Miti di ieri e oggi

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #885 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi
@incredulo

Ho riesaminato tutto e per me siamo sempre li.

I miti sono racconti fantastici e quindi non possono che essere creati dalla mente (psiche).
La parola MITHOS significa proprio "discorso, narrazione, racconto".

Questo significa che possono o meno svilupparsi dagli archetipi, che invece sono innati, naturali, ma anche che possono svilupparsi da qualunque cosa, vedi voce Ligabue :-D

Certo che anche il mito di Ligabue contiene degli archetipi, ma questo vale per qualunque racconto che vuole toccare l'inconscio, la fantasia, le emozioni.

Il mito della caverna di Platone, non è un mito nel senso di "racconto fantastico", lo è nel senso di narrazione.
Perché il discorso della caverna narra di una realtà.

E' chi non è consapevole di quella realtà che gli attribuisce il carattere di mito e siccome questi sono la maggioranza ecco che diventa un "racconto fantastico" mentre di "fantastio" non ha assolutamete nulla :wink:

Ma i miti non sono "creazioni" mentali, non fanno parte dello psichismo umano, ma dell'inconscio.


Ma l'inconscio è parte della psiche umana, anche se condivide "mondi non umani".

Il bambino ha in in sé, ed in modo innato, gli archetipi del padre e della madre, ma non crea nessun mito, nessun "racconto fantastico" in modo innato sui genitori.
Lui vive realmente una condizione in cui i genitori sono dei, esseri magici dalle capacità straordinarie e per cui non si tratta di "racconto fantastico" ma di "realtà fantastica" :-)

E per il bambino lo è, a tutti gli effetti.

E' solo dopo che la mente (psiche), eventualmente elabora l'esperienza reale creando un mito, magari per dire al compagno di scuola che gli ha rubato la merenda, che il suo papà è un campione di pugilato e quando lo becca gli fa il culo, mentre la realtà è che a papà piace guardare la boxe in tv in pantofole :-D

E sappiamo che la creatività nel "rendere fantastica" la realtà non ci manca.

Parlando di chi nega o è inconsapevole del mondo spirituale dici:

Per loro, il Mondo Spirituale è solo un mito...


Ecco il punto. "Per loro" è un mito, per "noi" è realtà.
Quindi il racconto che a loro appare fantastico, non è tale e quindi non è un mito, sono "loro" che lo rendono tale raccontando a se stessi che questa è una narrazione fantastica.

Per concludere chiarisco che io non affermo che i miti "sono cattivi". I miti sono racconti e per cui possono contenere qualsiasi cosa e gli si può attribuire qualsiasi funzione, perché sono totalmente nostri in quanto nostre creazioni (infatti è corretto dire "ho un mito-ho creato un mito" e non "ho un archetipo-ho creato un archetipo").

E' la funzione che comunemente gli si attribuisce, ovvero quella di "palo" che a mio avviso non è sana, perché non siamo fatti per vivere appoggiati ad un "palo", perché non sai di che legno è fatto quel palo e perché stai cedendo una parte di te stesso al mito, che è solo un racconto, mettendoci il cuore.

Ciao

PS
Tranquillo, non si tratta di controllo ma di pulire la visione (anche la mia ovviamente) e lo so quale è la situazione reale, su questo non mi racconto nessun mito :wink:
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8 Anni 10 Mesi fa #889 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Miti di ieri e oggi
Invisibile
Lui vive realmente una condizione in cui i genitori sono dei, esseri magici dalle capacità straordinarie e per cui non si tratta di "racconto fantastico" ma di "realtà fantastica" :-)


L'archetipo, infatti.
Ti stai avvolgendo nelle tue stesse spire.

Anche io ho avto perplessità per quanto riguarda i simboli, per esempio, e sulla loro funzione.
Il simbolo veicola idee, e nel passato era proprio il linguaggio usato dalla casta. Il geroglifico.
Con la nascita del linguaggio moderno i concetti sottesi dai simboli possono essere mistificati
mentre un ideogramma no. I miti i simboli e le leggende possono così essere creati o mistificati.

Un esempio di mito moderno falso è, come dice Battiato, il progresso.
Esiste un archetipo per l'idea di progresso? No, non può esistere progresso se non da un punto di vista spirituale.
Noi invece viviamo un mito di progresso materiale. Cagare in un vasino è sorpassato mentre cagare in una fossa settica è tecnologia moderna. Ma pulire un vasino è facile, mentre pulire una fossa settica no, senza contare i costi e gli aspetti burocratici.
Magari gli antichi usavano la merda come concime mentre a noi piace accatastarla. Sarà il mito del risparmio.
E' un mito moderno anche la scheda elettorale e il voto.Esiste un archetipo? No.

I simboli allo stesso modo possono essere legati agli aspetti della natura e antropomorfizzati, ma allo stesso tempo inventati.
Per esempio il leone è simbolo di forza e regalità. Tu potresti dirmi che è una fesseria, perché anche altri animali hanno forza.
Il toro per esempio. Ma il toro è simbolo di forza, ma quella sessuale. Perché il leone rende meglio?
Per una fatto naturale incontrovertibile della natura. Caccia e sottomette. Il toro no.
Poi ovviamente questo magari c'entra di meno con la favola fantastica di Disney, che usa i simboli mischiando le carte perché vuole utilizzarli per un fine specifico. Il leone è re della foresta, ma solo nella nostra mente, lui mica si sente re, occupa un territorio magari, ma anche un cane si sente padrone degli angoli dove piscia.

Non so se ho reso l'idea.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #890 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi
@Pyter

Guarda che mi hai dato ragione :-) (vedi che il metodo renziano funziona? :-D )

Pyter ha scritto: Invisibile
Lui vive realmente una condizione in cui i genitori sono dei, esseri magici dalle capacità straordinarie e per cui non si tratta di "racconto fantastico" ma di "realtà fantastica" :-)


L'archetipo, infatti.
Ti stai avvolgendo nelle tue stesse spire.

Anche io ho avto perplessità per quanto riguarda i simboli, per esempio, e sulla loro funzione.
Il simbolo veicola idee, e nel passato era proprio il linguaggio usato dalla casta. Il geroglifico.
Con la nascita del linguaggio moderno i concetti sottesi dai simboli possono essere mistificati
mentre un ideogramma no. I miti i simboli e le leggende possono così essere creati o mistificati.


Il simbolo (geroglifico-pittogramma) lo possiamo definire come la "prima traduzione" di un archetipo-concetto.
Altroché se si possono mistificare, basta dire che quel simbolo X significa "anche Y" e poi si sceglie a comodo creando una "narrazione fantastica" manipolata.

Non si mistificano se si è onesti :wink: ma...

Inoltre anche gli stessi simboli possono essere manipolati ma anche totalmente inventati. Chi è che a prezzo della testa mozzata va a dire al sacerdote del faraone che mente?
Anche i simboli (geroglifici-pittogrammi) sono creazione umana, e come i miti possono essere fedeli alla natura (archetipi) ma anche no.

Un esempio di mito moderno falso è, come dice Battiato, il progresso...


Che è quello che ho detto io, ovvero che essendo i miti "racconti" possono essere derivati da realtà come gli archetipi ma anche da qualunque cosa.

