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Geografia Proibita
Beh lodevole iniziativa se per "pulito" intendi mantenere l'educazione, molto diverso sarebbe invece se la tua idea di pulito significasse ostacolare o impedire le discussioni di specifici argomenti non rispettando i diritti alle libertà di parola ed espressione. Se condanniamo tanto il mainstream per questo poi non possiamo fare la stessa cosa, ne convieni?
Oh poi vediamo, mi accusi di dire menzogne. Quindi secondo te fare delle ipotesi sulla base di normali osservazioni equivale a mentire?
Ah però... e poi per dimostrare che mento affermi:
Le montagne SI ALZANO!
Bene, allora mi vorresti indicare quali sono e dove si trovano le montagne formatesi di recente, sotto l'osservazione diretta di esperti o studiosi ?
La domanda NON INCLUDE FORMAZIONI VULCANICHE ma si riferisce a MONTAGNE ORIGINATE A SEGUITO DI EVENTI TETTONICI
Vorrei sapere i nomi e la posizione geografica, grazie.
Sapresti indicarmi anche qualcuna delle montagne che attualmente si stanno muovendo?
Parlo naturalmente sempre di montagne nate da eventi tettonici, e NON VULCANICHE
Infine vorresti spiegare meglio di che tipo di movimento parliamo?
Intendi dire che la montagna si muove per conto suo? oppure è l'intera placca di superficie a muoversi?
CORTESEMENTE TI CHIEDO DI DARE SPIEGAZIONI DA FARINA DEL TUO SACCO
Se anche stavolta risponderai con cose del tipo "sta scritto sulla TU" chiederò a Massimo di invitarti a lasciare questa discussione
Grazie
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Jediel74 ha scritto: Cerchi di dare una mano a Massimo per tenerlo pulito?
Beh lodevole iniziativa se per "pulito" intendi mantenere l'educazione, molto diverso sarebbe invece se la tua idea di pulito significasse ostacolare o impedire le discussioni di specifici argomenti non rispettando i diritti alle libertà di parola ed espressione. Se condanniamo tanto il mainstream per questo poi non possiamo fare la stessa cosa, ne convieni?
Per pulito intendo togliere la monnezza tipo terrapizza ...
Bene, allora mi vorresti indicare quali sono e dove si trovano le montagne formatesi di recente, sotto l'osservazione diretta di esperti o studiosi ?
Scusa, qui abbiamo problemi di comprensione, le montagne SI ALZANO, è quello che ho scritto io (e pure Naxil),ti ho pure già scritto di quanto ... SE mi avessi letto, sapresti che questa è una domanda del cazzo.
Vorrei sapere i nomi e la posizione geografica, grazie.
Per SBATTERTENE una SECONDA VOLTA?
Te lo avevo già scritto! Qui:
Le montagne hanno altri tempi ... qualche anno fa avevo letto che le Alpi crescono in media meno di un millimetro l'anno e vengono erose per mezzo (non ricordo le cifre esatte, come dicevo, dovrei andare a ricontrollare e non ne ho voglia ^__^) ... che con la TU si spiega, con degli alberi fossili, NO.
Le montagne a un certo punto smettono di crescere (e il motivo è ben spiegato nella TU) ... ma alcune stanno ancora crescendo.
provo a sintetizzare per venire in contro alle tue limitate capacità mentali: LE ALPI!
Conosci o devo mettere le coordinate GPS?
Giusto il primo articolo trovato: www.focus.it/scienza/scienze/le-alpi-del...ge-si-stanno-alzando
Se anche stavolta risponderai con cose del tipo <em>"sta scritto sulla TU"</em> chiederò a Massimo di invitarti a lasciare questa discussione
Grazie
Direi di aver risposto dal mio sacco, MA ora fallo pure tu!
Che se continui a IGNORARE tutto quello che ti si dice e che smerda questa "storia" ... te segnalo io e faccio chiudere!
Che ste puttanate tipo terrapizza, non fanno bene alla nostra reputazione!
p.s. Nel dubbio, spiego che OVVIAMENTE, crescendo i monti al ritmo di un millimetro all'anno, non troverai molta gente che calcola di quanto si alza una pianura, sperando che tra mille anni o un milione, diventi una montagna ... per questo la prima domanda era una stronzata.
Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...
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Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
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Ho delle ridotte capacità mentali?
Bene vediamo cosa ne pensa Massimo di questo...
Ciao ciao....
Non so se ci rivedremo...
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Jediel74 ha scritto: @Ghilgamesh
Ho delle ridotte capacità mentali?
Bene vediamo cosa ne pensa Massimo di questo...
Ciao ciao....
Non so se ci rivedremo...
Ti avevo GIA' risposto... mi hai rifatto la STESSA domanda!
Manco sintetizzando, sei riuscita a rispondere ... cosa dovrei pensare?
Comunque ora segnalo pure io ^__^
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Azrael66 ha scritto: Ciao Jediel, non ti incavolare per la domanda che mi appresto a farti:wink: : come spieghi la presenza di ammoniti all'interno delle montagne?
Se uno si rivolge con educazione no che non mi incavolo, però vi prego cercate anche di non farmi ripetere sempre le stesse cose.
Capisco che non si abbia voglia di rileggere tutti i commenti, ma anch'io vorrei poter andare avanti con il thread mostrando altre foto e condividendo altre riflessioni.
Come avevo già spiegato, lo scopo principale della discussione è innanzitutto mostrare le uguaglianze tra A e B, quante sono quali sono ecc., poi su queste andare a fare le relative valutazioni.
In questo caso la presenza di ammoniti non è una prova a favore di una o dell'altra ipotesi, anche se le montagne fossero fatte di impasto per pizza, la causa che ce li ha portati sarebbe la stessa.
Tuttavia gli ammoniti si trovano anche negli alberi pietrificati delle foreste fossili, quindi diventa addirittura un ulteriore elemento in comune tra le due cose:
www.gumpassisi.it/gumpW/wp-content/uploads/2017/09/Numero-0.pdf
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Contattami fra due settimane, se vuoi rientrare
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nell'articolo da te linkato non ho trovato nessun riferimento ad ammoniti all'interno di alberi fossili/pietrificati. Puoi dirmi esattamente dov'è?
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Davide71 ha scritto: Ciao Jediel74:
nell'articolo da te linkato non ho trovato nessun riferimento ad ammoniti all'interno di alberi fossili/pietrificati. Puoi dirmi esattamente dov'è?
Ciao Davide
allora devo aver sbagliato link perchè ne avevo trovato uno tempo fa che parlava di fossili marini anche in relazione a foreste pietrificate, sempre che non ricordi male eh :question:
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- Forma osservata nell'insieme
- Aspetto generale
- Aspetto e forma dei singoli particolari
- Aspetto e forma degli strati interni ed esterni
- Diversificazione delle caratteristiche per specie
- Compresenza di più elementi combacianti per unità
Un aspetto che ho trovato molto interessante riguarda la stratificazione degli elementi che compongono l'albero
Nelle pareti rocciose osserviamo delle sovrapposizioni di materiale che hanno sembianze identiche
da notare anche i casi con presenza di linee parallele del tutto simili a quelle che si trovano negli alberi
Guardate l'immagine in basso, a sinistra presenta linee parallele che ricordano i cerchi concentrici, mentre vicino allo scalatore c'è una porzione più sporgente (quindi più esterna) che ricorda la corteccia
Guardate l'immagine in basso, a sinistra presenta linee parallele che ricordano i cerchi concentrici, mentre vicino allo scalatore c'è una porzione più sporgente (quindi più esterna) che ricorda la corteccia
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"Chi ha capito ha capito e non ha bisogno di consigli, chi non è in grado di capire non capirà mai"
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le tue "valutazioni" personalmente mi appaiono interessanti, la teoria degli alberi-montagne in sè la incontrai già qualche anno fa ed anche solo per il suo valore nell'aprire spiragli fantastici mi piacque fin da subito.
