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La terza opzione
Quella parte non era riferita a te, tu hai secondo me correttamente cercato di capire.
Era in generale rivolta a chi in discussioni come questa... Non ci ripetiamo
La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto
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Gran lavoro il tuo rendering.
Poi però non ti seguo sul luogo reale o di fantasia :question:
L'immagine di cui parlavo io, se ho capito bene, è un rendering creato dai giapponesi sulla base di rilevazioni fatte dalla loro sonda sulla Luna ai nostri giorni.
Quindi
o mentono e non si sono basati sui dati della loro sonda ma sui dati (e le immagini) della NASA come avevi fatto tu
o quel luogo esiste sulla Luna
Poi buttavo lì la via di mezzo, esiste sulla luna un luogo vagamente simile (ci vuole poco), quando loro stavano lavorando al rendering lo hanno "forzato" per farlo somigliare il più possibile alla foto, cosa che considerano ovviamente conferma di qualità per il loro lavoro.
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- kamiokande
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Mi spiace che la tua ricerca si sia un po' arenata. Una cosa che ho trovato molto interessante è stato il tentativo di capire se le foto in cui compare la Terra essa sia effettivamente un oggetto fisico distante o qualcosa di giustapposto, visto che per quel che ho visto la Terra è fisicamente realistica ( posizione, illuminazione e formazioni nuvolose) e consistente con la data alla quale gli astronauti avrebbero scattato le foto.
***
Riguardo all'orografia/geologia lunare, sempre riguardo agli sfondi "sospetti" dell'Apollo 15 ho trovato molto interessante questo sito dove viene usata la parallasse per mostrare come oggetti che dovrebbero essere molto lontani (chilometri) in realtà risultano molto vicini (metri) all'osservatore. Non conosco molto la tecnica quindi non sono in grado di dire se viene applicata in modo corretto e quale possa essere l'ordine di grandezza di eventuali errori, però l'argomento mi sembra interessante.
***
Per tornare al topic del thread, ho cercato di trovare un motivo logico per falsificare le foto anche nel caso in cui l'allunaggio fosse avvenuto realmente, ma non ho trovato alcun motivo plausibile. Come ha detto poi Redazione le riprese video sono sovrapponibili ad alcune foto quindi, se le foto sono false anche i video devono esserlo. La NASA avrebbe quindi già saputo che non sarebbe riuscita ad avere immagini dell'allunaggio, e l'unico motivo valido che ho trovato per una simile certezza è sapere che non sarebbero mai riusciti a mettere piede sulla Luna.
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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Se ti interessa fra poco ci sono le condizioni ideali per fare un confronto diretto delle dimensioni apparenti di luna e Andromeda, inquinamento luminoso e nuvole permettendo...
(Scusate se ho alimentato ancora l'OT)
FranZη
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- doktorenko
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Mi spiace che la tua ricerca si sia un po' arenata. Una cosa che ho trovato molto interessante è stato il tentativo di capire se le foto in cui compare la Terra essa sia effettivamente un oggetto fisico distante o qualcosa di giustapposto, visto che per quel che ho visto la Terra è fisicamente realistica ( posizione, illuminazione e formazioni nuvolose) e consistente con la data alla quale gli astronauti avrebbero scattato le foto.
Anche a me dispiace, perche` avevo raccolto dei dati che non mi pare siano mai stati trattati (come la deformazione delle foto o il calcolo della lunghezza focale e anche l`eventuale stima della curvatura lunare) . Magari potrei aprire una discussione piu` generica chiamandola: "Valutazioni numeriche sulle foto Apollo"- ovvero una discussione basata su calcoli: l`importante pero` e che ci sia una partecipazione per controllare se questi calcoli sono corretti o meno :ok:
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- kamiokande
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Io sarei interessato, anche se non sono molto ferrato sull'argomento. Hai qualche riferimento da studiare in merito?
