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Solo all’infinito si può dire che “non c’è assolutamente nessuna parallasse”. Qualunque punto a distanza finita avrà una parallasse maggiore di zero. Quindi ti sbagli, a meno che tu non voglia sostenere che LEM, bandiera e astronauta siano stampati sullo sfondo....non mi dà nessuna informazione sulla zona dell'ombra del LEM, dato che è una zona a parallasse zero...
...non c'è assolutamente nessuna parallasse alla distanza della bandiera e dell'astronauta...
Se la profondità 3D è arbitraria non puoi avere conferme nè smentite sulla pendenza della rampa. Potrebbe essere quasi orizzontale oppure ripidissima, in base alla profondità decisa a tavolino.Il risultato quindi mi dà una profondità 3D arbitraria, perchè decisa a tavolino...
Se proprio direi che questa operazione conferma, se davvero ce ne fosse stato bisogno, che davanti al fotografo non si presenta nessuna "rampa" in grado di modificare sostanzialmente tutte le ombre vicine.
Non tutte le elaborazioni vengono per nuocere. Quella applicata dalla NASA si chiama CORREZIONE dei livelli, perché corregge la riduzione di contrasto dovuta alla luce che colpisce direttamente l’obiettivo, rendendo l’immagine più fedele alla realtà.Ricapitolando la NASA, nel generare l'immagine stereoscopica ha
1) alterato la luminosità delle foto originali, creando così l'illusione di maggior asperità del terreno;
Questa è pura speculazione.Diciamo insomma che si sono dati un bel da fare per dare l'illusione di un terreno particolarmente accidentato, quando le foto originali suggerirebbero il contrario.
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HumanClone ha scritto: @FranZeta
Solo all’infinito si può dire che “non c’è assolutamente nessuna parallasse”. Qualunque punto a distanza finita avrà una parallasse maggiore di zero. Quindi ti sbagli, a meno che tu non voglia sostenere che LEM, bandiera e astronauta siano stampati sullo sfondo....non mi dà nessuna informazione sulla zona dell'ombra del LEM, dato che è una zona a parallasse zero...
...non c'è assolutamente nessuna parallasse alla distanza della bandiera e dell'astronauta...
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Sì t è un versore e per ricavare l'effettivo spostamento bisogna conoscere la reale distanza fra due punti vicini dell'immagine. A questo proposito stavo facendo due conti ma poi mi sono accorto di questo:doktorenko ha scritto: t è un versore? come si fa a ricavare lo spostamento effettivo?
px=3900
Nel corso della discussione con HumanClone ho rimarcato più volte che esiste un'unica sovrapposizione proiettiva possibile per le due immagini, e che questa si ricava identificando i punti all'infinito, oppure, se ce l'abbiamo a disposizione, con la rotazione e lo spostamento del centro della camera. Ma parlando di immagini anaglifiche le cose sono molto più approssimate, quando dico "a parallasse zero" mi riferisco a questa immagine:Facendo collimare lo sfondo, la parallasse dell'astronauta e del modulo lunare è evidente.
Cerchiamo di capirci, la teoria ho già provato a spiegartela più volte, e l'ho ribadita anche nelle prime righe di questo commento. Ma qui non si parlava di teoria proiettiva, ma di anaglifo generato dalla NASA, che come ho provato più volte a farti capire è solo uno dei tanti possibili, e presenta parallasse zero all'altezza di LEM e astronauta.HumanClone ha scritto: Solo all’infinito si può dire che “non c’è assolutamente nessuna parallasse”. Qualunque punto a distanza finita avrà una parallasse maggiore di zero. Quindi ti sbagli, a meno che tu non voglia sostenere che LEM, bandiera e astronauta siano stampati sullo sfondo.
Ecco, questo è un esempio di speculazione. Per conto mio ogni correzione rende l'immagine meno fedele alle foto che abbiamo a disposizione, poi se queste siano fedeli o meno alla realtà è un discorso del tutto diverso.Non tutte le elaborazioni vengono per nuocere. Quella applicata dalla NASA si chiama CORREZIONE dei livelli, perché corregge la riduzione di contrasto dovuta alla luce che colpisce direttamente l’obiettivo, rendendo l’immagine più fedele alla realtà.
