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Aldilà e casi di pre-morte
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"Vuol dire che la memoria non è nel cervello e che i ricordi non sono "immagazzinati" nei neuroni. Quindi dove stà?
D'altro canto può anche darsi che come gli occhi servono per captare certe frequenze, allo stesso tempo i neuroni non servano a memorizzare ma per captare la memoria. Il che spiegherebbe sia il ricordo di vite passate, sia il ricordo di qualcosa di dimenticato da decenni, sia il fenomeno dell'intuizione: che è tradizionalmente un collegarsi a un qualcosa e non, come si crede ora, uno scontro elettrochimico fortunato nel cervello che ti fa scrivere la divina commedia".
Mi piace il ragionamento.
Demartini cito
"perche' un seguace del CICAP se non e' profondamente rincoglionito ammettera' anche a malincuore questo o quell'altro fenomeno ( dai, ora, il fenomeno UFO/alieni e' riconosciuto da tutti persino da Oddifreddi o dalla Hack "
A si?Portami uno del CICAP che ammette l'esistenza degli ufo.
Terra piatta,cerchi nel grano,scie chimiche,ufo,ecc.ecc.
era tutto condannato e derisio.Comimciamo col dire ,che dopo più di 60 anni,il fenomeno ufo è stato riconosciuto,con gran dolore e costernazione del CICAP.Cicap che comunque continua imperterrito a negarlo.
Molti argomenti possono essere controversi,o assurdi se preferisci,ma non fare di tutta un erba un fascio.
Per quanto concerne la gravità è vero,alcuni dicono che non esista. Tu sei sicuro che esista nella forma che ci insegnano?Visto che la gravità esiste,mi spieghi che cosa è,e cosa è un gravitone?
"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Si può dichiara per l'appunto, "clinicamente morto" un soggetto che presenta tale peculiarità, con un cuore che non pompa più ossigeno al cervello? A questa domanda un neurochirurgo moderno specificherebbe che è una osservazione da medioevo... ovvero che un cervello dopo 3 minuti di apparente mancata ossigenazione, con tracciato ECG piatto non andrebbe dichiarato subito clinicamente morto, in considerazione che il cervello può avere una qualche attività, magari infima e tale da non essere rivelabile dai "grossolani" apparecchi di misura dell'uomo.
Già. C'è una grande denuncia sulla predazione degli organi, per questa ragione.
perche' finiscono in un tunnel di paranoia assoluta che li divora dall'interno e li blocca dal prendere qualsiasi decisione perche' a questo servono queste teorie e, casualmente, sono messe in giro da disinformatori di professione che si spacciano per autorita'/amici del mondo cospirazionista.
Accade anche questo, ma è un fenomeno diverso dal cicappino. E' un dubbio iperbolico che porta a credere alle teorie più radicali. Il cicappino crede a tutto quello gli viene detto da un autorità, l'altro fa l'opposto. Ma sostanzialmente, al di là del risultato, fa meglio il secondo: sbaglia dal momento che crede di aver trovato la verità nella terra piatta o altro. Ossia, rinuncia al suo dubbio iperbolico.
The issue's not whether you're paranoid, Lenny, the issue is whether you're paranoid enough. :wink:
ci sono personaggi messi li apposta ( tanto quanto Attivissimo e il CICAP ) per farti uscire di testa con storie di alieni insettoidi che ti manipolano la mente e ti ciucciano l'anima, o che la terra e' piatta, o che i razzi che non funzionano nello spazio e i morti-manichini negli attentati.
Serve del raziocinio, del buonsenso e la capacità di trovare delle intuizioni ottime anche nella follia. Malanga a cui ti riferisci è un esempio: tra mille divagazioni personali e i più strani apparenti deliri, ci sono tantissime informazioni e intuizioni interessanti.
Altre teorie, come la terra piatta, forse hanno valore più antropologico. Anche se a me piace esistenzialmente parlando, in quanto danno una rappresentazione della terra come prigione o come inganno; ed è una descrizione senza tempo, sul piano simbolico.
Molti argomenti possono essere controversi,o assurdi se preferisci,ma non fare di tutta un erba un fascio.
Per quanto concerne la gravità è vero,alcuni dicono che non esista. Tu sei sicuro che esista nella forma che ci insegnano?Visto che la gravità esiste,mi spieghi che cosa è,e cosa è un gravitone?
Vero. La gravità è un esempio di argomento che diamo per scontato, ma di cui realmente non sappiamo niente di certo. Ma sono davvero tante le cose che facciamo finta di sapere inventandosi una ragione: dal perché il cielo di notte è nero al come abbiano costruito le piramidi. Si fa un ipotesi e la si fa passare per verità.
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Si può dichiara per l'appunto, "clinicamente morto" un soggetto che presenta tale peculiarità, con un cuore che non pompa più ossigeno al cervello? A questa domanda un neurochirurgo moderno specificherebbe che è una osservazione da medioevo... ovvero che un cervello dopo 3 minuti di apparente mancata ossigenazione, con tracciato ECG piatto non andrebbe dichiarato subito clinicamente morto, in considerazione che il cervello può avere una qualche attività, magari infima e tale da non essere rivelabile dai "grossolani" apparecchi di misura dell'uomo.
Già. C'è una grande denuncia sulla predazione degli organi, per questa ragione.
perche' finiscono in un tunnel di paranoia assoluta che li divora dall'interno e li blocca dal prendere qualsiasi decisione perche' a questo servono queste teorie e, casualmente, sono messe in giro da disinformatori di professione che si spacciano per autorita'/amici del mondo cospirazionista.
Accade anche questo, ma è un fenomeno diverso dal cicappino. E' un dubbio iperbolico che porta a credere alle teorie più radicali. Il cicappino crede a tutto quello gli viene detto da un autorità, l'altro fa l'opposto. Ma sostanzialmente, al di là del risultato, fa meglio il secondo: sbaglia dal momento che crede di aver trovato la verità nella terra piatta o altro. Ossia, rinuncia al suo dubbio iperbolico.
