Voci della Confederazione

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3 Mesi 3 Settimane fa #53642 da marlo
Risposta da marlo al topic Voci della Confederazione
Se non ricordo male infatti in alcune "interviste" ad anima condotte da Malanga si descriveva un futuro di macchine cibernetiche nelle quali veniva impiantata artificialmente anima.
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3 Mesi 3 Settimane fa - 3 Mesi 3 Settimane fa #53646 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione

Se non ricordo male infatti in alcune "interviste" ad anima condotte da Malanga si descriveva un futuro di macchine cibernetiche nelle quali veniva impiantata artificialmente anima.

 Si ricordi bene. Anche Budd Hopkins (il Malanga americano) ricavò una percezione simile dopo le migliaia di sedute di ipnosi regressiva effettuate sui soggetti che esaminò. Però non viene “impiantata” anima, cercano il modo di staccarla da un corpo ed attaccarla definitivamente ad un altro. In migliaia di anni, non ci sono mai riusciti perché non è previsto che riescano.

Il problema di questa IA di quarta densità potrebbe essere il raccolto. Questa entità informatica sa che gli esseri viventi hanno dentro una coscienza eterna che compie un ciclo e che finito il ciclo esisterà in un ciclo superiore, o in un altro settore della Galassia. Lei non avendo un'anima non può farlo e quando arriverà il momento del raccolto e cioè la fine del ciclo, lei non potrà più esistere.

 Gaspare De Lama (uno dei W56 terrestri) scomparso recentemente, racconta che una sera mentre era con Bruno Sammaciccia (il coordinatore terrestre dei W56) videro passare un uomo in bicicletta che procedeva senza un braccio. Da quel braccio fuoriuscivano scintille. Bruno lo riconobbe subito come uno di questi esseri biorobotici prodotti da questa IA STS di 4D, prese un mattone e voleva terminarlo. Gaspare lo fermò perché, tranne per il braccio scintillante, questo appariva perfettamente uguale ad un comune umano che va in bici. Bruno non si fece intimidire da questa cosa, ma il suo intervento non fu necessario perché appena l'uomo in bici svoltò l'angolo, ci fu un lampo di luce che lo vaporizzò. Devi vivere di persona lo shock di un'esperienza del genere per metabolizzarla davvero. .

Questo è forse l'aspetto più controverso della presenza degli alieni “cattivi” e dell'odio di alcuni umani verso qualsiasi entità extraterrestre. Cosa cazzo vogliono da noi questi alieni?

 E qui si apre un altro mondo, molto più fumoso e distorto, dove il mito si mescola con la cronaca, la luce, con l'oscurità,  dove la percezione si mescola con l'incubo, dove le cose diventano sempre più soggettive. Nel materiale non ci sono informazioni dettagliate su questa faccenda. Se si vuol proseguire nell'indagine, bisogna consultare altre fonti.
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3 Mesi 3 Settimane fa #53650 da marlo
Risposta da marlo al topic Voci della Confederazione
Confesso di aver letto veramente poco sul caso Amicizia.

Hai qualche fonte preziosa in merito?
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3 Mesi 3 Settimane fa #53652 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
C'è parecchia roba sul web. Ci sono anche i libri di Stefano Breccia

Qualche anno fa ne discutemmo qui

www.luogocomune.net/forum/ufo-e-alieni/501-amicizia
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53658 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Quella che noi umani consideriamo coincidenza, ci ha portati verso il caso “Amicizia” . Amici non è il nome di questi extraterrestri e nemmeno esiste un Pianeta di nome “Amicizia” ma questo nome è stato scelto (assieme a W56) perché in questa parola c'è la chiave di riuscita in ogni impresa terrestre.  
State uniti! E' questa la raccomandazione che le entità contattate fanno di continuo agli umani.   

 Sembra banale, ma il vero problema dei terrestri, è che non riescono a fare gruppo. Non parlo di un'unica coscienza mondiale (nemmeno loro sperano in tanto) ma parlo di gruppo, anche di sole dieci persone. Basta poco per insinuare nel gruppo l'invidia, la gelosia, il protagonismo. 

Il cervello umano lavora per schemi. Quando tu provi invidia, non è che lo decidi e pensi: “Ok, è il caso che io adesso diventi invidioso/geloso” ma lo schema parte in automatico. Basta un pensiero distorto, che poi diventa ricorrente, per ingigantire la faccenda e per creare uno schema che poi verrà alimentato da ogni input esterno e sarà poi lo schema stesso a decidere per te cosa provare.  

.Sia i negativi terrestri, che quelli extraterrestri nel loro arsenale hanno l'arma più potente in grado di smorzare qualsiasi tentativo di unione, ribellione, o rivalsa. Hanno le “bombe di zizzania”.  

Una volta lanciato questo ordigno in un gruppo di lavoro, i soggetti interessati cominciano ad avvertire i primi sintomi di diffidenza. Già dopo un po' qualcuno comincia a dire: “Si, ok, ma perché devi decidere tu?” e un altro: “Ma io non trovo giusto che....” oppure “Faremmo meglio a fare come dico io” 

..L'effetto della bomba zizzania è a rilascio lento, i soggetti sperimentano un'escalation di emozioni negative fino al punto di pensare: “Qualcuno ci sta ingannando”, o “Lo fa solo per soldi” o “Ci stai mettendo tutti in pericolo” o “E' un infiltrato, un agente delle forze oscure”. Ego, paranoie, diffidenza, cominciano a scavare nel cervello del soggetto fino a determinare la rottura e lo scioglimento del gruppo.

 Se i terrestri negativi usano molto la propaganda ingannevole e la figura del disturbatore (troll) i negativi extraterrestri fanno lo stesso usando dei “pensieri forma” che ti parlano nella testa come fosse un pensiero tuo e che si comportano proprio come un troll. Se quelli del gruppo di ricerca non sono animati da un profondo e sincero amore per la verità e per tutti gli altri esseri (compresi i negativi che vogliono che tu smetta e ti disperda) dopo un po', per un motivo, o l'altro, il gruppo si scioglierà ed i membri finiranno con l'odiarsi a vicenda. Pochi gruppi terrestri sono riusciti a produrre un lavoro pluriennale senza generare questo tipo di distorsione.  

Divide et impera” sta gente (sia terrestre, che extra) ce l'ha tatuato in fronte. Con questa filosofia sono in grado di gestire con un uomo solo, migliaia di terrestri. Con questa filosofia, sono capaci di infiltrare anche il più cazzuto dei gruppi terrestri. E ci riescono quasi sempre! E non perché sono degli abili strateghi, o dei potenti maghi, ma solo perché non ci vuole un cazzo a far perdere la pazienza, o la fiducia ad un terrestre.   

Questa cosa non capita solo ai gruppi di lavoro metafisico, ma capita spesso a qualsiasi comune, o gruppo di lavoro terrestre che si isola e cerca di essere autosufficiente.
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53659 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Esiste una certa difficoltà ad accettare alcuni tipi di informazione perché facendolo, l'essere terrestre dovrebbe riconsiderare il suo ruolo in questa vita. La consapevolezza prevede anche l'abbattimento di un certo ego/narcisismo che ti ha permesso fino ad ora di credere di essere in coscienza l'unico artefice della tua vita, che tutto quello che fai, lo fai perché lo hai deciso tu adesso e che tutto quel che ti succede, accade perché lo hai voluto tu. 

Fra debiti karmici, catalizzatori, programmazioni pre incarnative, Sè superiori ed altre varie ed eventuali anomalie, la vita di ogni essere umano terrestre appare come un modello che assomiglia tanto ad una stringa di un programma già scritto da qualcun altro e che al suo interno ha già tutte le varianti del caso.  

 Considerando la necessità per un'entità incarnata di capire un concetto, o migliorare una visione distorta, il soggetto che deve/vuole imparare questa “lezione”, sarà costretto ad affrontare la questione anche se da incarnato non vuole. Questo aspetto renderà vano qualsiasi tentativo di “svignarsela”, nel senso che se il catalizzatore che è stato posto prima dell'incarnazione in un mondo fisico, non verrà accettato e risolto, si ripresenterà, cioè qualsiasi cosa tu faccia, la tua linea temporale ti piazzerà sempre davanti ad un catalizzatore che metterà alla prova la tua capacità di aver capito la lezione. La faccenda non cambia molto, se la lezione da imparare riguarda esclusivamente l'interazione con un'altra entità, o se l'entità incarnata ha dei debiti karmici da risolvere.  

. Ci sono addirittura entità che fungono loro stessi da catalizzatore e cioè il loro compito (che non ricordano) sarebbe esclusivamente quello di “destabilizzare” le persone che incontrano da incarnati, in modo da generare in loro una “crisi” che possa dare il via ad un movimento spirituale. In qualsiasi caso, esistono numerose forze che fanno in modo che l'entità in sperimentazione si muova sempre dentro un percorso (a lui ignoto) in qualche senso programmato, per cui non totalmente genuino. Se l'umano riuscisse a vedere la vera struttura della densità in cui vive, se riuscisse a percepire che la sua vita è solo un'occasione ben calcolata e programmata che ha come unico scopo l'opportunità di provare una sensazione e di metabolizzarla, ma che ha dentro di sé anche le potenzialità per creare un'indole e cioè una conformazione vibrazionale specifica per ogni entità, vedrebbe solo uno schema predeterminato che ha già dentro di sé varie situazioni sperimentabili, che formano una ramificazione di percorsi che verranno attivati secondo le scelte che l'essere farà da incarnato. Cioè vedrebbe la sua linea temporale per questa incarnazione con tutto quello che potrebbe succedere. Invece grazie al velo ed al libero arbitrio, non vedrà le varie ramificazioni, ma percorrerà solo una vita lineare, zeppa di incognite, di ostacoli e di mistero, ma soprattutto l'essere incarnato crederà di essere lui l'unico artefice della propria vita. In effetti è così, perché ognuno di noi è davvero l'artefice della propria esistenza, ma lo siamo a vari livelli e questi livelli s'influenzano gli uni con gli altri, senza che noi ce ne accorgiamo.

Per farvi comprendere meglio cosa intendo, posso farvi un esempio ipotetico di un'entità che non esiste, o forse esiste, ma non la conosciamo. 

Diciamo che questa è un'entità di buon livello e ha deciso di reincarnarsi ancora sulla Terra perché vuole dare una mano, o vuole migliorare una sua percezione. Diciamo che questa entità essendo esperta, ha già risolto schemi karmici pregressi, o comunque non vuole assolutamente attivarne dei nuovi e allora tenderà a fare una programmazione in qualche modo “drastica”, nel senso che imposterà una linea di vita senza grossi eccessi, ma soprattutto attiverà delle forze che appunto forzeranno l'entità una volta incarnata e che la terranno lontana dalle occasioni terrestri più comuni che potrebbero creare karma, o attaccamenti straordinari. Una volta incarnata l'entità non ricorda questa programmazione e cercherà come tutti gli altri suoi simili di formarsi una carriera, di crearsi una famiglia, di poter diventare famoso e tutte le altre faccende terrestri che hanno un bacino enorme di potenzialità sia di natura positiva, che negativa, ma che potrebbero innescare karma, o attaccamento ad altre entità, o alla Terra stessa. .

Vi ricordo che l'esempio è ipotetico e il tizio che non vuol creare attaccamenti terrestri avrà le sue ragioni per farlo, comunque questa entità potrebbe essere brillante sul lavoro, ma poi succede sempre qualcosa che non le permette di occupare posti di prestigio, oppure che questa entità non riesca a formarsi una famiglia perché viene tradito/abbandonato continuamente, o continua a tradire/abbandonare il partner, o per altre mille ragioni che sembrano sfiga, ma invece fanno parte di quelle forze/paletto che l'entità si è preimpostata prima di incarnarsi. Lui/lei non ricorda tutto ciò, anzi probabilmente non ricorda manco più cosa sia il karma e s'incazza, o si deprime. Maledice dio, se credente, da la colpa alla sfiga, se non lo è. Fino a quando l'entità non scopre questo aspetto metafisico, percepirà la cosa come una maledizione e tenderà a forzare il destino, Questo creerà anomalia. 

 Come dicevo sopra, il destino di ogni entità non è propriamente scritto, ma in definitiva potrebbe essere paragonato ad una di quelle storie interattive che hanno un unico finale, ma varie circostanze che portano comunque a quel finale. Nel senso che il destino di un'entità in effetti potrebbe anche essere definito inevitabile, ma solo se lo si guarda dal punto di vista metafisico nella sua interezza, cioè in pratica il destino sarebbe la meta, o il raggiungimento di una determinata condizione a cui ogni entità deve arrivare e per arrivare a quella condizione, l'entità si muoverà secondo il proprio sentire/percepire le cose ed avrà un arco di opportunità, o scenari che una volta scelti/attivati, manifesteranno altre opportunità, o scenari concatenati che formeranno una via anziché un'altra e cioè, un modello di vita anziché un altro. .

