di Riccardo Pizzirani (Sertes)
Ricordate il Beppe Grillo degli albori? Quello che ci spiegava che è il cittadino, avendo eletto un suo rappresentante, che aveva l'onere di controllare il suo operato? Quello che voleva portare le telecamere nelle stanze del potere? Sì, quello che come provocazione proponeva pure il Politometro, uno strumento per verificare lo stato patrimoniale di un politico sia prima che dopo il suo mandato, per verificare che non si fosse arricchito mentre doveva invece servire il popolo. Convinceva. Gli argomenti, quantomeno, erano convincenti. Poi, invece, con le azioni andò in "leggera controtendenza", come piaceva dire a lui: anno dopo anno il M5S si è trasformato nella peggiore stampella dei poteri sovranazionali, firmando le norme più restrittive mai avute nel dopoguerra, avvallando censura e discriminazione, proibizione di manifestare, e scelte così libere che se sceglievi diversamente da come non pareva a loro, ti veniva proibito pure di lavorare! E il bel concetto dei "cittadini che controllano il potere" è stato rovesciato nel modo più completo.
L'esperienza di Bologna
Nel nostro piccolo, a Bologna, abbiamo avuto gli stessi esempi e gli stessi percorsi: il nostro pentastellato più celebre, Bugani, ha partecipato da protagonista in questo ribaltamento di ideologia, abbracciando viceversa i concetti più classici del controllo top-down del sistema di credito sociale cinese, in cui il governo locale si arroga il diritto di controllare pedissequamente la cittadinanza, e ti premia se fai bene, o ti punisce per quei comportamenti che decide siano sconvenienti.
Ovvio che non puoi partire col bastone; prima si tenta la carota: "il portafoglio del cittadino virtuoso" l'hanno chiamato. Come riporta il Corriere di Bologna (1), Bugani ci spiega che l'idea è simile al meccanismo di «una raccolta punti del supermercato: il cittadino avrà un riconoscimento se differenzia i rifiuti, se usa i mezzi pubblici, se gestisce bene l'energia, se non prende sanzioni dalla municipale, se risulta attivo con la Card cultura». Comportamenti virtuosi che corrisponderanno ad un punteggio che i bolognesi potranno poi «spendere» in premi in via di definizione: «Scontistiche Tper, Hera, attività culturali e così via». Anche così, l'iniziativa non deve aver dato grandi frutti, visto che non è nemmeno decollata.
Fallisce la carota, avanti col bastone
Nessun problema, allora si fa il passo avanti: Bologna Città 30. La scusa tirata fuori per applicare le nuove restrizioni è che a Bologna ci sono troppi incidenti. Fosse davvero quello il problema, cosa farebbe un amministratore interessato a risolvere? Trascinare i vigili urbani fuori dagli uffici, per controllare chi guida in modo pericoloso o chi guida con il cellulare, colpendo chi realmente sbaglia e diventa un pericolo per tutti? No! La strategia è quella tanto cara alle dittature del secolo scorso: la punizione collettiva. Bravi o meno bravi, la velocità in città viene ridotta da 50 a 30km/h per tutti.
Si poteva pure pensare di chiedere alle aziende impiegatizie di fare 3 giorni al lavoro e 2 in smart working: dopotutto sono tantissime le attività commerciali che possono fare efficacemente smart working, e dopo il periodo covid anche il gap tecnologico è stato già colmato e abbiamo già tutti gli strumenti per lavorare da remoto. Con meno auto in giro, si avrebbero molti meno incidenti. Nemmeno questo. E quando la decisione è calata dall'alto, saltano anche tanti altri altarini: ad esempio il tormentone green, che è proprio l'opposto che obbligare la cittadinanza ad inquinare più a lungo, su lenti torpedoni a 30km/h in pressochè tutto il territorio cittadino.
La strategia di riduzione del danno
Le critiche, c'era da aspettarselo, sono piovute da tutte le direzioni. Tardive, quando la gente ha avuto esperienza diretta della questione perché la nuova norma era già partita... ma quantomeno sono arrivate. E se la cittadinanza generica è irritata, i più ostili sono ovviamente quelli che per strada ci lavorano: autisti di autobus, autoblu, tassisti. Il sindaco aveva già pronta la carta da giocarsi: stimarsi della consultazione avvenuta sul sito del Comune, che come ha ricordato, ha avuto ben 20.000 partecipanti! Peccato che dicendo così si contano come supporter anche quelli che, come me, che hanno partecipato pur di criticare l'utilità questa iniziativa, mentre il sindaco porta il numero totale come se fossero tutti quelli a favore. La strategia avrebbe avuto comunque le gambe corte, ma è crollata ancor peggio in quanto una comune studentessa ha aperto un sondaggio parallelo su Change.org per chiedere che queste norme, che impattano così pesantemente sulla quotidianità dei cittadini, vengano quantomeno sottoposte a referendum. E questa non ha 20.000 partecipanti, ha 53.000 firmatari a favore: un risultato eclatante per una consultazione locale, con numeri che basterebbero per proporre un referendum vero e proprio anche a livello nazionale.
