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Possessioni e ossessioni. Solo psicopatologia?
Il misticismo è un campo minato, accondiscendere è facilissimo ma spesso risulta fuorviante. Portare gli anelli al naso può appesantire le narici... "Autobiografia di uno Yogi" di Yogananda con il suo insegnamento principale (il Krya Yoga) ne è una dimostrazione. Lo dico citando una persona, che seguiva alla lettera le "disposizioni" di Y. e che nel 1997 divenne un componente del nostro gruppo. Ci disse che nel 1992 incontrò ad un convegno Kriyananda, che fu seguace e discepolo prediletto di Yogananda, NON trovando il lui alcun segno di avanzamento spirituale, anzi, dimostrava un carattere prettamente mondano. Ad una domanda in privato, riuscì a fargli ammettere di NON avere esperienze meditative, in contrasto con quanto andava affermando in pubblico, qualificandosi da "illuminato". Se tanto mi da tanto...
Ma restiamo sul "maestro" Yogananda e valutiamo il suo libro "Autobiografia di uno Yogi". Per scriverlo impiegò 30 anni (è ufficialmente confermato), già da qui non sembra un libro ispirato, trattando soltanto una serie di narrazioni più o meno fantasiose, rielaborate nel corso dei decenni.
Ricollegandomi alle prime righe, è facile cadere in questo tipo di trappole, perchè esistono lettori impreparati, avidi di lggere in modo acritico scritti relativi al "misterioso" e "all'occulto". Che poi, per dirla tutta, sono sempre quelli che hanno creduto al sedicente "tibetano" Lobsang Rampa e al suo libro "Il terzo occhio" discretamente piacevole a leggersi quanto del tutto fasullo. Il mondo è letteralmente pieno di pseudo-guru, di falsi illuminati, di ciuccia calzini che si spacciano per "Maestri".
Un saluto
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Dio, secondo Papini (e tantissimi altri), diede il libero arbitrio ad angeli e a uomini, ma questa libertà decisionale fu deleteria dal momento che gli si ritorse contro, scrive: "Dio ha creato un mondo nel quale il peccato è possibile, ribellione inclusa, il male è possibile, la perdizione è possibile. Lucifero non ha creato il mondo e non ha creato sé stesso, e non è colpa sua se l'ordine del mondo, stabilito da Dio, permette e tollera il peccato, non è colpa sua se la stessa superiorità a lui accordata lo dispone e lo inclina al peccato di superbia".
Insomma per Papini (cattolico) il colpevole è Dio che, essendo l'autore di ogni cosa, lo avrebbe (lucifero e uomini) praticamente indirizzato al peccato di superbia, quindi di cattiveria con tutto ciò che questo comporta.
A mio avviso le deduzioni di Papini sono risibili, per non dire ridicole, dal momento che non affronta la basilare CAUSALE di tutto l'ambaradan della questione che sfocia immancabilmente verso un resoconto che non va visto e inquadrato nei ristretti parametri umani. Troppo comodo direbbe colui il quale...
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Temo che TUTTA la cosmologia e metacosmologia cattolica sia un pochetto ingenua.Un pochetto ingenuo a mio modo di vedere, questo pensiero di Papini.
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Ingenui sono (ancor più erano) i fedeli monocolari.
Certo non lo sono mai stati i vertici dei poteri temporali susseguitisi nei secoli, che hanno sempre imposto il proprio volere al popolino accondiscendente, fino al punto di rottura, previo giramento degli zebedei di tal M. Luther...
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In senso più vagamente scientifico, tali fatti vengono detti psicobolici, ciò che nella tradizione popolare si definiscono come fatture e malocchio. Fatti negativi vissuti sulla pelle di persone, ma allo loro INSAPUTA. Proprio per questo, in questi casi, non si può parlare di suggestione.
