Se c’è una regola che ormai ho adottato in modo permanente è questa: più la spiegazione per un evento anomalo è risibile, più è grossa la bugia che si vuole nascondere.
E quando sento dire che: "Secondo il gestore portoghese Ren (Rede Eletrica Nacional), a causa di variazioni estreme di temperatura nell'entroterra della Spagna, si sono verificate oscillazioni anomale nelle linee ad altissima tensione (400 kV), un fenomeno noto come 'vibrazione atmosferica indotta'" è chiaro che mi si drizzano le orecchie. Anche perchè di questo “noto fenomeno” su Google non c’è traccia. Le uniche citazioni che escono, cercando “vibrazione atmosferica indotta”, risalgono alle ultime 24 ore, ovvero si riferiscono alla notizia stessa circolata oggi, ma non esiste nulla in letteratura scientifica con quel nome.
In presenza di una spiegazione così improbabile, quindi, bisogna per forza fare ipotesi alternative.
E a questo punto non può non venire in mente la curiosa posizione della Spagna, leader in Europa verso il raggiungimento della totale indipendenza energetica: per la prima volta a fine 2024 in Spagna la produzione di energia da rinnovabili ha superato quella da carbone.
Forse qualcuno non è contento che la Spagna diventi energeticamente indipendente, e ha voluto mandare un segnale ricattatorio ai suoi dirigenti?
O forse a qualcuno non è piaciuto il fatto che Sanchez sia andato in Cina a fare accordi commerciali?
Un’altra ipotesi è che si sia trattato in realtà di una prova generale, per vedere cosa succede lasciando improvvisamente un’intera nazione (anzi due) senza corrente elettrica.
Ovviamente non possiamo conoscere la risposta ma, lo ripeto, in assenza di una spiegazione plausibile per un blocco così vasto, non si può escludere nessuna ipotesi.
Nel frattempo godiamoci le descrizioni di quello che può essere la nostra vita senza elettricità, senza semafori, senza treni, senza metropolitana, senza ascensori … e soprattutto senza internet! E quindi senza possibilità di fare pagamenti online.
Ieri solo chi aveva in tasca dei sani contanti ha potuto tranquillamente mangiare al ristorante a Puerta del Sol, in attesa che la corrente tornasse in tutta la nazione.
Massimo Mazzucco
Un altro link sulla produzione di energia in Spagna
Ma porca paletta.
Il Papa non fa in tempo a morire, che subito cala un segno dal cielo: Francia. Spagna e Portogallo rimangono senza elettricità.
“Non c'è da stupirsi”, dirà qualcuno: “Francesco era la luce che illuminava il mondo”.
A posto: se davvero diamo credito ad una roba così, siamo pronti per iniziare, sebbene con grave ritardo, un ciclo accelerato di vaccini COVID.
Epperò, siccome non crediamo né ai segni divini né alle coincidenze, proviamo a capire che sia mai successo per fare andare via la luce da un territorio abitato a spanne da circa 130 milioni di anime.
Ebbene, da subito si è parlato di un attacco hacker che avrebbe fatto saltare il sistema informatico deputato alla distribuzione dell'energia. Cioè, un tizio (russo, ovviamente) si sarebbe messo con il suo portatile a girovagare in internet, e daje oggi daje domani sarebbe riuscito a fare breccia in tutti i sistemi di massima sicurezza preposti a difesa della rete elettrica al di qua e al di là dei Pirenei.
Viene da dire: “Minchia! Bravo, il tipo?” Se l'attacco fosse confermato, ci sarebbe da assumere immediatamente l'autore come capo supremo delle sovrastrutture energetiche delle tre nazioni coinvolte, non fosse altro che per pararsi il culo da altri possibili eventi del genere.
E tuttavia, siccome questa storiella fa acqua da tutte le parti, in contemporanea si solo fatte circolare anche altre voci: il problema sarebbe scaturito da un rarissimo evento atmosferico generatosi in Spagna. “Una vibrazione atmosferica indotta “, hanno detto testualmente. Ossia, una supercazzola prematurata secondo la quale si sarebbero avute "oscillazioni anomale sulle linee dell'alta tensione provocate da estreme variazioni di temperatura”. E già, qualcuno si dev'essere messo a giocare con phon e ventilatore un po' troppo vicino ai tralicci della luce. Oppure ha stato il solito onnipresente cambiamentoh climaticoh.
No, anche questa scusa non funzionava troppo, ragion per cui ci si è spostati dalla vibrazione atmosferica causa variazioni di temperatura ad una più prosaica "oscillazione della frequenza", fissata come standard europeo a 50 hz per fare funzionare in modo omogeneo tutti gli elettrodomestici.
Ed ecco la porta spalancata per altre sotto spiegazioni: "un picco di consumi tutti allo stesso tempo" (ma quando mai? Condizionatori accesi no, perché non c'è caldo estivo. E neanche stufette o pompe di calore, perché il freddo peggiore è passato). "No, non è stato un picco di consumi, bensì di produzione": troppe pale e pannelli che hanno convogliato sulle linee un eccesso di energia (ma allora perché ci martoriate gli zebedei con falso green e fonti pseudo rinnovabili?)
"Ma no, né l'uno né l'altro; è stato un corto circuito in una centralina". Di dove non si sa, ma era sicuramente una centralina.
Insomma. La fiera delle cazzate, e intanto tre nazioni popolose che sono tornate all'improvviso al medioevo. Così, giusto per saggiare l'effetto che fa in questi tempi moderni di progresso, tecnologia ed interdipendenza totale da un certo quantitativo di chilowattora.
Troppo complottista ipotizzare che, semplicemente, con tutto il mondo distratto dall'evento catalizzatore in quel del Vaticano, si sia inscenata una bella prova generale di cio che si prospetterebbe se i padroni del vapore decidessero di chiudere i rubinetti dell’energia.
No. Meglio di no. Meglio non pensarci. E allora, meglio accontentarsi delle spiegazioni date dai soliti cronisti. Meglio perfino accettare l'ultima che hanno tirato fuori: che, semplicemente, si sia trattato di un cavo che si è rotto.
Sì. Proprio come quello che aveva mandato in tilt la rete bancomat italiana un paio di mesi fa. O quello che, sempre in Italia, causa chiodo piazzato ad minchiam da un manutentore poco avveduto, aveva bloccato la rete ferroviaria dell'alta velocità.