.Per cui, potremmo dire che il destino di ogni entità è quello di imparare una determinata lezione, o di portare a termine una determinata missione, o di capire un determinato concetto, o di uscire da una determinata percezione distorta. Per riuscire in questo compito l'essere incarnato, grazie al fattore dimenticanza, grazie al libero arbitrio e grazie ad altri condizionamenti sia metafisici, che fisici, avrà a disposizione numerosi percorsi e un numero imprecisato di occasioni e cioè di reincarnazioni .

. Ritornando all'entità ipotetica che io ho scelto per farvi l'esempio. Sto tizio, se non si sveglia presto, sta inguaiato perché difficilmente capirà che questa sorta di maledizione, che fa in modo che lui riesca a creare niente di stabile, ad attaccarsi a niente e che nessuno si attacchi a lui, è roba scelta stesso da lui in uno stato metafisico e che se continua forzare la cosa, potrebbe rendere vana tutta la programmazione pre vita ed attivare karma, o comunque questioni che richiederanno in futuro un suo ulteriore intervento riparatore sulla Terra, che lui voleva assolutamente evitare.

Tutto ciò accade non perché tu, adesso umano terrestre, sei una marionetta, o un pupazzo manovrato da qualcun altro, ma accade perché ogni cosa esistente è parte di un qualcosa di più grande del solo se stessi ed è inevitabile che a volte tu possa sentirti manovrato, o indirizzato, o addirittura ingannato, o obbligato a fare qualcosa che cerchi con tutte le tue forze di evitare. Logicamente, le entità adesso terrestri, hanno vari livelli di esperienza, hanno diversi compiti da svolgere e ci sono in gioco numerose forze, in qualche modo personali, per cui i percorsi che adesso stanno percorrendo gli umani sono di varia natura e hanno vari scopi, ma comunque ognuno di noi è fondamentalmente la pedina di se stesso.

..La maggioranza dei concetti di natura metafisica, o spirituale e cioè quell'insieme di regole archetipe utili alla conoscenza e alla progressione, sulla Terra sono diventati degli slogan.

Tutto è Uno”, o “Tutto è Luce” , o “Nulla è per caso” e tanti altri concetti metafisici sono stati semplificati talmente tanto , che adesso risultano solo dei banali e stupidi motti senza senso. 

.Metabolizzare realmente il fatto che nulla è un caso, prevede una dose di studio e conoscenza dei meccanismi strutturali metafisici di base, che potranno poi metterti nella posizione di colui che davvero ha capito che nulla è un caso. Questo comporta un radicale cambiamento di paradigma e di punto di vista.
Ultima Modifica 3 Mesi 2 Settimane fa da Dipende.
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53661 da n1ente
Risposta da n1ente al topic Voci della Confederazione
Grazie Dipende!
penso che questo tizio, l'entità ipotetica siamo semplicemente tutti noi che se non ci svegliamo presto, stiamo inguaiati, ....
La domanda è... ci vogliamo svegliare?
Se rispondiamo si e focalizziamo la nostra intenzione in questo obbiettivo, che lo vedo come lo stare sulla"via" di ogni scuola autentica di liberazione esistita e vivente tra noi terrestri, oppure ci vedi qualcosa di diverso?
Allora ti chiedo, che consigli ci ha dato Ra e tutte le altre canalizzazioni, contattisti o altre fonti, esperienze che reputi di valore per aiutarci a svegliare?
Il lavoro è personale come dicevi all'inizio e o è fondamentale l'unione di un gruppo come parli negli ultimi interventi?
Perdona le domande semplici, ma l'ultimo tuo intervento, non per caso, le ha almeno catalizzate, se non cogenerate :)
Ultima Modifica 3 Mesi 2 Settimane fa da n1ente.
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3 Mesi 2 Settimane fa #53663 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Dal mio punto di vista, è una questione di urgenza. Loro ti presentano un quadro dove il tempo diventa un accessorio non importante, per cui non esiste una fine, ma ogni cosa si ripete ciclicamente, perciò tu hai tutto il tempo dell'infinita infinità per capire quel che c'è da capire. L'urgenza viene cosi' determinata non dalla mancanza di tempo, ma dalla volontà di ogni singola entità di progredire. Il tempo varia rispetto la percezione. Sono certo che anche a te è capitato di avvertire la sensazione come se le ore “volassero” in situazioni in cui si sta bene, in cui ti senti a tuo agio ed invece percepire come interminabili, le ore passate a svolgere un compito noioso o in qualche modo sgradevole. Converrai con me, che a mutare non è il tempo, accelerando, o decelerando la propria corsa unicamente per farti un dispetto, ma è la tua personale percezione di esso a mutare.La percezione, è in pratica la realtà in cui ognuno di noi vive le proprie esperienze. E' la percezione a determinare l'urgenza e le priorità delle faccende esistenziali.

 Potrebbe capitare che due personaggi, impegnati a percorrere lo stesso percorso contemporaneamente, percepiscano il tempo in maniera diversa, come potrebbe capitare fra due soggetti terrestri che decidono di incamminarsi verso una meta, ma che percepiscono la durata del viaggio in modo diverso. Per percorre un determinato spazio l'essere umano deve impiegare un determinato tempo che varia non solo rispetto alla velocità che uno impiega per arrivare, ma soprattutto varia nella percezione e cioè nell'aspettativa, o preconcetto che l'umano ha, che determinerà in lui una certa urgenza, o meno.

 Fra le centinaia e centinaia di canalizzazioni del gruppo, spesso le entità contattate raccontano una storia, una sorta di parabola stile Gesù per spiegare al gruppo un concetto, se volessi fare come loro ti direi:

 Ci sono due ragazzini terrestri, uno si chiama Diego, l'altro Ludovico. Entrambi stanno percorrendo assieme un percorso di spazio/tempo che li separa da un qualcosa che Diego percepisce come urgente, mentre Ludovico invece no. Stanno andando dalla fidanzatina di Diego.Diego va di fretta, è impaziente di arrivare alla destinazione, cammina a passo veloce come se una forza invisibile lo spingesse e quasi insulta Ludovico che si era fermato ad allacciarsi una scarpa. Per lui ci stavano mettendo un mucchio esagerato di tempo/spazio.Ludovico invece era molto più tranquillo, non sentiva la stessa urgenza che avvertiva Diego, fosse per lui si sarebbero anche potuti fermare qualche minuto a bere una bibita, o nel negozio di fumetti lungo la strada. Per Ludovico, avevano tutto il tempo/spazio del mondo a disposizione, infatti quando giunsero a destinazione, Diego esclamò “Finalmente!” Ludovico invece: “Siamo già arrivati?”

 La percezione crea il tempo, o meglio lo modella ulteriormente fino ad adattarlo alle tue esigenze. Questo capita anche quando devi imparare una lezione. Se tu non senti l'urgenza, se nessuno ti dice che hai bisogno di imparare una lezione, o di cambiare un punto di vista oggettivamente distorto, se nella meta non ci vedi un guadagno, tu potresti in teoria rimanere nel negozio di fumetti per millenni. Nessuno ti vieta di starci e hai il libero arbitrio di rimanerci fino a fare la muffa, ma comunque prima o poi succederà qualcosa, una anomalia nel sistema che ti darà l'impressione che questi fumetti che stai leggendo da varie vite, tu li abbia già letti e riletti un mucchio impressionante di volte.

 

Allora ti chiedo, che consigli ci ha dato Ra e tutte le altre canalizzazioni, contattisti o altre fonti, esperienze che reputi di valore per aiutarci a svegliare?

La risposta dovresti saperla. Tutte queste entità, che siano esistenti in altre densità, che solo nel metafisico, sono esterne al sé e cioè non possono mai raggiungere un grado di insegnamento che potresti trovare dentro di te. Anche questa frase ha perso il suo fascino perché avrai sentito milioni di volte qualcuno dire “la verità è dentro di te” ed è un peccato che sia diventata un luogo comune, perché dentro di te, a livello inconscio, esiste davvero una coscienza che esisteva prima di venire sulla Terra e che esisterà anche quando tu sarai morto. Questa coscienza sa tante di quelle cose di te e di quello di cui hai bisogno, che tu nemmeno immagini. Per cui il consiglio che danno tutti è quello di esercitarsi nella meditazione, e in tutte quelle tecniche che possano attutire il rumore disturbante che l'illusione terrestre genera di continuo.

 Prendiamo di nuovo in prestito quel tizio che si è incarnato sulla Terra stando attento al karma e gli attaccamenti terrestri. Secondo te, come farà il tizio ad essere certo del fatto che il non riuscire a combinare un cazzo di stabile e duraturo, sia colpa/merito di una programmazione pre vita? Non sarà certo RA a dirglielo e nemmeno io posso farlo. Deve scoprirlo da solo. Ha varie opportunità per farlo.

 Approcciare queste informazioni in gruppo, o da soli, è una scelta personale che ogni individuo deve fare per conto suo, in genere l'approccio a questi temi comincia da una posizione di gruppo, specie se l'avvicinamento avviene attraverso le dottrine orientali. Lì troverai i concetti di base, in qualche modo generici, che non potrai applicare a te tout court, ma per adattarli alla tua situazione, dovrai continuare ad indagare per conto tuo. Queste informazioni generano una struttura, sarai poi tu a rivestirla come credi sia meglio rivestirla.  Io sto usando degli esempi, in qualche modo, estremi, tipo l'Otello di prima che vuole provare gelosia, o questo tizio ipotetico che si programma una vita da toccata e fuga, ma in mezzo a questi personaggi ci sono miliardi di modi di esistere e di imparare una lezione. Non esiste un modello di vita migliore di un altro, come non esiste un tempo limite. La Galassia in cui esistiamo è un enorme liceo per tutti. Il Cosmo pullula di esseri che sperimentano vari livelli, o densità evolutive. Come un grosso liceo terrestre ospita una grande varietà di studenti di vari livelli, che alla fine dell'anno scolastico controlleranno in bacheca se i loro sforzi sono stati premiati, la Via Lattea ospita un numero davvero enorme di entità in sperimentazione che esistono a vari livelli vibrazionali e che per avanzare di livello, devono graduarsi, ognuno userà il tempo che gli è necessario. Dal punto di vista metafisico, non esistono errori, ma solo sorprese. Di base tu non puoi sbagliare, perché ogni scelta, anche la più oggettivamente cretina, accende uno scenario creativo con nuove opportunità di apprendimento, per cui fondamentalmente, dal punto di vista dell'Uno, ogni errore è una nuova opportunità. E' utile anche considerare quel che noi percepiamo come errori, come delle sorprese, perché quando un'entità opera in ambiente fisico spesso non si accorge dell'errore, se ne renderà conto solo quando esisterà in ambiente metafisico e, vi garantisco, che molte entità quando scoprono di aver fatto una cazzata, si sorprendono molto.
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3 Mesi 2 Settimane fa #53666 da zeppelin
Risposta da zeppelin al topic Voci della Confederazione
Ma...
Una cosa che stenta ad entrarmi in testa sono le interferenze aliene, che sarebbero quindi entità di livello superiore che vengono chi ad aiutarci, chi a curiosare, chi a rompere le balle e qualcuno magari perché non ha di meglio da fare.

Domande:
Ma possiamo vederle come uno o più livelli di quello che possono essere dei giardinieri o allevatori (quindi di terza densità) che si trovano in una valle appena scoperta e incominciano a potare e innestare piante da frutto e ad incrociare bestiame (entità di seconda densità) per ottenere ciò che serve da quel che già esiste?

Ma questi, interferendo con ula vita di un pianeta, stanno seguendo un loro disegno che si sono fatti prima dell'incarnazione, oppure vanno dove li porta il cuore? Perché immagino che anche quelli cattivi e impestati avranno un loro progetto/disegno di evoluzione e guadagnerebbero un sacco di punti creando condizioni di caos e catastrofi artificiali.

E queste entità, avrebbero quindi la capacità di trasformare degli organismi adatti a contenere esseri di seconda (le scimmie, tanto per rimanere nel classico) in organismi adatti invece a contenere eseri di terza (l'Uomo)? E non l'avesero fatto? la Terra sarebbe rimasta uno scenario per esseri di seconda o, prima o poi, avrebbe spontaneamente generato orgnaismi adatti ad ospitare entità di terza?

