Nei giorni scorsi Franco Fracassi ha diffuso la notizia del documento del Ministero dell’Intelligence israeliano nel quale si pianifica la pulizia etnica di Gaza, con relativo trasferimento di tutti i suoi abitanti in Egitto. Ne ha parlato anche il blog di Pepe Escobar [grazie a Komax per la segnalazione]. Fracassi ha fatto una traduzione italiana del documento originale (Franco conosce un pò di ebraico, e si è aiutato con Google). La traduzione quindi potrebbe non essere precisa al 100%, ma il senso del documento traspare chiaramente. Eccolo:

13 ottobre 2023 - UN PIANO PER IL REINSEDIAMENTO E LA RIABILITAZIONE DEFINITIVA IN EGITTO DELL'INTERA POPOLAZIONE DI GAZA: ASPETTI ECONOMICI

Attualmente esiste un’opportunità unica e rara per evacuare l’intera Striscia di Gaza, in coordinamento con il governo egiziano. Questo documento presenterà un piano sostenibile con un’elevata fattibilità economica, che ben si allinea con gli interessi economici e geopolitici dello Stato di Israele, dell’Egitto, degli Stati Uniti e dell’Arabia Saudita. Una sintesi di un piano immediato, realistico e sostenibile per il reinsediamento umanitario e riabilitazione della popolazione araba della Striscia di Gaza.

Nel 2017, è stato riferito che ci sono circa 10 milioni di unità abitative sfitte in Egitto, di cui circa la metà sono costruite e l’altra metà sono in costruzione. Ad esempio, nelle due più grandi città satellite del Cairo, "Il 6 ottobre" e "Il 10 di Ramadan", c'è un'enorme quantità di appartamenti costruiti e vuoti di proprietà del governo e di privati, ​​e aree edificabili sufficienti ad ospitare circa 6 milioni di abitanti. La maggior parte della popolazione locale non riesce ad acquistare gli appartamenti nonostante il prezzo molto basso (solo tra 150 e 300 dollari al metro quadrato). Anche se lo stock di appartamenti vuoti cambia nel tempo, sembra rimanere molto grande e disponibile per essere abitato da tutta la popolazione di Gaza.

Il costo medio di un appartamento di 3 locali, con una superficie di 95 metri quadrati per una famiglia media di Gaza composta da 5,14 persone, in una delle due città sopra indicate, è di circa 19.000 dollari, tenendo conto dell’estensione attualmente conosciuta dell’intera popolazione. Vivono nella Striscia di Gaza circa 1,4-2,2 milioni di persone, e si può stimare che l’importo totale che sarà necessario trasferire all’Egitto per finanziare questi progetti sia dell’ordine di 5-8 miliardi di dollari. L’importo riflette un valore compreso solo tra l’1% e l’1,5% del PIL dello Stato di Israele e può essere facilmente finanziato dallo Stato di Israele, anche senza alcun aiuto internazionale.

Come verrà spiegato nel prossimo paragrafo, l’immissione di uno stimolo immediato di questa portata nell’economia egiziana fornirebbe un beneficio enorme e immediato al regime di al-Sisi. Queste somme di denaro, in rapporto all’economia israeliana, sono minime. Se questo aiuta a spostare il problema verso l’Egitto, è anche possibile raddoppiarle, triplicarle e addirittura quadruplicarle per risolvere la questione della Striscia di Gaza, che da anni rappresenta un ostacolo alla pace, alla sicurezza e alla stabilità, non solo nella Striscia di Gaza, ma anche in tutto il mondo: investire alcuni miliardi di dollari (anche se si tratta di 20 o 30 miliardi di dollari) per risolvere questo difficile problema è una soluzione innovativa, economica e sostenibile.

In questo contesto, è opportuno ricordare che lo Stato di Israele ha speso circa 200 miliardi di shekel in meno di un anno per curare l’epidemia di Corona. Non c’è motivo di ritenere che non saremmo in grado di permetterci un pagamento immediato di 20-30 miliardi di shekel, che è fondamentalmente una sorta di pagamento per l’acquisto della Striscia di Gaza, al quale possiamo comunque aggiungere molto valore nel tempo, dato che si tratta effettivamente di un investimento molto utile per lo Stato di Israele.

Le condizioni del territorio di Gaza, simili a quelle dell’area di Gush Dan, consentiranno in futuro alloggi di alta qualità per molti cittadini israeliani, e di fatto espanderanno l’area di Gush Dan fino al confine con l’Egitto. Darà anche un enorme impulso agli insediamenti nel Negev.

CONTESTO ECONOMICO - EGITTO: Il 16/12/2022 il Fondo Monetario Internazionale ha approvato un prestito di salvataggio di 3 miliardi di dollari per l’Egitto, a fronte dell’aggravarsi della crisi economica che attraversa (nel 01/2023 l’inflazione in Egitto è salita al 26,5%), ma è legato a condizioni e riforme draconiane nell’economia egiziana. Sebbene il FMI abbia raccomandato di passare a un tasso di cambio flessibile, si prevede che questo approccio aggraverà l’inflazione e peggiorerà addirittura i problemi relativi al costo della vita.

Dal 03/2022, la sterlina egiziana ha perso circa la metà del suo valore (il tasso di cambio ufficiale del dollaro è aumentato del 95%, da 15,7 a 30,7 sterline per dollaro, molto meno del tasso del mercato nero), e questo deprezzamento del valore della valuta ha già danneggiato l’economia egiziana, gonfiando notevolmente i costi di importazione di prodotti alimentari nel Paese (circa il 70% della popolazione egiziana che vive con un reddito di pochi dollari al giorno, sopravvive comprando pane e prodotti di prima necessità sovvenzionati dal governo ). Il settore privato in Egitto fatica a riprendersi, e la sua produzione è in costante calo da 26 mesi consecutivi.

Alla luce di questi dati, le raccomandazioni del FMI incontrano una forte opposizione e, allo stesso tempo, la loro attuazione appare altamente improbabile, dato il rischio che rappresentano per la stabilità del regime di al-Sisi. Sembra che il governo egiziano intenda vendere le sue partecipazioni in 35 società statali a investitori strategici entro la fine del 06/2024, quando al momento di scrivere queste righe, è stato raccolto un importo di circa 5 miliardi di dollari, con ulteriori 5 miliardi di dollari da essere raccolti.

"Se il governo egiziano riuscisse a promuovere il piano di emissione e ad assicurarsi ulteriori finanziamenti dai paesi del Golfo o da altri partner, la banca centrale egiziana adotterà una politica di cambio più flessibile", ha detto l'economista Hani Abdul-Fathuh ad Ahram Online.

Il debito dell'Egitto è pari al 6% del PIL per l'anno fiscale 2022-2023, con un rapporto debito/PIL stimato al 95,6% in questi anni, con un PIL di 9,8, pari a circa 318,23 miliardi di dollari. Il valore del deficit netto delle attività estere dell'Egitto ha raggiunto i 26,34 miliardi di dollari nel 07/2023. (Il valore del deficit netto in attività estere riflette il valore netto delle attività estere possedute dalle banche statali meno le loro passività estere.)

Il regime di al-Sisi deve affrontare forti pressioni per ripagare i propri debiti, a fronte della scarsa fiducia degli investitori. Inoltre, il 05/10/2023 l'agenzia di rating Moody's ha abbassato il rating del credito dell'Egitto da B3 a CAA1, il che significa che i debiti del governo egiziano sono un "rischio significativo". Si tratta del punteggio più basso mai assegnato all'Egitto.

La Cina è il quarto creditore più grande del governo egiziano, con un credito di 7,8 miliardi di dollari al 06/2023. L'Egitto prevede di ricevere un prestito del valore di circa mezzo miliardo di dollari in obbligazioni, costituite principalmente da yuan cinesi, per aiutarlo ad adempiere ai propri obblighi. La maggior parte del finanziamento del progetto “Egypt New Capital”, che prevede il trasferimento di tutti gli uffici governativi in ​​una nuova città con processi di costruzione avanzati nel deserto a est del Cairo e vitale per Sisi, proviene da prestiti e commissioni cinesi stimati in 4 miliardi di dollari, con rendimenti elevati e enormi pagamenti di rimborso che l’Egitto ha già difficoltà a fronteggiare. Pertanto, anche la Cina ha iniziato a mostrare cautela nell’investire in Egitto alla luce delle sfide finanziarie che quest’ultimo si trova ad affrontare. Tuttavia, anche se la Cina decidesse di iniziare a ridurre i propri investimenti, vorrebbe comunque che il progetto “Egypt New Capital” e altri progetti venissero completati.

La Cina è attualmente concentrata sulle relazioni con gli Stati del Golfo, mentre la sopravvivenza economica dell'Egitto è una questione importante per quest'ultimo. In uno scenario in cui l’Egitto sarà profondamente indebitato nei confronti della Cina, si creeranno conseguenze geopolitiche significative ed estese per la regione. Ciò è motivo di grande preoccupazione per gli Stati Uniti, perché il mancato rispetto da parte dell’Egitto dei suoi obblighi nei confronti della Cina e, di conseguenza, l’acquisizione da parte della Cina di asset strategici in Egitto, sarà un disastro strategico per gli Stati Uniti.

Anche altri creditori dell’Egitto, come Germania, Francia e Arabia Saudita, non vogliono assistere ad un fallimento totale dell’economia egiziana, quindi anch’essi avranno un incentivo a mantenere l’economia egiziana fuori dall’acqua, anche attraverso investimenti israeliani, con la riabilitazione dell'intera popolazione di Gaza negli appartamenti esistenti in Egitto.