Mi ricordo che molti anni fa in un giardino botanico di Kassel (in Germania) la natura mi ispirò la composizione di fotografie di dettagli vegetali con l'idea di suggerire che essi fossero la rappresentazione in miniatura dei passaggi macroscopici che comunemente osserviamo. Le foto macro, per esempio, di alcune foglie di una particolare pianta ( dai lembi molto tortuosi e ampi ) sarebbero sembrate come le varie "insenature" di una grande valle di montagna ripresa dall'alto. Per me era una meraviglia di suggestioni e analogie, le foto mi avevano dato una bella soddisfazione, anche se non tutte le persone che ebbero modo di vederle trovavano e godevano di quelle similitudini, un po' come nella parabola del piccolo principe con il boa fagocitante l'elefante preso per un semplice cappello.
Ti racconto questo non solo per evidenziare che in fondo certi aspetti della realtà possiamo coglierli giocando con la fantasia, ma anche per suggerire che si potrebbero ugualmente invertire i termini della "teoria", per cui le montagne non siano delle piante fossilizzate ma le piante siano la pelle delle montagne, o meglio gli alberi siano lo stato di crescita dell'organismo 'montagna', il suo mantello continuamente fossilizzante, un epidermide che si crea tra i lunghi istanti delle ere.
Certo non mi dispiacerebbe se fosse una teoria che suscitasse ilarità, in quanto avrei le mie ragioni per esserne già assai contento.
In questo punto di vista valuterei l'idea di crescita complessiva dei Tre mondi (Minerale Vegetale Animale), come un modello unico declinato in diversi stati concorrenti pur diversi ma tutto sommato identici sia nel elaborare e produrre trasformazioni della Materia sostanziale e accumunati quindi da medesimi comportamenti fenomenologici, che si richiamano continuamente per l'evidente origine comune. L'uno che nasce in seno altro.
Senza voler arrivare a suffragare che pur noi stessi diventiamo "minerali" al termine del nostro ciclo e che fato e finalità oggettiva corrisponderebbero apparentemente, bisognerebbe pur ammettere che non siamo fatti che della combinazione di quegli stessi elementi, a riprova del insieme 'organico' del suddetto ciclo.
Di base credo che non ci dovremmo stupire e nemmeno sforzarci di cercare con insistenza ragioni plausibilmente scientifiche a rapporti già evidenti di corrispondenza nel mondo fisico che sia biologico o minerale, nè che data la loro convivenza entrambi si richiamano vicendevolmente, o che si sia plasmata la propria evoluzione attingendo reciprocamente: per esempio sappiano che l'uomo conserva ancora specifiche funzioni della suo passato stato di essere vegetale ( come i recettori dei cicli circadiani sulla pelle).
Non continuo oltre, spero di aver contribuito in qualche modo, in attesa degli sviluppi. Sicuramente consiglio la lettura del libro del grande etnobotanico Jacques Brosse "La Magia delle Piante", che racconta storie e punti di vista mirabili sulla questione.
Lascio un indizio che forse conosci già e che vorrei approfondire: la foresta fossile del Sudan, che racconta qualcosa di più anche in alti ambiti.
E aggiungo una frase cinematografica di Bruno Munari:
"Gli Alberi sono un esplosione al rallentatore"
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saccente ha scritto: ciao Jediel74,
Mi ricordo che molti anni fa in un giardino botanico di Kassel (in Germania) la natura mi ispirò la composizione di fotografie di dettagli vegetali con l'idea di suggerire che essi fossero la rappresentazione in miniatura dei passaggi macroscopici che comunemente osserviamo. Le foto macro, per esempio, di alcune foglie di una particolare pianta ( dai lembi molto tortuosi e ampi ) sarebbero sembrate come le varie "insenature" di una grande valle di montagna ripresa dall'alto. Per me era una meraviglia di suggestioni e analogie, le foto mi avevano dato una bella soddisfazione, anche se non tutte le persone che ebbero modo di vederle trovavano e godevano di quelle similitudini, un po' come nella parabola del piccolo principe con il boa fagocitante l'elefante preso per un semplice cappello.
Il motivo per cui propendo in favore dell'ipotesi è dovuto al fatto che, le similitudini si possono riscontrare da qualsiasi punto le si osservi e qualunque sia la porzione di "oggetto" osservata, tanto esterna quanto interna.
