La storia nascosta

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7 Anni 5 Mesi fa #9019 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Pacal, so che esistono delle etimologie "ufficiali" per ogni termine. Ho proposto un'ipotesi alternativa. Sapevo anch'io dell'ipotesi di "okay" come "all correct", ma sia oggi sia anni fa ho sepre letto che l'origine è in realtà sconosciuta e che potrebbe derivare dal latino "hoc" o dall'occitano "oc". Potevo usare questi due esempi, ma per semplicità ho preferito "okay".
Ti faccio notare che gran parte delle etimologie che hai descritto si riferiscono a lingue immaginarie (protoindoeuropeo, protogermanico).
Inoltre alcune non mi sembrano molto convincenti, cioè "ae-metting" per empty, ghvar per grun e "bugge" per big (mi sembra più facile che sia bugge a derivare da big).

Comunque manca il terzo capitolo della trilogia.

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7 Anni 5 Mesi fa #9023 da Pacal
Risposta da Pacal al topic La storia nascosta
Non mi fraintendere Nomit, sono in parte d'accordo con te sulla teoria della "dispersione-confusione" delle lingue ad opera di cosiddette "divinità" che, per ridurre l'unione tra umani da governare compresero che fosse meglio non parlassero la stessa lingua. Però non posso concordare con la teoria dello "sbaglio di etichettatura" delle cose... Credo sia stato molto piu semplice che vi fossero un paio di centri di comando in tutto il mondo governati da diversi Elohim/Anunnaki che hanno, non solo insegnato lingue diverse a seconda magari della loro stessa cultura, ma che addirittura abbiamo plasmato le differenti "razze/etnie" che sono nate sulla terra (a loro immagine e somiglianza). Poi magari le famiglie etnico-linguistiche si espandono, si confondono o si estinguono ma rimane sempre il punto fisso, per me almeno, che fossero esistite delle lingue primigenie (o solo una magari) da cui sono derivate tutte le altre famiglie e lingue. Se solo pensi che nell'arco di un migliaio di anni dal latino siamo passati al francese, italiano, spagnolo, rumeno etc... ti renderai conto che le lingue hanno una capacità di evoluzione molto fluente.
Comunque sì, hai ragione sul fatto che proto indoeuropeo protogermanico etc... non essendo lingue attestate in forma scritta sono solo delle ricostruzioni, però sono ricostruzioni abbastanza affidabili.
Però Nomit... non si può fare filologia spicciola così solo per assonanze: considera che per le lingue vale di piu la divergenza, mentre la convergenza è spesso e volentieri casuale o dovuta a interferenza di prestiti.

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7 Anni 5 Mesi fa #9057 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Terzo capitolo della trilogia.

Supponiamo che gli autori della confusione delle lingue avessero schematizzato su un foglio il loro piano per la parola SI' : sulla sinistra mettono il termine originale (supponiamo il greco scritto "naì"), sulla destra le parole che lo sostituiranno (supponiamo "sim", "ken" e "ja"); e accanto alle nuove parole mettono i territori a cui sono assegnate.

In questo modo:



Il foglio con questo schema potrebbe essere stato rinvenuto dopo secoli ed essere interpretato così: Noè aveva tre figli, Sem, Cam e Jafet, e costoro furono i progenitori dei popoli che abitano nei territori elencati. Cioè "noè" era in realtà il termine per dire "sì".

Ecco perché la Bibbia, dopo l'episodio della Torre di Babele, parte subito ad elencare i discendenti di Sem.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Ghilgamesh

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7 Anni 4 Mesi fa #9132 da Tizio.8020
Risposta da Tizio.8020 al topic La storia nascosta
Guarda che "Okay" non è mica "italiano" !

Con questo sistema puoi dimostrare tutto quello che vuoi...