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ci sono personaggi messi li apposta ( tanto quanto Attivissimo e il CICAP ) per farti uscire di testa con storie di alieni insettoidi che ti manipolano la mente e ti ciucciano l'anima, o che la terra e' piatta, o che i razzi che non funzionano nello spazio e i morti-manichini negli attentati.
Serve del raziocinio, del buonsenso e la capacità di trovare delle intuizioni ottime anche nella follia. Malanga a cui ti riferisci è un esempio: tra mille divagazioni personali e i più strani apparenti deliri, ci sono tantissime informazioni e intuizioni interessanti.
Altre teorie, come la terra piatta, forse hanno valore più antropologico. Anche se a me piace esistenzialmente parlando, in quanto danno una rappresentazione della terra come prigione o come inganno; ed è una descrizione senza tempo, sul piano simbolico.
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Per quanto concerne la gravità è vero,alcuni dicono che non esista. Tu sei sicuro che esista nella forma che ci insegnano?Visto che la gravità esiste,mi spieghi che cosa è,e cosa è un gravitone?
Vero. La gravità è un esempio di argomento che diamo per scontato, ma di cui realmente non sappiamo niente di certo. Ma sono davvero tante le cose che facciamo finta di sapere inventandosi una ragione: dal perché il cielo di notte è nero al come abbiano costruito le piramidi. Si fa un ipotesi e la si fa passare per verità.
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Vi metto anche uno spunto librario: Milioni di farfalle - Eben Alexander - non metto link perché non voglio favorire un rivenditore piuttosto che un altro :wink:
Riguardo le NDE in effetti sono d'accordo anche io sul fatto che possano essere assimilate alle OOBE, con la differenze che le seconde possono essere sperimentate a piacere mentre le prime avvengono solo dopo un trauma violento, non necessariamente unito al decesso temporaneo. Decesso stimato ovviamente, poi si può parlare per anni sulla definizione di "decesso".
Come dice giustamente Tonki c'è un mercato legato alla predazione degli organi che è allucinante, fermo restando che gli organi vengono espiantati a cuore battente e quello che decide l'espianto è un protocollo basato su… beh, sarebbe interessante ragionare su chi è che scrive le regole :hammer:
Sul CICAP c'è poco da dire: ci fanno in modo criminale perché mentono sapendo di mentire. Parlo di coloro che sono iscritti all'associazione a delinquere. Poi il vicino di casa che segue il Cicap e ragiona come loro ha probabilmente solo problemi di bias :wink:
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Io porto le ciabatte al filosofo D. Dennet (solo quando mi da ragione...) qualora afferma che la coscienza NON esiste se ridotta alla sola attività cerebrale. Nonostante il progresso scientifico dell'odierno homo sapiens sapiens, vi sono campi di conoscenza dove l'uomo sembra ancora rimasto all'età della pietra, sia per intrinseche difficoltà e sia perchè non ritiene di alcuna utilità terrena. Uno di questi campi è quello che stiamo trattando, del mistero della coscienza, ossia della consapevolezza dell'IO e della realtà circostante. Calza a mio parere, paragonare la coscienza ad un computer VIRTUALE dentro un computer REALE, ovvero il cervello.
A differenza del cervello la coscienza dovrebbe essere dappertutto. Uscire da parametri annosi obsoleti resta difficile per chi ha avuto un'impostazione radicale fin dall'università, perchè si entra (si dovrebbe entrare) ad includere fenomeni medianici, paranormali e mistici della psiche. fenomenologie che scienza e filosofia scientifica si ostinano perlopiù a rifiutare. Non tutti ovviamente, c'è chi, terra terra, suppone la coscienza spiegabile attraverso la meccanica quantistica, supponendo che nella struttura interna dei neuroni (cioè i citoscheletri) risiederebbe la base della "mente", ovvero una funzione d'onda quantistica formantesi all'interno dei neuroni. Sarà...
Quante cose in realtà potrebbe essere la nostra coscienza, anche se apparentemente non ce ne accorgiamo. Essa, al limite, potrebbe essere qualcosa appartenente alla "comunità delle anime", anche nel senso escatologico del cristianesimo.
Sostanzialmente l'ultima frase è un melologo farcito, pronto per essere addentato dall'amiCCCone creDENTE e competente in materia, ovverosia GiovanNINO nostro...
Un saluto
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"
A differenza del cervello la coscienza dovrebbe essere dappertutto. Uscire da parametri annosi obsoleti resta difficile per chi ha avuto un'impostazione radicale fin dall'università, perchè si entra (si dovrebbe entrare) ad includere fenomeni medianici, paranormali e mistici della psiche. fenomenologie che scienza e filosofia scientifica si ostinano perlopiù a rifiutare. Non tutti ovviamente, c'è chi, terra terra, suppone la coscienza spiegabile attraverso la meccanica quantistica, supponendo che nella struttura interna dei neuroni (cioè i citoscheletri) risiederebbe la base della "mente", ovvero una funzione d'onda quantistica formantesi all'interno dei neuroni. Sarà..."
Se ti riferisci ai miei post,chiedo scusa se non mi sono fatto capire.Quello che intendo specificare è che la mia è la semplice supposizione di un possibile collegamento tra la coscienza((il virtuale)ed il reale/materiale di cui siamo composti.In sintesi ricerco il "ponte" che unisce le due entità.Credo che scoprirlo sarebbe un bel passo in avanti.
Onda quantistica?Forse,ma le informazioni da dove vengono?
Gira che ti rigira si arriva sempre al punto iniziale:La Sorgente di tutto, cos'è?
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Andrebbe invece, a mio avviso, rimarcato e studiato il comportamento conseguente e concomitante con determinate alterazioni della memoria, nonchè con l'immagine che abbiamo del nostro corpo, già mappato dal cervello. Ti porto il classico esempio della sensazione dell'"arto fantasma" di chi sia stato amputato un'arto.