Per i paesi europei, e in particolare per quelli dell’Europa occidentale, il trasferimento dell’intera popolazione di Gaza in Egitto e la sua riabilitazione, riducendo significativamente il rischio di immigrazione clandestina nel loro territorio, rappresenta un enorme vantaggio. Si prevede che anche l’Arabia Saudita trarrà notevoli benefici dalla mossa perché l’evacuazione della Striscia di Gaza significa l’eliminazione di un importante alleato dell’Iran e un enorme contributo alla stabilità della regione, offrendo quindi la possibilità di promuovere la pace con Israele senza continue interferenze dall'opinione pubblica locale,
a causa dei continui e ripetuti scontri che accendono il fuoco dell’odio contro Israele.

Inoltre ci sono paesi, come l’Arabia Saudita, che hanno bisogno di personale qualificato nell’edilizia, come gli abitanti di Gaza. L’Arabia Saudita sta costruendo grandi progetti e la città del futuro Naum, e questo potrebbe essere un incrocio di interessi anche a questo livello. Si può presumere che non pochi residenti di Gaza coglierebbero al volo l’opportunità di vivere in un paese ricco e avanzato piuttosto che continuare a vivere in povertà sotto il dominio di Hamas.

Questo accordo tra Egitto e Israele potrà essere raggiunto entro pochi giorni dall'inizio del flusso di immigrati da Gaza verso l'Egitto attraverso il valico di Rafah. Già oggi sono centinaia di migliaia gli abitanti di Gaza che desiderano lasciare la Striscia.

L’IDF deve creare le giuste condizioni affinché la popolazione di Gaza possa immigrare in Egitto, con la cooperazione dell’Egitto dall’altra parte del confine. Inoltre, la chiusura della questione di Gaza garantirà un’offerta stabile e maggiore del gas israeliano all’Egitto e la sua liquefazione, nonché un maggiore controllo da parte delle compagnie egiziane sulle riserve di gas esistenti davanti alle coste di Gaza, insieme al trasferimento di Gaza, svuotata dei suoi abitanti, allo Stato di Israele. La popolazione totale di Gaza, circa 2 milioni di abitanti, costituisce complessivamente meno del 2% del totale della popolazione egiziana, che già oggi comprende 9 milioni di profughi. Una goccia nell'oceano.

Il video di Fracassi che parla del documento

La notizia uscita su un canale twitter israeliano

Comments  
Scusate, forse mi è già stato risposto ma evidentemente ma la sono persa nei meandri della memoria.

Perchè tanto accanimento per accaparrarsi un territorio minuscolo? Cosa c'è di tanto appetibile nella "striscia" da giustificare una pulizia etnica?
CHARLIEMIKE:

Quote:

Perchè tanto accanimento per accaparrarsi un territorio minuscolo? Cosa c'è di tanto appetibile nella "striscia" da giustificare una pulizia etnica?

Eretz Israel.
L'altro giorno quando avevo postato il link del video di Fracassi nel thread "L'ambasciatore Massari ha mentito?"avevo parlato di pratica da quarto reich da parte della banda netanyahu, ora ne sono sempre piu' convinto, nel terzo reich gli ebrei che se lo poterono permettere espatriarono dalla Germania su "invito" di goebbels, ora la pratica riveduta e corretta viene nuovamente eseguita.
Per quanto riguarda le dichiarazioni di hamas sul coinvolgimento dell'italia nell'operazione di pulizia etnica perpretata da israele, sa tanto di avvertimento del mossad su eventuali attentati se l'opinione pubblica continua a essere contraria alla politica della banda netanyahu, avvertimento con manina operativa come del resto il mossad ha sempre fatto in questo paese, addirittura prendendo contatti con le b.r. dell'epoca , parola di Franceschini, contatti che furono subito interrotti dallo stesso e da curcio, coincidenza vuole che tempo dopo i due vennero arrestati e al comando delle b.r. rimase il solo moretti.

Quella volta che Mario Moretti per "sbaglio" disegnò la stella di Davide





Leggermente ot ma non troppo visto che anche in italia israele contava e conta su appoggi inaspettati ;-)

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
#1 CharlieMike

Quote:

Cosa c'è di tanto appetibile nella "striscia" da giustificare una pulizia etnica?

Dal video e nell'articolo postato da Massimo, Fracassi parla anche dei giacimenti di gas presenti in gran quantita' davanti le coste di Gaza, gas che i Palestinesi si possono scordare di estrarre e vendere,visto che anche per questo la banda netanyahu dice che li e' tutto suo.

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
#4 starburst

Molto più convincente la motivazione di Massimo (eretz Israel) che non questioni economiche e nemmeno geopolitiche. Sono degli esaltati, nelle loro teste c'è soltanto che quella è la loro terra

Quote:

Perchè tanto accanimento per accaparrarsi un territorio minuscolo? Cosa c'è di tanto appetibile nella "striscia" da giustificare una pulizia etnica?

Oltre alle motivazioni geopolitiche di arginamento della Cina, descritte nell'articolo, c'è anche il tema di costruire un nuovo canale che faccia concorrenza e praticamente renda obsoleto il canale di Suez.
Viene spiegato in questo video di 2 minuti:

www.tiktok.com/.../7296202605863259434

Qui la pagina wikipedia relativa al progetto:

en.wikipedia.org/wiki/Ben_Gurion_Canal_Project

Guarda che curva che deve fare per evitare Gaza
# 5 albrom

Quote:

Molto più convincente la motivazione di Massimo (eretz Israel) che non questioni economiche e nemmeno geopolitiche.

Beh che a un ebreo non importi delle motivazioni economiche mi pare un po fuori dal mondo e dalla storia, poi ho scritto "anche", il che vuol dire che ci sono altre implicazioni,anche quella dell'esaltazione, esaltazione che non ridurrei a semplice psicopatia, sbaglieremmo a considerarli solo esaltati.

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
#4 starburst3

E' vero, Fracassi parlava di giacimenti di gas che i Palestinesi avrebbero voluto utilizzare, ma che non gli è mai stato concesso.
E ancora...
Questo documento diceva che se vogliamo sopravvivere dobbiamo "uccidere uccidere uccidere, tutto il giorno tutti i giorni"...prosegue il documento, l'unica preoccupazione è come gli uomini che dovranno compiere la mattanza dovranno tornare a casa senza traumi!!!
Cit Sertes

Esatto

I giacimenti di gas di Gaza dietro le cause ufficiali e dichiarate dell’invasione della Striscia

Quote:

... Tuttavia, Gaza Marine è rimasta bloccata, impedendo ai palestinesi di sfruttare le ricchezze naturali di cui hanno a disposizione. A questo punto l’Autorità Palestinese ha preso un’altra strada. Il 23 gennaio 2014, nell’incontro tra il presidente palestinese Abbas e il presidente russo Putin, si è discussa la possibilità di affidare lo sfruttamento del giacimento di gas nelle acque di Gaza alla russa Gazprom, come rende noto l’agenzia Itar-Tass, sottolineando che Russia e Palestina intendono rafforzare la cooperazione nel settore energetico. In questo quadro, oltre allo sfruttamento del giacimento di Gaza, era previsto lo sfruttamento di un giacimento petrolifero vicino alla città palestinese di Ramallah in Cisgiordania. Nella stessa zona la società russa Technopromexport era pronta a partecipare alla costruzione di una centrale termoelettrica con una capacità di 200 MW. La formazione del nuovo governo palestinese di unità nazionale il 2 giugno 2014 ha rafforzato la possibilità che l’accordo tra Palestina e Russia si concretizzasse.Dieci giorni dopo, il 12 giugno, i tre giovani israeliani furono rapiti e ritrovati uccisi il 30 giugno: l’esatto casus belli che scatenò l’operazione “Barriera protettiva” contro Gaza. Operazione che rientrava nella strategia di Tel Aviv, volta a impadronirsi anche delle riserve energetiche dell’intero bacino orientale, comprese quelle palestinese, libanese e siriana, e di quella di Washington che, sostenendo Israele, mirava al controllo dell’intero Medio Oriente, impedire alla Russia di riconquistare influenza nella regione. Una miscela esplosiva, le cui vittime sono state ancora una volta i palestinesi. ...

www.farodiroma.it/.../

articolo del 2021:


Pubblicato il 24/06/2021 di Rosario - Invictapalestina
Le risorse di petrolio e gas dimenticate della Palestina


Foto di copertina: Una bandiera israeliana sventola sul giacimento di petrolio e gas naturale di Meged. Israele dice che il campo si trova a ovest della linea dell’armistizio del 1948, ma la maggior parte del bacino si trova sotto il territorio palestinese occupato dal 1967 (Foto: David Silverman/Getty Images)


Quote:

.... Un mezzo trascurato per generare queste entrate sarebbe quello di destinare alla Palestina la sua giusta quota di benefici delle riserve di petrolio e gas naturale nei territori occupati e nel Mediterraneo orientale, che sono attualmente sfruttati solo da Israele. Un recente studio della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) sottolinea che le nuove scoperte di gas naturale nel bacino del Levante sono nell’ordine di 122 trilioni di piedi cubi (35.300 piedi / 1 metro cubo), mentre il petrolio recuperabile è stimato a 1,7 miliardi di barili (1 barile=159 litri). Queste riserve offrono l’opportunità di distribuire e condividere circa 524 miliardi di dollari (440 miliardi di euro) tra le diverse parti della regione. L’occupazione militare israeliana dei territori palestinesi occupati dal 1967 e il blocco della Striscia di Gaza dal 2007 hanno impedito al popolo palestinese di esercitare qualsiasi controllo sulle proprie risorse di combustibili fossili, negandogli le entrate fiscali e di esportazione tanto necessarie e lasciando l’economia palestinese sull’orlo del collasso. ...