Io mi sono trovato ad indagare, più di una volta in prima persona davanti a "strane cose trovate nei materassi e nei cuscini". So bene che dare per certo queste "manifestazioni", ripugna alla nostra mentalità razionale e al nostro buon senso e che siamo propensi ad attribuire all'ignoranza e alla superstizione, nate dalle paure ancestrali, tutta questa fenomenologia, ma dinanzi a certi fatti accertati, constatati, è giocoforza prendere in considerazione il fenomeno e cercarne le cause.
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Attraverso le sperimentazioni sulla telepatia, è stato possibile accertare che gli inconsci possono comunicare tra di loro, (anche sotto il livello di coscienza). ce ne danno atto i fenomeni telepatici spontanei. E' stata sperimentata anche la possibilità di influire sull'inconscio di un individuo, travalicando i normali canali d'informazione (cioè sempre per via telepatica) insinuando nel suo inconscio informazioni a sua insaputa. E' così più che ipotizzabile che un soggetto particolarmente dotato possa indurre psichicamente nell'inconscio di un altro, degli stimoli autolesivi che, somatizzandosi, possono produrre quei disturbi e quei danni oggettivi, che vengono nel colpito da "fattura". In questo caso resta del tutto ininfluente credere o non credere ai malefici.
Tutto qui? No! C'è ben altro… Purtroppo
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1)- il soggetto parla lingue non sue, del tutto sconosciute prima che si manifestassero in lui strani cambiamenti radicali. 2)- scopre cose lontane ed occulte dandone le ubicazioni. (abbiamo avuto una prova tangibile anche di questo)
3)- Da prova di forza incredibile, superiore al suo stato fisico e/o all'età. Ecc.
Manifestazioni similari si riscontrano in ogni parte del mondo, al di là di culture e religioni diverse. Per restare a casa nostra la chiesa assicurandosi da par suo (secondo canoni e regole proprie) di trovarsi di fronte ad una manifestazione demoniaca, prevede l'uso di esorcismi che devono essere praticati da sacerdoti dotati di qualità umane notevoli. Proprio per impedire al "diavolo" di ritorcere il male ai danni dell'esorcista, con la rivelazione da parte del "disturbato" di particolari intimi e di certo non edificanti della sua vita. A tal proposito, per le ricerche sull'argomento, avevamo conosciuto un prete che faceva esorcismi senza soluzione alcuna, dedicandosi più alle prostitute, bevendo e sfumacchiandosi 2 pacchetti di sigarette al giorno. Sono però stato testimone di alcuni sacerdoti, pochi in verità (2), che nel tempo sono risultati, per la mia etica, dei veri santi uomini, vissuti nell'indigenza e morti poveri. C'è sempre il rovescio della medaglia...
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Io penso che alla base di molti meccanismi ci sia la paura.
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Insomma per chi da un minimo di credito all'archeologia, è innegabile che questa si è imbattuta in documenti che da par loro comproverebbero la caduta dell'Angelo Ribelle (ad esempio nel Libro di Enoch) e del suo conseguente potere su questo nostro mondo. Il tutto, per gli Assiri e Babilonesi, senza sapere alcunché dell'idea della resurrezione della carne, né della speranza della vita dell'anima dopo la morte. A quei tempi, così come per gli atei dei nostri giorni, vige una specie di "caput mundi" derivata dalla morte. Un fine corsa del soma umano considerato da Gilgalmes: "il corpo sarà come un vecchio vestito immerso nella polvere e roso dai vermi".
Salvo poi… Tirar in ballo le varie divinità alle quali chiedere favori tipo: fa murì al me vsè (fai morire il mio vicino di casa…). Insomma per i Babilonesi esistevano spiriti maligni che evocavano dalle sfere del loro inferno sotterraneo, ma non consideravano nessun aldilà per loro (come uomini) positivo, tipo paradiso cristiano, se non in visione di un luogo speciale, idoneo e proprietà esclusiva alla schiera di dei benevoli. Pensatori e filosofi come Plutarco (secondo il quale la demonologia risultava essere una grande conquista per la stessa filosofia), Celso, Massimo di Tiro, ma anche per i Neopitagorici ed i Neoplatonici, il mondo era un luogo pullulante di demoni.