Già. Non pensiamo male. Non è un cappio che stanno stringendo intorno al nostro collo.
Si tratta solo e soltanto del solito maledetto cavo.
t.me/Lanonaelica
Ora la situazione è in via di stabilizzazione ma ci sono ancora servizi a singhiozzo.
lindipendente.online/.../...
anche perché le reti elettriche non sono totalmente centralizzate e quindi la rete spagnola non può crollare tutta insieme a meno che non ci sia un attacco informatico a tutte le strutture
Mi pare che la Spagna abbia riconosciuto la palestina.
Bah forse sono coincidenze.
Magari daranno la colpa ai russi cattivi.
Di sicuro le reti elettriche come diceva snowden sono piene di interruttori con cui possono essere spente da remoto..
...e a quelli che non riescono più ad incontrarsi in un luogo comune?
Comunque, in ogni caso preparo una decina di litri di benzina per il generatore, non vorrei ritrovarmi con il rischio di frigorifero e congelatore senza corrente per troppe ore, per tutto il resto ci sono le carte da briscola, le candele, e la macchina DIESEL.
PS
Ho sempre pensato che quanto più il.sistema di lor signori si basa sulla tecnologia più può diventare vulnerabile, una sforbiciata qua, una la, e niente più controllo, e poi gli sbirri con le auto elettriche tutti a piedi
Chissà che un simile evento non faccia rinsavire tutti i cerebrolesi pro-cashless?
Una cosa non ho mai capito dai tempi del famoso black in Italia dovuto , così dissero ad un albero caduto sulle linee ad alta tensione.
Ogni volta che la Russia ha bombardato centrali , linee e sottostazioni ed è successo molte volte mi sarei aspettato l'Ucraina senza luce per giorni e invece non mi ricordo che abbiano sofferto di lunghi black out.
Adesso altro black out lungo in Spagna e Portogallo con difficoltà nel riattivare subito la corrente, e cause ancora ignote. Ci sono differenze nello schema delle linee elettriche europee ed ucraine?
Saluti Nino70
Insomma da qualche anno a questa parte se ne parla perecchio,guarda a volte le coincidenze..
Trattasi di prove tecniche di trasmissione?..
L'energia "green" non è continua, e se non è supportata da energie non rinnovabili come carbone, metano petrolio o nucleare, ha dei grossi problemi.
Esempio hai un bel parco fotovoltaico da quasi un Mv di potenza, bene passa una nuvola sopra il parco e ti ritrovi con un terzo di energia in meno, e appena passa torna il picco a 1 Mv, questo alla rete elettrica non fa assolutamente bene, per quanto si abbaino degli accumulatori se questi si scaricano (magari troppa richiesta in un determinato momento per uso condizionatore) l'energia oscilla, rischiando di mandare tutto in sovraccarico (troppa richiesta aumenta tensione, surriscaldamento e qualcosa brucia.
Quindi per me per tradurre quella scusa accampata in aria "Scusate un variazione di potenza in rete ha bruciato qualcosa, e avverrà sempre più spesso visto che siamo costretti a utilizzare fonti di energia non stabili nel tempo"
Tutto il green può andar bene solo se accoppiato per risparmiare il dark, che però deve essere utilizzato in modo continuativo per mantenere una certa tensione.
Scenari ipotetici
Sovrapproduzione improvvisa da fonti rinnovabili
In presenza di condizioni meteorologiche favorevoli (es. venti forti o giornate molto soleggiate), la produzione eolica e fotovoltaica può aumentare rapidamente, superando la domanda. Se la rete non è in grado di assorbire o immagazzinare questa energia in eccesso, può verificarsi un fenomeno chiamato curtailment (riduzione forzata della produzione) o, in casi estremi, un sovraccarico che attiva meccanismi di protezione automatica, causando la disconnessione di parte della rete.
Esempio: Una raffica di vento improvvisa aumenta la produzione eolica a 16-17 GW, come riportato in passato, mentre la domanda è inferiore. Senza sistemi di accumulo adeguati o esportazione verso altre reti, la frequenza della rete può salire oltre i 50 Hz, innescando protezioni automatiche.
Calo improvviso della produzione rinnovabile
Un calo repentino della produzione (es. nuvole che riducono l’irraggiamento solare o un’improvvisa assenza di vento) può creare un deficit di energia rispetto alla domanda. Se le fonti di backup (es. centrali a gas o idroelettriche) non riescono a compensare rapidamente, la frequenza della rete può scendere sotto i 50 Hz, portando a un collasso parziale o totale.
Esempio: Un fronte nuvoloso riduce la produzione fotovoltaica del 60% in poche ore, mentre la domanda rimane alta (es. durante un picco serale). Le centrali nucleari, che in Spagna rappresentano una parte significativa del baseload, non sono flessibili e non possono aumentare rapidamente la produzione, causando uno squilibrio.
Interazione con eventi climatici estremi
Le fluttuazioni di temperatura, come ipotizzato da REN (gestore della rete portoghese), possono aver stressato le linee di trasmissione, riducendone la capacità di trasportare energia. Se questo si combina con una produzione rinnovabile variabile, la rete può diventare instabile. Ad esempio, un’ondata di calore potrebbe aver aumentato la domanda per il raffreddamento, mentre le linee surriscaldate hanno ridotto la capacità di trasmissione, amplificando l’impatto di un calo nella produzione eolica o solare.
Esempio: Temperature elevate riducono la capacità delle linee del 10-20%, mentre un calo del vento riduce la produzione eolica di 5 GW. La rete non riesce a bilanciare il carico, e i meccanismi di protezione disconnettono ampie sezioni.
Errore di gestione della rete o guasto tecnico
Anche senza un attacco informatico, un errore nei sistemi di controllo o un guasto in un nodo critico (es. una sottostazione) può amplificare gli effetti delle fluttuazioni rinnovabili. La rete spagnola, fortemente orientata alle rinnovabili, richiede una gestione sofisticata per mantenere la stabilità. Un errore umano o un malfunzionamento potrebbe aver impedito un bilanciamento adeguato tra produzione e domanda.