www.invictapalestina.org/archives/43192

con la fame di gas e petrolio che c'è in occidente dopo l'orgoglioso distacco dalle forniture russe, non c'è da sorprendersi se l'appoggio a israele nel genocidio da parte dell'europa e dei soliti noti sia dovuto anche alla volontà di avere un gestore democraticamente affidabile in zona, o vorrete mica che i palestinesi affidino a Putin e Gazprom il compito di estrarre gas e petrolio per loro? dio ha promesso loro ogni bene, gli altri, che se ne vadano altrove

Quote:

L’IDF deve creare le giuste condizioni affinché la popolazione di Gaza possa immigrare in Egitto, con la cooperazione dell’Egitto dall’altra parte del confine. Inoltre, la chiusura della questione di Gaza garantirà un’offerta stabile e maggiore del gas israeliano all’Egitto e la sua liquefazione, nonché un maggiore controllo da parte delle compagnie egiziane sulle riserve di gas esistenti davanti alle coste di Gaza, insieme al trasferimento di Gaza, svuotata dei suoi abitanti, allo Stato di Israele. La popolazione totale di Gaza, circa 2 milioni di abitanti, costituisce complessivamente meno del 2% del totale della popolazione egiziana, che già oggi comprende 9 milioni di profughi. Una goccia nell'oceano.

come già detto sopra da altri..
se la striscia è riconosciuta come entità statale a livello internazionale, a chi appartiene il giacimento d gas al largo di gaza??

secondo me i sionisti non ci dormono la notte..
Albrom ha scritto:

Quote:

Molto più convincente la motivazione di Massimo (eretz Israel) che non questioni economiche e nemmeno geopolitiche. Sono degli esaltati, nelle loro teste c'è soltanto che quella è la loro terra

Guarda che la religione è l'oppio dei popoli, mica dei governanti!
Con l'Antico Testamento puoi convincere un carrista a sparare su un campo profughi, e un pilota a bombardare un ospedale, ma chi pianifica da anni queste operazioni non è certo un esaltato, quanto uno calmo e spietato.

Quote:

#1 CharlieMike
Perchè tanto accanimento per accaparrarsi un territorio minuscolo? Cosa c'è di tanto appetibile nella "striscia" da giustificare una pulizia etnica?

L'unica spiegazione che fa senso a me, e' che ci sia veramente una elite zionista che vede l'intera questione sotto il punto di vista religioso, escatologico (indipendentemente se la loro interpretazione sia corretta o meno)

Questo spiegherebbe anche il commento di Netanyahu quando ricorda gli "Amalek" ("You must remember what Amalek has done to you, says our Holy Bible")
Grazie a Komax per i link sul gas, e grazie a Sertes per la storia del canale Ben Gurion. Non la sapevo.

(Certo che questo sito è formidabile, come fonte di informazioni! Vi conosco da poco, ma vi metterò fra i miei favoriti :-D ).
Nell' era dei social non è più così facile, ora è tutto visibile, 30 anni fa Sabra e Shatila rimase nascosta alla massa, ci volle "ce lo dissero le mosche" per scoprilo, oggi no, oggi tutti sanno di quello che sono capaci e dell inferno che hanno scatenato, e questo è niente, Netanyahu ha gettato la maschera e sta attirando un odio globale verso il suo popolo, e questi lo dovrebbero capire, perché saranno loro a subirne le conseguenze, e se pure sposti milioni di palestinesi in Egitto la storia non finirà, anzi nel caso la comunità palestinese riuscisse poi ad organizzarsi all interno di uno stato di fatto, allora i guai ricominceranno più di prima. Bravo Netanyahu, oggi 4 razzi li contrasti, domani l Egitto a guida palestinese chi lo sa
#12 Sertes
esatto,i padronni sanno bene che le religioni sono fiabe(le hanno inventate loro)
troppa gente ancora non lo ha capito,povera umanità intortata

la creazione di israele non è religiosa ,ha uno scopo ben preciso in quella parte del mondo
#6 Sertes
Questa del canale BenGurion è una bomba. Un altro tassello.


Quote:

Guarda che la religione è l'oppio dei popoli, mica dei governanti!
Con l'Antico Testamento puoi convincere un carrista a sparare su un campo profughi, e un pilota a bombardare un ospedale, ma chi pianifica da anni queste operazioni non è certo un esaltato, quanto uno calmo e spietato.

Sottoscrivo ogni parola.
Sulla questione delle motivazioni, una cosa (Eretz Israel) non esclude l'altra (interessi economici). Nella testa del sionista è tutto perfettamemnte armonico: questa terra ci spetta per diritto divino, E QUINDI abbiamo pieno diritto di sfruttarla come più ci aggrada.

Poi è chiaro che il leader politico faccia leva sulla questione religiosa, per portare avanti la sua agenda. Ma anche lui ci crede, nella sua testa. Sono tutti figli di Jabotinsky.
Altro video molto interessante di Fracassi dal titolo .....cos'e' successo realmente il 7 ottobre 2023? Fatti messi in dubbio dalla stampa israeliana! Giornalisti italiani dove siete?
Altro che 11 settembre, se confermate le inchieste dei giornalisti del posto, potremmo parlare di 7 ottobre israeliano...quello vero.
t.me/Franco_Fracassi/3753

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
Cit. Sertes:


Quote:

Guarda che la religione è l'oppio dei popoli, mica dei governanti!
Con l'Antico Testamento puoi convincere un carrista a sparare su un campo profughi, e un pilota a bombardare un ospedale, ma chi pianifica da anni queste operazioni non è certo un esaltato, quanto uno calmo e spietato.

Geniale. Dovremmo ricordarcelo più spesso.

Anche quando ci "sentiamo in colpa" per le scelte all'ONU, ecc.: mai confondere i governanti con il popolo.

Mai dire "l'Italia si è astenuta ..." ecc. ecc., ma "Chi governa l'Italia sostiene Israele. Gli italiani no."

Noi siamo il popolo, chi governa è un'altra cosa.

Quote:

Pulizia etnica di Gaza: ecco il piano originale


La grande "democrazia" del Medio Oriente...


Quote:

il ministro del Patrimonio israeliano Amihai Eliyahu:

"Gaza Nord è più bella che mai.

Fare esplodere e spianare tutto, è un piacere per gli occhi..

"Dopo aver finito, assegneremo le terre di Gaza ai soldati combattenti e ai coloni che vivono a Gush Katif ".


t.me/nicolaililin/8536
twitter.com/.../1720018154473054554
twitter.com/Naramsit/status/1720001633789018262

mentre la vostra Meloni e' alle prese con i burloni russi Vavan e Lexus che le hanno procurato un sonoro scivolone, cito dal testo pubblicato da Ria Novosti: "Inoltre, ha affermato (Meloni) che Kiev ha il diritto di glorificare il nazismo."
ria.ru/20231102/italiya-1906895414.html
-
dicevo mentre l'Italia e' alle prese con i burloni, fuori il mondo americano dedica il suo tempo a cambiare la cartina geografica del medio oriente.

Quote:

#22 audelmar

basterebbe mettere sotto le svastiche la scritta certified by Kant e ce passa la paura a tutti... :pint:
#6 Sertes
Diciamo che sono partiti gli espropri per aprire il nuovo cantiere.
#21 redribbon

quello che stanno facendo a gaza lo faranno in futuro nel resto del mondo,quando gli schiavi diventano biricchini li silenziano,siamo 8miliardi,non sono più in grado di gestire gli schiavi(anche intortandoli)
audelmar ha scritto:

Quote:

cito dal testo pubblicato da Ria Novosti: "Inoltre, ha affermato (Meloni) che Kiev ha il diritto di glorificare il nazismo."

Terribile
Se questa fosse confermata, è da dimissioni...

Nel qual caso direbbero che Giorgia aveva capito lo scherzo ed è stata al gioco
Mondo all' in contrario:
I nazisti cantano "bella ciao" ed i sionisti parlano come Adolf Hitler.
#14 redazione
grazie a Te per i ringraziamenti e per offrire lo spazio per certe opportune osservazioni che ad "alcuni" potrebbero risultare indigestamente inopportune, spezzo un bicchiere, alla Russa, alla tua salute :pint: ;-)
cmq, per la segnalazione, non mi devi ringraziare, ritengo più che altro un obbligo morale dover fare certe segnalazioni, nulla di che, dunque; quanto al nostro buon @Sertes, se proprio devono gli israeliani di ottima volontà scavare un qualche canale, penso possano aver bisogno di pale, allora forse dovrebbero rivolgersi ai maggiori esperti mondiali nell'utilizzo anche bellico e produzione di siddetti utilissimi attrezzi, ovvero i Russi; dunque, ve li vedete gli israeliti pale alla mano a scavarsi la fossa da soli? io un po' sì e un po' no, in fin dei conti ricchi sono, forse come se non più dei faraoni e a qualcun'altro daranno bene l'incarico di scavare; non so voi, ma io ci vedrei bene una qualche impresa italiota impiegata nell'opera, tecnologicamente superavanzatissima, con pale, badili e sinanche picconi nonchè, udite udite, picconatori di professione a profusione...
#27 Leo Somnolentus
bella ciao possono anche cantarla, io, fossi donna, un nazista che, seppur ambiguamente, dichiara di leggere (che non vuol dire capire.....) Kant, non lo vorrei neppure morto; quanto ai sionisti, probabile che sulla questione della razza eletta siano stati proprio loro a ispirare Adolfo Baffetti
che poi sia un mondo all'incontrario di quello che dovrebbe logicamente essere, purtroppo concordo.
#14 redazione 2023-11-02 11:12
(Certo che questo sito è formidabile, come fonte di informazioni! Vi conosco da poco, ma vi metterò fra i miei favoriti :-D ).

