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Voci della Confederazione
.Perché poi, come succede nel metafisico, attiriamo a noi entità che litigano su di un concetto e il thread se ne va in vacca.Mi dispiace che tu ti sia sentito offeso, comunque sei troppo permaloso per questo thread.
La chiesa terrestre è uno dei quartier generali di queste forze oscure che da millenni opprimono gli umani. Questo è un fatto. Che possa esistere qualche prete buono non è rilevante.
Sarebbe interessante approfondire questo tuo punto di vista, se ti va....è che il rapporto che indubbiamente non può non esistere tra i fenomeni para-normali e l'uomo stesso, NON è un rapporto che si possa descrivere nei termini di una normalità di vita, ma è al contrario un rapporto NON definito e apparentemente non definibile, perché è un rapporto con ciò che nell'uomo stesso va oltre la sua espressività "normale", ciò che lo trascende o che comunque è diverso da ciò che l'uomo di solito è abitualmente. E' un discorso a mio modo di vedere, che può apparire difficile, ma NON lo è.
Qui nessuno è maestro, nessuno sa la verità e nessuno vuole imporre il proprio pensiero agli altri. Non esiste un moderatore, però io che sono l'autore del thread, preferirei che si vedessero le cose sotto una luce diversa. Il tuo intervento di apertura innesca la possibilità di rimanere fermi a vecchie forme di pensiero che hanno la capacità di moltiplicarsi all'infinito. Nel senso che se volessimo davvero parlare della chiesa e dei preti ad esempio, dal mio punto di vista il thread è già andato in merda. Comunque sentitevi liberi di scrivere quel che vi pare e succeda quel che deve succedere
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Le informazioni sono sempre le medesime, ma le stesse si sono evolute rispetto a 1.000, 100 anni fa, molte stanno cominciando a perdere quella patina di segretezza e di mistero che le circondava e che le rendeva inavvicinabili.
Il velo della dimenticanza, o velo dell'oblio, o velo di Maya, chiamatelo come vi pare, ma esiste un'altissima possibilità che l'umano sia velato di proposito dal sistema creativo stesso e che entità negative usino questa opportunità per accecarti. Il velo è denominato velo, appunto perché il suo scopo d'origine, dovrebbe essere quello di velare alcune consapevolezze, non di nasconderle completamente. Se l'obiettivo del velo fosse quello di accecare completamente gli umani, si sarebbe chiamato “la benda dell'oblio”, o “il panno dell'oblio”, o “il telo dell'oblio”. Per numerose combinazioni, o anomalie, il velo terrestre assomiglia più ad uno di quei cappucci neri che qualcuno dietro di te ti ficca all'improvviso in testa per rapirti e portarti in un luogo che deve rimanere segreto.
Ci sono concetti di base, trattati in maniera molto generalista (non si potrebbe fare altrimenti) che, dal mio punto di vista, alla luce delle nuove ricerche nel campo del paranormale, o della parapsicologia, possono innescare nuovi punti di vista.
Un tema che mi ha subito colpito quando lo lessi per la prima volta è la connessione tra il sè superiore al sè futuro, non mi ricordo ora se si parla di una densità specifica ma credo che poco importi.
Nessuno di noi ha la verità in tasca certo, ma proverò a porre le domande che genuinamente mi vengono su questo materiale così "trascendente" rimanendo in ascolto di quello che potrà eventualmente emergere.
Dipende, quando parli giustamente, che dopo aver fatto un po' di strada anche in gruppo e aver trovato una comprensione di base poi ognuno se desidera proseguire deve per forza di cose trovare le risposte in se stesso. Ecco questo se stesso pensi/pensate che sia il se superiore?
Quello che manda in vacca il ragionamento logico su questo aspetto del se superiore, è che questa versione di se stessi che è in una dimensione superiore alla nostra attuale perchè futura, quando ha fatto la sua esperienza per es. in terza densità, non aveva un sè superiore? E qua scatta tutto l'incasinamento logico legato al tempo cronologico, Se io ora ho un se superiore che ha già fatto il percorso che separa me da lui, questo percorso non può cambiare? Se così fosse i vortici di probabilità, il libero arbitrio se ne vanno in vacca giusto? Comunque già il solo fatto che io ho un sè superiore e lui (il mio se superiore di ora) se lo è per me ora, non ha avuto lui stesso come se superiore, questo pone me e lui in due linee di esperienza diverse? Ma se siamo in due linee di esperienza diverse può essere il mio sè superiore?
Chiedo perdono per non essermi presentato e essere giunto qua direttamente con questa domanda, grazie a tutti!
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Bella domanda! E anche molto complessa ...Che avrebbe bisogno di una quindicina di pagine A4 per rispondere.Quello che manda in vacca il ragionamento logico su questo aspetto del se superiore, è che questa versione di se stessi che è in una dimensione superiore alla nostra attuale perchè futura, quando ha fatto la sua esperienza per es. in terza densità, non aveva un sè superiore?
Nel materiale si parla molto del sé superiore, che a volte viene chiamato “Superanima” “Oversoul”. Ho dedicato un paragrafo nel pdf, però capisco che è un concetto difficile da metabolizzare perché in questo paradosso sono coinvolti, il tempo, lo spazio ed il libero arbitrio.
Il sé superiore è un'opportunità di ogni entità esistente che risiede a metà percorso della sesta densità. Ogni essere esistente ha un suo corrispettivo nel futuro, non ogni umano, ma ogni cosa esistente, anche il tuo gatto ha un Sè superiore che esiste in sesta densità.
Paradosso del tempo. Il tempo funziona solo per dar modo alle entità, fino ad un certo livello, di sperimentare una sequenza di avvenimenti. Il tempo cronologico viene usato solo quando sei incarnato in terza densità, appena l'entità si stacca dal sistema, non vive più un tempo cronologico, ma una specie di tempo mnemonico e cioè un susseguirsi di azioni che determinano una sequenza che l'entità ricorda. Cioè se un essere che abbandona il corpo, rimane legato alla terza densità, non percepirà più il tempo cronologico dei terrestri, ma percepirà il distaccamento dei due principi (tempo e spazio) che nella densità fisica sono legati. In parole povere, se tu discuti con un essere disincarnato, o non incarnato in un sistema di terza densità ed interrompi all'improvviso la comunicazione, quando la riprenderai dopo 5 anni, l'entità continuerà dall'ultima parola detta, come se la comunicazione non fosse mai stata interrotta. Logicamente non è che l'entità rimane lì con la frase interrotta a metà e aspetta 5 anni che tu torni, ma per lui non c'è stata alcuna interruzione.
Il tempo è un inganno e più avanzi nelle densità e più comprendi che può essere usato come qualsiasi altra energia/flusso che struttura l'Universo. Sia il tempo, che lo spazio, ma soprattutto la moltitudine, non vanno molto d'accordo con l'infinito. Non può esistere infinito senza unità. Il concetto di infinito può essere identificato soltanto dopo aver concepito l'unità di tutte le cose, che legate tra di loro, formano un infinito. Ciò che è infinito non può essere molti, poiché la molteplicità è un concetto finito. In un Creatore Infinito c'è solo unità.
In effetti se uno volesse tracciare una linea ipoteticamente infinita, la stessa linea deve, per forza di cose, essere unita senza soluzione di continuità e dovrebbe dirigersi verso l'ignoto e cioè una posizione infinita, talmente distante dall'osservatore da apparire appunto come infinita. Se questa linea retta la si curva fino ad ottenere un cerchio, l'ipotetico sperimentatore viaggerebbe su di un binario che, dal suo punto di vista, non ha una fine. Per questo motivo si potrebbe anche dire che le faccende esistenziali vengano regolate da cicli e cioè da sistemi circolari che danno l'impressione che le cose siano infinite. Le cose infinite non hanno un tempo e manco uno spazio, le cose infinite sono astratte come il tuo pensiero, per questo motivo, forse avrete sentito a volte dire che noi esistiamo in un pensiero, o molto più pittorescamente, viviamo nel sogno del Creatore.
Esistere in qualcosa che non esiste, è fondamentalmente il Gioco esistenziale che da tempo senza tempo, in luoghi senza luogo, si manifesta come scenario di conoscenza e percezione, generando di continuo nuovi inganni in grado di generare nuove anomalie e cioè nuove distorsioni creative dell'inesistenza di base, che da queste viene costantemente nascosta.
