In questa chiacchierata con Franco Fracassi abbiamo cercato di ricostruire i passaggi fondamentali della storia di Israele, fino agli attentati del 7 ottobre. (Spero che troviate il tempo per vederla tutta: con Franco si scoprono sempre molte cose interessanti).

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Comments  
Questo è solamente un estratto del discorso di Benjamin Freedman, politico ed imprenditore americano (di origini israelite) tenuto al Willard Hotel di Washington nel 1961.

Chi volesse leggerlo per intero, tradotto in italiano, clicchi sul link in fondo.

"Non sono qui solo per raccontarvi alcuni fatti per farvi salire la pressione sanguigna, ma sono qui per dirvi cose che vi aiuteranno a preservare ciò che considerate le cose più sacre del mondo: la libertà, e la libertà, e il diritto di vivere da cristiani, dove avete un po' di dignità, e un po' di diritto di perseguire le cose che la vostra coscienza vi dice che sono le cose giuste, come cristiani…

... Il 1914 fu l'anno in cui scoppiò la Prima Guerra Mondiale. Sono poche le persone della mia età che se lo ricordano. Ora quella guerra fu combattuta da un lato dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dalla Russia, e dall'altro dallaGermania, dall'Austria-Ungheria e dalla Turchia. Che cosa accadde? 4- Nel giro di due anni la Germania aveva vinto quella guerra: non solo l'ha vinta nominalmente, ma l'ha vinta davvero. I sottomarini tedeschi, che erano una sorpresa per il mondo, avevano spazzato via tutti i convogli dall'Oceano Atlantico, e la Gran Bretagna era rimasta lì senza munizioni per i suoi soldati, era rimasta lì con una settimana di scorte di cibo di fronte a sé - e dopo di che, la fame. A quel tempo, l'esercito francese si era ammutinato. Hanno perso 600.000 dei fiori della gioventù francese nella difesa di Verdun sulla Somme. L'esercito russo stava disertando. Prendevano i loro giocattoli e tornavano a casa, non volevano più giocare alla guerra, non gli piaceva lo zar. E l'esercito italiano era crollato. Ora la Germania - non un colpo era stato sparato sul suolo tedesco. Non un soldato nemico aveva attraversato il confine con la Germania. Eppure, qui c'era la Germania che offriva all'Inghilterra condizioni di pace. Offriva all'Inghilterra una pace negoziata su quella che gli avvocati chiamano una base di status quo ante. Questo significa: "Annulliamo la guerra, e lasciamo tutto com'era prima che la guerra iniziasse".

Beh, l'Inghilterra, nell'estate del 1916, stava pensando a questo. Seriamente! Non avevano scelta. O accettavano questa pace negoziata che la Germania offriva loro con magnanimità, o andavano avanti con la guerra e venivano completamente sconfitti. Mentre questo accadeva, i sionisti in Germania, che rappresentavano i sionisti dell'Europa dell'Est, andarono al Gabinetto di guerra britannico e - sarò breve perché questa è una lunga storia, ma ho tutti i documenti per dimostrare qualsiasi dichiarazione che faccio se qualcuno qui è curioso, o non crede a quello che sto dicendo è assolutamente possibile - i sionisti di Londra andarono al Gabinetto di guerra britannico e dissero: "Guardate qui. Si può ancora vincere questa guerra. Non devi arrenderti. Non dovete accettare la pace negoziata che vi offre ora la Germania.
Potete vincere questa guerra se gli Stati Uniti si presenteranno come vostri alleati".

Gli Stati Uniti non erano in guerra in quel periodo. Eravamo freschi; eravamo giovani; eravamo giovani; eravamo ricchi; eravamo potenti. Loro [i sionisti] lo dissero all'Inghilterra: "Garantiremo di portare gli Stati Uniti in guerra come vostri alleati, di combattere con voi al vostro fianco, se ci prometterete la Palestina dopo aver vinto la guerra". In altre parole, hanno fatto questo accordo: "Faremo entrare gli Stati Uniti in questa guerra come vostri alleati. Il prezzo che dovete pagarci è la Palestina dopo aver vinto la guerra e sconfitto la Germania, l'Austria-Ungheria e la Turchia". Ora l'Inghilterra aveva tanto diritto di promettere la Palestina a chiunque, quanto gli Stati Uniti avrebbero dovuto promettere il Giappone all'Irlanda per qualsiasi motivo."

glowinthedarkness.net/.../...

Per chi invece conosce l’inglese, c’è l’audio originale della conferenza qui sotto:

archive.org/details/BenjaminH.Freedman_201706

Dante Bertello.
Notevole racconto: tante cose le sapevo; altre, come l'accordo con Skorzeny le ignoravo...sarebbe interessante una disamina incentrata sulla parte palestinese, ma credo che dovrò ordinare il libro per soddisfare questa curiosità :-)
L'essere umano è qualcosa di incredibile, ignora le corse agli armamenti e poi si scandalizza delle guerre.
Magnifico
#1 dantebert


Quote:

Chi volesse leggerlo per intero, tradotto in italiano, clicchi sul link in fondo.

Interessantissimo. Grazie.
Bel colpo Dantebert! Splendido link, grazie.

Quote:

#1 dantebert

Ne ho letto una sola parte ma già questa è sufficente per dare un punto di vista notevolmente anzi diametralmente opposto a quanto narrato. E' proprio vero che la storia la raccontano i vincitori, e come a volte le cose siano sostanzialmente diverse da come appaiono.
Certo che come popolo il "popolo eletto" non si è accontentato della benevolenza/preferenza del loro Dio, adesso ok parlare di sionismo e differenziarlo dagli ebrei ma da quello che si evince da quanto riportato da Freedman qui si parla di un movimento ben più ampio e meno estremista, pur sempre circoscritto al mondo ebraico.
Sarebbe interessante comprenderne l'aspetto, passatemi il termine, "razziale" perchè qui non si parla di italiani, tedeschi, cinesci, americani ma di un popolo trasversale, che però è massa critica e nonstante sia sparpagliato è prima di tutto un unico popolo, che ne sta combinando di ogni da troppo tempo.
Una fatto che mi fece molto pensare fu il discorso di Biglino sui 6 milioni di ebrei.
Molto strano
#7 Venusia

Ovvero?
Occhio ragazzi. Vi ricordo che in Italia il negazionismo è reato.

st.ilsole24ore.com/.../...
Scusate ma voi che la sapete lunga, come vi posizionate di fronte alla questione dei famosi Protocolli dei Savi Anziani di Sion?
# Redazione

Certo.. la mia era curiosità..

Cmq molto interessante il link che hai messo:


Quote:

Reclusione da 2 a 6 anni, nei casi in cui la propaganda, l’istigazione e l’incitamento si fondino «in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra» come vengono definiti dallo Statuto della Corte penale internazionale.