I falsi amici
Allora si corre ulterirormente ai ripari: il bacio della morte delle opposizioni. Visto il primo weekend è già prevista in piazza maggiore una manifestazione dei tassisti, si buttano sul manifesto i simboli dei partiti storicamente più invisi alla cittadinanza bolognese: Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega. E la manifestazione va deserta.
Passato e futuro
Diciamo innanzitutto che chi è causa del suo mal, pianga sé stesso: il progetto di ridurre la velocità urbana a 30km/h, e di lasciare 10-12 strade in tutto a 50km/h era già presente nel programma politico del PD, a pagina 22 (4). Mi riferisco ovviamente ai miei concittadini che pensano ancora di votare PCI, e adesso si stanno lamentando.
Però mal comune, mezzo gaudio: la strategia fa parte di un progetto ben più ampio, che nel disinteresse generale verrà replicata anche in ogni altra città, come già preannunciato. (5) Come spiega AdnKronos, ci sarà l' «Inversione della regola attuale: nelle città diventa la normalità, i 50 km/h l’eccezione. Un anno di tempo a tutti i comuni per adeguarsi» Da cui si rinnova il detto: tu puoi anche non occuparti di politica, ma la politica si occupa di te. Inoltre c'è anche un'altra sponda di tipo governativo: esiste una proposta di legge attualmente al vaglio del parlamento, l'articolo 142 comma 8, che riguarda le sanzioni per chi viola il codice della strada, e il combinato con le regole di Bologna 30 è letteralmente incredibile (2), come riporta Il Resto del Carlino: «Recita il testo: Si incrementa la sanzione amministrativa pecuniaria (ora prevista fra 173 a 694 euro) ad euro fra 271 e 1084 e si introduce la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni, ma esclusivamente nei casi in cui la violazione dei limiti di velocità (inquadrata dai 10 ai 40 kmh, ndr) avvenga all'interno del centro abitato per almeno due volte nell'arco di un anno. Tradotto: in una Bologna a 30 all'ora, quando scatteranno le sanzioni (da gennaio), basta essere sorpresi a superare il limite di 10 chilometri orari - per due volte in un anno - per vedere sospesa la propria patente. » Date tempo ai nostri legislatori, e ne vedremo delle belle.
Il progetto che arriva da lontano
Tutti questi progetti ricalcano curiosamente gli obiettivi dell'Agenda 2030, specificati dal WEF già nel maggio 2021 (6): «perché non iniziamo a pensare alla velocità come ad un problema, piuttosto che ad una soluzione? » L'articolo si chiama proprio «schiavi della velocità: perché avremmo tutti dei benefici dalle 'città lente'» e sottolinea tutti gli ipotetici vantaggi di una città più lenta usando come esempio il singolo caso delle zero morti per incidente della città spagnola di Potevedra, dove la normativa ha imposto limiti di velocità tra 30 ai 10 km/h. E il documento, molto candidamente, ammette di poter servire come guida per politici progressisti per aiutarli a mettere fine alla dannosa cultura della velocità nelle città. Tutto già delineato, da gente che di sicuro non risponde agli elettori né alle elezioni. E dove andremo a parare? Non serve imrpovvisarsi indovini, visto che anche il dettaglio è scritto tutto nero su bianco: prendiamo il documento "Arup C40 The Future of Urban Consumption in a 1.5C World" che spiega il progetto delle elite per le città del 2030. Pagina 86, capitolo 6.6.1: le emissioni delle auto private sono un problema. Ci sono due tipi di obiettivi per il 2030: l'obiettivo raggiungibile e progressivo è di ridurre le auto di proprietà a 190 su 1000 abitanti. Un modo carino per dire che potrà possedere un'auto solo 1 cittadino su 5. Spoiler: non stanno comunque parlando di me o di voi; noi siamo "gli altri 4". Ma ancor meglio è l'obiettivo definito ambizioso: 0 veicoli privati. Zero.
(Ma tutto il documento è interessante: preferite viaggiare? Capitolo 6.7.1, pagina 90. Obiettivo progressivo, consentire solo 1 volo andata e ritorno breve (meno di 1500 km) per persona ogni 2 anni. Obiettivo ambizioso? 1 solo volo ogni 3 anni. Pensa che caso, dei jet privati si sono dimenticati. Vestiti? Capitolo 6.5.1, pagina 82. Obiettivo progressivo 8 nuovi capi per persona per anno. Obiettivo ambizioso? 3 nuovi vestiti per persona per anno.)
