[img align=right]library/italiani.jpg[/img]D'accordo, gli italiani sono dei menefreghisti. Gli italiani se ne fottono di quello che succede al loro paese, e guardano soltanto al vantaggio personale. Gli italiani si sentono tutti uniti quando gioca la nazionale, ma poi tornano subito al loro passatempo preferito, che è quello di pisciare nel giardino del vicino.
Gli italiani reagiscono come belve ferite se li tocchi nel portafoglio: prova a ritoccare le tariffe dei tassisti, e avrai di colpo intere città bloccate dalle auto gialle, che protestano per questi ritocchi. Oppure prova a ritoccare le sovvenzioni agli agricoltori, e avrai di colpo le strade di mezza Italia bloccate dalle mucche e dai trattori. Ma non vedrai mai i tassisti che scioperano per difendere i diritti degli agricoltori, nè gli agricoltori che scioperano per difendere quelli dei tassisti. In Italia la solidarietà fra le varie categorie non esiste, esattamente come non esiste la soliderietà fra gli individui.
Ognuno per i cazzi suoi, e che Dio ce la mandi buona.
Ma perchè siamo così diversi dagli altri? Perchè gli spagnoli scioperano uniti contro le misure dell'austerity, perchè gli inglesi protestano uniti quando la benzina è troppo cara, perchè i francesi scendono compatti in piazza contro l'innalzamento dell'età pensionabile, mentre noi restiamo serenamente a casa nostra, a meno che la cosa ci riguardi da vicino?
La prima risposta che viene alla mente, è che da noi il meccanismo del [i]divide et impera[/i] abbia funzionato meglio che nelle altre nazioni. Ma siamo daccapo: perché da noi avrebbe funzionato meglio, e dagli altri invece molto meno?
Propongo un ragionamento, senza pretendere ovviamente di avere la verità in tasca. La nostra nazione ha una storia molto particolare, che la differenzia da tutte le altre: è stata infatti sia la culla del grande impero romano, ...
di Marco Cedolin
Anche ad un osservatore estremamente disattento non potrebbero sfuggire le tantissime analogie fra le[url=http://ilcorrosivo.blogspot.it/2012/07/in-spagna-arrivano-i-miliardi.html] misure lacrime e sangue[/url] imposte in Spagna dal governo Raioj, seguendo alla lettera le direttive della Bce e le[url=http://marcocedolin.blogspot.it/2012/07/spending-review-no-e-la-lettera-della.html] "riforme" sangue e lacrime [/url] dispensate in Italia da Monti, con l'ausilio di lacrima Fornero e di tutti i banchieri che gli fanno da contorno.
Fin qui nulla di strano, dal momento[url=http://ilcorrosivo.blogspot.it/2012/06/rubiamo-ai-poveri-per-dare-alle-banche.html] che il "padrone"[/url] che dirige le gesta di tutta codesta pletora di camerieri di banca é uno solo, così come univoche sono le sue direttive.
Meriterebbero invece qualche riflessione le reazioni del popolo spagnolo e di quello italiano, posti di fronte ad una serie di angherie in tutto e per tutto simili.
Gli spagnoli si riversano esasperati nelle piazze, bloccano il paese, ...
Nell'estate del 44 un gruppo di militari della vecchia aristocrazia prussiana cercò di rovesciare Hitler, per riprendere il potere e salvare la Germania dal disastro ormai inevitabile verso cui la stavano portando le scelte sempre più irresponsabili del Fuhrer.
Approfittando della fiducia di cui godeva un giovane colonnello fra i livelli più alti dello stato maggiore tedesco, i congiurati gli affidarono il compito di piazzare una bomba nella sala stessa in cui il Fuhrer si riuniva quotidianamente con i suoi generali.
Il colonnello riuscì a piazzare la bomba, la innescò e si allontanò poco prima che avvenisse l'esplosione, nella quale restarono uccisi diversi generali. Ma quando rientrò a Berlino, venne a sapere che Hitler si era miracolosamente salvato, e che quindi il colpo di stato era fallito.