Esempio: Un software di gestione della rete non riesce a prevedere un calo della produzione eolica, causando un’attivazione tardiva delle riserve, con conseguente collasso della rete.
Per comprendere come le fluttuazioni delle rinnovabili possano contribuire a un blackout, analizziamo il bilanciamento della rete elettrica. La stabilità della rete dipende dall’equilibrio tra potenza generata (PgP_gP_g
) e potenza assorbita (PdP_dP_d
), inclusi i carichi e le perdite di rete. La frequenza della rete ((f)) è un indicatore chiave di questo equilibrio:
Pg=Pd+PlossesP_g = P_d + P_{\text{losses}}P_g = P_d + P_{\text{losses}}
Dove:
PgP_gP_g
: Potenza totale generata (rinnovabili + convenzionali)
PdP_dP_d
: Domanda di potenza
PlossesP_{\text{losses}}P_{\text{losses}}
: Perdite di trasmissione e distribuzione
Frequenza della rete
La frequenza della rete è governata dalla relazione tra l’energia cinetica immagazzinata nei generatori (inerzia del sistema, (H)) e la variazione della potenza. L’inerzia è più bassa in sistemi con alta penetrazione di rinnovabili, poiché i generatori eolici e fotovoltaici non forniscono inerzia significativa rispetto alle centrali convenzionali (es. turbine a gas o nucleari). La variazione della frequenza è descritta da:
dfdt=ΔP2H⋅f0\frac{df}{dt} = \frac{\Delta P}{2H \cdot f_0}\frac{df}{dt} = \frac{\Delta P}{2H \cdot f_0}
Dove:
dfdt\frac{df}{dt}\frac{df}{dt}
: Variazione della frequenza nel tempo
ΔP=Pg−Pd\Delta P = P_g - P_d\Delta P = P_g - P_d
: Squilibrio di potenza
(H): Costante di inerzia del sistema (in secondi)
f0f_0f_0
: Frequenza nominale (50 Hz in Europa)
Se ΔP\Delta P\Delta P
diventa significativamente positivo (sovrapproduzione) o negativo (sottoproduzione), la frequenza può deviare dai limiti di sicurezza (49,8-50,2 Hz), attivando protezioni che disconnettono generatori o carichi.
Esempio numerico
Supponiamo che la Spagna abbia una domanda di picco di 40 GW, di cui 20 GW coperti da rinnovabili (10 GW eolico, 10 GW fotovoltaico). Se il vento cala improvvisamente, riducendo la produzione eolica a 2 GW in 10 minuti, e il fotovoltaico è limitato a 5 GW a causa di nuvole, si crea un deficit di:
ΔP=Pd−Pg=40 GW−(2 GW+5 GW+Pconvenzionale)\Delta P = P_d - P_g = 40 \, \text{GW} - (2 \, \text{GW} + 5 \, \text{GW} + P_{\text{convenzionale}})\Delta P = P_d - P_g = 40 \, \text{GW} - (2 \, \text{GW} + 5 \, \text{GW} + P_{\text{convenzionale}})
Se le fonti convenzionali (es. nucleare e gas) non riescono a compensare i 13 GW mancanti rapidamente, la frequenza scende. Per un sistema con inerzia H=5 sH = 5 \, \text{s}H = 5 \, \text{s}
, la variazione di frequenza è:
dfdt=−13⋅1092⋅5⋅50=−26 Hz/s\frac{df}{dt} = \frac{-13 \cdot 10^9}{2 \cdot 5 \cdot 50} = -26 \, \text{Hz/s}\frac{df}{dt} = \frac{-13 \cdot 10^9}{2 \cdot 5 \cdot 50} = -26 \, \text{Hz/s}
Questo è un valore estremo che porterebbe a un collasso della rete in pochi secondi, a meno che non vengano attivate riserve o disconnessi carichi.
Capacità di accumulo e interconnessione
La Spagna ha circa 9 GW di capacità di accumulo prevista per il 2030, principalmente pompaggio idroelettrico, ma la sua attivazione richiede tempo. Inoltre, l’interconnessione con la Francia è limitata a circa 2,8 GW, insufficiente per compensare grandi squilibri. La formula per il bilanciamento con accumulo è:
Paccumulo=Pg−PdP_{\text{accumulo}} = P_g - P_dP_{\text{accumulo}} = P_g - P_d
Se PaccumuloP_{\text{accumulo}}P_{\text{accumulo}}
non è sufficiente o non è attivato in tempo, la rete può collassare.
Conclusione
È plausibile che le fluttuazioni delle rinnovabili abbiano contribuito al blackout, ma è improbabile che siano state l’unica causa. La rete spagnola, pur avanzata, potrebbe aver subito uno stress combinato da:
Variazioni rapide nella produzione eolica o fotovoltaica.
Limitata capacità di accumulo o interconnessione.
Possibili guasti tecnici o errori di gestione, amplificati dalle condizioni climatiche.
Per prevenire futuri blackout, la Spagna dovrebbe investire in:
Sistemi di accumulo su larga scala (batterie, pompaggio idroelettrico).
Migliori interconnessioni con l’Europa.
Algoritmi avanzati di previsione e gestione della rete.
Re Felipe tentando di sostituire la lampadina bruciata della toilette innesca un corto circuito che manda in blackout Spagna, Portogallo e Francia?...
HA STATO LA VON DER LUGEN!
ingvambiente.com/.../...
Aver usato una giustificazione così assurda eppure sintetica e precisa nella definizione lascia davvero perplessi
Segnalo un whistlelblower su HAARP.
youtu.be/CSg-6P7Y3BU?si=aWy5tU7B0bclzMIn
Diceva Sherlock:
"Una volta eliminato l'impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità."
Il digitale sarà peggio dell' Armageddon. Fidatevi.
Ore 12:21 – Caduta della frequenza elettrica
La frequenza della rete elettrica (normalmente 50 Hz in Europa) inizia a scendere rapidamente sotto i 48 Hz dovuto ad un repentino abbassamento della produzione di energie rinnovabili. (Potrebbe accadere anche il contrario)
Se la frequenza scende troppo, i sistemi di sicurezza nucleare ordinano lo scram automatico (spegnimento rapido dei reattori).
Ore 12:22 – Reazione a catena
Le prime due centrali nucleari rilevano la caduta di frequenza e attivano il blocco d'emergenza. Improvvisamente si perdono 4 GW di potenza.