Conclusioni
Quindi come si concilia l'obiettivo green di Agenda 2030 con il far restare nelle strade le auto il doppio del tempo, a 30km/h? Semplice, si vuole disincentivare così tanto il traffico urbano che la gente non usa più l'auto. Anzi, in prospettiva, nemmeno se la compera. E come faranno le aziende automobilistiche a supportare questo colpo? Semplice: le auto se le compra il comune per fare mobilità pubblica. Così le auto le pagheremo lo stesso, con le tasse, e le chiavi dei nostri spostamenti le avrà comunque in mano il sindaco.
Bene, questo conclude i fatti ed i progetti già messi in campo. Se siete già sazi, potete fermarvi anche qua.
Complottisti!
Per quelli che sono malfidati come me, concediamoci un minuto per provare a fare anche gli indovini: abbiamo già verificato dal vivo un paio d'anni fa l'ingerenza dei governi nel controllo della popolazione, nella censura delle notizie scomode, e nella repressione delle proteste. In particolare in Canada, per impedire le proteste contro i lockdown del Covid, il primo ministro "ex WEF" era arrivato a bloccare i conti correnti bancari sia dei manifestanti che di chi li trasportava nelle piazze delle proteste. Cosa potranno fare i nostri governanti dal 2030 in poi, se tutte le auto saranno pubbliche e gestite informaticamente dal sistema centralizzato? Auguroni, e buona camminata... per chi è vicino. Chi è lontano non ci pensi nemmeno ad andare a protestare sotto i palazzi del potere o al porto tanto cruciale. Questa ultima parte è ovviamente solo un'ipotesi pessimista. Qualcuno ha detto 'città da 15 minuti'? Ma no, quella è solo una teoria di complotto. In realtà stanno mettendo in campo tutte queste operazioni solo per salvare delle vite... che da sempe è la priorità dei potenti.
Non sapevo che qualche partito avesse messo la cosa nel suo programma.
Questo rimette parte della responsabilita' sull'elettore dormiente.
E' pur vero che pochi si prendono la briga di leggersi un programma nel dettaglio.
Dovrebbero farlo almeno i giornalisti, e poi fare domande ai candidati proprio sui punti critici.
Viceversa, quando un partito fa una roba cosi' e NEL SUO PROGRAMMA NON C'ERA, andrebbe sbattuto contro il muro proprio su questo punto.
La corda la tirano. Da vedere se ad un certo punto si spezza, prima che te la ritrovi al collo.
Era logico e palese che se dovevano trovare una città apripista questa non poteva essere che Bologna. Una città cosi' miope nel votare sempre e comunque chiunque si presenti con un fazzoletto rosso al collo sa che può introdurre l'obbligo di consumo di insetti negli asili o lo ius primae noctis perchè alle prossime elezioni continuerà a votare rosso.
Ora con questo non voglio dire che votando dall'altra parte troverebbero amministrazioni comunali migliori, ma la paura dell'alternanza, come succede nelle altre città, sarebbe un deterrente per chi è in carica in quel momento, indipendentemente dai colori e questo a Bologna non succede.
Eccoli qui:
1) corrieredibologna.corriere.it/.../...
2) ilrestodelcarlino.it/.../...
3) change.org/.../...
4) comune.bologna.it/.../...
5) adnkronos.com/.../...
6) www.weforum.org/.../speed-cities-urbanisation
7) arup.com/.../...
Tornando all'articolo sono d'accordo, quelli che vengono compiuti sono tutti passi verso un autoritarismo sempre meno soft, il potere dell'occidente mostra la sua vera faccia, ogni ideologia, ogni religione piu' o meno di stato, ogni tendenza viene usata per mantenere quello che una volta era chiamato status quo, questi mascalzoni sono stati capaci di creare quando servivano,dittature nere e rosse, finte democrazie e usare spinte innovative a loro vantaggio,fino a giungere a questo socialismo liberista che di sociale ha poco o nulla.
L'ultimo solone (grillo) e' andato dal "confessore" pubblico fazio ad ammettere di essere l'ennesimo capopolo ad aver rovinato l'italia, non mi pare che lui sia in rovina economica (a parte le cazzate di suo figlio che bazzicava il billionaire come qualsiasi ragazzo della sua eta' ) e cosi' si e' ritirato a vita privata dopo averci fregato (ebbene si, anche io l'ho votato) in 33%, ci ritroviamo una generazione di politici, economisti, persone di "cultura" ammalate di postismo che ci stanno portando alla cinesizzazione dell'europa, aziendalisti/soldatini che non vedono l'ora di digitalizzarci la vita.
“Che strano popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti, il giorno dopo 45 milioni di antifascisti e partigiani, eppure dai censimenti non risultano 90 milioni di persone”.