I simboli allo stesso modo possono essere legati agli aspetti della natura e antropomorfizzati, ma allo stesso tempo inventati.
Per esempio il leone è simbolo di forza e regalità. Tu potresti dirmi che è una fesseria, perché anche altri animali hanno forza.
Il toro per esempio. Ma il toro è simbolo di forza, ma quella sessuale. Perché il leone rende meglio?
Per una fatto naturale incontrovertibile della natura. Caccia e sottomette. Il toro no.



E qui stai parlando di archetipi che si manifestano in caratteristiche naturali, cosa su cui io concordo.
Il problema, in caso di renziani a piede libero (si non ci ho dormito la notte), nasce dopo, con il racconto.
Comunque il leone rende meglio perché NON caccia, ma ha un sacco di femmine da scopare e che cacciano per lui e non fa un cazzo tutto il giorno. E' perfetto per simboleggiare un re.

Poi ovviamente questo magari c'entra di meno con la favola fantastica di Disney, che usa i simboli mischiando le carte perché vuole utilizzarli per un fine specifico. Il leone è re della foresta, ma solo nella nostra mente, lui mica si sente re, occupa un territorio magari, ma anche un cane si sente padrone degli angoli dove piscia.

Non so se ho reso l'idea.


A me sembra che non mi hai contraddetto... ma forse non ho capito io magari sei tu che a furia di pensare a renzi... :-D
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #895 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Miti di ieri e oggi
Ma neanche per sogno, caro invisibile, io ti ho dato ragione.
Hai sostenuto che il mito è un prodotto della mente e che tu puoi benissimo farne a meno.
Questo non è possibile, e te lo hanno esposto bene Calvero Incredulo e Alroc.
Dico, anzi, scrivo di pIù:
Se il mito è creazione della mente e secondo te la mente mente, se ella ti dice che non devi credere più ai miti, io non gli crederei neanche un attimo.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #896 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi

Pyter ha scritto: Ma neanche per sogno, caro invisibile, io ti ho dato ragione..


Ok, ho capito male io.

Hai sostenuto che il mito è un prodotto della mente...


Si è lo è, e lo è di fatto in quanto racconto fantastico ed un racconto lo può creare solo la mente umana. Ma è più corretto dire "psiche" a mio avviso, perché c'entra l'inconscio in quanto in un modo o in un altro i miti sono collegati, derivati, appoggiati agli archetipi.

... e che tu puoi benissimo farne a meno.


Non io, tutti "possono farne a meno" a mio avviso.
Ricorda che non sto parlando degli archetipi, ma solo dei miti ovvero dei racconti.

Per chiarire, la questione "rapporto con il mito" l'ho sollevata SOLO per quel che riguarda l'eventuale "appoggiarsi" che io reputo dannoso.
Per cui non è corretto dire "se ne può fare a meno" (espressione che non ho usato) perché i racconti e per cui anche i miti, hanno molte funzioni che non creano nessun problema ma al contrario che reputo sana, per la crescita e la formazione, per i rapporti tra le persone, per passare una serata davanti ad un falò incantati da una storia ...

Questo non è possibile, e te lo hanno esposto bene Calvero Incredulo e Alroc.


Nessuna di quelle argomentazioni le ho trovate convincenti, in quanto nessuna affronta l'aspetto basilare, ovvero che il mito è un racconto.

Dico, anzi, scrivo di pIù:
Se il mito è creazione della mente e secondo te la mente mente, se ella ti dice che non devi credere più ai miti, io non gli crederei neanche un attimo.


Concordo :-) ma io ho esaminato la questione per almeno un anno e mezzo con molta attenzione prima di parlarne, e l'ho fatto con la mente, con il corpo e con lo Spirito e per me il risultato, al momento, è quello ;-)

Non è la mente che "me l'ha detto"; ho usato anche la mente per esaminare la questione.
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8 Anni 10 Mesi fa #899 da incredulo
Risposta da incredulo al topic Miti di ieri e oggi
invisibile

Per cui non è corretto dire "se ne può fare a meno" (espressione che non ho usato).....


Cosa significa espressione che non ho usato?


Questa frase l'hai scritta tu:

Io ho solo affermato che i miti non fanno bene all'uomo e che per poter vivere bene non ne ha nessun bisogno. Apriti cielo...

.

Mi sembra proprio che tu abbia affermato che l'uomo "ne può fare a meno" se per vivere bene non ne ha nessun bisogno.


Non è la mente che "me l'ha detto"; ho usato anche la mente per esaminare la questione.


Pensavo che fossi più in sintonia con il "sentire" di Pyter.

Il suo post non necessitava di risposta, era perfetto così come era.

Ironia e profondità, koan finale ed applausi del pubblico. :clap:

Pazienza.... :pint:

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
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8 Anni 10 Mesi fa #900 da Calvero
Risposta da Calvero al topic Miti di ieri e oggi

invisibile ha scritto: Ma la tua reazione veramente non la capisco, perché se dire quello che si pensa significa avere una colpa (???) non so proprio cosa pensare...

Ti voglio bene lo stesso anche se mi hai trattato, senza motivo, di merda.


Come ben sai vi sono diversi modi di trattare male qualcuno: tu lo hai fatto, non te ne accorgi; e non ho intenzione di argomentarlo, e non deve diventare una lagna questa cosa. Come ti sei lanciato nella questione, ha scatenato la reazione dell'amico, invece: quella che, come disse qualcuno "Prima di saper amare i propri nemici bisogna imparare ad odiare i propri amici". Quello che ho scritto lo penso, ma non è morboso e non è il futuro, e non è qualcosa che è cambiato; è quello che penso per quello che è stato. Il risentimento non è certo compreso nei miei interventi. Se non vedi come puoi smerigliare i coglioni a volte, è proprio quanto ho da dire. Non di più.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #901 da Calvero
Risposta da Calvero al topic Miti di ieri e oggi

Mrexani ha scritto:
Torna a bordo :angry:


Riporto parzialmente un discorso (unisci tu i puntini :popcorn: ) ... un articolo di quattro anni fa, in cui tentai di estrapolare - diciamo ---> la "valenza principe" del problema, in una critica anche legata al potere a alla sua peculiarità di speculare (un articolo non riuscito; non avevo debitamente e formalmente affrontato come si deve l'argomento), comunque ti lascio questi "indizi" che erano centrali e tuttora lo sono, aggiornati in parte, ahimè, e che dovevo/dovrei riformulare adeguatamente, approfondire, ma che non trovo il tempo.

C'era una volta...

PARTE UNO

Ecco che il «Pensiero» muta in nuove strutture. Vuole trovare le prove che confermino le idee, le “immagini” e le teorie prodotte, studiandole con metodo; con logiche deduttive come induttive, nel Divenire o nei suoi contrari, nei princìpi immanenti come trascendenti. «Pensiero» che desidera essere esaustivo nei suoi propositi, sensato e denominatore; per giungere, raggiungere, comunicare e cercare le “verità” così come sé stessi. La ricerca e il Pensiero si presenta con pre-potenza attraverso questa nuova Luce. La Filosofia.