Ore 12:23 – Instabilità totale della rete
La rete, già indebolita, non riesce a gestire la perdita combinata di rinnovabili + nucleare. Si formano oscillazioni di tensione e blackout a macchia di leopardo in varie regioni.
Ore 12:24 – Spegnimento di emergenza anche per le altre tre centrali
Per proteggersi, le centrali rimanenti si disconnettono autonomamente dalla rete, spegnendo i reattori.
Ore 12:30 – Blackout nazionale
Il 95% del paese è senza corrente. Le autorità dichiarano lo stato d'emergenza.
Si comincia sempre così, pian pianino, poi il disegno si espande in base alla reazione di chi ne viene coinvolto e si procede su più vasta scala a livello mondiale.
lo scenario si ripete, come con i sieri velenosi, per anni hanno pubblicizzato i sieri velenosi per l’influenza, tanti esseri l’hanno accolto benevolmente e difatti ora non ci sono più, (pace all’anima loro) e poi l'hanno rafforzato con la finta pandemia creata in laboratorio …il covid … e hanno esteso il siero miracoloso in tutto il mondo.
L’Italia in questo è stata usata come cavia, con il consenso di qualche politico (la lista è molto lunga - dragone e company), ora da cavia è stata scelta la Spagna e confinanti, dopo di che la cosa si estenderà a macchia d’olio su tutto il pianeta.
Saranno contenti gli amanti della tecnologia invasiva, dove tutto fa lei e noi ci grattiamo stando comodamente rinchiusi a casa.
Follia pura, e non solo di chi crea questo stato di cose, ma sopra tutto di chi accetta tutto ciò come frutto di un nuovo futuro moderno e confortevole.
svegliatevi, forse siamo ancora in tempo per rallentare tutto ciò.
Curioso anche il fatto che si prevede la chiusura delle centrali nucleari nel 2030.
Non so se dietro c'è un complotto però le energie rinnovabili sicuramente complicano la gestione della rete
L'unica motivazione per un complotto è abbandonare le varie reti elettriche nazionali per creare una rete europea più interconnessa. Un'altra cessione di sovranità. Probabilmente la Spagna che ha l'energia elettrica a basso costo, perché dipende meno dal gas, non ha molto da guadagnarci
eunews.it/.../....
Dante Bertello.
Più in generale questo articolo parla della gestione della rete europea
elettricomagazine.it/.../...
E DI QUESTO NON ci preoccupiamo?
Ambiente: Oscuramento del Sole via geoingegneria: Londra dà il via libera agli esperimenti
Chi da il diritto a questi pazzi folli di osare tanto senza chiedere il permesso alla popolazione mondiale? Dietro tutti questi atti folli e di gente malata c'è dietro la geoingegneria dell'Inghilterra e di Israele.
La sovraproduzione è ipotetica, non causa guasti.
Facciamo un esempio.
Compro un impianto fotovoltaico da 1kW. C'è il sole, tanto sole. Questo impianto DOVREBBE convertire l'energia del fotone in 1kW elettrico.
Perché "dovrebbe". Tralasciamo le perdite, ma non possiamo tralasciare il carico... ovvero cosa ci colleghiamo a valle.
Se ci collego un cellulare, avrò 1kW disponibile in esso facendo esplodere il caricabatterie? No. Semplicemente la conversione di potenza è legata a quanto assorbe il caricabatterie. E gli altri Watt? Restano lì fermi.
Esempio differente. Ci collego un forno da 1kW. L'impianto produce 1kW.
Ci collego un asciugacapelli da 1,5kW.... non va. Carico troppo grande.
Considerate in casa vostra. Quando collegate alla presa un rasoio elettrico... egli assorge i 3kW del contatore? No, solo quello che serve.
Questo vuol dire che il problema non è da cercare nella troppa produzione, ma altrove. Personalmente per creare un collasso del genere credo ci sia stato un "errore di programmazione" di una qualche emergenza che ha innescato una serie di altre emergenze per via del fatto che, immagino, molte aggiunte ai sistemi siano state effettuate "a pezzi" e non si sia mai preso in causa (o simulata) l'ipotesi che quella determinata emergenza potesse generarne altre.
Non penso assolutamente che sia un problema di "troppa energia rinnovabile", ne per un discorso tecnico, ne -tantomeno- per un discorso politico dove sempre più spesso si spinge in quella direzione (che tanto paghiamo sempre noi). Del resto la CO2 non è collegata al riscaldamento globale e le centrali a fusione nucleare stanno per arrivare... per cui ADESSO bisogna far cassa.
Per me sono state prove tecniche. Sperimentazione sulla rete elettrica, sperimentazione sulla reazione sociale, sperimentazione sul lavoro delle forze di sicurezza. Un pó come i simulacri della protezione civile.
Tutto moooolto calmo. Pure troppo. Reazione della popolazione ordinata. Verifica delle centrali nucleari e del loro spegnimento in condizioni critiche.
Riattivazione progressiva ecc ecc.
Nzomma, ha funzionato tutto benone!
Il problema non è l'eccesso di energia rinnovabile
Il problema è che se oggi c'è un eccesso di energia rinnovabile spengo le centrali a gas
Se domani aumenta la domanda, c'è nuvoloso e non soffia il vento, se non ho fatto ripartire le centrali a gas si verifica il blackout
Tu stai dando la colpa a una mala programmazione con riferimento allo spegnimento di varie centrali. Ok, ma se stresso la produzione, sarà la Francia a venirmi incontro, oppure stacco qualche zona a macchina. Non collassa tutta la rete.
jesaell, per me no. Basta sempre un greenpass per far fare alla gente quello che vuoi. Pensino iniettarsi qualcosa di sconosciuto con la promessa che tutto andrà bene quando un mese dopo già era chiaro a tutti che non funzionava (anche un mese prima, in realtà... se ben ricordate).
Però andare a piedi fa bene alla salute, poco stress e tanto sole. Potessimo tornarci sarei felice.
La decisione unilaterale per mantenere l'impegno di non vendere ma neanche acquistare armamenti da Tel Aviv in risposta alla violenza degli attacchi sulla Striscia di Gaza che hanno già fatto oltre 50mila morti
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La Spagna straccia un contratto per l'acquisto di armi da un'azienda israeliana
europa.today.it/.../...