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FranZeta ha scritto:
Sì t è un versore e per ricavare l'effettivo spostamento bisogna conoscere la reale distanza fra due punti vicini dell'immagine. A questo proposito stavo facendo due conti ma poi mi sono accorto di questo:doktorenko ha scritto: t è un versore? come si fa a ricavare lo spostamento effettivo?
px=3900
Ora la differenza non è molta, ma quelle immagini sono da 4175 pixel, quindi devo riaggiustare un po' i conti che avevo già fatto.
AS14-9486
88.43°
?
225.2°
A14-9487:
90.33°
?
214.6°
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Scusa l'equivoco, ma dobbiamo metterci d'accordo sulla terminologia.Vi sfido a trovare della parallasse (= macchie rosse o ciano)
Posso dimostrarti che la parallasse non deve essere aggiunta arbitrariamente.poi ho deciso del tutto arbitrariamente di aggiungere un tot di parallasse perfettamente orizzontale a due pietre in primo piano...
Ricapitolando la NASA, nel generare l'immagine stereoscopica ha
2) impostato artificialmente la parallasse al massimo livello possibile, e anche qualcosa di più del massimo;
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t
array([[-0.67234328],
[ 0.24372482],
[ 0.69896547]])
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Sì, la scelta di cosa far combaciare è arbitraria, e se questa operazione è fatta con la semplice traslazione di una foto sull'altra, allora l' "infinità" di anaglifi che ne risultano sono equivalenti, perchè danno tutti la stessa illusione 3D. Cambia solo quanto devi storcere gli occhi per guardare la scena.per far combaciare due immagini stereoscopiche bisogna a un certo punto sovrapporre la "pietra in basso a destra". Non ci trovi nulla di arbitrario in tutto ciò? Forse non ho chiarito a sufficienza che teoricamente potresti generare un'infinità di anaglifi a partire dalle stesse due immagini
E fin qui ci siamo, hai fatto bene a prendere a riferimento degli oggetti con dei dettagli facilmente riconoscibili in entrambe le foto.a partire dalla coppia di foto così elaborate, per costruire l'anaglifo ho fissato la posizione della bandiera e dell'astronauta, in modo che coincidessero nelle due immagini da sovrapporre
Questo è il passo che mi lascia perplesso.poi ho deciso del tutto arbitrariamente di aggiungere un tot di parallasse perfettamente orizzontale a due pietre in primo piano
La (2) non è quella della NASA, è la mia rielaborazione di quella della NASA.PPS In ogni caso la tua immagine (1) è piuttosto diversa da quella NASA (2) ...quindi se mai hai dimostrato come non hanno fatto ad ottenerla.
Hanno fatto veramente un bel lavoro. Avrei voluto cancellare anch'io le crocette, fastidiose se le guardi con gli occhialini, ma mi sono reso conto che, con Gimp, ci avrei perso almeno un'ora per fare un lavoro pulito.PPPS Secondo me il fatto che nell'immagine NASA non compaiano le crocette è indice di post-elaborazione...
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0 -t(3) t(2)
t(3) 0 -t(1)
-t(2) t(1) 0
1.0e-05 *
0.0082 0.1889 -0.1137
-0.1326 0.0057 -0.2599
0.0876 0.1831 0
Devo dire subito che non mi torna esattamente come rotazione, comunque prendendola per buona ho prima calcolato la matrice R=Ry*Rz*Rx (nel riferimento 3D l'asse y è verticale, l'asse x orizzontale e z la profondità, coincidente con la direzione camera, il riferimento è all'immagine 9486).Ho eseguito l'ottimizzazione: il programma ha trasformato geometricamente la seconda foto per sovrapporre i punti il più possibile, rivelando le seguenti rotazioni della macchina: imbardata 9,7°, inclinazione 0,3°, rollio -0,3°.