La domanda, insieme a questa rivoluzione del Pensiero, prima o mentre iniziava il suo cammino e si assestasse nei secoli e soppiantasse, per molti versi, antiche prospettive era: - cos’era o cosa c’era prima e insieme alla filosofia? Cosa “regnava” come pensiero universale nel cammino dell’uomo antico? Vi erano i Miti.

Le cosmogonie nella mitologia hanno ben poco da invidiare alla Scienza e questo non per detrarre alla Scienza quanto in sé ha di valido, ma perché la mitologia elaborava modelli eccelsi e straordinariamente intelligenti rappresentanti la Vita, l’uomo e la Natura, attraverso un imperituro scontro di Forze, Caos e Intelligenze ordinatrici e riusciva in un compito; in una elaborazione magistrale dei “perché” e delle “verità” che sono intrinseche alla Vita. MITI che dispiegavano il mondo dell’uomo, del suo percepire, di ancestrali esigenze, in paralleli e Universi densi di significati e premonitori “eventi”. Premonitori in quanto esplicativi della Natura e della natura umana. Se sappiamo cosa siamo, sappiamo dove saremo portati, a cosa portano le cose.


PARTE DUE

Crono, temendo di subire la sorte che lui stesso inflisse al padre (Urano) si mangiò i figli man mano, tra questi, Zeus, appena nato, venne nascosto per evitargli l’atroce destino, così quando crebbe affrontò il padre e liberò i fratelli facendoglieli vomitare (o squarciandogli lo stomaco). Poi scelse l’Olimpo come “trono” e si erse a Capo degli Déi. “Crono” - il tempo - venne così spezzato, vomitò i suoi figli e fu incatenato.

Crono temeva di perdere il Potere alla guida del Mondo. Zeus ambiva a detenerlo e a impossessarsene sopra i fratelli e gli Déi stessi. Fu la detenzione del Potere l’elemento chiave, l’esigenza di assicurarselo a tessere le trame di quelle gesta che, così, perpetuarono faide infinite.

L’esigenza di spiegare l’universo venne messa in opera con l’antropomorfismo delle energie, dei fenomeni della natura, ma anche delle caratteristiche animali che trascesero a simbolo e, significativo, vivificare quella “realtà speculare” che dava anima al significato in Terra. Era come se si trasferissero nei “Cieli” le battaglie del nostro mondo interiore; si poteva così parlare di esorcizzare i mali ritenuti responsabili del nostro destino, così come le cose che più ci irretiscono, non ultimo il senso della bellezza e il suo Potere. In un certo senso l’uomo metteva sul lettino della psicanalisi il mondo interiore. Direi con estrema intelligenza. Già pensare al Tempo così come lo viviamo, come è considerato; diviso, parcellizzato, figlio di una violenza, fa riflettere non poco.


PARTE TRE

L’immaginazione e la sua verità non hanno terminato di agitarsi in noi, ancora il Tuono fa tremare i nostri cuori e il fulmine infonde potenza. Siamo noi oggi così distanti da tutto questo? E qual'è il rapporto oggi con tutto ciò? ... direi snaturato. Questo il primo termine che mi sale dal cuore alla mente. La mancanza di quell'immaginazione, e la forza del nostro pensiero odierno che è indubbiamente affascinante, penso ci abbia reso soli; lo spartiacque del Metodo e del Pensiero ci ha distanziati, irretiti e, a differenza di Ulisse, non eravamo legati per poter resistere al canto delle sue sirene. Il pensiero che vuole studiare col “microscopio” divide, ci allontana dalle Forze della Vita, dagli “Déi”.


PARTE QUATTRO

... e se osassimo, potremmo già sapere, ora, che scienza e psicologia, parleranno la stessa lingua. La rivoluzione che unirà ciò che il Potere oggi divide. Il “rompere gli schemi” ha un nuovo e cruciale significato, rideterminare pesi e misure; uccidere il “Dio” di questo mondo ... è ora: è sempre ora.

PARTE CINQUE

E’ utile capire come nella Polis Greca l’uomo necessitava di una formula che si manifestava come in un Rito collettivo, si desiderava esorcizzare, attraverso la Leggenda e i racconti, il pathos generato dai conflitti insormontabili sempiterni nell’uomo. In ciò non v’era nulla di superstizioso o magico ma riguardava la formazione spirituale del Cittadino che si immergeva - attraverso l’arte e la musica - nell’imitazione della realtà e della sofferenza tratta da eventi drammatici. Mentre venivano danzate “le Forze, i Racconti, gli Eroi”, il pubblico partecipava in una mimesi coi personaggi chiave. Da questa condivisione e Arte vivificata potevano trarre il beneficio particolare di un monito così come di una catarsi.

PARTE SEI

Nel bene e nel male, nella magnificenza come nella decadenza che ogni sincretismo di tale portata pretende, dovuto soprattuto alle incredibili conquiste di Alessandro Magno ove una cultura ingoiò quell’altra, finì il Mito generatore e le sue Arti; anche a causa della Roma che seguì, quella Roma bisognosa di riempire le proprie lacune morali/mitico/religiose che da altri Miti attinse ... e piano, in maniera ineluttabile, un universo intelligente e “irrazionale” si inabissò, venne assorbito e si cristallizzò tra le pagine del tempo.

EPILOGO

... e che, come diceva Virgilio «Il lupo non si preoccupa mai di quante siano le pecore».

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #902 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi

incredulo ha scritto: invisibile

Per cui non è corretto dire "se ne può fare a meno" (espressione che non ho usato).....


Cosa significa espressione che non ho usato?


Questa frase l'hai scritta tu:

Io ho solo affermato che i miti non fanno bene all'uomo e che per poter vivere bene non ne ha nessun bisogno. Apriti cielo...

.

Mi sembra proprio che tu abbia affermato che l'uomo "ne può fare a meno" se per vivere bene non ne ha nessun bisogno.


Si incredulo.

Ma io ho anche scritto subito prima

"Per chiarire, la questione "rapporto con il mito" l'ho sollevata SOLO per quel che riguarda l'eventuale "appoggiarsi" che io reputo dannoso."

e subito dopo

"perché i racconti e per cui anche i miti, hanno molte funzioni che non creano nessun problema ma al contrario che reputo sana, per la crescita e la formazione, per i rapporti tra le persone, per passare una serata davanti ad un falò incantati da una storia ..."

quindi è in quest'ottica che va inteso quanto dico e SOLO in quell'ottica, cosa che ho ribadito varie volte ed in modi diversi perché vedo che questa ottica non viene recepita.

I miti sono dannosi se ci si appoggia come ad un palo, se ci si crede, se ci si mette il cuore, ed in questo senso se ne può fare a meno, ovvero si può fare a meno di crederci, di appoggiarvisi, di metterci il cuore, perché sono solo dei racconti..

E' possibile che io sia una pippa a scrivere, ma questa cosa mi sembrava chiara fin dal mio primo intervento, tant'è vero che esordisco proprio sottolineando con il grassetto questo concetto di appoggiarsi, e che ho sempre ribadito anche in altri modi, fin dal primo post:

L'uomo ha vissuto per millenni appoggiandosi ai miti.

Dei, Faraoni (uomini-dei), Re e nobiltà, ricchi, potenti e famosi, oggi anche attori e musicisti ma anche presentatori tv, che rappresentano il successo sociale e con questo l'attribuzione di "valere".