E qui viene da sola la domanda "cosa è un pianeta"?
E' un entità di prima densità? ha una volontà e un progetto? viene popolato spontaneamente o devono esserci esseri che guidano o forzano lo sviluppo e l'evoluzione (indipendentemente da cosa voglia dire) della vita?

Non pongo queste domande per avere soddisfazione immediata, ma perché le interferenze aliene sono un qualcosa che mi riesce difficile da mettere in ordine, e credo che una volta chiarito questo gradino mi riesca di mettere insieme altri pezzi sparpagliati che già più o meno conosco (come Malanga e Biglino, tanto per fare due esempi tra i più noti) e riuscire a dare un senso a tutto, anche se quando leggo di IA di quarta densità mi rendo conto di essere ancora un pochino pochino indietro...

 
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53671 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione

Ma possiamo vederle come uno o più livelli di quello che possono essere dei giardinieri o allevatori (quindi di terza densità) che si trovano in una valle appena scoperta e incominciano a potare e innestare piante da frutto e ad incrociare bestiame (entità di seconda densità) per ottenere ciò che serve da quel che già esiste?
 

Si, alla luce delle informazioni che loro rilasciano riguardo la Terra, possiamo vederla anche così. 

Ma questi, interferendo con ula vita di un pianeta, stanno seguendo un loro disegno che si sono fatti prima dell'incarnazione, oppure vanno dove li porta il cuore? Perché immagino che anche quelli cattivi e impestati avranno un loro progetto/disegno di evoluzione e guadagnerebbero un sacco di punti creando condizioni di caos e catastrofi artificiali.
 

La prima considerazione da fare, è il livello di queste entità, la seconda è che si sono associate. Io posso, bene o male, riportarvi gli schemi più comuni di terza densità, ma dalla quarta in su la faccenda cambia assai. Dalla 4D in poi non è necessario il velo dell'oblio ad esempio. Cioè le entità che si incarnano in quarta ricordano chi erano prima di incarnarsi e ricordano cosa devono fare. Quando “muore” un'entità 4D si stacca anch'ella dal corpo fisico e non può più operare in quella forma, ma il processo è assai diverso da quello di un'entità 3D “nativa” terrestre. La Confederazione raggruppa molti membri di quarta densità, altrettanti di quinta densità, pochi di sesta e pochissimi di terza densità. Questo significa che le interferenze aliene vengono effettuate da entità che esistono in altri cicli che funzionano molto diversamente da quelli che vi sto raccontando. Le maggiori ingerenze sono state fatte da esseri di sesta densità, sono loro che mettono mano ai corpi modificandone il DNA.

Per i negativi la faccenda è pressappoco la stessa. Anche loro esistono in vari livelli e quelli più fisicamente attivi sono quelli di 4D. Anche loro hanno formato una sorta di gruppo. Il progetto di un negativo non prevede tanti accorgimenti quanto quello di un positivo che deve stare attento a mille cose per non rimanere bloccato. Il negativo s'incarna col forte desiderio di dominare gli altri (tutti gli altri, non solo i positivi) E' questa forza istintiva che lo tiene sul percorso STS e non nasce da un programma specifico. Entrambi gli schieramenti però non possono violare apertamente la “Legge” del libero arbitrio. Le entità che sperimentano la sesta densità sono molto oltre la nostra concezione del positivo e del negativo, loro trascendono sia il male che il bene, il che forma una coscienza quasi priva di polarità, perché l'essere 6D sta lavorando per riunire questi due concetti.

 Bisogna concepire un ulteriore aspetto. I membri della Confederazione non sono tutti “alieni” e cioè incarnati in altre dimensioni, o Pianeti, ma fra di loro ci sono anche disincarnati e cioè entità che non stanno sperimentando mondi fisici, ma sono di un livello che permette loro di interagire con esseri incarnati di vari livelli. Fra questi c'è anche un gruppo di terrestri che adesso hanno una vibrazione di quarta densità e non potendosi ancora incarnare sulla Terra (ancora di 3D manifesta), lavorano solo nel metafisico. I terrestri non sono 8 miliardi, ma sono molti di più. La maggior parte di loro adesso non è incarnata, ma comunque rimangono terrestri e cioè un'entità che si è formata, o si sta formando sulla Terra, rimane un terrestre anche quando muore. 

E queste entità, avrebbero quindi la capacità di trasformare degli organismi adatti a contenere esseri di seconda (le scimmie, tanto per rimanere nel classico) in organismi adatti invece a contenere eseri di terza (l'Uomo)? E non l'avesero fatto? la Terra sarebbe rimasta uno scenario per esseri di seconda o, prima o poi, avrebbe spontaneamente generato orgnaismi adatti ad ospitare entità di terza?

Ho accennato al processo appena qualche post sopra. Sembrerebbe che sulla Terra sia successa una cosa del genere. Se non l'avessero fatto, i corpi terrestri si sarebbero evoluti fino a quel che oggi è l'aborigeno australiano, con varie differenze di adattamento geografico. Di base corto, tozzo, resistente, mite di carattere e poco belligerante.

E qui viene da sola la domanda "cosa è un pianeta"?
E' un entità di prima densità? ha una volontà e un progetto? viene popolato spontaneamente o devono esserci esseri che guidano o forzano lo sviluppo e l'evoluzione (indipendentemente da cosa voglia dire) della vita?

 Non tutti i Pianeti sono uguali. Alcuni non hanno ancora la capacità di cominciare un percorso evolutivo, per cui fanno ancora parte del solo panorama creativo. Altri pianeti, come la Terra ad esempio, questo ciclo di esperienza lo hanno cominciato diversi miliardi di anni fa. La Terra sei miliardi e mezzo di anni fa era in prima densità, poi finito il ciclo, è passata in seconda densità, circa 4 miliardi e mezzo di anni fa e ha potuto fornire le condizioni per cui forme di vita vegetale ed animale si potessero sviluppare. Circa 76.000 anni fa la Terra è passata in terza densità e questa circostanza avrebbe permesso l'evoluzione da un corpo di seconda, ad uno di terza. Quando finirà questo ciclo (ed a livello metafisico manca davvero poco) la Terra passerà in quarta densità. Tutti i terrestri che si esprimeranno ancora secondo gli schemi di terza densità, dovranno cambiare Pianeta. In definitiva un Pianeta è come un'entità, si evolve secondo uno schema di sette centri energetici proprio come fanno tutte le entità individuali. I membri della Confederazione chiamano la Terra “entità planetaria”

Non pongo queste domande per avere soddisfazione immediata, ma perché le interferenze aliene sono un qualcosa che mi riesce difficile da mettere in ordine, e credo che una volta chiarito questo gradino mi riesca di mettere insieme altri pezzi sparpagliati che già più o meno conosco (come Malanga e Biglino, tanto per fare due esempi tra i più noti) e riuscire a dare un senso a tutto, anche se quando leggo di IA di quarta densità mi rendo conto di essere ancora un pochino pochino indietro...
 

Se la tua intenzione è quella di dare alle informazioni di questo tipo (non solo queste, ma anche quelle di Malanga, Bigliono, etc.) un senso logico, o finito, dopo un po' vengono prenderti due omini della neuro per portarti al manicomio. Se vuoi un consiglio, parti da questo assunto. Non esistono alieni, ma ogni entità interferisce sulle altre esistenti a vari gradi di interferenza e da più livelli. Lo fanno non perché non hanno un cazzo da fare, o si divertono a fare gli stronzi, ma questo è il gioco delle parti, è il Gioco delle esperienze evolutive che hanno fatto in modo che l'Universo diventasse un qualcosa di variopinto ed illimitato. Quando sarai anche tu in 4D interferirai sugli esseri a te inferiori non perché ami interferire, ma perché ti darai sempre un motivo valido, importante, necessario per interferire nelle faccende di coloro che tu percepisci come in esseri in difficoltà bisognosi del tuo aiuto (o esseri da fottere ed usare se sei negativo). Mentre il mondo cerca il modo di autodistruggersi, io sono qui, in questo forum, a raccontarvi certe cose che contrastano nettamente con la realtà terrestre, come se scrivessi da una diversa dimensione distaccata dal marasma planetario.

 Tranne qualche bestia, la maggioranza dei terrestri non ama fare la guerra, la fa perché crede che non facendola possa passare per traditore, o vigliacco. La fa perché le grandi scimmie che sono al potere rendono la cosa assai gravosa ed importante. La fa perché fondamentalmente sulla Terra si sono sempre fatte le guerre. Si stima che in guerra la stragrande maggioranza dei soldati, spari di proposito nei pressi del bersaglio per non colpirlo. Le entità positive non riescono ad uccidere un'altra entità solo perché indossa una divisa diversa dalla loro. Sono costrette a farlo per difendersi. E lo stesso fa il nemico. Così avrai due schieramenti che fondamentalmente si stanno difendendo. Da chi? Da cosa? L'aggressore è sempre lo stesso e si chiama “propaganda delle grandi scimmie terrestri” che decima entrambi gli schieramenti.


Questa prima o poi darà vita ad una circostanza di guerra che tu non hai nemmeno capito tanto bene cosa è successo, ma verrai richiamato, ti verrà dato un elmetto ed una banana, ti verrà detto che la patria si aspetta da te il meglio, che il tuo coraggio sarà ricompensato e verrai spedito, assieme ad altri esseri minuti di elmetto e banana in un casino energetico, che dal punto di vista metafisico è simile alla melma. Questi campi di battaglia si riempiranno di pensieri forma negativi di dolore, rabbia, sconforto e terrore, il sangue dei corpi umani brutalmente assassinati, verrà assorbito dalla Terra come una bevanda velenosa e tossica che il nostro Pianeta è costretto a bere da millenni.

 Dopo aver distrutto tutto quello che potevano distruggere, le grandi scimmie cominceranno a ricostruire. Questo periodo di ricostruzione farà da tregua, poi si ricomincia, elmetto, banana e via di nuovo.

 Un terrestre non solo deve badare alle proprie faccende/drammi/tragedie di coppia, o familiari, che spesso creano stress e preoccupazioni di vario tipo, non solo deve badare alle proprie faccende materiali/lavorative per poter racimolare i soldi per campare, non solo deve stare attento a rispettare leggi burocratiche per non incappare in multe e stati di prigionia, ma deve pure dare conto a queste grandi scimmie che decidono che è ora di fare una guerra. E quando cazzo lo trova il tempo un terrestre per cominciare un percorso di conoscenze?  
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53672 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Forse ho capito cosa vuoi sapere

Ti spiego più tecnicamente e per sommi capi come loro dicono che avvengono questo tipo di interferenze, diciamo, genetiche.

 Se hai letto il pdf, saprai che su Marte è capitata una anomalia. Questo ha comportato una straordinarietà. Ora, in tutti i settori della Galassia esistono dei gruppi di consiglio. Ad esempio per quanto riguarda le faccende che riguardano il nostro settore (non so dirvi esattamente quanto si estende un settore) esiste il Consiglio dei Nove e cioè nove entità sagge che a rotazione presiedono questa sorta di consiglio che prende l'ultima decisione.

La Terra è un pianeta in quarantena. Se un membro della Confederazione vuole operare sulla Terra, deve chiedere il permesso al Consiglio dei Nove. Ogni grossa interferenza, che ha le potenzialità per incasinare troppo la faccenda, viene prima proposta, vagliata, discussa e poi eventualmente approvata dal consiglio.
Se il consiglio non ti da l'ok, tu non puoi intervenire. La storia della genesi terrestre è complicata ed il Consiglio dei Nove non è per nulla infallibile, per cui, fondamentalmente sulla Terra, per tentare di correggere varie anomalie, si sono accumulate anomalie su anomalie che hanno reso questi ultimi 76.000 anni molto operativi per tutti (negativi compresi)

 
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53673 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Sto notando che provo la stessa difficoltà che quelli della Confederazione dicevano di provare quando devono rispondere ad una domanda che ha dentro di sé più livelli di risposta. Ora riesco a capirli meglio.

Le tue domande abbracciano vari campi di consapevolezza ed essendo troppo poco specifiche, io devo partire dalla verità di base per poi toccare altri tipi di verità più complesse.

Se volessi assolutamente rispettare il vostro libero arbitrio io dovrei chiederti di fare domande più specifiche, ma questo non è il caso perché io non sono la fonte e queste notizie le trovate sul sito di LL/Research, però trovo comunque grossa difficoltà a rispondere a domande del genere che non potranno mai essere esaustive e io potrei anche contraddirmi se andassimo più a fondo nella questione.