© Today
Notizia di cinque giorni fa.
Certo, magari era l'anticamera di altri lavori, ma... nemmeno qui vedo lo spettro di un "stuxnet" in chiave 2025
Secondo me è successo qualcosa di simile a quanto capitò da noi nel 2003. Una linea salta e saltano via via le altre nel giro di poco...
Il problema è anche che nel momento che si derogano compiti e funzioni "ad altro" si perdono competenze, capacità, autonomia, (libertà?).
É un paese molto più povero dell'Italia che vuole farsi fresco, pieno di laureati accecati dalla loro superiore conoscenza teorica. Orgogliosi della loro modernità ed avanguardia sono anche un po' troppo ingenui.
Spesso sottolineano la loro modernità nascondendo sotto il tappeto una gestione quantomeno confusa di tante questioni.
Esempio pratico, ottenere i documenti da europeo ti obbliga a prendere un appuntamento solo online che però é impossibile perché sono predati da"bagarini" che li rivendono a caro prezzo.
Mi ricorda una reazione italiana di simili avi che portava persone a sottrarre malamente piú tagliandi possibili per accedere ai centri analisi e poi rivenderli al miglior offerente...
Klaus Schwab lo ha scritto nero su bianco: un attacco informatico globale è imminente (entro il 2030). Io ti dico: probabilmente sarà un attacco mirato alle banche. Un attacco progettato per danneggiare la credibilità “sociale” del vecchio sistema finanziario e completare il piano della Quarta Rivoluzione Industriale: l’istituzione delle valute digitali delle banche centrali (CBDC).
...
In pratica, il “vaccino” sarà la tua valuta digitale: senza di essa, rischierai di vedere il tuo conto bancario hackerato o congelato.
Il piano è semplice:
• Attacchi informatici simultanei a livello globale
• Banche colpite e collasso del sistema bancario
• Perdite diffuse tra cittadini e imprese
• Crollo dei mercati finanziari
• Reset del sistema economico globale
Il governo non si assumerà responsabilità: incolperà gli “attacchi informatici” per il disastro economico e presenterà le CBDC come la “soluzione sicura”.
Ti diranno che le nuove valute digitali sono invulnerabili agli hacker, trasparenti, ecologiche ed efficienti, grazie alla tecnologia blockchain.
Per riconquistare la tua fiducia, dopo averti fatto perdere tutto, ti offriranno incentivi in valuta digitale in cambio della tua “reputazione digitale” — proprio come è accaduto durante la pandemia, con premi e restrizioni. La narrativa sarà questa: “Non è colpa nostra, sono stati gli hacker. Per questo dobbiamo passare alla blockchain e alle CBDC.”
...
Cadranno una banca dopo l’altra. La crisi sarà più devastante del COVID, più sanguinosa di qualunque crollo nella storia moderna. Sarà il perfetto alibi per cancellare decenni di errori finanziari e politici, dalla fine del gold standard alla creazione di denaro dal nulla. Alla fine, quando milioni e milioni di persone avranno perso tutto, offriranno l’unica “salvezza” rimasta: la CBDC.
...
A volte (spesso), in assenza di un élite forte e coesa, è la violenza (rivoluzione francese, russa…) a muovere la nuova ripartizione del potere. Le rivoluzioni redistribuiscono il potere e restano stabili al comando se insieme al potere redistribuiscono anche le risorse. Ci risintonizzeremo tra 5 anni se Dio vorrà….
Gli europei sono le nuove vittime di esperimenti di massa. Dopo l'esperimento sociale chiamato covid, al quale sembra che l'85% della popolazione ha ricevuto ottimi voti di abnegazione, poi volevano trascinare l'intera economia europea nell'esperimento non riuscito di vivere in una economia di guerra, fatta di ristrettezze, ecc. Ma dato che Putin non si e' fatto ricattare dai massoni inglesi e francesi, ora che l'ukraina quasi esanime, la guerra sta per finire, calcano la mano con quest'altra nuova trappola. E' chiaro che sia in atto il piano sovranazionale di impoverimento esistenziale progressivo per abituarvi a fare a meno di tutto. Insomma come ritornare agli anni del dopoguerra italiano, che manco si aveva l'acqua in casa. (sono i miei genitori che al tempo mi informavano su questi disagi). Posso dirvi solo, di non farvi mentalmente trascinare dai piani di questi nuovi nazisti. Individui senza scrupoli che lavorano nell'ombra e alle vostre spalle. Tra questi da poco si sono aggiunti i nuovi arricchiti da centinaia di miliardi che quel sagace massone di Biden ha fatto piovere sui neonazisti ucraini che hanno saputo mandare senza scrupolo alcuno, al martirio i propri connazionali (per la cronaca 1milione e 400 mila soldati maschi). Ora questi hanno accumulato i loro quattrini all'estero, sembra siano centinaia di miliardi di dollari che in qualche modo serviranno per costruire un nuovo ordine mondiale mortale. Dunque dopo che gente inutile come il vostro mazzarella che paragonava Putin ad Hitler, non e' altro che l'ultimo atto di un processo per il quale i nuovi oligarchi e massoni, a breve faranno a meno di questi inutili burattini. il prossimo feticcio sara' il denaro che da ottobre sembra di aver capito, non avrete piu' tra le mani. Vi stanno proprio conciando per le feste! non c'e' che dire..! Da questa parte della nuova cortina di ferro, io italiano vivo in Russia libero e felice. Mentre voi continuate ad avere il peso di un paese, anche sulle vostre spalle con tasse dell'ordine del 65%, qui io del 15%, dunque fatevi i vostri conti fratelli e sorelle che leggete queste poche mie righe...
non intervengo quasi mai, ma dato che conosco bene la Spagna — avendo avuto un'azienda lì per 25 anni — sento di poter dire la mia.
Premetto che l'infrastruttura elettrica, stradale e ferroviaria spagnola è piuttosto moderna, vista la relativamente recente industrializzazione di gran parte del Paese. Seguiamo la logica:
È possibile, nel 2025, che un hacker possa infiltrarsi nella rete elettrica di un Paese di 40 milioni di abitanti e spegnerla con un clic?