0.9857 -0.0060 -0.1685
0.0052 1 -0.0052
0.1685 0.0043 0.9857
Forse è il caso che prima di accusarmi di barare familiarizzi un po' con la geometria proiettiva e capisca i metodi che sto usando. Per ottenere la parallasse perfettamente orizzontale ho usato quattro punti che non stanno sullo sfondo, ottenendo comunque un azzeramento della parallasse dello sfondo simile a quello della foto NASA, anzi direi anche un pochino migliore. Per ottenere la prima foto ho invece usato quattro punti sullo sfondo, la precisione è limitata dalla mia pazienza nell'identificare i punti e dall'assenza di riferimenti precisi, ma in teoria scelti i quattro punti giusti quella che ottieni è la sovrapposizione delle due immagini, che come è normale che sia avrà una parallasse obliqua per gli oggetti in primo piano, dato che il fotografo non si muove su un carrello. Tra l'altro anche usando la tua stessa rotazione risulta una traslazione più che obliqua.Dopo la sovrapposizione hai ottenuto una parallasse più verticale che orizzontale (quella che hai pubblicato nell'altro thread), hai pensato che fosse corretta e hai deciso di barare, deformando ulteriormente l'immagine per ottenere una parallasse orizzontale, questa sì arbitraria e decisa a tavolino, per poi accusare la NASA di aver fatto lo stesso.
Non l'hai ottenuta semplicemente traslando i due livelli rosso e ciano? E allora quella è la foto della NASA, nella sua variante con la parallasse progressiva.La (2) non è quella della NASA, è la mia rielaborazione di quella della NASA.
Ma come ti ho dimostrato, sovrapponendo correttamente i punti, viene fuori una parallasse quasi orizzontale, senza eseguire alcuna deformazione arbitraria.
Evidentemente hai sbagliato qualcosa nel passo iniziale della sovrapposizione.
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Proverò a vedere cosa succede con quest'altra rotazione.HumanClone ha scritto: Basandomi solo su punti lontani a parallasse trascurabile, posso imporre traslazione zero e ottimizzare solo la rotazione.
Così facendo ottengo: imbardata 11,179°, inclinazione 1,613°, rollio 0,022°.
Avevo preso in considerazione il fatto che gli angoli potessero essere espressi non nell'ordine standard, ma questo cambia poco le cose visto che le due matrici che si ottengono sono uguali fino al quarto decimale:Non mi torna il modo in cui hai calcolato la matrice di rotazione: R=Ry*Rz*Rx
Se questa è la rotazione da applicare alla seconda immagine nel sistema di riferimento della prima immagine, allora le tre rotazioni elementari devono essere applicate nell'ordine inverso in cui le ho elencate (non chiedermi perchè, è Hugin che funziona così): prima il rollio Rz, poi l'inclinazione Rx e infine l'imbardata Ry, quindi R=Ry*Rx*Rz (giusto?).
>> Ry*Rx*Rz-Ry*Rz*Rx
ans =
1.0e-04 *
-0.0462 -0.0006 -0.2702
-0.0007 0 -0.0007
0.2702 -0.0008 -0.0462
Nella breve risposta che ti ho dato nell'altro thread mi riferivo ad un calcolo diverso, che solo per coincidenza dà un risultato molto simile al tuo. Quello che intendevo io è il calcolo della pendenza di un piano in modo tale che questo accorci l'ombra di un determinato fattore a prescindere da considerazioni prospettiche. Prendo in prestito lo schema di Orano:Per quanto riguarda questa discussione: www.luogocomune.net/LC/forum/missioni-ap...lo-11?start=30#17375
ecco il metodo che ho usato per calcolare i valori, molto artigianale e sicuramente migliorabile.
...
L'inclinazione dell'ipotetico piano inclinato la determino dalla differenza 30.03°-15.5857° = 14.44°
Quest'ultimo passaggio, però, è troppo sbrigativo per essere corretto. La questione non è così semplice.
Riesci a trovare una soluzione a questo problema?
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