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In realtà la teoria di Stepanenko può essere collegata alla tua ipotesi sul Natale del 10 agosto. Io non so come sei arrivato a questa conclusione, ma ci sono degli indizi che mi fanno pensare che potresti avere ragione. La spiegazione di come sia potuto succedere il trasferimento da agosto a dicembre potrebbe avere a che fare con l'abbandono del sistema ottale.Non mi sbagliavo: esula dai miei interessi
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romani dividevano l'anno in otto stagioni. Non è facile trovare questa informazione
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www.ancient.eu/article/1208/viking-age-greenland/He went back to Iceland in 985 or 986 CE, hustling up people for a second expedition to Greenland.
da.wikipedia.org/wiki/Erik_den_RødeNel 986 salpò con 25 navi, 700 persone e articoli per la casa in Groenlandia. Sono arrivate solo 14 navi.
la parte occidentale della Groenlandia era effettivamente gelata, ed inaccessibile per delle navi di legno, ma in quel periodo hanno avuto la fortuna di non essere ancora entrati nella mini era glaciale, e quindi effettivamente le zone di verde potevano essere abbastanza estese in certe zone da poter credere, non essedoci resoconti dettagliati di altri esploratori, che si potesse estendere indefinitamente nell'entroterra o anche molto più a nord.La Groenlandia orientale era impossibile sbarcare su una nave di legno a causa del gelato, ed Erik viaggiò a sud e sbarcò nei fiordi senza ghiaccio della Groenlandia meridionale. La terra lungo i fiordi era verde e rigogliosa con buone opportunità di pascolo a differenza dell'Islanda nord-orientale da dove proveniva. Ecco perché ha chiamato il paese Groenlandia .
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A questo proposito, Italo, c'è una razza di cani che ho avuto la fortuna di possedere che potrebbe -e dico potrebbe- contribuire alla riflessione: i Riesenschnauzer.Italo ha scritto: Ho trovato questo link everything.explained.today/Hereford_Mappa_Mundi/ , sembrerebbe un buon punto d'appoggio riguardo alla carta di Hereford.
..............................
Da “History: Fiction or Science?” riassunto di pagg 492-494
archive.org/stream/AnatolyFomenkoBooks/H...4#page/n513/mode/2up
“.
Driemel quindi ci dice direttamente che “i Risi sono i Russi” ( [261 ], pag. 43). “Il nome Russia in Latino laddove i Greci usano la parola ‘Ross’ (che sono indicati dagli autori Greci come una Nazione Scita; nel X-XIII secolo, Kedren scrisse quanto segue nella sua ‘Breve Storia’ (pag. 453): ‘I Ross sono una tribù Scita tribe che occupa la parte Nord della Tauride). Chiamano sé stessi Reis (Russi)’... nome come ‘ Riesen ’” ( [261 ] , pagg. 42-43).
“E perciò mi chiedo – qual’è l’origine del Monte Reisen, da dove arrivò il nome fino alle colline tra la Boemia e la Slesia? L’unica ragione possibile credo sia che i Tartari, conosciuti anche come Rises e Russi purtroppo abbiano invaso la Slesia come una forza ostile nel XIII secolo” ([261], pag. 45).
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Nomit ha scritto: Signor Moshe, non è numerologia translate.google.com/translate?depth=1&h...59,15700262,15700265
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Consiglio questo articolo diviso in tre parti translate.google.it/translate?hl=it&sl=r...rti.html&prev=search
Anche se non concordo con una delle premesse, e cioè che la presenza della cronologia convenzionale nei testi rinascimentali significhi che essa esistesse già allora. Penso che invece le date dei testi antichi siano state riconvertite nel corso delle edizioni e che anche quelli ritenuti originali siano dei falsi creati o retrodatati a scopo di lucro.
Comunque riassumo l'ipotesi dell'articolo.
Nella prima parte fa notare come gli autori rinascimentali citino, nelle loro opere, quasi solo autori antichi o immediatamente precedenti, creando un buco che va dal quinto al tredicesimo secolo. Aggiunge che questa stessa situazione si trova nell'ambito legale.
Nella seconda parte analizza il caso di Michele Serveto, che, imprigionato da Calvino, chiese l'assoluzione da tutte le accuse appellandosi alle decisioni dell'imperatore Costantino il Grande. Gli venne risposto citando altri imperatori che perseguitarono posizioni uguali a quelle di Serveto.