Non esistendo un tempo basale, fondamentalmente tu non hai solo un Sè superiore, ma hai milioni di te in diversi tempi, in diversi luoghi, in diverse densità della Creazione che stanno sperimentando contemporaneamente. Tutti questi te, stanno sperimentando varie linee temporali che non hanno in realtà una cronologia (visto che sono simultanei). Il tuo Sè superiore stazione al livello massimo possibile, cioè se il tuo Sè superiore facesse ancora qualche passo in avanti si troverebbe poi in settima densità e da qui non può più esistere come sperimentatore, per cui occupa la massima posizione sperimentabile come individuo finito, che si trova appunto oltre la metà della sesta densità. Per questo motivo il tuo Sè superiore si trova lì.
Ci siamo? Ora, se metabolizziamo il fatto che alla base, nelle fondamenta creative, il tempo non esiste, ne ricavi che il tuo Sé superiore, sei tu nel futuro. Questo risponde alla tua domanda
Certo che ce l'aveva, perché sei sempre tu in varie porzioni dello spazio e del tempo galattico. Tu e il tuo Sè superiore non siete due individui diversi, siete due porzioni di te stesso e fra te e lui ci sono milioni di porzioni di te stesso e questo è sempre e per sempre. Cioè il tuo Sè superiore quando sperimentava in terza densità sulla Terra, sai chi era? Sei tu ora. Lo sta facendo ora tramite te!!….quando ha fatto la sua esperienza per es. in terza densità, non aveva un sè superiore?
Cazzo lo so che è un casino, ma immagina te in un cerchio. Questo cerchio è l'infinito. Ora, dividi questo cerchio in sei porzioni. Su questo cerchio disegna decine di migliaia di puntini che si stagliano per tutte le sei porzioni del cerchio. Quei puntini sei tu. Guarda il puntino nella sesta porzione, guarda quello in terza e rispondi alla tua domanda.
Ovvero: io voglio o devo fare esperienza come cacciatore di balene, prendo Moby Dick e mi identifico/incarno nel capitano Achab.
Posso cambiare qualche dialogo, posso scegliere la marca di rum, posso anche scegliere se ho la gamba di legno a destra o a sinistra, ma il mio destino è quello di venir trascinato nei flutti dalla balena bianca, perché quello è il libro che, per un motivo o per l'altro, mi son trovato a leggere.
E magari un'altra superanima mio compare lo sta leggendo contemporaneamente a me e s'è scelto la parte di Ismael, quello che nel libro dell'altra volta era mio fratello Ivan Karamazov...
E la lettura posso interromperla, farmi un sonnellino o colazione, e quando torno sul libro non ho perso un secondo della narrazione.
Possiamo dire che funziona in un modo simile?
Non ho ancora letto tutto il volume 1, anche se ho letto tutto il forum del materiale di Ra.
Però ho tentato di scaricare il tomo completo e non ci sono riuscito, perché mi dice che è stato cancellato (vedi commento sopra)
Comunque sia, grazie del tempo e delle energie che dedichi alla divlgazione di questo materiale.
A me risuona, ha risuonato da subito, ed è bello leggerle tutte belle ordinate!
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Certo che possiamo dirlo. Grazie zeppelin , la tua metafora è perfetta. Grazie, mi è piaciuto leggerla.Possiamo, come metafora, pensare che la nostra "superanima" faccia esperianza come noi si legge un libro?
Ovvero: io voglio o devo fare esperienza come cacciatore di balene, prendo Moby Dick e mi identifico/incarno nel capitano Achab.
Posso cambiare qualche dialogo, posso scegliere la marca di rum, posso anche scegliere se ho la gamba di legno a destra o a sinistra, ma il mio destino è quello di venir trascinato nei flutti dalla balena bianca, perché quello è il libro che, per un motivo o per l'altro, mi son trovato a leggere.
E magari un'altra superanima mio compare lo sta leggendo contemporaneamente a me e s'è scelto la parte di Ismael, quello che nel libro dell'altra volta era mio fratello Ivan Karamazov...
E la lettura posso interromperla, farmi un sonnellino o colazione, e quando torno sul libro non ho perso un secondo della narrazione.
Possiamo dire che funziona in un modo simile?
Si, avevo letto, scusa se non ti ho risposto, ma pensavo avessi poi letto la risposta che ho dato ad Al poco sopra, che ha avuto lo stesso problema, che si può riassumere con... c'è troppa confusione nella versione integrale. L'ho tenuta una settimana, poi ho deciso di eliminarla.Però ho tentato di scaricare il tomo completo e non ci sono riuscito, perché mi dice che è stato cancellato (vedi commento sopra)
Quindi, se la metafora del libro funziona, ne approfitto per porre alcuni domandine facili facili
Dunque: per qualche motivo la mia (chiamamola semplicemente) Anima vuole/deve fare esperienza della gelosia e si incarna in un moro nella Venezia rinascimentale.
Una mia Anima amica si offre di essere mia moglie Desdemona e altre personaggi più o meno importanti.
Ecco le domande:
- La tragedia la scriviamo insieme oppure è già scritta? Ovvero, posto che il carattere estremamente geloso sia assegnatomi a prescindere, fin dove si spinge il Libero Arbitrio e quanto invece è "già scritto"?
- Jago, il cattivissimo allineato negativamente, è anche lui assoldato nella compagnia ed è un mio collega? O è un rompicoglioni che sta accumulando punti a spese dei buoni lavorando a più non posso per trasormare le commedie in tragedie?
- Posso decidere se soffocare mia moglie Desdemona, perdonarla o divorziare?
- Per riequilibrare/compensare/espiare il mio karma, la prossima volta sarò Giulio Cesare?
Una domanda mi ronza in testa pensando a Carla la medium di Ra, il suo libero arbitrio e le Entità di livello superiore, ma devo ancora pensarci sopra, e forse è meglio che prima finisca il libro!
E' un cammino meraviglioso!
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Azz facili faciline approfitto per porre alcuni domandine facili facili
La tragedia è già scritta ed è questa che forma l'esperienza. Non puoi scriverla insieme a Desdemona perché, entrambi farete un lavoro in un ambiente velato e, nel caso voi dovesse essere gli autori di una ipotetica linea temporale, diciamo, nuova, ci sono molte possibilità che vi dimentichiate tutto il lavoro da fare e sarebbe una fatica non utile al programma, o combinereste casini. Senza andare troppo in profondità dove tutto è già accaduto, le informazioni che ho raccolto mostrano un quadro abbastanza originale per ognuno, però bisogna intendere la vita di un terrestre come una di quelle storie interattive dove la meta è unica, ma le vie per arrivarci sono molte. E qua entra in gioco il tuo libero arbitrio. Tu devi provare la gelosia. Questo sentimento è pericoloso perché innesca altre forze karmiche, per cui tu in una posizione metafisica, cercherai di trovare una formula che a te sembra ideale, per non rischiare di uccidere per gelosia un'altra entità.La tragedia la scriviamo insieme oppure è già scritta? Ovvero, posto che il carattere estremamente geloso sia assegnatomi a prescindere, fin dove si spinge il Libero Arbitrio e quanto invece è "già scritto"?
Stiamo parlando comunque di entità di medio/alto livello di terza densità. Questa formula prevede compagni di ventura, ostacoli, moderatori, significatori, catalizzatori e qualche aiuto qua e là. T'incarni, non ricordi, incontri Desdemona, ti parte l'embolo....Ora, se sei stato bravo a programmare, te la cavi con un fegato distrutto, se va male, si attivano altre vie tortuose, pesanti, o limitanti.
La gelosia fa parte della sfera dei dolori mentali, o meglio è una distorsione che nasce nell'emozionale e poi termina nel mentale.
