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Miti di ieri e oggi
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Se non capisci che il potere del Vril si trasmette col sangue....
Questo è falso.
Questa idea fa parte di una falsificazione intenzionale che ha come scopo il controllo e lo sfruttamento delle persone.
Ci sono state, e ci sono, molte falsificazioni e sono state fatte per coprire tutto lo spettro degli interessi umani. Ci sono quelle per chi ha tendenze più mentali. illuministiche, umanistiche, religiose, mitologiche (appunto), spirituali... c'è n'è per tutti i gusti.
Questo cosiddetto "vril", non è altro che una falsità basata su una verità (ogni falsità deve contenere degli elementi di verità, altrimenti non è credibile ed il trucco non funziona).
La verità è che esiste l'energia vitale, CHI (per gli antichi cinesi, PRANA (per gli antichi indiani) e incredulo ha citato altri nomi con cui altre civiltà hanno chiamato l'energia vitale universale.
Il CHI è una entità esistente in tutto l'universo e da vita ad ogni cosa esistente.
Dire che il "vril" si trasmette con il sangue, è solo uno dei numerosi tentativi (mentali) per appropriarsi e controllare, per scopi egoici, questa entità universale.
Non è vero che il CHI si trasmette con il sangue. Non è vero che questi percorsi iniziatico-esoterici "attivano" il "vril, sono tutte falsità.
La vera ed antichissima conoscenza parla estesamente di questa entità universale, è stata osservata e studiata per millenni da una moltitudine di scienziati veri.
Quello che racconti è solo una falsa favola che ha come scopo il solito gioco dell'uomo: controllo e potere, sfruttamento e dominio.
E' già dimostrato, anche matematicamente, che la razza ariana non esiste come origine di qualcosa, ma tu queste argomentazioni inoppugnabili non le vuoi nemmeno sentire.
Il CHI non si trasmette con il sangue, altrimenti non esisterebbe nessuna forma vitale nell'universo.
I cinesi sostengono che un tipo di CHI (perché le manifestazioni del CHI sono molte) si trasmette per discendenza, ma questo è solo uno dei tipi e vale per tutti gli esseri viventi.
La materia è molto complessa, vasta e profonda. Quello che illustri è superficiale, faslo con un briciolo di verità e confezionato su misura per il tipo di persone che sono attratte dall'esoterismo e dalla mitologia occidentali, proprio il vecchio trucco del male che comanda il mondo da millenni, far credere, promettere cose mirabolanti, per poi non mantenere mai le promesse.
Perché quello che racconti, è solo uno dei molti vicoli ciechi che il male ha creato per sottomettere l'uomo.
Te l'ho già detto, studia le antiche scienze, soprattutto quelle orientali, e vedrai che troverai piena conferma che quello a cui credi è una falsificazione.
Ma tu sembra che ti accontenti di questo mito, che io vedo chiaramente come una favola per suggestionare e rendere inumane le persone che finiscono per crederci.
Perché per controllare un uomo, lo devi rendere prima inumano.
Un uomo che sia tale non, è controllabile da nessuno, ne fisicamente, ne mentalmente ne tantomeno spiritualmente.
Tu non devi attivare il "vril", il "vril" è già attivato in te, altrimenti saresti morto.
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Chiedo agli altri utenti di LC ... da quali MITI sono affascinati, e sarei curioso di fare una sorta di statistica in merito.
Da nessuno.
Come ho detto io credo che i miti siano dannosi per l'uomo, perché sono come un "palo" su cui appoggiarsi.
I miti indeboliscono l'uomo e sono, di conseguenza, stati abbondantemente usati per sfruttare il prossimo.
Da quando l'ho capito ho abbandonato tutti i miti che avevo, ho confermato che senza si vive infinitamente meglio (equilibrio) ,e non ho intenzione di averne mai più.
MI spiace.... ma io preferisco la realtà :wink:
L'uomo ha vissuto per millenni appoggiandosi ai miti.
Confondi i miti coi culti.
Non solo.
Confondi i potenti con gli uomini in generale.
Insomma, come dire:
Confondi un casino di cose.
Come ho detto io credo che i miti siano dannosi per l'uomo, perché sono come un "palo" su cui appoggiarsi
Con simili premesse anche Gatto Silvestro diventa dannoso per gli uomini.