Un saluto
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- orsoinpiedi
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"la coscienza è una specie di presente ricordato".
Caspita,stai parlando della teoria globale della coscienza, la Teoria della Selezione dei Gruppi Neuronali di Edelman.
Qui si va sul difficile.Un concetto di darwinismo neuronale.
Tempo fa avevo letto in proposito,ma credo di non essere in grado di disquisire su tale argomento.Ma se vogliamo parlarne, cercherò di capirne i fondamenti e le implicazioni.
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Francamente non so, ma posso benissimo sbagliare, se Edelman quando attribuisce alla coscienza una specie di "presente ricordato", avesse ben presente un concetto psicologico simile, o fosse una delle tante boutade espresse dai tanti cervelloni che alla fin fine rimandano le annose spinose questioni in divenire con una frase ad effetto. Mah! Forse che intendeva dire (supporre è meglio...) che la coscienza sia "il risultato di una memoria ricorsivamente comparativa", in riferimento alle percezioni in corso?? Se così fosse la sua "intuizione", riguarderebbe la consapevolezza dell'IO che, pertanto, dipenderebbe dagli eventi del presente che richiamiamo continuamente, in relazione con la memoria degli eventi passati.
Anche seguendo questa SEMPLICISSIMA (come no...) teoria rampante (e forse rampicante) di Edelman, subentra inequivocabilmente il mal de capa... meglio, ripeto, un Pinot fresco...
Accolgo invece il semplice e diretto pensiero di Edelman quando, tra l'altro, tiene a precisare, che è assurdo ritenere "trascendente" qualunque aspetto della mente. Ecco, quando sostanzialmente ritiene che la coscienza è disgiunta da neuroni e sinapsi, mi verrebbe voglia di offrirgli un calice di quel Pinot di cui sopra...
Un saluto
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- orsoinpiedi
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Concordo pienamente.
In effetti cosa vuoi fare ,se non arrampicarsi sugli specchi,in argomenti del genere?
PS. Pino rosso ?Brindo anche io.
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A si?Portami uno del CICAP che ammette l'esistenza degli ufo.
Terra piatta,cerchi nel grano,scie chimiche,ufo,ecc.ecc.
era tutto condannato e derisio.Comimciamo col dire ,che dopo più di 60 anni,il fenomeno ufo è stato riconosciuto,con gran dolore e costernazione del CICAP.Cicap che comunque continua imperterrito a negarlo.
Molti argomenti possono essere controversi,o assurdi se preferisci,ma non fare di tutta un erba un fascio.
Per quanto concerne la gravità è vero,alcuni dicono che non esista. Tu sei sicuro che esista nella forma che ci insegnano?Visto che la gravità esiste,mi spieghi che cosa è,e cosa è un gravitone?
Ciao,
effettivamente quello del CICAP e' un esempio infelice hai ragione; allora facciamo cosi', ti dico come la penso io che sono "scettico".
A meno di non annegare nel bias di conferma, e' impossibile attribuire le decine di migliaia ( credo, ma se non sono decine son sempre migliaia ) di avvistamenti e testimonianze dirette che provengono dal cittadino comune al pilota di fighter jet. Io dico, bene, investighiamo questi casi. Quello che e' un mio limite e' che non riesco ad andare oltre, mi perdo nel mondo dell'ufologia dove ci sono gli elenchi delle razze aliene, persone che sarebbero in contatto con alieni i quali mandano messaggi fino appunto a Malanga e la sua visione della faccenda.
Per quanto mi riguarda mi sento di dover fare un atto di fede quando leggo certe cose, perche' se gia' e' difficile "toccare con mano" ( parlare con dei testimoni di un avvistamento per esempio senza influenzarli o farsi influenzare ) quel numero di persone che sanno di cosa parlano ( come puo' essere la testimonianza di un militare seduto nella postazione radar ) quando sento parlare di razze aliene, di come si comportano, dei cosidetti alieni buoni o alieni cattivi..boh, cosa devo dire? O ci credo o non ci credo, perche' l'unica cosa che ho sono queste testimonianze, queste storie di rapimanti alieni o contatti ravvicinati o queste altre persone che dicono di essere in contatto con gli alieni ( o altre entita' ) e in vita mia ti giuro che son persino entrato in chiesa perche' stavo raschiando il barile e ho sperato, voluto e cercato un "contatto" con "qualcosa"...ma niente. Non ce la faccio, non sento niente, non vedo niente.
Magari e' problema mio eh :hammer:
In quanto al gravitone, cosi' su due piedi, non e' una particella teorica o qualcosa del genere? Mi pare sia stata confermata con un esperimento negli anni 60-70 ( non sparate sul pianista, probabilmente ho torto su tutta la linea )
@Tonki
Altre teorie, come la terra piatta, forse hanno valore più antropologico. Anche se a me piace esistenzialmente parlando, in quanto danno una rappresentazione della terra come prigione o come inganno; ed è una descrizione senza tempo, sul piano simbolico.
Bella, mi piace questa intepretazione; ad una seconda lettura pero' mi chiedo: perche'? Mi da una sensazione puramente negativa, cioe', di nuovo, fatta apposta per fartela prendere male: la terra e' una prigione, noi siamo prigionieri ergo per quello la gravita' non esiste e i razzi etc etc.. e' tutto finto tutto ingegnierizzato a priori saremo schiavi per sempre.
Che allegria, cioe' anche pretendendo che quella della TP sia una teoria, se lo sbocco filosofico o come dici tu antropologico e' martellate sulle palle per sempre..che senso ha ( senza diventare ridondante, si torna sempre ad un concetto primitivo di penitenza che e' dal mio punto vista mostruoso e serve per demoralizzarti e basta )?