#&#
Stanza e Ambiti: luogocomune ,non solo Sole e Luna, un sito per tutte le stagioni. Pubblicità Progresso. Prenotazioni in corso 2024.
#26 Sertes

Quote:

Nel qual caso direbbero che Giorgia aveva capito lo scherzo ed è stata al gioco

L'ipotesi è stata già da ieri (e non tanto velatamente) avanzata in una delle tante cloache televisive da un giornalista (credo Padellaro).
Non sono affatto sorpreso. Dopo la prima settimana avevo un sospetto che era iniziata una mattanza intenzionale, un genocidio, e passata la seconda settimana ne avevo la certezza.

Chi è sorpreso vive fuori dalla realtà e questa è l'ultima goccia per rendersene conto, altrimenti è incurabile e non lo capirà mai.

Questo è il nostro mondo reale e non importa se si vive a Gaza o in Europa perché prima o poi tutti avremo lo stesso trattamento.
Per ora, l'unico vantaggio che abbiamo in Europa è che non siamo solo due milioni, ma 750 milioni, sparsi però in più di trenta paesi.

Lo dicono loro stessi che vogliono le macerie, il reset per poter ri-costruire il loro nuovo mondo con una popolazione di un miliardo d'oro.
Bisogna finalmente prenderli sul serio e agire di conseguenza.

Al primo posto c'è l'economia, le risorse, i soldi, il potere e in fondo in fondo c'è l'uomo e il suo presunto e non concesso diritto al benessere e alla libertà di... nulla.

Per noi la musica non cambia nemmeno con i Brics.
Finora non c'è nessuno al mondo che abbia voglia di mettere le cose sul binario giusto e mettere finalmente l'essere umano al primo posto.

In un mondo che ha conosciuto solo schiavitù e disuguaglianza, dove al primo posto vige da sempre la legge del più forte, capite bene che non ci può essere spazio per i sentimenti, per l'empatia, per la libertà nella sua essenza.
L'uomo è sempre stato e sempre sarà solo uno strumento per quelli che sono al di sopra di lui.

Leggi e diritti NON ESISTONO se non vengono rispettati da tutti.
L'unica VERA LEGGE che vige da sempre è la LEGGE DEL PIÙ FORTE, del più potente. Il resto sono tutte stronzate per stupidi e creduloni.

Come possiamo ancora credere di vivere in uno Stato o in un mondo di diritto quando la storia e la realtà dicono l'esatto contrario?
Quante cucchiaiate di feci bisogna mangiare per accorgersi che si sta mangiando merda?

Non è nemmeno necessario andare troppo indietro nel passato.
Nel 1947, appena due anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu firmata la Dichiarazione universale dei diritti umani, un'accozzaglia di buoni propositi senza alcun valore.

I firmatari:
Afghanistan, Argentina, Australia, Belgio, Birmania, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Costa Rica, Cuba, Danimarca, Ecuador, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Francia, Grecia, Guatemala, Haiti, Islanda, India, Iran, Iraq, Libano, Liberia, Lussemburgo, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nicaragua, Norvegia, Pakistan, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Siam, Svezia, Siria, Regno Unito, Stati Uniti d'America, Turchia, Uruguay e Venezuela.

Gli astenuti:
Arabia Saudita, RSS Bielorussa, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Polonia, Unione Sovietica, Sudafrica e RSS Ucraina.

Da quel momento in poi, milioni di persone in tutto il mondo sono state imprigionate e ammazzate per motivi politici, ci sono state guerre infinite con milioni, non migliaia, milioni di civili morti, decine e decine di colpi di stato, dottrine, dittature, genocidi e apartheid.

Nello stesso anno e ancor prima della firma, gli ebrei stavano già massacrando i palestinesi e applicando l'apartheid.

Il Sudafrica e Israele hanno collaborato e tutt'ora collaborano insieme.

In Sudafrica l'apartheid viene ufficialmente introdotta nel 1948...
L'apartheid viene definito come "una politica di buon vicinato". Nel 1956 la politica di apartheid fu estesa a tutti i cittadini di colore, compresi gli asiatici.

Negli anni sessanta, 3,5 milioni di uomini e donne nere di etnia bantu furono sfrattati con la forza dalle loro case e deportati nei "bantustan". Furono privati di ogni diritto politico e civile...


Dell'apartheid negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale non ne parliamo neanche.

E' evidente che dei palestinesi non frega un cazzo a nessuno, anzi, sono diventati un problema per tutti.
Ogni genocidio si è sempre compiuto nel silenzio di tutti. Tutti sono complici, tutti sono responsabili. Ma chi se ne frega, vi diranno tutti.

Gli americani adesso sono lì perché Israele possa finire ciò che ha iniziato e per altre mille ragioni geopolitiche.
La partita è appena cominciata. Ora tutti i paladini e sostenitori di un mondo multipolare e libero dalla tirannia hanno la possibilità di sbarazzarsi dell'oppressore una volta per tutte, ma non lo faranno perché tanto un altro prenderà il suo posto.

Non importa se la Torah parla di Yahweh o di un Babbo Natale, se è vero o falso ciò che c'è scritto. E' un manuale, un lascito, un valore, una tradizione da imporre e da osservare alla lettera, da tramandare e da portare a termine.
Biglino ne sa qualcosa e ce lo dice da anni... sterminateli tutti, chiunque essi siano.

Come sempre siamo solo spettatori, ma dovremmo pur imparare qualcosa perché prima o poi toccherà a noi.

Napolitano ce lo ricordava ogni volta che poteva... L'era della pace è finita, non c'è una guerra in Europa da ottant'anni e questo è troppo.
#32 kent12
sono d'accordo al 99.9%
"loro" ne vogliono solo mezzo milardo(hanno pure costruito un monumento dove spiegano il futuro dell'umanità,distrutto)
www.controinformazione.info/.../


Magari hanno fatto i conti senza l’oste, hai visto mai ....
#32 kent12

E' tutto molto vero, a parte che le

Quote:

stronzate per stupidi e creduloni

sono ciò che fa andare avanti il mondo.

Non c'è guerra senza pace e non c'è pace senza guerra.
Sono i famosi due lati della medaglia.

Poi, che i prossimi siamo noi Europei non c'è dubbio... l'occhio per occhio dente per dente non ci risparmierà di certo.

La storia non sa far altro che ripetersi. A questo proposito suggerisco di rispolverare le "Bagatelle per un Massacro" di Celine, un testo proibito,ufficialmente per il suo antisemitismo, in realtà per le troppe crude verità che contiene, perchè davvero, se si è aperti e senza pregiudizi, in questa disperata sfuriata contro il potere di antisemita c'è proprio poco. Come oggi, chi critica la feroce politica estera di Israele è un antisemita. E la storia si ripete...

Quote:

Grazie a Komax per i link sul gas

Mettiamo i puntini sulle i :hammer:

L'articolo l'ho postato per PRIMO io ieri sera.. :perculante:

luogocomune.net/.../...

Quella pagina è stata modificata nel 2021 e l'articolo originale è del 2014 ma non esiste piu' l' originale (ilmanifesto.it/.../il-manifesto-del-15-07-2014)
Nel 2017 (o 2014) Manlio Dinucci scriveva questo:


Quote:

Manlio Dinucci

Per capire qual è uno degli obiettivi dell’attacco israeliano a Gaza bisogna andare in profondità, esattamente a 600 metri sotto il livello del mare, 30 km al largo delle sue coste. Qui, nelle acque territoriali palestinesi, c’è un grosso giacimento di gas naturale, Gaza Marine, stimato in 30 miliardi di metri cubi del valore di miliardi di dollari. Altri giacimenti di gas e petrolio, secondo una carta redatta dalla U.S. Geological Survey (agenzia del governo degli Stati uniti), si trovano sulla terraferma a Gaza e in Cisgiordania.

Nel 1999, con un accordo firmato da Yasser Arafat, l’Autorità palestinese affida lo sfruttamento di Gaza Marine a un consorzio formato da British Gas Group e Consolidated Contractors (compagnia privata palestinese), rispettivamente col 60% e il 30% delle quote, nel quale il Fondo d’investimento dell’Autorità ha una quota del 10%. Vengono perforati due pozzi, Gaza Marine-1 e Gaza Marine-2.

Essi però non entrano mai in funzione, poiché sono bloccati da Israele, che pretende di avere tutto il gas a prezzi stracciati. Tramite l’ex premier Tony Blair, inviato del «Quartetto per il Medio Oriente», viene preparato un accordo con Israele che toglie ai palestinesi i tre quarti dei futuri introiti del gas, versando la parte loro spettante in un conto internazionale controllato da Washington e Londra.

Ma, subito dopo aver vinto le elezioni nel 2006, Hamas rifiuta l’accordo, definendolo un furto, e chiede una sua rinegoziazione. Nel 2007, l’attuale ministro della difesa israeliano Moshe Ya’alon avverte che «il gas non può essere estratto senza una operazione militare che sradichi il controllo di Hamas a Gaza». Nel 2008, Israele lancia l’operazione «Piombo Fuso» contro Gaza. Nel settembre 2012 l’Autorità palestinese annuncia che, nonostante l’opposizione di Hamas, ha ripreso i negoziati sul gas con Israele. Due mesi dopo, l’ammissione della Palestina all’Onu quale «Stato osservatore non membro» rafforza la posizione dell’Autorità palestinese nei negoziati. Gaza Marine resta però bloccato, impedendo ai palestinesi di sfruttare la ricchezza naturale di cui dispongono.

