile farsa, cosa sarebbe successo? Gesù sarebbe stato rilasciato mentre Gesù sarebbe stato destinato al patibolo!

Tra gli "sdoppiamenti" dei racconti neotestamentari, questo più di altri sembra celare la chiave per comprendere il personaggio di Gesù (o quello delle individualità storiche sulle quali esso è stato costruito) e il senso della sua stessa resurrezione che, autenticata in chiave letteralista nella secolare e reiterata alterazione delle scritture neotestamentarie, può invece essere interpretata come sopravvivenza di un “Gesù” rispetto all’altro.

Nella curiosa contrapposizione tra le due identità, considerando il primo (Gesù) come il “Cristo” nel senso di “Unto” o messia davidico, con chi può essere identificato il secondo (Gesù Barabba)?

L’appellativo di "Barabba" cela ulteriori inquietanti significati.

Il termine deriva dall’aramaico “Bar Abbà” e risponde all’uso frequente di identificare una persona indicandone la paternità: “bar” sta per figlio, al quale segue il nome del padre, in questo caso, “Abbà” che tradotto significa “padre”.

“Bar Abbà” significa, dunque, “figlio del padre”, patronimico vuoto e privo di reali elementi identificativi a meno che non venga riferito al “Padre” in senso biblico cioè a Dio, in perfetta coerenza con i principi della religione ebraica in base ai quali non potevano essere riconosciuti al “Padre” nomi propri di alcun genere.

Come già visto trattando la terminologia dei Vangeli, nel mondo giudaico il significato autentico dell’espressione "Figlio di Dio" o, come in questo caso, "del Padre", non era certo da individuare nella “discendenza unigenita” da Dio e, conseguentemente, nell’unicità irripetibile, per chi fosse identificato con tale titolo, della coniugazione dell’elemento umano con quello divino.

Tale visione, a noi familiare perchè di esclusiva derivazione ellenistica, è lontanissima dall’originale accezione ebraica, volta a riconoscere un'alta levatura iniziatica del personaggio (umano e non divino) identificato e noto in seno alla comunità con il ricorso a tale espressione.

Ammesso e per nulla concesso il reale svolgimento dell’improbabile processo pubblico, il popolo interpellato da Pilato avrebbe conosciuto, dunque, l’appellativo del personaggio “assolto” e sarebbe stato in grado di distinguere il Gesù identificato con esso dall’altro.

Ma chi furono, in conclusione, i due veri protagonisti della tragica alternativa e cosa nasconde questo dubbio processo simile ad una messinscena?

Un avvenimento così oscuro nei significati e improbabile nella dinamica sembra essere stato concepito al precipuo scopo di normalizzare quella dualità messianica sulla quale insistiamo, che nelle pagine dei Vangeli assume un certo spessore soprattutto nell’episodio in questione.

Con l’espediente della scelta popolare accompagnata dalla folle e masochistica automaledizione, fu fatto uscire di scena “Gesù Figlio del Padre” che a nostro avviso altri non fu che il messia di Aronne e dinnanzi alla croce, per colpa del popolo ebraico, rimase solo l’altro rabbi, il “Re dei Giudei”, il messia davidico, quel Giovanni al quale nel II secolo fu dato il nome dell’altro, con il risultato grottesco di rappresentare due individui dallo stesso nome opposti nel pretestuoso confronto.

L’inconveniente occasionato dai primi falsari, che si limitarono a sostituire “Giovanni” con “Gesù” (lasciandoci fortunatamente traccia del loro “astuto” intervento nell’antica citata versione del passo di Matteo), fu poi superato da altri di seconda generazione attraverso la trasformazione dell’appellativo Bar Abbà nel nome proprio Barabba e la cancellazione di “Gesù”.

Non più, dunque, Yeshua e Yeshua bar Abbà, ma Yeshua e Barabba!

Da una parte, dunque, Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo, il Re dei Giudei, l’”Unto” ovvero il "CristoV" (Christòs), dall’altra Yeshua ben Panthera, o “Bar Abbà”, il Figlio del Padre ovvero il sacerdote di Aronne: due individui reali ai quali mancò l’avallo della storia per trasformare l’ambizione in realtà e il carisma del titolo in autentico crisma divino e regale.

Se è vero che la chiave suggerita è priva del supporto di fondate prove, è altresì vero che essa è forse l’unica a consentire la lettura coerente di un fatto che altrimenti appare illogico e inspiegabile (37).

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3 Anni 6 Mesi fa #43251 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
sperando di avervi fatto cosa grata, non mi rimane che augurare Buona Pasqua a tutti Voi...

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3 Anni 6 Mesi fa #43256 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
Gli auguri sono di rito. Ma andrebbero fatti sempre. Per quanto mi riguarda nell'ovone vorrei trovare come sorpresa Amber Heard...
Torniamo alle cose frivole... a Bar Abba. Se il Dr. Komax mi parte già per la tangente con: vi suggerisco la lettura de "la favola di Cristo", non che un invito simile lasci molto margine di discussione equidistante. Come dire che in realtà, la figura e gli avvenimenti che riguardano Cristo sono in realtà delle baggianate e altro non si dovrebbe aggiungere.

BARABBA - E' più volte menzionato come brigante (Gio. 18,40), messo in prigione come omicida (Mc15,7 - Lc.23,18) . Mo varda mo ben...STESSO identikit di Gesù: hai voglia quanti omicidi ha compiuto Gesù, è riportato in ogni dove.... Più sottilmente (alla Biglino, per intenderci) si potrebbe far finta che, quando Marco lo segnala come "famoso", questiona il riferimento a casi ben conosciuti (Mt 27,16) che riguardavano Bar-figlio di-Abba. Fino a qualificarlo come un eroe per il popolo.

Sempre "facendo finta che", si potrebbe dire che i sacerdoti quando organizzarono un movimento per la sua liberazione, abbiano ceduto alla pressione dei suoi sostenitori (Mc. 15,8) per sfuggire in questo modo all'offerta di Pilato di liberare Gesù (Mt.27,20 - Mc.15,11).

Per il casino che spesso si intavola (non è roba recente caro Komax, certamente NON farina di Luigi Cascioli) la concomitanza del nome Gesù per i due personaggi, in alcuni manoscritti di Matteo, -27,16- si legge "Gesù Barabba" (variante che Origene ritiene antica), ciò fa assumere alla domanda di Pilato un significato ben preciso: libero Gesù Barabba o Gesù Cristo? Figure indipendenti l'una dall'altra dunque.

Si conoscevano tutti e due per quel che erano, Uno che predicava di amare il prossimo come se stesso. Gesù Cristo durante la sua vita terrena si è più volte dimostrato solidale con l'uomo bisognoso e peccatore, sofferente nell'anima e disprezzato nel corpo. L'altro, Gesù Barabba andava più per le spicce decollando chi intralciava i suoi propositi.
Un saluto

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