Secondo me ci sono dei begli estremi per le manette.. a partire da Netanyahu -che ha negato che l'idea venisse da Hitler e come sappiamo si è preso del "negazionista" da alcuni storici ebrei, a tutti quelli probabilmente che stanno appoggiando gli israeliani in questa operazione contro la Striscia di Gaza..

Sarebbe da approfondire questo tema.. magari veramente potrebbero scattare le manette per qualcuno che abbia propagandato i crimini contro l'umanità a Gaza..


EDIT

Dopotutto in Italia le leggi dovrebbero valere per TUTTI, e non solo per la parte che preferisci..
Europeisti ed Atlantisti si riempiono la bocca col fatto che in "occidente" c' é libertà di parola.
Guardando al codice penale si vede che tale libertà non c'é.

Non andrò più a votare finché non saranno aboliti i reati di parola.

Quote:

#9 redazione
Occhio ragazzi. Vi ricordo che in Italia il negazionismo è reato.

Anche l'apologia del fascismo è reato.
Solo che casapound è ancora viva e vegeta e nessuno la ferma anche se palesemente fuorilegge.
Per non parlare poi dei vari parlamentari che sono attualmente al governo e che provengono tutti quanti dall'estrema destra italiana dei partiti fascistoidi italiani quali msi, an, e altri partitucoli estremi.........
E mettiamoci anche qualche vero terrorista che si è potuto sedere in parlamento!

Quindi, se qualcuno si permette di sostenere al pari livello di terrorismo sia hamas che israaele
(per non esagerare dicendo che isrele è maggiormente terrorista visto l'enorme numero di morti causati fino ad ora)
allora scattano le manette?
Stiamo scherzando, vero?
Al min. 1.19.00 Franco Fracassi dice che gli americani hanno bombardato l’aeroporto di Damasco.

Io avevo letto che, il 12 ottobre, a bombardarlo era stato Israele, e a scriverlo furono Open e Repubblica.
Magari lui ha notizie recenti e più accurate delle mie, o forse potrebbe anche essersi confuso.

Ci starebbe pure, con la mole di notizie che ha raccolto ci si può anche confondere, era solo per dare le colpe a chi se le merita.

Gli americani, dal canto loro, continuano a rubare il petrolio in Siria… (fu lo stesso Trump ad ammetterlo, quando era ancora Presidente)

La cosa che mi colpì molto fu quando si venne a sapere che Israele aveva bombardato la Siria, poco dopo che questa venne colpita dal terremoto nel febbraio di quest’anno. Nessuna pietà proprio.

open.online/.../...

repubblica.it/.../...

Dante Bertello.
Le dieci cose più stupide a cui ci viene chiesto di credere sulla guerra di Israele a Gaza
CAITLIN JOHNSTONE
7 NOVEMBRE 2023
Ecco le dieci cose più stupide a cui ci viene chiesto di credere sulla guerra di Israele a Gaza, senza un ordine particolare:
1. Che Israele non aveva idea di cosa stesse facendo Hamas prima del 7 ottobre, ma da quel momento è a conoscenza di ogni ospedale, moschea, scuola, campo profughi e serbatoio dell’acqua in cui Hamas si nasconde.
2. Che la colpa di tutte le morti causate dalle armi israeliane lanciate da Israele ricade esclusivamente su Hamas.
3. Che Hamas sta utilizzando “scudi umani” — il che significa che le basi di Hamas sono nascoste tra le popolazioni civili — eppure Israele riesce a uccidere migliaia di civili senza arrecare alcun danno significativo a Hamas.
4. Che sarebbe perfettamente corretto uccidere bambini a migliaia anche se fossero usati come “scudi umani” — come se risolvere una situazione di ostaggi falciando migliaia di bambini in ostaggio fosse considerato ragionevole e accettabile dal pubblico se è successo nel nostro paese.
5. Che è solo per pura coincidenza che il bombardamento di “obiettivi di Hamas” da parte di Israele nelle infrastrutture civili e negli edifici residenziali sembra esattamente identico a quello che ci si aspetterebbe di vedere se Israele stesse semplicemente bombardando le infrastrutture civili e gli edifici residenziali e mentendo sulle sue ragioni per farlo.
6. Che le immagini satellitari di interi quartieri ridotti in macerie a Gaza sono state causate da “attacchi di precisione” diretti esclusivamente contro Hamas e sono state effettuate con la massima attenzione per la vita umana, nonostante i funzionari israeliani affermino apertamente che “l’enfasi è sui danni e non sulla precisione” in questo assalto e che “Gaza finirà per trasformarsi in una città di tende; non ci saranno edifici”.
7. Che questa campagna di bombardamenti ha qualcosa a che fare con la liberazione degli ostaggi israeliani — come se la campagna di bombardamenti in sé non avesse ucciso dozzine di ostaggi, e come se qualcuno credesse che Israele smetterebbe di bombardare Gaza dopo la restituzione degli ostaggi.
8. Che l'unica ragione per cui qualcuno potrebbe opporsi alla detonazione di migliaia di bombe in una prigione a cielo aperto piena di bambini sarebbe se avessero opinioni molto forti e piene di odio nei confronti dei membri della religione del giudaismo.
9. Che Hamas ha attaccato Israele del tutto all'improvviso e senza alcuna provocazione, unicamente perché è malvagio e odia gli ebrei.
10. Che Washington non ha il potere di fermare questo genocidio che finanzia e rifornisce direttamente.
...
Inoltrato da Rodolfo Marusi Guareschi

caitlinjohnst.one/.../...
autorimosso
checilascialozampino2023-11-07 12:47




youtu.be/uH3upPj9rNk?si=Istk2yYDmk7Cn7ww
PEONIA #16 hai preso uno strike. Un sito di clickbait assurdo, che chiede pure la email per accedere. Te ne restano due.

