Se allevi un ragazzo viziato, e gli permetti di fare tutto quello che vuole quando è piccolo, poi da grande ti sputerà in faccia e non rispetterà più la tua autorità, perchè nel frattempo è diventato grande e grosso e non ha più paura di nessuno.
Questo è esattamente quello che è successo con Israele.
Siamo partiti cento anni fa dal “dateci un pezzettino di terra dove nessuno ci possa perseguitare” e siamo arrivati ad un Israele che bombarda a destra e a manca, che ammazza impunemente donne e bambini, che continua a prendersi terre non sue, e che addirittura intima all’ONU di andarsene da una nazione che non è nemmeno la loro.
E’ ora di dire basta, e con un ragazzone viziato che conosce solo il linguaggio della prepotenza, c’è solo un modo per farlo: rispondere al fuoco con il fuoco. Io mi auguro che le forze dell’Unifil, la prossima volta che verranno attaccate da Israele, rispondano con le armi, in misura proporzionale all’attacco subito.
In fondo, non è che il famoso “diritto alla difesa” ce l’abbia solo Israele, no? E quindi, utilizziamolo anche noi, esattamente come prevede il diritto internazionale.
E se le regole di ingaggio non lo permettono, cambiamo in fretta queste benedette regole, prima che sia troppo tardi. Ma di certo non si può venire via solo perchè lo vuole Israele. Dargliela vinta ancora una volta sarebbe la disfatta definitiva di tutto l’occidente.
E da quel passo a ritrovarti il ragazzino viziato che ti piscia in testa sghignazzando, il passo è molto breve.
Massimo Mazzucco
aggiusta qualche frase un po troppo esplicita.
D'accordo su tutto ma non bisogna lasciare crepe nel muro.
Per citare un noto trio "Bibi, ci hai rotto i Ko@lioni."
Ormai non è più procastinabile.
Scherzi e battute a parte è semplicemente stucchevole come una sola persona riesca a tenere in scacco mezzo mondo.
Senza entrare in filosofia spicciola mi chiedo per quanto tempo le coscienze rimangano ancora silenti.
È davvero possibile che il denaro possa tutto?
N.O.
- - -
Stasera c'è Italia - Israele e l'italiano medio non avrà nemmeno intenzione di boicottare una partita di calcio con la nazionale del terrorismo di stato...
È evidente per me che gli Stati Uniti vogliano cronicizzare un nuovo fronte di guerra in medio oriente da combattere questa volta fino all' ultimo sionista od ebreo che dir si voglia.
Un attacco alla Persia vuol dire mettere in ulteriore difficoltà la Russia ed incominciare ad infilare un fastidioso ditino nel naso della Cina.
il problema è che gli usa e getta, li sostengono e loro si sentono in diritto di fare qualsivoglia cosa....
Li si va per 4000/6000 EUR al mese per fare la ronda al nulla, se gli chiedi di combattere..... mi vien da ridere ne conosco un po..... la disoccupazione è una cattiva consigliera
Decisamente meglio che l'UNIFIL tolga il disturbo, almeno l'ONU verrà sputtanata a un livello forse - forse! - sufficiente per scuotere davvero le acque.
1) sia un po' troppo cresciuto
2) non si lascerebbe rimettere in riga senza causare danni devastanti.
In questo caso funziona meglio il sistema Pitbull: se subisci danni da un cane aggressivo e violento non devi perdere troppo tempo pensando di educare il cane, devi dare una lezione al padrone.
Quindi bisognerebbe........(far qualcosa di poco carino) a qualche banchiere e a qualche membro del AIPAC.
Quei ragazzi non sono li per fare la guerra, ma anzi, per evitarla. In linea di massima, per questa ragione, non hanno equipaggiamento pesante. Credo abbiano alcuni fuoristrada blindati e forse qualche blindato trasporto truppe con armi leggere. Gli israeliani sono entrati nella base letteralmente sfondando i cancelli con due mezzi corazzati Merkava che sono dei "Main Battle Tank" che al loro interno trasportano anche alcuni elementi della fanteria. Il contingente ONU non avrebbe nessuna possibilità contro questi mezzi. Dovrebbero chiedere aiuto per esempio alle unità della marina USA alla fonda sulle coste della Palestina... Mi viene da ridere solo ad immaginarlo.