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Noi consideriamo la società Assiro/babilonese assai dotta, a quei tempi capace di conoscere equazioni algebriche di secondo grado, ma già sufficienti per fondare le basi dell'Astronomia e della medicina, ma nonostante questo di essere afflitta dal Maligno, al punto da inventare complessi rituali atti ad esorcizzarlo. Una società tutt'altro che insipida, dal momento che si prese carico di esorcizzare ciò che considerava intromissioni negative fuori dall'uomo, ma che potevano nuocergli, ne troviamo le prove su alcuni monumenti di Tchechme-Ali, vicino a Teheran, ma anche a Tepe-Sialk, a Kashan, o a Tepe-Mussian, a Susa, si notano danze rituali che facevano parte di questi esorcismi.
L'indemoniato era condotto al tempio preposto alla funzione, nel quale erano già presenti un gruppo di danzatori, musici, cantori e sacerdoti li riuniti per liberarlo. Le fasi erano ben 5, diverse una dall'altra, alle quali presidiava l'esorcista che aveva il potere di confermare se l'indemoniato fosse davvero tale o se fosse solo preda d'isteria. Un pò come ai giorni nostri. L'esorcista da par suo era in grado pure di identificare che demonio si trovava dinnanzi. Ne seguivano offerte votive e preghiere accompagnate da mimiche liberatorie simboliche ed infine pronunciava l'esorcismo vero e proprio, in nome dei grandi Dei e di Ea, considerato un Dio benefico dell'acqua, raffigurato (guarda caso) con una testa d'ariete.
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"Infatti potremmo dire che se il demonio è un'invenzione non è un'invenzione recente credo che abbia un nome diverso in ogni cultura, difficile dunque che sia un fenomeno privo di fondamento".
Difatti questo resta il punto più intrigante. Tra un sigaro e l'altro Churchill diceva che "più si guarda indietro (nel passato) più lontano si può vedere avanti". Probabilmente si riferiva alla sala n° 19 del British Museum di Londra dove sopra un pannello in pietra, proveniente dal palazzo di Assurnazirpal a Nimrud, sono esposte danze preposte all'esorcismo. La figura danzante ha tra l mani due cerchi "magici" che il sacerdote usava per i fini su detti. L'iscrizione infatti riporta: "Il cerchio magico di Ea è in mia mano, il legno di cerro, l'arma santa di Ea è in mano mia, il ramo di palma del grande rito è in mano mia".
C'è una Cattedrale a Sarsina dedicata a San Vicinio nato alcuni secoli d. C. dove ancora ai nostri giorni portano gli "indemoniati", come millenni fa è d'uso fare "catena" attorno ad un cerchio magico, formato da un cilicio appartenuto al santo, posto al collo degli "ossessi". Rito che conferma la continuità di queste pratiche liberatorie. La vera possessione non riguarda sempre un singolo individuo. alcuni esorcisti danno da par loro per scontato il fatto che sull'umanità Satana ha da sempre lasciato la sua "bava", una traccia a volte molto sottile, ma che si riconoscerebbe nelle azioni di molti uomini che hanno detenuto il potere.
Un concetto tutt'altro che esclusivo degli esorcisti. Lo scrittore di marca esoterica Gustav Meyrink diceva che ogni essere umano, lungi dal rappresentare un Io autonomo, sarebbe la manifestazione di un dio o demone anteriore… C'è da sperare che si sbagliasse… perché se fosse vero tutta l'interpretazione della storia prenderebbe pieghe ben diverse. Dello stesso avviso di G. Meyrink si riscontra però anche nei primi gnostici. Gli scritti di alcuni di loro furono ritrovati nel 1945 a Nag Hammadi (Alto Egitto) scritti un 2000 anni fa, mostravano senza ombra di dubbio i loro...dubbi sulla bontà di Dio che permetteva al male di colpire gli uomini.
Su queste loro esternazioni, il ragionamento (sulla "bontà" di Dio) prenderebbe altre (tortuose) vie.