Da quando l'ho capito ho abbandonato tutti i miti che avevo, ho confermato che senza si vive infinitamente meglio (equilibrio) ,e non ho intenzione di averne mai più.
Il ---->tuo<---- equilibrio, al ---->tuo--->stadio. Se permetti.
Che vuol dire tutto e niente. Anche l'ignoranza porta equilibrio. Se la si vive pienamente, tutto fila liscio: come l'olio.
Mi spiace.... ma io preferisco la realtà
Mi spiace.... ma io sono una natura omnicomprensiva, cioè come la realtà nella sua omni-latitudine di fatto ---> è
Di parcellizzare, com'è noto, me ne sbatto il famoso beato piffero.
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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="Calvero" post=526]
L'uomo ha vissuto per millenni appoggiandosi ai miti.
Confondi i miti coi culti.
No, intendo esattamente miti.
Dico che proprio i miti sono un appoggio malsano per l'uomo.
Non solo.
Confondi i potenti con gli uomini in generale.
Insomma, come dire:
Confondi un casino di cose.
Non confondo nulla.
Come ho detto io credo che i miti siano dannosi per l'uomo, perché sono come un "palo" su cui appoggiarsi
Con simili premesse anche Gatto Silvestro diventa dannoso per gli uomini.
Se lo assumi come mito certo che si.
Da quando l'ho capito ho abbandonato tutti i miti che avevo, ho confermato che senza si vive infinitamente meglio (equilibrio) ,e non ho intenzione di averne mai più.
Il ---->tuo<---- equilibrio, al ---->tuo--->stadio. Se permetti.
No, io credo che vale per tutti.
Che vuol dire tutto e niente.
Tutto non direi, ma molto si.
Anche l'ignoranza porta equilibrio. Se la si vive pienamente, tutto fila liscio: come l'olio.
Concordo ma non capisco il collegamento.
Mi spiace.... ma io preferisco la realtà
Mi spiace.... ma io sono una natura omnicomprensiva, cioè come la realtà nella sua omni-latitudine di fatto ---> è
Hai ragione. Specifico: la realtà meno quella parte malsana creata dall'uomo, tra cui ci sono i miti.
Di parcellizzare, com'è noto, me ne sbatto il famoso beato piffero.
Si, questo è noto :wink:
Ma il mio non è parcellizzare, è semplicemente abbandonare le illusioni che danneggiano l'Essere.
- Fabrizio70
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Ma il mio non è parcellizzare, è semplicemente abbandonare le illusioni che danneggiano l'Essere.
E' divertente leggere una critica ai miti usando un mito :hammer:
Oltre al piccolo particolare che i miti servono anche a scopi morali ( quindi vorresti vivere senza morale ) dimentichi che o siamo onniscienti oppure la nostra percezione del mondo non corrisponde alla realtà , ergo è un'illusione.
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Sage celto-germaniche del Graal, di Artu', Camelot e i Cavalieri della tavola rotonda. Ma mi interessava pero' un po tutta la questione mitologica riguardante la correlazione cosmologica con le civilta' antiche (12 costellazioni, 12 cavalieri etc). Questa unione dello spazio siderale con i Miti antichi, si sa', e' ben presente... e da bambino guardavo lo spazio in maniera sognante, con nostalgia, come una casa abbandonata e mai dimenticata, dove prima o poi sarei voluto - e dovuto - tornarci. L'Uhremait cosmica, la Thule iperborea...ECCO LA MIA QUESTIONE
Ad esempio, io sono sempre stato attirato dal mito di PROMETEO e in maniera profondamente viscerale. Il termine non è appropriato, ma non serve approfondire adesso.
Chiedo agli altri utenti di LC ... da quali MITI sono affascinati, e sarei curioso di fare una sorta di statistica in merito.
E rimanendo sempre in tema di MITI di IERI e di OGGI ... un altro esempio:
- nel videogioco di GOD OF WAR III (quello che avevo giocato ai tempi, e non è neanche il mio genere, ma è proprio questo il punto), il personaggio di KRATOS e le battaglie che come alter ego svolge "attraverso noi", le ho trovate strepitose e, in relazione a quanto ho detto prima, molto significative/trascendenti a livello di "Anima" ...
... qualcun altro ha da dire la sua in merito?