W.Churcill
Quando si tappa la bocca ai propri iscritti, che hanno dato un contributo determinante a farti trionfare, significa che avevi già in previsione l’idea di tradirli.
Ho chiesto chiarimenti a numerosi appartenenti al Movimento, anche di alto livello, ma tutti mi hanno risposto che non sapevano esistesse un FORUM.
Nell’immagine si vede lo screenshot dell’unico sito del M5S presente al tempo; in alto a sinistra dopo la scritta “Home”, vi è scritto “Forum”. Peccato che “nessuno” ne conoscesse l’esistenza…
Dopo averci tappatola bocca, è arrivato il momento di farci andare a 30 all’ora in auto, con la prospettiva di far rallentare anche il nostro cervello, fino a fermarlo del tutto...
Dante Bertello.
Hai visto che bravi? Sono stati di parola.
@ SERTES
Ho letto da poco che i tribunali in Canada stanno considerando illegittimo il blocco dei conti correnti che è stato applicato dalla banda di Trudea Le trou du Cul.
Ho letto anche che parte del Centro Destra sta proponendo il non ritiro della patente per violazioni del CDS nel caso il limite sia così basso, ossia 30 Kh.
Non sto difendendo nessuno, ma la disamina dei fatti va arricchita con tutte le informazioni. Metterò i link poi.
Ottimo lavoro comunque, bravo.
La fregatura sta nella frase in grassetto.
Già oggi stanno spuntando come funghi tanti bei cartelli nuovi nuovi di limiti a 30 km/h (alcuni in rettilinei senza incroci ne attraversamenti) che verranno spacciati per "già esistenti ".
C' è un dettaglio che mi lascia con l' amaro in bocca e che non vi ne spesso rimarcato.
Uno degli argomenti forti dell' autonomismo , leghismo in testa era il fatto che avere delle istituzioni locali autonome rispetto al potere centrale avrebbe permesso un maggior controllo da parte del cittadino sulla politica della propria città o regione.
Non mi sembra che il sindaco di Bologna abbia intenzione di ritornare su i suoi passi e si che per fargli cambiare idea i suoi concittadini non devono prendere un treno per Roma Ladrona .
Facevo questa considerazione con amici veneti la settimana scorsa parlando dell' ampliamento della rete tramviaria urbana padovana ai paesi della cintura a discapito della circolazione privata : le automobili dovranno condividere la rete stradale con tram e semafori di precedenza ingolfando ulteriormente un traffico già problematico.
Sono iniziative locali : ci vorrebbe veramente poco a convincere gli amministratori altrimenti , se ciò non accade significa come suggerisce il titolo dell' articolo che l' esperimento funziona e che può essere applicato altrove.
Sic transit gloria mundi
Devi prendertela con i cittadini e, perché no? Anche con me e magari te stesso. Io personalmente non faccio nulla di concreto per contrastare la deriva "buonista" di questo Paese: non vado a votare, ad esempio (e a ragion veduta) e non mi sogno nemmeno di prendere randellate sui denti alle manifestazioni per protestare contro questo e quello.
Te la sintetizzo: NO LEADER NO PARTY. Lo slogan El pueblo unido etc. etc., vale nulla se non c'è un Capo carismatico coi controcazzi a gestire la cosa, soprattutto contro i nemici interni alla protesta, che sono i più insidiosi.
Vero quello che scrivi, ma l'argomento è vastissimo e non si possono mettere tutte le fonti ad ogni avvenimento. Ti assicuro che avrei potuto parlare di tantissimi argomenti correlati, primo fra i quali la situazione a Londra con lo scempio che hanno fatto con gli autovelox cittadini.
L'esempio del Canada era per spiegare che non hanno ritegno nel agire fuori dalla legge, e poi se anni dopo arriva l'interpello contrario, il danno è già fatto.
Avrei potuto anche parlare di Bologna, quando vietarono a noi manifestanti no-vax di circolare nelle vie del centro: una cosa che è contraria pure alla Costituzione. Ci mandarono a manifestare ai Giardini Margherita, dove sostanzialmente non ci vedeva nessuno.
Comunque... spero che potremo iniziare a fare maggiore attenzione alle fregature che stanno progettando e di cui abbiamo già documentazione: controllo sul denaro con le CBDC, controllo sugli spostamenti con queste normative 2030, cibo di insetti, censura preventiva senza ordine del tribunale, adesso pagano pure gli agricoltori pur di lasciare i campi incolti.
Insomma, c'è tanto da fare su tanti fronti diversi quindi ben vengano anche quelli che in luoghi di potere, lealmente o per interesse, provano ad opporsi.
Alla fine tutto si riconduce a questo: "You will own nothing".