Questo appoggiarsi, prendere a riferimento dei miti da ammirare e da seguire, è stato considerato per millenni come normale ma anche come cosa buona, positiva.

La verità è che l'uomo non ha bisogno di nessun mito per vivere.
Al contrario, l'essere umano viene danneggiato seriamente quando con la mente ed il cuore si appoggia e prende riferimento verso un mito, perché la realtà è che la "forma-mito" non esiste, è una illusione e per cui la persona viene portata lontana dalla realtà.

[...]


A posteriori capisco che avrei dovuto specificare che "esiste solo in quanto creazione della mente" per essere più chiaro, errore mio, ma l'ottica in cui ho sempre inquadrato le mie argomentazioni a me sembra chiara.


Pensavo che fossi più in sintonia con il "sentire" di Pyter.

Il suo post non necessitava di risposta, era perfetto così come era.

Ironia e profondità, koan finale ed applausi del pubblico.


Io sono in sintonia con il sentire di Pyter, anche se non perfettamente (ma questo è normale), ma il suo post meritava risposta soprattutto per la questione mito = racconto (e per cui creazione mentale-psichica), e per il Koan.

Il suo Koan, che ho apprezzato anche perché ce l'ho ben presente a me stesso, è però "fuori tempo", non "fuori tempo massimo" per carità, ma in questo caso lo è :-)

Ciao

*************

@Calvero

Come ben sai vi sono diversi modi di trattare male qualcuno: tu lo hai fatto, non te ne accorgi; e non ho intenzione di argomentarlo...


Te la rigiro para para, sempre in amicizia e con immutata stima.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #903 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi

alroc ha scritto: Popoli primitivi, molto distanti geograficamente tra loro, hanno raccontato miti identici, come mai?


Non sappiamo.
Può essere che certi miti siano fedeli racconti di significati archetipici (esiste? :-) ), cosa che io credo, ma è anche possibile che qualcuno abbia usato i piedi, cavalli e barche per andare in giro a raccontare altre interpretazioni degli archetipi, ed io penso che anche questo sia vero.

Duecentomila anni sono tanti...

Il mito è parte della natura stessa dell'uomo...


Il raccontare è parte stessa della natura dell'uomo? Secondo me dipende con cosa si crea il racconto e per cui può essere come può non essere. Se la creazione è solo mentale a mio avviso è difficile considerarlo naturale, perché la mente tende molto spesso a "raccontarsela" a proposito di "miti" :wink:

...in passato si riusciva a comunicare con i contenuti dell'identità naturale del cosmo, oggi ci giungono solo simulacri narrativi defraudati, dallo scorrere dei secoli, della loro valenza informativa.


Concordo,

Un linguaggio che ha il potere di ri-programmare l'uomo, come un verbo dai poteri "magici".
Io associerei il Questo verbo che comunica in modo profondo con la nostra psiche ha un potenzialità immense, per questo è stato scarnificato e reso innocuo da chi ha potere.


Vero. E io credo che questo potere derivi proprio dalla "connessione" che i miti hanno con gli archetipi e per il potere che essi stessi hanno soprattutto sull'inconscio.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #904 da Calvero
Risposta da Calvero al topic Miti di ieri e oggi

invisibile ha scritto:
@Calvero

Come ben sai vi sono diversi modi di trattare male qualcuno: tu lo hai fatto, non te ne accorgi; e non ho intenzione di argomentarlo...


Te la rigiro para para, sempre in amicizia e con immutata stima.


Appunto: la rigiri. Vedi di tenerla nell'ordine corretto. Visto che tu hai cominciato a rompere il cazzo.

POI

L'ammirazione per qualcuno, per i suoi principi o comportamenti, sono esempi, non miti, che si possono seguire in funzione delle proprie scelte, che devono essere fatte sempre in piena libertà.


Della serie, nei tuoi primi interventi e dopo aver provocato Maksi: perché Tu sai come stanno le cose! tu OSI anche una simile perentorietà e che misura INCONTROVERTIBILMENTE che tu del MITO sai assolutamente una minchia.

Se non come discussione da Bar

Quando non sai qualcosa o non l'hai maturata adeguatamente, impara ad ascoltare per bene.

Perché, oltre all'ignoranza manifesta che lampeggia come una scritta al Neon nell'asserzione di cui sopra (e sono le prime con cui eri intervenuto), OSI anche aggiungere e con prosopopea! una simile frase:

La verità è che l'uomo non ha bisogno di nessun mito per vivere.


Le verità è che tu del MITO non sai e non hai capito un cazzo di niente ... e hai adattato il problema in maniera arbitraria alla tua "visione arrnonica" di stocazzo; di "stocazzo" perché invece di avere l'umiltà di capire che il ragionamento si stava sviluppando debitamente, sei entrato a gamba tesa con presunzione e arrabbattando mano mano le contro-argomentazioni, mentre venivano confutate una alla volta, insieme alle basi dei tuoi ragionamenti posati sulla sabbia. Cioè sulla tua presunzione.

Infatti, a riprova: - nei tuo interventi successivi hai dovuto ridimensionare le sparate perentorie, che non stanno né in cielo né in terra.

Quello che tu sai del MITO, apri bene le orecchie: lo stai imparando adesso.

Vedi di non fare il furbo con me e vedi di non trasformare una lezione sul MITO che ---> stanno dando a Te<---- in una lezione sul MITO che tu staresti dando agli altri. Non farmi girare i coglioni.

E ancora non hai capito perché hai offeso e perché hai smeriglato i coglioni come qui li hai smerigliati.

La stima non è contemplata.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da Calvero.
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8 Anni 10 Mesi fa #905 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi
Wow Clavero.... mi spiace, io ho cercato di evitarlo, ma se insisti con questo tono inaccettabile, te lo devo dire, il problema è solo tuo perché evidentemente sei stato toccato in un punto sensibile, perché la tua reazione di rabbia è immotivata nei mie riguardi e quindi sarebbe il caso di guardare te stesso prima di riversare la tua rabbia sugli altri.

Calvero ha scritto:
Appunto: la rigiri. Vedi di tenerla nell'ordine corretto. Visto che tu hai cominciato a rompere il cazzo.


Ah ecco, e lo decidi tu quale è l'ordine corretto, giusto?
Io non ho "rotto il cazzo", io ho solo presentato la mia opinione.
Se questo ti ha rotto il cazzo è un problema tuo.

L'ammirazione per qualcuno, per i suoi principi o comportamenti, sono esempi, non miti, che si possono seguire in funzione delle proprie scelte, che devono essere fatte sempre in piena libertà.

Della serie, nei tuoi primi interventi e dopo aver provocato Maksi


Io ho argomentato con Maksi, non provocato. Si lo prendo apertamente per il culo per il modo in cui presenta i suoi miti, ma ho sempre argomentato in ogni scambio, e lo prendo per il culo perché li presenta come realtà assodate e mai mettendoli come sue credenze e perché delle argomentazioni che li smontano fino al nulla lui non si cruccia minimamente (confermando in pieno quello che vado dicendo qui tra l'altro).

...perché Tu sai come stanno le cose!