Ero attratto particolarmente dal percorso del guerriero, della sua guerra interiore, della sua disciplina mentale, della sua devozione, della sua lealta' e della fedelta' agli ideali, sancita dalla sua investitura sacrale. Per questo andavo matto per I Cavalieri dello Zodiaco, di quelli d'oro in particolare, veri e propri monaci guerrieri, degli Arios assoluti (se non si mette Seth/Arles di mezzo).
Oggi, questi valori, sono ormai pura astrazione. La battaglia mentale - ancora piu' che fisica... per ora -, che ne deriva, per non soccombere completamente alla desertificazione controiniziatica, e' drammatica. Ci vorra' un sacrificio per contrastare.
A proposito ricordate Gemini che sacrifica se stesso, con lo scopo di far soccomebere Arles (era gia' parte di lui) e salvare Atena (una cosa simile la fece Raoul (RAoul) in Ken il guerriero)
- invisibile
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Fabrizio70 ha scritto:
Ma il mio non è parcellizzare, è semplicemente abbandonare le illusioni che danneggiano l'Essere.
E' divertente leggere una critica ai miti usando un mito
Per me l'Essere non è un mito, ma una realtà.
Oltre al piccolo particolare che i miti servono anche a scopi morali ( quindi vorresti vivere senza morale )
Scusa me questo non ha senso, perché stai dicendo che solo grazie ai miti si può avere una morale.
...dimentichi che o siamo onniscienti oppure la nostra percezione del mondo non corrisponde alla realtà , ergo è un'illusione.
Eh... qui andiamo sul profondo metafisico e spirituale...
Vabbè, cerco di riassumere: si è vero quello che dici, ma solo per quanto riguarda la percezione della mente.
Noi siamo ben altro che una mente e questo "ben altro" può percepire la realtà.
Lo so, è indimostrabile, ma io credo in questo e ragiono in base alle mie convinzioni, come facciamo tutti del resto.
In realtà è anche possibile che volesse solo controllare suo fratello Andromeda e che fosse preoccupato di sorprenderlo mentre si faceva inculare.
invisibile ha scritto:
="Calvero" post=526]
L'uomo ha vissuto per millenni appoggiandosi ai miti.
Confondi i miti coi culti.
No, intendo esattamente miti.
Dico che proprio i miti sono un appoggio malsano per l'uomo.
Non solo.
Confondi i potenti con gli uomini in generale.
Insomma, come dire:
Confondi un casino di cose.
Non confondo nulla.
Come ho detto io credo che i miti siano dannosi per l'uomo, perché sono come un "palo" su cui appoggiarsi
Con simili premesse anche Gatto Silvestro diventa dannoso per gli uomini.
Se lo assumi come mito certo che si.
Da quando l'ho capito ho abbandonato tutti i miti che avevo, ho confermato che senza si vive infinitamente meglio (equilibrio) ,e non ho intenzione di averne mai più.
Il ---->tuo<---- equilibrio, al ---->tuo--->stadio. Se permetti.
No, io credo che vale per tutti.
Che vuol dire tutto e niente.
Tutto non direi, ma molto si.
Anche l'ignoranza porta equilibrio. Se la si vive pienamente, tutto fila liscio: come l'olio.
Concordo ma non capisco il collegamento.
Mi spiace.... ma io preferisco la realtà
Mi spiace.... ma io sono una natura omnicomprensiva, cioè come la realtà nella sua omni-latitudine di fatto ---> è
Hai ragione. Specifico: la realtà meno quella parte malsana creata dall'uomo, tra cui ci sono i miti.
Di parcellizzare, com'è noto, me ne sbatto il famoso beato piffero.
Si, questo è noto :wink:
Ma il mio non è parcellizzare, è semplicemente abbandonare le illusioni che danneggiano l'Essere.
No. Tu intendi il culto. E lo si comprende da come in maniera farlocca tratti la questione di Gatto Silvestro, che non è un mito. Ti fosse sfuggito. E hai portato il discorso verso un'altra questione: quella dei coglioni. Perché se vogliamo parlare dei coglioni che scelgono una tazza del cesso o Ligabue come mito (che è la stessa cosa) allora possiamo parlare del nulla credendo di parlare di qualcosa.
Il resto discende da qui.
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I miti non esistono se l'uomo non li crea.
E' solo ed esclusivamente l'uomo che può creare un mito e lo può fare con qualunque cosa gli salti nella zucca.
Qualunque.