È credibile che la rete elettrica di un Paese europeo non sia compartimentata, al punto che un guasto in una zona possa causare automaticamente un blackout generale?
Entrambe queste ipotesi mi sembrano poco plausibili.
Pur essendo laureato in chimica e non in ingegneria elettronica, trovo la spiegazione della "vibrazione atmosferica indotta" assolutamente risibile… sembra più un neologismo alla George Orwell, utile a confondere le masse.
I FATTI:
Meno di un anno fa, la Spagna si è unita al Sudafrica nella causa di genocidio contro Israele:
lindipendente.online/.../...
Esattamente 4 giorni fa, Sánchez ha annullato unilateralmente un contratto di forniture militari con Israele, per consolidare la sua coalizione di governo:
ilmanifesto.it/.../
Quindici giorni fa, sempre Sánchez si è recato in Cina, proprio nel pieno della guerra dei dazi:
it.euronews.com/.../...
Ora, chiediamoci:
Quali sono i Paesi gestiti dalla mafia/cabala finanziaria?
Quali sono i più motivati a punire la Spagna per questi "sgarbi"?
Quali sono dotati di tecnologie militari — anche esotiche, di tipo elettromagnetico — capaci di attuare ritorsioni simili contro un Paese terzo?
Ecco dunque delineati i possibili mandanti e gli esecutori.
Che tempi orribili stiamo vivendo… una cortina fumogena mediatica per nascondere sempre la verità.
Ma con un po’ di logica, forse, possiamo ancora scalfire questa cappa di menzogne.
Federico - Sassuolo
mi piace la tua analisi
Tutte molto plausibili per carità, ma il risultato è che alla fine resta solo una grande incertezza.
Quindi mi chiedo: che sia invece proprio questo lo scopo, e cioè instillare insicurezza e mancanza di certezze? Una cosa del genere ha come risultato pratico il farci trovare impreparati a qualsiasi ipotesi poi si realizzasse. Il peggio insomma...
Gli spagnoli infatti già nel 2023 producevano tramite rinnovabili una quantità di energia pari a 4 volte quella da carbone (www.iea.org/countries/spain)
Ma in ogni caso, la Spagna continua a produrre il grosso della sua energia tramite petrolio e gas, quindi sono tutt'altro che indipendenti. Anzi, gli spagnoli sembrano pure intenzionati a rinunciare al nucleare (per Dio solo sa quale ragione), quindi saranno ancora più dipendenti da soggetti esterni.
Con le sole rinnovabili non ci vai avanti, c’è poco da fare. A meno che tu non sia la Norvegia, con una popolazione di 5 milioni ed un’orografia tale da poter andare avanti a idroelettrico, hai bisogno di fonti alternative, stabili.
Guardate in Germania a cosa sta portando al follia green.
Poi boh, un giorno le rinnovabili sono la spina nel fianco delle lobby energetiche, il piede di porco per scardinare il loro monopolio ecc ecc, e quello dopo invece si ritorna al solito ritornello su Europa che impone il green, e le auto elettriche, e il greenwashing? Quale dei due?
Bisogna fare una ricerca con galloping o aeolian vibration per capire di che si tratta (ci sono anche numerosi video).
Un punto di partenza
en.m.wikipedia.org/wiki/Conductor_gallop
Quello che non posso fare ora è verificare la plausibilità.
Non è un problema di ghiaccio e neve e nemmeno di temperature estive, per cui cercherei i dati meteo di ieri in Spagna e/o Portogallo o che so, un qualcosa che possa giustificare questo fenomeno, posto che tempeste e bufere di vento ne hanno già viste.
Però un punto con errata o mancata manutenzione potrebbe aver ceduto a condizioni meteo meno estreme per le quali è stato progettato.
Un fenomeno conosciuto dall'inizio degli anni 2000 che tuttavia, grazie a moderne tecnologie e misure preventive, è possibile ridurre al minimo dei rischi.
Qui c'è una lista di studi scientifici che ne parlano: "Vibrazioni indotte" e linee elettriche.
Resta il fatto che è un evento simile è raro, ma quando si verifica, può avere conseguenze significative sulle infrastrutture energetiche, specialmente se non sono state adottate misure preventive.
E' plausibile che variazioni estreme di temperatura possano causare oscillazioni anomale nelle linee elettriche , soprattutto in regioni con ampie escursioni termiche come l'entroterra spagnolo.
Le variazioni di temperatura nell'entroterra spagnolo devono essere eccezionali per causare oscillazioni anomale. Ad esempio, temperature estreme accompagnate da venti improvvisi o gradienti termici bruschi sarebbero necessari per innescare il fenomeno descritto.
Il fenomeno descritto dalla REN è possibile, ma richiede condizioni specifiche.
L'unico caso storico di vibrazioni atmosferiche indotte che mi viene in mente è il famoso crollo del Tacoma Narrows Bridge nel 1940 che fu causato da vibrazioni indotte dal vento.
Comunque un blackout degli ATM, conseguenza del blackout energetico, può essere indotto da manine esterne anche a livello molto più circoscritto e mirato con l’ISP throttling è uno strumento potentissimo nelle mani di chi vuole mantenere il controllo. Può essere usato per zittire dissidenti...
dubitoergosum.it/.../...
La flessibilità del sistema è assicurata dalle centrali a combustibili fossili, le meno economiche delle quali vengono spente quando nucleare e fonti alternative lavorano a pieno regime.
Mi sembra che le fonti alternative siano territorialmente troppo distribuite per creare un simile blackout.
Anche a Londra una sottostazione elettrica prende fuoco...
Ad ogni modo rimando a medicialbe #42...
Lo stesso evento capitato nell' arco di qualche anno , una risposta estremamente differente da parte della popolazione .
Non ricordo che quando capitò da noi ci fu la corsa all' accaparramento .
Va bene che manca l,' internet , ma perché assaltare i supermercati?
Lo stesso evento capitato nell' arco di qualche anno , una risposta estremamente differente da parte della popolazione .
Non ricordo che quando capitò da noi ci fu la corsa all' accaparramento .
Va bene che manca l,' internet , ma perché assaltare i supermercati?
Tuttavia il "progettista" del sistema avrebbe dovuto precedere tali situazioni ed escogitare le dovute precauzioni.