Le sagome, l'aspetto delle superfici, il colorito, la presenza di caratteristiche tipicamente arboree come gli anelli concentrici, le differenze tra i vari strati, il riscontro coerente in relazione alle diverse specie - es. : in una montagna simile ad una quercia, tutto ciò che la compone è simile alla quercia, la forma della sagoma, l'aspetto delle pareti che ne imitano la corteccia, il colorito e quant'altro. Lo stesso vale per una montagna che somigli ad un frassino, ad un abete, un pioppo e così per tutte le specie esistenti.
Secondo me queste similitudini, che poi in realtà sono vere e proprie uguaglianze, sono troppo numerose e troppo accurate per trattarsi di mera coincidenza, ma anche di un'ipotesi riferibile alla frattalità stessa.
Sia le quantità che la qualità di tutti questi elementi in comune sono talmente elevate che, almeno da parte mia, troverei poco ragionevole non prendere l'ipotesi quanto meno in minima considerazione
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Un saluto
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No in realtà non ho dovuto rimpicciolire nulla, ho solo preso delle foto da google images cercando semplicemente i termini "pareti rocciose" e "corteccia d'albero" e le ho postate così com'erano mantenendo le proporzioni originali. L' unica differenza è la distanza da cui sono state scattate le foto (suppongo), da lontano per la parete rocciosa e da vicino per la corteccia. Ovviamente essendo la prima di maggiori dimensioni rispetto alla seconda, sembrano della stessa grandezza.
Se poi guardi anche tutte le altre foto, noterai che le proporzioni dei particolari nelle montagne, sono perfettamente in scala con quelli degli alberi.
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Pareidolia da Wikipedia
"È la tendenza istintiva e automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari in immagini disordinate; l'associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani. Classici esempi sono la visione di animali o volti umani nelle nuvole, la visione di un volto umano nella luna (il "sembiante della luna") oppure l'associazione di immagini alle costellazioni. Sempre alla pareidolia si può ricondurre la facilità con la quale riconosciamo volti che esprimono emozioni in segni estremamente stilizzati quali le emoticon."
A parer mio, questi e centinaia di altri non si possono definire casi di pareidolia.
Come ho già detto diverse volte, l'ultima proprio nel commento precedente al tuo, le similitudini sono osservabili a tutti i livelli; nella forma della sagoma, nel colore, nei particolari, nelle proporzioni, nelle caratteristiche specifiche di ogni specie arborea, (se hai una montagna che somiglia ad una quercia nella forma della sagoma, somiglierà alla quercia anche nelle altre caratteristiche - aspetto delle superfici - colore - ecc.) e tutto questo moltiplicalo per ogni singola diversa specie arborea, ovvero ogni "razza" di albero, ha il suo gemello di montagna
C'è troppo di tutto per parlare di pareidolia, credo che anche in statistica matematica làddove vi siano indizi in una certa quantità e qualità, un fenomeno non è classificabile come "casuale"
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Se ho capito bene, secondo te, tutte le montagne del pianeta sono alberi tagliati o spezzati e le varie colline/collinette sono radici?
Se ho capito male, mi faresti vedere delle "vere" montagne esistenti?
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astars ha scritto: @Jediel74
Se ho capito bene, secondo te, tutte le montagne del pianeta sono alberi tagliati o spezzati e le varie colline/collinette sono radici?
Se ho capito male, mi faresti vedere delle "vere" montagne esistenti?
Non ho detto che tutte le montagne sono alberi e nemmeno posso saperlo, non ho la possbilità di osservare tutte le montagne del pianeta come chiunque altro credo, o meglio potremmo farlo con google maps ma quanto tempo ci vorrebbe?
Mi fate delle domande come se la teoria l'avessi inventata io, ma non è cosi :question:
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Solo a titolo informativo, parrebbe che anche questo argomento sia nella black list del main-stream.
Ho provato a cercarlo sul canale di Tinelli ma non c'era più, lo si trova nella lista dei video bannati disponibili solo su Brighteon.
Stessa cosa è successa a quel ricercatore che ho conosciuto personalmente, aveva fatto un video su questo argomento e poco dopo yt lo ha eliminato, poi ne ha fatto un altro sul canale di un suo amico ma con un titolo meno esplicito e sembra sia andata bene. Sempre a lui anche fb di recente gli ha chiuso un gruppo dove trattava questa tematica.