Lo so che ti disgusta ma il fatto è che anche un Ligabue o un qualsiasi coglione può essere un mito. Ed infatti, a prescindere dal tuo disgusto, per tanti ragazzi lo è.
Tu pensa che c'è chi assume a mito un coglione pazzo come era hitler.
E di esempi di miti folli ce ne sono quanti ne vuoi.
E' solo l'uomo che può creare un mito e dargli un potere su se stesso.
Così facendo rinuncia ad una parte della sua eredità spirituale ed il mito assume la funzione di "palo" a cui appoggiarsi.
Assumere un mito significa rinunciare alla responsabilità che l'esistenza comporta (almeno in parte).
L'aura di "cosa speciale" che i miti diciamo "classici" hanno assunto nelle nostre percezioni-giudizio (giudizio inconscio generalemnte), e qui le storielle che racconta Maksi abbondano di questo meccanismo mentale-emotivo, sono una suggestione, una auto-illusione.
Questa illusione inizia come indotta per poi diventare auto-creazione interiore e questo meccanismo fa parte della "prigione interiore" che ci insegnano ad auto-creare fin dalla più tenera età.
Una cosa fondamentale affinché questo trucco funzioni, è che noi dobbiamo credere (perché è con la credenza-fede che l'uomo crea) che queste illusioni (i miti) siano cosa buona e addirittura indispensabile!
Hai visto che Fabrizio crede(-va?) che senza miti non si può avere una morale?
@Fabrizio, spero che adesso tu abbia capito che è una convinzione indotta.
La funzione che ha questo meccanismo è, da una parte quella che ci da la scusa per non essere responsabili (ci pensa l'eroe) e dall'altra serve al potere come ulteriore strumento per indebolire e disequilibrare le persone per poterle sfruttare.
I miti non esistono se noi non li creiamo.
Io ho smesso di crearli e non ne sento minimamente la mancanza. Al contrario, abbandonando i miti le parti del mio Essere che non sono più appoggiate al "palo", hanno la possibilità di rivivere e svilupparsi, come dovrebbe essere naturale per tutti.
I miti "ci rubano" una parte di noi stessi.
Una persona ci è affezionata? Capisco, anche io ero affezionato ai miei miti, ma è un "depistamento dell'Amore", un crudele inganno che abbiamo subito fin dall'infanzia.
Ma ragioni come il Daesh :woa: Non so che abisso ci vedi in una croce o in una svastika. Poi c'e' la sacralita' delle forme (sia visive che auditive):
Stessa geometria sacra... :wave:
No, Maski, non ragiono affatto come il Daesh.
Senza nulla togliere alla bellezza delle forme che hai postato, ritengo che le cattedrali ed i simboli, siano il tentativo di portare al livello materiale, la forza vera che risiede più in alto, nello Spirito.
Per questo parlo di abisso.
Le vere forme "sacre", non sono quelle, ma queste.....
Quelle forme simboliche "create" degli uomini, sono solo delle copie di quelle forme già esistenti, niente di più....
L'Arte è proprio il tentativo di esprimere il divino, replicandolo attraverso l'espressione umana di pittura, musica, scultura ecc.
Quelle opere risuonano in noi, perchè riconosciamo in loro l'ESSENZA di cui sono copia.
Se ti concentri su quelle copie, perdi di vista la grandezza dell'originale.
Ciao :popcorn:
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
invisibile ha scritto: C'è un famoso detto buddista:: se incontri Buddha per strada, uccidilo! :wink:
Infatti i miti non l'incontri per strada.
Quando hai finito di usare falsi piani dialettici e sparare minchiate, fammi un fischio.
Il resto del tuo discorso discende da queste premesse infantili e poggiate su stereotipi accademici o da bimbominkia, chiamali come vuoi.
Poi continui a parlare bellamente di culto, poggiando questa maschera sulla reale questione del mito. Così come hai bellamente saltato le baggianate contraddittorie che "gatto Silvestro" stava lì a raffigurarle nel loro sofistico impianto teorico.
A riprova, ecco il capolavoro:
I miti "ci rubano" una parte di noi stessi.
Se sei debole, è un problema tuo. Non c'è bisogno di proiettare le tue paure sugli altri.
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Vediamo se questa tua reazione diciamo "forte" è dovuta ad un semplice malinteso...
