Il Paranormale esiste nonostante Polidoro...

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7 Mesi 2 Settimane fa #52573 da Volano49
Probabilmente ci siamo privati per secoli di avvicinare e conoscere tutto un mondo fantastico dell'infanzia, abbiamo forse soffocato nei nostri bambini il RICORDO di vite anteriori e/o la capacità di introdurci in una dimensione magica di incontri col "sopra-naturale". Dimensione popolata di "fantasmi", di tutti quei personaggi che da secoli costituiscono il tema delle nostre leggende, delle nostre fiabe.

La psicanalisi da enorme importanza ai PRIMISSIMI anni di vita, e cerca di far risalire a fantasie vissute dal bambino molti sintomi nevrotici. Ma, chiediamocelo seriamente: saranno davvero tutte solo fantasie? Più passano gli anni e più la mia casistica si arricchisce di segnalazioni di fenomenologie spontanee dell'infanzia (vedi il video del mio precedente post). Alle cosidette "visioni", o "allucinazioni" tante volte attribuite come una colpa ai bambini, si associano eventi telepatici, fatti precognitivi, episodi di psicocinesi spontanea.

E' l'infanzia il periodo più ricco di queste fenomenologie di frontiera, che il più delle volte si chiude (contrariamente a quanto si è sempre ipotizzato) con degli exploits nel periodo prepuberale. E' proprio a quel punto delicato dello sviluppo psicofisico del bambino, il condizionamento a cui lo abbiamo sottoposto, in senso razionalista, positivista, scientifista, si attua e prende il sopravvento. Agli addetti ai lavori è noto il poltergeist dell'età puberale come ultima "ribellione". La razionalità predomina e (purtroppo) prevarica. Il periodo magico finisce. Non più ricordi di vite passate, non più visioni di gnomi e fatine, non più incontri con personaggi di altri tempi, rievocati da fenomeni psicometrici, non più comunione telepatica con la madre o piccoli amici lontani.

Ricambio il saluto di Braghinil

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7 Mesi 2 Settimane fa #52575 da danielas

Volano49 ha scritto: Probabilmente ci siamo privati per secoli di avvicinare e conoscere tutto un mondo fantastico dell'infanzia, abbiamo forse soffocato nei nostri bambini il RICORDO di vite anteriori e/o la capacità di introdurci in una dimensione magica di incontri col "sopra-naturale". 

Non proprio. Nei secoli c'è chi si è interessato, si è impegnato in vario modo a conoscere e scoprire l'infanzia. Sono stati messi da parte perchè, appunto, preservare le risorse che gli individui hanno alla nascita non si concilia con la cultura del "mors tua vita mea" e dello sfruttamento totale delle persone. Per esempio, questo è un brano da “Per una nascita senza violenza” di Frederick Leboyer, un ostetrico morto nel 2017 che si è adoperato tutta la vita per ripristinare un modo di nascere che rispetti la realtà degli esseri umani :
“Lasciate stare il bambino. Lasciatelo fare. Voi siete degli zotici. Voi non capite più nulla dei misteri. Il bambino viene dal mistero e sa. Guardatelo, sta avvicinandosi alla riva. Le onde lo spingono ancora. Lo sollevano in alto, sopra la rena. E finalmente lo posano.
Eccolo libero. E terrorizzato di esserlo Non intervenite. Lasciatelo stare. Lasciatelo fare. Lasciategli il tempo. Il sole si alza forse di colpo ? Tra il giorno e la notte non indugia forse l’alba incerta, e la lenta, maestosa gloria dell’aurora ? Lasciate alla nascita la sua lentezza e la sua gravità. Questo momento miracoloso che ci sfugge è come la fine del sonno: si dorme. Eppure, di colpo, ci si rende conto “Oh, sto per svegliarmi”. Si è tra due mondi. Un piede s’attarda e corre per il giardino dei sogni. L’altro batte contro la sponda del letto ! E ciò ha una durata ? Chi può dirlo ? E’ al di là del Tempo. Questo giardino dell’”aldilà” è il giardino da cui viene il bambino.

E' chiaro che non c'entra nulla con i "protocolli" sanitari, va a togliere potere sulla gente a una classe sanitaria decisa invece a non lasciarselo scappare a nessun costo.
 

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7 Mesi 2 Settimane fa #52581 da Volano49
Indubbiamente una stesura molto bella quella di Leboyer, poetica direi, però si deve andare oltre agli episodi fanciulleschi, entrando nelle facoltà paranormali che si evidenziano SI nei primi anni di vita, MA che a volte dirompono con "esplosioni" finali (INVOLONTARIE) pre/post puberali. Gli episodi di Poltergeist ne sono un esempio, così come i sogni precognitivi, la psicocinesi o le madonne piangenti, ecc.