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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- doktorenko
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www.hq.nasa.gov/alsj/Biogon5.6_60mm_ZEISS.pdf
www.hq.nasa.gov/alsj/a14/a14.photidx.pdf
Un`anomalia in effetti l`ho riscontrata: analizzando le foto Apollo 14 non mi torna una lunghezza focale di 61.1, ma maggiore di alcuni millimetri, potrebbe pero` dipendere da fattori che non ho tenuto in considerazione, tipo la messa a fuoco. Purtroppo di ottica non me ne intendo, ne` teoricamente ne praticamente, e inoltre non so se i miei calcoli sono giusti: per questo chiedevo l`aiuto di qualche esperto.
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Gli U.S.A ci sono (a livello teorico) arrivati per primi, ma perchè la russia non ci è mai andata?
Nel senso ok, loro ci sono arrivati per primi , ma noi siamo in grado di arrivarci comunque, anzi, noi per far vedere che siamo più bravi ci costruiamo una base permanente, sul lato oscuro magari....
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come mai la Cina non ha mandato il suo rover a verificare il sito del presunto landing Usa?
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Nessuno oggi avrebbe interesse a sputtanare gli Stati Uniti sui viaggi lunari. Tantomeno le grandi nazioni. Noi viviamo nell'impressione che le grandi potenze siano costantemente in guerra fra di loro, ma è una impressione sbagliata. Gli interessi reciproci sono troppo grossi per andare a mettersi i bastoni fra le ruote su cose di questo genere.come mai la Cina non ha mandato il suo rover a verificare il sito del presunto landing Usa?
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kamiokande ha scritto: Che le foto siano un falso personalmente mi sembra evidente. Si veda per esempio questa dell'Apollo 14 (AS14-66-9305)
Come faccia la parte "in ombra" del LEM ad essere perfettamente illuminata con il Sole di fronte lo sanno solo Attivissimo e pochi altri... Riguardo a quella che tu definisci la terza opzione, io non credo possa essere una opzione realistica. È possibile che le foto dell'Apollo 11 possano essersi rovinate completamente, ben oltre le più pessimistiche previsioni NASA, ma avrebbero potuto "produrne" 3 o 4 false, giusto per fare scena, ammettendo però il problema, e poi correre ai ripari nelle missioni successive con un sistema fotografico maggiormente schermato. Alla fine ci sono anche le immagini televisive a "provare" l'allunaggio quindi tutto questo "accanimento" nel produrre foto false non avrebbe senso. Quindi o gli allunaggi o sono veri o non lo sono, è anche possibile che gli astronauti abbiano solo orbitato intorno alla Luna, ma anche questa opzione rientra nel falso allunaggio.
Molto semplice: La parte che vedi in controluce è illuminata direttamente da km e km di luminosissimo suolo lunare illuminato a giorno dal sole, tutte le colline che circondano il LEM sono illuminate a giorno e costituiscono fonti di luce. Per farti un'idea di quanto possa essere luminosa la superficie della luna illuminata dal sole ti basta vedere che in una notte di luna piena la luna è così luminosa da lasciare un'ombra sugli oggetti persino sulla Terra (distante 380mila km, li invece abbiamo un'intero paesaggio circostante luminoso quanto la luna piena con luce proveniente da tutte le direzioni e non solo da un punto in cielo--> ancora più luce)
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charliemike ha scritto:
FranZeta ha scritto: La formula per la grandezza angolare di un oggetto di diametro d alla distanza r dall'osservatore è
a=arctan(d/r)
(in realtà è una formula semplificata, a rigore la formula esatta sarebbe a=2*arctan(d/(2*r)), la differenza fra le due formule però è molto piccola se l'oggetto osservato non è particolarmente vicino).
Per la galassia di Andromeda, prendendo d=140 000 a.l. e r=2 540 000 a.l. mi risulta 3,2° di dimensione angolare, che è sostanzialmente lo stesso risultato (190') che riporta wikipedia, anche se per qualche motivo riportano un diametro di 250 000 a.l. salvo poi rettificarlo a 140 000 nel corpo della voce. Va anche detto che molto dipende dalla luce effettivamente visibile, io per esempio prima di fare il calcolo mi ricordavo un'ampiezza angolare, in condizioni di visibilità ottimale a occhio nudo, di circa 2,5°.