Ieri a Damasco qualcuno è riuscito a piazzare una bomba negli uffici della security da cui gli uomini di Assad dirigono la repressione ...
[img align=right]library/min.jpg[/img]Negli Stati Uniti, gli ispanici si lamentano perché vengono trattati come razza di serie B dai bianchi, e li accusano di razzismo. Poi però gli ispanici trattano come razza di serie B i neri americani, i quali a loro volta li accusano di razzismo. Ma gli stessi neri americani - che mediamente hanno la pelle color cioccolato - trattano come razza di serie B i neri africani, che invece sono più neri del famoso [i]locus [/i]di Ludovico il Moro. Con chi se la prendano a loro volta i neri africani non lo sappiamo, ma di certo questa situazione non li rende molto allegri.
Tutto questo ruota intorno ad un falso concetto culturale - quello dell' "inferiorità razziale" - inventato dai bianchi, che si arrogano da sempre il diritto di comandare su tutti gli altri.
Nella finanza mondiale sembra succedere un po' la stessa cosa. La Banca Europea si lamenta con il Fondo Monetario Internazionale, perchè fa la voce grossa con loro, ...
Il settore del farmaco scoppia di salute, e il mensile E, edito da Emergency, mette in fila i numeri per scoprire quanto vale “Il business dei sani”, come titola la copertina del numero in edicola. Un business da primato, che nemmeno la crisi planetaria ha scalfito. “Il giro d’affari delle aziende farmaceutiche nel mondo ha superato nel 2010 i 610 miliardi di euro, fatturato a cui quelle italiane contribuiscono con una quota di circa 25 miliardi – spiega l’inchiesta di Roberta Villa -. La spesa media pro capite di ogni italiano per le medicine è di oltre 300 euro l’anno, ma non è tutto qui, perché il settore dei farmaci concorre per meno del 15 per cento all’intero comparto economico che ruota attorno alla salute. E questo mercato del benessere, dai confini sempre più sfumati, rappresenta ormai il 10 per cento dei consumi in Europa e il 15 per cento negli Stati Uniti“.
Peccato per le conseguenze collaterali, che hanno nomi difficilotti ma spiegazioni assai semplici. Il “disease mongering” non è un morbo contagioso, ma la prassi di marketing che negli ultimi anni ha consentito al comparto di far volare utili e nuovi brand: come spiega Gianfranco Domenighetti, docente di Comunicazione ed economia sanitaria presso l’Università della Svizzera italiana, l’importante non è riuscire a vendere più medicine ai soliti malati, ma sensibilizzare la gente a nuovi consumi nel nome di una presunta attenzione alla salute.
Come? Semplice, basta “gonfiare l’importanza di una malattia ...
Intervista a Marco Cedolin: [url=http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3956]Tutto il TAV in 18 minuti[/url].
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di Marco Cedolin
Stanno tenendo banco in queste ore le dichiarazioni del ministro del bilancio francese Jerome Cahuzac, comparse sul quotidiano[url=http://www.lefigaro.fr/conjoncture/2012/07/11/20002-20120711ARTFIG00570-l-etat-va-renoncer-a-des-projets-de-ligne-tgv.php] Le Figaro[/url], secondo le quali a causa della crisi il governo francese starebbe prendendo in considerazione la possibilità di rinunciare ad una parte dei 260 miliardi di euro di investimenti previsti per la costruzione delle nuove tratte ad alta velocità.
Nel novero dei progetti che potrebbero venire tagliati, compare anche la controversa[url=http://ilcorrosivo.blogspot.it/2011/06/tav-in-val-di-susa-facciamo-chiarezza.html] Torino - Lione [/url]che, stando alle parole di Le Figaro, si distingue per l'elevato costo previsto di 12 miliardi di euro, a fronte di un traffico merci[url=http://ilcorrosivo.blogspot.it/2012/03/tav-in-val-di-susa-per-trasportare-cosa.html] crollato negli ultimi 20 anni[/url] da 11milioni a 4milioni di tonnellate l'anno.