Quindi prima di risponderti avrei bisogno di sapere cosa è per te un mito, perché forse c'è una incomprensione dovuta dal fatto che diamo diversi significati alla parola mito.
Invisibile, mi sembra un'uscita un po' provocatoria la tua. D'accordo o meno, Maksi ha argomentato, e il Thread non è nostro. Stiamo calmini - che non c'è bisogno di trascinare diatribe di ieri in tempi di oggi. Per parafrasare il Topic
Stavi dicendo?
You'll not see this coming.
Anteater
La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta
Forse fa sempre meno sognare anche perché ogni aspetto della realtà viene continuamente riprodotto da cinema e TV e pre-vissuto fin dall'infanzia, oltre che analizzato ossessivamente sia in TV che a scuola prima di essere vissuto.Tricky ha scritto: Essa infatti permette qualunque effetto speciale, qualunque forma di pathos o di intreccio psicologico, è in grado di riprodurre qualunque aspetto della realtà.
La mitologia ha lo scopo di far sognare con gli stessi occhi con cui si guarda una realtà che fa sempre meno sognare
Vi ricordate la discussione del vecchio forum dove si parlava delle analogie tra il serpente biblico e Cristo? Mi è venuto in mente che oltre a proporre entrambi due cibi "magici" (il frutto della conoscenza e il frutto della vita - i pani e i pesci - la carne e il sangue di Cristo) c'è un altro aspetto che lega i due cibi portati all'umanità da Cristo ai due frutti proibiti del giardino dell'Eden: criticato perché i suoi discepoli mangiano senza essersi lavati le mani, Cristo risponde che non è il cibo a rendere impuro l'uomo.
11 Non è quel che entra nella bocca che contamina l’uomo; ma quel che esce dalla bocca, ecco quel che contamina l’uomo.
12 Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli dissero: Sai tu che i Farisei, quand’hanno udito questo discorso, ne son rimasti scandalizzati?
13 Ed egli rispose loro: Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata. [riferimento al giardino dell'Eden?]
14 Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; or se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa [riferimento all'albero della conoscenza?]
Quindi questo personaggio in origine donava all'umanità due cibi in precedenza proibiti forse perché considerati impuri. Egli convinceva l'umanità a mangiarli sostenendo che donassero la conoscenza e una lunga vita e per questo fu punito.
Questo ad uno stadio dell'evoluzione del racconto da cui derivano sia i passi della Genesi sia i Vangeli, ma non è detto che questo testo fosse il racconto originale!
Ho volutamente lasciato un indizio generico perchè mi pare che le nuove regole riguardo i forum siano un pò rigide,così c'è più margine.
Calvero il mio mito preferito è quello di Narciso che interpreto come riflesso del proprio io speculare.
Invisibile, Incredulo, Maksy, sempre alle solite?
Domanda futile: come faccio a mettere il mio vecchio avatar?
Per me la cinematorafia è evasione-riflessione.
Evasione perchè ti permette di superare i limiti corporei per vivere il breve e intenso aspetto creativo della nostra mente. I film permettono proprio questo: di risvegliare in noi la capacità di essere un tutt'uno con l'immaginazione e l'emozione.
Riflessione perchè ogni storia è in sè portatrice di un messaggio da interpretare. Tale comprensione è però condizionata dal livello di consapevolezza della realtà.
Nel caso della discussione su simbologie varie c'è a mio parere una 'deriva' mentale eccessiva. La storie sono viaggi intellettivi ed emozionali, se le si mettono sotto il microscopio simbolico-massonico, si rischia di perderne la bellezza.
Ogni cosa che ci circonda vuole indurci a seguire una occulta costruzione di realtà preconfezionate dai potenti. Basta semplicemente esserne consapevoli, interpretare i messaggi, riderne perchè privi di capacità ipnotiche per noi e andare solo al sodo della questione: un breve viaggio liberatorio.
Per me Star Wars, per esempio, ha rappresentato e rappresenta ancora oggi un mondo straodinario nel quale è rappresentata la natura umana nella sua interezza. Il lato oscuro o luminoso della forza descrive gli estremi di ciò che siamo in potenza, ma nel mezzo sta la vera essenza.