Per la luna l'ampiezza angolare è circa mezzo grado.
Allora ti vengono gli stessi miei risultati.
Significa che Andromeda ha un ampiezza angolare maggiore (e di un bel po') di quella della Luna, ovvero la vedi più grande.
C'è qualcosina che non va.
Hai mai visto la galassia di andromeda in una notte buia senza luci artificiali? E davvero più grande angolarmente rispetto alla luna piena. In realtà la dimensione varia molto dalla qualità del cielo, se il cielo non è abbastanza buio e se c'è la luna piena ad illuminare la notte non riesci a vedere che il nucleo della galassia (più luminoso) e la vedi più piccola viceversa se guardi in una notte perfetta puoi vederla molte volte più grande della luna piena
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- kamiokande
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In realtà la "luminosissima" superficie lunare è 5.2 volte meno luminosa della superficie terrestre. Il fatto che la Luna piena sia "molto luminosa" è dovuto all'effetto di opposizione originato dalla particolare distribuzione di scattering della regolite lunare, ed è fortemente dipendente dalla posizione relativa tra Luna, Sole ed osservatore. È questo il motivo per cui le falci di Luna sono molto meno luminose della Luna piena. Ma anche se fosse come dici tu allora non si capisce perché nella foto AS11-40-5915 la parte in ombra del LEM risulta effettivamente in ombra.rigel ha scritto: Molto semplice: La parte che vedi in controluce è illuminata direttamente da km e km di luminosissimo suolo lunare illuminato a giorno dal sole, tutte le colline che circondano il LEM sono illuminate a giorno e costituiscono fonti di luce. Per farti un'idea di quanto possa essere luminosa la superficie della luna illuminata dal sole ti basta vedere che in una notte di luna piena la luna è così luminosa da lasciare un'ombra sugli oggetti persino sulla Terra (distante 380mila km, li invece abbiamo un'intero paesaggio circostante luminoso quanto la luna piena con luce proveniente da tutte le direzioni e non solo da un punto in cielo--> ancora più luce)
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kamiokande ha scritto:
In realtà la "luminosissima" superficie lunare è 5.2 volte meno luminosa della superficie terrestre. Il fatto che la Luna piena sia "molto luminosa" è dovuto all'effetto di opposizione originato dalla particolare distribuzione di scattering della regolite lunare, ed è fortemente dipendente dalla posizione relativa tra Luna, Sole ed osservatore. È questo il motivo per cui le falci di Luna sono molto meno luminose della Luna piena. Ma anche se fosse come dici tu allora non si capisce perché nella foto AS11-40-5915 la parte in ombra del LEM risulta effettivamente in ombra.rigel ha scritto: Molto semplice: La parte che vedi in controluce è illuminata direttamente da km e km di luminosissimo suolo lunare illuminato a giorno dal sole, tutte le colline che circondano il LEM sono illuminate a giorno e costituiscono fonti di luce. Per farti un'idea di quanto possa essere luminosa la superficie della luna illuminata dal sole ti basta vedere che in una notte di luna piena la luna è così luminosa da lasciare un'ombra sugli oggetti persino sulla Terra (distante 380mila km, li invece abbiamo un'intero paesaggio circostante luminoso quanto la luna piena con luce proveniente da tutte le direzioni e non solo da un punto in cielo--> ancora più luce)
Mi puoi dare una spiegazione più dettagliata sulla frase che ho evidenziato in grossetto? Non riesco a trovarci un senso.
Non ci vedo niente di strano, basta capire un'pò di fotografia per spiegarsi questa foto:
In questo caso si è scelto di non sovraesporre la parte direttamente illuminata dal sole (quella a sinistra) scattando una foto con un diaframma stretto e questo ha reso scure le parti del LEM che non sono direttamente illuminate dal sole ma solo in modo indiretto dalla superficie lunare.
Nella foto precedente invece si è scelto di aprire al massimo il diaframma a costo di sovraesporre una grossa parte della foto con l'obiettivo di permettere la visione del LEM che è in controluce e risulta interamente non illuminato dalla luce solare diretta.