Qualcuno dirà che non significa nulla, tuttavia a me la cosa sembra un pò sospetta, perchè censurarlo se tanto è una stupidaggine? Le cose sono due o l'algoritmo si è sbagliato tutte le volte, oppure il main-stream non gradisce.
Che l'algoritmo sbagli ci credo poco, quindi per quale motivo dovrebbe rientrare tra gli argomenti non graditi al sistema, se non c'è nulla di vero?
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ti confermo che le evidenze a parer mio sono assolutamente convincenti e "troverei poco ragionevole non prendere l'ipotesi quanto meno in minima considerazione", quanto te. Lo dico pur sapendo di essere tacciato di ovvietà, ma la Natura è meravigliosa, anzi è una meraviglia senza sosta.
Non smette di mai di affascinarmi e di stupirmi, ( e le ipotesi che sollevi rientrano in questo caso, considerami partecipe ).
Qualche hanno fa dopo anni di oscurantismo scientifico è stato dichiarato ufficialmente che le piante sono esseri intelligenti, poi 'addirittura' si è scoperto che sono esseri emotivi e che l'insieme delle reazioni che noi vediamo non sono puramente riflessi 'meccanici' a stimoli esterni. E' stato anche dimostrato che 'vedono' anche se non sappiamo quale sia l'organo che assolve la funzione. La scoperta è stata fatta proprio da uno studente italiano (o forse straniero, ma in Italia), credo a Milano oppure a Pisa.
Lo studio ha analizzato il comportamento di una pianta amazzonica con delle proprietà 'Camaleontiche', cioè prende la forma di altre piante (foglie rami radici) pur diversissime tra loro, ingannando l'ecosistema. Si sarebbe pensato che quel fenomeno riguardasse solo piante del medesimo ambiente e che essa trapiantata qua da noi non potesse replicare una pianta che non appartenesse al proprio repertorio genetico o alla propria memoria evolutiva, invece è avvenuto proprio quello. Ha copiato una pianta mediterranea, 'mai vista', ed ha quindi dimostrato di saper vedere ( scusami ti ho raccontato questa epocale scoperta in modo grossolano)
Quindi all'ipotesi invertita che ti ho proposto il commento scorso, ne aggiungo un altra ( anche se per certi versi potrebbe essere interpretata come un suo sviluppo): che le piante potrebbero aver copiato la roccia, mimeticamente.
Credo che una linea di ricerca potrebbe essere appurare quali rocce/montagne assomiglino maggiormente a quali specie, cioè se vi fosse una per esempio corrispondenza tra la pianta e la roccia montagna su cui cresce oppure se tali fenomeni sono slegati dal corrispondere. Certo ci vorrebbe un geologo disposto a sconfinare di disciplina, e ben aperto a vie corsare ( ho un amico che mi prenderà poco in considerazione, oltretutto un cocciuto, ma ci proverò).
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Ciao caro,
avevo sentito qualcosa in merito all'intelligenza delle piante, ma non sapevo avessero anche simili caratteristiche. In pratica si comportano come entità che potremmo definire senzienti, perchè se riescono a mutare forma semplicemente "osservando" l'ambiente circostante, compiono un'operazione anche più raffinata rispetto al mimetismo del camaleonte et simili.
Azzardando un'ipotesi sul come facciano a "vedere", mi vengono in mente gli ultrasuoni o le frequenze elettromagnetiche emesse dai vari oggetti che potrebbero fornire alla pianta una sorta di mappa dello spazio circostante.
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a proposito di esseri intelligenti:
tutti gli esseri viventi sono, a loro modo, intelligenti. La vita è una manifestazione dell'intelligenza.
Il problema é avere una definizione scientifica d'intelligenza su cui gli scienziati si possano mettere d'accordo. Non penso che succederà mai. Diciamo però che una "prova d'intelligenza" potrebbe essere costituita da una "capacità di adattamento volontaria" da parte di un essere vivente alle reazioni ambientali. Purtroppo provare la volontarietà in questo periodo storico è impresa ardua, perchè essendo (stati) convinti che la vita sia nata per caso, tutto potrebbe essere attribuito al caso.