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Il "Trillo del diavolo", opera composta da G. Tartarini, per amissione dello stesso autore, sembra gli sia stata dettata dallo stesso protagonista: il diavolo, in modalità onirica. Mentre ronfava insomma… Lo stesso W. Mozart, considerato il più grande di tutti, sembra che la sua opera "Requiem" gli sia stata commissionata da uno strano personaggio: il diavolo in persona… Oggi come oggi non è possibile dire (insinuare) che ciò corrisponda al vero, certo è, se questo può aumentare questa credenza, che Mozart era certamente un massone e che la sua stessa morte rimane ancora un mistero (si sostiene che fosse stato avvelenato), morto e gettato in fretta e furia in una fossa comune. Comunque sia il numero dei musicisti che si fecero trainare dalla coda del diavolo sono davvero tanti. Ecco un elenco seppur incompleto, con il cornuto che vi zompa dentro:
G. Carissimi: Lucifero - G. Tartini: Il trillo del diavolo - F. Haydn: Il diavolo zoppo - F. Boieldieu: Valzer inferno - N. Paganini: Le streghe - G. Meyerbeer: Robert, le Diable - L. Berlioz: La dannazione di Faust - F. Liszt: Mefisto valzer, Sinfonia di Faust - C. Gounod: Faust - J. Offenbach: Orfeo all'inferno - P. Benoit: Lucifero - C. Saint-Saens: La danza macabra - A. Dvorak: Il diavolo e Caterina - Arrigo Boito: Mefistofele - A. Debussy: Apres midi d'un faune - P. Mascagni: Rapsodia satanica - J. Sibelius: Una saga - P. Dukas: L'apprenti sorcie - F. Busoni: Dottor Faust - M. de Falla: L'amore stregone - I. Stravinskij: L'Uccello di fuoco - S. Prokofjev: L'Angelo di fuoco - K. Stockhausen: Luce - Giacomo Manzoni: Doctor Faustus.
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i tre gradi in cui un'anima si lascia andare ai consigli dello spirito.
Consessione: quando ci concediamo uno sfizio ma non ne veniamo comandati "tutto mi è concesso nulla mi domina"
Ossessione: danna consessione si passa al desiderio, l'oggetto o la voglia che ci concediamo diventa un dominio su noi stessi diventando il centro di parte della nostra vita (cibo, alcool, sesso, gioco, riposo, ecc.)
Possessione: non siamo più noi a decidere della nostra vita ma il demone (da spirito, che non necessariamente ha etimologia negativa, ma facilmente lo diventa) esso può avvenire tramite un percorso di ossessione e perchè si è aperto una porta che doveva essere e rimanere chiusa.
Da amante di esoterismo ho studiato molti demoni, di varie religioni e tradizioni, e alcuni sembrano avere un aspetto simile pur immaginati da tradizioni completamente diverse.
Ad esempio in tradizione europea cristiana, uno dei demoni aveva forma di un volto contornato da tre zampe e che quando si muoveva formava una ruota di fuoco e fiamme, nella tradizione giapponese esiste un demone con quasi le stesse sembianze ossia quello di una ruota con un volto al centro.
Ognuno di questi demoni aveva un proprio spazio, un compito: istillare avarizia, o lussuria, donare agli uomini il commercio o la meccanica.
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L'argomento "possessione diabolica" di per sé risulta… scottante. Quando questa intromissione sfuggente ma pregnante, risulta vera, si entra in un mondo difficilmente controllabile. Certuni si avvicinano a pratiche evocative fuori dalla loro portata, con conseguenze inimmaginabili. Nelle versioni incontrollate cosa veramente subentra ai malcapitati? Inizialmente (l'ho constatato in alcuni soggetti) subentra uno stato di angoscia, perdita di equilibrio, stanchezza fisica senza motivo, cerchio alla testa , occhi rossi, agitazione (immotivata e col passare del tempo sempre più pesante), ronzio alla testa sempre più pressante, forza di volontà inefficiente/insufficiente ad uscire da un deleterio impasse fisico. Per chi suo malgrado si trova risucchiato in queste nuove (per lui) sabbie mobili, uscirne non è mai facile, senza, oltretutto lasciare strascichi.