A questo punto l’Autorità palestinese imbocca un’altra strada. Il 23 gennaio 2014, nell’incontro del presidente palestinese Abbas col presidente russo Putin, viene discussa la possibilità di affidare alla russa Gazprom lo sfruttamento del giacimento di gas nelle acque di Gaza. Lo annuncia l’agenzia Itar-Tass, sottolineando che Russia e Palestina intendono rafforzare la cooperazione nel settore energetico. In tale quadro, oltre allo sfruttamento del giacimento di Gaza, si prevede quello di un giacimento petrolifero nei pressi della città palestinese di Ramallah in Cisgiordania.

Nella stessa zona, la società russa Technopromexport è pronta a partecipare alla costruzione di un impianto termoelettrico della potenza di 200 MW. La formazione del nuovo governo palestinese di unità nazionale, il 2 giugno 2014, rafforza la possibilità che l’accordo tra Palestina e Russia vada in porto.

Dieci giorni dopo, il 12 giugno, avviene il rapimento dei tre giovani israeliani, che vengono trovati uccisi il 30 giugno: il puntuale casus belli che innesca l’operazione «Barriera protettiva» contro Gaza. Operazione che rientra nella strategia di Tel Aviv, mirante a impadronirsi anche delle riserve energetiche dell’intero Bacino di levante, comprese quelle palestinesi, libanesi e siriane, e in quella di Washington che, sostenendo Israele, mira al controllo dell’intero Medio Oriente, impedendo che la Russia riacquisti influenza nella regione. Una miscela esplosiva, le cui vittime sono ancora una volta i palestinesi.

web.archive.org/.../gaza-il-gas-nel-mirino
#36 Roberto70
A Robbe' pure te! Non lo sai che aprire i link e leggerli e' una faticaccia? ;-)

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
#32 kent12

Ben scritto e tristemente condivisibile.
Solo parzialmente OT, mi capita questa tra le dita.
Rapporti tra 911 e Israele.
James Corbett si ascolta sempre volentieri
(15 minuti, sottotitoli in italiano)
t.me/buffonatedistato/6008
Il deputato USA Brian Most ha dichiarato:
"Non consiglierei agli oppositori di usare termini come "palestinesi innocenti e pacifici", che sentiamo spesso qui. Durante la seconda guerra mondiale, non abbiamo usato termini come "nazisti civili innocenti".


Palestinesi = Nazisti. Siamo a posto.
Ricapitolando, abbiamo tirato bombe su:

Quartieri residenziali
Ospedali
Chiese
Campi profughi
Agenzie ONU
Paesi vicini - Siria in particolare, Cisgiordania pure

Cosa manca?
Biden nel 1986 su Israele...

www.youtube.com/shorts/4Qc1vF4IE5g
#40 bandit 2023-11-02 16:29
Il deputato USA Brian Most ha dichiarato:
"Non consiglierei agli oppositori di usare termini come "palestinesi innocenti e pacifici", che sentiamo spesso qui. Durante la seconda guerra mondiale, non abbiamo usato termini come "nazisti civili innocenti".

_-_
Uh, amorevole, sarebbe a dire esperimento adibito finalizzato per entropia. Dubbio, ho capito bene?
Ma quindi se ho capito bene, hanno fatto i conti in tasca agli egiziani, dicono che essendo con le pezze al culo vorrebbero abusare di loro, mandando i sopravvissuti, nelle loro città che hanno un sacco di case sfitte, neanche nel Sinai ma via proprio.
Mi sembra un testo farneticante e che apre a scenari pericolosi e sarebbe un grave precedente, poiché non solo viene espropriata Gaza ma anche le proprietà pubbliche e private egiziane, pagando per carità però mi sembra un delirio di onnipotenza
#40 bandit
#43 Pavillion

Brian Most è uno che nonostante abbia le gambe amputate per una mina in Afganistan, aveva poi chiesto (e ottenuto) di entrare nell'IDF nei servizi sedentari. Un vero fan di Israele. Farà carriera in politica.
thehill.com/.../...
Russi e conflitto in Palestina: come la pensano?

Secondo un sondaggio pubblicato oggi su un campione di 1500 persone il 73% ha risposto che non si sente di prendere nessuna posizione riguardo il conflitto, rimanendo neutrale. Il 10% supporta la Palestina ed il 9% Israele.

Quasi il 40% degli intervistati ha saputo dare una spiegazione, su quale secondo loro sia la causa del conflitto. Un 5% ha attribuito la responsabilità ad Israele ed un 3% ad Hamas.

t.me/donbassitalia/18669
#26 Sertes
#31 eco3

Meloni e lo scherzo telefonico dei due comici russi, per il sottosegretario Mantovano “la premier l’ha capito subito”



Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega ai servizi, Alfredo Mantovano, intercettato nei pressi di Palazzo Chigi, oppone il silenzio alle domande dei cronisti su come sia stato possibile che due comici russi siano riusciti ad arrivare a parlare telefonicamente con la presidente del Consiglio, spacciandosi per il Presidente della commissione dell’Unione Africana Moussa Faki. Mantovano risponde solo ad una domanda. Quando avete capito che non si trattava di Faki ma di due comunici Russi? “Il presidente del Consiglio l’ha capito subito”. Subito? “E certo” risponde Mantovano. Ma il sottosegretario poi entra a Palazzo Chigi senza rispondere alle tante domande sul caso.
www.ilfattoquotidiano.it/.../7341556
scusate l'OT
Non è credibile che l’Egitto sia disposto ad accogliere i palestinesi di Gaza. Nemmeno in cambio di miliardi. I problemi che l’Egitto ebbe con la Striscia furono tali e tanti che l’Egitto non la rivolle indietro quando Israele restituì i territori conquistati in cambio del riconoscimento del suo diritto ad esistere. Il Libano insegna quanto sia complessa la convivenza con i palestinesi. Il problema è enorme. Forse non basta una vita per comprendere i risvolti sanguinosissimi in cui anche i Cristiani hanno avuto e hanno la loro parte e che vede diversi Paesi coinvolti e la cui Storia intersecatasi con quella palestinese è stata cambiata per sempre.
CRAIG MOKHIBER: "QUELLO CHE VEDO A GAZA È UN GENOCIDIO"

Intervistato da Al Jazeera, l'ex direttore dell'ufficio di New York dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Craig Mokhiber motiva la sua decisione di dimettersi dall'incarico.

"In genere, quando si deve dimostrare un genocidio, la parte più difficile è dimostrare l'intenzione di commetterlo. Deve esserci un'intenzione di voler distruggere in tutto o in parte un determinato gruppo per poter provare un genocidio. In questo caso, l'intenzione del governo israeliano è stata dichiarata così esplicitamente e così pubblicamente dal primo ministro, dal presidente, dai più importanti ministri del gabinetto, dai leader militari che il caso è già dimostrato: è tutto scritto nero su bianco. Quello che vedo accadere e Gaza e oltre è un genocidio".
(Fonte: Al Jazeera English twitter.com/AJEnglish/status/1720036161891000490)
t.me/giorgiobianchiphotojournalist/27714
The Times of Israel: "Secondo quanto riferito, Netanyahu sta valutando un breve cessate il fuoco, una richiesta chiave degli Stati Uniti"
"Un funzionario israeliano dice che un cessate il fuoco di diverse ore è possibile. Il segretario di Stato americano Antony Blinken è atteso domani in Israele per discutere, tra le altre questioni, di un cessate il fuoco".
timesofisrael.com/.../...
I casi sono due:
O è veramente dura avanzare. Ma naturalmente è solo per la "richiesta" del loro compaesano Antony Blinken!
O emettono comunicati stampa contrari alle loro vere intenzioni: continuare a oltranza, costi quello che costi.
Basterà vedere l'evolversi.
#48 Qahira immagino ti riferisca alla strage di
Sabra e Shatila.

Purtroppo i palestinesi sono stati presi a calci nel sedere un po' da tutti arabi sunniti compresi.
mi viene solo da dire esticazzi! sionisti di merda
Mettendo insieme i pezzi i sionisti hanno provocato (o creato) l'attentato del 7 ottobre per:

1) Spazzare via tutti i palestinesi dalla striscia di Gaza
2) Prendere il controllo dei giacimenti di gas,davanti a Gaza, che fruttano miliardi di dollari l'anno
3) Creare un nuovo canale di Suez
4) Liberare la terra per farla invadere dai coloni israeliani

Come paese democratico fa invidia al paese piu' democratico del mondo..quello che esporta la democrazia, con le bombe, da secoli e che è nato sterminando i legittimi proprietari. :perculante:

P.S.: Sicuri sicuri che i capi di Hamas vengano finanziati dal Qatar? :perculante:
leggendo questo articolo si capisce perché l'italia si è astenuta
Gas: ENI riceve il via libera da Israele per le esplorazioni

commoditiestrading.it/.../...
Meloni e lo scherzo telefonico dei due comici russi, per il sottosegretario Mantovano “la premier l’ha capito subito”
EHHHHHHHHHHH, SE L'AVEVA CAPITO SUBITO NON SI ESPONEVA COME HA FATTO!
qui potete ascoltare cosa ha detto..

youtu.be/-Vvjf-RdERo
Fra poche ore il leader degli Hezbollah potrebbe annunciare l'inizio delle guerra contro Israele.

Perchè fa paura il discorso che farà domani Nasrallah, leader di Hezbollah. Cosa potrebbe dire?


L'attesa e la paura per quanto potrebbe annunciare Hassan Nasrallah domani, nel venerdì di preghiera. Il capo di Hezbollah parlerà in tv, su Al Manar, la rete libanese controllata dal movimento sciita. Ora prevista le 15.00, ora italiana. L'occasione è la cerimonia di commemorazione " in onore dei martiri caduti in difesa di Gaza". A Beirut è tutto pronto, la piazza con le sedie dei partecipanti ben allineate.