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7 Anni 4 Mesi fa #9134 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Non conta se è o non è italiano. In inglese dicono okay per affermare e no per negare. In provenzale antico ed in latino per affermare c'erano "oc" e "hoc est". I germanici per affermare usano "ja", gli albanesi usano "jo" per negare. Gli ebrei "lo".

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7 Anni 4 Mesi fa #9135 da Tizio.8020
Risposta da Tizio.8020 al topic La storia nascosta
Tu hai scrittto:
"Noi usiamo "no" per negare e "okay" per affermare, mentre i greci usano "né" per affermare e "ochi" per negare."

Quindi quel "noi" a chi sarebbe riferito????

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7 Anni 4 Mesi fa #9136 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
semplificazione eccessiva

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7 Anni 4 Mesi fa #9144 da Tizio.8020
Risposta da Tizio.8020 al topic La storia nascosta
Praticamente puoi affermare qualunque cosa, basta modificare quel che non ti va bene.
Una volta qui non funzionava così!

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7 Anni 4 Mesi fa #9146 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Modificare cosa? Quel dettaglio non ha nessuna importanza.

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7 Anni 4 Mesi fa - 7 Anni 4 Mesi fa #9238 da Shavo
Risposta da Shavo al topic La storia nascosta
Per chi ha seguito il lavoro di Barbiero, la "scoperta dell’università di Edimburgo" porta alle sue stesse conclusioni.

www.lastampa.it/2017/04/24/societa/la-fi...aHClP69K/pagina.html
Ultima Modifica 7 Anni 4 Mesi fa da Shavo.

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7 Anni 4 Mesi fa #9256 da ahmbar
Risposta da ahmbar al topic La storia nascosta

Shavo ha scritto: Per chi ha seguito il lavoro di Barbiero, la "scoperta dell’università di Edimburgo" porta alle sue stesse conclusioni.

www.lastampa.it/2017/04/24/societa/la-fi...aHClP69K/pagina.html


Ci hanno messo 40 anni ad arrivare alle sue stesse conclusioni, ma forse riusciro' a leggere "Una civilta' sotto ghiaccio" citato sui libri di storia

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7 Anni 4 Mesi fa #9257 da Shavo
Risposta da Shavo al topic La storia nascosta
ciao ahmbar! Avevo scritto, non ricordo in quale topic, di aver notato un collegamento col mito di it.wikipedia.org/wiki/Persefone , che ne pensi? So che wikipedia è poco affidabile riguardo a queste cose, sarebbe bello avere un buon conoscitore del mondo classico, ma già in questa pagina si notano corrispondenze con la storia raccontata da Barbiero.

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7 Anni 4 Mesi fa - 7 Anni 4 Mesi fa #9277 da ahmbar
Risposta da ahmbar al topic La storia nascosta
A proposito dei miti e della precessione equinoziale ci sono due studiosi che hanno speso una vita intera sul loro studio, Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend, se hai un coraggio da leone e un quintale di bicarbonato dovresti leggere "Il mulino di Amleto", un terrificante ma esplicativo mattone dove i due studiosi hanno evidenziato il ricorrente richiamo di moltissimi miti a questo fenomeno astronomico

Secondo loro i nostri progenitori ci hanno lasciato un messaggio/avviso che riguarda anche una catastrofe ciclica dovuta ad impatti, legata in qualche modo alla precessione equinoziale
Avrebbero utilizzato la forma "mito" perche' queste informazioni venissero sempre ritrasmesse intatte, sino al giorno in cui qualcuno sarebbe stato in grado di capire e notare anche il ricorrente uso dei numeri precessionali (12, 36, 144 etc) in moltissimi di essi, dove cambiano le storie, i personaggi, i contesti, ma i numeri sono quasi sempre quelli

Del libro non rammento particolari, ma e' vivido il ricordo del misto fascino/noia mortale che mi aveva accompagnato nella lettura, non osare chiedermi di approfondire :omg:
Ultima Modifica 7 Anni 4 Mesi fa da ahmbar.