Chiedo a tutti voi, qual'e' il criterio che avete per giudicare,vagliare, scremare i casi genuini dalla spazzatura? Parlo per esempio nel mondo ufologico/paranormale come fate a dire "Si, questa persona dice sicuramente la verita'" oppure, molto banalmente, se qualcuno, sul web o nella vita reale vi dice di essere in contatto con gli alieni e incomincia a passare messaggi che verrebbero da queste entita', che criterio usate per eliminare i bugiardi da quelli seri ( e se pensate che siano seri, come fate a sapere che sono seri, non so se mi spiego ) ?
:neo:
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Per il resto ti posso dire di aver riscontrato,senza ombra di dubbio,la veridicità dei "poteri"di un rabdomante.Un vero rabdomante.Con me un altra decina di persone che hanno assistito alle sue capacita.Un altra cosa che per il cicap non ammetterà mai.
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A mio avviso queste rappresentano solo materia e mezzi.
Un po’ come lo sono i materiali edili e i mezzi necessari per la costruzione, per esempio, di un edificio.
Materiale che resterebbe potenzialmente utile per la costruzione, ma inutilizzabile senza progetto dettagliato per la costruzione dell’edificio.
D’altro canto il progetto richiede qualcuno che lo sappia comprendere ed applicare.
Quindi le quattro forze fondamentali rappresentano solo la potenzialità, che resterebbe inespressa se non ci fosse l’informazione (progetto) e la coscienza che rappresenta la capacità di trarre forma da esse.
Sempre secondo me, è la Coscienza che permette e determina l’esistente.
Senza la Coscienza l’universo sarebbe solo potenzialmente possibile, ma non espresso in forme.
Le forme dipendono dalla consapevolezza raggiuta dalla coscienza che trae forma dalla informazione.
In altre parole è la Coscienza che dà forma alla materia, quindi la materia è un epifenomeno della Coscienza (compreso il cervello, ovviamente)
Scusandomi di questa mia pazza intromissione voglio concludere manifestando la mia vicinanza ai nativi americani.
Un popolo che ho sempre ammirato perché, anche se è solo nel mio immaginario, l’ho sempre percepito come comunità in armonia con la natura, con una spiritualità in sintonia con lo Spirito della Vita.
Un grande genocidio perpetrato dalla avidità di una civiltà inferiore offuscata dal desiderio di dominio …
Con questi precedenti e con quanto continua succedere, ci meritiamo l’autoestinzione.
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Bella, mi piace questa intepretazione; ad una seconda lettura pero' mi chiedo: perche'? Mi da una sensazione puramente negativa, cioe', di nuovo, fatta apposta per fartela prendere male: la terra e' una prigione, noi siamo prigionieri ergo per quello la gravita' non esiste e i razzi etc etc.. e' tutto finto tutto ingegnierizzato a priori saremo schiavi per sempre.
Diciamo che è insegnamento tradizionale, da Platone al Buddha, e direianche di una certa fisica che dà un idea diversa di materia e di realtà, che il piano in cui siamo è un piano illusorio: che sembra essere ma che in realtà non è. Se così fosse, "farsela prendere bene" in senso assoluto, è in un certo senso mettere il vasetto di rose all'interno della tua prigione.
La terra piatta, per quanto sia un'ipotesi a mio parere bizzarra, anche se in modo brutalmente spaziale, rievoca questo sentore e spinge a chiedersi: perché siamo intrappolati su questo pianeta? Cosa c'é di là dai ghiacci che circandano la terra plana? E di la dalla volta finta fatta di stelle finte? Perché c'è questo inganno?
Lo scenziato moderno vede una vastità di sassi che ruotano nell'universo; vede le stelle come enormi basse di elio e idrogeno disanimate ed esistenti senza una ragione. Al limite cerca vita su qualche pianeta. Dopotutto anche lui è in trappola su questo pianeta, come tutti, giacché non possiamo andarcene: ma non si pone il problema. E se il problema ci fosse?
Quello che e' un mio limite e' che non riesco ad andare oltre, mi perdo nel mondo dell'ufologia dove ci sono gli elenchi delle razze aliene, persone che sarebbero in contatto con alieni i quali mandano messaggi fino appunto a Malanga e la sua visione della faccenda.
Il fantomatico Alien cicatrix è un libro che ha fatto dormire male tanta gente. Io onestamente non ci credo, in quel senso. Tuttavia Malanga ha portato la testimonianza di qualcosa. Quell'elenco di razze, che Malanga e altri sostengono essere lo stessa descrizione di persone che non si sono incontrate tra loro e che ancora non conoscevano il suo lavoro, l'ho sempre reputata una sorta di parabola favolistica o dei demoni che abitano l'incoscio umano ( ma dopotutto è un interpretazione direi banale ), o delle entità che vivono su altri piani. Il Malanga contemporaneo direbbe, degli esseri che vivono "sugli altri ottanti dell'universo", o qualcosa del genere. In ossequio anche alle testimonianze delle culture antiche, io opto più per la seconda ipotesi.
Infatti Malanga commise un errore, che fanno tutti. Ovvero scambiare il fenomeno degli oggetti volanti non identificati con quello che è possessione a tutti gli effetti, cioè l'antica demonologia, cioè il contatto con qualcosa che non ha un supporto fisico e biologico non facendo parte di qusto piano. Si può non crederci, ma quando qualcuno assume un altra identità, nel senso che sembra che ci sia qualcunaltro o qualcosaltro a parlare con la sua bocca, o lo si riduce a un pazzo, e va bene; o stà avvenendo qualcosa di diverso.
Se non erro, l'ipotesi parafisica, ossia degli alieni come esseri che vivono su piani paralleli al nostro, è stata a lungo indagata anche dalla cia e c'è anche del materiale declassificato al riguardo.