Tutto questo per dire quanto sia fin TROPPO facile procedere "alla carlona" verso un mondo che non si conosce, uscirne in seguito con le meningi intatte è tutt'altra cosa. Mi riferisco ovviamente ai profani, a chi considera un gioco anche i sortilegi, a chi non sa cosa lo attende senza un'adeguata e specifica preparazione atta ad annullare le negatività che immancabilmente cercano di entrare, senza quella profonda preparazione e quegli indispensabili "frangiflutti" atti a garantire l'incolumità degli operatori e la buona riuscita delle stesse operazioni. Non mi stancherò mai di consigliare prudenza a chi ingenuamente prova a divertirsi con "il piattino" o, ancora peggio con sedute spiritiche senza alcuna schermatura.
L'occulto, anche per chi lo ridicolizza, è una cosa seria da non prendere sottogamba. Neutralizzare il campo attorno a sé è il primo passo, quando si smuovono delle forze sconosciute e incontrollate. Spesso l'entusiasmo di provare ad "entrare" in mondi sconosciuti può provocare gravi conseguenze. L'entusiasmo ed il coraggio devono andare a braccetto con la prudenza, NON con l'incoscienza. Poi, ovviamente, c'è il rovescio della medaglia (e questa è un… medaglione), con una netta maggioranza di fatti che nulla hanno a che vedere e da spartire con mister satanasso, ma "solo" con varie sindrome psichiche che sfociano nella paranoia. L'inutilizzato potere della mente non va sottovalutato.
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Sarebbe davvero interessante analizzare punto per punto le vere motivazioni che hanno spinto la chiesa a "demonizzare" anche certi animali, come la capra, il serpente, il lupo, il rospo, il gatto nero, ecc. che nel medioevo furono perfino processati e condannati, però non so se questa sarebbe la sede giusta, chi vede negli "insegnamenti" cattolici la verità assoluta storcerebbe probabilmente il naso. Certo è che su (danarosa) committenza ecclesiastica noi oggi abbiamo delle rappresentazioni artistiche del diavolo, descritto via via in forme sempre più orribili, diventando così il male assoluto che terrorizza il malcapitato di turno, e non mi riferisco solo a quel mattacchione di H. Bosch (personaggio incredibile questo) o a P. Bruegel. Da questi diavoli su tela al Sabba il passo fu breve. Il Sabba fu uno dei più fantastici parti della superstizione popolare.
Il Sabba fu per il medioevo sinonimo di demoni e streghe, con tanto di scopa volante... sembra una battuta, senonchè ne fecero le spese migliaia di povere donne arse sul rogo. Le accuse s'incentravano identificando le streghe con il demoniaco. Per la chiesa, più istruita, fu un gioco da ragazzi aver ragione della volontà dell'uomo di quei tempi, già ossessionato da paure ancestrali che non riusciva a spiegarsi. La sua ignoranza lo rese praticamente succubo del demonio e del fanatismo religioso, dando una causa ai suoi malanni anche al famigerato Sabba e alla susseguente stregoneria che su "punzonatura" dei prelati veniva indirizzava senza mezzi termini, sempre e comunque, all'opera del maligno.
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Rientra in questo modo di vedere a mio parere davvero interessante, poiché si differenziano con i loro aspetti.
Nel Cristianesimo, il seguire il pastore è simbolo di ordinarietà diritta, docile e fedele, mentre la capra che si comporta in maniera ribelle sta direttamente sfidando il padrone, dando segni di grande difficoltà ad essere ammaestrata e contestarne l'autorità.
I punti di vista delle due parti sono certamente soggettivi, e il bene e il male si potrebbero invertirsi in base alla propria vita.
Come si dice e come in particolare un ferrarese noto dice spesso: "Sei una capra!"