"Perché Serveto fa appello alla legislazione degli imperatori precristiani? Non sa che dopo di loro sono emerse nuove leggi che hanno abrogato quelle vecchie? Questo è strano, dal momento che Serveto ha studiato legge in una delle migliori facoltà - l'Università di Tolosa."
Nella terza parte, confronta gli eventi del sesto secolo con gli eventi del tredicesimo, trovando che si tratti degli stessi eventi. La storia reale, quindi, sarebbe costituita dagli eventi fino all'inizio del settimo secolo più quelli dal quattordicesimo secolo in avanti. Conclusione molto meno radicale di quella di Fomenko.
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Pyter ha scritto: Caro Italo,
La Tartaria non è scomparsa, o meglio, all'inizio è solo scomparsa dalle mappe.
Qualcuno fa risalire la formazione degli stati nazionali (occidentali, io dico) verso il 1810-12. Nei libri di storia dei falsificatori, la data è posta nel 1815, dopo Waterloo, e viene chiamata restaurazione. Ma non è stato restaurato un bel niente. Si sono solamente divisi l'Europa, delimitando i confini di ciascun regno. Automaticamente l'impegno primo di tutte queste nuove "potenze" è stato di impegnarsi a demolire l'unico ostacolo che ancora rimaneva da togliere per conquistarsi il potere e distruggere tutte le tracce della storia vera. Tutte le guerre successive al periodo della restaurazione, (dal 1830 al 1918) sono state dirette contro l'impero austro ungarico: le guerre d'indipendenza da uno a tre, la guerra di Crimea, fino alla prima guerra mondiale che ha spazzato via l'impero asburgico e quello ottomano. Praticamente poi hanno annientato qualsiasi ricordo storico dell'europa precedente alla nascita delle nazioni.
Il motivo per cui l'Italia non è diventata nazione è perché non solo c'era il Vaticano, ma anche perché noi gli slavi ce li avevamo in casa. Gli slavi e gli arabi al centro sud.
Quindi è ovvio che la Tartaria sia sparita dalle cartine.
Anche nella Sardegna del Nord c'è un capoluogo di provincia che anticamente si chiamava Thathari.
Mah!
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Stando a questo articolo www.scaliger.ru/vremya.html i russi vennero identificati coi popoli barbari fino al XVIIIsecolo:Krekshin . . . afferma che i Romani erano sempre stati sconfitti dagli Slavi, o Russi. Le sue postulazioni sono le seguneti:
‘Gli Slavi sono conosciuti come Moscoviti (dopo il Principe Mosokh)’,
'i Russi (‘chiamati così dopo il ‘Principe Ross’)',
‘la stessa nazione è conosciuta come Sciti, chiamti così dopo il Principe Skip’
‘sotto il principe Sarmat erano conosciuti come Sarmati’,
‘la stessa nazione è conosciuta come i Goti (dopo il Principe Gott)’,
‘i Vandali sono la stessa nazione’,
‘come i Varangiani’ ,
‘anche altri nomi venivano usati e tutti questi nomi venivano identificati come la Nazione Slava Russa come descritta sopra’,
‘Il rendiconto delle sconfitte di Roma è il seguente: ‘Nel regno di Cesare Augusto, i Goti Slavi devastarono le province vicine dell’Impero Romano’,
‘Attila, Zar degli Unni, conosciuto come Flagello di Dio, dalla terra di Russia. . .’,
‘Odoacre, lo Zar Russo, prese controllo dell’Italia’ ecc” ([238], pag. 120).
Di base, P. N. Krekshin conferma pienamente la nostra ricostruzione storica, sia Russa che internazionale, a dispetto del fatto che egli usa date Scaligeriane erronee.
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Beh, come discrimine non mi pare il massimo se Einstein non si rivelò una cima al liceo e il suo essere primo della classe lo dobbiamo a una lettera della sorella e non a una pagella, quando, però, dovette, presumo, cambiare ginnasio perché "insofferente" (alla matematica?).Moshe ha scritto: Kammeier non uscì proprio così bene in storia nelle sue scuole. Non era una cima, mettiamola così..
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Italo ha scritto: Moshe, diventi via via sempre più noioso. Potresti per favore postare l'estratto del tuo certificato di laurea così ci mettiamo l'animo in pace?
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