Ma soprattutto se tali situazioni si sono verificate, non dovrebbe essere difficile dimostrarlo, ovvero accertarsi che sia effettivamente esistito un improvviso annuvolamento o sparizione del vento che abbia creato instabilità al sistema.
L'indizio che il problema si è verificato attorno alle 12, indica in effetti un momento critico di alta richiesta di consumo in cui eventuali perdite di carico possono essere maggiormente critiche.
In ogni caso le "perdite di carico" dovrebbero essere facilmente individuate, tutto ciò che accade dovrebbe essere scrupolosamente tracciato, e se non avviene in tempi brevi la spiegazione del problema, il sospetto che c'entri qualche altro fattore sale in maniera esponenziale
Io, in provincia di Tarragona, ho approfittato per a darmene al mare.
Di ritorno ho visto i supermercati aperti e mi sono fermato per prendere due cose e vedere la situazione: luci accese, frigoriferi chiusi con le tendine dai quali si poteva comunque prendere i prodotti e bancomat funzionanti giacché quello davanti a me ha potuto pagare.
L'unica cosa che non funzionava è stato il "tapis roulant" per i prodotti alla cassa.
Non ho visto nessuna calca, il super era quasi vuoto e l'unica cosa che mancava era il pane fresco e il Pan bimbo mentre c'erano ancora panini per gli hamburger
La spiegazione ufficiale del blackout in Italia del 2003 qualcuno se la ricorda? Fu davvero l'albero caduto al confine? O c'è ne furono di nuove?
Grazie, analisi ineccepibile
Ed un paio di settimane prima :
E si continua con questa fantasia del carbon Net-Zero. di zero ci sono solo i neuroni di questa gente.
Sottoscrivo tutto.
Qui una possibile motivazione del perché e' accaduto.
t.me/Notizie_dal_Web/5122
La Spagna interrompe accordo multimilionario con produttore di armi israeliano
infopal.it/.../...
Sul come sia stato possibile, basterá chiederlo a chi lo ha commesso ( ironic mode)
Buon proseguimento a tutti
Edit: condivido appieno analisi di Federico - Sassuolo #45 letto dopo .aver riportato notizia Gia da lui segnalata.
Grazie !
Tutto più che plausibile.
Anche per me le motivazioni e il metodo di sabotaggio sono ciò da te indicato.
P.s.: se vorrai, commenta più spesso. C'è bisogno di persone lucide, veramente informate e oneste.
(Qualcuno, su certi argomenti, si è specializzato in patetiche ed evidenti supercazzole).
Il problema non era l'albero ma il fatto di non aver adeguato le procedure ai nuovi picchi di richiesta energetica che viaggiavano su una rete ancora da ammodernare. "Anche oggi ci penseremo domani"
In Spagna la questione sembra più complicata, pare più un evento di guerra digitale. Curiosa la coincidenza: alanews.it/.../...
Riguardo al fatto italiano l' unica spiegazione data che io ricordi è l' albero .
Ricordo anche che prima di capire cosa fosse successo passo' qualche giorno ergo quanto leggo qui sopra della facilità nel capire la causa di questo tipo di incidenti non è così banale.
# peterpan3 il qui sopra non era riferito al tuo intervento che vedo solo ora ma ad alcuni messaggi precedenti dove veniva scritto della relativa facilità nel comprendere appunto le cause del danno.
Cosa differisce il caso spagnolo da quello italiano da farti pensare ad un atto di guerra .
Penso che gli spagnoli siano maldestri quanto noi , come si dice : una faccia , una razza
Con il coltellino svizzero avrebbero ripristinato la corrente elettrica e un mazzo di carte avrebbe aiutato a passare il tempo in attesa del ritorno al 21° secolo.
Aggiungiamo per la Next Generation UE. Insieme al moto sussultorio, resilienza, inclusione, sostenibile, social media manager, armarsi per la pace e inculate varie.
Sostanzialmente le centrali elettriche hanno bisogno di regolare la potenza immessa in rete a seconda dei consumi.
Siccome i consumi non sono fissi e l'energia non viene stoccata in "batterie" bisogna modulare l'erogazione.
Ma con le rinnovabili non puoi scegliere quanta energia erogare. Quella è in funzione di una fonte discontinua come il sole o il vento.
Avendo la Spagna aumentato a dismisura le "rinnovabili", quando c'è stato un calo di potenza del fotovoltaico nel sud le centrali a carbone e quelle nucleari non sono riuscite a compensare in tempo e dalla Francia nessun aiuto (anzi hanno staccato la loro di rete per evitare problemi).
Problemi ampiamente conosciuti nell'uso del rinnovabile.
Il parallelo con l'Italia del 2003 (mi pare) è ovvio. In quel caso non era un problema di rinnovabili ma di basso costo dell'energia nucleare francese. Il gestore della rete dunque fermava le centrali italiane (costose) per importare la maggior parte della corrente dalla Francia.
Quando smise di arrivare di colpo (albero o non albero questo non lo so) cadde tutta la rete e bisognò riavviare le centrali italiane spente.
Il fatto che i "media" ed i gestori abbiano accampato motivazioni risibili è ampliamente spiegabile con l'intenzione di nascondere i pericoli di gestione delle reti nel caso la presenza di "rinnovabili" sia elevata. Questo urta la narrativa "green" ma è risaputo.
.....cos’è la risposta inerziale? La capacità dei generatori di energia di rispondere agli squilibri tra domanda e offerta di energia elettrica in un batter d’occhio, se non meno. Carbone, gas e nucleare possono farlo. L’eolico e il solare no. Onestamente, è già abbastanza complicato immettere l’elettricità eolica e solare nella rete, figuriamoci se ci si può affidare a loro per rispondere alle fluttuazioni della domanda.......
MI viene da dire che allora, sono una cagata pazzesca.
comedonchisciotte.org/.../
Se sai cose che noi comuni mortali... non insinuare ma dicci.