Sennò tra un paio di anni Speranza potrebbe fare lo stesso, a (più) morti già morti.
Il mio modo di “contrastare” è quello di scrivere il mio pensiero e sperare che venga condiviso dalla maggior parte delle persone che lo leggono, e lo faccio ritenendolo, magari a torto, quantomeno istruttivo.
Non fare nulla ed aspettare che arrivi il “messia”, non è nelle mie corde.
Come ho già scritto in passato, sono però ben conscio che a pensarla come noi sia una minoranza (1-2 milioni su 60?), perciò non mi illudo che un giorno la maggioranza degli italiani si svegli e voti colui il quale, NOI, riteniamo essere il “perfetto”.
Dante Bertello.
Sintetico, ma chiaro.
Hai fatto bene a ricordare che il PD ce l'aveva nel programma il cambio dei limiti a 30.
E' impressionante come molti siano caduti dal pero e si siano accorti dei nuovi limiti solo quando hanno cominciato a promettere multe.
Riguardo alla manifestazione andata deserta, c'era solo da aspettarselo. Figurarsi se i destrorsi bolognesi siano in grado di presentarsi anche solo 5 metri più in là del bar Zanarini... si perdono a guardare le vetrine del centro.
Personalmente credo che l'informatizzazione di fatti e notizie, la rete di forum, prima e di social, poi, abbia permesso sì, di dare vita a un pensiero critico ma ha anche gettato le basi per fa sì che questo pensiero critico si sia avvitato su se stesso. Per la maggiore la penso come voi, come te, qui nel forum, ma poi quando esco per andare a correre, a farmi un giro, a fare spese, mi accordo che c'è una frattura tra la vita di tutti i giorni e le mille problematiche, spesso incerte, che vengono sollevate nelle discussioni. Penso sempre più che valga la pena vivere quallo che abbiamo e tanti saluti al resto, anche perché la "lotta" è perfettamente inutile. Ciò non toglie che per quanto possa oppormi e boicottare quello che non mi va, lo faccio: uso del contante, rifiuto assoluto di vaccini vari, credere ciecamente nei media e ideologie green/gender e merda varia.
Il Messia certo non verrà (e non parlo certo del Messia Biblico), ma non posso nemmeno guastarmi la vita per questo motivo. Da bambino mi ossessionavano col "buco dell'ozono", salvo poi ritrattare recentemente dicendo che si è chiuso. Adesso spaccano col clima in altre salse, ma lo sappiamo bene che sono puttanate. Lo so io ma il mio vicino ci crede e sarà pronto a mettersi la mascherina per salvare il clima. Tu gliela puoi cambiare la testa? Io no ed è meglio che non mi abbassi a confrontarmi con teste di cazzo che so essere, dopo la pandemia, la maggior parte delle persone.
Scusa se mi sono dilungato.
di Riccardo Pizzirani (Sertes)
^!^
Un ubriaco no comment:
Napoli laboratorio di inciviltà urbanistica e non.
Penso ancora che non sarebbero cattive iniziative se non fossero poi inquinate da altri scopi.
Sul resto della deriva "bastone" stendiamo un velo pietoso.
"Loro" hanno applicato anche le solite truffe psicologiche di manipolazione di massa.
Ossia il "far credere che" (come l'esempio del sondaggio riportato nel post o come le puttanate per far vaccinare i gonzi, giocando sull'effetto emulazione e/o conformismo).
Esempio: "A Roma 500 persone in coda dalla notte per l'ultimo modello di I-Phone". E gli allocchi a commentare sul cervello bruciato di questi trogloditi. Vero. Lo sono (a parte quelli pagati; ci sono anche quelli. Per "far credere che", appunto).
Ma su 3.000.000 di abitanti, 2.999.500 NON erano in fila. E quindi ?
O come: "I ristoranti sono sempre pieni." Altra cazzata. E chi NON si può permette il ristorante ? Mica li vedi. Ma ci sono e sono la stragrande maggioranza.
Roba, comunque, dal manuale "Propaganda" di Edward Bernays, scritto circa 100 anni fa (e chissà perché tradotto in italiano solo nel 1990).
Tornando alla truffa dei 30 all'ora, è evidentissimo che è il primo passo per ABOLIRE totalmente il trasporto privato.
Ovvio che "loro" procedono per gradi. Procedono anche per generazioni.
A tal proposito, un documento che meriterebbe la massima attenzione:
La prova della premeditazione ultra-decennale della truffa:
"Studio dell'introduzione del road pricing".
Un documento preparatorio, sui "loro" piani diabolici (ora in fase di avvio) commissionato al Politecnico di Milano dal comune (sempre di Milano).
Attenzione !!! Pubblicato nel 2006 (!!!), quindi in gestazione VENT'ANNI FA, minimo.