Si torna al discorso di prima: il cicap crede a quello che i sensi o i suoi prolungamenti meccanici possono percepire, ma potendo questi captare uno spettro elettromagnetico veramente risibile, accanto a me adesso cosa c'é veramente non possiamo saperlo.
Da quì è insegnamento un po' di tutti i popoli, se si vuol credere ai nostri avi, il concetto che ci si può anche aprire di più e percepire ulteriormente, con l'avvertenza però che questa limitazione dei sensi e della percezione ancora prima che una limitazione, è anzitutto una protezione. E fu riservata a chi poteva permettersi di farlo. E se questo avviene in una persona inadatta, si perde il cervello.
se qualcuno, sul web o nella vita reale vi dice di essere in contatto con gli alieni e incomincia a passare messaggi che verrebbero da queste entita', che criterio usate per eliminare i bugiardi da quelli seri ( e se pensate che siano seri, come fate a sapere che sono seri, non so se mi spiego ) ?
Io a Pisa quando frequentavo l'università ho anche conosciuto gente che andava da Malanga per problemi di abduction.
Va anche compreso che la percezione di un evento e l'evento nella sua oggettività non coincidono mai: ma neanche nelle piccole cose quotidiane, figurarsi in un "rapimento".
C'era in particolare una ragazza che usciva con un mio amico che dopo la confessione di lei rimase esterefatto, la quale sosteneva di essere frequentemente rapita assieme alla madre, che ne era a sua volta convinta. Con Malanga risolsero il problema: e come fece il chimico impazzito a fermare una civiltà superiore invisibile a telecamere che di notte attraversava i muri ti prendeva di faceva quello che voleva e ti rimetteva nel letto? Come si fa a fermare un coccodrillo in piedi di tre metri che ti viene a prendere la notte con marchingegni futuristici?
Tramite procedimenti interiori, tramite trasposizioni moderne degli antichi esorcismi, tramite visualizzazioni che ricordano certe meditazioni buddiste, tramite il contatto di una parte profonda di noi che doveva autodeterminarsi e dichiarare che quei rapimenti non li voleva più.
E allora dove avvenivano, davvero, questi rapimenti? Le conclusioni erano quindi due: o non accadevano sul piano fisico spaziotemporale sul quale viviamo, quello che questo corpo che con suoi sensi celo fa percepire escludendo il restante spettro elettromagnetico ( ma comunque confusi e avvertiti come se ciò accadesse ) e che chiamiamo realtà sensibile; o, nel caso avvenissero su questo piano, allora voleva dire che con una "presa di coscienza" si poteva addirittura fermare una tecnologia superiore e una civiltà avanzata.
C'è anche l'ultima ipotesi, che fosse semplicemente pazza. E che lo fosse anche la madre. Non mela sento di escludere nulla. Che l'encefalo non funzioni a tanta gente, è indubbio; ma era una ragazzina di diciannove anni del tutto normale, in apparenza. E anche supponendola impazzita, andrebbe sondato molto bene il concetto di pazzia e le possibili cause che la determinano, che forse, alla luce di tutto questo, non sono un semplice disequilibrio elettrochimico del cervello, il quale porebbe apparire come causa ed invece è un effetto.
In altre parole è la Coscienza che dà forma alla materia, quindi la materia è un epifenomeno della Coscienza (compreso il cervello, ovviamente)
Se l'universo fosse olografico, cioè anzitutto non locale, diciamo coerente con la fisica di Bohm, sarebbe la spiegazione più naturale. E questo perché non devi più andare a cercarla in quel neurone, in quella base azotata del dna o in quel "punto li", giacché quel "punto lì" non esiste veramente, e sembra esistere solo per il nostro modo di vedere l'ologramma. E' c'è solo la coscienza, alla fine dei conti.
Va però anche in questa particolare ipotesi intesa come Coscienza qualcosa di più grande ed esteso di quella che chiamiamo noi coscienza a livello soggettivo, o di quella a cui si riferisce immaginandola una specie di "presente ricordato".
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La tristezza che subentra al pensiero del genocidio dei nativi americani ti fa onore, così come come ad Orsoinpiedi del resto. Proviamo però ad entrare più in profondità alla tematica NDE OBE & C...
Inutile ripetere che questi fenomeni sono reali, certo va separata la tanta spazzatura che si trova sparsa in giro. Va rimarcato che queste esperienze di Fenomeni Premortali (EPM o NDE) si sovrappongono come contenuto, a stato di coscienza modificato, al di là di qualsivoglia differenza culturale, religiosa e geografica. Significativo è il coinvolgimento a 360° che interessa queste persone, inclusa un'espressione sorridente e serena del viso al momento della (pre) "morte". Questo atteggiamento è in antitesi con il senso comune che si da all'evento tragico e ineluttabile che può capitare ad un essere umano: la morte e conseguentemente la perdita delle persone più care, la morte e il possibile annullamento di sè stessi.
La scienza è restia (non tutta per fortuna) ad interessarsi di questi fenomeni, non solo NDE, ma in genere di una sostanza fluidica, cui nei secoli è stata data la più varia denominazione e che spesso viene chiamato "doppio" o "corpo astrale", concetto che il tempo e le scoperte della scienza non sono mai riuscite a cancellare. Questo doppio, o corpo astrale sarebbe possibile farlo uscire dal corpo fisico, esteriorizzarlo, e così esteriorizzato, esso sarebbe capace di avvertire ogni tipo di stimolo sensoriale (ben al di là dei 5 sensi conosciuti), questo sarebbe dato dal fatto che il corpo fisico perderebbe le corrispondenti facoltà e farebbe soltanto da rivelatore di ciò che succede o che avverte il corpo astrale.
Chi afferma qualcosa di simile, purtroppo, può ancora venire bollato per lo meno di eresia o di sconfinamento nel campo del metafisico, che sempre, per definizione, NON è esplorabile con i metodi della scienza. Sono convinto che i fenomeni di NDE, OBE, PM, sono una realtà non spiegabile, se non con l'esistenza di un quid che si esteriorizza dal corpo umano.