 Alle tue domande io posso rispondere in vari modi, anche molto diversi tra di loro sempre rimanendo nell'arco della verità, dipende da quanto scendo in profondità. Non vorrei scendere troppo in profondità perché più scendi e più la faccenda si complica e, se volessi dare una risposta che comprenda tutte le informazioni che ho raccolto, mi ci vorrebbe un altro libro per ogni argomento. Più scendo in profondità e più ci metto del mio nell'informazione, è inevitabile che ciò accada perché l'esistenza è percezione. Io adesso, praticamente ti sto portando sulle mie spalle su di un sentiero che io percepisco come quello più plausibile secondo il mio sentire, con lo scopo di mostrarti che esiste anche questo sentiero. Quando scenderai dalle mie spalle, allora comincerà davvero il tuo percorso. Questo discorso è valido per tutti coloro che approcciano queste informazioni da una fonte esterna al sé.

  Per questo motivo, più le vostre domande sono specifiche, meglio posso dare una risposta e delimitarla entro un concetto, o una situazione. Oppure potete rifarmi la stessa domanda in un'altra forma e io risponderò usando un'altra forma.
  
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3 Mesi 2 Settimane fa #53675 da zeppelin
Risposta da zeppelin al topic Voci della Confederazione
Va benissimo così, grazie!
Per avere risposte sensate bisogna porre domande sensate, e prima o poi, magari, ci arriverò.
Per ora mi basta per cercare di mettere un briciolo d'ordine in venti e pussa anni di informazioni giudicate "interessanti", raccolte e buttate lì nel mucchio.
In questa, chiamamola, cosmologia trovo una logica, e per ora è sufficiente.
Mi dà fiducia nel perseverare con l'applicazione del motto: "essere bravi, avere pazienza", prima o poi da qualche parte si arriva!

PS: ma... se si parla di 76.000 anni...
allora Sitchin, che data l'arrivo degli Annunaki a 450.000 anni fa...
Vabbé
Sitchin lo sistemiamo un'altra volta :-D
 
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53677 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
No, anzi le tue domande hanno parecchio senso e sono suppergiù le stesse che scaturirono dalla mia confusione quando cominciai ad approcciare questo tipo di argomenti che riguardano la genesi e lo sviluppo dei Pianeti.  Le date sono la cosa più frustante di tutta la faccenda. Loro dicono che concepiscono un altro tipo di numerazione. In genere l'Universo conta su base 12 e non 10 come facciamo noi, comunque quasi tutti i gruppi che interagiscono con gli umani, hanno sperimentato in altre realtà dove si usano altri sistemi di numerazione, se a questo ci aggiungi la percezione del tempo che varia da densità a densità, ecco che le date diventano una lotteria. Spesso Ra si corregge quando ha a che fare con i numeri terrestri. 

PS: ma... se si parla di 76.000 anni...
allora Sitchin, che data l'arrivo degli Annunaki a 450.000 anni fa...
Vabbé
Sitchin lo sistemiamo un'altra volta :-D


 Lo sistemiamo adesso. Non fidatevi mai delle date (non sono importanti) e se volete fare un lavoro alla Biglino, o alla Sitchin (che è un personaggio molto ambiguo) allora io non vi servo. Quel campo d'indagine non è il mio. A me non interessa più tanto chi ha modificato i corpi e quando lo ha fatto e anche il perché lo abbia fatto è relativo, ma capisco la tua curiosità che è stata anche la mia.

 In cinquant'anni di canalizzazioni sono nate delle informazioni che è impossibile fraintendere, cioè il fatto che le Galassie si evolvono secondo uno schema che potremmo chiamare “Ottava” è talmente ridondante che se non lo vuoi considerare, lo fai a tuo rischio e pericolo. Il fatto che i terrestri esistono nella terza densità è ripetuto un milione di volte da tante fonti.I concetti spirituali che vi propongo nel pdf sono talmente ridondanti da fare schifo, o meglio il meccanismo di base è palese, poi puoi colorarlo come vuoi tu, senza però allontanarti dal senso originale.

Prendi ad esempio la “regola del 51%” , questa è comunque una sotto struttura della Legge della polarizzazione, che è un sotto prodotto della regola evolutiva che prevede due polarità. Io ho colorato questa regola presentandovi l'esempio del tipo che non s'interessa agli altri e che ingombra un marciapiede, ma è solo un misero tentativo di concettualizzare una conformazione energetica che se io fossi un matematico esprimerei attraverso formule matematiche lunghe un km. Per quanto riguarda la durata di ogni densità, loro lo ripetono centinaia di volte. Non esiste un tempo stabilito, che come la mezzanotte dell'ultimo dell'anno scocca e cambia densità, ma questo processo potrebbe durare, migliaia, centinaia, decine, di anni. Dipende da alcuni fattori, in genere metafisici. Sulla Terra, la regolarità se ne è andata a farsi benedire fin dal principio, per cui potrebbe anche capitare che i terrestri sperimentino ancora la terza densità anche abbondantemente dopo il suo scadere. La durata di ogni densità galattica è di base questa:

 Prima densità ciclo di 2 miliardi di anni
Seconda densità ciclo di 4, 6 miliardi di anni
Terza densità ciclo di quasi 76.000 anni (il fatto che sia la più breve ha un motivo specifico, serve solo per polarizzarti) ed è frazionato in tre cicli da circa 25.000 anni l'uno e lo intravedi se guardi la precessione degli equinozi
Quarta densità ciclo di 40 milioni di anni
Quinta densità ciclo di 50 milioni di anni
Sesta densità ciclo di 65 milioni di anni

 RA per percorrere il tragitto dalla terza densità alla sesta ha impiegato 2, 6 miliardi di anni terrestri. 
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3 Mesi 2 Settimane fa #53690 da zeppelin
Risposta da zeppelin al topic Voci della Confederazione
Sì, alla fine è solo curiosità.
Una volta, con i miti, era più facile: "prima" c'erano i Titani, "ad un certo punto" Zeus non è stato mangiato, "dopo" hanno governato di Dei.
Fine e tutti contenti di aver capito tutto quel che c'era da capire.
L'Uomo moderno invece è ossessionato da date, schemi, grafici, tabelle.
Chi erano i Titani? da dove venivano? Chi c'era prima? Quando è successo? Ma quindi se... allora vuol dire che...

Quindi, stendiamo su tutto il velo dell'incertezza e dell'approssimazione e accontentiamoci  di capire cosa è successo nelle linee generali e; tutto questo è vero, un giorno le risposte le avremo belle chiare. Nell'(improbabile) caso che invece non fosse vero, bhe, allora non è vero niente e quindi si perderebbe tempo nella fuffa.

Sì, il PDF l'ho finito, o almeno credo. Cioè: non mi riesce proprio di leggere un saggio dalla preafzione alla conclusione. Ci provo ma poi è più forte di me: salto qualcosa, lo riprendo, vado avanti e indietro, vengo colto da una parola chiave e leggo lì.
Ho trovato anche "Il materiale di Ra" e anche quello lo sto spulciando qua e là...

Comunque sia.
Avevo iniziato provando a scrivere anche di un caso reale relativo ad un'amica per vedere se sono riuscito a dare l'interpretazione corretta alle varie figure ma poi ho piantato lì.
Ma poi... Un po' non volevo scocciarti, poi ho pensato che sarebbe stato meglio pensarci ancora un po' su.
Prima o poi, arriverà.






 
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3 Mesi 2 Settimane fa #53692 da Iperbole
Risposta da Iperbole al topic Voci della Confederazione
Dopo tanti anni di studio di queste materie non convenzionali, che vanno dalla metafisica alla scienza esotica, posso dire di non comprendere questa esigenza insopprimibile di forzare la conoscenza in categorizzazioni del pensiero che possono servire alla mente razionale, ma non certo a quella inter-dimensionale e inter-connettibile di cui siamo ugualmente dotati.
Prima di confrontare il mio pensiero, vorrei sapere se la propria conoscenza è stata supportata da reali esperienze metafisiche/paranormali che fanno comprendere l'estensione ultra-sensoriale del nostro Io-coscienza.
Lo chiedo perchè la fuori è tutto diverso (e cangiante).
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53695 da n1ente
Risposta da n1ente al topic Voci della Confederazione
mi ci ritrovo appieno nella mente di un uomo moderno, infatti son giorni che tento invano di capire la parte di programmazione della prossima reincarnazione che dovrebbe essere una opportunità per la seconda parte delle entità di terza densità, dico bene Dipende?
Una volta trapassati, almeno in terza densità, da incarnati nello spaziotempo passiamo nel tempospazio, che come abbiamo detto "di sicuro" non è presente il paradigma del tempo. Questo ovviamente già non è così facile da digerire perchè la relazione fisico metafisico è si biunivoca ma appunto si cessa di vivere qua sulla terra fisicamente un dato attimo X e quindi ad attimo X+1 sulla terra non si è più incarnati, ma si "emerge" nel metafisico dove tutto questo paradigma cronologico non ha più valore. Poi di nuovo questa "magia" di interazione fisico-metafisico ad un certo (non so nemmeno che termine usare perchè non ci dovrebbe essere ne tempo ne spazio nel metafisico) si attua nuovamente e si ci rincarna nel fisico, Facciamo come esempio il nostro caso di terza densità, mentre siamo nel metafisico riviviamo l'esperienza da incarnati precedente, giusto? Possiamo immaginarcela come una specie di sopensione temporale forse? Però nel fisico gli attimi si susseguono e il tempo va avanti. La mia reincarnazione avviene comunque in un feto che è cronologicamente dopo la morte del mio corpo nella reincarnazione precedente, cioè non è che muoio nel 2050 e poi posso reincarrnarmi nel medioevo o durante gli egizi, giusto o non possiamo avere certezze nemmeno di questo?

Ma la domanda che mi ha mandato in vacca ogni ragionamento è sulla possibilità di programmarci le prossime reincarnazioni. A parte che mi sfugge che genere di scelte posso programmarmi, ma comunque fa acqua da tutte le parti, cioè come è possibile che possa determinarmi delle caratteristiche sul mondo fisico se il mondo fisico mentre io sono nel metafisico continua per la sua strada? Lo scenario è determinato dal mondo fisico che continua ad evolvere e sembra un paraosso insolubile come una mia scelta possa incontrarsi con l'evoluzione del mondo fisico. Se questo già non riesco a digerirlo quello che proprio manda in vacca tutto è quando viene detto che addirittura in queste scelte possono venir coinvolte anche altre entità! Ma come, oltre al paradosso precedente ora la mia scelta preincarnativa influisce pure su altre entità?? Com'è possibile che si trovino questi incroci sempre e perfettamente tra le mie scelte e quelle delle altre entità?
Solo 2 idee mi vengono in mente, la prima è che il mondo fisico non sia unico, ma qesto mi crea paradossi con qualsiasi concetto di storia o memoria akashica, cioè o c'è UNA evoluzione o se esiste tutto allora non si può parlare di NULLA, tantomeno di vite precedenti! La seconda è un po' come noi crediamo normalmente di vivere qua e che controlliamo i nostre azioni e pensieri, per poi iniziare a renderci conto di essere pensati e di aver ben poco di volontario e molto di involontario. Percui forse anche queste scelte preincarnative non siamo noi con la nostra volontà a determinarle ma sempre e comunque il se superiore che è la manifestazione del divenire.
Ultima Modifica 3 Mesi 2 Settimane fa da n1ente.
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53700 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
@ zeppelin

Quando si affrontano questo tipo di informazioni, specie se parziali, o non approfondite, il cervello ricava una sua immagine soggettiva e tenderà a dar valore a quella immagine creando un preconcetto. Anche se poi in seguito comprendi che la tua immagine iniziale era scorretta, spesso il cervello se ne fotte e continua a percepire in base al preconcetto iniziale.

 RA, ad esempio. Il preconcetto degli umani nasce dal nome e dalle cronache egizie. Dagli umani RA è visto come un singolo, come una divinità unica, mentre invece RA è un complesso di memoria sociale di diverse decine di milioni di entità. Quando Don scoprì questo fattore chiese: “Ma quando comunichiamo, RA è sempre la stessa entità, o vi date il cambio?” Ra risponde che non è importante, perché loro operano attraverso un'unica coscienza sociale. Ma sono milioni.

 Sulla Terra hanno sempre interagito entità che facevano parte di un gruppo che si è in qualche modo “fuso” formando un complesso di memoria sociale e che poi sono stati tramandati dai terrestri come un singolo individuo. E' vero quello che dici, nei tempi antichi non solo questi esseri si mostravano molto più spesso, ma la gente terrestre li dava per scontati. Da quando hanno cominciato a lavorare dietro le quinte, sono cominciate le teorie, le leggende, i miti, gli dei, dio etc.