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7 Anni 3 Mesi fa #9474 da macco83
Risposta da macco83 al topic La storia nascosta
La storia della precessione degli equinozi e' veramente interessante. Ufficialmente attribuita a Ipparco di Nicea che aveva come fonti gli scritti babilonesi, e' stata considerata un errore di calcolo per centinaia di anni visto che e' solo misurabile con radiotelescopi. Eppure lo zodiaco e' talmente importante che i Sumeri ci hanno impostato il sistema sessagesimale e la relativa misurazione del tempo attuale (come se fosse il loro orologio atomico). Per me e' uno dei doni piu' grandi che gli Dei hanno fatto all'umanita' e una della prove piu' concrete della loro esistenza/interazione con gli uomini.

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.

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7 Anni 3 Mesi fa #9475 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic La storia nascosta

ahmbar ha scritto: A proposito dei miti e della precessione equinoziale ci sono due studiosi che hanno speso una vita intera sul loro studio, Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend, se hai un coraggio da leone e un quintale di bicarbonato dovresti leggere "Il mulino di Amleto", un terrificante ma esplicativo mattone dove i due studiosi hanno evidenziato il ricorrente richiamo di moltissimi miti a questo fenomeno astronomico
...
Del libro non rammento particolari, ma e' vivido il ricordo del misto fascino/noia mortale che mi aveva accompagnato nella lettura, non osare chiedermi di approfondire :omg:

Ah ah ah, la descrizione del libro è perfetta, ce l'ho sul comodino da un anno e non sono ancora riuscito a finirlo, mi sono arenato sulla copiosa parte di appendici che di sicuro costituiscono la sezione più noiosa del già noioso volume, anche se è una lettura obbligata per chi si interessa di storia "alternativa". Un appunto però: la loro tesi è che i racconti mitologici di catastrofi cicliche sarebbero in realtà un richiamo al "ribaltone cosmico" dovuto alla precessione degli equinozi, vale a dire che secondo loro i cataclismi sono da leggersi in chiave allegorica e non come realmente avvenuti.

macco83 ha scritto: La storia della precessione degli equinozi e' veramente interessante. Ufficialmente attribuita a Ipparco di Nicea che aveva come fonti gli scritti babilonesi, e' stata considerata un errore di calcolo per centinaia di anni visto che e' solo misurabile con radiotelescopi.

Beh questo non mi risulta proprio, la precessione è una certezza scientifica da prima che esistesse il termine "scienza" in senso moderno, d'altronde da Tolomeo a Copernico ci passano 1400 anni e quindi la precessione è evidente dal confronto delle ossevazioni. Infatti non è vero che siano indispensabili radiotelescopi (perchè "radio" poi?) per misurarla, serve solo molta pazienza per accorgersi della rotazione di un grado ogni 72 anni, però generazioni di astronomi che si tramandano la conoscenza possono arrivare a scoprirla senza nessuno strumento diverso dagli occhi.

In realtà la precessione è nota da sempre e l'origine della sua scoperta si perde nella notte dei tempi, proprio come l'origine dello zodiaco che altro non è che il quadrante delle lancette dell'orologio equinoziale.

FranZη

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7 Anni 3 Mesi fa #9477 da Pyter
Risposta da Pyter al topic La storia nascosta
La conoscenza della precessione degli equinozi non aveva in passato nessuna applicazione pratica.
Tanto è vero che Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend estrapolano l'idea che avesse funzioni di racconti mitici da tramandare ai posteri, secondo esigenze che però stridono con le analisi della logica e, come dicevo prima, dell'utilità pratica, pragmatica.
Scoprirla non è una cosa facile e se anticamente lo hanno fatto allora avrebbero dovuto saper misurare anche la parallasse, cosa che non risulta.
Se ci immedesimiamo in uno scrutatore antico babilonese (mettiamo che siano esistiti davvero) allora per prima cosa bisognava essere sicuri dell'idea che le distanze stellari fossero dell'ordine di grandezza infinita e che il cielo stellato si muovesse. Bisognava calcolare la differenza di un grado in settantadue anni (e questo è già un limite), lasciare lo scritto sperando che cento anni dopo qualcun altro lo recuperasse e lo rielaborasse (il che presuppone una versione ottimistica della storia). E tutto questo perché si venisse a sapere che la precessione duri 24.500 anni? Risulta difficile pensare che qualcuno lo abbia fatto senza questa impossibile catena di sant'antonio, considerando anche l'impossibilità di collegare i dati al lato pratico di prevenire catastrofi, vista l'impossibilità di stabilire il dato iniziale della precessione stessa nel tempo.
La precessione è un'invenzione moderna.
D'altronde le tavolette dei sumeri sono stati tradotti a iniziare dagli anni quaranta del XX secolo, in piena era radiotelescopica.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)