Quindi, capisco il desiderio e la necessità di rimettere in riga questi criminali, ma non credo lo si possa fare con le armi.
non so se tu hai fatto il servizio militare.
Io si. Lasciamo perdere.
il poliziotto non va in giro armato per sparare alla gente così a caso. Va in giro armato perchè se qualche malintenzionato armato si mette a sparare alla gente o a lui, il poliziotto risponde al fuoco.
E basta la minaccia di violenza per far si che un poliziotto possa usare forza letale su un aggressore.
E comunque come primo passo basta molto meno, cioè minacciare di togliere il supporto: riporto il messaggio di De Luca, video di 1m 18s
x.com/Nick_Italy_/status/1844997367130444138
Quanto puoi aver sbagliato, quando ti può riprendere e aver ragione al 100% anche uno come De Luca?
1- L'Occidente non farà nulla contro l'Occidente.
2- In quanto occidentali, noi siamo israeliani e Israele ci difende.
.. Ho scritto che "non sono pesantemente armati" perché non sono li per fare la guerra.
E' una operazione di pacekeeping sotto l'egida dell'ONU.
(Questa era la premessa.)
Per questa ragione, uno scontro armato diretto tra esercito israeliano (carri armati) ed il contingente ONU (fucili mitragliatori) è "fortemente sconsigliato".
(Questo è ciò che volevo dire.)
Qui la "forza letale" ce l'hanno quelli che vorremmo rimettere al loro posto (fuori da Gaza).
Poi dal giorno seguente, sì, gli si manda armamenti pesanti, e magari si impone una no-fly zone... ma intanto una risposta ferma e decisa la si potrebbe già dare.
E comunque, come già detto, c'è un percorso di escalation che parte dal minacciare di sospendere l'invio di armi, poi sospendere fattivamente l'invio di armi, poi fare un embargo in modo che nessuno possa mandare armi, ecc...
Qui stanno ancora tutti fermi alla "condanna". Come mai?
Sarà mica perchè Giorgia Aspen Meloni dopo aver ceduto l'assett strategico delle linee in fibra telecom al fondo speculativo americano KKR capeggiato dall'ex comandante delle forze armate USA ed ex direttore della CIA, ora sta regalando Poste Italiane al potentissimo fondo israeliano BlackRock??
Poi ci sono in ballo anche le concessioni per trivellare il mare fuori Gaza.
Insomma, siamo complici più di tanti altri paesi
Manco avessi aperto il canale ieri sera, e avessi solo 15 iscritti.
Assolutamente si, purtroppo. Oltre all'elenco che hai fatto tu c'è da considerare che l'Italia ha vari accordi di collaborazione e di scambio di tecnologie militari con Israele. Si parla di (altri) tantissimi soldi. Quindi figuriamoci.
E poi c'è il nostro "capo" (li mortacciloro) che probabilmente ci ha già imposto la linea da seguire.
A me viene da vomitare.
di Gideon Levy
La hybris israeliana è tornata, alla grande. Chi avrebbe mai creduto che un anno dopo il 7 ottobre sarebbe tornata, e in questa scala. Dopo aver sconfitto Hamas e distrutto la Striscia di Gaza, ora stiamo sconfiggendo Hezbollah e distruggendo il Libano – e già guardiamo all’Iran.
In Israele già si parla di cambio di regime, discutendo dell’assassinio dell’ayatollah Ali Khamenei e deliberando tra attacchi alle installazioni nucleari e attacchi agli impianti petroliferi. Israele è in uno stato di hybris. Dal fondo e dallo spirito spezzato della disfatta del 7 ottobre, paragonata all’Olocausto, alle vette dell’arroganza del cambio di regime e dello spostamento dei popoli in tutto il Medio Oriente. E tutto nel giro di un anno. Finirà in lacrime e sangue.