NON REPLICARE IN PUBBLICO. Se (davvero) vuoi chiarimenti, chiedimeli in privato.
Manteniamo lo sguardo fisso su Gaza
CAITLIN JOHNSTONE
7 NOVEMBRE 2023
Odio ogni dannato secondo di tutto questo. Faccio battute qua e là per evidenziare la ridicola posizione filo-israeliana, ma la verità è che non mi è mai piaciuto questo mio lavoro di commentatore meno di quanto mi sia piaciuto nell’ultimo mese.
Certe notti vedo bambini morti quando chiudo gli occhi. Esiste un fenomeno chiamato effetto Tetris per cui se giochi molto al classico videogioco puzzle inizi a vedere i blocchi digitali colorati nella tua mente quando le luci sono spente. Per me sono i bambini palestinesi morti. Questa è semplicemente la mia vita adesso.
Mentre questo orrore si trascina un giorno apparentemente infinito dopo l'altro, mi ritrovo profondamente consapevole non solo dell'insondabile sofferenza di Gaza ma di tutti gli altri milioni di persone in tutto il mondo che stanno vivendo la stessa esperienza che sto vivendo io, fissando questo incubo morto. negli occhi giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, incapace di distogliere lo sguardo in buona coscienza.
Ho visto un account con l’handle @exomarxi dire qualcosa su Twitter con cui mi identifico così duramente in questo momento: “Non voglio parlare di nient’altro. Non voglio lavorare. Non voglio fare le faccende domestiche, andare in palestra o leggere un libro. Mi ricorda quella sensazione che provi quando una persona cara è in terapia intensiva: senti ogni fottuto secondo e la tua adrenalina non si calma e non riesci a stare fermo.
Ti consuma. Diventa la tua vita. Fai brevi pause qua e là per mettere un po' di erba sotto i piedi e sentire il vento tra i capelli, ma lo fai solo per poter tornare indietro e guadare questa cosa con l'attenzione e la riverenza che merita. Non puoi lasciarti esaurire, perché se lo fai non sarai in grado di fare la tua piccolissima parte quasi insignificante per aiutare a combattere questa cosa in qualunque modo possibile.
Ma in realtà è molto più di questo. È più della semplice lotta. C’è anche questa acuta consapevolezza che, anche se risultasse che nulla di ciò che facciamo può fermare il massacro di Gaza, è comunque importante testimoniarlo. Senti la responsabilità, proprio come essere umano su questo pianeta, di mantenere lo sguardo fisso su ciò che sta accadendo e di non distogliere lo sguardo.
Sembra... sacro. La responsabilità, intendo. Non so nemmeno cosa significhi quella parola, ma è l’unica parola che scatta al suo posto e mi sembra appropriata quando descrivo questa responsabilità di assistere con gli occhi ben aperti alle atrocità di massa a Gaza. È un dovere sacro che abbiamo nei confronti della nostra specie. Anche nell'universo, forse.
Potrebbe essere semplice come l’impulso di resistere agli appelli dei potenti a distogliere lo sguardo. Tutte le istituzioni più potenti del mondo vogliono che distogliamo lo sguardo, che scorriamo avanti, che ci dissociamo, che portiamo la nostra attenzione altrove. Siamo tutti impegnati in un semplicissimo atto di sfida portando attenzione e consapevolezza sull’ultima cosa su cui i potenti vogliono la nostra attenzione e consapevolezza, un paio di occhi alla volta.
Quindi manteniamo lo sguardo fisso su Gaza. Non importa quanto fa male. Non importa quanto possa diventare orribile. Non importa quanto piangiamo. Non importa quanto spesso ci accasciamo e sentiamo di non potercela più fare. Teniamo lo sguardo fisso su Gaza. Perché cos'altro possiamo fare? Nient'altro sembra giusto. Nient'altro si sente responsabile.
Non so quando finirà, né perché. Non so se finirà perché tutta l’opposizione ha reso politicamente insostenibile la continuazione di Israele e dei suoi potenti alleati occidentali, o perché non c’era più nulla da bombardare, o nessuno da uccidere. Sembra che non siano affari miei. Perché sono qui con tutto me stesso, qualunque cosa accada. Qualunque cosa accada. La mia vita non sembra più appartenere a me.
Comunque per il momento basta così. Principalmente volevo solo far sapere a tutti coloro che stanno tenendo questa stessa veglia che ti vedo, e ti apprezzo, e ti apprezzo, e non sei solo, e non lo sarai mai. Alzo il calice a voi anime belle, belle.
Grazie mille per aver testimoniato.

caitlinjohnst.one/.../...

Quote:

#14 dantebert 2023-11-07 13:22

È lo stesso SANA, l'agenzia di stampa governativa siriana a dare la colpa agli israeliani

sana.sy/en/?p=318528

Gli americani non hanno molta simpatia per Assad ma di certo non arrischierebbero aerei nel mezzo del territorio lealista per colpire due aereoporti con Jdam o ALCM a corto raggio. Userebbero i Tomhawk. Per Israele è diverso, possono lanciare dal Libano o dalla costa di Latakia.
#1 dantebert

Dal testo: "Gli ebrei del mondo, i sionisti e i loro correligionari di tutto il mondo, sono determinati ad
usare di nuovo gli Stati Uniti per aiutarli a mantenere permanentemente la Palestina come
punto d'appoggio per il loro governo mondiale".

???
Gaza, fine dell’umanità
www.youtube.com/watch?v=ZupBRwitW0w




Restiamo Umani.
Qui sotto un estratto dal libro/autobiografia "Going Solo" di Roald Dahl quando lui stava viaggiando nei territori della Palestina




‘You seem surprised to find us here,’ the man said.
‘I am,’ I said. ‘I wasn’t expecting to find anyone.’
‘We are everywhere,’ the man said. ‘We are all over the country.’
‘Forgive me,’ I said, ‘but I don’t understand. Who do you mean by we?’
‘Jewish refugees.’
[...]
‘Is this your land?’ I asked him.
‘Not yet,’ he said.
‘You mean you are hoping to buy it?’
He looked at me in silence for a while. Then he said, ‘The land is at present owned by a Palestinian farmer but he has given us permission to live here. He has also allowed us some fields so that we can grow our own food.’
‘So where do you go from here?’ I asked him. ‘You and all your orphans?’
‘We don’t go anywhere,’ he said, smiling through his black beard. ‘We stay here.’
‘Then you will all become Palestinians,’ I said. ‘Or perhaps you are that already.’
He smiled again, presumably at the naïvety of my questions.
‘No,’ the man said, ‘I do not think we will become Palestinians.’