Sì, il PDF l'ho finito, o almeno credo. Cioè: non mi riesce proprio di leggere un saggio dalla preafzione alla conclusione. Ci provo ma poi è più forte di me: salto qualcosa, lo riprendo, vado avanti e indietro, vengo colto da una parola chiave e leggo lì.
Ho trovato anche "Il materiale di Ra" e anche quello lo sto spulciando qua e là...

 Ottimo metodo! Ti comprendo perché è anche il mio modo di fare, credo che sia un fattore di risonanza, cioè un qualcosa d'istintivo che ti porta verso il momento migliore per comprendere certi concetti. Per questo motivo dopo un po' non mi sono più preoccupato della sequenza dei capitoli. Non mi scoccia rispondere alle domande che rientrano nelle conoscenze ricavabili dal materiale, Il materiale è molto ricco e cioè abbraccia numerosi concetti e numerosi argomenti, alcuni in maniera chiara, altri che danno adito a varie interpretazioni, però si riesce quasi sempre ad imbastire una risposta molto generica che spiega almeno il meccanismo. La circostanza terrestre che fa in modo che l'eccezione confermi la regola, in questi casi si comporta al contrario e cioè, è una parvenza di regola che cerca di delimitare le numerosissime eccezioni. Il libero arbitrio fa in modo che tu non possa mai trovare due situazioni identiche e fa anche in modo che le entità in sperimentazione si muovano attraverso una vastissima rete di probabilità metafisiche indeterminabili. Io, nel caso della tua amica, potrei darti ulteriori spunti di riflessione che non avevi considerato, ma mi dai l'idea di qualcuno già abbastanza dentro questi meccanismi. 

Considerare questi concetti, o queste “tecniche”, o “manovre” spirituali a livello filosofico è concepibile ed aiuta ad entrare in un'ottica diversa da quella comune. Quando devi applicare questi concetti ad un modello di vita di qualcuno che conosci bene, la faccenda si complica soprattutto per il fatto che sei più coinvolto e sicuramente avrai attivato involontariamente dei preconcetti che non rendono la tua indagine veramente pura. Quando questi meccanismi invece li vuoi applicare a te stesso, la faccenda diventa infernale perché noi di preconcetti su noi stessi, li creiamo di continuo. Però è utile farlo. In una posizione fisica tu non sarai mai certo di chi, o cosa ti muove e come lo fa, non sarai mai certo di aver vissuto già, non sarai mai certo di non avere debiti karmici, in pratica non sai un cazzo, ma hai l'istinto. L'istinto cercherà fra queste informazioni e proverà a dare un senso logico al tuo modello di vita. Tu ne ricaverai solo ipotesi ed è proprio il percorso che tu farai per determinare queste varie ipotesi, a formarti, ad aumentare i tuoi processi neuronali e ti aiuterà ad uscire dagli schemi preconfezionati terrestri, che a quanto pare, sono altamente corrotti.


@ n1ente

mi ci ritrovo appieno nella mente di un uomo moderno, infatti son giorni che tento invano di capire la parte di programmazione della prossima reincarnazione che dovrebbe essere una opportunità per la seconda parte delle entità di terza densità, dico bene Dipende?


 Non ho capito cosa intendi. Stai cercando di scoprire la programmazione della prossima incarnazione? O intendi che non ti risuona il fatto che le entità di un certo livello possano fare una sorta di programmazione per la successiva? Cosa intendi per seconda parte?

Una volta trapassati, almeno in terza densità, da incarnati nello spaziotempo passiamo nel tempospazio, che come abbiamo detto "di sicuro" non è presente il paradigma del tempo. Questo ovviamente già non è così facile da digerire....



 Non puoi digerire un piatto metafisico con lo stomaco che ti ritrovi, nel senso che ti stai incartando perché vuoi adattare le percezioni fisiche che adesso stai provando nei panni di un terrestre ai mondi metafisici che invece seguono regole diverse. La tua percezione di adesso è adatta solo alla tua sperimentazione di adesso. Nel metafisico il tempo esiste. Anche nelle densità superiori il tempo esiste. Il tempo, assieme allo spazio e all'energia, formano una struttura galattica, solo che vengono percepiti in maniera diversa.   Anche la seconda densità percepisce un tempo diverso da quello che percepisci tu. Immagina un'effimera cioè quell'animaletto che dura un cazzo ((la fase adulta dura da poche ore, a pochi giorni) immagina di poter interagire con questo essere, ti direbbe, ma come diavolo fai a vivere settanta, ottanta anni? Non ci posso credere, non ti rompi i coglioni?

 Il tempo è un flusso che cambia velocità rispetto alla posizione in cui sperimenti. A te, entità, o “spirito” che adesso si è incarnata in Italia e che sta interagendo su di un forum con altri utenti, fondamentalmente frega una mazza che il tempo vada cronologicamente quando sei incarnato e che si sganci quando non lo sei, l'obiettivo è quello di creare le condizioni per cui un'entità si trovi a dover rispondere ad un input esterno. La faccenda interessa solo a te mente/corpo che si è abituata ad una certa cronologia degli eventi, che si è abituata al fatto che ogni individuo è separato dagli altri, che si è abituata a tante altre regole terrene che, per un periodo di tempo, cercherai di usare anche appena morto.    In genere, le entità di terza densità terrestri usano incarnarsi in modo cronologico, il che non sarebbe propriamente necessario, ma lo fanno perché in un certo senso seguono la linea temporale della Terra. Alcune scelgono una sorta di continuum temporale con la vita precedente, perché vorrebbero tentare di finire un lavoro che hanno cominciato e vanno veloci, altre invece sono restie ad incarnarsi e fanno trascorrere un mucchio di anni/secoli fra una incarnazione e l'altra.

 Io ora mi fermo perché sono sicuro che starai cercando di dare un senso terrestre a queste informazioni e non lo troverai. Si genereranno nuove domande senza risposta, o che avranno per te una risposta non plausibile.

Ma la domanda che mi ha mandato in vacca ogni ragionamento è sulla possibilità di programmarci le prossime reincarnazioni. A parte che mi sfugge che genere di scelte posso programmarmi...



 Da una posizione velata non puoi ragionare su questi aspetti come fai per le tue faccende quotidiane. Se sei ancora vivo, vuol dire che hai ancora tempo adesso per fare quel che ti sei prefissato di fare prima di incarnarti. Cosa, secondo te, ti sei prefissato? Cosa senti di aver bisogno di imparare? Lo hai già compreso/percepito? Immagino di no, però la volontà di scoprirlo c'è e hai anche tempo per farlo.Tu adesso ti sei incarnato nella posizione migliore per te per raggiungere una comprensione, o per uscire da una posizione distorta (non interessa quale) La posizione “migliore” è determinata dalla tua indole, dal tuo grado di consapevolezza spirituale e dalle lezioni che devi imparare (karma e catalizzatori) La riuscita del piano dipende dalla tua volontà. Cosa te ne frega se siamo nel 1950, o nel 2135? La Terra sta generando scenari di opportunità di vario tipo da millenni.

 Tu e le “altre entità” siete come il tempo cioè esistete solo per imparare. Si vabbè, detta così sembro un cazzo di guru indiano, ma nelle fondamenta e cioè alle spalle del proiettore che proietta l'esistenza di un'ottava, davvero non esiste né il tempo e né la divisione fra le cose esistenti. Nella realtà che sperimentiamo invece, ogni cosa si adatta alle cose opportune al momento opportuno. Immagina di essere una rotella ad ingranaggio. Gli ingranaggi sono determinati dalle esperienze che hai bisogno di provare/sperimentare. Anche le altre entità hanno la stessa rotella con ingranaggi determinati dalle loro necessità. Quando t'incarni tu ti troverai a ruotare con tutte le altre rotelle terrestri e sarai attratto da rotelle che hanno la struttura simile alla tua e ti legherai a queste rotelle e per un periodo di tempo ruoterete assieme. Spesso il problema nasce quando le rotelle hanno esaurito la loro funzione, ma noi insistiamo a volere farle girare a forza.

n1ente, capisco che è complicato, ma confido anche nel fatto che se continuerai la tua ricerca personale, non necessariamente attraverso questo tipo di materiale, troverai un senso che ti soddisfi, o forse non avrai bisogno più del senso logico terreno. 
 
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53709 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Ogni incarnato terrestre, chi più, chi meno, si trova nella posizione simile a coloro che sulla Terra sono ciechi dalla nascita. Un cieco per vedere le cose, le deve toccare. Poi sarà la sua immaginazione a creare nella sua mente un corrispettivo, più o meno dettagliato, che possa dare al non vedente la possibilità di elaborare una immagine. E allo stesso modo un incarnato terrestre, non vedendo più i concetti archetipali di base, non vedendo più la sua esistenza pre incarnativa, non vedendo numerosi fattori metafisici che regolano l'esperienza evolutiva, solo toccando di sfuggita queste cose, si crea una personale immagine in testa, che nella stragrande maggioranza delle volte crea un preconcetto falso, o incompleto, o ingannevole. Proprio come lo sono i preconcetti, anche le impressioni che le entità terrestri hanno delle faccende evolutive quando sono incarnati, sono fondamentalmente imprecise, lacunose, e spesso forvianti, oppure sono difficilmente “digeribili”.

 E allora capita che in uno stato metafisico, è come se uno ti togliesse il cappuccio e tu, finalmente potrai rivedere le cose che eri costretto ad immaginare. E' in questo momento che ti rendi conto di quanto coglione sei stato a dare un giudizio categorico ad un qualcosa, o ad un qualcuno in particolare, nei panni di un essere “velato”.  Il fatto che tu sia “velato” ha un senso (nel pdf cerco di spiegarlo al meglio). Il fatto che tu stia adesso qui a cercare delle risposte a delle domande a cui nessuno sembra saper rispondere, il fatto che tu possa dubitare, il fatto che tu possa scervellarti per capire cosa cazzo ci sei venuto a fare su questo Pianeta di pazzi, il fatto che tu possa pensare che io stia scrivendo un mucchio di cazzate, è merito proprio di questa condizione di amnesia temporanea, che ti permette una maggiore autonomia per sviluppare un punto di vista squisitamente originale, ma ti permette anche di ragionarci su. Senza il velo io, te, zeppelin e anche CGS, la vedremmo in maniera sostanzialmente troppo simile per poter creare le varie anomalie che caratterizzano poi un'entità e l'anomalia maggiore in un sistema che ha un'origine unificata, è proprio quella del percorso STS. Non puoi davvero allontanarti dal sistema creativo unificato se lo percepisci in continuazione.

 Il solo fatto che dentro di te nasca la curiosità, o la necessità di cominciare questo tipo di percorso di conoscenze (non è importante la chiave d'accesso che sceglierai, filosofie orientali, testi sacri, fisica quantistica, paranormale etc.) crea già movimento spirituale ed è questo movimento che in definitiva conta davvero.
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53715 da Iperbole
Risposta da Iperbole al topic Voci della Confederazione
Non è proprio così. Gli occhi fisici vedono la realtà sulla base della capacità di riflessione della luce da parte di ogni struttura materiale illuminata. Vedi quando c'è luce e non vedi quando questa manca (buio). Quando ti togli il cappuccio e vedi con gli occhi della mente astrale, la luce diventa "intrinseca" (nessun punto sorgente) e le strutture che prima riflettevano la luce si vedono non come materia ma come energia che sostiene quella materia. Un armadio ti apparirà in negativo, nel senso che dove vedevi linee e spigoli ora vedi solo linee scure e dove ci sono i pannelli vedi un caleidoscopio pulsante di luci colorati a livello micro, come se ogni atomo producesse la sua propria luce. Le linee scure che tratteggiano la forma, stanno ad indicare la zona dove la materia perde energia per essere costretta in quella condizione.
In parole povere un corpo di energia vede l'energia, mentre un corpo fisico vede la materia.
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3 Mesi 2 Settimane fa - 3 Mesi 2 Settimane fa #53718 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Alcuni modi di fare, sono delle ottime tecniche “spirituali” che facilitano l'apprendimento. L'umiltà, la pazienza, la compassione sono comportamenti che aiutano l'interazione con le altre entità e di conseguenza dovrebbero aiutare l'entità nella polarizzazione.Prendiamo la pazienza ad esempio. L'entità che ha bisogno di allenarsi ad essere paziente, si piazzerà dei catalizzatori che in pratica la metteranno alla prova una volta incarnata.