Naturalmente la notizia va presa con la dovuta cautela, dal momento che gli interessi della mafia internazionale del tondino ...
[img align=right]library/ai2.jpg[/img]Ho provato a giocare con un videogame che simula le partite di calcio, e ne sono rimasto affascinato.
Il fascino non deriva dal gioco del calcio in sè, ma dal risultato eccezionale, ottenuto dai creatori di questo gioco, nel simulare una situazione estremamente complessa, in cui 22 individui si muovono ed agiscono ciascuno in modo indipendente.
Agiscono, ed interagiscono. Il risultato infatti è talmente realistico, che guardando lo schermo un pò da lontano si potrebbe anche pensare di assistere ad una partita vera, con tanto di boati del pubblico e commento "dal vivo" dei telecronisti.
Per quelle 20 persone in Italia che non conoscono il calcio dirò una cosa ovvia per tutti gli altri: ciascun giocatore va in campo con dei compiti ben precisi, che riguardano sia la posizione da tenere rispetto ai suoi compagni, sia il modo in cui deve comportarsi in ciascuna delle 1000 situazioni possibili che si possono presentare nell'arco della partita. Marcare l'uomo che gli è stato assegnato, spostarsi a coprire un buco che si è creato in difesa, invertire la propria posizione con quella di un compagno che ha preso la tua, rischiare un lancio azzardato piuttosto che mantenere il possesso di palla, eccetera, eccetera. Sono tutte decisioni che il giocatore deve prendere momento per momento, a seconda di quello che succede sul campo.
Il paradosso di questo videogame è che si può giocare anche da soli. Tu scegli la tua squadra e quella che vuoi affrontare, e poi giochi contro il computer. Nella tua squadra puoi gestire soltanto giocatore alla volta, che puoi cambiare in qualunque momento. Tutti gli altri - sia compagni che avversari - vengono mossi dal computer, agendo esattamente come agirebbe un giocatore reale al loro posto.
In altre parole, i giocatori animati dal computer sembrano essere dotati di libero arbitrio. Ciascuno vede quello che succede intorno, valuta la situazione ed agisce di conseguenza. È questo l'aspetto affascinante di cui parlavo prima.
Noi sappiamo infatti che quella dell'intelligenza artificiale è soltanto una illusione ...
[img align=right]library/missolim.jpg[/img]I cittadini di Londra hanno perso una lunga battaglia legale per impedire che vengano installate postazioni di missili terra-aria nel loro quartiere, durante il periodo delle Olimpiadi.
"Le installazioni delle postazioni - ha detto il ministro della difesa - inizieranno immediatamente, e resteranno probabilmente per un certo periodo dopo la conclusione dei giochi".
I missili terra-aria servirebbero, secondo i militari, a difendere la zona dello stadio olimpico da eventuali attacchi terroristici.
E' chiaro quindi che l'equazione "attacco terroristico = aereo dirottato" sia ormai diventata un automatismo mentale, al punto da pensare di prevenire un fatto già successo, dimenticandosi nel frattempo che ci sono mille altri modi diversi per ottenere un simile risultato.
Non ci vuole molta fantasia per immaginare un semplice camioncino dei gelati che passa sotto il naso dei militari, ...
[img align=right]library/srev.jpg[/img]di Marco Cedolin
Dopo l'esaltazione per le magnifiche sorti progressive della[url=http://ilcorrosivo.blogspot.it/2012/06/questo-pallone-tirato-per-la-giacchetta.html] nazionale di calcio[/url] e la batosta che ha riportato sulla (sotto?) terra il calcio italiano, finalmente si sta tornando a parlare di cose serie e cosa potrebbe esserci di più serio dello[url=http://marcocedolin.blogspot.it/2012/06/cala-la-mannaia-su-10mila-statali.html] spending review[/url]? La riforma taglia e cuci che Monti assicura non essere una riforma, bensì solamente un'opera di potatura da portare avanti senza l'ausilio dell'acetta, sta scaldando gli animi dentro e fuori i salotti della politica.