È la natura dell’arroganza, per definizione, finire in un disastro. È la natura di tale estrema volatilità, dall’Olocausto fittizio alla vittoria fittizia, crollare.
Nel frattempo, milioni di persone fuggono dall’esercito israeliano per salvarsi la vita, sfollati, rifugiati, indigenti, senza speranza, feriti, orfani e storpi in infinite processioni di sofferenza a Gaza e in Libano. Presto in Cisgiordania e, forse, anche in Iran. Mai così tante persone sono fuggite terrorizzate da Israele, nemmeno durante la Nakba del 1948. Non dimenticheranno mai ciò che Israele ha fatto loro. Mai. A Israele e agli israeliani porta non solo gioia, soddisfazione e orgoglio nazionale, ma anche un’ubriacatura di potenza come non si vedeva da tempo. Certamente non dal 1967.
I successi militari, per quanto impressionanti, stanno inebriando Israele. Come abbiamo fatto saltare in aria i cercapersone e come abbiamo ucciso i loro leader, dandoci la pacca sula spalle. L’attacco all’Iran è in grado di dimostrarlo. Ma i successi militari non sono la cosa più importante. Cosa verrà dopo?
Israele sente che il cielo è il limite per i suoi attacchi, le sue conquiste, le sue uccisioni, le distruzioni che è in grado di seminare. E non c’è modo di fermarlo. Mai prima d’ora si è trovato davanti a una porta così spalancata, convinto di avere l’opportunità di calciare che attendeva da una vita. Uno dopo l’altro, abbiamo visto cadere davanti a noi i castelli di carte tanto temuti: i razzi da Gaza, i missili dal Libano, i missili da crociera dallo Yemen e i missili balistici dall’Iran non impressionano più nessuno.
L’impotenza della comunità internazionale, in particolare degli Stati Uniti, rafforza il senso di ebbrezza. Tutto è possibile. Sembra che Israele possa continuare le sue campagne di conquista e punizione di Gengis Khan senza ostacoli. L’America lo implora di fermarsi. Le sue suppliche non fanno alcuna impressione sugli israeliani. Giustamente.
Ma Israele potrebbe scoprire che le sue sorprendenti vittorie non sono altro che una fatidica trappola per il miele, come l’inebriante vittoria del 1967 – i cui frutti marci stiamo mangiando fino ad oggi. Quelle che vengono dipinte come capacità militari illimitate rischiano di finire con una vittoria di Pirro. A Gaza, Israele continua a maltrattare milioni di miserabili, anche dopo aver annunciato che Hamas è stato sconfitto militarmente. Perché continuare allora? Perché può. Presto anche in Libano.
L’inutile e pericolosa punizione dell’Iran è stata discussa pubblicamente per giorni, come se non ci fosse altro paese oltre a Israele, nessun limite alle sue possibilità e nessuno che fermerà la sua brama di potere. In assenza di un vero amico che lo faccia, non si fermerà mai di sua spontanea volontà, fino a quando non si abbatterà il disastro. Ed è probabile che arrivi. I successi militari tendono ad essere ingannevoli e fugaci.
All’orrore delle masse del mondo si uniranno alla fine i loro governi, e un (lontano) giorno ne saranno stufi. Israele non ha alcun sostegno internazionale, ad eccezione degli Stati Uniti e dell’Europa. È vero, non hanno ancora mosso un dito, ma un giorno l’opinione pubblica potrebbe cambiare le cose.
La storia è piena di paesi ubriachi di potere che non hanno saputo fermarsi in tempo. Israele si sta avvicinando a questa soglia. Nel frattempo, il pensiero di milioni di persone in Medio Oriente che fuggono terrorizzate davanti ad esso, soffrendo un dolore e un’umiliazione indescrivibili sotto i nostri stivali, dovrebbe far indietreggiare ogni Israele per la vergogna e la paura. Invece, riempiono il cuore israeliano di orgoglio e lo stimolano ad aumentare ogni giorno la dose. E non c’è modo di fermarlo.