Salve, non è che io so, ma essendo elettricista parlo per quello che mi compete. Vivo a Brindisi dove ho svolto manutenzione elettrica nella famigerata centrale a carbone Federico II di Cerano, la cui produzione è ferma da un bel pò di tempo. Questa centrale, all’epoca del fatto italiano, era in produzione, (la stessa ha 4 gruppi da 660 MegaWatt) e , nonostante tutto, anche a Brindisi mancò l’elettricità. Ne consegue che venne distaccata automaticamente dalla rete nazionale a causa di una diminuzione di frequenza sulla rete così come tutte le altre centrali. Per poter ripartire, non è che si chiude un sezionatore e tutto ritorna normale, ma si devono avere certe condizioni tecniche che non sto qui a spiegare. Oggi, faccio un esempio, sempre a Brindisi abbiamo una vecchia centrale, ormai in disuso come produzione, i cui 4 alternatori sono collegati sulla rete, parlo sempre in alta tensione, i quali creano dei carichi fittizi, (sono diventati dei motori), che regolano “rifasano” la rete proprio in virtù di queste rinnovabili che creano problemi. In poche parole consumano corrente.
Ottanta persone sono state evacuate da un condominio a Londra dopo che il tetto dell'edificio è stato aggredito dalle fiamme divampate nel vicino impianto
Che strano,la prossima bolla speculativa?L'elettrico?
www.epochtimes.it/.../
Mi sa che stavolta quello che é successo non ha a che vedere ne con gli ordini di proiettili israeliani, ne con la visita in Cina di quello psicopático di Pedro Sánchez. Temo che sia solo ed esclusivamente una cattiva gestione dell' energía Solare. La Spagna ormai vende il suo eccedente elettrico delle rinnovabili, soprartutto del solare, un tipo di energía super instabile. Ormai da mesi, porta la rete al límite, sotto lo stress del solare. Ieri si é parlato di caduta di tensione di 5 secondi, che per capirci é come un émbolo nel cervello umano...e la rete é entrata in protezione. Poi, dato che in questi casi si attiva il sumministro di Francia e Portogallo, la Spagna ha iniziato a succhiare di botto tanta elettricità da loro che ha buttato giu anche le loro protezioni...risultato tutti al buio fino alle 23 circa. Per carita, non escludo nulla ma ad oggi non vedo spiegazioni alternative
Fatemi capire. Adesso la Spagna deve aspettare che l'atmosfera spenga il vibr...?
Quello che non capisco è che se una regione va in sofferenza, quella non può essere sconnessa, senza tirare giù tutta la nazione.
Cosa ha causato quel calo di potenza?
PS: pare ci sia stato un'interruzione di corrente anche a Dublino
Le isole avevano la propria produzione e consumo in loco.
#87 P-Moretti
Quando hai il 60% della corrente che viene dal fotovoltaico, anche solo il passaggio di una nube può variare del 10-20% la produzione.
Una rete non può reggere in queste condizioni. Devi avere molte centrali pronte ad aumentare la loro oppure devi essere assistito dall'estero (Francia). Ma come hai visto, la Francia al primo accenno di problema si è sganciata dalla rete per evitare che cadesse anche la sua.
La famosa solidarietà europea.
"Je parlè francè com na vache espagnol".
Troppo complicato?
Premesso che le sole rinnovabili non bastano, quindi basta una nuvola che passa sopra un impianto fotovoltaico x fare saltare tutto?
Mi sembra un po' semplicistico.
Tutto un Blabla fintamente tecnico per coprire le vere motivazioni.
A leggere i giornali, le autorità spagnole escludono il cyber attacco, evento meteo anomalo o problemi alle fonti rinnovabili.
Quindi cosa rimane?
FATALITÀH!
L'impressione è che stiano guadagnando tempo per imbastire una spiegazione credibile.
Perché?
Le nuvole?
O qualche manina ha premuto l'interruttore?
Il punto al quale volevo arrivare è che col livello percentuale di rinnovabili raggiunte in Spagna... era sufficiente una nuvola.
E questo è un problema di per se.
Poi, se parli di ipotesi ti lascio un video di Benettazzo.
Era da anni che non lo sentivo nominare. Ora pare viva in Spagna in un resort con golf club.
Senti cosa pensavano gli elitari ospiti internazionali che erano presenti insieme con lui durante il blackout.
"in soli cinque secondi si sono persi 15 gigawatt di energia nella rete"
ChatGpt dice:
"1 gigawatt (GW) = 1.000 MW → servono circa 1.500 - 2.000 ettari = 15 - 20 km²."
Ovvero dovrebbero essere andati al buio:
20x15=300 kmq di pannelli fotovoltaici nel giro di 5 sec... (un terreno di 30km x 10Km )
Considerando che i pannelli non sono tutti sullo stesso terreno ... mi sembra improbabile
Quando si parla di solare la domanda giusta sarebbe: "come si evitano questi cali di potenza?". La risposta ad oggi non si conosce. Che poi son picchi e cali improvvisi. Solo che fino ad ora le rinnovabili erano residuali nella rete spagnola. Adesso la Spagna vuole essere una centrale che esporta energía e per quello si é riempita i campi e i tetti di pannelli. Tú pensa che ormai milioni di case immettono in rete le loro eccedenze, ora si...ora no...ora di nuovo... poi metti i banchi di nuvole che vanno e vengonl...Non sai che casino é gestire questo Vai e vieni non solo di giga ma anche di hertz. L' eólico almeno ha una turbina che regolarizza il flusso ma il solare é un casino da gestire purtroppo. E per quanto ne so (Ho un impresa di elettricità e vengo dalla selezione di personale nel settore eólico), nessuno ha soluzioni chiare in mente
Vi lascio il link ad un lunghissimo articolo in lingua inglese, secondo il quale l'Europa è ad un passo dal black-out totale:
revolver.news/.../...
La rete ha collassato perché la frequenza ha rallentato oltre un limite impostato ed il sistema è andato in protezione (i generatori di tutte le centrali devono andare tutti allo stesso passo dunque un sistema complesso)
Non si sa cosa ha originato il rallentamento
Forse il tempo ha accelerato
www.youtube.com/.../
Stiamo entrando in una nuova era, e pochi lo dicono chiaramente: CBDC e il grande reset economico non sono solo teorie da convegni elitari, ma un processo reale, già in movimento.
Non stiamo più parlando di un futuro lontano, ma di una transizione in atto. Le crisi non sono più incidenti: sono strumenti nelle mani di lorsignori.
L’ultimo blackout energetico In Spagna e Portogallo ne è solo un pallido esempio.
dubitoergosum.it/.../cbdc-e-reset-economico