Consiglio di leggerlo attentamente e di valutarlo specie in relazione agli sviluppi odierni.
Dopo gli studi preparatori, ora sono partiti gli ordini, facendo leva su soldi e promesse di carriera, piddioti in primis, (poi via via anche gli altri) avidi, buoni a nulla a capaci di tutto e incapaci totalmente di concepire un sentimento appena somigliante alla moralità e alla dignità.
Poi semmai si arriva ai ricatti e minacce (nessun politico arriva a certi livelli se non è ricattabile. Nessuno.)
Qui il link per scaricare il PDF:
academia.edu/.../...
Il sistema capitalistico occidentale ha garantito con lo sfruttamento e l'imperialismo mondiale il maggior numero assoluto di auto pro capite.
Il sistema occidentale ora sta fallendo.
Quindi loro suggeriscono una decrescita morbida, per non perdere il potere, per non avere una sollevazione popolare.
Piaccia o non piaccia la fiducia a questo sistema la diamo non scegliendo tra contante o pagamento elettronico, ma proprio quando PAGHIAMO, qualsiasi modo o qualsiasi cosa essa sia.
Capisco il concetto sia difficile e radicale.ma la firma sulla banconota è chiara su a chi stiamo dando la fiducia.
E così dobbiamo imparare primariamente NOI a distinguere POTERE dalla RICCHEZZA.
E riconquistare il potere, che è ciò che realmente da valore alla ricchezza.
Voglio andare a piedi, e vivere più lentamente.
Ma PRIMA non devo essere SCHIAVO del mio LAVORO e della GESTIONE DELLA MIA FAMIGLIA.
Bisogna chiedere servizi pubblici efficienti fruibili e gratuiti.
Lavori dignitosi per orari e salari.
E poi le auto se ne vadano aff anche.
Dobbiamo imparare a parlare delle cose importanti, a rimetterle in agenda.
Senza cadere nella gabbia di discutere i punti che loro ci offrono a discussione.
E ribadire che ora più che le macchine inquinano LE GUERRE.
SVISCERARE LE LORO IPOCRISIE.
Poi la questione del credito sociale di per sé è inquietante.
Passando da lì sicuramente poi possono arrivare ovunque.
Ti posso consigliare di aggiornarti.
Sono anni che non propongono più la "decrescita felice" (o morbida come la chiami tu).
Da 4 anni a questa parte stanno agendo col caterpillar e non danno la benché minima impressione di volersi fermare.
Va bene i i bei pensierini da "Libro Cuore", ma ogni tanto essere più concreti non farebbe male.
Sulla decrescita felice io ero concorde.
Decrescita morbida significa invece che ti tolgono le cose loro e gradualmente -piu o meno.è relativo-, giustificandolo.
Nel senso che non ti dicono: non sono.piu i padroni del mondo.
Ma ti dicono.. non avrai mie te e sarei felice.
Ma la differenza sta sempre in chi gestisce il potere, più che in chi ha più possesso.
Almeno questo.è quello che a mio avviso noi dobbio capire.
Non avere né potere né possesso sicuramente non è il top!
Ci si deve arrivare da soli, facendo i giusti calcoli, ovviamente chi realmente può permettersi di farlo.
Effettivamente l'auto, per svariati motivi, è essenziale.
Ma sicuramente ci sono moltissime persone che potrebbero tranquillamente farne a meno e muoversi coi mezzi pubblici.
Se poi si guarda anche all'enorme risparmio economico nel non possedere l'auto allora si è fatto BINGO!
Io non ho l'auto (da anni)
sanremonews.it/.../...
PAROLE SANTE..
mi raccomando, stampatevele nel cervello..
SEGNATEVI PURE QUESTA.
guarda, è proprio vero..
il movimento del corpo comporta il movimento del cervello, la creatività, ecc.
Quì da me in collina ce ne sono diversi. Poi Cesena che per le stronzate è sempre in avanscoperta è da inizio Movid che espone questi.
Ormai è tardi e poi usano la stessa tecnica sperimentata per il Movid. Chi può essere contrario per avere più morti.
infine, nella conversazione fra "fratelli", viene riportato dal Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, conosciuto negli ambienti come «Frater Jahoel»
Il tutto è stato pubblicato nel 2014
mi piacerebbe fare 20 minuti di applausi a Sertes.
anche io sono di Bologna e anche io ho votato il m5s (e me ne vergogno) fino al 2016.
sottoscrivo tutto ciò che ha detto: io Bugani lo vedevo ogni mattina prendere l'autobus.
se riesci, fagli i complimenti da parte mia.
Io ho abitato due anni, compreso il primo periodo Covid nel quartiere Savena.
Per me non era un valore positivo intossicare i miei figli tutte le mattine nel.tragitto casa scuola con le strade principali letteralmente congestionate dalle auto, l'aria irrespirabile, il pulviscolo dei motori e dei freni che creava una patina grigia sui davanzali e sulle finestre.