Già il 9 settembre, i tifosi italiani si erano girati di spalle mentre c'era l'inno israeliano; oggi l'atmosfera è anche più calda dopo gli attacchi ai militari alla base Unifil.
udinetoday.it/.../...
corteo
Italia-Israele ed il corteo pro-Pal, l'invito del comitato ad unirsi alla manifestazione
Sono ore di tensione quelle che precedono la partita Italia-Israele di domani, lunedì 14 ottobre 2024 che sarà accompagnata dalla presenza del corteo di protesta e solidarietà al quale hanno aderito oltre 85 associazioni.
"Giustizia, solidarietà con gli oppressi al fianco del popolo palestinese e libanese". Con queste parole il Comitato per la Palestina Udine rinnova l'invito a partecipare al corteo previsto per domani, lunedì 14 ottobre 2024, per dire "no" alla guerra - in occasione della partita Italia-Israele patrocinata dal Comune di Udine.
Un corteo di solidarietà verso i popoli sì, ma anche di protesta appoggiato da oltre 85 associazioni.
"Domani abbiamo tutte e tutti la possibilità di mostrare un altro volto della città di Udine - scrivono dal comitato in una nota - Non quella della indefessa complicità alla barbarie, non quella dei mediocri voltafaccia, ma quella di chi chiede giustizia, solidarietà con gli oppressi, al fianco del popolo palestinese e libanese. No alla partita. Fuori l'apartheid israeliano dallo stadio e dalla storia! Ci vediamo domani alle 17:00 in corteo a Udine, da piazza della Repubblica."
Intanto già da venerdì pomeriggio lo stadio Friuli è blindato in vista della partita valida per la Nations League. Barriere e dissuasori hanno fatto la loro comparsa all'esterno dell'impianto dei Rizzi e serviranno a garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.
x.com/receipts_lol
Inoltre questo sito, raccoglie migliaia di video di gaza e i sionazi.
tiktokgenocide.com/
Tutte le volte che ciò è possibile senza rischio, i possessi dei goym possono essere presi. Infatti viene raccontato che Ashi, un celebre Savio anziano di Sion, «visto in un vigneto un ramo di
vite con un grosso grappolo, istruì il suo servitore di prenderlo, se la vigna apparteneva a un gentile; se a un ebreo, di lasciarlo. Il proprietario goy per caso sentì, e chiese: «È dunque giusto prendere da un gentile?». Ashi ebbe la prontezza di spirito
di replicare: «Sì, perché un gentile chiederebbe denaro, mentre un ebreo no» (Baba Kamma 118 b).
Commenta la Jewish Encyclopedia, dopo aver apprezzato questa
«abile e sarcastica risposta» di Ashi. «Siccome si presume che il gentile abbia ottenuto il possesso con un atto di rapina, la proprietà è considerata proprietà pubblica, come terreno non reclamato nel deserto» (Baba Batra 54 b).
Di fatto quindi, nel diritto talmudico, la proprietà di un non ebreo «si presuppone» illegittima in ogni caso, ed è quindi saccheggiabile a piacere.
IL TALMUD IN 10 PARTI Maurizio Blondet
www.academia.edu/17002809/Blondet_IL_TALMUD
Più che il monello andrebbero presi a pizze i "genitori", ma fanno tutti finta di non sapere chi siano.
no signori, così non va bene, si dice: "in caso di attacchi da parte di Italia dei Falori (pronuncia nazi), in seguito alle rigorosissime verifche del caso e in grazia del benestare di sua maestá iu es end ei, il comandante capo potrebbe iniziare a ventilare l`ipotesi di una risposta a base di molliche di pane appallottolate da lanciare contro gli ahimé distratti militi israeliani..."
si dicano bene le cose, quantomeno per riprendersi dalla teribbile crisi de identitá sofferta dopo l`allontanamento di Sambu Molinari dalla poltrona dirigenziale.