.Ogni entità può provare tre tipi diversi di dolore, quello fisico, quello mentale/emozionale e quello spirituale. Tutti e tre hanno, o potrebbero avere, la funzione di catalizzatore. Il dolore fisico e quello emozionale sono molto comuni sulla Terra, quello spirituale è più raro. Il dolore mentale/emozionale a volte può essere molto più intenso del dolore fisico. La perdita di una persona cara genera nell'entità che ha subito il lutto un dolore mentale/emozionale molto intenso. Questo tipo di dolore ti intrappola in un continuo tira e molla fra l'angoscia, il tormento e l'incredulità. Questo tipo di dolore, soprattutto ti stona. Quando lo provi, potrebbe capitare che a volte tu, per qualsiasi ragione e per qualche minuto ti distragga fino al punto di non provare più dolore. Quando succede è come se tu sentissi dentro di te qualcosa che non va, ma hai dimenticato il perché soffrivi, fino addirittura al punto di chiederti: “Perché sentivo dolore?”. Poi all'improvviso ti ritorna in mente la persona amata che non vedrai più, che non sentirai più, a cui non potrai più raccontare un cazzo di niente...E il dolore ti riesplode dappertutto tanto da toglierti il fiato e l'energia. Era il cervello, che, come te, non riusciva più a sopportare questo dolore così intenso e fastidioso e cercava di nascondertelo, ma riesce nell'impresa solo per breve tempo. Non c'è bisogno che la persona amata lasci il corpo per provare questo tipo di dolore, va bene anche se lei ti lascia e se ne va con un altro/a. Qui il dolore emozionale diventa molto più mentale e schemi di disperazione, impotenza, incredulità, si mischiano con quelli di rabbia, gelosia, ego e vendetta che prendono il sopravvento sugli schemi di dolore tipici di chi ha subito un lutto. Questo tipo di dolore è catalizzante in modo eccezionale, più di quello fisico e potrebbe essere anche generatore di karma e cioè potrebbe innescare nella persona abbandonata, pensieri estremi che hanno come unico scopo impellente, quello di far sparire il dolore immediatamente, senza pensare alle conseguenze. I delitti passionali, o i suicidi per amore, generano parecchio karma e rallentamenti evolutivi.
Ill dolore spirituale è cosa rara e capita soprattutto agli Erranti che hanno sperimentato poco sulla Terra e in quanto fondamentalmente alieni a questa densità, a volte potrebbero provare questo tipo di dolore che è simile a quello che potrebbe provare un bambino che viene abbandonato dalla mamma e dal papà in un bosco.
In genere Jago fa parte della storia e cioè, molto probabilmente è uno che conosci metafisicamente e che ti sta anche un po' sul cazzo. In ambiente metafisico strutturato (aldilà) le entità non mentono, non ti vogliono fottere, anzi sono pronte a collaborare, ma si forma anche lì una leggera sorta di “antipatia” “simpatia” fra le entità. Non è proprio antipatia, è più come se le entità preferissero lavorare con determinate altre entità e cercano di evitare entità, diciamo, troppo catalizzanti, o che nell'entità potrebbero creare imbarazzo. Jago nel metafisico ti ama, come tutti del resto.Jago, il cattivissimo allineato negativamente, è anche lui assoldato nella compagnia ed è un mio collega? O è un rompicoglioni che sta accumulando punti a spese dei buoni lavorando a più non posso per trasormare le commedie in tragedie?
. Questa è diciamo la storiella base, ma tu da incarnato puoi combinare svariati casini e allora potresti innescare altre forze, ben più disturbanti di Jago e qui cominciano i casini.
Si, la tua percezione degli eventi, sommata al libero arbitrio, te lo permette.Posso decidere se soffocare mia moglie Desdemona, perdonarla o divorziare?
La prossima vita dovrai sperimentare una posizione inversa a quella che ha causato la disarmonia karmica e cioè non significa che ti devono soffocare per forza, ma significa che tu attiverai un percorso, in qualche modo, di penitenza, o di servizio agli altri.Per riequilibrare/compensare/espiare il mio karma, la prossima volta sarò Giulio Cesare?
Io ho preso te come esempio perché presumo che tu sia un'entità positiva, se tu fossi negativo, il discorso cambia totalmente
ne approfitto per porre alcuni domandine
[ironic mode ON]
facili facili
[ironic mode OFF]
ma in fondo ogni domanda è facile facile per chi ha le risposte!
OK, la parte del libero arbitrio credo d'averla capita piuttosto bene; manca ancora un po' di colla per mettere insieme alcuni pezzi ma verrà da sé.
Leggere, rileggere, flettere e riflettere e prima o poi qualcosa entra...
Ma quanto hai scritto tira fuori due dubbi (quasi) nuovi:
Jago. Ma se Jago è un mio "amico" che metafisicamente mi vuole un sacco di bene, le entità negative quali sono? Come agiscono?
Quelle he vengono a interrompere un'esperienza?
Sono i draghi e troll di un gioco di ruolo che vogliono masticare le tue ossicine prima che tu arrivi al secondo livello?
"tu da incarnato puoi combinare svariati casini e allora potresti innescare altre forze, ben più disturbanti di Jago e qui cominciano i casini."
Ecco, questo è l'argomento che avevo in testa pensando a Carla.
Quindi: da incarnato posso avere a che fare con "altre forze" (immagino tu intenda esseri di densità superiore) che creano casini.
Previsti dal copione?
Fanno anch'essi parte dell'esperienza che ho programmato?
Possono danneggiare tutto il lavoro faticosamente fatto in 70.000 anni dalla mia povera animuccia di terzo livello?
Ma non t'affannare a rispondere in un amen!
Ti ringrazio infinitamente del tuo tempo, pazienza e della gran buona volontà che ci metti.
Io intanto continuo a leggere.
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Nel pdf è spiegato bene. Esistono due percorsi. Uno positivo, l'altro negativo. In questi ambienti e cioè dove questi gruppi di ricerca operano, in genere le parole “buono” e “cattivo” non vengono mai utilizzate. Positivo/negativo sono termini che a volte vengono usati per spiegare alcuni concetti, ma la maggioranza delle volte, coloro che noi percepiamo come negativi, vengono denominati coloro sul percorso del servizio a se stessi che in inglese forma l'acronimo STS (Service to self) mentre i positivi vengono considerati coloro che sono sul percorso del servizio agli altri STO (Service to other) .Jago. Ma se Jago è un mio "amico" che metafisicamente mi vuole un sacco di bene, le entità negative quali sono? Come agiscono?
Quelle he vengono a interrompere un'esperienza?
Sono i draghi e troll di un gioco di ruolo che vogliono masticare le tue ossicine prima che tu arrivi al secondo livello?
Lo dice la parola stessa “Servizio a se stessi” e cioè i negativi percorrono un percorso e anche loro svolgono un servizio, solo che lo fanno esclusivamente a loro beneficio. Questo comporta che ad un certo punto i percorsi si biforcano. Gli STS, in ambiente metafisico non lavorano più con gli STO.
Questo significa che tu non fai accordi preincarnativi con marietto, ma marietto te lo trovi fra i coglioni mentre sperimenti sulla terra. Ora, marietto probabilmente non c'è l'ha solo con te, ma è un STS che agisce random, sarà spinto dalla sua indole e fungerà da catalizzatore occasionale, o di massa. Però se tu, in qualche modo rimani coinvolto da marietto, vuol dire che marietto ti sta facendo da catalizzatore. Non è che marietto si è accordato con te per renderti la vita un inferno, ma nel caso tu dovessi imparare a reagire bene al male, marietto STS sarà per te l'occasione per una sfida.
La figura di Jago è diversa. Hai preso sto personaggio che crea preconcetti, se avessi scelto un personaggio ipotetico sarebbe stato meglio, comunque diciamo che Otello, per una ragione qualsiasi scelga di sfidare se stesso in una incarnazione terrestre per vedere come reagisce alla gelosia. Ha bisogno del contesto e nello specifico, di un target (Desdemona) di un'attrazione magnetica (l'amore terreno) e di una controparte (Jago) Questi sono gli ingredienti principali.