La Giustizia esiste . . . quindi Repetita Iuvant!
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Sarebbe davvero interessante analizzare punto per punto le vere motivazioni che hanno spinto la chiesa a "demonizzare" anche certi animali, come la capra, il serpente, il lupo, il rospo, il gatto nero, ecc. che nel medioevo furono perfino processati e condannati, però non so se questa sarebbe la sede giusta, chi vede negli "insegnamenti" cattolici la verità assoluta storcerebbe probabilmente il naso. Su (danarosa) committenza ecclesiastica noi oggi abbiamo delle rappresentazioni artistiche del diavolo, descritto via via in forme sempre più orribili, diventando così il male assoluto che terrorizza il malcapitato di turno, e non mi riferisco solo a quel mattacchione di H. Bosch (personaggio incredibile questo) o a P. Bruegel. Da questi diavoli su tela al Sabba il passo fu breve. Il Sabba fu uno dei più fantastici parti della superstizione popolare.
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E il fatto che molti dèi fossero rappresentati con corna e gambe di animali, Pan lo conoscono tutti ma anche Enlil era raffigurato così in certe immagini.
Ma l'immagine che ha per sempre fissato nel nostro immaginario collettivo il caprone come associato al demonio è senz'altro il Baphomet
"L'inesperienza e la totale ignoranza degli ascoltatori costituiscono un'ampia risorsa per chi intenda parlare di quelle cose sulle quali chi ascolta si trova in siffatta condizione" ~Platone, Crizia 107b
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Nell'era del toro si faceva culto al toro, La corona che ancor oggi cinge la testa dei regnanti e che ora significa "oggetto che circonda" aveva significato di cinto di corna, molte delle raffigurazioni antiche infatti mostrano corone con punte, cosi come il potere papale cristiano nato nell'era dei pesci, porta una tiara simile alla testa di un pesce. (Chissà se presto i regali porteranno una brocca d'acqua in testa).
Dato che l'era del toro era caduta vi è stata una demonizzazione del simbolo delle corna che rappresentavano appunto gli dei antichi, che richiedevano un sacrificio umano per una cultura che richiedeva il sacrificio di un animale (spesso buoi, capri, agnelli e colombe).
P.s. dicerie sul dio Pan: sembra sia stato l'ultimo dio antico a morire, dichiarato morto circa nel 40 d.c. Quando un cacciatore uscito da una selva, urlo ad una nave di pescatori di avvertire tutti perché il dio pan era morto (chissà magari era solo incazzato per la cattiva caccia^^)
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Mi ero imbattuto in questa storia per caso quasi 2 anni fa studiando le similitudini tra la storia del viaggio di Dioniso in India e il Ramayana.
Già nel '700 i primi Europei che studiarono il Ramayana si accorsero di certi parallelismi, Bromios = Rama, Ariadne = Sita, Pan detto anche Paoni = Hanuman + Vayu anche detto Pawan, Satiri = Vanara e così via.
Quando viene annunciata la morte del "grande Pan" a un certo punto c'è un'improvvisa bonaccia, il vento smette di soffiare e le navi si fermano.
Hanuman che nella storia corrisponde a Pan/Paoni guarda caso era figlio di Vayu, dio del vento, il cui nome alternativo era Pawan.
Scusate per l'off-topic
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Il simbolo del Bafomet ha quindi un significato completamente diverso da quello che tu lo vorresti colluso con Satana e i suoi amichetti demoni. Il suo simbolismo più appropriato sarebbe quindi l'unione delle due nature: femminile e maschile. Infatti dal punto di vista alchemico risulterebbe l'unione dei contrari assoluti, dell'eterno e del temporale, del santo e del peccatore. Volendo stringere, si può dire che mette tra l'altro in risalto la caduta dell'uomo creato da Dio. Un ghigno il suo, che va visto come una sofferenza che lo contraddistingue e che può essere interpretata come il tributo che ognuno di noi deve alla conoscenza, piccola o grande che sia, per la quale è obbligato a pagare.
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