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7 Anni 3 Mesi fa #9479 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Penso che per scoprirla sarebbe bastato che gli astronomi consultassero le registrazioni e i commenti a loro precedenti, nel corso dei millenni se ne sarebbero accorti.

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7 Anni 3 Mesi fa #9481 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic La storia nascosta

Pyter ha scritto: La conoscenza della precessione degli equinozi non aveva in passato nessuna applicazione pratica.
Tanto è vero che Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend estrapolano l'idea che avesse funzioni di racconti mitici da tramandare ai posteri, secondo esigenze che però stridono con le analisi della logica e, come dicevo prima, dell'utilità pratica, pragmatica.
Scoprirla non è una cosa facile e se anticamente lo hanno fatto allora avrebbero dovuto saper misurare anche la parallasse, cosa che non risulta.

Allora, Pyter, io apprezzo l'intelligenza che mostri nei tuoi interventi e tutto quanto, però in questo ambito ho parecchio da ridire.
Innanzitutto se parliamo di utilità della precessione degli equinozi, per l'uomo del XXI secolo, quale sarebbe? Non certo al puntamento di precisione del telescopio Hubble o a rettificare la posizione GPS dell'autostrada A4, l'unica applicazione pratica è quella dei software che permettono di ricostruire com'era il cielo millenni orsono, alla ricerca di riferimenti nell'orientamento di strutture antiche e robe del genere. Pratica che tra l'altro ha preso il via dagli archeologi "alternativi", come sottolineato nel già citato volume "Il mulino di Amleto". Anche perchè l'archeologo classico ha una formazione prettamente umanistica, per cui prima dell'intervento dei suddetti alternativi l'archeologo tipo non era nemmeno a conoscenza del fenomeno astronomico noto come precessione degli equinozi, e se lo era si trattava più che altro di un sentito dire. D'altronde per l'uomo dell'era elettrica vedere coi propri occhi la via lattea è una cosa straordinaria che richiede come prerequisito l'andare in luoghi sperduti, mentre per il pastore dell'età del bronzo era probabilmente familiare quanto lo è per noi un lettore DVD.

Detto ciò andiamo sul tecnico: la "parallasse" (che detto così non significa niente) è quanto di più lontano si possa trovare dalla p.d.e., per il semplice fatto che il secondo è un fenomeno cumulativo e l'altro no. Innanzitutto la parallasse di per sè non serve a niente, si usa per misurare la distanza delle stelle più vicine (e questo avviene da ben prima dell'avvento della radioastronomia e con svariati millenni di ritardo sulla p.d.e.), ma è un fenomeno che dipende unicamente dalla precisione degli strumenti a disposizione. La p.d.e. al contrario dipende unicamente dal tempo a dipsosizione per osservare il fenomeno, la genealogia del pastore dell'età del bronzo di cui sopra avrebbe potuto scoprirla senz'altro ausilio di una registrazione fedele di generazione in generazione di quale sia la stella polare.