Un saluto
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No no, è nel cervello.Tonki
Vuol dire che la memoria non è nel cervello e che i ricordi non sono "immagazzinati" nei neuroni. Quindi dove stà?
La mia è una considerazione che vorrebbe mettere in dubbio che le NDE possano essere sogni o assimilabili a sogni come molti scienziati credono.
Con eeg piatto non ritengo si possano avere esperienze come le NDE, anche se rimane qualche attività residuale nei neuroni, non penso proprio che sia abbastanza per potere avere esperienze così vive e particolareggiate come raccontato da innumerevoli testimonianze protagoniste di nde-oobe, per questo ritengo che la coscienza-anima sia separata dal cervello, e che qui vi risieda solo temporaneamente.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Con eeg piatto non ritengo si possano avere esperienze come le NDE,
Per la verità il neurochirurgo Eben Alexander nel suo "Milioni di farfalle" parla di una settimana di <em>coma profondo che ha azzerato completamente l'attività della sua corteccia cerebrale</em>.
E quello che l'ha spinto a scrivere il libro è proprio che, come neurochirurgo, mai avrebbe pensato che si potesse avere una attività cerebrale così intensa con la corteccia spenta.
Non mi focalizzo su quello che ha visto e/o provato, quello è strettamente personale e può essere anche diverso da uno ad un altro, ma è significativo il fatto che abbia avuto una attività cerebrale così complessa da generare visioni del genere mentre era in coma profondo e aveva la corteccia cerebrale azzerata.
PS: forse però ho capito il senso del tuo intervento… lascio il mio perché non mi va di autocensurarmi, ma diciamo che se leggevo con meno fretta magari era meglio :hammer: :pint:
Detto questo, però, l'esperienza di chi riceve un cuore in trapianto e modifica il carattere, acquisisce sensazioni (gusti, abitudini) che prima non aveva spinge a pensare che anche la memoria possa essere non-locale
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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www.generazionebio.com/notizie/6834-cuore-secondo-cervello.html
Tutto mi rimanda ad antiche letture dello sciamano Carlos Castaneda.Alcuni passi dai suoi libri:
"Don Juan dichiarò che loro (gli sciamani)descrivevano gli esseri umani come forme scintillanti simili a enormi uova che loro chiamano uova luminose.
Quando gli stregoni vedono un essere umano – mi spiegò – vedono una forma gigantesca e splendente che galleggia e crea, muovendosi, un solco profondo nell’energia della Terra, quasi che la forma luccicante avesse una sorte di radice da tirarsi dietro'.
Carlos Castaneda – L’arte di sognare
ancora
"Gli stregoni considerano il Sognare come un’arte estremamente raffinata – disse – l’arte di spostare a volontà dalla sua posizione abituale il punto di unione per intensificare e ingrandire la portata di quel che si può percepire".
Ecco,consideriamo il punto di unione come il nostro modo di percepire la realtà che ci circonda.
E ancora
"La percezione è canalizzata perché in ognuno di noi c’è un fattore chiamato punto di unione che sceglie emanazioni interne ed esterne per allinearle".
Da– Il fuoco dal profondo
"In un’altra occasione don Juan ribadì il concetto: la percezione si realizza quando i campi di energia del piccolo gruppo situato intorno al punto di intenso splendore estendono la propria luce per illuminare identici campi di energia all’esterno dell’uovo.
Poiché gli unici campi di energia percettibili sono quelli illuminati dal punto di intenso splendore, quel punto viene chiamato il punto dove si mette insieme la percezione o, semplicemente, il punto di unione.
Da– Il potere del silenzio
Ora si più credere o.meno,ma Castaneda ,o meglio Don Juan,spiegano la base del fenomeno.Personalmente ritengo Castaneda un "Illuminato".
"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."
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"Orsoinpiedi pregunta"
??,mi inchino alla tua erudizione(credimi,lo dico senza la ben che minima ironia).
Tornando a noi,forse hai ragione,ma essere razionali su questi argomenti non è semplice,e si va a scavare negli angoli più bui
Da quello che so l'Ayahuasca non da dipendenza.Certo,anche una medicina,quando ne assumi troppa,ti uccide.
Ritornando alle cosiddette dislocazioni(sogni lucidi e/o esperienze di pre-morte,ritengo che avvengano nel momento in cui i nostri sensi si attenuano talmente,da liberare la nostra essenza(vogliamo chiamarla anima?)
Tutto questo è reale o frutto di immaginazione?
Nel secondo caso,il porsi domande diventa superfluo,mentre,se fosse vera la prima ipotesl,questa porterebbe alla riflessione dell'esistenza della vita oltre la vita,ed in ultima analisi,porsi domande sull'esistenza o meno di un Ente superiore.
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Voglio proporvi la testimonianza di una persona che ha fatto l'esperienza con l'Ayahuasca,una persona che,per la sua grande abilità nello scrivere,riesce a farti vivere il viaggio.Isabel Allende
“Avevo bisogno di tornare ad essere la bambina che ero una volta, quella bimba silenziosa, torturata dalla propria immaginazione, che girava come un’ombra per la casa del nonno. Dovevo demolire le difese razionali e aprire la mente e il cuore. Per farlo, decisi di affidarmi all’esperienza sciamanica dell’Ayahuasca, una bevanda preparata con la pianta rampicante Banisteriopsis, usata dagli indios dell’Amazzonia per indurre visioni.