‘Then what will you do?’
‘You are a young man who is flying aeroplanes,’ he said, ‘and I do not expect you to understand our problems.’
‘What problems?’ I asked him. The young woman put two mugs of coffee on the table as well as a tin of condensed milk that had two holes punctured in the top. The man dripped some milk from the tin into my mug and stirred it for me with the only spoon. He did the same for his own coffee and then took a sip.
‘You have a country to live in and it is called England,’ he said. ‘Therefore you have no problems.’
‘No problems!’ I cried. ‘England is fighting for her life all by herself against virtually the whole of Europe! We’re even fighting the Vichy French and that’s why we’re in Palestine right now! Oh, we’ve got problems all right!’ I was getting rather worked up. I resented the fact that this man sitting in his fig grove said that I had no problems when I was getting shot at every day. ‘I’ve got problems myself’, I said, ‘in just trying to stay alive.’
‘That is a very small problem,’ the man said. ‘Ours is much bigger.’
I was flabbergasted by what he was saying. He didn’t seem to care one bit about the war we were fighting. He appeared to be totally absorbed in something he called ‘his problem’ and I couldn’t for the life of me make it out. ‘Don’t you care whether we beat Hitler or not?’ I asked him.
‘Of course I care. It is essential that Hitler be defeated. But that is only a matter of months and years. Historically, it will be a very short battle. Also it happens to be England’s battle. It is not mine. My battle is one that has been going on since the time of Christ.’
‘I am not with you at all,’ I said. I was beginning to wonder whether he was some sort of a nut. He seemed to have a war of his own going on which was quite different to ours.
I still have a very clear picture of the inside of that hut and of the bearded man with the bright fiery eyes who kept talking to me in riddles. ‘We need a homeland,’ the man was saying. ‘We need a country of our own. Even the Zulus have Zululand. But we have nothing.’
‘You mean the Jews have no country?’
‘That’s exactly what I mean,’ he said. ‘It’s time we had one.’
‘But how in the world are you going to get yourselves a country?’ I asked him. ‘They are all occupied. Norway belongs to the Norwegians and Nicaragua belongs to the Nicaraguans. It’s the same all over.’
‘We shall see,’ the man said, sipping his coffee. The dark-haired woman was washing up some plates in a basin of water on another small table and she had her back to us.
‘You could have Germany,’ I said brightly. ‘When we have beaten Hitler then perhaps England would give you Germany.’
‘We don’t want Germany,’ the man said.
‘Then which country did you have in mind?’ I asked him, displaying more ignorance than ever.
‘If you want something badly enough,’ he said, ‘and if you need something badly enough, you can always get it.’ [...]‘You have a lot to learn,’ he said. ‘But you are a good boy. You are fighting for freedom. So am I.’
Interessante dalla cronaca de il fatto:


Quote:

14:57

Il dirigente di Hamas: “Nessun civile ucciso nell’attacco del 7 ottobre”

Il numero due dell’ufficio politico di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha negato che nell’attacco a Israele del 7 ottobre siano stati uccisi civili. In un’intervista alla Bbc, Marzouk ha affermato che il leader dell’ala militare di Hamas (le brigate Qassam) aveva ordinato “chiaramente ai suoi combattenti non uccidere una donna, non uccidere un bambino e non uccidere un vecchio”, e così sono stati “presi di mira” e uccisi solo “riservisti e soldati”. L’emittente britannica sottolinea che le affermazioni di Marzouk sono in netto contrasto con le numerose prove raccolte che dimostrano gli attacchi di Hamas ad adulti e bambini disarmati. Incalzato su questo punto, il dirigente islamista non ha fornito una risposta chiara. 

Il discorso citato da #1 dantebert è verissimo, ma gli americani sarebbero entrati comunque in guerra prima o poi a causa degli attacchi degli Uboot alle navi americane ed inglesi (tutti i numeri in questo interessante link: uboat.net/wwi/ships_hit/). La verità e che tutti giocavano sporco, i tedeschi cercarono di mobilitare la jihad contro i britannici (obiettivo fallito, l'intelligence inglese era anni luce più furba e preparata), e com'è noto aiutarono i comunisti a fare la rivoluzione russa.
#23 Rob_H
Perdonami, ma il resoconto di Roald Dahl - cerco di spogliarmi della bassa opinione che ho in questo scrittore - a me non fa che risuonare il razzismo implicito nei ragionamenti del giudeo. Sì, giudeo. E' lui che vuol essere considerato così.
D'altronde, che siano il popolo eletto non l'ho mica detto io.
#8 checilascialozampino e #9 redazione

Biglino cita articoli di giornali, mi pare anche il NY times, che da fine 1800 riportano rischi di eventi gravi in europa per quello stesso numero

Quote:

#23 Rob_H

Non so l'inglese. Ho letto tanti anni fa, in italiano, "Boy" di Roald Dahl, e ho capito cosa c'è sotto il decantato "aplomb inglese". Del quale mezzo mondo ha fatto le spese.
Intervista fantastica, grazie e complimenti a entrambi!
:pint: :pint:
Interessante l'affaire Wilson, Rothshild, Balfour, che configurerebbe un totale e direi impressionante controllo da parte delle forze sioniste sugli USA.

Giravolta di 180° di Wilson con l'entrata in guerra ad Aprile del 1917.
Wikipedia data il 7 Febbraio 1917 il primo contatto tra sionisti e inglesi e il 2 Nov 2017 la dichiarazione di Balfour che mette nero su bianco la promessa (terra).

Il Lusitania era stato affondato ben prima, nel 1915, e Wilson non si era "eccitato" più di tanto e c'ha messo due anni per capire che era interesse degli USA partecipare al conflitto. Una tardona qualcuno direbbe.
Sia con Pearl Harbour che con l'11/9 hanno decisamente migliorato i tempi di reazione.

Pare che i tedeschi dopo il Lusitania avessero sospeso la guerra sottomarina illimitata per poi riprenderla in grande stile il 31 Gennaio 1917, anche loro come Wilson s'erano presi una pausa di riflessione di due anni.
www.fattiperlastoria.it/.../

Interessante anche la questione dei "cristiani sionisti" come massa supporter.
Alla fine anche da noi il sottostante del sostegno di alcuni alla causa israeliana proviene da un'avversione generalizzata verso il mondo arabo e l'islam, che non tiene conto della complessità e i conflitti che caratterizzano quel mondo.

Nell'immaginario collettivo non si fà alcuna distinzione. Tutta la propaganda ha sempre dipinto l'occidente come la luce e gli altri come le tenebre.
Ed ogni occasione è buona per rafforzare questa puerile semplificazione.
Non so se sia già stato postato da qualcuno, se così non fosse segnalo il documentario “I misteri di Israele” di David Sorensen, che considero complementare a questa intervista, in cui tra le altre cose dimostra come l’attacco del 7 ottobre sia inevitabilmente una false flag/lihop con testimonianze di alcuni soldati israeliani.
www.kla.tv/27352
Se tutti facessero così ad ogni ingiustizia, tante "agende" fallirebbero . . .

lindipendente.online/.../...
@leo #12

Quote:

Europeisti ed Atlantisti si riempiono la bocca col fatto che in "occidente" c' é libertà di parola

Per dimostrare che c’è libertà di dire cose false.

@maxtube #13

Quote:

Quindi, se qualcuno si permette di sostenere al pari livello di terrorismo sia hamas che israaele (per non esagerare dicendo che isrele è maggiormente terrorista visto l'enorme numero di morti causati fino ad ora) allora scattano le manette? Stiamo scherzando, vero?