Sarebbe anche bene chiarire come funziona la cosa. L'equinozio non richiede grandi conoscenze astronomiche per essere riconosciuto, giorno più giorno meno. Altrettanto dicasi delle stelle che si vedono sorgere appena prima dell'alba dell'equinozio in questione. Ora avviene che da tempo immemorabile gruppi di queste stelle sono suddivisi in costellazioni (altro concetto che si perde all'alba dei tempi) che risultano essere in numero di dodici, e sono quelle dei segni zodiacali. Hanno la stessa identica funzione delle ore dell'orologio, solo che un giro viene compiuto in 25800 anni. Però se io allineo un monumento verso est e gli do la forma di un leone, questo per gli antichi costruttori significava: "quando abbiamo costruito sta roba il sole sorgeva nel leone". Ovviamente queste sono le ipotesi complottiste, per l'archeologia ufficiale tutto ciò non significa una sega. Per l'uomo moderno l'idea di costruire una struttura che duri millenni è follia allo stato puro, ma evidentemente per chi ci ha preceduto non era così.

Si potrebbe tra le altre cose ipotizzare che l'astrologia altro non sia che un utile imbroglio per mantenere vivo il ricordo della suddivisione zodiacale, indispensabile affinchè si tramandi la conoscenza del fenomeno della precessione.

Poi la storia delle distanze stellari infinite non c'entra una mazza con la precessione. Questo rientra nell'ordine delle problematiche già esposte sopra: i primi ignoranti sul fenomeno della p.d.e. siamo noi contemporanei. Per Tolomeo la cosa era già accertata, e parliamo di uno che metteva la terra al centro dell'universo. E che tra le altre cose sapeva calcolare con ottima precisione le eclissi, cosa assai più complicata, specie nel suo sistema di riferimento geocentrico, della scoperta della p.d.e. Poi Copernico diede una motivazione di tipo fisico al fenomeno, e Sir Isaac Newton mise giù tutti i conti fatti bene e in accordo con la sua gravitazione universale. Insomma i radiotelescopi non c'entrano una cippa.

Ora, ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma chi nega che la p.d.e. sia ben nota da almeno due millenni, dal punto di vista della logica e della razionalità si pone giusto accanto ai terrapiattisti.

FranZη

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7 Anni 3 Mesi fa #9482 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

FranZeta ha scritto: Ora avviene che da tempo immemorabile gruppi di queste stelle sono suddivisi in costellazioni (altro concetto che si perde all'alba dei tempi) che risultano essere in numero di dodici, e sono quelle dei segni zodiacali.

Va detto però che i confini delle costellazioni attuali furono definiti dall'Unione Astronomica Internazionale nel 1930.

se io allineo un monumento verso est e gli do la forma di un leone, questo per gli antichi costruttori significava: "quando abbiamo costruito sta roba il sole sorgeva nel leone".

Se uno conosce la precessione può allinearlo all'equinozio/leone anche dopo millenni.

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7 Anni 3 Mesi fa #9483 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
... se è un leone. Gli egizi adoravano il gatto. E il gatto (o coniglio) è un segno dello zodiaco cinese che corrisponde ai Pesci.

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7 Anni 3 Mesi fa #9484 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic La storia nascosta

Nomit ha scritto: Va detto però che i confini delle costellazioni attuali furono definiti dall'Unione Astronomica Internazionale nel 1930.

Si vabbè ma la costellazione di Orione è sempre quella, non ha iniziato a esserlo quando gli astronomi si sono messi lì a dire ok questa è alfa orionis, ques'altra beta orionis ecc. Tanto per fare un esempio, poi nessuno sa a quando risalga effettivamente la suddivisione del piano equatoriale celeste nelle dodici case che conosciamo ancora oggi.

Se uno conosce la precessione può allinearlo all'equinozio/leone anche dopo millenni.