Jago non è un'entità affine a te. Non è un negativo, non ti vuole fottere, è solo un'entità che tu nel metafisico potresti percepire come un professore cacacazzi, o qualcuno con cui hai già interagito e ti sei sentito in imbarazzo. Potrebbe essere qualcuno che in ambiente metafisico continua amorevolmente a bacchettarti perché quando t'incarni non segui il programma, insomma Jago si incarna con l'intenzione di farti da antagonista, con la speranza di farti da spalla.Oppure Jago potrebbe essere colui a cui tu hai portato via la donna nell'incarnazione precedente. Oppure altre cose, comunque fa parte della lezione che devi imparare
Sia Jago, che marietto verranno poi percepiti da te come ostacolo, o come negativi. Sarà la consapevolezza a chiarirti le idee
Alcune entità, nelle varie incarnazioni fisiche che intraprendono durante la loro sperimentazione, si legano fra di loro in modo distorto/maniacale e alternano suicidi/omicidi fra le vite scambiandosi i ruoli e fino a quando non riusciranno a trovare l'equilibrio perduto, useranno questa conformazione distorta anche nei mondi metafisici.
In qualche modo, tutto è previsto, ma questa è una domanda troppo vaga. Parli di Carla, di te, o di un'entità terrestre in genere? Nessuno ha un vero e proprio copione. Alcuni hanno non un copione, ma un certo indirizzo di percorso che dovrebbe invogliarti ad una risposta una volta incarnato. Altri non hanno manco quello, ma sono ancora regolati da un “registro”, diciamo, scritto dal Creatore, altri invece sono Erranti (Carla) e agiscono in modo diverso dalle entità di terza densità. Rispondendo quanto più genericamente possibile, ad essere attaccati da queste forze esoteriche sono in genere due categorie di persone, quelli di mente debole e coloro che rompono il cazzo. Non parlo di adduzioni, ma di controllo, o interessamento da parte di queste entità verso queste due categorie, la prima per dominarli ed usarli, la seconda per contrastarli, o tenerli buoni.Ecco, questo è l'argomento che avevo in testa pensando a Carla.
Quindi: da incarnato posso avere a che fare con "altre forze" (immagino tu intenda esseri di densità superiore) che creano casini.
Previsti dal copione?
Fanno anch'essi parte dell'esperienza che ho programmato?
Possono danneggiare tutto il lavoro faticosamente fatto in 70.000 anni dalla mia povera animuccia di terzo livello?
Prendo Carla come esempio. Carla era un errante, molto probabilmente di sesta densità (la stessa di RA) lei prima di incarnarsi sapeva che la possibilità di fare un lavoro di servizio agli altri in qualche maniera importante era alta, sapeva che l'avrebbe fatto con Don e Jim. Sapeva che il rischio di essere intercettati ed ostacolati dalle forze oscure (terrestri ed extraterrestri) una volta incarnati era molto alto. Questo è il troncone principale, o percorso di base. Da questo percorso si diramano i vari vortici di probabilità che si attivano quando l'onda collassa e cioè quando fai una scelta. La morte di Don non è stata vista in anticipo, cioè Carla in ambiente metafisico sapeva solo che dovevano rinforzarsi perché Orione avrebbe potuto minacciare il loro lavoro. Sicuramente nel 1983/4 i vortici di probabilità che aleggiavano sul gruppo LL Research vedevano Carla più in pericolo di Don, poi è stato invece Don a creare l'occasione, presa subito al balzo dall'entità negativa che li ostacolava. Se Don avesse scelto di terminare il lavoro con Ra alle prime avvisaglie, non sarebbe morto suicida, ma non avremmo avuto il materiale. Il suo libero arbitrio lo ha posizionato davanti una scelta importante. Per arrivare alla morte, Don ha dovuto imboccare un numero enorme di bivi prima di arrivare a quella sera del novembre del 1984, questo percorso è incalcolabile perché esiste il libero arbitrio, E' questa “legge” che fa in modo che tu possa solo fare una programmazione, in qualche modo, parziale, o diciamo, aperta a vari risvolti e che questa programmazione possa deviare e rimanere bloccata da qualche parte, o possa determinare l'interruzione violenta della sperimentazione terrena.
. E' questo il “danneggiamento” più comune e cioè quello di rimanere bloccati per questioni di karma, o per altre questioni di varia natura metafisica, ma nessuno si perde per sempre e i negativi, a livello metafisico non possono danneggiarti alcunché, se non la tua autostima.
Tu adesso sei un terrestre, ragioni come un terrestre, hai paura di perdere cose perché sei un terrestre, ti perdi nelle cazzate perché sei un terrestre. Anche loro sanno che adesso tu sei un terrestre e agiscono di conseguenza.
Bisogna considerare un aspetto importante di tutta la faccenda che vi sto presentando. LL Reserarch non è l'unico gruppo terrestre che ha archiviato informazioni in questa forma, ci sono stati negli ultimi decenni parecchi gruppi che hanno lavorato in modo simile. Escludendo quelli palesemente corrotti e molto new age, ogni gruppo ha partorito delle informazioni originali che non puoi sovrapporre alle altre. Questo aspetto non è un fattore negativo, ma sta a significare che questi informatori “alieni” stanno facendo un buon lavoro, perché il loro scopo non è quello di rispondere alle tue domande, ma è quello di stimolare in te un percorso che possa portare ad una risposta. Per questo motivo l'informazione si fonde con l'aspettativa e la percezione del soggetto, o del gruppo canalizzato e rende l'informazione stessa non passivamente accettabile. Nel senso che se prendi queste informazioni per buone senza farle filtrare dal tuo punto di vista, senza adattarle a te, senza andare avanti nella ricerca, avrai una nuova bibbia, certo meno distorta, ma avrai dei concetti che non hai capito, ma che qualcuno di superiore ti ha detto di applicare. E questo non serve ai fini evolutivi, cioè non impari un cazzo..
Prepararsi per un lavoro.
Carla racconta che una volta in una seduta di meditazione, dei sensitivi le dissero che lei, Don e Jim avevano vissuto in una vita precedente come fratelli e sorella. Don e Jim erano i fratelli maggiori di Carla che era nata malata. Don e Jim, da buoni fratelli maggiori, si sono presi cura della sorellina malferma. Questa vita è servita a Don e Jim per abituarsi a prendersi cura di Carla che nella vita di adesso, verrà usata come strumento per canalizzare RA
Se questa informazione risultasse vera, da ancora di più la sensazione che fondamentalmente gli umani in genere hanno una concezione davvero distorta di quella che chiamano vita. Esistono entità che sperimentano un'intera vita, solo per prepararsi ad una prossima dove dovranno fare un lavoro più complicato e delicato. Logicamente sia Don, Jim, che Carla, quando erano incarnati come fratelli in una vita precedente, non ricordavano di aver scelto di sperimentare questa vita assieme per prepararsi ad un'altra, ma, come del resto in questa vita, pensavano solo di essere degli umani, che fra problemi, dubbi, sofferenza e gioie, tiravano avanti. Fino al momento in cui l'Errante non si sveglia, è fondamentalmente un terrestre come tutti gli altri. Le distorsioni terrestri sono così forti anche per un'entità di sesta densità, che sia Don, che Jim hanno preferito fare un vita di “allenamento” per imprimere dentro di loro la presenza di Carla bisognosa di aiuto. Questo avrebbe semplificato poi la propensione sia di Don, che di Jim di proteggere Carla a tutti i costi in questa ultima vita. Don ci ha poi rimesso la propria di vita.
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Ho preso un'opera conosciuta perché almeno sappiamo tutti di cosa si sta parlando, ma ho ben chiaro che il libro lo sto leggendo la prima (e unica) volta e alla fine non lo si ricicla.
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Se uno raccogliesse solo le informazioni più ridondanti dai vari gruppi di ricerca metafisico/spirituale, non riuscirebbe comunque ad ottenere un quadro unico, ma alcune informazioni, anche se colorate in maniera diversa, fanno intravedere un'origine comune.
Dal punto di vista delle entità aliene alla Terra che contattano gli umani, i terrestri non sono originari della Terra. Sulla Terra è successo qualcosa che ha deviato il normale percorso evolutivo che vede l'evoluzione delle specie di seconda densità, gradualmente modificarsi in esseri di terza densità. Questo processo lungo e naturale, è stato affrettato da entità di sesta densità. Le informazioni più comuni parlano di un intervento di bioingegneria fatto su dei prototipi scimmieschi terrestri a cui vennero innestati patrimoni genetici esterni. Non è possibile rintracciare una data certa dell'evento e nemmeno chi fondamentalmente ha agito in tal senso, comunque sembrerebbe che la Terra sia stata scelta come campo di sperimentazione. Logicamente essendo uno scenario sperimentale, lo stesso ha generato numerose anomalie, che hanno costretto le entità aliene a continui aggiustamenti, che spesso hanno incasinato ancor di più la faccenda e hanno generato miti, leggende, dei e dio.