Ogni storia serba con cura una ricetta millenaria capace di farci modulare i nostri animi in alternanza strategica tra buio e luce. Il percorso ha un equilibrio iniziale che si frantuma e si ricompone come una sinfonia e in quell'ondeggiare sta il nostro attimo di evasione sognante. Tutte le elucubrazioni posteriori sono solo retrospettive, ma poco efficaci al fine di ricavarne una significativa conoscenza. La vera conoscenza sta nel vivere quei momenti al 100%.
Leggevo sopra, il Vril come mito? Che tristezza rendere un energia un mito...poi diciamolo quegli anni erano intellettualmente fecondi...
Anteater
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invisibile ha scritto: Calvero
Vediamo se questa tua reazione diciamo "forte" è dovuta ad un semplice malinteso...
Quindi prima di risponderti avrei bisogno di sapere cosa è per te un mito, perché forse c'è una incomprensione dovuta dal fatto che diamo diversi significati alla parola mito.
Hai indovinato in seno al concetto di "reazione" che, a differenza del concetto di "malinteso", si basa su di una tua precisa, reiterata e sostanziale snobberia che, a sua volta, si basa - non su di una contro-argomentazione, ma nel suo opposto. Perché non c'è nessun problema in seno al concetto di Mito.
Una tua NON-contro-argomentazione, dicevo, che poggia su due cose:
1) - la tua ignoranza in merito, che in questo caso diventa presunzione, che comunque, ci mancherebbe, rimane un discorso ancora aperto, poiché sinora, grazie al tuo approccio nebbioso, il tutto (o quasi) si è arenato nella tua comprensione alla cazzo di cane delle analogie messe in gioco - e;
2) - nella fumosa posizione di dare per scontato che un simile tema non può essere criticato se non a 360 gradi, obbligatoriamente a 360°, a differenza di altri argomenti; poiché il mito è fenomeno appartenente all'uomo e come ogni fenomeno naturale... va ricordata una cosa [come sapeva chi nella storia del pensiero ha espresso le più ficcanti considerazioni nella storia della psicologia umana]; e cioè:
- che non esistono fenomeni morali, ma solo interpretazioni morali dei fenomeni.
_________
Il Mito?
Ne dà un'ottima introduzione la TRECCANI On-line. Ti dovrebbe bastare.
___________
Alroc:
Calvero il mio mito preferito è quello di Narciso che interpreto come riflesso del proprio io speculare
Grazie per il contributo. Interessante quel che fai seguire.
PS
Dov'è il tuo avatar? :chyea:
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Ottimo, ora ho la conferma che non hai compreso la mia visione sui miti a causa di un presupposto che non condividiamo, anzi, a causa del presupposto e di conseguenza anche tutti i nomignoli che mi hai attribuito non hanno ragione di esistere :wink:
Prima chiariamo quello, poi eventualmente il resto, come è logico che sia.
2) - nella fumosa posizione di dare per scontato che un simile tema non può essere criticato se non a 360 gradi, obbligatoriamente a 360°, a differenza di altri argomenti; poiché il mito è fenomeno appartenente all'uomo e come ogni fenomeno naturale...
...ed infatti io affermo che il mito non è un fenomeno naturale, ma una creazione esclusivamente mentale (psichica) umana, ed in quanto tale ---> disarmonica e quindi innaturale.
invisibile ha scritto:
...ed infatti io affermo che il mito non è un fenomeno naturale, ma una creazione esclusivamente mentale (psichica) umana, ed in quanto tale ---> disarmonica e quindi innaturale.
Certo, perché la psiche è stata raffinata come la benzina e nasce dal petrolio.
Disarmonico il cazzo. Anzi no, perché il cazzo ha una sua magnifica armonia.
E gli ellenici erano dei poveri pirla e la Tragedia, prima che venisse ingurgitata dall'involuzione del mondo degli stronzi in approntamento, era come il capodanno trasmesso dalla RAI qualche giorno fa.
Non fa una piega
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Continui a fraintendere eppure mi sembra di essere stato chiaro.
Dove avrei detto che i miti di ieri sono uguali in "qualità" a quelli di oggi?
Io parlo di cosa è un mito, del fatto che non sono naturali, del perché sia così e della funzione che gli diamo.
Hai detto che sposto i piani dialettici. Io non sposto la dialettica, io ho spostato la visione ---> a monte.
Disarmonico il cazzo. Anzi no, perché il cazzo ha una sua magnifica armonia.
Esatto, perché il cazzo non è stato creato solo da una mente (psiche) e quindi è armonico.