Le ipotesi che si fanno in queste ore

Le eventuali decisioni che tengono con fiato sospeso il mondo sono almeno tre. La dichiarazione di guerra a Israele con un attacco nel nord del paese.
Seconda ipotesi, l'appoggio ad Hamas, con la denuncia della risposta israeliana come criminale, ma senza l'intervento diretto delle milizie di Hezbollah.
C'è poi una terza possibilità. Ovvero il coinvolgimento armato, ma non direttamente dal Libano e non solo sotto le insegne di Hezbollah, chiamando a raccolta tutte le forze sciite, combattenti volontari, con l'appoggio dell'Iran.


tg.la7.it/.../...
Puta Caso che Israel riesca nel suo intento, e se come si dice ci fossero immensi giacimenti di gas/ricchezze crediamo che in quelle zone si smetterà di versare sangue? E anche se, quanto ci metteranno Gli AngloMericani a creare un nuovo fronte di guerra?
Per chi ama simbolismi ed altre amenità il 2023 per la Cina è l'anno del coniglio, ma il 2024 sarà l'anno del Dragone.
Saranno così sciocchi gli americani da rompere ancora i co°°oni al dragone con l'esportazione di democrazia a taiwan?
O molleranno un pò la presa con la finta elezione di un Trump antibellicista?
Alternanza dice che in america sarà l'anno dei repubbliCani. La unica via di uscita onorevole viste le sconfitte USA Urbi et orbi.
#53 Roberto 70

Quote:

P.S.: Sicuri sicuri che i capi di Hamas vengano finanziati dal Qatar? :perculante:

Ufficialmente (si fa per dire) tra i finanziatori di hamas risultano anche i sauditi, invece ufficialmente sappiamo tutti che esistono i prestanome che per qualche "spicciolo" prestano appunto il loro nome alle operazioni finanziarie sporche, come se esistessero quelle pulite!
Invece gli spiccioli veri (si rifa' per dire ) sono quelli che arrivano ad hamas.
Per quanto riguarda l'attesa per le dichiarazioni di nasrallah, esse dovrebbero riguardare l'ufficialita' della guerra da parte di hezbollah, perche' gli scontri con l'esercito israeliano sono in atto da giorni.
agi.it/.../...

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi

Quote:

#25 Alflipper
quello che stanno facendo a gaza lo faranno in futuro nel resto del mondo

Dei grandi ebrei avevano avvertito il mondo del pericolo del fascistume ebraico: in una lettera inviata al NYT, nel dicembre 1948, Hannah Arendt, Albert Einstein, ed altri illustri ebrei scrivevano

Quote:

New York Dec. 2, 1948

AGLI EDITORI DEL NEW YORK TIMES

Fra i fenomeni più preoccupanti dei nostri tempi emerge quello relativo alla fondazione, nel nuovo stato di Israele, del Partito della Libertà (Tnuat Haherut), un partito politico che nella organizzazione, nei metodi, nella filosofia politica e nell’azione sociale appare strettamente affine ai partiti Nazista e Fascista. E’ stato fondato fuori dall’assemblea e come evoluzione del precedente Irgun Zvai Leumi, una organizzazione terroristica, sciovinista, di destra della Palestina.

L’odierna visita di Menachem Begin, capo del partito, negli USA è stata fatta con il calcolo di dare l’impressione che l’America sostenga il partito nelle prossime elezioni israeliane, e per cementare i legami politici con elementi sionisti conservativi americani. Parecchi americani con una reputazione nazionale hanno inviato il loro saluto.

E’ inconcepibile che coloro che si oppongono al fascismo nel mondo, a meno che non sia stati opportunamente informati sulle azioni effettuate e sui progetti del Sig. Begin, possano aver aggiunto il proprio nome per sostenere il movimento da lui rappresentato.

Prima che si arrechi un danno irreparabile attraverso contributi finanziari, manifestazioni pubbliche a favore di Begin, e alla creazione di una immagine di sostegno americano ad elementi fascisti in Israele, il pubblico americano deve essere informato delle azioni e degli obiettivi del Sig. Begin e del suo movimento.

Le confessioni pubbliche del sig. Begin non sono utili per capire il suo vero carattere. Oggi parla di libertà, democrazia e anti-imperialismo, mentre fino ad ora ha apertamente predicato la dottrina dello stato fascista. E’ nelle sue azioni che il partito terrorista tradisce il suo reale carattere, dalle sue azioni passate noi possiamo giudicare ciò che farà nel futuro.

Attacco a un villaggio arabo

Un esempio scioccante è stato il loro comportamento nel villaggio Arabo di Deir Yassin. Questo villaggio, fuori dalle strade di comunicazione e circondato da terre appartenenti agli Ebrei, non aveva preso parte alla guerra, anzi aveva allontanato bande di arabi che lo volevano utilizzare come una loro base.

Il 9 Aprile, bande di terroristi attaccarono questo pacifico villaggio, che non era un obiettivo militare, uccidendo la maggior parte dei suoi abitanti (240 tra uomini, donne e bambini) e trasportando alcuni di loro come trofei vivi in una parata per le strade di Gerusalemme.

La maggior parte della comunità ebraica rimase terrificata dal gesto e l’Agenzia Ebraica mandò le proprie scuse al Re Abdullah della Trans-Giordania. Ma i terroristi, invece di vergognarsi del loro atto, si vantarono del massacro, lo pubblicizzarono e invitarono tutti i corrispondenti stranieri presenti nel paese a vedere i mucchi di cadaveri e la totale devastazione a Deir Yassin.

L’accaduto di Deir Yassin esemplifica il carattere e le azioni del Partito della Libertà. All’interno della comunità ebraica hanno predicato un misto di ultranazionalismo, misticismo religioso e superiorità razziale.

Come altri partiti fascisti sono stati impiegati per interrompere gli scioperi e per la distruzione delle unioni sindacali libere. Al loro posto hanno proposto unioni corporative sul modello fascista italiano. Durante gli ultimi anni di sporadica violenza anti-britannica, i gruppi IZL e Stern inaugurarono un regno di terrore sulla Comunità Ebraica della Palestina.

Gli insegnanti che parlavano male di loro venivano aggrediti, gli adulti che non permettevano ai figli di incontrarsi con loro venivano colpiti in vario modo. Con metodi da gangster, pestaggi, distruzione di vetrine, furti su larga scala, i terroristi hanno intimorito la popolazione e riscosso un pesante tributo.

La gente del Partito della libertà non ha avuto nessun ruolo nelle conquiste costruttive ottenute in Palestina. Non hanno reclamato la terra, non hanno costruito insediamenti ma solo diminuito la attività di difesa degli Ebrei. I loro sforzi verso l’immigrazione erano tanto pubblicizzati quanto di poco peso e impegnati principalmente nel trasporto dei loro compatrioti fascisti.

Le discrepanze

La discrepanza tra le sfacciate affermazioni fatte ora da Begin e il suo partito, e il loro curriculum di azioni svolte nel passato in Palestina non portano il segno di alcun partito politico ordinario. Ciò è, senza ombra di errore, il marchio di un partito Fascista per il quale il terrorismo (contro gli Ebrei, gli Arabi e gli Inglesi) e le false dichiarazioni sono i mezzi e uno stato leader l’obbiettivo.

Alla luce delle soprascritte considerazioni, è imperativo che la verità su Begin e il suo movimento sia resa nota a questo paese. E’ maggiormente tragico che i più alti comandi del Sionismo Americano si siano rifiutati di condurre una campagna contro le attività di Begin, o addirittura di svelare ai suoi membri i pericoli che deriveranno a Israele sostenendo Begin.

I sottoscritti infine usano questi mezzi per presentare pubblicamente alcuni fatti salienti che riguardano Begin e il suo partito, e per sollecitare tutti gli sforzi possibili per non sostenere quest’ultima manifestazione di fascismo.

(firmato) ISIDORE ABRAMOWITZ, HANNAH ARENDT, ABRAHAM BRICK, RABBI JESSURUN CARDOZO, ALBERT EINSTEIN, HERMAN EISEN, HAYIM FINEMAN, M. GALLEN M.D., H.H. HARRIS, ZELIG S. HARRIS, SIDNEY HOOK, FRED KARUSH, BRURIA KAUFMAN, IRMA L. LINDHEIM, NACHMAN MAISEL, SEYMOUR MELMAN, MYER D. MENDELSON, M.D., HARRY M. OSLINSKY, SAMUEL PITLICK, FRITZ ROHRLICH, LOUIS P. ROCKER, RUTH SAGIS, ITZHAK SANKOWSKY, I.J. SHOENBERG, S SAMUEL SHUMAN, M. SINGER, IRMA WOLFE, STEFAN WOLFE

osservatoriosullalegalita.org/.../02furlanmo.htm

a giudicare dalle dichiarazioni di esponenti dell'attuale governo ebraico, ma anche di politici, o simpatizzanti di quell'area politica, idee balorde simil-fasciste di superiorità e di oppressione degli altri hanno proliferato alla grande in questi decenni,
il mondo è costretto ad averci a che fare :-(
#59 redribbon

Quote:

a giudicare dalle dichiarazioni di esponenti dell'attuale governo ebraico, ma anche di politici, o simpatizzanti di quell'area politica, idee balorde simil-fasciste di superiorità e di oppressione degli altri hanno proliferato alla grande in questi decenni,
il mondo è costretto ad averci a che fare :-(

L'organizzazione odessa e' viva e vegeta ed e' una multinazionale multirazziale e multirazzista.


Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi

Quote:

#45 Argo1
Brian Most è uno che nonostante abbia le gambe amputate per una mina in Afganistan, aveva poi chiesto (e ottenuto) di entrare nell'IDF nei servizi sedentari. Un vero fan di Israele. Farà carriera in politica.

Suppongo che quei palestinesi che hanno perso le gambe per gli attacchi israeliani non abbiano la stessa opportunità di fare carriera,
mi viene in mente il giornalista palestinese Moamen Qureiqi, ha perso le gambe sotto un attacco aereo israeliano nel 2009, nel 2014 gli hanno distrutto la casa, nel 2021 gli hanno bombardato la società di lavoro


qui si muove nella spiaggia di Gaza senza la carrozzina
twitter.com/.../1486022236880441347

Quote:

#32 kent12
Lo dicono loro stessi che vogliono le macerie, il reset per poter ri-costruire il loro nuovo mondo con una popolazione di un miliardo d'oro.
Bisogna finalmente prenderli sul serio e agire di conseguenza.

Al primo posto c'è l'economia, le risorse, i soldi, il potere e in fondo in fondo c'è l'uomo e il suo presunto e non concesso diritto al benessere e alla libertà di... nulla.

Già dire "il potere" dopo l'economia è un errore, perché l'economia è uno degli strumenti del potere, quindi il potere viene prima.
Ma ricorda che "potere" indica semanticamente una possibilità.
Quando ce l'hai cosa ci fai con quel potere?
O è un modo per garantirti dei privilegi personali (e allora è corruzione di basso livello, deboscia) ma un tale esercizio del potere rifugge dalle grandi imprese dal caos e dalle guerre, vuole che tutto stia tranquillo per continuare a godere i propri agi (vedi governi italioti).
OPPURE quel potere lo eserciti perché hai degli obiettivi, degli scopi, che ovviamente derivano dalla tua visione del mondo (qualunque essa sia la si può chiamare in senso lato "religione").

La settimana scorsa, su richiesta di un amico, ho scritto un articolo su questi temi, evidenziando quale sia la religione all'opera nel conflitto in corso in Palestina. Credo che sia di qualche interesse.

ilgiornaleditalia.it/.../...
Per tutti quelli che continuano a citare la frase di Marx "la religione è l'oppio dei popoli".

Considerato che il marxismo è una religione, direi che la proclamano sotto l'effetto dell'oppio.

Di una delle tante marche di oppio esistenti, ma sempre oppio.
Tra l'altro, a mio parere, ci vuole molta più fede per credere alle inverosimili "necessità storiche" di Marx, piuttosto che ai miracoli di Lourdes, che uno va e se li vede sotto agli occhi.
#63 Stolypin
anche le ideologie politiche come le religioni sono intortamento.Mia madre sordomuta da bambina l'hanno portata a lourdes,è ritornata a casa con febbre e influenza,il male dell'umanità è l'ignoranza e i padroni lo sanno molto bene.
Riposto il video di Fracassi su cosa e' successo il 7 ottobre 2023 e la "direttiva Annibale"
rumble.com/.../
ilsimplicissimus2.com/.../...

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
Giusto a condimento.

Secondo il Times of Israel, "non ci saranno più lavoratori palestinesi da Gaza e i lavoratori che erano in Israele il giorno in cui è scoppiata la guerra torneranno a Gaza".
.....
I media israeliani riportano che Israele ha rilasciato 3.200 lavoratori di Gaza arrestati dopo l'attacco del 7 ottobre e li ha espulsi attraverso il valico di Kerem Shalom.


Di la' non si esce, ma da fuori volendo ti ci buttano dentro
Personalmente non ho parole, e comunque quanto sostenuto da molti di noi Massimo in primis, è confermato un po ovunque. Sono alcuni giorni che leggo i commenti sotto ai post di importanti riviste internazionali, sulle notizie a quanto sta accadendo a Gaza, e puntualmente si legge tra i commenti non solo di israeliani, che tutto comunque è imputabile all'attacco terroristico del 7 ottobre, tutto quello che sta succedendo è per ciò che è stato fatto il 7 ottobre, tutto ha avuto inizio il 7 ottobre. I morti che LORO hanno subito, gli ostaggi, i bambini decapitati, il rave ecc ecc hanno un valore, mentre in pratica 10.000 morti innocenti sono colpa di hamas, normale e accettabile conseguenza, per ciò che hanno subito i cittadini israeliani... Tutto questo l'ho letto non su facebook o tik tok ma su Linkedin e chi commenta sono imprenditori, liberi professionisti, manager ecc ecc
#62 Stolypin

Quote:

Già dire "il potere" dopo l'economia è un errore, perché l'economia è uno degli strumenti del potere, quindi il potere viene prima.

Devi pur mettere qualcosa al primo posto visto che si tratta di un testo scritto e se vuoi che la sequenza di parole abbia una certa coerenza e logica, e quindi questa sequenza non è casuale.

Ho messo l'economia al primo posto per due ragioni:
Il mondo unipolare e anche i paesi Brics non parlano d'altro e l'economia mettono sempre al primo posto, e questa non è una mia opinione (PIL, scambi, investimenti, mercato, sanzioni, crescita, benessere ecc., sono tutti derivati dell'economia).

Senza l'economia (lo scambio di prodotti e risorse) il denaro non avrebbe ragione di esistere, e senza denaro non esisterebbe il potere.

Il potere non esiste e non si mantiene solo perché utilizza la forza bruta, ma perché offre ai suoi seguaci qualcosa in cambio... il benessere.
Il benessere, la prosperità nel nostro mondo derivano innanzitutto dalle cose materiali e dal denaro, e questi si ottengono grazie ad un'unica fonte... l'economia.

Solo gli immortali che non devono mangiare e possono permettersi di girare il mondo minacciando tutti con la forza e piegandoli al loro volere, e i maghi che usano semplici abracadabra per far apparire e scomparire le cose, possono avere il potere senza soldi.

Ogni ideologia è una specie di religione, quindi anche il marxismo lo è.


#67 giancarloc

Francia.

Caroline Fouret su come i bambini israeliani uccisi siano molto, molto diversi e non possano essere paragonati ai bambini palestinesi uccisi.

"Non si può paragonare il fatto di uccidere deliberatamente dei bambini con un attacco, come ha fatto Hamas, e il fatto di uccidere accidentalmente dei bambini, come ha fatto Israele per difendersi,

Questa differenza non vuol dire che sia un male o meno. Ovviamente tutti i bambini sono compatiti. Ma d'altra parte, c'è una differenza intellettuale e morale tra l'intenzione di uccidere per motivi razzisti e il rischio di uccidere civili in un bombardamento per difendersi. È una cosa completamente diversa.

E il fatto che suscitino emozioni diverse è perfettamente normale. È triste, però.
Ma va bene perché non è la stessa cosa".
sta per iniziare il discorso di Hassan Nasrallah



La 7tta 20 minuti fa.. Nasrallah non ha intenzione di sporcarsi le mani e vuole restare fuori.. si si, come no!


Quote:

Nasrallah: “Usa colpevoli del massacro. Dall’8 ottobre siamo in guerra”. E incita i paesi arabi contro Israele. Gaza, centrato l’istituto francese. Parigi protesta

www.ilfattoquotidiano.it/.../7342179

La7tta è piu' stupida del tg4.. e non è facile :hammer:

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"Non si può paragonare il fatto di uccidere deliberatamente dei bambini con un attacco

eccome no se tu ammazzi dei bambini bombardando a tappeto una città non lo fai mica apposta, poi se questi sono 20/30 volte quelli che hai "subito" tu, be questi sono danni collaterali. Curioso vedere come questa signora francese inquadri la situazione, ma subito dopo i francesi stessi protestano con israele perchè l'istituo francese a Gaza è stato parzialmente centrato dalla furia cieca sionista, valgono di più un po di mattoni e calcinacci francesi che migliaia di civili massacrati sotto le bombe.
#51 Liviomex. '#48 Qahira immagino ti riferisca alla strage di Sabra e Shatila. Purtroppo i palestinesi sono stati presi a calci nel sedere un po' da tutti arabi sunniti compresi.' Rispondo. Anche Sabra e Shatila, senz'altro e grazie per averlo ricordato. Se chiediamo, pero', ai libanesi il perché di tale orrende stragi, la risposta puo' sconcertare chi ha una visione che non consideri anche altre comunità che furono coinvolte dal problema dei profughi palestinesi. Il Libano, la Svizzera del Medio Oriente, in pratica non esiste più. Ha una diaspora tra le più alte. Il racconto storico dei libanesi in diaspora, dispersi nei quattro continenti, senza più casa nella loro Patria, è che il Libano apri' le braccia ai profughi palestinesi. In particolare le aprirono i cristiani marroniti, che li accolsero nei loro villaggi. Sabra e Shatila, fu perpetrata 'materialmente' dai cristiani e dai giordani, non da Israele anche se è indubbia la sua complicità. Perché i cristiani compirono stragi tanto orrende e perché furono aiutati in questo dai giordani è domanda consequenziale. Il Libano, le stragi dei villaggi cristiani, la guerra civile, l'entrata in gioco della Syria e via di seguito, fino all'esplosione del porto di Beyrouth impedisce di guardare al problema palestinese senza considerare su questa sanguinosa scacchiera il Libano, la Giordania, la Syria e l'Egitto, i Paesi che accolsero i profughi palestinesi e che si trovarono coinvolti in eventi che cambiarono anche radicalmente (Libano) la loro Storia. Tornando all'attualità del tema (trasferimento in Egitto, al Cairo, dei palestinesi della Striscia) è difficile credere che possa essere scelta appoggiata dal governo egiziano. In quanto al trasferimento permanente nel Sinai, di cui nelle ultime ore si è parlato, anche questa è opzione difficilmente attuabile, visto il pregresso.
#71 Qahira

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Il Libano, la Svizzera del Medio Oriente, in pratica non esiste più. Ha una diaspora tra le più alte. Il racconto storico dei libanesi in diaspora, dispersi nei quattro continenti, senza più casa nella loro Patria, è che il Libano apri' le braccia ai profughi palestinesi.