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rigel, sei lo stesso "rigel" che scriveva nel 2006 riguardo le analisi foto lunari?
Se sì, è un immenso piacere potere leggere i tuoi contributi, grazie.
Riguardo alla luminosità del suolo lunare vorrei riportare una tabella già da me riportata un paio di anni fa, la si trova qui su questo stesso sito esattamente al link www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4687 nel post del 23.04.2015 alle 7.36 (non sono capace a riportare le foto qui adesso)
Buona continuazione, vi leggo sempre
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alerivoli ha scritto: Buonasera a tutti, scusate se mi intrometto..
rigel, sei lo stesso "rigel" che scriveva nel 2006 riguardo le analisi foto lunari?
Se sì, è un immenso piacere potere leggere i tuoi contributi, grazie.
Riguardo alla luminosità del suolo lunare vorrei riportare una tabella già da me riportata un paio di anni fa, la si trova qui su questo stesso sito esattamente al link www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4687 nel post del 23.04.2015 alle 7.36 (non sono capace a riportare le foto qui adesso)
Buona continuazione, vi leggo sempre
Si sono io,
troppo gentile!
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- CharlieMike
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Può darsi che mi sbaglio ma le macchine fotografiche che avevano "appese al collo" non avevano la possibilità di essere regolate, e comunque, con i guantoni e la posizione sotto il casco, sarebbe stato impossibile.Non ci vedo niente di strano, basta capire un'pò di fotografia per spiegarsi questa foto:
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- kamiokande
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Quando dici: "Per farti un'idea di quanto possa essere luminosa la superficie della luna illuminata dal sole ti basta vedere che in una notte di luna piena la luna è così luminosa da lasciare un'ombra sugli oggetti persino sulla Terra", non consideri l'effetto di opposizione. Ti sei mai chiesto perché la Luna piena è più luminosa delle altre fasi? Quando hai la Luna di fronte ed il Sole alle spalle che la illumina direttamente, si vede un notevole incremento di brillantezza della superficie lunare che normalmente è invece molto scarsa (l'albedo lunare è di circa il 7%, contro il 42% della Terra). Ma se tu potessi spostarti (nello spazio) di fianco alla Luna ( quarto di Luna ) la luminosità tornerebbe a scendere. Un po' come accade per i LED, se tu li guardi frontalmente rischi di rimanere accecato, ma se li guardi di lato vedi una luce molto fioca. Il motivo di questo, anche se non c'è certezza assoluta in merito, è la particolare forma dell'indicatrice di scatteringrigel ha scritto: Mi puoi dare una spiegazione più dettagliata sulla frase che ho evidenziato in grossetto? Non riesco a trovarci un senso.
In base alla posizione dell'occhio rispetto al raggio incidente dovresti notare una forte variazione della luminosità del suolo. Fenomeno che nelle foto delle missioni Apollo è del tutto assente.
A parte la non banalità di scattare una foto controluce con Sole frontale senza nemmeno avere un parasole, provo a seguire il tuo ragionamento: essendo il LEM controluce illuminato solo dal suolo, che come tu dici fa la funzione del cielo sulla Terra, se aprendo il diaframma al massimo il LEM appare esposto correttamente, come mai il suolo che lo illumina invece non è sovraesposto?rigel ha scritto: Non ci vedo niente di strano, basta capire un'pò di fotografia per spiegarsi questa foto:
In questo caso si è scelto di non sovraesporre la parte direttamente illuminata dal sole (quella a sinistra) scattando una foto con un diaframma stretto e questo ha reso scure le parti del LEM che non sono direttamente illuminate dal sole ma solo in modo indiretto dalla superficie lunare.
Nella foto precedente invece si è scelto di aprire al massimo il diaframma a costo di sovraesporre una grossa parte della foto con l'obiettivo di permettere la visione del LEM che è in controluce e risulta interamente non illuminato dalla luce solare diretta.
La tonalità del suolo nelle due foto, con diaframma aperto e chiuso, è praticamente la stessa, mentre il LEM passa da un illuminazione "a giorno" a ombra piena. Senza considerare i problemi di messa a fuoco.