Non credo che questa soluzione dei 30 nell'immediato sia una soluzione, perché il percorso della ricerca di una o più soluzioni deve essere lento e graduale e molto più omnicomprensivo nella soluzione per i trasporti.
Ma delle soluzioni bisogna che iniziamo a cercarle.
Bologna quando ci vivevo, e ci ho vissuto 6 anni, facendo anche 37 km in bici per andare e tornare da lavoro, tutti i giorni con una Mountain bike scassata di 30 anni e facendomi 250 metri di dislivello era già un inferno.
Con i 30 sarà un inferno x 2.
Ma almeno non devo temere che se mio figlio mi scivola mentre attraverso la strada perché ha visto una pietruzza che ha visto per terra, vorrà il rischio di essere investito da quello che di turno crede di essere il più figo ed il più furbo e sfreccia per i viali.
Poi sulla direzione della lotta è sempre potenzialmente da riscrivere e ripensare ogni giorno.
Ma personalmente, è da quando sono adolescente che mi pongo questi pensieri e tentò, almeno individualmente, di trovare delle soluzioni, per quello che posso.
Bisogna stare attenti in questa fase a non fare lotte reazionarie, solo perché altri ci sbandierano possibili soluzioni cercandone un tornaconto.
Semmai prendo la soluzione, per quel che è fattibile e potenzialmente fruibile, e distruggo il loro tornaconto, possibilmente redistribuendolo.
Ero venuto per commentare l'articolo di Sertes, ma subito vengo travolto dai ricordi. Mesi interi a leggere paper, FOIA, dati ACARS sul 9/11. Scontri durissimi con gli ufficialisti sul Pentagono, sul crollo del WTC2. Ancora ricordo la tesi di Attivissimo, che metteva un po' di calore qui, un altro po' di calore là, 100 °C, 200 °C, no famo de più, mentre solo un piano più in basso Orio Palmer sta spegnendo le ultime sacche di incendi con gli idranti. Poi il silenzio radio. Mi tornano in mente tubo e i suoi mille altri nick, piedone70.
Thread infiniti su oro, economia, Bitcoin. Gli anarcolibertari.
Mi sovvengono nick. Alcuni di questi sono stati così importanti per me che da allora hanno cambiato profondamente il mio approccio all'analisi e alla discussione. Tuttle, che fine hai fatto? Alcuni li ho conosciuti con il loro vero nome. Altri vorrei non averli conosciuti proprio e sono finiti in un vaffanculo nella cosiddetta vita reale. E Paxtibi, che farà? Quanti battibecchi allora, eppure oggi, dopo tanti anni, ti darei ragione su molte cose. Su altre meno, ma chi se ne frega? Anche tu mi hai aiutato a crescere.
Una cosa è certa: luogocomune ha cambiato la mia vita e quella di tante altre persone. Non importa quante vittorie abbiamo ottenuto. A occhio, temo siano di più le sconfitte, ma alla fine non è quello che conta nella vita. Conta se fai o meno la differenza. Ciao Sertes, ciao grande Massimo.
DrHouse
Confermo le considerazioni e dico solo: avanti così!
Questo era il nocciolo identificativo delle rete NoGlobal internazionale, che è stata un grande punto di svolta nei movimenti di contestazione e controinformazione (o informazione non padronale) dal basso.
Si pensi ad Indymedia, chiusa e sequestrata varie volte in Italia dove chiunque poteva postare in modo anonimo info da tutto il mondo.
È stata una grande crescita politica collettiva, per chi almeno intende con politica ogni azione e discorso che si faccia, consapevolmente o meno all'interno di una comunità.
Mi domando chi oggi si lamenta della censura se sia minimamente a conoscenza della repressione che hanno fatto i governi ad Indymedia, e si siano allora "indignati" come fanno oggi.. ( un poco come il 7 ottobre.. non è che la storia inizi da lì.. c'è stato un prima) ed invito chi non conoscesse quell'esperienza (con i suoi pro e contro, come tutte le cose) ad informarvisi.
Poco mi interessa se "quelli di Davis" abbiano rifatto loro lo slogan sopra riportato.
Certo la cosa sarebbe da eviscerare e tematizzate, e reimpossessarcene, e tentare di non archiviare il concetto, potremmo dare ulteriori punti a loro favore.
Tutto qui.
Grazie cmq Sertes, molte cose sono interessanti.
Buona lotta todos!
Di solito i lupi cacciano dove le pecore sono abbondanti. Sarà un caso che i lupetti del wef scelgano spesso l'italia?
E' un debito di riconoscenza, dato che la UE, come oggi la conosciamo, la si deve proprio alle idee delle elite italiche?