Nel caso dei "bambini prodigio", a volte questi asseriscono improvvisamente di essere dei reincarnati. Li supporta, oltre ai ricordi intimi di personalità defunte, anche una maturità e una intelligenza superiore a quella dei loro coetanei. Il medico e ricercatore Stevenson (Reincarnazione 20 casi a sostegno), ne tracciò diversi profili. La scienza, quella più ortodossa, mette i sigilli dell'oblio su questa tematica.

Quando si tratta di problematiche fondamentali inerenti la vita e la morte, non è proprio detto che che sia la sola ricerca scientifica, con le sue particolari angolazioni, ad avere il privilegio di poter dire l'ultima parola in proposito.

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7 Mesi 2 Settimane fa #52599 da danielas

"... però si deve andare oltre agli episodi fanciulleschi"

Non c'è niente di fanciullesco nel lavoro e negli studi sul campo di Leboyer. Nella ricerca per mettersi col corpo umano, e quindi con la vita (e con la morte naturalmente, in ogni nascita sono presenti entrambe), in un modo che rispetti la necessità di integrità e non i diktat del potere. Ha senso partire dalle fondamenta. Cioè. Che senso ha parlare di “paranormale” se è tabù scoprire cosa è normale. Parlare di sovrannaturale se la scoperta di cosa è naturale è impedita di continuo da barriere di tutti i generi costruite dalla cultura. Abbiamo avuto sempre gente che si è adoperata sul campo, non solo con teorie, per rompere in vario modo le barriere. Per costruire una casa si comincia con le fondamenta. Per rendersi conto di cosa è naturale per l'essere umano si comincia da quando nasce, prima che la cultura abbia deformato troppo l'idea di cosa sia naturale. Quanto alle “esplosioni finali puberali”, se non si scopre quanta compressione delle istanze naturali ci sia stata prima … Per quanto riguarda la “razionalità”. Non vedo cosa ci sia di razionale in un'idea di razionalità che esclude fette così consistenti di realtà. Non so se sono riuscita a spiegarmi.

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7 Mesi 2 Settimane fa - 7 Mesi 2 Settimane fa #52606 da Volano49
Danielas. Dio bono, non me ne passi una che è una eh... Dovresti convenire che il Para-normale, comprende il mistero della nostra stessa esistenza e NON si disgiunge AFFATTO da quelle che tu definisci "fondamenta", ovvero il tabù (tu lo dici) che persiste nel non conoscere cosa sia la "normalità". E allora? Ci fermiamo e ci arrendiamo? Ma manco per sogno. Ogni studio inerente alla personalità umana, al mistero della vita che ci appartiene (e che si, ci condiziona), comprese le forze che la regolano, deve giocoforza interessarci, compreso la metodologia religiosa, ma anche e soprattutto per quel tanto di inconscio che sfugge alla nostra sensibilità.

La tua definizione di "scoperta di cosa è naturale", si intreccia indissolubilmente con lo studio (e la pratica) proprio del Paranormale in ogni sua sfaccettatura. Perchè, per esempio, alcuni soggetti hanno facoltà di lettura del pensiero, la visione a distanza, la trasposizione dei sensi, l'intuizione di malattie, la previsione dell'avvenire, ecc. Inutile cara Daniela, rimarcare che la personalità umana non sarà mai spiegata a dovere, la spiegazione della "normalità" così come la auspichi sarà sempre di là da venire, troppa è la mole inconscia e conscia che ci contraddistingue.

Come si può, ad esempio, dare una patina di pur apparente normalità ad un individuo, del tutto "normale" fino ad un attimo prima, che commettere un omicidio perchè confessa che una voce insistentemente gli diceva di uccidere? La medicina spiega attribuendo la causa alla neurastenia, ma è davvero tutto lì? Ritengo che la causa molte volte sia da ricercare in altre ragioni. Se da TUTTO emana qualche cosa di "occulto", e se tanta importanza questo può avere sulla nostra esistenza, com'è possibile di poterne tralasciare lo studio? Rinnegarlo sarebbe lo stesso che rinnegare l'esistenza del creato e la sua evoluzione, mentre l'uomo è parte e rappresentazione (ma si Daniela, anche la donna...) di esso poichè, vogliamo o no, esso è ineluttabilmente spinto verso una meta.
Un saluto







 
Ultima Modifica 7 Mesi 2 Settimane fa da Volano49.

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7 Mesi 1 Settimana fa #52612 da Roberto70
Questo video è SCIOCCANTE!
Si si, vabbè, è tutta una farsa e il bambino di 2 anni che ricorda la sua precedente vita come pilota di aerei della seconda guerra mondiale.. è servito solo per scrivere un libro.. ma forse anche no!



 

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
I seguenti utenti hanno detto grazie : Volano49

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