 Io sono un tipo impaziente, sto cercando di mitigare questa mia distorsione perché è indubbiamente un intralcio a qualsiasi programma/missione io mi sia prefissato prima di questa vita. Una entità marcatamente impaziente, usa questa distorsione per lamentarsi, per assillare il prossimo, per affrettare un lavoro, o un evento che se fossero stati eseguiti con la dovuta calma, avrebbero avuto un esito migliore. Oppure questa entità potrebbe perdere subito la pazienza quando legge degli interventi cretini, o arroganti, o di un qualcuno che evidentemente non ha idea del tema centrale della discussione, che non ha capito né il contesto, né la metafora ed è solo intervenuto per far conoscere agli altri quante cose crede di sapere.

 Il primo ostacolo che l'entità troverà nella sua incarnazione è dovuto soprattutto al giudizio sottostante il sentimento di impazienza che lei prova. Ritenere che qualcosa stia richiedendo più tempo del previsto, o che un troll finisca prima, o poi per rovinare un thread, comporta un giudizio, questo giudizio crea un comportamento. Il pensiero costante diventa forma. Controlla l'ora, batte il piede, sbuffa, vede gli altri come ostacoli che le stanno facendo perdere tempo, o comincia a rispondere al troll innescando poi una reazione a catena che finirà per mandare in merda tutta la programmazione pre vita.

 Il catalizzatore ha una sua caratteristica di base, quella di farsi notare, per cui nell'arco di una incarnazione l'entità non avrà un solo catalizzatore e cioè un unico avvenimento che determinerà poi una sua reazione, ma l'entità avrà a disposizione più momenti in cui capiteranno situazioni che possano invogliarla a modificare il suo punto di vista su una distorsione che a tutti gli effetti le rallenta il programma. Se non accetterà il catalizzatore e cioè se non comincerà a cambiare atteggiamento e cioè ad imparare ad essere paziente ed ad ignorare i troll, queste noie, aumenteranno di intensità fino a diventare situazioni snervanti che sembrano perseguitare l'entità.
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3 Mesi 5 Giorni fa - 3 Mesi 5 Giorni fa #53784 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Al di là di ogni soggettività, del valore della percezione intima e personale e delle varie implicazioni metafisiche che l'entità dovrà affrontare durante un'incarnazione, il problema principale sulla Terra e cioè questo vistoso rallentamento nell'apprendimento delle lezioni di terza densità che tantissimi terrestri mostrano, è dovuto ad un conflitto “animico” di base.

Una persona molto buona, sulla Terra viene visto soprattutto come un cazzone. 

I comportamenti, i modi di comprendere le cose e poi di agire di conseguenza, formano un ambiente. I modi di fare “amorevoli” e cioè che danno priorità all'amore verso il prossimo, all'attenzione verso gli altri, alla collaborazione, all'onestà e alla fiducia, formano un ambiente STO e cioè uno scenario dove si mettono in gioco forze energetiche armoniche e dove l'opportunità vera di essere di servizio viene non solo resa disponibile, ma viene amplificata.   I modi di fare senza amore, dove si rispetta più un protocollo che le persone, dove l'attenzione verso il prossimo viene ridotta, strumentalizzata, o condizionata dal profitto, o dall'avanzamento sociale, formano un ambiente STS e cioè uno scenario che ha grosse potenzialità per l'attivazione del percorso del servizio a se stessi.

 Pensate alle istituzioni governative, o politiche in genere, quanto amore sincero mostrano verso il prossimo le entità che governano, o presiedono governi, o istituzioni nazionali/internazionali? Zero! Questo è dovuto al fatto che il potere terrestre è conteso da entità negative, non da quelle positive. Pensate all'ambiente medico istituzionale. Vi sembra un ambiente amorevole dove le entità di buon cuore e desiderose di essere di servizio agli altri possono mettere a frutto quel che hanno imparato per esprimere il proprio amore per la cura degli altri esseri? Col cazzo! La sanità terrestre, è uno degli ambienti più tossici, marci e STS di tutti gli ambienti terrestri, lurido quasi quanto l'ambiente religioso. Infatti sono tantissimi i medici onesti ed amorevoli che nei secoli sono stati sbattuti fuori a pedate nel culo dagli ambienti accademici STS. Molti di loro, fra numerose difficoltà, si muoveranno verso la medicina naturale, quella omeopatica, olistica, o comunque verso una pratica medica, più personale, meno invasiva, meno condizionata dalle aziende farmaceutiche (altamente STS) e svincolata da vari albi, o ordini di potere.

 Fin da bambino l'umano viene educato alla competizione, alla difesa e alla normalità. La normalità terrestre assomiglia molto alla modalità scimmiesca di seconda densità, per cui tutti quei bambini un po' speciali, un po' nerds, troppo creativi, o solo troppo sensibili, verranno presi di mira, o verranno emarginati.Da sempre l'obiettivo di chi vorrebbe governare il mondo, è quello di uniformare le menti dei terrestri. E' indubbiamente più facile far pascolare un gregge di pecore, che un branco misto di orsi, lupi, cani, scimmie, pavoni, topolini, elefanti, rinoceronti etc. Allora da secoli, tramite l'educazione scolastica, cercano di azzerare la creatività degli alunni che formeranno in seguito un bel gregge di terrestri adulti che adotteranno comportamenti abitudinari, molto più facili da prevedere e controllare e che si adatteranno a situazioni molto limitanti.

 Tu a scuola che tipo eri? Dicevi sempre si signora maestra? Marinavi le lezioni? Sei mai stato espulso? Hanno mai dovuto chiamare i tuoi perché hai combinato un casino? Se hai avuto problemi ad adattarti al primo livello umano di indottrinamento ed accorpamento che è la scuola terrestre, allora è probabile che tu sia un'entità già nata libera e consapevole. Questo non significa che condurrai una vita brillante, anzi, questo dipende da te, ma significa che difficilmente ti troverai facente parte della massa di ovini che viene costantemente ingannata dalle circostanze. Il bambino iperattivo, che fa un mucchio di domande, che è troppo curioso, che non la smette di parlare, di base rompe il cazzo, nel senso che tutti sperano che cresca al più presto e la finisca di rompere il coglioni, se poi il bambino iperattivo è anche violento, viene direttamente spento con l'uso di potenti psicofarmaci che faranno il lavoro che gli educatori umani non sono riusciti a fare. L'entità bambino finirà così in un mondo fatto di farmaci e terapie che lo seguiranno per tutta la vita, che gli addormenteranno la coscienza e faranno in modo che lui non possa imparare le sue lezioni metafisiche, ma almeno non romperà il cazzo al prossimo.

 E così in tutti gli ambienti lavorativi istituzionali terrestri, dove lo scenario di sperimentazione viene strutturato su basi protocollari e dove vengono utilizzati schemi di controllo, di gerarchie di potere, di arrivismo sociale, di lucri esagerati ed immeritati, di leccaculismo, di omertà, di favoritismo, di corruzione, gelosie, invidie, vendette etc.

 Nonostante i numerosi ambienti terrestri strutturati STS, i terrestri in maggioranza non hanno mai (ancora) attivato una conformazione vera STS, cioè nonostante i terrestri siano costretti a muoversi spesso attraverso scenari altamente negativi, non riescono a polarizzarsi negativamente. Questo succede per svariate combinazioni che sarebbe troppo lungo spiegare ora.La stragrande maggioranza delle entità terrestri non riesce a rimanere indifferente al dolore che il comportamento negativo genera per sua natura. Molti terrestri vengono solo condizionati dall'andazzo ad assumere un determinato comportamento negativo allo scopo di adattarsi e di proteggersi. Cioè la maggioranza delle volte che un terrestre si comporta come una merda, lo fa perché condizionato dalle circostanze e non perché lo ha realmente voluto. Infatti molti terrestri sono consapevoli del proprio comportamento disonesto/disgustoso, ma lo giustificano perché lo fanno tutti, o comunque faranno il possibile per trovarci una giustificazione di comodo. Se non ci riescono, svilupperanno rimorsi e sensi di colpa.

 Questo continuo conflitto fra i buoni propositi di partenza e l'ambiente terrestre che cerca di minarli in continuazione, oltre a rallentare il processo evolutivo e di conoscenza, manda molti terrestri dallo psicologo.La psicologia terrestre e tutte quelle discipline che studiano i meccanismi cerebrali e di comportamento, non avendo nella loro antologia, tutta la parte metafisica che compone il soggetto, non avendo alcuna percezione dell'essere totale che adesso stanno esaminando, difficilmente riescono a fare una diagnosi precisa, ma soprattutto quasi nessuno guarisce. Da qualche decennio, alcuni medici e ricercatori in tutto il mondo, stanno tentando di colmare questa lacuna, interessandosi alle faccende spirituali. A volte è capitato che il medico stesso (psicologo, neurologo) sia stato vittima di un malore/incidente e sia finito in coma, o sia morto per qualche minuto e al suo ritorno in coscienza, ha finalmente realizzato che la mente umana è legata all'essere che la adopera e che questi proviene da altre vite e che esiste in una struttura senza tempo e senza spazio. Adesso la parapsicologia è vista con meno scetticismo.

 Operare esclusivamente nel bene, sulla Terra ,è roba da supereroi, altro che cazzoni!
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3 Mesi 13 Ore fa #53810 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Scriverò gli ultimi due post, in qualche modo integrativi al pdf che ho pubblicato, poi risponderò solo ad eventuali domande, o chiarimenti, se mai ce ne saranno. Immagino che per l'ennesima volta CGS abbia deciso di non utilizzare il suo arsenale di conoscenza che ridicolizzerebbe Ra e tutti i meccanismi metafisici che vi ho descritto fin ora, non credo che i video di quei “dementi” sia tutto il potenziale offensivo di cui dispone per argomentare la sua tesi. Rimarremo ancora col dubbio.

 Il paradosso dell'esistenza Esistere in qualcosa che non esiste, è questo il più grande paradosso che ogni entità deve affrontare.Se davvero l'intera idea di creazione, parte da un concetto/pensiero unico ed infinito, capace di creare concetti finiti e di distribuirli poi attraverso un tempo ed un uno spazio illusori e che questi concetti finiti possano a loro volta formarne altri e altri ancora, utilizzando la stessa “tecnica” che ha utilizzato l'origine del concetto, creando così Universi potenzialmente infiniti, se così fosse, fondamentalmente nessuno di noi esiste davvero.

 Questa sembrerebbe la “verità” di base, ma, a livello pratico, a nessuno serve sapere questo tipo di verità, in quanto non operativa, nel senso che nell'ottica di un Universo illusorio proiettivo, questa verità servirebbe solo a farti sapere che esiste un proiettore che proietta una serie di “inganni”.
 Essere consapevoli della propria inesistenza, genererebbe l'inesistenza, per cui lo scopo principale di quel che noi percepiamo come “Creazione” (Creando) è quello di distrarre le varie percezioni che si sono formate in corso d'opera, per renderle inconsapevoli della propria inesistenza.    Per far ciò, il Creando si fa un culo che nessuno di noi riesce ad immaginare. Tutti i paradossi che le entità in sperimentazione percepiscono, sono appunto il tentativo dell'opera creativa di nascondere alcuni aspetti di base che porterebbero verso una consapevolezza finale della non esistenza individuale. Per cui, in realtà, i drammi e le tragedie terrene, il libero arbitrio, il karma, la reincarnazione e tutte le “Leggi” galattiche, non sono altro che illusioni, o distorsioni come le chiamano gli “alieni”, che formano una struttura esistenziale. Tutto esiste allo stesso tempo.

 Questo tipo di verità a noi non serve, a dire il vero, non serve manco a quelli di RA, comunque lo scopo principale, sarebbe quello di arrivare per gradi a questa, diciamo, verità assoluta. Questa conoscenza per gradi forma un percorso, questo percorso è l'evoluzione. Per percorrere questa via di conoscenza, bisogna appunto conoscere. Come si conoscono le cose? Con l'esperienza. Cosa forma l'esperienza? Le lezioni apprese. Per cui l'esistenza è un susseguirsi di lezioni da apprendere. La natura illusoria della Creazione stessa, più il libero arbitrio, fanno in modo che non esista un vero modo giusto, o perfetto, o imposto, o consigliabile di fare le cose. A meno che la percezione personale sia davvero distorta (e questo prima, o poi verrà percepito dall'entità stessa, perché causa rallentamento evolutivo), ogni essere esistente si muoverà (dal suo punto di vista) attraverso emozioni, istinto e lezioni imparate. Questo formerà un vastissimo campo di gioco su di cui ogni entità può operare, sia nel “bene” che nel “male”.