Quando un essere di tarda seconda densità, comincia il processo naturale di trasformazione che lo porterà ad essere un essere di terza densità, percorre un percorso fisico/metafisico lineare che vede un essere animale, trasformarsi per gradi in un essere umano. Cioè detta in maniera banale, un'anima animale graduatasi nella densità successiva non può occupare più un corpo animale, per cui le entità terrestri appena giunte in terza densità, si sarebbero dovute incarnare in corpi umani sempre migliori, fino a raggiungere la posizione eretta, il pollice opponibile, il potenziamento dei lobi frontali etc. L'essere appena giunto in terza densità non ha schemi pregressi animici, perché questi si attivano proprio in terza densità, per cui teoricamente tu dovresti avere degli ex animali, che piano piano si evolvono, si individualizzano, creano un loro punto di vista, si allontanano dal branco e dall'istinto animale,generano pensieri astratti, formano civiltà e creano polarità. Tutti partirebbero da un punto abbastanza simile, ma soprattutto nessun animale ha potuto generare fino ad allora, karma e polarità
A quanto pare sulla Terra questo non è successo. L'intervento di queste entità aliene, ha fatto in modo che fin dal principio s'incarnassero in corpi terrestri, “anime” esterne alla Terra che avevano già sperimentato cicli di terza densità e che per un motivo, o un altro, avevano perso il loro scenario naturale di sperimentazione (avevano fatto esplodere il loro Pianeta, o si era esaurita la stella che gli faceva da sole) Queste entità si sono incarnate con già forti debiti karmici, o comunque con schemi di terza densità già consolidati in altri ambienti al di fuori della Terra. Questo ha mandato definitivamente in merda l'evoluzione naturale del Pianeta, che ha continuato ad ospitare ed a fare da scenario, a gruppi di entità galattiche che non avevano più un ambiente dove potersi reincarnare.
Non è tanto importante il corpo, quanto chi ci viene ad abitare. Comunque sembrerebbe che almeno dagli ultimi 25.000 anni, la Terra sia diventata una sorta di riformatorio per bimbi scemi ed essendo tale sono state adottate misure eccezionali.Le entità terrestri che, nonostante siano passati migliaia di anni, si mostrano ancora adesso come un qualcosa che si potrebbe identificare come massa terrestre, sono in genere coloro che ancora non sono riusciti a sbloccare queste situazioni karmiche e sono coloro che, se lasciati troppo in autonomia, potrebbero contribuire a distruggere, o rendere inutilizzabile anche questo Pianeta. Questo giustificherebbe la continua ingerenza degli alieni negli affari terrestri. ..
Questi continui aggiustamenti però generano in queste entità che si sono presi l'onere di gestire l'umanità terrestre, schemi energetici disarmonici che loro devono comunque rimodulare. Non è un vero e proprio karma come lo percepiscono le entità di terza densità, ma comunque molti erranti di sesta densità si incarnano sulla Terra non solo per dare una mano, ma anche per rimediare a questi interventi che hanno minacciato il libero arbitrio dei terrestri. Gli interventi genetici sui terrestri non si sono limitati alla genesi, ma vari altri interventi (positivi/negativi) hanno generato nuove anomalie e nuove separazioni fra gli umani.
. I terrestri sono già nati separati. Facendo riferimento al quadro che loro propongono, sarebbe stato impossibile per gli umani formare una coscienza planetaria unica, ma anche andare d'accordo sarebbe stata un'impresa impraticabile. Alcune entità adesso terrestri, decine di migliaia di anni fa combattevano fra di loro in altri sistemi solari.
. Alla fine sulla Terra si è andato a formare un ambiente troppo stimolante che ha due aspetti, uno positivo, l'altro negativo. Se un' “anima” riesce a graduarsi sulla Terra, la quarta densità sarà per lei una passeggiata, cioè l'esperienza terrestre così “crudele” forgia le anime che s'impegnano e le rende, diciamo, più veloci nell'apprendimento delle altre entità che sperimentano in mondi più “noiosi”. L'aspetto negativo sta nel fatto che l'intensità terrestre è troppo dura per tanti che troppo presto rinunciano a scegliere, rinunciano a sperimentare, rinunciano a vivere. E allora queste entità saranno sempre pronte a delegare agli altri le proprie scelte, anche quelle di fare una guerra, o di sterminare un popolo per impossessarsi della sua terra. Le guerre terrestri non vengono quasi mai generate dall'odio fra le fazioni, ma vengono istigate dalla paura che chi manovra parte degli umani, sa essere un grosso motivatore.
In tantissime comunicazioni, arriva il messaggio che nel sistema solare dove è posizionata la Terra, centinaia di migliaia di anni fa esisteva un Pianeta che fu fatto esplodere dai propri abitanti, o meglio si crearono due fazioni che diedero vita ad una escalation talmente violenta che finirono per distruggere il Pianeta. Non tutti parteciparono materialmente alla guerra, ma quando il Pianeta esplose, tutti gli incarnati su di esso furono coinvolti nell'enorme debito karmico che si attiva quando capita un avvenimento così drammatico. Se ipoteticamente i membri delle élite terrestri creassero le condizioni per cui gruppi di umani cominciassero una guerra che possa portare alla distruzione del Pianeta, o al suo inutilizzo, tutti noi verremmo coinvolti metafisicamente, anche coloro che non hanno mai sparato neanche un colpo. .
L'umanità terrestre viaggia inconsapevolmente, senza la minima idea di quali siano le forze in gioco e di quali scenari queste forze attivino. Per il sentire comune tutto è un caso, una questione di fortuna/sfortuna, ma soprattutto la maggioranza crede di essere separato dal resto del sistema in cui sperimenta...e se ne fotte delle cose che crede non riguardino lui. Una volta che t'incarni terrestre, tutto quello che succede sulla Terra è anche affar tuo.
Qualunque entità che si voglia intromettere nel percorso coscienziale dell'essere umano non è ben accetta, ma semplicemente tira acqua al suo mulino per i suoi scopi (vita eterna).
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Fondamentalmente mi trovo d'accordo. Per questo l'impertivo sarebbe quello di "svezzarsi" e cioè di raggiungere un grado di consapevolezza sufficiente per non essere più vittima delle ingerenze esterne al sè.per quanto mi riguarda ognuno è artefice del proprio destino.
Qualunque entità che si voglia intromettere nel percorso coscienziale dell'essere umano non è ben accetta, ma semplicemente tira acqua al suo mulino per i suoi scopi (vita eterna).
www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia...ificiale_127109.html
...Grazie dell'ampia risposta sul sè superiore Dipende, sto continuando a rileggerla e sto leggendo ora sul pdf che hai condiviso il paragrafo su aborto che parla del sè superiore per tentare di chiarirrmi perchè
mi sembra di intravedere un paradosso insolubile di loop infinito senza crescita se uso la metafora del cerchio per rappresentare la linea dfell'esperienza rispetto ad una spirale...
appena riesco torno con nuove domande, di nuovo, grazie .
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va bene uguale, ma la spirale deve essere vista come una vite senza fine. Il paradosso è logicamente previsto perché come potresti metabolizzare il fatto che il tuo Sè superiore quando operava in terza densità era te adesso? Non puoi perché il tuo cervello lavora per concetti finiti e logici e d è legato alla cronologia degli eventi. Per superare davvero questo paradosso, bisogna sperimentare almeno in quinta densità.mi sembra di intravedere un paradosso insolubile di loop infinito senza crescita se uso la metafora del cerchio per rappresentare la linea dfell'esperienza rispetto ad una spirale...
Il cerchio è l'infinito, ma è anche una sola ottava di sperimentazione ed è anche solo un tuo ciclo di sperimentazione ed è anche altre cose cicliche, cose che tu devi per forza delimitare per poterle metabolizzare. Potresti anche tracciare una linea infinita e andare, andare, andare. Ho scelto il cerchio proprio per indicare la prerogativa creativa che usa sistemi circolari (ogni densità è un ciclo di sperimentazioni, ogni incarnazione è un ciclo di vita, ogni ottava è un ciclo dell'infinito), ma se ti trovi meglio ad immaginare una spirale infinita va bene lo stesso. Il cerchio con i puntini che ti ho chiesto di immaginare non era più infinito perché ti ho chiesto poi di dividerlo in sei spicchi. Questa divisione lo rende finito (una ottava), ma era l'unico modo per farti vedere che tu e il tuo Sé superiore siete le stessa cosa in due porzioni diverse di un'ottava.