Quindi mi stai accusando di cosa esattamente, di mentire? Di essere ipocrita o in malafede?
Va bene Calvero, ma è tutt'altro dall'essere dimostrato e questo mostra che il problema è tuo, dimostra che sei stato toccato su un punto sensibile e che sei scattato.

tu OSI anche una simile perentorietà e che misura INCONTROVERTIBILMENTE che tu del MITO sai assolutamente una minchia.


Perché? Io non vedo proprio come quella frase dimostri quanto affermi, ma nemmeno minimamente.

Quando non sai qualcosa o non l'hai maturata adeguatamente, impara ad ascoltare per bene.


Guarda che ho scritto apposta che questa è una cosa che vado maturando da molto tempo.
E neanche tu hai mai affrontato la base del mio ragionamento, ovvero che è l'appoggiarsi al mito che reputo non sano e fino a quando non lo farai stai solo reagendo ad un tuo problema e non controargomentando in modo sensato, a proposito di chi non ascolta bene.

Se io dico X Y Z e mi si risponde solo su Y Z significa che si sta ignorando una parte fondamentale delle mie argomentazioni e stiamo parlando proprio dell'inizio che serve, come sai, ad inquadrare l'ottica in cui si espone la propria visione.
Mica è un dramma per carità, ma se poi ci si arrabbia e s insulta addirittura (!), soprattutto dopo che l'ho fatto notare molte volte, io faccio notare che la rabbia è insensata.

Perché, oltre all'ignoranza manifesta che lampeggia come una scritta al Neon nell'asserzione di cui sopra (e sono le prime con cui eri intervenuto), OSI anche aggiungere e con prosopopea! una simile frase:

La verità è che l'uomo non ha bisogno di nessun mito per vivere.

Le verità è che tu del MITO non sai e non hai capito un cazzo di niente ... e hai adattato il problema in maniera arbitraria alla tua "visione arrnonica" di stocazzo; di "stocazzo" perché invece di avere l'umiltà di capire che il ragionamento si stava sviluppando debitamente, sei entrato a gamba tesa con presunzione e arrabbattando mano mano le contro-argomentazioni, mentre venivano confutate una alla volta, insieme alle basi dei tuoi ragionamenti posati sulla sabbia. Cioè sulla tua presunzione.


Non è vero, io non ho fatto nessun ingresso a gamba tesa, sei tu che l'hai percepito così per affari tuoi, io dall'inizio ed in GRASSETTO ho parlato dell'appoggiarsi, se tu non lo hai recepito nella giusta importanza rispetto a quanto volevo dire non è un problema mio (o forse si perché scrivo male ma allora chiedi no? invece che azzannarmi).

Io non ho visto nessuna confutazione di quanto ho affermato, ho visto invece che non si sono praticamente affrontati ben DUE concetti fondamentali: l'appoggiarsi e il fatto che i miti sono creazioni della mente-psiche umana, perché sono racconti.

Lo dice l'etimologia che i miti sono racconti, non io, e se la cosa ti fa infuriare prenditela con l'etimologia, non con me.

Infatti, a riprova: - nei tuo interventi successivi hai dovuto ridimensionare le sparate perentorie, che non stanno né in cielo né in terra.


Ma che dici? Io negli interventi successivi ho cercato di chiarire quello che ho detto fin dall'inizio, evidentemente con poco successo e probabilmente anche per colpa mia. Ma che si siano evitati i punti sopra, o quantomeno che li si sia presi alla leggera, è evidente proprio perché ho cercato sempre di riportarli in primo piano, in quanto basilari per comprendere la mia visione.
Ma vedo che qualsiasi tentativo io faccia in tal senso cade sempre a vuoto, e secondo me la cosa è molto significativa.
Pensaci su eh.

Vedi di non fare il furbo con me e vedi di non trasformare una lezione sul MITO che ---> stanno dando a Te<---- in una lezione sul MITO che tu staresti dando agli altri. Non farmi girare i coglioni.


Cerca prima di esaminare cosa stai tralasciando e cerca di non tralasciarlo più, visto anche che sono cose che ho ripetuto molte volte, prima di dare giudizi così duri su di me, altrimenti non ti stai dimostrando un interlocutore lucido ma qualcuno che si è arrabbiato per qualcosa di cui io non ho nessuna colpa,
Io non sto dando nessuna lezione sul mito, io sto inquadrando il tema mito in un ottica diversa, ottica che evidentemente ti fa saltare la mosca al naso.

E ancora non hai capito perché hai offeso e perché hai smeriglato i coglioni come qui li hai smerigliati.

La stima non è contemplata.


Chi ha offeso qui sei solo tu e a questo punto i coglioni smerigliati ce li ho io a furia di dover ripetere cose che vengono puntualmente ignorate, e per dover mantenere la calma per due.

Stammi bene e cerca di capire cosa hai che ti fa incazzare così tanto, che così è impossibile parlare con te.

E se pensi che io abbia offeso e non vuoi dirlo pubblicamente, basta che mi fai un pm, non c'è nessun problema.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #906 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Miti di ieri e oggi
Invisibile
Lo dice l'etimologia che i miti sono racconti, non io, e se la cosa ti fa infuriare prenditela con l'etimologia, non con me.


Chiami in soccorso l'etimologia e con questo cosa speri di fare, di esimerti dalle responsabilità?
Un pò come Obama che uno spara e lui se la prende con le armi.

Lo sapevi poi che l'etimologia è un mito moderno, si?

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da Pyter.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #907 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi

Pyter ha scritto: Invisibile
Lo dice l'etimologia che i miti sono racconti, non io, e se la cosa ti fa infuriare prenditela con l'etimologia, non con me.


Chiami in soccorso l'etimologia e con questo cosa speri di fare, di esimerti dalle responsabilità?


Non in soccorso ma per evidenziare un qualcosa che io reputo molto interessante e significativo.

Sai una cosa? Ad un certo punto avevo pensato di "chiamare in soccorso" la Treccani, ma mi son detto che con gli amici non è carino che poi sembra brutto.. ed ecco che qualcuno la tira fuori per dire che non capisco un cazzo :wink: (no, non incredulo)

E quali sarebbero queste responsabilità che non starei affrontando?

Un pò come Obama che uno spara e lui se la prende con le armi.


Vale anche per la Treccani o solo con il dizionarop etimologico?



Lo sapevi poi che l'etimologia è un mito moderno, si?


Si, ma può servire a ricordare che i miti sono effettivamente, ed in prima istanza, dei racconti e per cui sono creazioni mentali.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #908 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Miti di ieri e oggi

.

Sai una cosa?


Mi piacerebbe tanto. E' un po' che aspetto qualcosa di significativo.

Ad un certo punto avevo pensato di "chiamare in soccorso" la Treccani, ma mi son detto che con gli amici non è carino che poi sembra brutto.. ed ecco che qualcuno la tira fuori per dire che non capisco un cazzo :wink: (no, non incredulo)


Si, su questo hai ragione. A volte Incredulo ha di queste trovate. A volte addirittura mette delle pagine di Wikipedia, ma non penso lo faccia per cattiveria. Secondo me è un suo modo di reagire quando pensa di trovarsi davanti a degli avatar con carenze di pensiero, e tenta di sollevarlo partendo da pagine che esprimano concetti più diluiti e quindi non impegnativi quanto quelli di prima mano.
Bisogna scusarlo, d'altronde le sue sono solo creazioni mentali sui cui limiti tu penso sarai d'accordo.