Il teatrino è pompare l'opinione pubblica affinché i soldati UNIFIL a caccia di mutuo facile (perché così è...), sloggino, affinché "israele" abbia mano libera senza testimoni nei suoi massacri (letteralmente) satanici.
Controprova: giornalisti ebrei (esempio, Mieli ) e testate di proprietà ebraica (un solo esempio: Repubblica), stanno orientando incessantemente il popolaccio belante, affinché l'ONU lasci campo libero, con la puttanata dei "salviamo i nostri ragazzi", fregandosene altamente dei civili, donne e bambini massacrati ed eliminando testimoni scomodi.
Il "piano" è evidentissimo.
dici giusto Sam, ma chi se la prenderà con i genitori (adottivi) ??
Gli USA destabilizzano da sempre il medio oriente, vogliono una guerra pesante anche lì ed usano israele per incendiare il focolaio, come hanno fatto con l'ucraina, anche se con metodologie diverse.
al posto suo ha parlato nel tg ufficiale della Repubblica il fu capo di stato maggiore TRICARICO, nella diretta dell'11 ottobre 13,30 a conclusione del suo intervento mi parve di avere sentito dire han fatto bene gli israeliani, su rayplay non c'è la frase ho sentito male o altro? ma il succo non cambia,la brigata Sassari si merita le bombe, l'idf ha da passà, ascoltate l'analisi di tricarico, fatte contro il suo governo, contro l'esercito, siamo pieni di traditori, mai servirò questo deep state in caso di guerra, ci pugnaleranno alle spalle.
Mattarella Muto, come dice blondet.
raiplay.it/.../...
Ripubblicalo.
Tipo: Unifil é l' unica a non aver diritto a difendersi?
Oppure: Che succede se i Caschi Blu rispondono al fuoco?
Parlando nel modo diplomatico è auspicabile questo approccio.
Le parti non coinvolte dovrebbero svolgere un proprio ruolo super partes in questi casi, senza parteggiare né per l'uno né per l'altro. Non deve farsi piegare nessuna delle delle due parti, e se danneggiata, si applica la pesatura del danno, cambiando di atteggiamento nei confronti di tale stato.
Detto questo qui non si tratta di simpatizzare per nessuno , quindi tratta di puntate il dito verso chi ha sbagliato in Palestina dal dopoguerra ad oggi ed il nome è solo uno : Israele.
E sai perché ? Perché si sta scavando una fossa profonda , sta preparando se stesso per la prossima terribile sanguinosa diaspora .
Il cretinismo israeliano è palese : dopo decenni su decenni di supremazia militare in quel territorio non ha saputo normalizzare i rapporti con i suoi vicini . Quando Israele verrà eradicato dalla regione come fu per il regno di Gerusalemme dovrà solo biasimare se stesso .
ps: comunque si, sparategli.
Ma poi cosa stanno aspettando a rispondere al fuoco?
Cioè, se sei in uno stato di guerra e arriva un attacco (ripetuto) si presume che si debba rispondere al fuoco, o no?
E' un'ipostazione mentale/filosofica che ha fatto enormi danni passati-presenti e li fara' in futuro se non viene bandita dal lessico sociale internazioale e sopratutto teologico .
Lo stato israeliano sta scrivendo, col sangue degli innocenti, una delle pagine più orrende della storia umana, e netanyahu, il macellaio di Gaza, non potrà non essere ricordato come il più spietato e crudele terrorista di tutti i tempi.
I sionisti hanno davvero imparato bene dai nazisti. Così bene che sembra che il loro trattamento moralmente ripugnante dei palestinesi e i loro tentativi di distruggere la società palestinese all'interno di Israele e dei territori occupati, li rivelino fondamentalmente come nazisti con barba e cappelli neri.