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- CharlieMike
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www.nasa.gov/sites/default/files/images/...s12-49-7278_full.jpg
Per regolare il diaframma e la messa a fuoco avrebbero dovuto in qualche modo almeno vedere la macchina fotografica.
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kamiokande ha scritto:
Quando dici: "Per farti un'idea di quanto possa essere luminosa la superficie della luna illuminata dal sole ti basta vedere che in una notte di luna piena la luna è così luminosa da lasciare un'ombra sugli oggetti persino sulla Terra", non consideri l'effetto di opposizione. Ti sei mai chiesto perché la Luna piena è più luminosa delle altre fasi? Quando hai la Luna di fronte ed il Sole alle spalle che la illumina direttamente, si vede un notevole incremento di brillantezza della superficie lunare che normalmente è invece molto scarsa (l'albedo lunare è di circa il 7%, contro il 42% della Terra). Ma se tu potessi spostarti (nello spazio) di fianco alla Luna ( quarto di Luna ) la luminosità tornerebbe a scendere. Un po' come accade per i LED, se tu li guardi frontalmente rischi di rimanere accecato, ma se li guardi di lato vedi una luce molto fioca. Il motivo di questo, anche se non c'è certezza assoluta in merito, è la particolare forma dell'indicatrice di scatteringrigel ha scritto: Mi puoi dare una spiegazione più dettagliata sulla frase che ho evidenziato in grossetto? Non riesco a trovarci un senso.
In base alla posizione dell'occhio rispetto al raggio incidente dovresti notare una forte variazione della luminosità del suolo. Fenomeno che nelle foto delle missioni Apollo è del tutto assente.
A parte la non banalità di scattare una foto controluce con Sole frontale senza nemmeno avere un parasole, provo a seguire il tuo ragionamento: essendo il LEM controluce illuminato solo dal suolo, che come tu dici fa la funzione del cielo sulla Terra, se aprendo il diaframma al massimo il LEM appare esposto correttamente, come mai il suolo che lo illumina invece non è sovraesposto?rigel ha scritto: Non ci vedo niente di strano, basta capire un'pò di fotografia per spiegarsi questa foto:
In questo caso si è scelto di non sovraesporre la parte direttamente illuminata dal sole (quella a sinistra) scattando una foto con un diaframma stretto e questo ha reso scure le parti del LEM che non sono direttamente illuminate dal sole ma solo in modo indiretto dalla superficie lunare.
Nella foto precedente invece si è scelto di aprire al massimo il diaframma a costo di sovraesporre una grossa parte della foto con l'obiettivo di permettere la visione del LEM che è in controluce e risulta interamente non illuminato dalla luce solare diretta.
La tonalità del suolo nelle due foto, con diaframma aperto e chiuso, è praticamente la stessa, mentre il LEM passa da un illuminazione "a giorno" a ombra piena. Senza considerare i problemi di messa a fuoco.
La tua osservazione è corretta a meno del termine che utilizzi, lo scattering è principalmente utilizzato per descrivere il fenomeno di diffusione della luce dovuto ad atmosfera o pulviscolo o al passaggio attraverso un cristallo, nel caso del suolo lunare si dovrebbe più propriamente parlare di diffusione lambertiana.
La tua osservazione è giusta ma continui a minimizzare l'effetto di un'intero paesaggio illuminato dal sole, km e km di suolo illuminato a giorno ma anche di colline (e queste hanno superfici che formano angoli diversi rispetto al LEM). Nel mio esempio facevo notare che la luna piena fosse in grado di illuminare gli oggetti di notte formando persino ombre nette nonostante fosse lontana 380 mila km e sottendesse un'angolo di solo mezzo grado, nelle condizioni delle foto lunari abbiamo un intero paesaggio con un'angolo sotteso di più di 2pigreco steradianti (che si riduce alla metà se consideriamo la luce che arriva all'oggetto ma è comunque tanto)! Si tratta di una differenza enorme che giustifica l'assenza di zone in ombra nette nelle foto lunari.