Sarà l'indole da "italiani brava gente"?
Sarà quel che sarà, ma l'esperienza mi insegna, che quando i cetrioli iniziano a volare basso, l'italiano è sempre prono..ops..pronto ad accogliere passivamente il nuovo che avanza. Occhio, in questi giorni, vedo magnificare le gesta degli agricoli, che lottano contro i filantropi. CAZZATE. Si sono messi in moto solo quando, gli hanno negato, le regalie, sul carburante. E ciò denota sempre il solito atteggiamento, il diesel aumenta? E a me che me ne frega, tanto mi danno i contributi!
Ora che li tolgono anche a loro, capiscono cosa significhi pagare 1 litro di gasolio 2.30 euro ( 4 mila 450 lire, per chi non lo sapesse, per i buumer che conoscono solo l'euro, ai miei tempi con 5 mila lire andavi in pizzeria il sabato sera) frignano, e spargono letame. Finirà come coi forconi. Ve li ricordate i forconi? Che fino hanno fatto i forconi? A sto punto ritengo che quelli di davos abbiano ragione, e fanno bene a fare ciò che fanno.
Perchè loro sono loro, e noi non siamo un caXXo.
Un abbraccione.
Massimo
Bologna laboratorio del WEF
Ci sono due regole non scritte che vigono in itaglia da secoli.
La 1ma l'hai citata tu: "tanto ammè, che 'mme frega?". Finchè capita agli altri e a noi (purtroppo è un "noi") non ci tocca, nessuno si muove.
La 2da è: "Non l'ho deciso io. Io ho solo seguito le direttive." allontanando la responsabilità delle scelte disoneste e liberticide adottate.
La direttiva Bologna 30, che diventerà presto o tardi Italia 30, non è farina (crusca) del sacco del sindaco di Bologna ma dell'UE, in nome della fantomatica, inesistente e soprattutto inutile "salvaguardia del pianeta dal surriscaldamento globale" (Sono milioni di anni che la temperatura della Terra sale e scende indipendentemente da chi la calpesta e cosa fa. E' un fenomeno naturale che l'uomo non può cambiare ne arrestare).
Tra qualche mese uscirà la famigerata riforma dell'OMS, che le conferirà poteri dittatoriali su tutti i paesi del mondo ($chillanza ha già pronta in mano la Mont Blanc) e subito dopo che i paesi si saranno appecorati calandosi le braghe, qualunque provvedimento dittatoriale liberticida sanitario sarà firmato con la frase: "lo ha detto l'OMS."
Invece usare 8 topi in uno studio per l'autorizzazione alla terza dose di farmaco-fogna-mRna va benissimo!! Ce la caliamo senza obbiettare!!
GENOVA 30
#52 Sertes2024-02-01 09:19
Ci provassero a Genova.
Limite del 30 km/h in città, Toti: "No a decisioni estreme e ideologiche"
Zone 30 Km/h a Genova, Campora: “Il Comune manterrà quelle esistenti e lavorerà per farne di nuove”
Come ho già detto in un altro post quelle esistenti fino a ieri non c'erano.
Questa è Via Perlasca. Oggi, sotto al cartello triangolare "doppio senso di circolazione" è spuntato un bel limite a 30 km/h e non è l'unico lungo tutto il rettilineo (non ho fatto la foto ma è così, fidatevi)
Ecco come è Via Perlasca dieci metri più avanti.
google.com/.../...
Questo è un'altro tratto di strada dove sono spuntati altri cartelli "esistenti" 30 km/h (visti di recente).
google.com/.../...
Come dice il saggio "non c'è male che non sia anche un bene (per chi fa il male)"
Ottimo articolo, che condivido con una rapidissima divagazione intorno al tuo spunto su Grillo e 5stelle:
io non identificherei la figura di Beppe Grillo con quella del “movimento” da egli stesso creato, per due ragioni:
- Grillo ha preparato la strada, ma non è mai entrato direttamente in politica con un incarico.
- l’eredità che ha lasciato Grillo, nel bene e nel male, comprende un’enormità di spettacoli e comizi in cui rivelava e spiegava le manipolazioni di un sistema marcio e corrotto per ingannare i suoi sudditi, dai vaccini alla sovranità monetaria, tutte cose che nessun Di Maio o Fonde si è mai sognato nemmeno di pensare.
In altre parole, Beppe Grillo qualcosa , anzi moltissimo, di buono l’ha fatto, a differenza della mostruosa creatura di merde in moVimento.
Chiusa parentesi.
ilparagone.it/.../...
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Murales a Bologna (notare in basso a destra)
bolognatoday.it/.../...
Confermo Charlie: a Genova i cartelli spuntano come funghi anche in posti dove i pedoni non li vedi nemmeno col binocolo...