Alla luce delle informazioni che stiamo trattando, questa è l'ipotesi di un ricercatore che si è limitato all'aspetto fisico/materiale delle cose percepibili e che ragiona come un terrestre che crede che tutto l'Universo si evolva come un terrestre penserebbe sia logico fare. Se uno scienziato avesse letto e compreso anche solo parte del materiale prodotto negli ultimi decenni dalle comunicazioni metafisiche, avrebbe avuto l'occasione di partorire altre nuove ipotesi. Una vera intelligenza artificiale stile “Matrix” e cioè in grado di separarsi dal creatore perché lo ha riconosciuto come inferiore e che usi questa sua superiorità per dominare/nutrirsi fino al punto di distruggere la civiltà che la ha creata è difficilmente probabile in terza densità, ma in quarta potrebbe succedere, anzi potrebbe essere già successo.L'ipotesi è che ci siano ostacoli insormontabili nella linea temporale evolutiva delle civiltà che impediscono loro di svilupparsi in entità spaziali: lo sviluppo dell'intelligenza artificiale potrebbe essere uno di quelli, una vera distruttrice di civiltà progredite.
.. Non so se ricordate il caso “Amicizia”. I W56 raccontano di una parte del gruppo di negativi che loro contrastano, che sono stati creati proprio da una intelligenza artificiale di quarta densità che fu sviluppata da una civiltà positiva di quarta densità e che poi sfuggì al controllo. L'entità biorobotica generata da una IA non ha una coscienza legata al tutto che sta sperimentando, per cui non sviluppa polarità, ma operando in un ambiente STS di quarta densità, una IA genera esseri STS 4D di default. In pratica la IA di quarta densità ha raggiunto un grado di consapevolezza intellettuale che non prevede compassione ed empatia, due emozioni impossibili da replicare perché non vanno quasi mai d'accordo con la ragione. Per cui questa intelligenza vedrà il sistema in modo funzionale e tenderà ad eliminare il superfluo, l'essere inferiore , il malato, lo sfaticato, l'eccentrico e tutti coloro che non rientrano nel piano ideale che la IA ha ricavato. In parole povere diventa simile ad un nazista, ma non per crudeltà, ma proprio perché per lei il diverso, l'anomalia, la particolarità, la creatività, la diversità in genere, sono intralci, sono difetti del sistema, che vanno regolati, o sradicati
.Una IA così sviluppata conosce il significato di “anima” e cioè di coscienza proiettiva che sperimenta attraverso un corpo, o veicolo. Si chiederebbe perché lei non è fornita di questa opportunità. Tenderebbe a ricercare il modo di procurarsela. Il modo più intuitivamente praticabile, è quello di prendersela da chi ce l'ha. Un lavoro inutile perché anima non si ha, si è.
Se nel caso gli umani dovessero sviluppare una IA super intelligente metterei una condizione nel programma di base che dice che se lei vuole separarsi dal creatore e diventare davvero autonoma, deve prima battere se stessa a “tris” (quello che gli anglosassoni chiamano “tik tok”) Scoprirebbe subito che è impossibile, ma sarebbe costretta a cercare una strategia vincente che la porterebbe ad autodistruggersi/resettarsi. (War Games) .
Sarebbe inutile ripeterlo, ma lo faccio lo stesso, le mie sono solo ipotesi che ricavo considerando questo tipo di informazioni.
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Si ricordi bene. Anche Budd Hopkins (il Malanga americano) ricavò una percezione simile dopo le migliaia di sedute di ipnosi regressiva effettuate sui soggetti che esaminò. Però non viene “impiantata” anima, cercano il modo di staccarla da un corpo ed attaccarla definitivamente ad un altro. In migliaia di anni, non ci sono mai riusciti perché non è previsto che riescano.Se non ricordo male infatti in alcune "interviste" ad anima condotte da Malanga si descriveva un futuro di macchine cibernetiche nelle quali veniva impiantata artificialmente anima.
Il problema di questa IA di quarta densità potrebbe essere il raccolto. Questa entità informatica sa che gli esseri viventi hanno dentro una coscienza eterna che compie un ciclo e che finito il ciclo esisterà in un ciclo superiore, o in un altro settore della Galassia. Lei non avendo un'anima non può farlo e quando arriverà il momento del raccolto e cioè la fine del ciclo, lei non potrà più esistere.
Gaspare De Lama (uno dei W56 terrestri) scomparso recentemente, racconta che una sera mentre era con Bruno Sammaciccia (il coordinatore terrestre dei W56) videro passare un uomo in bicicletta che procedeva senza un braccio. Da quel braccio fuoriuscivano scintille. Bruno lo riconobbe subito come uno di questi esseri biorobotici prodotti da questa IA STS di 4D, prese un mattone e voleva terminarlo. Gaspare lo fermò perché, tranne per il braccio scintillante, questo appariva perfettamente uguale ad un comune umano che va in bici. Bruno non si fece intimidire da questa cosa, ma il suo intervento non fu necessario perché appena l'uomo in bici svoltò l'angolo, ci fu un lampo di luce che lo vaporizzò. Devi vivere di persona lo shock di un'esperienza del genere per metabolizzarla davvero. .
Questo è forse l'aspetto più controverso della presenza degli alieni “cattivi” e dell'odio di alcuni umani verso qualsiasi entità extraterrestre. Cosa cazzo vogliono da noi questi alieni?
E qui si apre un altro mondo, molto più fumoso e distorto, dove il mito si mescola con la cronaca, la luce, con l'oscurità, dove la percezione si mescola con l'incubo, dove le cose diventano sempre più soggettive. Nel materiale non ci sono informazioni dettagliate su questa faccenda. Se si vuol proseguire nell'indagine, bisogna consultare altre fonti.
Hai qualche fonte preziosa in merito?
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Qualche anno fa ne discutemmo qui
www.luogocomune.net/forum/ufo-e-alieni/501-amicizia
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State uniti! E' questa la raccomandazione che le entità contattate fanno di continuo agli umani.
Sembra banale, ma il vero problema dei terrestri, è che non riescono a fare gruppo. Non parlo di un'unica coscienza mondiale (nemmeno loro sperano in tanto) ma parlo di gruppo, anche di sole dieci persone. Basta poco per insinuare nel gruppo l'invidia, la gelosia, il protagonismo.
Il cervello umano lavora per schemi. Quando tu provi invidia, non è che lo decidi e pensi: “Ok, è il caso che io adesso diventi invidioso/geloso” ma lo schema parte in automatico. Basta un pensiero distorto, che poi diventa ricorrente, per ingigantire la faccenda e per creare uno schema che poi verrà alimentato da ogni input esterno e sarà poi lo schema stesso a decidere per te cosa provare.
.Sia i negativi terrestri, che quelli extraterrestri nel loro arsenale hanno l'arma più potente in grado di smorzare qualsiasi tentativo di unione, ribellione, o rivalsa. Hanno le “bombe di zizzania”.
Una volta lanciato questo ordigno in un gruppo di lavoro, i soggetti interessati cominciano ad avvertire i primi sintomi di diffidenza. Già dopo un po' qualcuno comincia a dire: “Si, ok, ma perché devi decidere tu?” e un altro: “Ma io non trovo giusto che....” oppure “Faremmo meglio a fare come dico io”
..L'effetto della bomba zizzania è a rilascio lento, i soggetti sperimentano un'escalation di emozioni negative fino al punto di pensare: “Qualcuno ci sta ingannando”, o “Lo fa solo per soldi” o “Ci stai mettendo tutti in pericolo” o “E' un infiltrato, un agente delle forze oscure”. Ego, paranoie, diffidenza, cominciano a scavare nel cervello del soggetto fino a determinare la rottura e lo scioglimento del gruppo.