Willie [il marito] non volle che mi arrischiassi da sola e, come in tante occasioni della nostra vita assieme, mi accompagnò ad occhi bendati. Bevemmo un tè oscuro dal sapore ripugnante, appena un terzo di tazza, ma talmente amaro e fetido che era quasi impossibile da mandare giù. Alle volte sono un po’ pazza – bene o male sono lo sempre stata – in ogni caso l’Ayahuasca, che ad altri produce l’effetto di condurli verso il mondo degli spiriti, mi lanciò di un sol colpo talmente lontano, che non sono riuscita a tornare totalmente in me, se non dopo un paio di giorni. Dopo 15 minuti dall’assunzione persi l’equilibrio e mi accasciai al suolo, da dove non potei più muovermi. Mi prese il panico e chiamai Willie, che riuscì a trascinarsi vicino a me, così che potessi afferrargli la mano a mo’ di salvagente, quando ci si trova nella peggiore delle tempeste. Non riuscivo a parlare e nemmeno ad aprire gli occhi. Ero persa in un turbinio di figure geometriche e colori brillanti i quali all’inizio erano affascinanti ma, dopo un po’, estenuanti. Sentivo che mi stavo staccando dal corpo, il cuore si stava fermando e mi prese un’angoscia terribile. Tornai quindi ad essere la bambina intrappolata tra i demoni degli specchi e le anime delle tende.
“Dopo un po’ i colori sfumarono e apparve la pietra nera che giaceva dimenticata al centro del mio petto, minacciosa quanto alcune montagne della Bolivia. Sapevo che avrei dovuto toglierla di mezzo o sarei morta. Provai a scalarla ma era scivolosa, volevo girarci attorno ma era immensa, cominciai staccarne dei pezzi, un’impresa interminabile… mentre cresceva dentro di me la certezza che quella roccia contenesse tutto il male del mondo e che fosse piena di demoni. Non so per quanto rimasi così, in quegli stati il tempo non è misurabile con l’orologio. All’improvviso sentii un colpo di energia elettrica, come una formidabile pedata dal suolo e arrivai in cima alla roccia. Tornai per un momento al corpo, piegata dal disgusto cercai a tentoni il sacchetto che avevo lasciato lì vicino e vomitai bile. Nausea, sete, sabbia in bocca, paralisi. Percepii o compresi ciò che mi diceva mia nonna: lo spazio è pieno di presenze e tutto succede simultaneamente. Erano immagini sovrapposte e trasparenti, come le tavole stampate in acetato nei libri di scienza […]
Vagavo per giardini dove crescevano piante minacciose dalle foglie carnose, grandi funghi che trasudavano veleno e fiori malvagi. Vidi una bambina di 4 anni, rannicchiata e terrorizzata. Le porsi la mano per alzarsi e vidi che ero io. Diverse epoche e diverse persone passavano da una tavola all’altra. Ritrovai la me stessa in momenti distinti, in altre vite. Conobbi una vecchia dai capelli grigi, minuta ma bella ritta e con gli occhi fulgidi. Avrei potuto anche essere io fra qualche anno, ma non ne sono sicura, poiché l’anziana vagava in mezzo a una folla confusa.
Poi questo universo popolato sfumò ed entrai in uno spazio bianco e silenzioso. Fluttuavo nell’aria, ero un’aquila con le sue grandi ali aperte, sostenuta dalla brezza, vedendo il mondo dall’alto, libera, forte, indifferente a tutto. Per molto tempo rimasi quel grande uccello e in seguito giunsi in un altro luogo, ancora più glorioso, nel quale scomparve la forma e vi era solo spirito. Finirono l’aquila, i ricordi e i sentimenti. Non c’ero più nemmeno io, mi ero dissolta nel silenzio. Se avessi avuto il più piccolo desiderio o un briciolo di coscienza, ti avrei cercata, Paula. Molto più tardi vidi un cerchio, come una moneta d’argento e mi diressi lì come una freccia, attraversai il divario ed entrai senza sforzo in un vuoto assoluto, un grigio traslucido e profondo. Non c’era la benché minima sensazione, spirito o coscienza individuale, tuttavia avvertii una presenza divina e assoluta.
Ero all’interno della Dea. Era la morte o la Gloria di cui parlano i profeti. Se questo è morire, si trova in una dimensione irraggiungibile ed è assurdo immaginare che mi accompagni nella vita di tutti i giorni o che mi aiuti con i miei compiti, ambizioni, paure e vanità.
Dopo un’eternità tornai, come una pellegrina estenuata, alla realtà conosciuta attraverso la stessa strada per la quale ero partita, ma nel senso opposto: attraversai la piccola luna d’argento, volteggiai nello spaio dell’aquila, atterrai nel cielo bianco, mi fusi nelle immagini psichedeliche e alla fine rientrai nel mio povero corpo, che da 2 giorni stava male, Willie se ne prendeva cura e già cominciava a credere di aver perso sua moglie nel mondo degli spiriti. Nella sua esperienza, Willie non era asceso alla Gloria né era sceso agli inferi, ma era piuttosto rimasto in un purgatorio burocratico, scartabellando documenti fino a che l’effetto passò, alcune ore più tardi. Nel frattempo io ero rimasta stesa al suolo, dove lui mi aveva riposto con un cuscino e una coperta, scossa da tremori, farfugliando frasi a casaccio e vomitando una schiuma sempre più bianca. Al principio ero agitata, ma poi rimasi rilassata e immobile, non sembravo soffrire, mi disse Willie.
Il terzo giorno, già cosciente, lo passai stesa sul mio letto, rivivendo ogni istante di quel viaggio straordinario. Sapevo di poter già scrivere la trilogia, perché prima di incappare nell’immaginazione avevo fatto ricorso alla percezione dell’universo con l’intensità dell’Ayahuasca, che è simile a quella della mia infanzia. L’avventura con la droga mi prese in qualcosa che posso definire solo come amore, un senso di unità: mi sono dissolta nel divino, ho sentito che non c’era separazione tra me e il resto dell’esistenza, tutto era luce e silenzio. Avevo la certezza che noi siamo anime e che la materia è illusione, una cosa che non si può dimostrare razionalmente, ma che a volte ho sperimentato brevemente nei momenti di euforia di fronte alla natura, momenti di intimità con qualcuno di amato o durante la meditazione. Ho accettato che in questa vita umana il mio animale totemico sia l’aquila, l’uccello che nelle mie visioni volava guardando tutto da una grande distanza. Tale distanza è quella che mi permette di raccontare storie, perché posso vedere gli angoli e gli orizzonti. Sembra che io sono nata per raccontare. Il mio corpo mi faceva male, ma non ero mai stata più lucida.