Riguardo alla tua osservazione sull'esposizione del suolo: secondo me il suolo nella foto in controluce è sovraesposto, non saturo ma sicuramente sovraesposto rispetto al suolo dell'altra foto, lo puoi notare dal dettaglio con cui si notano i particolari come il pietrisco.
Occhio che sovraesposto non vuol dire più luminoso, non puoi confrontare la luminosità del sullo nelle due foto perchè non sai se si tratta dell'immagine originale o di una modificata in luminosità per aumentare la visibilità.
Riguardo alla tua obiezione sui diaframmi: vuoi davvero dirmi che reputi plausibile mandare una missione sulla luna con una macchina fotografica dotata di un'unica apertura impossibile da modificare? Non so come veniva fatto, non sono abbastanza esperto di missioni lunari, ma reputo altamente plausibile che con quelle macchine fotografiche fosse possibile variare l'apertura o sul momento oppure tornando dentro il LEM. Ok non credere all'allunaggio ma bisogna almeno partire da presupposti plausibili invece che partire da premesse assurde (il fatto che in una missione del genere non si sia pensato a come variare l'apertura nelle macchine fotografiche).
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- CharlieMike
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Le macchine fotografiche usate nelle missioni lunari potevano essere regolate. Ma avevano dei controlli semplificati per essere usate con i guantoni.
Avevano un mirino inciso sulla macchina per poter avere un idea dell'inquadratura, ma non potevano in alcun modo guardare cosa inquadravano. Per cui avevano tre posizioni di messa a fuoco e una tabella per i diaframmi sul polso che sceglievano "a occhio".
sterileeye.com/2009/07/23/the-apollo-11-hasselblad-cameras/
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Beh spiegare all'opinione pubblica americana, che l'aveva finanziato con qualche decina di miliardi di dollari (oltre 170mld di dollari attualizzati secondo il solito Attivissimo )
Attivissimo sostiene questo?
Giusto ieri ho visto un filmato che ripercorreva le tappe della corsa allo spazio
Indicativo, sul fronte dei costi, il colloquio fra JF Kennedy ed il capo della Nasa
JFK commentava come le spese del progetto fossero sempre piu difficili da sostenere per il bilancio, ma che comuque si doveva procedere per "vincere ad ogni costo quella che e' a tutti gli effetti diventata una gara che va ben oltre il risultato scientifico"
17 miliardi (di oggi) all'anno, in una nazione che ne spende ca 800 per le sole spese militari
Proprio una cifra enorme
Riguardo alla tua terza opzione non so che pensare
Le foto di Apollo 11 sono fatte in studio, da tempo me ne sono convinto tramite i pareri, e le motivaziini tecniche di vari esperti di foto,: quella serie e' realizzata con luci e sfondi in un ambiente di dimensioni certamnete inferiori al set lunare
La ragione che mi sono dato e' che Apollo 11 NON POTEVA fallire, c'era in gioco la dimostrazione al mondo della superiorita' del modello americano, ed hanno simulato la parte allunaggio
Ben diverso e' il discorso sulle foto e video delle missioni successive, dove certe anomalie sono sparite e sembra proprio che siano realmente realizzate sul nostro satellite
Guardero' con tanta curiosita' il documentario che Massimo sta preparando, anche se temo non potra' raggiungere la stessa raccolta di elementi probanti come negli altri suoi lavori, ma solo evidenziare incongruenze piu' o meno macroscopiche.
Felice di essere smentito, naturalmente
FranZeta
perchè non sono tornati sulla luna?
Fra i miei vizi c'e' quello di guardare discovery channel
Hanno trasmesso recentemente una parte di Enigmi alieni che riguardava la luna (non riesco a trovarlo in rete, si puo' scaricare solo da chi ha sky-go), EP 11 - Base lunare
Se riesci a recuperalo ti consiglio di dedicargli la tua attenzione, perche' alcune delle cose evidenziate sono quantomeno....bizzarre
A vederlo ti poni la domanda: ma possibile che la luna sia artificiale??