Un altro ostacolo serio alla comprensione dell'intelligenza nella vita è che spesso non è l'essere individuale (la pianta per esempio), a manifestare l'intelligenza, ma la collettività degli esseri (la specie). Nonostante il fatto che gli scienziati sospettino che alcuni raggruppamenti di animali (banchi di pesci e alveari per esempio) abbiano un'intelligenza distinta da quella dei singoli individui, non sanno come presentare una tale notizia "scientificamente". Il problema è che la scienza moderna è fenomenale per la creazione della tecnologia, ma molto meno per la comprensione del mondo intorno a noi, che è immensamente più vivo ( e quindi intelligente) di quello che tutti noi crediamo.
I batteri hanno una forma d'intelligenza che permette loro di creare, col tempo enzimi in grado di distruggere sostanze che possano loro recare danno o semplicemente non sono in grado di assorbire. Essi lo fanno usando un sistema randomizzato di creazione di sostanze. Se una funziona il batterio che l'ha creata si riproduce e scambia materiale genetico con altri batteri (a volte di specie diversa) per diffondere tale conoscenza. Sulla base di questa "forma d'intelligenza" gli scienziati hanno basato gli algoritmi genetici, che sono una componente fondamentale dell'intelligenza artificiale. Tramite tali algoritmi sono riusciti a creare modelli innovativi di ali d'aereo e antenne radio, il cui funzionamento non si sanno spiegare!
Come fanno la piante a vedere? Gli animali usano dei sensori di luce modificati per percepire singoli colori. Le piante sono dotate di sensori di luce, non così sofisticati, ma ce li hanno. Tuttavia se una pianta è in grado di imitare la forma di un'altra usa sicuramente dietro c'è qualcosa di molto più complesso. Io vedo benissimo i gatti ma da lì a tramutarmi in gatto...(pare però che gli sciamani fossero/siano capaci di cose del genere)
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Dibattito sempre più interessante, direbbe colui il quale... Che le piante provino sensazioni, cioè soffrono, godono, hanno paura, dormono svengono, forse pensano, ricordano e addirittura leggono il pensiero dell'uomo, restano ipotesi, ma solo per quella scienza assisa in trono per la quale in passato non potevano esistere nemmeno le meteore, per il semplice fatto che le "pietre" non potevano volare... Per questi capatanta tutto il lavoro e gli esperimenti ventennali del fu Cleve Backster, che studiava il "comportamento" vegetale, era viziato dall'attività umida e statica presente nell'aria che influiva sui poligrafi del su detto Backster, tra l'altro uno dei migliori operatori alla macchina della verità per conto dei servizi segreti americani. Questa scienza monocolare, così fredda e materiale, dovrebbe abbassarsi ad un nuovo principio. L'uomo fin'ora ha coltivato, consumato, innestato piante, ma come protagonista e padrone. Adesso dovrebbe invece incominciare a pensare a tutto ciò che vive sulla Terra come a qualcosa di MOLTO più complesso di quanto non abbia creduto fin'ora. Ciò lo renderebbe indubbiamente diverso.
la scienza, se indagherebbe seriamente nel mondo vegetale si troverebbe di fronte ad una nuova frontiera di conoscenza, cosa che allo stesso Backster fece dire : "Ho visto moltissime cose che potrebbero farmi pensare che ogni cellula ha una sua coscienza individuale". Questo per dire che siamo ancora così lontani dal conoscere tutte le forze della natura, che non è degno per chi cerca la verità, negare un fenomeno soltanto perchè è inesplicabile allo stato attuale delle conoscenze. Certo va sempre tenuto presente la realtà sempre più complessa della vita, che non si ferma al quark. Partendo dal presupposto che si dovrebbe partire il più possibile dalle realtà elementari per risalire alle realtà più complesse, è proprio occupandosi dei fenomeni della vita delle piante e della vita unicellulare, che ci si può avvicinare a nozioni di tipo elementare. Certi esperimenti che sembrerebbero ridicoli andrebbero meglio incentivati.
Un saluto
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