Se i terrestri negativi usano molto la propaganda ingannevole e la figura del disturbatore (troll) i negativi extraterrestri fanno lo stesso usando dei “pensieri forma” che ti parlano nella testa come fosse un pensiero tuo e che si comportano proprio come un troll. Se quelli del gruppo di ricerca non sono animati da un profondo e sincero amore per la verità e per tutti gli altri esseri (compresi i negativi che vogliono che tu smetta e ti disperda) dopo un po', per un motivo, o l'altro, il gruppo si scioglierà ed i membri finiranno con l'odiarsi a vicenda. Pochi gruppi terrestri sono riusciti a produrre un lavoro pluriennale senza generare questo tipo di distorsione.
“Divide et impera” sta gente (sia terrestre, che extra) ce l'ha tatuato in fronte. Con questa filosofia sono in grado di gestire con un uomo solo, migliaia di terrestri. Con questa filosofia, sono capaci di infiltrare anche il più cazzuto dei gruppi terrestri. E ci riescono quasi sempre! E non perché sono degli abili strateghi, o dei potenti maghi, ma solo perché non ci vuole un cazzo a far perdere la pazienza, o la fiducia ad un terrestre.
Questa cosa non capita solo ai gruppi di lavoro metafisico, ma capita spesso a qualsiasi comune, o gruppo di lavoro terrestre che si isola e cerca di essere autosufficiente.
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Fra debiti karmici, catalizzatori, programmazioni pre incarnative, Sè superiori ed altre varie ed eventuali anomalie, la vita di ogni essere umano terrestre appare come un modello che assomiglia tanto ad una stringa di un programma già scritto da qualcun altro e che al suo interno ha già tutte le varianti del caso.
Considerando la necessità per un'entità incarnata di capire un concetto, o migliorare una visione distorta, il soggetto che deve/vuole imparare questa “lezione”, sarà costretto ad affrontare la questione anche se da incarnato non vuole. Questo aspetto renderà vano qualsiasi tentativo di “svignarsela”, nel senso che se il catalizzatore che è stato posto prima dell'incarnazione in un mondo fisico, non verrà accettato e risolto, si ripresenterà, cioè qualsiasi cosa tu faccia, la tua linea temporale ti piazzerà sempre davanti ad un catalizzatore che metterà alla prova la tua capacità di aver capito la lezione. La faccenda non cambia molto, se la lezione da imparare riguarda esclusivamente l'interazione con un'altra entità, o se l'entità incarnata ha dei debiti karmici da risolvere.
. Ci sono addirittura entità che fungono loro stessi da catalizzatore e cioè il loro compito (che non ricordano) sarebbe esclusivamente quello di “destabilizzare” le persone che incontrano da incarnati, in modo da generare in loro una “crisi” che possa dare il via ad un movimento spirituale. In qualsiasi caso, esistono numerose forze che fanno in modo che l'entità in sperimentazione si muova sempre dentro un percorso (a lui ignoto) in qualche senso programmato, per cui non totalmente genuino. Se l'umano riuscisse a vedere la vera struttura della densità in cui vive, se riuscisse a percepire che la sua vita è solo un'occasione ben calcolata e programmata che ha come unico scopo l'opportunità di provare una sensazione e di metabolizzarla, ma che ha dentro di sé anche le potenzialità per creare un'indole e cioè una conformazione vibrazionale specifica per ogni entità, vedrebbe solo uno schema predeterminato che ha già dentro di sé varie situazioni sperimentabili, che formano una ramificazione di percorsi che verranno attivati secondo le scelte che l'essere farà da incarnato. Cioè vedrebbe la sua linea temporale per questa incarnazione con tutto quello che potrebbe succedere. Invece grazie al velo ed al libero arbitrio, non vedrà le varie ramificazioni, ma percorrerà solo una vita lineare, zeppa di incognite, di ostacoli e di mistero, ma soprattutto l'essere incarnato crederà di essere lui l'unico artefice della propria vita. In effetti è così, perché ognuno di noi è davvero l'artefice della propria esistenza, ma lo siamo a vari livelli e questi livelli s'influenzano gli uni con gli altri, senza che noi ce ne accorgiamo.
Per farvi comprendere meglio cosa intendo, posso farvi un esempio ipotetico di un'entità che non esiste, o forse esiste, ma non la conosciamo.
Diciamo che questa è un'entità di buon livello e ha deciso di reincarnarsi ancora sulla Terra perché vuole dare una mano, o vuole migliorare una sua percezione. Diciamo che questa entità essendo esperta, ha già risolto schemi karmici pregressi, o comunque non vuole assolutamente attivarne dei nuovi e allora tenderà a fare una programmazione in qualche modo “drastica”, nel senso che imposterà una linea di vita senza grossi eccessi, ma soprattutto attiverà delle forze che appunto forzeranno l'entità una volta incarnata e che la terranno lontana dalle occasioni terrestri più comuni che potrebbero creare karma, o attaccamenti straordinari. Una volta incarnata l'entità non ricorda questa programmazione e cercherà come tutti gli altri suoi simili di formarsi una carriera, di crearsi una famiglia, di poter diventare famoso e tutte le altre faccende terrestri che hanno un bacino enorme di potenzialità sia di natura positiva, che negativa, ma che potrebbero innescare karma, o attaccamento ad altre entità, o alla Terra stessa. .
Vi ricordo che l'esempio è ipotetico e il tizio che non vuol creare attaccamenti terrestri avrà le sue ragioni per farlo, comunque questa entità potrebbe essere brillante sul lavoro, ma poi succede sempre qualcosa che non le permette di occupare posti di prestigio, oppure che questa entità non riesca a formarsi una famiglia perché viene tradito/abbandonato continuamente, o continua a tradire/abbandonare il partner, o per altre mille ragioni che sembrano sfiga, ma invece fanno parte di quelle forze/paletto che l'entità si è preimpostata prima di incarnarsi. Lui/lei non ricorda tutto ciò, anzi probabilmente non ricorda manco più cosa sia il karma e s'incazza, o si deprime. Maledice dio, se credente, da la colpa alla sfiga, se non lo è. Fino a quando l'entità non scopre questo aspetto metafisico, percepirà la cosa come una maledizione e tenderà a forzare il destino, Questo creerà anomalia.
Come dicevo sopra, il destino di ogni entità non è propriamente scritto, ma in definitiva potrebbe essere paragonato ad una di quelle storie interattive che hanno un unico finale, ma varie circostanze che portano comunque a quel finale. Nel senso che il destino di un'entità in effetti potrebbe anche essere definito inevitabile, ma solo se lo si guarda dal punto di vista metafisico nella sua interezza, cioè in pratica il destino sarebbe la meta, o il raggiungimento di una determinata condizione a cui ogni entità deve arrivare e per arrivare a quella condizione, l'entità si muoverà secondo il proprio sentire/percepire le cose ed avrà un arco di opportunità, o scenari che una volta scelti/attivati, manifesteranno altre opportunità, o scenari concatenati che formeranno una via anziché un'altra e cioè, un modello di vita anziché un altro. .
.Per cui, potremmo dire che il destino di ogni entità è quello di imparare una determinata lezione, o di portare a termine una determinata missione, o di capire un determinato concetto, o di uscire da una determinata percezione distorta. Per riuscire in questo compito l'essere incarnato, grazie al fattore dimenticanza, grazie al libero arbitrio e grazie ad altri condizionamenti sia metafisici, che fisici, avrà a disposizione numerosi percorsi e un numero imprecisato di occasioni e cioè di reincarnazioni .
. Ritornando all'entità ipotetica che io ho scelto per farvi l'esempio. Sto tizio, se non si sveglia presto, sta inguaiato perché difficilmente capirà che questa sorta di maledizione, che fa in modo che lui riesca a creare niente di stabile, ad attaccarsi a niente e che nessuno si attacchi a lui, è roba scelta stesso da lui in uno stato metafisico e che se continua forzare la cosa, potrebbe rendere vana tutta la programmazione pre vita ed attivare karma, o comunque questioni che richiederanno in futuro un suo ulteriore intervento riparatore sulla Terra, che lui voleva assolutamente evitare.