Norman Finkelstein
Un piccolo podcast che ha voglia di parlare di sfogarsi e far sentire ciò che l'uomo della strada ha da dire, non un esperto non giornalisti non sergenti non politici...
Israele hai rotto le PALLE!!!
spreaker.com/.../...
Se vera allora è il caso di dire "chi la fa l'aspetti"
In futuro cerca di stare più attento, grazie.
youtu.be/TgON1eGXSRw?si=csBetAZXqwiKoLXr
Guaina noi che facciamo entrare tutti nel nostro paese …. E lo stesso principio … inizia così e va a finire male … guardate cosa succede negli usa al confine —- sono ormai milioni li quelli che sono illegali - giovani e maschi …. Prima o poi scoppia una bella guerra civile …. Non ci vuole un genio capire cosa si sta cercando di fare - —- Sara meglio che impariamo a difenderci al più presto … e che fermiamo ancora finché si può quel pazzo in Israele
Concordo. Anche se per scuotere le pecore c'è sempre bisogno di un azione dimostrativa
....e solo con il consenso delle pecore e dei grandi numeri puoi arrivare ai media ed ai burattinai. Diversamente bisogna sperare che ci sia disaccordo tra i burattinai o che intervengano gli alieni
www.imolaoggi.it/.../il-silenzio-di-mattarella
Adesso cosa fa? Fa finta niente?
CHE FIGURA DI MERDA!!!!
Se l'Onu non conta nulla e non ci dà nessun appoggio, la nostra missione non ha alcun senso. Non siamo là per fare la guerra ad Israele
Se l'Onu conta qualcosa, è l'Onu che deve incazzarsi con Israele
Ma ormai la figura di merda l'abbiamo fatta. Prepariamoci a fare quello che vuole Israele dove aver detto che non prendiamo ordini da loro
Ad esempio il signor Lavrov si occupa del diritto internazionale solo quando si tratta degli interessi della Russia?
Ha chiesto una riunione d'emergenza dell'Onu quando Israele ha sparato sull'Unifil?
Se Israele attacca l’Iran, la Russia non resterà in disparte
Articolo del 14/10/24 tratto dal sito: ComeDonChisciotte
unifil.unmissions.org/.../
in riferimento al #59 Cangrande 65, tu per caso sai
- quanto guadagna un militare impegnato nelle basi Unifil in libano?
- Qual è il motivo della missione in Libano?
- E' come viene detto per proteggere Israele dal Libano?
Grazie
Dal baratro dall'11 settembre in poi che si e' creato in America... non per colpa di tutti gli americani, ma per il miliardo o il mezzo miliardo d'oro che vuole continuare a vivere e anche morire, nel miglior agio possibile. Sicuramente i suoi gangli come le metastasi di un cancro altamente malevolo, si dipana in ogni parte del mondo. La potenza americana ha scatenato la pandemia planetaria, che magicamente e' finita con Putin quando ha invaso l'Ucraina. Il nefasto burattino Zelenski non e' bastato ad intaccare la Russia? Allora vedi che gia' l'anno passato han scatenato il Bibi, la iena sionista.
Ora e' semplice e sbrigativo dare due nomi, Zelenski e il Bibi, come unici fautori di quello che sta accadendo in medio oriente e in Ucraina. Sappiamo tutti che non e' cosi'.
La Unifil per puro caso si e' vista protagonista di uno dei tanti scenari di guerriglia sionista ai confini e sulla terra libanese, che avvengono incessantemente in quei luoghi, i quali state sicuri senz'altro non cesseranno di essere. Il consiglio che io darei alle forze dell'Unifil di ripiegare e di ritornare alle loro basi perche essendo formazioni di pace, la loro missione e' veramente finita. Perche la' al loro posto devono arrivare contingenti internazionali armati fino ai denti, per fronteggiare la lurida soldataglia IDF. Qui arriva il busillis: chi mandare se l'Occidente capitanata dalla Nato, sta dalla parte della iena sionista? da quella belva che il loro dio del Talmud dice essere giusta? chi mandare a difendere il popolo inerme palestinese che ha gia' sofferto per 40 mila morti? e ora si ripete con il Libano? dove sono i paladini che l'Onu vorrebbe mandare per difendere quelle persone? la risposta penso la sappiate. Non ci sono, o meglio ci sono ma non e' ne l'Europa e ne sono i popoli anglosassoni.
ma non deve farlo l'ONU, le cui truppe sono a portare la pace.