La legge approvata parla di “istigazione alla violenza” per motivi razziali, per qualsiasi tipo di razza, etnia o religione, con quadruplicazione della pena in caso le vittime siano “loro”.
Ma in ogni caso il reato è quello di istigazione alla violenza, non quello di pensiero (non ancora): dire che israele è uno stato terrorista non è istigazione alla violenza, ma denuncia di violenza.
Per quanto riguarda il discorso dei 6 milioni di ebrei vi giro questo articolo esaustivo. In realtà non si parla di negazionismo, semmai si mette in dubbio l'esatto numero dei morti


alessandriaoggi.info/.../...
Intanto, l'IDF avrebbe colpito qualcosa come 60 membri di Hamas.
I "danni collaterali" sarebbero piu' di 10.000 civili uccisi e decine di migliaia di feriti.
Per fortuna che minimizzano le perdite civili.
Voglio dire, pensa un po' se non minimizzassero.
Perche' tutta questa ossessione per avere questo Stato di Israele,
se per esso si possono pure sacrificare gli stessi israeliani?
Chi ne beneficia?
A parte gli interessi esterni, che ovviamente fanno conti diversi (testa di ponte in MO per USA ecc).
#1 dantebert

Credo di non aver capito.
I sionisti stessi hanno chiesto all'Inghilterra la creazione della Palestina dopo la I guerra mondiale? E perché mai? Perché non hanno chiesto invece in quel momento la creazione dello stato di Israele? Sono stra confuso
Quanti sono quelli di Hamas? Perche' dato che abbiamo la proporzione 60/10.000, adesso possiamo calcolare circa quanti milioni di civili devono morire per debellare l'intero gruppo.
Intervento "provvidenziale" degli u.s.a. nella prima guerra mondiale (aprile 1917), anche per disporre di truppe anglofrancesi in supporto di quelle italiane dopo Caporetto (ottobre 1917)
www.storiaememoriadibologna.it/.../
Da qui parti' l'iniziativa del servizio segreto militare britannico per il controllo completo dell'italia e la creazione del personaggio mussolini, dato il terrore degli stessi alleati (francesi,inglesi e da poco statunitensi) che si ripetesse quello che era successo con la Russia e con l'opinione pubblica italiana arcistufa della guerra,in realta' per avere piu' controllo su quella che era ed e' rimasta una colonia del mar mediterraneo. Di danni le intelligence britanniche e francesi ne hanno fatti e continuano a farli,visto la loro natura imperialista e guerrafondaia, anche se dopo la seconda guerra mondiale ed in seguito all'interno della nato hanno perso la loro posizione predominante.
chiarelettere.it/.../...

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi

Quote:

#36 bandit


Quote:

se per esso si possono pure sacrificare gli stessi israeliani?
Chi ne beneficia?

Ma è sempre così! In tutte le guerre di "conquista" è la "propria" (?) gente che per prima viene mandata al macello. E' sempre stato così. La propaganda dice che vengono fatte per la gente di un paese o dell'altro, in realtà giovano a una cerchia ristretta, a cominciare dalle industrie belliche. Non gliene è mai fregato niente di macellare la propria gente, a chi ha promosso guerre. Perchè "la propria gente" è tale solo nel senso di "la propria carne da cannone". E' dimostrato e stradimostrato, ma sembra sempre che non lo sappia nessuno.
34 ildieffe2023-11-07

Dal discorso di Biglino mi sembra di capire che non si metta in discussione la morte del 6 milioni di ebrei, ma di chi lo abbia pianificato
Ovvero tutti tranne Hitler
#34 ildieffe, grazie, molto interessante!
#30 etrnlchild
Interessante l'affaire Wilson, Rothshild, Balfour, che configurerebbe un totale e direi impressionante controllo da parte delle forze sioniste sugli USA.

Io lo penso da sempre.... d'altronde i banchieri sono ebrei, il denaro dà il potere...
#37 Duluoz


Quote:

#1 dantebert Credo di non aver capito.
I sionisti stessi hanno chiesto all'Inghilterra la creazione della Palestina dopo la I guerra mondiale? E perché mai? Perché non hanno chiesto invece in quel momento la creazione dello stato di Israele? Sono stra confuso

Nel 1917 la Palestina già esisteva, anche se non era uno Stato, ed era abitata in larga parte da musulmani.

Benny Morris nel suo “Vittime” a pagina 14 dice che nel 1881, alla vigilia dell’immigrazione ebraico-sionista, la popolazione palestinese era di 475.000 persone, 400.000 arabi-musulmani, 42.000 cristiani, e tra i 13.000 e i 20.000 ebrei.

I sionisti, con la dichiarazione di Balfour, ottennero di poter stabilire un “focolare” ebraico in Palestina, con l’idea di crearvi, in futuro poco alla volta, lo Stato d’Israele.

Ovviamente non potevano chiedere che venisse creato uno Stato (Israele) laddove la popolazione è all’ 80% arabo musulmana e al 7% ebraica.

Per questo cominciarono a migrare ebrei in Palestina, ma per creare uno Stato vi era bisogno di molte centinaia di migliaia, milioni di persone.

Ma non era facile convincere chi abitava in Germania, Polonia, Ungheria ecc. e che viveva in città che a quel tempo erano le più avanzate e moderne al Mondo, a trasferirsi in mezzo al deserto, con arabi come vicini di casa non proprio contenti e magari ti sparavano pure.

A quel punto arriva Hitler, che con le “buone”, (Haavara) ma soprattutto le “cattive” (campi di sterminio), riesce a convincerne un gran numero.

Quando il numero di ebrei è arrivato ad un numero sufficiente, ed il senso di colpa degli occidentali li ha persuasi a dare il beneplacito, è nato Israele.

Dante Bertello.
DULUOZ:

Quote:

Credo di non aver capito. I sionisti stessi hanno chiesto all'Inghilterra la creazione della Palestina dopo la I guerra mondiale? E perché mai? Perché non hanno chiesto invece in quel momento la creazione dello stato di Israele?

Non hanno chiesto “la creazione della Palestina”, quella c’era già. Hanno chiesto la creazione di uno stato ebraico IN Palestina.

+++

Vedo ora che Dantebert ti ha già risposto.
#40 danielas

Del tutto vero quello che dici.
In questo caso mi sembra ancora piu' evidente dato che lo scenario era allearsi con chi ha sterminato (o sta sterminando) il tuo popolo.
Ma in effetti la mia domanda si colloca piu' sull'aspetto psicologico di chi prende queste decisioni. Cosa li muove? Soldi e potere ne hanno. Forse la fame di gloria.
#40 danielas
Aggiungo: nel caso di Israele poi si e' trattato di un piano deliberato, una idea tutta nuova (al tempo che fu) da mettere in pratica. Diverso il caso della Russia, per dire, che ha dovuto reagire di fronte ad una minaccia.

PS - che dice il libro che hai citato, in 2 righe?