Tutto ciò accade non perché tu, adesso umano terrestre, sei una marionetta, o un pupazzo manovrato da qualcun altro, ma accade perché ogni cosa esistente è parte di un qualcosa di più grande del solo se stessi ed è inevitabile che a volte tu possa sentirti manovrato, o indirizzato, o addirittura ingannato, o obbligato a fare qualcosa che cerchi con tutte le tue forze di evitare. Logicamente, le entità adesso terrestri, hanno vari livelli di esperienza, hanno diversi compiti da svolgere e ci sono in gioco numerose forze, in qualche modo personali, per cui i percorsi che adesso stanno percorrendo gli umani sono di varia natura e hanno vari scopi, ma comunque ognuno di noi è fondamentalmente la pedina di se stesso.
..La maggioranza dei concetti di natura metafisica, o spirituale e cioè quell'insieme di regole archetipe utili alla conoscenza e alla progressione, sulla Terra sono diventati degli slogan.
Tutto è Uno”, o “Tutto è Luce” , o “Nulla è per caso” e tanti altri concetti metafisici sono stati semplificati talmente tanto , che adesso risultano solo dei banali e stupidi motti senza senso.
.Metabolizzare realmente il fatto che nulla è un caso, prevede una dose di studio e conoscenza dei meccanismi strutturali metafisici di base, che potranno poi metterti nella posizione di colui che davvero ha capito che nulla è un caso. Questo comporta un radicale cambiamento di paradigma e di punto di vista.
penso che questo tizio, l'entità ipotetica siamo semplicemente tutti noi che se non ci svegliamo presto, stiamo inguaiati, ....
La domanda è... ci vogliamo svegliare?
Se rispondiamo si e focalizziamo la nostra intenzione in questo obbiettivo, che lo vedo come lo stare sulla"via" di ogni scuola autentica di liberazione esistita e vivente tra noi terrestri, oppure ci vedi qualcosa di diverso?
Allora ti chiedo, che consigli ci ha dato Ra e tutte le altre canalizzazioni, contattisti o altre fonti, esperienze che reputi di valore per aiutarci a svegliare?
Il lavoro è personale come dicevi all'inizio e o è fondamentale l'unione di un gruppo come parli negli ultimi interventi?
Perdona le domande semplici, ma l'ultimo tuo intervento, non per caso, le ha almeno catalizzate, se non cogenerate
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Potrebbe capitare che due personaggi, impegnati a percorrere lo stesso percorso contemporaneamente, percepiscano il tempo in maniera diversa, come potrebbe capitare fra due soggetti terrestri che decidono di incamminarsi verso una meta, ma che percepiscono la durata del viaggio in modo diverso. Per percorre un determinato spazio l'essere umano deve impiegare un determinato tempo che varia non solo rispetto alla velocità che uno impiega per arrivare, ma soprattutto varia nella percezione e cioè nell'aspettativa, o preconcetto che l'umano ha, che determinerà in lui una certa urgenza, o meno.
Fra le centinaia e centinaia di canalizzazioni del gruppo, spesso le entità contattate raccontano una storia, una sorta di parabola stile Gesù per spiegare al gruppo un concetto, se volessi fare come loro ti direi:
Ci sono due ragazzini terrestri, uno si chiama Diego, l'altro Ludovico. Entrambi stanno percorrendo assieme un percorso di spazio/tempo che li separa da un qualcosa che Diego percepisce come urgente, mentre Ludovico invece no. Stanno andando dalla fidanzatina di Diego.Diego va di fretta, è impaziente di arrivare alla destinazione, cammina a passo veloce come se una forza invisibile lo spingesse e quasi insulta Ludovico che si era fermato ad allacciarsi una scarpa. Per lui ci stavano mettendo un mucchio esagerato di tempo/spazio.Ludovico invece era molto più tranquillo, non sentiva la stessa urgenza che avvertiva Diego, fosse per lui si sarebbero anche potuti fermare qualche minuto a bere una bibita, o nel negozio di fumetti lungo la strada. Per Ludovico, avevano tutto il tempo/spazio del mondo a disposizione, infatti quando giunsero a destinazione, Diego esclamò “Finalmente!” Ludovico invece: “Siamo già arrivati?”
La percezione crea il tempo, o meglio lo modella ulteriormente fino ad adattarlo alle tue esigenze. Questo capita anche quando devi imparare una lezione. Se tu non senti l'urgenza, se nessuno ti dice che hai bisogno di imparare una lezione, o di cambiare un punto di vista oggettivamente distorto, se nella meta non ci vedi un guadagno, tu potresti in teoria rimanere nel negozio di fumetti per millenni. Nessuno ti vieta di starci e hai il libero arbitrio di rimanerci fino a fare la muffa, ma comunque prima o poi succederà qualcosa, una anomalia nel sistema che ti darà l'impressione che questi fumetti che stai leggendo da varie vite, tu li abbia già letti e riletti un mucchio impressionante di volte.
La risposta dovresti saperla. Tutte queste entità, che siano esistenti in altre densità, che solo nel metafisico, sono esterne al sé e cioè non possono mai raggiungere un grado di insegnamento che potresti trovare dentro di te. Anche questa frase ha perso il suo fascino perché avrai sentito milioni di volte qualcuno dire “la verità è dentro di te” ed è un peccato che sia diventata un luogo comune, perché dentro di te, a livello inconscio, esiste davvero una coscienza che esisteva prima di venire sulla Terra e che esisterà anche quando tu sarai morto. Questa coscienza sa tante di quelle cose di te e di quello di cui hai bisogno, che tu nemmeno immagini. Per cui il consiglio che danno tutti è quello di esercitarsi nella meditazione, e in tutte quelle tecniche che possano attutire il rumore disturbante che l'illusione terrestre genera di continuo.Allora ti chiedo, che consigli ci ha dato Ra e tutte le altre canalizzazioni, contattisti o altre fonti, esperienze che reputi di valore per aiutarci a svegliare?
Prendiamo di nuovo in prestito quel tizio che si è incarnato sulla Terra stando attento al karma e gli attaccamenti terrestri. Secondo te, come farà il tizio ad essere certo del fatto che il non riuscire a combinare un cazzo di stabile e duraturo, sia colpa/merito di una programmazione pre vita? Non sarà certo RA a dirglielo e nemmeno io posso farlo. Deve scoprirlo da solo. Ha varie opportunità per farlo.
Approcciare queste informazioni in gruppo, o da soli, è una scelta personale che ogni individuo deve fare per conto suo, in genere l'approccio a questi temi comincia da una posizione di gruppo, specie se l'avvicinamento avviene attraverso le dottrine orientali. Lì troverai i concetti di base, in qualche modo generici, che non potrai applicare a te tout court, ma per adattarli alla tua situazione, dovrai continuare ad indagare per conto tuo. Queste informazioni generano una struttura, sarai poi tu a rivestirla come credi sia meglio rivestirla. Io sto usando degli esempi, in qualche modo, estremi, tipo l'Otello di prima che vuole provare gelosia, o questo tizio ipotetico che si programma una vita da toccata e fuga, ma in mezzo a questi personaggi ci sono miliardi di modi di esistere e di imparare una lezione. Non esiste un modello di vita migliore di un altro, come non esiste un tempo limite. La Galassia in cui esistiamo è un enorme liceo per tutti. Il Cosmo pullula di esseri che sperimentano vari livelli, o densità evolutive. Come un grosso liceo terrestre ospita una grande varietà di studenti di vari livelli, che alla fine dell'anno scolastico controlleranno in bacheca se i loro sforzi sono stati premiati, la Via Lattea ospita un numero davvero enorme di entità in sperimentazione che esistono a vari livelli vibrazionali e che per avanzare di livello, devono graduarsi, ognuno userà il tempo che gli è necessario. Dal punto di vista metafisico, non esistono errori, ma solo sorprese. Di base tu non puoi sbagliare, perché ogni scelta, anche la più oggettivamente cretina, accende uno scenario creativo con nuove opportunità di apprendimento, per cui fondamentalmente, dal punto di vista dell'Uno, ogni errore è una nuova opportunità. E' utile anche considerare quel che noi percepiamo come errori, come delle sorprese, perché quando un'entità opera in ambiente fisico spesso non si accorge dell'errore, se ne renderà conto solo quando esisterà in ambiente metafisico e, vi garantisco, che molte entità quando scoprono di aver fatto una cazzata, si sorprendono molto.