Peraltro la situazione a me ricorda un pò il Vietnam: si cerca di uccidere i guerriglieri (Hamas o Hezbollah), e vengono uccisi senza complimenti anche tanti, troppi, civili, e salgono le perdite dei "buoni".
Come avrei fatto durante la guerra in Vietnam, propongo la pace e di mettere fiori nei cannoni
mi riconosco nei giovani in Israele che rifiutano la leva militare (refusenik) per scelta politica, come Itamar Greenberg che
"si è detto convinto di appartenere a una generazione che porrà fine all’occupazione e ha sostenuto di essere orgoglioso di rifiutare la guerra e di arruolarsi per la pace."
www.peacelink.it/pace/a/50222.html
e come Tal Mitnick che ha detto:
-“Credo che il massacro non possa risolvere il massacro.
L’attacco criminale a Gaza non risolverà l’atroce massacro compiuto da Hamas. La violenza non risolverà la violenza. Ed è per questo che rifiuto di arruolarmi.
La soluzione non arriverà dai politici corrotti in Israele o da Hamas.
Verrà da noi, figli e figlie delle due nazioni”
Gli amici si sono espressi a sostegno di Mitnick, esponendo cartelli con frasi come:
“Non si può costruire il paradiso con il sangue”, “Occhio per occhio e diventeremo tutti ciechi” e “Non esiste una soluzione militare”.
parole incredibilmente sagge pronunciate da questi giovani, ai quali mi sento vicino e penso che dovremmo tutti unirci
www.invictapalestina.org/archives/50180
sta cambiando il vento per BIBI ?
Cuando vedranno che sono soli contro tutti, penso che si calemeranno.
So che è surrealista, ma secondo me è l'unico modo per tenere a bada un bambino viziato.
Ma tu ci credi? Secondo me è solo un alzare l'asticella delle stronzate come conseguenza di un ennesima linea rossa superata. Una risposta andava data pena le conseguenze negative sullì'opinione pubblica.
Eccola.
Ma l'hai letta la bibbia?
Parla espressamente di Israele e delle direttive del loro "dio" che li governa.
"dio" gli ha promesso un territorio incitandoli a conquistarselo sterminando qualsiasi essere vivente ci sia sopra, legittimo o meno.
Per la maggior parte di noi la bibbia è solo un libro che si legge in chiesa.
Per gli ebrei la bibbia è Legge.
Il fiume chi la fa' l'aspetti e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
L'Unifil serve per mantenere la pace. Visto che c'è la guerra, la missione Unifil non ha senso.
È come la badante che cura la nonna. Se la nonna muore, il lavoro della badante è finito
Diciamo che sparare alla badante per mandarla via non è proprio la cosa giusta da fare. Però se prima glielo dici con le buone e non va via poi bisogna trovare un altro modo per mandarla via
Il resto e impraticabile.
La badante l'hai assunta tu e la mandi via tu. Non la manda via il portinaio.
Israele non ha nessun titolo per dire se e dove le agenzie ONU possono stare e a fare cosa.
Semmai, se qualcuno ha qualche titolo per dire qualcosa all'altro, e' proprio l'ONU, ma come noto Israele manco lo calcola.
Vista in altro modo, se l'agenzia deve scomparire nel momento in cui c'e' guerra, ed e' Israele a decidere se e quando farla, di fatto si consegna ad Israele anche la facolta' di decidere il destino di queste agenzie.