Di tutte le avventure della mia esistenza frenetica, l’unica che può essere paragonata a questa visita nella dimensione degli sciamani fu la tua morte, figlia mia. In entrambe le occasioni è accaduto qualcosa di inspiegabile e profondo, che mi ha trasformato. Non sono mai più stata la stessa dopo quella tua ultima notte e dopo aver bevuto questa potente pozione: ho perso la mia paura della morte e ho sperimentato l’eternità dell’anima.”
Forse non è così difficile aprire quella porta che ci separa dal capire cosa siamo e perché siamo.
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Si potrà dire che gli sciamani usano sostanze stupefacenti,ma chi può dire quali siano realmente le capacità di tali sostanze?
___________
Mi ricollego anche al tuo post precedente.
Don Juan probabilmente non è mai esistito, Castaneda provava a districarsi in seconda/terza persona, per non voler impegolarsi in prima, probabilmente solo in questo modo, impersonando un neofita alla scuola del (dei) brujo, i romanzi scorrevano via semplici, complici, avvincendo il lettore. Non trovo molta attinenza tra un'uscita fuori dal corpo dovuta ad un arresto cardiaco e le allucinazioni dovute ad uso di erbe corredate da cerimonie magico-religiose.
Orsoinpiedi, orcoboia, boia dun mond ledar, di là ti hanno rimbrottato nù poco... torna alla base, ed entra nel merito delle differenze che ti ho elencato, qui i tuoi innumerevoli fans (dalla regia mi dicono ammontino a svariate migliaia...) ti aspettano con fascine di lauro, nonchè con il Turibolo ben caldo, pronto per l'incenso...
Ritorno (solo per un attimo) in me, dicendo che in verità la "storia" del curandero-sciamano Don Juan/Castaneda non si disgiunge da altre simili. Partendo da lontano è accertato che droghe simili al Peyote usato dagli sciamani sud americani, venivano usate dagli oracoli per acquisire presunte capacità divinatorie per compiere le loro "magie" e dai sacerdoti per per invocare gli spiriti e le divinità. Modalità e scopi ben diversi dalle NDE dunque. Non solo, se poi in tali circostanze qualcuno di essi moriva, la cosa veniva attribuita all'intervento del fato o il volere degli dei, non si pensava certo che il decesso fosse invece, da attribuire all'uso continuato di rituali nonchè ai pericolosi intrugli. La Dipende-nza è tutt'altra roba dalle testimonianze di pre-morte.
In conseguenza di tale ignoranza, le allucinazioni da stupefacenti (che sono solo stati alterati di coscienza e più precisamente visioni irreali soggettive) venivano erroneamente interpretati come fenomeni paranormali o trascendenti. Castaneda dunque (che fondamentalmente ammiro per tutta una serie di altre ragioni) ha solo fatto sua un'usanza antica: quella di assumere sostanze tossiche usate da sempre in cerimonie religiose del mondo antico, in Europa, in Asia, Africa e, come si sa, nell'America pre-colombiana. Il Peyote (il mescal di Castaneda) era molto usato durante le cerimonie più importanti e nel corso dei molteplici riti in onore degli dei, che impegnavano la vita quotidiana dei Maya e degli Aztechi. Anche la raccolta del cactus sacro era un rito, una festa (era una festa del CACTUS...), come tale durava 43 giorni.
Un salutone
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A volte non mi controllo e mi proietta avanti nel tempo....
Scusate per il casino,ma non so neanche io cosa è successo.
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- demartini315
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:zombie:
Citazione colta:
I doubt you'll find an anthropologist of my generation who regards Castaneda as anything but a clever con man. It was a hoax, and surely Don Juan never existed as anything like the figure of his books.
Dr. William W. Kelley, capo del Dipartimento Antropologia della Yale University
A sto punto preferisco McKenna mille volte, anche se due minchiate le ha scritte pure lui, Stoned Ape Theory e la Timewave Theory che sono abbastanza deliranti pero' c'ha visto lungo con il movimento New Age.
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ho parlato con un "uomo medicina" appartenente alla tribù Hopi,tribù che certamente ha convissuto per un certo periodo con gli Anasazi.Ebbene,parlando delle loro tradizioni,gli ho chiesto se realmente gli sciamani potevano lasciare il loro corpo materiale.Guardandomi mi disse che lui non lo aveva mai fatto,non era all'altezza di tale pratica,ma che ne conosceva un paio che avevano queste qualità,ed erano considerati come "Luminari"Pochissimi potevano arrivare a quella conoscenza,e mi raccontò un paio di sue esperienze con questi grandi sciamani.Il tono era molto rispettoso verso di questi.
Nulla mi ha fatto percepire che mi stesse raccontando delle falsità.
È facile dire sono tutte balle,e chiudere il discorso senza farsi una domanda,senza il minimo dubbio.
Pensa a quello che succede oggi col covid,dove gli scienziati dicono tutto ed il contrario di tutto.
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- orsoinpiedi
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"Va anche compreso che la percezione di un evento e l'evento nella sua oggettività non coincidono mai"
E da quale parte sta la verità?(ho detto verità e non realtà)
L"oggettività dell'evento o la sua soggettività .Può essere la soggettività la reale espressione dell'oggettivita?
Noi,nella limitatezza dei nostri sensi , diciamo che una cosa è reale quando la sentiamo,la vediamo,la tocchiamo,ma è reale,o è ancora più reale ciò che di essa "percepiamo"
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