 Dal punto di vista operativo al terrestre non serve sapere che esiste nel metafisico, che potrebbe aver fatto una programmazione pre incarnativa, che si reincarna, che potrebbe essere un errante e altri fattori che vengono nascosti dal velo, o appunto il velo e cioè questa condizione di amnesia, non avrebbe senso di esistere. Il fatto che da millenni sulla Terra si sia discusso tanto su di questi temi, succede perché alcuni gruppi di umani hanno coperto questo velo con la menzogna. Una cosa è esistere in un sistema velato pulito che ti lascia libero di sperimentare/percepire/fraintendere la difficoltà dell'esistenza fisica in uno scenario che a te appare isolato da tutto il resto, altra cosa è esistere in uno scenario corrotto, falso non tanto perché nascosto dai paradossi esistenziali, ma proprio perché strutturato sulla menzogna ed il tranello. Per questo motivo sulla Terra si discute tanto di questi argomenti esoterici e lo si fa in prevalenza di nascosto. Molti terrestri sono stati perseguitati, uccisi, bruciati, derisi, imprigionati per sta roba.

 Il terrestre si trova adesso nella posizione di colui che non avendo più accesso a questo tipo di informazioni e non avendo nemmeno più la possibilità di ricavarsele in santa pace seguendo il proprio istinto, la propria percezione e le proprie necessità, in genere tende, per senso d'appartenenza, ad adattarsi alla verità istituzionale, o quanto meno quella che gli è stata insegnata (con la forza e l'inganno) fin da bambino, che sarebbe poi quel velo di menzogne che ha coperto la normale dimenticanza metafisica di terza densità. Altri cercano informazioni dall'esterno (spiriti, alieni, registri metafisici) Altri dal futuro (il Sé superiore) Altri se ne fottono e rifiutano ogni cosa che non riescono a comprendere, o replicare.   Tutto ciò, nei secoli, ha formato un fottio di dottrine “spirituali” terrestri. Alcune si somigliano, altre si contraddicono, altre ancora si combattono. Ci sono gruppi di ricerca spirituale che enfatizzano le opere di amore, disinteressandosi completamente dei meccanismi che ci sono dietro, altri invece approfondiscono proprio questi meccanismi, che dal punto di vista umano si potrebbero definire matematico/quantistici e che determinano poi le manifestazioni che ogni umano percepisce, tralasciando però il fattore “amorevole” di ogni manifestazione. Tutto ciò ha altresì formato un fottio di verità terrestri, molte di più di quante sarebbero necessarie. Queste numerose verità contrastanti e contraddittorie formano un cazzo di rumore assordante che rimbomba da secoli e secoli nel cervello degli umani che si incarnano sulla Terra, cioè, in un normale processo di incarnazione, anche se tu fossi l'essere più cazzuto della Via Lattea, t'incarneresti sulla Terra comunque in un corpo che ha un cervello già rimbambito di suo.

 Nella maggioranza delle dottrine spirituali terrestri lo spirito, o l'anima, o coscienza metafisica, viene immaginata come un'entità metafisica che prende possesso di un corpo fisico (nel nostro caso, terrestre) come se lo parassitasse, formando così due coscienze distinte e separate (quella fisica e quella metafisica) che in definitiva sono perennemente in contrasto fra di loro. Dal mio punto di vista il meccanismo reincarnativo, è più simile a quando ti fai un acido. Le droghe marcatamente allucinogene come potrebbe essere l' acido lisergico, o il peyote, portano la mente dell'assuntore in un mondo allucinatorio che comunque rimarrà tipico della mente del soggetto che ha assunto la sostanza drogante, nel senso che nessuna droga che agisce così in profondità nella psiche umana, da lo stesso effetto per tutti, ma ogni viaggio è molto personale.

 Per cui, quando ti incarni nel mondo fisico terrestre, assumi lo stesso stato di colui che si è appena calato un acido, solo che in questo caso, la droga, è lo stesso corpo chimico con cui andrai ad amalgamare le tue energie. E' come se ti calassi direttamente tutta la chimica del corpo terrestre. Appena fa definitivamente effetto (a due anni di età) tu, grazie anche all'ambiente che ti circonda, ti ritroverai completamente fatto. Sei sempre tu, solo che adesso sei talmente sconvolto da credere che il trip sia reale. Hai mai visto un tossico sotto acido? Lui è talmente convinto che gli gnomi verdi e viola gli stiano tirando la coda, che è inutile dirgli che è tutto frutto della sua mente e che lui non è provvisto di coda. Come fondamentalmente è inutile dire ad un terrestre in piena vita materiale, che lui non è solo il corpo che vive. Si potrebbe così dire che la Coscienza totale dello sperimentatore, per sperimentare nuovi ed alternativi stati di coscienza, non si cali in un corpo umano, ma se lo cala direttamente, proprio come appunto fa un tossico quando si cala un acido.

 E allora, tu non dovresti sentire questa separazione e “combattere” contro il tuo corpo (o il tuo spirito, dipende dal punto di osservazione che preferisci), ma sarebbe utile invece riuscire a farti scendere lo sballo. Beveroni, caffè bello forte, respiri profondi di aria fresca e altri rimedi utili a lenire gli effetti della sbornia, per l'essere spirituale incarnato che desidera uscire dallo stato allucinatorio terrestre ed avvicinarsi alle pratiche metafisiche, si trasformano in meditazione, yoga, studio delle leggi e degli archetipi e qualsiasi altra pratica in grado di attenuare lo sballo e di farti ritornare ad una condizione più vicina a quella personale prima che prendessi la droga. Dal mio punto di vista, risulta più pertinente immaginare un'anima che si fa un trip, che un'anima che parassita un corpo come se fosse un'entità aliena.In uno stato metafisico e cioè appena l'entità abbandona il corpo, l'effetto dell'acido (del corpo terrestre) dovrebbe svanire, invece a volte capita un qualcosa di simile all'effetto di alcuni tossici che esagerano e poi non riescono più ad uscire dal trip. Negli anni 60/70, questo tipo di droghe, fra i giovani erano usate in larga misura e a volte capitava che qualcuno ci “rimanesse sotto”, nel senso di non riuscire più a recuperare la lucidità pre sballo. Allo stesso modo, se ti fai troppo di materialità, di miti e leggende terrestri, di dogmi terreni di stampo religioso, tossici quanto un intero foglio di LSD, c'è il rischio che tu rimanga fatto anche dopo che l'effetto dell'acido dovrebbe svanire e cioè, di rimanere attaccato alle cose materiali, alla vita da terrestre, anche dopo morto.

 Per i catalizzatori funziona suppergiù allo stesso modo. Quando, nel mondo metafisico, ti viene data la possibilità, come a tutte le entità di un certo livello di terza densità in su, di piazzare dei catalizzatori, o dei moderatori, o dei motivatori, che non sono altro che strategie che sperano di posizionarti, una volta incarnato, in una posizione che t'invogli a reagire in un determinato modo, tu lo fai da sobrio. In genere è passato del tempo, o meglio hai percepito una sequenza di cose che come lo scorrere del tempo, ti hanno fatto dimenticare/sottovalutare la potenza della droga terrestre e sei sicuro che se scegli questo compagno qui, se poi ti metti questo catalizzatore qui, se dovesse poi succedere così, allora farò così ....E poi casomai potrei anche fare così, convinto che poi arrivato sulla Terra, in un modo, o nell'altro risponderai come ti aspetti che debba succedere. E invece no, già al primo boccone di droga terrestre e cioè quando sei nel ventre materno, cominciano i dubbi. Le basse vibrazioni terrestri, la preoccupazione che ti prende sempre prima di incarnarti sulla Terra e che ti accompagnerà per un po', potrebbero far sorgere in te il pensiero: “Oh mio dio, cosa cazzo ho fatto?” Però tu sai che questo viaggio lo hai scelto per imparare, per capire, per sfidare te stesso, ma soprattutto per dare la possibilità al Creatore di conoscere se stesso attraverso di te. Allora speri nei catalizzatori, intanto continui a buttar giù droga terrestre. Poi nasci, dimentichi completamente, cresci e quasi sistematicamente, non riconosci i catalizzatori che ti eri piazzato per quelli che sono e cominci a bestemmiare contro il destino, o te la prendi con chi ti sta vicino, o addirittura ti blocchi. Come se un centinaio di gnomi verdi e viola ti tirassero in continuazione la coda, gli stimoli terrestri generati dai catalizzatori e cioè dalle lezioni da imparare, o dalle situazioni che si vogliono/devono percepire, visti dagli occhi di un drogato incarnato, appaiono spesso fastidiosi, assillanti, rompicoglioni a tal punto che l'entità spesso li rifiuta senza comprenderli.

 All'entità terrestre adesso non serve sapere dell'esistenza di un Sè superiore, all'entità serve imparare una lezione, provare un percezione, o uscire da una conformazione distorta. L'entità incarnata non ricorda, per cui deve fare affidamento al proprio istinto/percezione e deve essere attenta ai segnali (specie se si ripetono) L'evoluzione non è un premio, o un riconoscimento, ma è il naturale progresso delle lezioni personali imparate.

 Che differenza c'è allora tra Dio e l'Uno Infinito Creatore? Dipende da te. Le differenze, diciamo, tecniche, sono numerose cominciando proprio dall'esistenza/non esistenza di un Essere al di sopra di tutti gli altri che in passato ha interagito con gli umani e che ha dettato delle leggi e cioè delle cose da fare, ma soprattutto delle cose da non fare, di cui non si trova altra traccia se non nelle cronache terrestri. Dipende soprattutto da quale utilizzo ne farai. Mettersi nelle mani di Dio, con cuore puro e cioè con la totale consapevolezza e fede che alla fine tutto andrà bene, equivale ad aver fiducia nella grandezza infallibile di te stesso in quanto parte del Creatore che sperimenta in un'illusione. Non c'è differenza nel risultato se l'intenzione è pura. Usare Dio per i propri cazzi, invece non va bene, nel senso che personificare questa incredibile energia creativa e aspettarsi che questa prenda posizione a favore di uno, o di un altro, è stupido e pericoloso.

 
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3 Mesi 7 Ore fa #53811 da Cum grano salis
No, 'spe che ti spiego....
Come ti avevo detto, prima volevo leggere il pdf e che lo avrei potuto fare chissà quando, poi mi ero imposto di cominciare a leggerlo, ma poi quando ho visto che mi avevi scritto che mi ero "scelto" le ipnosi (oltre 5000, di cui ignoro di che si andrà a parlare prima di cliccare play, per cui non vedo come...), allora ho deciso di fermarmi, così non avrei monopolizzato il thread.

Infatti così c'è stato spazio per altri, mentre poi nel frattempo io ho avuto sempre meno tempo per scrivere su LC (e per 'scrivere' non intendo qualche breve e sporadico commento).

Dicevo, l'impatto con quel post è stato quello che ho imparato a mie spese (per ultimo con la Tartaria) essere un'avvisaglia di una discussione muro contro muro, nel senso che per me sei già chiaramente convinto delle tesi di RA e sin da quando ne parlammo la prima volta, anche se cerchi di porti in maniera più distaccata.

Ho quindi poi deciso di cambiare strategia : una volta finiti qui gli interventi di altri, ho pensato di evitarmi ed evitarti i miei pipponi, ma di farti domande come se tu fossi RA!
Non tanto sui suoi argomenti perché sarebbe una cosa infinita e logorante, ma sul metodo che hai seguito per convincerti di certe cose, in modo di andare a monte del discorso, piuttosto che perdersi in mille rivoli andando nel merito.

Questo perché se viene fuori che il metodo non è solido, per me ne discende che ci si può risparmiare tutto quello che da questo metodo derivi.

Ma per farlo, come dicevo, vorrei quotare singole, piccole cose dal tuo testo o dai tuoi post, ma in questo periodo non mi ci posso dedicare come vorrei (cioè senza nessuna pietà verso queste entità).

Detto questo, se ti senti pronto, posso cominciare a bombardarti di domande, scaricandoti addosso tutto il mio arsenale di cose che non mi tornano in questo thread, ma il pdf lo devo leggere tutto prima per essere sicuro di cosa quotare e che non mi soddisfa come ragionamento (e per ora non se ne parla).

Avrei dovuto mettere qui e là delle faccine ma sono col telefono e temo di sputtanare tutto con l'editor, per cui può sembrare che abbia scritto con toni seri, ma in realtà sto scrivendo con il mio solito tono scherzoso (e non perculante!), non intendo fare guerre, ma solo metterti in grossissime difficoltà :-)
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3 Mesi 5 Ore fa #53812 da Dipende
Risposta da Dipende al topic Voci della Confederazione
Aspè, “convinto” è un parolone. Non è che sono convinto di queste tesi, posso dire che nel complesso mi risuonano, anche perché avrai capito che io non mi baso su di questa unica fonte. Il mio invito è sempre stato quello di darti la possibilità di esporre con chiarezza la tua tesi (che io, per molti fattori, non reputo folle) ma non per controbatterla, solo per comprenderla meglio e per dare agli altri la possibilità di scegliere quale considerano più plausibile, o risonante. Pensavo che tu avessi la tua tesi già pronta, prima che io scrivessi su di questo materiale specifico.