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #909 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi

Pyter ha scritto:
Mi piacerebbe tanto. E' un po' che aspetto qualcosa di significativo.


Per me lo è e lo è anche l'evitare certe partii della mia esposizione.

Ma non importa eh, io davvero non credevo di sollevare tutto questo vespaio, tanto che sembra che io abbia toccato un qualcosa che viene ritenuto sacro :wink:

Si, su questo hai ragione. A volte Incredulo ha di queste trovate. A volte addirittura mette delle pagine di Wikipedia, ma non penso lo faccia per cattiveria. Secondo me è un suo modo di reagire quando pensa di trovarsi davanti a degli avatar con carenze di pensiero, e tenta di sollevarlo partendo da pagine che esprimano concetti più diluiti e quindi non impegnativi quanto quelli di prima mano.
Bisogna scusarlo, d'altronde le sue sono solo creazioni mentali sui cui limiti tu penso sarai d'accordo.


Non è con l'ironia che ciò che evidenzia l'evitare certi aspetti si risolve.

Comunque concordo, non lo fa con cattiveria ma non concordo sul fatto che le sue siano creazioni esclusivamente mentali, a volte si, (come succede a tutti) ma direi che lo sono molto raramente.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.
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8 Anni 10 Mesi fa #912 da alroc
Risposta da alroc al topic Miti di ieri e oggi

L’esigenza di spiegare l’universo venne messa in opera con l’antropomorfismo delle energie, dei fenomeni della natura, ma anche delle caratteristiche animali che trascesero a simbolo e, significativo, vivificare quella “realtà speculare” che dava anima al significato in Terra. Era come se si trasferissero nei “Cieli” le battaglie del nostro mondo interiore; si poteva così parlare di esorcizzare i mali ritenuti responsabili del nostro destino, così come le cose che più ci irretiscono, non ultimo il senso della bellezza e il suo Potere. In un certo senso l’uomo metteva sul lettino della psicanalisi il mondo interiore. Direi con estrema intelligenza. Già pensare al Tempo così come lo viviamo, come è considerato; diviso, parcellizzato, figlio di una violenza, fa riflettere non poco.


Calvero, mi inchino alla tua capacità straordinaria di descrivere il mito.

Condivido tutto il "racconto" (anche i puntini :ok:) ma in particolare, secondo me, questo passaggio ha colpito nel segno.
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8 Anni 10 Mesi fa #913 da P.K.89
Risposta da P.K.89 al topic Miti di ieri e oggi
Quanta carne al fuoco, e entrare ora nella discussione è complicato.

Prima cosa vorrei dire che i racconti sulla simbologia ecc... di Incredulo e Maksi mi incuriosiscono. Preciso, non me ne vogliano, ma non riesco a prenderli seriamente (non vuole essere un offesa e ancor più una mancanza di rispetto) ma non dubito ed è palese che per millenni l'uomo sfrutti questi modelli ideologici per basare la propria esistenza. Pertanto sebbene personalmente di quelle che per me sono "pippe mentali" ne farei a meno, conoscere questi miti, significa conoscere una forte spinta di influenza che muove coloro mi circondano.

Quindi rinnovo la mia ammirazione verso la vostra profonda conoscenza di tematiche tanto profonde e complesse.

@Calvero

Sai che sforzandomi anche di pensarci non mi viene in mente nessun mito che mi abbia mai affascinato particolarmente? Anzi no (volutamente lascio la parte che ho scritto prima perchè stò scrivendo di impulso), il mito del superuomo credo abbia avuto un certo fascino nelle sue varie forme in cui è stato anche parzialmente espresso o che io abbia incontrato nella mia vita. Al solito quando leggo una tua domanda, mi spingi ad una profonda riflessione e imparo a conoscermi. :question:

Una cosa Calvero a proposito della diatriba cazzo si vagina ni. Su quale base state dando una definizione di bello, perchè non riesco a seguirvi.
Io ne uno una tutta mia, mi piace quel che mi piace, e il che poi coincide con lo stato d'animo del momento o sulla funzionalità inconscia che attribuisco a quello che stò osservando.
Faccio un esempio che forse mi può aiutare nel raffigurare esplicitamente quel che ho appena detto. Per tornare alla vagina, la trovo bellissima quasi in ogni momento, tranne per 5 minuti dopo l'orgasmo, in quell'attimo proprio non mi dice niente. Mentre per il cazzo lo trovo brutto sempre tranne il mio, (non ne faccio una repulsione per qualche paura gay) di contro trovo il corpo (tranne il membro) muscoloso di un uomo molto bello.
Ho constatato che nella mia mente in sostanza bello è sinonimo di funzionale allo stato anche inconscio.

Più tardi mi dò un altra lettura più approfondita ai vs. interventi e magari condivido anche un mio pensiero sui miti.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #914 da Calvero
Risposta da Calvero al topic Miti di ieri e oggi

invisibile ha scritto: Wow Clavero.... mi spiace, io ho cercato di evitarlo, ma se insisti con questo tono inaccettabile, te lo devo dire, il problema è solo tuo perché evidentemente sei stato toccato in un punto sensibile, perché la tua reazione di rabbia è immotivata nei mie riguardi e quindi sarebbe il caso di guardare te stesso prima di riversare la tua rabbia sugli altri.


Ma cosa devi evitare?
Alla fine dirò a proposito del "punto sensibile".


Ah ecco, e lo decidi tu quale è l'ordine corretto, giusto?


Da non crederci.

Lo decidono gli interventi: sono numerati. Sei partito tu con l'aria di sufficienza e arroganza. Prima rompendo il cazzo a Maksi, poi, dopo avertelo fatto notare e con garbo, hai fatto orecchie da mercante e te ne sei fottuto; che se non era per la toccata di passaggio di Mazzucco, chi sa quanto avresti premuto ancora sull'acceleratore.

Io ho argomentato con Maksi, non provocato.



No: - tu HAI PROVOCATO - eccome. Perché lo sai benissimo che stavi trascinando un risentimento in modo fazioso. Inutile che t'incazzi con i modi alla "Slobbysta" ... se poi ti muovi nello stesso modo urticante. Ogni volta che MAKSI porta avanti le sue tesi - argomentandole - [che io non condivido, prima che magari venga tacciato di voler fare comunella] tu pensi di avere il diritto di portarti dietro gli strascichi di altre centinaia di discussioni, fottendotene altamente di Topic come questi; che sono una cosa nuova; che non era tuo; e che Maksi non aveva rotto il cazzo a nessuno.

Si lo prendo apertamente per il culo per il modo in cui presenta i suoi miti, ma ho sempre argomentato in ogni scambio, e lo prendo per il culo perché li presenta come realtà assodate e mai mettendoli come sue credenze e perché delle argomentazioni che li smontano fino al nulla lui non si cruccia minimamente (confermando in pieno quello che vado dicendo qui tra l'altro).



Mi stupisce quanto tu stia andando a fondo con questa discussione. Peccato che tu sia vicino alle logiche dello "stalking", ma non te ne accorgi.