Quote:

Ho letto tanti anni fa, in italiano, "Boy" di Roald Dahl, e ho capito cosa c'è sotto il decantato "aplomb inglese"

Non capisco però la ragione per cui i sionisti si sbattano tanto per avere quel fazzoletto di terra. Veramente fervore religioso? Alla fine i maestri del sionismo sarebbero in ogni caso persone ricche e potenti anche senza la terra per gli ebrei. Che al fervore religioso e alla solidarietà per il proprio popolo che possiamo presumere si accompagni la consapevolezza di poter essere ancora più influenti nel panorama geopolitico con quella cellula in medioriente? Ma perché in ogni caso questa volontà di voler essere più influenti? Risiede nel sentimento di elezione proprio di quel popolo?

Che poi non lo definirei "fervore religioso" come l'ebraismo non è solamente religioso ma intrinsecamente sciovinista, infatti il sionismo nasce come movimento laico. Quindi magari fervore etnico/nazionalistico sarebbe più corretto.

Circa i sostegni sionisti al nazismo qualcuno saprebbe fornirmi qualche documento utile? Vi ringrazio in anticipo :pint:

Quote:

#47 bandit


Quote:

PS - che dice il libro che hai citato, in 2 righe?

E' un libro che si legge velocemente. Racconta che tipo di educazione ricevevano i ragazzi di buona famiglia nei collegi inglesi. L'educazione adatta a non fare una piega infliggendo le peggiori torture ai popoli da colonizzare, ovviamente. Avendole subite senza potersi ribellare, quindi con la necessità impellente di rifarsi sugli "inferiori", per poter mantenere l'"aplomb". Detto in 2 righe.
grazie
#Redazione
#Dantebert

Ok tutto chiaro adesso, avevo interpretato male il testo. Grazie

Piú si va a fondo nelle dinamiche della creazione dello stato di Israele e piú aumentano i sospetti che gli orrori della ll guerra mondiale avessero il loro tornaconto

Quote:

#46 bandit


Quote:

#46 bandit


Quote:

lo scenario era allearsi con chi ha sterminato (o sta sterminando) il tuo popolo.

Sì ci sono particolarità, specificità che è importante conoscere, delle varie situazioni. Ma la "logica" è più o meno sempre la stessa. La colonizzazione dell'Africa per esempio. Gli stranieri hanno sempre cercato alleati interni al popolo da sottomettere, capi capetti signorotti o come si chiamassero, disposti a vendere la propria gente in cambio di qualche potere in più, o anche solo di promesse. Insomma i peggiori sanno sempre allearsi con i peggiori. Cambierebbe qualcosa se anche la gente normale, quella che alla fin fine non aspira a particolari poteri e neanche a stratosferiche ricchezze, riuscisse ad allearsi
Sono capitato per caso su questo sito: informazionecattolica.it
Ho trovato un orribile articolo sul conflitto, smaccatamente pro-Israele.
Per chi vuole, giusto per sapere come ragiona certa gente:
informazionecattolica.it/.../...

Passaggio esilarante:
A corollario di tutto questo ragionamento vogliamo concludere con una nostra considerazione: la superiore padronanza di Hamas della comunicazione. :roll:
#53 bandit
A corollario di tutto questo ragionamento vogliamo concludere con una nostra considerazione: la superiore padronanza di Hamas della comunicazione. :roll:

Azz...vuoi vedere che la quota di maggioranza di tim linea fissa l'ha acquistata hamas?

Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra.
D.Risi
Israel is our stronghold. It's is our aircarrier in middle East"

—Robert F. Kennedy Jr

twitter.com/.../...
t.me/rossobruni/35128

Il pnac in 2 minuti.



Un' intervista a Kennedy JR, dal minuto 23 al 44 si parla del conflitto in medio oriente. @redazione

Si parte con l'intervistatore che definisce gli 8 parlamentari democratici a favore della palestina come una cricca di Hamas.
Segue Kennedy con alcune affermazioni come :
-Questa falsa narrazione di Israele visto come uno stato oppressore che ruba terre ai palestinesi e commette una pulizia etnica.
-Parlando del raid del 7 ottobre fa riferimento al 9\11 dicendo che dopo essere stati colpiti, siamo partiti immediatamente e abbiamo trovato a ToraBora il responsabile (Bin Laden), Israele ha ogni diritto ad andare in Gaza,hanno un obbligo morale a proteggere i loro cittadini.
-Hamas combatte ina maniera sporca e gli piace usare i civili come scudo umano.
-Cosa vogliono i palestinesi ? Ammazzare ogni ebreo e cancellare lo stato di Israele.
(Spero che troviate il tempo per vederla tutta: con Franco si scoprono sempre molte cose interessanti).


#&#
Spero di trovare il tempo per rivederla, con voi si scoprono sempre molte cose interessanti.
Grazie
Fino ad ora questo è il miglior documento esplicativo della situazione Israele-Palestina.
Direi che fa il paio con il documentario di Massimo sull'Ucraina.
#41 Venusia

Dal discorso di Biglino mi sembra di capire che non si metta in discussione la morte del 6 milioni di ebrei, ma di chi lo abbia pianificato
Ovvero tutti tranne Hitler


Oppure, più semplicemente, vuol dire che il numero di 6 milioni morti nei campi di concentramento (che ritornava ossessivamente da 100 anni prima dell'olocausto) è sovrastimato, per non dire sparato a cacchio. Che poi i morti reali siano 2 milioni o 500 mila non sposta il discorso nell'ottica della gravità di quanto successo, ma non farebbe altro che confermare il vittimismo degli ebrei che si palesa anche oggi nel momento in cui le legittime critiche al governo di Israele vengono liquidate con il termine antisemitismo (o antisionismo che dir si voglia).
In quest'ottica c'è anche il 27 gennaio, giorno della memoria (corta), in cui ogni anno ci si dimentica di "prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, religiosi cristiani, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come Testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali e persone con disabilità mentali o fisiche". A vedere la tabella nel link qui di seguito, i 6 milioni sarebbero addirittura una minoranza

it.wikipedia.org/wiki/Olocausto
#55 simomig89

R. Kennedy difende tutti i bambini tranne quelli di Gaza.
Allora sarò un po' prolisso e me ne scuso.
Ma a volte è bello, ma ancora più giusto e doveroso, fare la punta ai chiodi.



Quote:

3-bis. Si applica la pena della reclusione da due a sei
anni se la propaganda ovvero l'istigazione e l'incitamento,
commessi in modo che derivi concreto pericolo di
diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione
dello Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro
l'umanita' e dei crimini di guerra, come definiti dagli
articoli 6,7 e 8 dello statuto della Corte penale
internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio
1999, n. 232.».