Edit
Trovato
www.dailymotion.com/video/x5aj9lj
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Scusa ma il termine che ho usato è corretto, il diagramma che ho postato è l'indicatrice di scattering riferita al suolo lunare presa dal paper "Photometry of the Lunar Surface" di F. Linkrigel ha scritto: La tua osservazione è corretta a meno del termine che utilizzi, lo scattering è principalmente utilizzato per descrivere il fenomeno di diffusione della luce dovuto ad atmosfera o pulviscolo o al passaggio attraverso un cristallo, nel caso del suolo lunare si dovrebbe più propriamente parlare di diffusione lambertiana.
Riguardo alla tua osservazione sull'esposizione del suolo: secondo me il suolo nella foto in controluce è sovraesposto, non saturo ma sicuramente sovraesposto rispetto al suolo dell'altra foto, lo puoi notare dal dettaglio con cui si notano i particolari come il pietrisco.
Quello che intendo io per sfondo sovraesposto è questo:
foto tratte dal libro Shooting in Shitty Light
foto tratte dal sito Altrainformazione
Non si riesce ad avere una corretta esposizione del soggetto e dello sfondo in condizioni di controluce (con sole non diretto per giunta) a meno di non usare flash, illuminatori o riflettori, come in questo caso
foto tratta dal sito www.fotografareindigitale.com
Io infatti ho parlato di tonalità, il termine luminoso l'ho mutuato dal tuo "luminosissimo suolo" lunare...comunque, le foto che ho postato le ho prese dagli Apollo Image Library della NASA, e sono riferiti agli OF300 per i quali il sito diceOcchio che sovraesposto non vuol dire più luminoso, non puoi confrontare la luminosità del sullo nelle due foto perchè non sai se si tratta dell'immagine originale o di una modificata in luminosità per aumentare la visibilità.
We have begun adding scans of the original film. These scans are being done by NASA Johnson, with some post-processing by Kipp Teague. The film is scanned at 4096 x 4096 pixels per image. (See a discussion from Arizona State University about the scanning process.) Kipp reduces each digital image to approximately 2350 x 2350 pixels (equivalent to 300 dpi) and does minor adjustments of levels to ensure that (1) brightly lit areas of lunar soil are neutral grey, (2) objects with known colors (such as the CDR stripes or the LCRU blankets) look right, and (3) information in bright or dark areas is not lost. These images from original film are indicated by the notation 'OF300' in the image description. In each case, a 900 x 900 pixel version is also provided.
Le due foto sono queste: 1) Apollo 11 AS11-40-5915HR e 2) Apollo 14 AS14-66-9305HR
Da un confronto di due riquadri del suolo di 120x120 pixel si ottiene
Ovvero che tra il suolo dell'Apollo 11 con il diaframma parzialmente chiuso e il suolo dell'Apollo 14 con il diaframma completamente aperto, come da te sostenuto, c'è una differenza del 6% rispetto al valor medio dell'istogramma (ovvero praticamente nessuna differenza come si può ben vedere anche ad occhio nudo). Se si prendesse un riquadro dell'aerea in ombra del LEM dalle due foto la differenza di valor medio sarebbe almeno del 50%. Quello che contesto io è che se è il suolo ad illuminare il LEM, come da te sostenuto, è alquanto difficile che ci sia così tanta differenza tra i due LEM in ombra e nessuna differenza tra i due suoli.
Non l'ho mai detto, ho solo espresso il mio dubbio riguardo alla tua spiegazione attraverso la semplice variazione del diametro di apertura del diaframma.Riguardo alla tua obiezione sui diaframmi: vuoi davvero dirmi che reputi plausibile mandare una missione sulla luna con una macchina fotografica dotata di un'unica apertura impossibile da modificare? Non so come veniva fatto, non sono abbastanza esperto di missioni lunari, ma reputo altamente plausibile che con quelle macchine fotografiche fosse possibile variare l'apertura o sul momento oppure tornando dentro il LEM. Ok non credere all'allunaggio ma bisogna almeno partire da presupposti plausibili invece che partire da premesse assurde (il fatto che in una missione del genere non si sia pensato a come variare l'apertura nelle macchine fotografiche).
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