Quindi mi stai accusando di cosa esattamente, di mentire? Di essere ipocrita o in malafede?
Va bene Calvero, ma è tutt'altro dall'essere dimostrato e questo mostra che il problema è tuo, dimostra che sei stato toccato su un punto sensibile e che sei scattato.



La risposta è già sopra, ed è per certi versi umiliante - per me - che io debba venirti a chiarire quello che tu stai facendo finta di non capire. Ti accuso di fare il furbo.


Perché? Io non vedo proprio come quella frase dimostri quanto affermi, ma nemmeno minimamente.



Faccio finta che non ho letto.


Guarda che ho scritto apposta che questa è una cosa che vado maturando da molto tempo.
E neanche tu hai mai affrontato la base del mio ragionamento, ovvero che è l'appoggiarsi al mito che reputo non sano e fino a quando non lo farai stai solo reagendo ad un tuo problema e non controargomentando in modo sensato, a proposito di chi non ascolta bene.



La stai maturando, ho letto bene? ... la stai maturando. Guarda - Invisibile - meglio che non dico cosa significa quello che hai asserito, di quante zappate sui piedi ti stai tirando.

Se io dico X Y Z e mi si risponde solo su Y Z significa che si sta ignorando una parte fondamentale delle mie argomentazioni e stiamo parlando proprio dell'inizio che serve, come sai, ad inquadrare l'ottica in cui si espone la propria visione.
Mica è un dramma per carità, ma se poi ci si arrabbia e s insulta addirittura (!), soprattutto dopo che l'ho fatto notare molte volte, io faccio notare che la rabbia è insensata.



Questo è un discorso di principio. Che vale a sé.

La rabbia: è insensata? Sai cosa significa insensato?

Forse volevi dire che è una cosa da evitare?

Ma anche così avresti sbagliato.

Al limite, è il risentimento o l'odio, a essere cosa deplorevole. E non sempre. E che comunque non mi riguardano.


Non è vero, io non ho fatto nessun ingresso a gamba tesa ...



Veramente. Faccio finta di non aver letto.


Io non ho visto nessuna confutazione di quanto ho affermato, ho visto invece che non si sono praticamente affrontati ben DUE concetti fondamentali: l'appoggiarsi e il fatto che i miti sono creazioni della mente-psiche umana, perché sono racconti.

Lo dice l'etimologia che i miti sono racconti, non io, e se la cosa ti fa infuriare prenditela con l'etimologia, non con me.



Non ho parole



Ma che dici? Io negli interventi successivi ho cercato di chiarire quello che ho detto fin dall'inizio, evidentemente con poco successo e probabilmente anche per colpa mia. Ma che si siano evitati i punti sopra, o quantomeno che li si sia presi alla leggera, è evidente proprio perché ho cercato sempre di riportarli in primo piano, in quanto basilari per comprendere la mia visione.
Ma vedo che qualsiasi tentativo io faccia in tal senso cade sempre a vuoto, e secondo me la cosa è molto significativa.
Pensaci su eh.



Non ho parole, e mi stupisco di me medesimo a dover scrivere che non ho parole.



Cerca prima di esaminare cosa stai tralasciando e cerca di non tralasciarlo più, visto anche che sono cose che ho ripetuto molte volte, prima di dare giudizi così duri su di me, altrimenti non ti stai dimostrando un interlocutore lucido ma qualcuno che si è arrabbiato per qualcosa di cui io non ho nessuna colpa,
Io non sto dando nessuna lezione sul mito, io sto inquadrando il tema mito in un ottica diversa, ottica che evidentemente ti fa saltare la mosca al naso.




Non ho parole. Se avevo a che fare con un utente "X" ... mi sarei impegnato. Se non rispettassi le tue qualità, mi metterei a replicare. Prendila come vuoi. Sei allucinante


Chi ha offeso qui sei solo tu e a questo punto i coglioni smerigliati ce li ho io a furia di dover ripetere cose che vengono puntualmente ignorate, e per dover mantenere la calma per due.

Stammi bene e cerca di capire cosa hai che ti fa incazzare così tanto, che così è impossibile parlare con te.

E se pensi che io abbia offeso e non vuoi dirlo pubblicamente, basta che mi fai un pm, non c'è nessun problema.



Non ti rispondo sul perché hai offeso. Ci devi arrivare da solo.

Però ti rispondo, come promesso all'inizio, sul "punto sensibile":

Quando un utente dimostra di sapere argomentare, di sapere il fatto suo, di essere preparato, e di aver discusso costruttivamente e in maniera corroborante su temi complessi:

- quando per un qualche motivo persiste in un'arroganza e fa finta di non capire come abbia mancato a tutto questo e al significato che tutto ciò comporta, lo tratto come ti sto trattando.

Se pensi che io sia particolarmente sensibile, non sai quanto, ma devi levare il particolarmente. Non c'è argomento, tranne quando si gioca o ci si diletta in argomenti di passaggio, che non tratti con la massima passione. Non è come dici, si poteva parlare di altro, il discorso sarebbe stato lo stesso.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da Calvero.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Pagurus
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #915 da Calvero
Risposta da Calvero al topic Miti di ieri e oggi

P.K.89 ha scritto:
@Calvero

Sai che sforzandomi anche di pensarci non mi viene in mente nessun mito che mi abbia mai affascinato particolarmente?



Beh, sarebbe un ossimoro :wink: ... ma non replico a questa tua come critica, perché il tuo è giustamente un modo per sottolineare l'estraneità al fenomeno (anche se ritengo non sia così); uso la tua risposta come pretesto al fine di usare una negazione come spiegazione: - il Mito non può essere ricercato, in nessuna misura.


Anzi no (volutamente lascio la parte che ho scritto prima perchè stò scrivendo di impulso), il mito del superuomo credo abbia avuto un certo fascino nelle sue varie forme in cui è stato anche parzialmente espresso o che io abbia incontrato nella mia vita. Al solito quando leggo una tua domanda, mi spingi ad una profonda riflessione e imparo a conoscermi. :question:


Attento infatti. Qui siamo in un campo minato. Se, come penso, stai avvicinando il concetto nicciano, allora stiamo percorrendo altre strade. Ne discuterei volentieri, ma non è il caso.

Ti posso solo dire che se si parla del Mito del superuomo, esso è appropriato - ma in sé (ed è anche sbagliato) ... quello di cui "si parla come mito del superuomo" è in realtà una classificazione che discende (non trascende) come ---> fenomeno <--- da una determinata posizione filosofica. Oltretutto, si sgancia dal concetto stesso. Non è la stessa cosa. Per niente. Il discorso richiede un background e una buona preparazione.

Una cosa Calvero a proposito della diatriba cazzo si vagina ni.


Non avertene. Anche qui non è il caso. La discussione era nata da una battuta, ma l'abbiamo portata - e l'ho portata avanti, fintanto che si poteva correlare alla questione del mito. Se leggi gli interventi precedenti puoi capire. Ma si chiudeva lì. Altrimenti si andrebbe OT

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da Calvero.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #919 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi
@Calvero

Non hai detto assolutamente nulla che abbia una qualche attinenza con la realtà.