Con i mestieranti tutti impegnati a recitare il ruolo imposto loro dal copione, si è dato il via al solito teatrino stantio, volto a dimostrare come esista una pluralità di vedute ed un serio confronto, fra il governo, i partiti politici e le forze sociali.
Ostentando un pensiero autonomo che purtroppo non possiede, Mario Monti ha buttato sul tavolo il pacchetto dei [url=http://ilcorrosivo.blogspot.it/2012/06/rubiamo-ai-poveri-per-dare-alle-banche.html]tagli prossimi venturi[/url], i partiti hanno domandato chiarimenti su ciò che dovrebbe essere fin troppo chiaro, la Cgil e la Uil hanno promesso battaglie epocali (senza avere gli strumenti per portarle avanti) nel caso i 10mila licenziamenti vengano portati a termine. I giornali hanno buttato la notizia in prima pagina, proponendo approfondimenti di ogni genere che in realtà non approfondiscono nulla.
Tutti fingono di essere impegnati nel decidere la sorte del paese, ...
[img align=right]library/obnet.jpg[/img]Nei classici film dell'orrore, c'è la donna che dorme in casa da sola, e improvvisamente viene svegliata da strani rumori che arrivano dal piano inferiore. Lei si alza spaventata, prende la torcia elettrica e scende silenziosamente le scale. Al piano inferiore tutto è buio, e tutto sembra normale. Noi palpitiamo con lei, mentre ispeziona con il cuore in gola tutti gli angoli della casa, una stanza dopo l'altra. Ma alla fine si scopre che era stato il gatto a far cadere un barattolo vuoto in cucina. Proprio nel momento in cui ci rilassiamo, e lei sta tornando a letto, da un angolo oscuro salta fuori l'assassino, facendoci sobbalzare sulla sedia.
Fino a ieri tutti aspettavamo da un momento all'altro un attacco di Israele all'Iran. Non si sentiva parlare d'altro che del "pericolo nucleare" iraniano, di sanzioni, e di possibilità di un attacco "preventivo" da parte di Israele, che avrebbe necessariamente coinvolto gli Stati Uniti nel conflitto.
Poi di colpo non si è sentito più nulla. E' come se l'Iran non esistesse più, è come se il suo "pericolosissimo" processo di arricchimento dell'uranio si fosse fermato di colpo, e da oggi gli iraniani avessero deciso di riscaldarsi tutti con la stufa a carbone.
E mentre noi ci rilassiamo, pensando che fosse stato soltanto il gatto in cucina, ...
[img align=right]library/onfire.jpg[/img]Dopo un braccio di ferro durato quasi sei mesi, l'amministrazione americana ha dovuto finalmente scusarsi con il Pakistan per i soldati uccisi "per sbaglio", vicino al confine con l'Afghanistan.
L'impossibilità di continuare a rifornire regolarmente gli oltre 100.000 soldati presenti in Afghanistan, ma soprattutto l'impossibilità di organizzare un ritiro ragionevole di questo mostruoso esercito di invasione - a causa della chiusura del confine - ha obbligato Hillary Clinton ad alzare la cornetta del telefono e a chiamare il suo corrispettivo pakistano Khar.
"Ci dispiace per la morte dei militari pakistani - ha detto - e offriamo le nostre più sentite condoglianze ai loro familiari".
Tutto qui.
Per cavare queste 15 parole dalla bocca del ministro degli esteri americano ci sono voluti più di sei mesi di trattative, di offerte, ricatti e controricatti incrociati. Questo la dice lunga sulla mentalità che regna al Pentagono, ...
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