Da qui, legge n. 115 del 2016

www.gazzettaufficiale.it/.../sg



Dove, Statuto della Corte Penale Internazionale (1998):



Quote:

Articolo 6. Crimine di genocidio

Ai fini del presente Statuto, per crimine di genocidio si intende uno dei seguenti atti commessi con l'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, in quanto tale:

a) uccidere membri del gruppo;

b) cagionare gravi danni all'integrità fisica o psichica di membri del gruppo;

c) sottoporre deliberatamente persone appartenenti al gruppo a condizioni di vita tali da comportare la distruzione fisica, totale o parziale, del gruppo stesso;

d) imporre misure volte ad impedire le nascite all'interno del gruppo;

e) trasferire con la forza bambini appartenenti al gruppo in un gruppo diverso.


Quote:

Articolo 7. Crimini contro l'umanità

1. Ai fini del presente Statuto, per crimine contro l'umanità s'intende uno degli atti di seguito elencati commesso nell'ambito di un attacco esteso o sistematico contro una popolazione civile con la consapevolezza dell'attacco:

a) omicidio;

b) sterminio;

c) riduzione in schiavitù;

d) deportazione o trasferimento forzato della popolazione;

e) prigionia o altre gravi forme di privazione della libertà personale in violazione di norme fondamentali di diritto internazionale;

f) tortura;

g) stupro, schiavitù sessuale, prostituzione forzata, gravidanza forzata, sterilizzazione forzata o qualunque altra forma di violenza sessuale di analoga gravità;

h) persecuzione contro un gruppo o una collettività identificabile, ispirata da ragioni di ordine politico, razziale, nazionale, etnico, culturale, religioso o di genere ai sensi del paragrafo 3, o da altre ragioni universalmente riconosciute come inammissibili dal diritto internazionale, in relazione ad atti richiamati dal presente paragrafo o a qualunque crimine rientrante nella giurisdizione della Corte;

i) sparizione forzata di persone;

j) apartheid;

k) altri atti inumani di analogo carattere diretti a causare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni all'integrità fisica o alla salute fisica o mentale.

2. Agli effetti del paragrafo 1:

a) per "attacco diretto contro una popolazione civile" si intende una condotta che implichi la reiterata commissione di taluno degli atti preveduti al paragrafo 1 contro qualsiasi popolazione civile, in attuazione o a seguito del disegno politico di uno Stato o di una organizzazione diretto a realizzare tale attacco;

b) per "sterminio" si intende il sottoporre intenzionalmente le persone a condizioni di vita dirette a cagionare la distruzione di parte della popolazione, come, tra l'altro, impedire l'accesso al cibo ed alle medicine;

c) per "riduzione in schiavitù" si intende l'esercizio su una persona di alcuni o di tutti i poteri inerenti al diritto di proprietà, inclusa la tratta di persone, in particolare di donne e bambini a fini di sfruttamento sessuale;

d) per "deportazione o trasferimento forzato della popolazione" si intende lo spostamento di persone, per mezzo di espulsione o con altri mezzi coercitivi, dall'area nella quale le stesse si trovano legittimamente, in assenza di ragioni previste dal diritto internazionale che lo consentano;

e) per "tortura" si intende l'infliggere intenzionalmente gravi dolori o sofferenze, fisiche o mentali ad una persona di cui si abbia la custodia o il controllo; in tale termine non rientrano i dolori o le sofferenze derivanti esclusivamente da sanzioni legittime o che siano inscindibilmente connessi a tali sanzioni o dalle stesse incidentalmente occasionati;

f) per "gravidanza forzata" si intende il confinamento illegale di una donna resa gravida con la forza, nell'intento di modificare la composizione etnica di una popolazione o di commettere altre gravi violazioni del diritto internazionale. La presente definizione non può essere in alcun modo interpretata in maniera tale da pregiudicare l'applicazione delle normative nazionali in materia di interruzione della gravidanza;

g) per "persecuzione" si intende la intenzionale e grave privazione dei diritti fondamentali in violazione del diritto internazionale, per ragioni connesse all'identità del gruppo o della collettività;

h) per "apartheid" si intendono gli atti inumani di carattere analogo a quelli indicati nel paragrafo 1, commessi nel contesto di un regime istituzionalizzato di oppressione sistematica e di dominazione da parte di un gruppo razziale su altro o altri gruppi razziali e commessi al fine di perpetuare tale regime;

i) per "sparizione forzata di persone" si intende l'arresto, la detenzione o il sequestro di persone da parte o con l'autorizzazione, il sostegno o l'acquiescenza di uno Stato o di una organizzazione politica che in seguito rifiuti di riconoscere la privazione della libertà o di dare informazioni sulla sorte di tali persone o sui loro spostamenti, nell'intento di sottrarle alla protezione della legge per un prolungato periodo di tempo.

3. Agli effetti del presente Statuto, il termine "genere" si riferisce ai due sessi, maschile e femminile, all'interno del contesto sociale. Il termine "genere" non ha alcun altro significato al di fuori di quello menzionato.

L'articolo 8 è lunghisso ma egualmente interessante..
Lo trovate in rete..

Quindi ne evinco che in Italia:

la propaganda che diffonda la negazione di genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra sono previste le manette..
Quindi, dicevamo a chi diffonda la negazione di crimini di guerra (non chi li perpetra, ma proprio per chi li neghi) scattano le manette..

Questo giusto per averne un assaggio:


Quote:



Articolo 8. Crimini di guerra

{...}
2. Agli effetti dello Statuto, per "crimini di guerra" si intendono:
{...}

i) dirigere deliberatamente attacchi contro la popolazione civile in quanto tale o contro civili che non prendono direttamente parte alle ostilità;

ii) dirigere deliberatamente attacchi contro beni civili, cioè beni che non siano obiettivi militari;

iii) dirigere deliberatamente attacchi contro personale, installazioni materiale, unità o veicoli utilizzati nell'ambito di una missione di soccorso umanitario o di mantenimento della pace, in conformità della Carta delle Nazioni Unite, nella misura in cui gli stessi abbiano diritto alla protezione accordata ai civili o a beni civili secondo il diritto internazionale dei conflitti, armati;

iv) lanciare deliberatamente un attacco nella consapevolezza che avrà come conseguenza incidentale la perdita di vite umane tra la popolazione civile o lesioni a civili o danni a proprietà civili, ovvero danni estesi, duraturi e gravi all'ambiente naturale che siano manifestamente eccessivi rispetto al complessivo concreto e diretto vantaggio militare previsto;

Non solo Biglino, ma anche Odifreddi fu vittima di severe critiche, una decina di anni fa.

www.ilfattoquotidiano.it/.../746389

Dante Bertello.
Fa ridere che tutti accettano la frase: "la storia la scrivono i vincitori" ma poi non accettano di dubitare neanche una virgola sulla versione che i vincitori ti propinano per anni, se tu sei del loro stesso giardino
#64 Duluoz

Perché poi subentra il "te lo dice la scienzah" storicah (anche più propriamente detto, filosoficamente, lo "storicismo").