Potresti spiegare quale sarebbe la dinamica, o meglio come mai l'ingresso dei palestinesi avrebbe comportato quelle conseguenze? Immagino siano fattori piu' politici che economici/materiali?
@ #62 Stolypin

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ho scritto un articolo su questi temi, evidenziando quale sia la religione all'opera nel conflitto in corso in Palestina. Credo che sia di qualche interesse.

Grazie !

Articolo molto bello e ben scritto, che illustra la vera natura dei servi del demonio, da millenni all'opera fattivamente, per nutrirsi (letteralmente) delle nostre sofferenze, delle nostre miserie, di morte e dolore.
Secondo l'Israel Democracy Institute, l'83,4% degli ebrei israeliani non pensa che "Israele dovrebbe prendere in considerazione la sofferenza della popolazione civile a Gaza".

Sarebbe meglio che fosse una dittatura...
GAZA, ALTRO MASSACRO: COLPITA UNA SCUOLA ELEMENTARE, 63 MORTI

Al Jazeera ha mostrato le immagini della scuola elementare Al Saftawi bombardata in serata. Dopo una stima iniziale di 20-30 vittime, adesso il conteggio pare salito a 63.

Il video di Al Jazeera è il meno cruento che potevamo scegliere per documentarvi la notizia. Ne abbiamo visti almeno 5 o 6 che sono - credeteci - davvero oltre ogni limite di orrore.

t.me/giorgiobianchiphotojournalist/27750
Hanno colpito anche un convoglio di ambulanze facendo una strage, e lo hanno pure ammesso. Il Tgcom24 ha dato la notizia così:

"Colpita una cellula terroristica di Hamas all'interno di un'ambulanza"

Ma ci rendiamo conto?
#62 Stolypin
La settimana scorsa, su richiesta di un amico, ho scritto un articolo su questi temi. Credo che sia di qualche interesse.

ilgiornaleditalia.it/.../...


#&#
"La libertà innanzi tutto e sopra tutto" !?!
"Dal sipario strappato uno strappo alla regola" ?!?
"Grazie"

Trasferito in una "dimensione" a parte. Preponderante, ti leggerò domattina.

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#67 giancarloc
Personalmente non ho parole ...
puntualmente si legge tra i commenti non solo di israeliani, che tutto ... ha avuto inizio il 7 ottobre.

No, probabilmente ignorano quelli che Netanyahu ha detto pubblicamente, dopo la formazione del governo, essere gli obiettivi del suo governo:



Queste sono le linee fondamentali del governo nazionale guidato da me (Netanyahu): il popolo ebraico ha un diritto esclusivo e indiscutibile su tutte le aree della Terra di Israele. Il governo promuoverà e svilupperà gli insediamenti in tutte le parti della Terra d’Israele: in Galilea, nel Negev, nel Golan, in Giudea e in Samaria
twitter.com/netanyahu/status/1608039943817007105

Vogliono prendersi tutta la Palestina, semplice.
E certamente anche i giacimenti di gas a largo di Gaza, riguardo ai quali già fecero l'operazione piombo fuso per confiscarli ai palestinesi, l'anno dopo Israele annunciò la scoperta del giacimento Leviathan...

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Flash Back: Operazione Piombo Fuso (2008-2009)
Gaza appartiene alla Palestina. Nel dicembre 2008, le forze israeliane hanno invaso la Striscia di Gaza nell’ambito dell’operazione Piombo Fuso. La giustificazione di questa invasione era “persistenti attività terroristiche e una costante minaccia missilistica dalla Striscia di Gaza diretta ai civili israeliani”.

Qual era l'agenda nascosta?

In seguito all’invasione, i giacimenti di gas palestinesi furono di fatto confiscati da Israele in deroga al diritto internazionale.

Un anno dopo l’“Operazione Piombo Fuso”, Tel Aviv annunciò la scoperta del giacimento di gas naturale Leviathan nel Mediterraneo orientale “al largo delle coste di Israele”.

All’epoca il giacimento di gas era: “… il giacimento più importante mai trovato nell’area sub-esplorata del Bacino Levantino, che copre circa 83.000 chilometri quadrati della regione del Mediterraneo orientale”. (io)

Insieme al giacimento Tamar, nella stessa posizione, scoperto nel 2009, le prospettive sono quelle di una miniera d’oro energetica per Israele, per Noble Energy con sede a Houston, Texas e i partner Delek Drilling, Avner Oil Exploration e Ratio Oil Exploration. (Vedi Felicity Arbuthnot, Israel: Gas, Oil and Trouble in the Levant , Global Research, 30 dicembre 2013

I giacimenti di gas di Gaza fanno parte della più ampia area di valutazione del Levante.

Ciò che si è verificato è l’integrazione di questi giacimenti di gas adiacenti, compresi quelli appartenenti alla Palestina, nell’orbita di Israele.

Va notato che l'intera costa del Mediterraneo orientale che si estende dal Sinai egiziano alla Siria costituisce un'area che comprende grandi riserve di gas e petrolio.

Michel Chossudovsky

www.globalresearch.ca/.../11680
il video di Michel Chossudovsky
rumble.com/.../

A questo punto qualcuno potrebbe pensare che si tratta di rapina (di terre e risorse) ai danni dei palestinesi, e che il mondo occidentale sta facendo un errore ad appoggiare Israele in questa operazione illegale, oltre che immorale,
ma la destra israeliana non la vede così: pensa che tutta la Palestina appartenga a loro di diritto naturale.
#72 bandit. 'Potresti spiegare quale sarebbe la dinamica, o meglio come mai l'ingresso dei palestinesi avrebbe comportato quelle conseguenze? Immagino siano fattori piu' politici che economici/materiali?' Rispondo (ma in maniera estremamente riduttiva di fronte a un problema molto vasto): i profughi palestinesi (si calcola un'entrata di 500.000 profughi) diventano presto fertile terreno per la guerra armata. Il Libano era abitato, si puo' credere pacificamente, da musulmani e cristiani. Il genocidio dei cristiani del Mont Liban era alle spalle e la convivenza era tranquilla.Nel 1975 inizia una guerra civile sanguinosa in cui larga parte ha la costituitasi 'Armata per la liberazione della Palestina', assemblato di diversi gruppi (OLP/Fatah/AS-Saiqa). Inizia la catena dei massacri. I falangisti libanesi attaccano i palestinesi di Karantina cui i palestinesi rispondono con il massacro di Damour dopo un assedio in cui i 25.000 abitanti restano senza luce, acqua, cibo ed è impedito alla croce rossa di portare aiuto ai feriti. Segue la vendetta cristiana su Tall-el-Zaatar e la catena è senza fine. Nel 1990 quando si considera che la guerra civile sia consumata, la diaspora libanese è fra le più alte al mondo. Il Libano ha l'economia distrutta ed è un Paese distrutto. Bisogna osservare che il Libano era uno Stato sovrano, multi etnico, interreligioso, interculturale, con una buona economia. I palestinesi, ospiti, furono il catalizzatore di una guerra tra cristiani e musulmani che forse non sarebbe scoppiata mai. Per una fonte 'asettica' che consideri anche il ruolo non certo secondario di Israele e Syria: www.larousse.fr/.../187612. Mi scuso per la risposta non soddisfacente, ma, ripeto, il problema è vasto e ancora in essere (l'esplosione del porto di Beyrouth che ha visto soprattutto l'area cristiana colpita, e il ruolo di Hezbollah, permette di credere che questo sfortunato Paese sia molto lontano dalla pace).
Siccome ieri nell'editoriale Travaglio sosteneva che Netanyahu non avesse un piano, gli ho girato questo articolo.
Risposta di Travaglio:
"Quello è un delirio, non un piano. Né il suo alleato Gantz né gli Usa lo permetteranno mai : è già lettera morta."
Marco Travaglio

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#80 1mat 2023-11-09 12:37 Siccome ieri nell'editoriale Travaglio sosteneva che Netanyahu non avesse un piano, gli ho girato questo articolo. Risposta di Travaglio: "Quello è un delirio, non un piano. Né il suo alleato Gantz né gli Usa lo permetteranno mai : è già lettera morta." Marco Travaglio

È così... Il fatto che un documento del genere sia finito allo scoperto è già di per sè la dimostrazione che non esiste un piano ben preciso ma una serie di indicazioni generiche e il più possibile suscettibili di modifiche nel corso stesso delle operazioni. Basta guardare con quale disordine si sta muovendo l'esercito e con quali perdite si sta confrontando per capire che Gaza non è l'obbiettivo principale, o quanto meno non lo è più. Il solo confronto con il precedente "piombo fuso" mostra un dilettantismo impensabile per l'esercito più avanzato tecnologicamente in Medio oriente. È evidente che la situazione sia andata fuori controllo e che consultazioni ad alto livello siano quotidiane a Tel Aviv. Navigano a vista. Ma è una cosa che riguarda l'intero occidente non solo Israele. È come se gli eventi accadessero più in fretta di quanto possano venire analizzati e gestiti, e quando si trovano soluzioni efficaci queste sono già vecchie e necessitano di arrangiamenti o, direttamente, di nuove soluzioni.
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