Cioè avrebbero fatto uno scherzo? Mah, a sto punto preferisco la tesi classica che il leone non ha niente a che fare con l'omonima costellazione. Però insomma, di leone si tratta, con tutta la fantasia vederci un gatto proprio no, anche perchè di sfingi ce ne sono anche di ben conservate e c'è poco da dire, sono proprio corpi leonini:


FranZη

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7 Anni 3 Mesi fa - 7 Anni 3 Mesi fa #9485 da macco83
Risposta da macco83 al topic La storia nascosta

FranZeta ha scritto: In realtà la precessione è nota da sempre e l'origine della sua scoperta si perde nella notte dei tempi, proprio come l'origine dello zodiaco che altro non è che il quadrante delle lancette dell'orologio equinoziale.


Ciao..!!! Mi sa che diciamo la stessa cosa. La precessione e' stata ufficialmente attribuita a Ipparco anche se ha origini molto molto piu' antiche (infatti come ho scritto lui stesso aveva fonti babilonesi). La conferma dei calcoli di Ipparco e poi di Tolomeo si e' avuta solo con i radiotelescopi perche' fino ad allora erano solo calcoli non dimostrati. Come ha ribadito Pyter, l'utilita' di creare un orologio di 24.000 anni (e uno zodiaco) e' nulla per chi viveva qui, serviva a qualcuno che avesse bisogno di misurare un arco di tempo molto lungo. E' come dire che il nostro orologio e' utile alle formiche.

allego link con piu' spiegazioni

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
Ultima Modifica 7 Anni 3 Mesi fa da macco83. Motivo: reference corretta

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7 Anni 3 Mesi fa #9487 da macco83
Risposta da macco83 al topic La storia nascosta

Pyter ha scritto: La precessione è un'invenzione moderna.
D'altronde le tavolette dei sumeri sono stati tradotti a iniziare dagli anni quaranta del XX secolo, in piena era radiotelescopica.


A me non sembra molto moderna eh..gli studi sulla precessione di Ipparco, Tolomeo ecc non c'entrano nulla con le traduzioni delle tavolette dagli anni quaranta..

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.

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7 Anni 3 Mesi fa #9496 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

macco83 ha scritto: l'utilita' di creare un orologio di 24.000 anni (e uno zodiaco) e' nulla per chi viveva qui, serviva a qualcuno che avesse bisogno di misurare un arco di tempo molto lungo

Le cose non hanno bisogno di un utilità immediata per essere scoperte e gli studiosi che si appassionano ad una materia la approfondiscono quanto possono indipendentemente dalle applicazioni pratiche. Ma anche se così non fosse, all'epoca si credeva nell'astrologia, quindi conoscere la precessione viene ritenuto utile nel momento in cui si pensa che le stelle abbiano degli influssi sugli esseri viventi, soprattutto se vengono usate per predire il futuro.

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7 Anni 3 Mesi fa #9499 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic La storia nascosta

macco83 ha scritto:
Ciao..!!! Mi sa che diciamo la stessa cosa.
...
Come ha ribadito Pyter, l'utilita' di creare un orologio di 24.000 anni (e uno zodiaco) e' nulla per chi viveva qui, serviva a qualcuno che avesse bisogno di misurare un arco di tempo molto lungo. E' come dire che il nostro orologio e' utile alle formiche.

Sì io contestavo la parte dei radiotelescopi, magari su questo rispondo in seguito dopo aver guardato il link. Però come ha già scritto Nomit questa storia dell'utilità pratica non regge molto. Primo perchè le cose possono essere indagate anche senza un'utilità immediata, ma soprattutto perchè questa utilità in effetti esiste eccome. Se io scopro un moto secolare che permette inequivocabilmente di risalire alle epoche storiche (e preistoriche) conserverei con ogni cura questa scoperta, d'altronde l'interesse per la storia non è mica una prerogativa dell'uomo moderno. Gli antichi investivano enormi risorse per tramandare nomi e fatti, legare le date alle stelle non mi sembra certo una cosa inutile o alla quale non potessero essere interessati, tanto più che chi costruiva piramidi, templi megalitici e cose simili pensava ai millenni a venire.

FranZη

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