Interessante esplorare le critiche filosofiche allo storicismo.
Praticamente siamo governati da kazari che ci dicono solo grandi kazate...
Bandit ha scritto:

Quote:

R. Kennedy difende tutti i bambini tranne quelli di Gaza

Pesa questa. Sarebbe da mettere come voce del sito, per ricordare in perpetuo la truffa del voto.
Notizia alla Open:



Ecco, allora cambia tutto.
SIMOMIG89:

Quote:

Un' intervista a Kennedy JR, dal minuto 23 al 44 si parla del conflitto in medio oriente. @redazione

"My job is to make a case for Israel"??? Ma vaffanculo!

Non se ne salva uno, purtroppo.
www.youtube.com/.../
al min. 25.50 Franco Del Moro riferisce un episodio storico documentato (le fonti eventualmente si possono chiedere a lui) della 1^ guerra mondiale che secondo me chiariscono anche la realtà attuale, e del senso (per certi versi insensato) del parlare in termini di stati e di nazioni quando si tratta di guerra. Chi in realtà fa la guerra a chi. La soluzione sarebbe sempre la stessa, che le popolazioni non stessero al gioco.

Quote:

danielas #70 danielas 2023-11-09 10:32 www.youtube.com/.../ al min. 25.50 Franco Del Moro riferisce un episodio storico documentato (le fonti eventualmente si possono chiedere a lui) della 1^ guerra mondiale che secondo me chiariscono anche la realtà attuale, e del senso (per certi versi insensato) del parlare in termini di stati e di nazioni quando si tratta di guerra. Chi in realtà fa la guerra a chi. La soluzione sarebbe sempre la stessa, che le popolazioni non stessero al gioco.

Si riferisce alla tregua di Natale 1914

Quote:

#71 peterpan3

Grazie :-)
Francesca Albanese efficacissima
Miserabile Battista
t.me/socialtvnetwork/16057
Facendo riferimento alla mia segnalazione del post #22, propongo un altro interessante dibattito fatto da Margherita con la speranza che sia visto da molti o da qualcuno.

Levante 08.11.2023 Quale soluzione per la Palestina?
www.youtube.com/watch?v=PnpEQPQP4c4

Quale soluzione per la Palestina?
Con Angelo d’Orsi e Antonio Mazzeo, conduce Margherita Furlan


Sarebbe bello approfondire la cosa che ci sarebbero istruttori israeliani dietro gli squadroni della morte in America latina.

Quote:

#75 bandit

Intanto questa:
www.amnesty.it/.../
Noi italiani siamo i più buoni. Il reato di tortura è stato introdotto solo nel 2017. Perchè? e già ci sono state proposte di legge per abrogarlo. Perchè?
#74 Al2012

Grazie mille..
Per ora ho visto il tuo video segnalato al #22.

Veramente non scontato e molto interessante.
Mi manca ancora solo qualche minuto.

Sembra assurdo porlo ora, ma secondo me sarebbe stata una domanda interessante da fare al signore palestinese:

Propende per una soluzione a due stati o ad uno stato?

Perché lo stato nazione alla fin fine -e sembra folle scriverlo oggi con tutto quello che sta succedendo, è forse proprio l'origine del problema ed è difficile che possa esserne la soluzione.

Chiaro che immaginare uno stato ora, viene da pensare ad Israele che si prende tutto.

Le cose ovviamente non sono così.
Sarebbe interessante approfondire anche questa eterna diatriba che gira sempre intorno a questo conflitto.


Ad oggi, quasi tutti direi, politici ed istituzioni, si trincerano dietro un "due stati per due popoli".

Ma anche questa soluzione, a ben vedere, non è così semplice e scontata.

Ebrei, cristiani e musulmani hanno vissuto le ultime centinaia d'anni quasi senza sapere la fede del vicino di casa.

La persona intervistata lo acvennavarie volte.
La Palestina nella storia recente fino al sionismo era uno paese fondamentalmente LAICO dove le persone riuscivano a convivere in pace.

Oggi appare la più grande e lontana delle utopie, eppure a me -del cui tema non sono cmq un esperto- pare forse la "soluzione" più efficace e duratura.

Quando al nazionalismo si affianca per giunta il fanatismo religioso, da ambo le parti, con differenti ragioni, come sopra spiegato, ecco che la tragedia, o la pianificazione dell'uccisione dall'altro, è posta su un piatto d'argento.

Ma non tutta la società, anche al di là delle sue paure e disperazioni, deve per forza pensarla così.
Anzi. Forse si tratta proprio di una minoranza che ha solo più potere trainante sul resto della maggioranza, maggioranza dell'una o dell'altra parte. sia essa disperata e lasciata apparentemente senza concrete vie d'uscita per una propria dignitosa ed umana esistenza, per un suo futuro, o sia essa annichilita dalla propaganda fascista ed appoggiata dall'occidente.

Quote:

nazione

/na·zió·ne/

sostantivo femminile

1.

Gruppo di individui cosciente di una propria peculiarità e autonomia culturale e storica, spec. in quanto premessa di unità e sovranità politica: la n. italiana, francese; la bandiera, l'esercito, i confini della n.

2.

LETT.

Gente.

È questa a ben vedere la radice del problema?

La voluta, a volte, confusione, altre volte, la
apparente necessaria identificazione tra questi due termini:


Quote:

stato / nazione

?


È questa una delle radici di questo conflitto?
Non ci si può esimere da questo interrogativo, credo, se si voglia provare a contribuire a trovarne una soluzione.
ISRAELE, significato:


Quote:

termine deriva da Israele, il nuovo nome dato da Dio al patriarca biblico Giacobbe (Genesi 32,29), e che significa "colui che lotta con Dio". Dopo la morte di re Salomone, il regno settentrionale venne chiamato Israele, quello meridionale Giudea.

A sentire Fracassi gli “evangelici” sionisti sarebbero una “massa critica” che condizionerebbe in modo schiacciante la politica americana... A me sembra più semplicemente che gli USA si sono accorti già negli anni '60 che Israele era ormai pronta per servire i loro interessi in medio oriente ed era quindi utile difenderla a spada tratta coordinandosi poi con l'AIPAC.

Per il resto quel gruppo di fanatici che si sono auto-nominati “evangelici sionisti” (che è praticamente un ossimoro) in realtà credono solo alla religione dei soldi e del potere. I sionisti la religione la usano solo come specchietto per le allodole.
Purtroppo il libro non riporta l'accordo Haavarà (salvate la pagina su wikipedia prima che la addomestichino) che conferma la matrice nazista del più efficace insediarsi degli ebrei in palestina dal 1938.
#82

E ovviamente è già partita la macchina del fango nei confronti di chi dice la verità. Basta digitare "Francesca Albanese" su Google. Maledetti