Giudichi come ti pare a te e pare anche che tu sia allibito della mia non accettazione supina del tuo verbo.

Decidi tutto solo chi ha fatto cosa (senza sentire il bisogno di agganciarti ad un qualcosa dii reale) e quando ti gira dici che "non hai parole".

Se non hai parole, taci.

Finora ti ho replicato punto per punto, ma adesso la faccio breve perché è evidente che al momento è inutile parlare con te, visto che a te basta quello che ti racconti da solo e quindi lo faccio solo per precisare dei punti che ritengo importanti. Non ho intenzione di perdere ulteriore tempo con queste stupidaggini.

Ah ecco, e lo decidi tu quale è l'ordine corretto, giusto?

Da non crederci.

Lo decidono gli interventi: sono numerati. Sei partito tu con l'aria di sufficienza e arroganza. Prima rompendo il cazzo a Maksi


Falso.

tu HAI PROVOCATO - eccome


Falso.

La risposta è già sopra


Falso.

Se io dico X Y Z e mi si risponde solo su Y Z significa che si sta ignorando una parte fondamentale delle mie argomentazioni e stiamo parlando proprio dell'inizio che serve, come sai, ad inquadrare l'ottica in cui si espone la propria visione.
Mica è un dramma per carità, ma se poi ci si arrabbia e s insulta addirittura (!), soprattutto dopo che l'ho fatto notare molte volte, io faccio notare che la rabbia è insensata.

Questo è un discorso di principio.


No, questo è quanto è accaduto.

La rabbia: è insensata? Sai cosa significa insensato?

Forse volevi dire che è una cosa da evitare?


No, intendevo proprio "rabbia insensata".

Non ti rispondo sul perché hai offeso. Ci devi arrivare da solo.


Ah ecco, non rispondi perché io ci devo arrivare da solo, non perché è falso. Non fa una piega LOL

quando per un qualche motivo persiste in un'arroganza e fa finta di non capire come abbia mancato a tutto questo e al significato che tutto ciò comporta, lo tratto come ti sto trattando.


Non so di cosa tu stia parlando.
Sembra un film con sceneggiatura, regia, luci, montaggio e musica di Calvero.
Ah si, anche la critica è di Calvero (l'unica ammessa dal ministero della verità, dove il ministro, ovviamente, è Calvero).

Cià
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.
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8 Anni 10 Mesi fa #920 da Shavo
Risposta da Shavo al topic Miti di ieri e oggi
- parentesi musicale -

Giusto un consiglio: il brano di Capossela riesumato da Mrexani fa parte di un album che chi si è appassionato a questa discussione non vorrà certo perdere, credete! L'intero lavoro è ricco di riferimenti ai miti e alla letteratura antica e moderna, io l'ho trovato sublime
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8 Anni 10 Mesi fa #921 da Marzo
Risposta da Marzo al topic Miti di ieri e oggi
io penso di essere cresciuto fino ad adesso con il mito del cavaliere puro e duro, sempre dedito al lavoro, incapace di coniugare lavoro (studio nel mio caso) con le gioie della vita (come l'amore), ma penso anche che piano piano sto tentando di liberarmi da questo "sortilegio"..
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #923 da Calvero
Risposta da Calvero al topic Miti di ieri e oggi

invisibile ha scritto: @Calvero

Non hai detto assolutamente nulla che abbia una qualche attinenza con la realtà.


Certo, Invisibile. Mi stai dicendo che è arrivata l'ora che devo cominciare a compatirti?

Ah ecco, non rispondi perché io ci devo arrivare da solo, non perché è falso. Non fa una piega LOL



Un altro sofisma. Che anche questo, non mi abbasso certo a spiegare. Vediamo se ci arrivi e capisci quando tu, che sei un utenza di vecchia data, a questi livelli non dovresti scendere.

Ci devi arrivare da solo.

Perché non sono il tuo paparino.

Non sono offeso per le tue posizioni, lì dove sono tenuto ad argomentare il perché se le ritengo false.

E infatti:

L'articolo che ho riportato rientra nelle risposte che sono dovute per l'argomento, e non solo in quell'articolo, anche prima, e sono quelle che Incredulo, Pyter, Alrox, Mrexani (quattro pirla a caso su LC) hanno compreso; a loro volta con i loro interventi e hanno dimostrato che ti stai arrampicando sugli specchi.

Non l'avessi capito, questo non c'entra con il tuo comportamento e per il fatto che mi hai fatto girare i coglioni;, di là di come la pensi.

Questo dice che quando tu usi assolutismi (come quelli usati anche all'inizio) e lo ri-quoto di nuovo:

Non hai detto assolutamente nulla che abbia una qualche attinenza con la realtà


... è chiaro che non serve andare avanti con Te in questa discussione.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da Calvero.
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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #927 da invisibile
Risposta da invisibile al topic Miti di ieri e oggi

Calvero ha scritto:
Non hai detto assolutamente nulla che abbia una qualche attinenza con la realtà.

Certo, Invisibile. Mi stai dicendo che è arrivata l'ora che devo cominciare a compatirti?


No. Ho detto che non hai detto assolutamente nulla che abbia una qualche attinenza con la realtà.

Ci devi arrivare da solo.


E poi dici che non sei il mio paparino? MA LOL

Ah ecco, non rispondi perché io ci devo arrivare da solo, non perché è falso. Non fa una piega LOL


Un altro sofisma. Che anche questo, non mi abbasso certo a spiegare. Vediamo se ci arrivi e capisci quando tu, che sei un utenza di vecchia data, a questi livelli non dovresti scendere.


Sofisma un par di palle.
Eccerto che non ti "abbassi" a spiegare, e ti pareva.

Eccerto che sono io che sono sceso di livello. Invece non sei tu che hai insultato ed attaccato sul personale in modo insensato giusto?
Il film funziona meglio così no?

Non sono offeso per le tue posizioni, lì dove sono tenuto ad argomentare il perché se le ritengo false.

E infatti:

L'articolo che ho riportato rientra nelle risposte che sono dovute per l'argomento....


Anche il mio primo post, così come vari altri, dove non sono stato obbligato DA TE a parlare d'altro ed in particlare a difendermi dai tuoi attacchi insensati, rientrano nelle risposte che sono dovute per l'argomento...
Quindi si può sapere che minchia vuoi da me?

...e non solo in quell'articolo, anche prima, e sono quelle che Incredulo, Pyter, Alrox, Mrexani (quattro pirla a caso su LC) hanno compreso; a loro volta con i loro interventi e hanno dimostrato che ti stai arrampicando sugli specchi.


Ma nemmeno per sogno.

... e guarda che il gruppo, è un mito (a cui fa male appoggiarsi) :wink:

Non l'avessi capito, questo non c'entra con il tuo comportamento e per il fatto che mi hai fatto girare i coglioni;, di là di come la pensi.

Questo dice che quando tu usi assolutismi...


Io la penso in base alle mie osservazioni, non in base a cosa dice la gente, compreso te, se permetti.

E rileggiti và, e vedrai quanti assolutismi ci trovi, a mucchi proprio, soprattutto sui tuoi giudizi autoreferenziali su di me, di cui a me a questo punto, non me ne frega più nulla e per cui sei pregato di piantarla.


Grazie.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.
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