 Rispondere alle tue domande come se tu fossi Piero Angela ed io RA? Un po' m'impressiona, però come ti ho già scritto più volte, di fondo esiste un meccanismo, anzi vari meccanismi che io preferisco chiamare metafisici, molti altri preferiscono il termine “spirituale”, che non potrei mai spiegarti in dettaglio, mostrandoti prove, o evidenziando la logicità di ogni concetto perché tutto si basa sulla percezione personale e dalla posizione in cui ci troviamo (incarnati di terza densità) che ci permette di intuire più che di comprendere davvero certe faccende. Succederebbe la stessa cosa a parti invertite e cioè nemmeno tu puoi portare prove incontestabili, ma puoi esporre la tua tesi ed arricchirla col tuo punto di vista.

 Io credo che i più grossi fraintendimenti sulla Terra, siano nati quando abbiamo perso il concetto di originalità che caratterizza tutte le entità di terza, ma soprattutto i terrestri. Voglio dire che non siamo tutti uguali, anzi siamo molto diversi ed ognuno di noi è arrivato qui per vie traverse (alcuni molto traverse) e questo forma un quadro metafisico terrestre molto simile al quadro fisico che sperimentiamo tutti i giorni.
 Immagina di essere disincarnato ed interessato ai terrestri. Non avendo mai avuto a che fare con alcun terrestre, mi chiederai: “Ma come sono i terrestri?” Oppure: “Mi sapresti dire come si vive sulla Terra?” E io come ti rispondo? Potrei, in maniera molto generale tentare di spiegarti che la faccenda varia rispetto a numerose variabili, ma potrei ad esempio parlarti del dolore causato dal tradimento in generale, o che so, potrei cercare di farti comprendere cosa si prova ad essere gelosi, o cosa sono i soldi e a che servono e cioè i meccanismi generali dietro al danaro, ma non posso mai dirti come sono i terrestri, o come si vive sulla Terra, o di quanti soldi disporrai, posso solo esporti alcuni meccanismi di base a cui i terrestri sono in genere sottoposti. Stessa cosa capita per quanto riguarda le questioni metafisiche. Questo tipo di informazioni possono solo darti un accenno, un input, non possono assolutamente rispondere a tutte le tue domande.

 Puoi anche cominciare a scaricare l'arsenale, chissà sta storia dove ci porterà, di sicuro non a litigare, o ad essere aggressivi, perché (e mi costringi a ripeterlo ogni volta) io non credo in queste informazioni, fondamentalmente non mi fido di alcuno, sia fisico, che metafisico. Ad esempio, anche io avrei un fottio di domande da fare a RA, (alcune molto personali) e ci sono parecchie cose che mi tornano molto meno, ma preferirei non farlo, perché voglio scoprirlo da solo, il divertimento è tutto lì. Non devo difendere questo materiale, perché oltre al fatto che non ha bisogno di difensori, come cazzo si fa a difendere un'illusione?

 Questo materiale è davvero in qualche modo “quantistico” e cioè risuona rispetto l'osservatore. Alcuni, appena cominciano a leggere, percepiscono qualcosa che risuona con una percezione intima che non si può spiegare a parole, altri invece ci vedono Lucifero, altri solo una perdita di tempo. Chi dei tre ha ragione? Ecco, dal punto di vista di RA tutti e tre hanno ragione rispetto al loro punto di vista. Si vabbè, ma che cazzo di risposta è questa? Eh lo so, ma per spiegare alcuni concetti, quelli della Confederazione (ed altri) ci stanno su da decenni.

 Si, so che anche se sembri serioso dal tono stile forum, sei un tipo intelligente ed ironico a prescindere da quante faccine metti, io del resto, potrei apparire come un maestro spirituale, che è la cosa che sinceramente più mi starebbe sul cazzo. Ti chiederai allora perché negli ultimi anni sto insistendo con sto tipo di materiale? Boh, un po' perché sta roba inevitabilmente me la trovo fra le palle in varie salse e circostanze e non posso ignorare la cosa. Un po' perché il mondo delle grandi scimmie, ma ha un po' rotto i coglioni e in questo momento preferisco scrivere in un forum che solo pochi bazzicano. Un po' perché, nel materiale spesso ho trovato alcune espressioni di incoraggiamento che hanno aiutato molti terrestri a superare momenti duri e a non rinunciare alla lotta.

 Approfitto di questa mia ultima affermazione per chiudere i miei interventi che si legano in qualche modo al pdf, ma che non ho inserito. Poi. CGS, quando vuoi comincia a sparare.

 In questi 50 anni di informazioni sotto forma di canalizzazione, si riesce ad intravedere un aspetto non manifesto, ma ricavabile dal comportamento di queste entità aliene alla Terra, che sanno fin troppo bene le implicazioni ed i condizionamenti che queste informazioni possono generare in un'entità incarnata. Loro sanno anche che questo tipo di informazioni saranno catalizzanti solo, o soprattutto per una categoria di persone terrestri, gli Erranti, o almeno per tutti coloro che sono già di un buon livello vibrazionale, ma che adesso sono travolti dall'illusione terrestre crudele che stanno sperimentando e che hanno la testa zeppa di domande senza risposta.Gli incoraggiamenti che loro fanno di continuo, sono rivolti soprattutto a questa categoria di entità di buon livello incarnatesi sulla Terra, che sperimentano spesso un dolore/insofferenza maggiore di un'entità terrestre massificata.

 Quando un Errante, o un'entità in qualche modo un po' più esperta, tramite queste informazioni riscopre la sua vera essenza, o quanto meno, viene a conoscenza di altre diverse implicazioni che lui percepiva lontanamente, ma che non aveva considerato, c'è il rischio che desideri di ritornare immediatamente nello stato metafisico. Un'entità esperta, specie se Errante di quinta, o sesta densità è come se avesse uno spirito alto sedici metri costretto a vivere in un corpo di un metro e settanta/ottanta. L'Errante ha dimenticato di essere tale e queste informazioni potrebbero risvegliare in lui la voglia di tornare ad essere libero, la voglia di giocare con la Luce, di spostarsi col pensiero, di visitare altri mondi, di fondersi con una nebulosa, invece di rimanere qui in questo ambiente pesante, faticoso, in cui si sente vulnerabile, impotente e alla mercè di grandi scimmie burocratiche, o guerrafondaie. Bene, o male, quasi tutte le entità di questo tipo, hanno almeno una volta pensato al suicidio per problemi esistenziali. Per questo motivo le sedute sono zeppe di messaggi di incoraggiamento da parte di queste entità che nonostante siano consapevoli, anzi proprio perché sono consapevoli del fatto che gli umani vivono immersi in un'illusione che ha preso una “brutta piega” e che hanno dimenticato chi davvero sono, cercano di ricordarti che sei stato tu a scegliere di venire qui e che lo hai fatto non solo sapendo benissimo a cosa andavi incontro, ma la consideravi pure una grossa opportunità, ma soprattutto cercano in tutti i modi di dirti che nonostante le apparenze tu non sei mai solo, non sei mai perso, non sei mai dimenticato/abbandonato, anche quando senti di essere il più impacciato, intimorito, sfigato, coglione e disadattato del mondo.

 Vedi di non morire

 A volte potrebbe capitare che in questi gruppi di ricerca metafisica, i ricercatori vengano contattati da entità che hanno lasciato la Terra per propria mano. Oppure potrebbe capitare che in una seduta d'ipnosi regressiva, il soggetto scopra che nella vita precedente si è tolto la vita.C'è una emozione particolare che spesso chi si è suicidato manifesta quando viene contattato. Questa emozione non è vera e propria tristezza e nemmeno rabbia, è un qualcosa vagamente simile alla vergogna. Cercherò di fare un esempio che più si avvicina allo stato di sconforto che generalmente le entità di un certo livello che si sono tolte la vita, mostrano più spesso.

 Hai mai gareggiato in sport di squadra a livello agonistico? Se ti è capitato, allora capirai meglio l'esempio che sto per esporre, se non hai mai provato la sensazione di essere in una squadra e di gareggiare per la vittoria, cercherò di farti provare quel tipo di sensazione che potrebbe capitare quando decidi di abbandonare la vita in corso.

 Immagina di essere un giocatore di una squadra di undici elementi. Immagina di essere nel bel mezzo del campionato e di giocare in trasferta contro una squadra famosa per avere la tifoseria più criminale del Paese. Immagina che già da alcuni giorni sia tu che i tuoi compagni, riceviate minacce di morte. La vigilia della partita è assai tesa, non hai dormito tutta la notte e hai perfino meditato di far finta di non sentirti bene per non affrontare il match. Sei comunque arrivato allo stadio. La folla t'insulta, qualcuno sputa. Tu cominci a desiderare di non essere lì. Il mister vi incoraggia, alcuni tuoi compagni non sembrano spaventati, anzi questo clima li galvanizza, altri invece sono in silenzio, cercano la concentrazione. La partita comincia, sei teso, stai giocando male, un tizio sugli spalti ti ha appena mostrato un'arma gridando: “Tu stasera a casa non ci torni vivo”.

 Sei spaventato, non riesci a gestire le giocate come vorresti e pensi di non farcela. Allora comici a rallentare, sbagli quasi di proposito perché l'unica cosa che a te interessa adesso, è andare sotto la doccia e tornartene a casa. Alla prima occasione, dopo lo scontro con un avversario, fai finta di esserti infortunato e chiedi la sostituzione. Il mister ti guarda con l'aria un po' rassegnata e cerca di convincerti a rimanere in campo, perché lui non aveva in mente di sostituirti e ti dice: “Sei sicuro di non farcela?” A te interessa solo lasciare questo ambiente di merda dove per te è impossibile giocare, fai di si con la testa e facendo finta di zoppicare, ti avvii verso il bordo del campo. Esci, ma non vai direttamente sotto la doccia, rimani in panchina.

 Ora che non sei più al centro dei riflettori, guardi la partita in un modo diverso. Vedi coloro che ti volevano morto, che adesso se ne fottono di te, perché tu oramai sei fuori dal gioco. Dalla panchina riesci perfino a vedere che lo stronzo fra il pubblico, che mentre eri in campo ti aveva mostrato un'arma, aveva solo preso in prestito la pistola giocattolo del figlio e adesso se la ride, ma la cosa che più ti fa sentire una merda, è vedere i tuoi compagni che, nonostante tutto, stanno ancora in campo e stanno dando il culo. Vedi che sudano, si sbattono, si beccano gli insulti e le pernacchie, prendono e danno calci. Tu adesso sei protetto dalla panchina, non sei più così teso. Allora vorresti rientrare, vorresti una seconda possibilità, ma sai che una volta sostituiti non si può più essere riammessi in quella partita.

 Questo esempio è la situazione più vicina che ho trovato che potrebbe vagamente assomigliare alla sensazione che molte entità di un certo livello, provano dopo essersi tolte la vita. La sensazione di aver rinunciato troppo presto, o perché ingannati dalle circostanze, o perché avevano ingigantito il catalizzatore, potrebbe generare nell'entità suicida questa sensazione di, diciamo, imbarazzo/vergogna.

 Il “tocco leggero” è un'espressione che quelli della Confederazione a volte usano e che sta ad indicare quel giusto grado di consapevolezza ed ironia che hai bisogno per superare una crisi che appare insormontabile e crudele e che se non affronti, ha il potenziale per creare un blocco, o un'ossessione.

 “Mi fiderò. Confido che qualunque siano le apparenze superficiali, qualunque siano le minacce o i disastri che potrebbero sembrare in agguato dietro l'angolo, confido di essere nelle mani dell'Essere Infinito. L'intelligenza umana che utilizzo per analizzare e guidare il mio viaggio e fare delle scelte non è che un piccolo riflesso di un'intelligenza infinita dalla quale sono inseparabile. Quell'intelligenza è con me, è in me, è in ogni momento e in ogni persona che incontro, è nel disegno di quell'illusione attraverso la quale viaggio. E quell’amore e quella consapevolezza infiniti supportano ogni mia decisione e sono accessibili e sfruttabili in modo più consapevole e palpabile in proporzione alla misura in cui posso imparare fedelmente a liberare la paura; l'ansia per ciò che potrebbe accadere; il desiderio di controllare ciò che è fuori dal mio controllo; e apro il mio cuore e confido che amando, praticando l'amore su me stesso e sugli altri sé e intendendo cercare la luce, mi sostengo. Non sono perso.”
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