di Agata Iacono
Avi Steinberg, scrittore israeliano, ha annunciato di aver formalmente rinunciato alla cittadinanza israeliana.
Spiegando la sua decisione in un articolo, Steinberg ha affermato che la cittadinanza israeliana è stata "sempre uno strumento di genocidio" che ha legittimato l'occupazione dei coloni.
"La cittadinanza israeliana si basa sui peggiori tipi di crimini violenti che conosciamo e su una crescente litania di menzogne destinate a cancellare quei crimini," ha argomentato Avi Steinberg.
L'autore è nato a Gerusalemme da genitori statunitensi e cresciuto in un ambiente ortodosso. Nel 1993 la sua famiglia tornò negli Stati Uniti, prima a Cleveland e poi a Boston, dove suo padre fu direttore all'Università di Harvard.
Steinberg cita una serie di leggi, approvate in seguito alla fondazione di Israele, che hanno legittimato il colonialismo e la discriminazione, tra cui la Dichiarazione di Indipendenza del 1948, la Legge del Ritorno nel 1950 e la Legge sulla Cittadinanza del 1952. Sostiene, inoltre, che questa "traccia cartacea" è stata modellata sia dalla Nakba del 1948, quando le forze israeliane espulsero circa l'80 per cento della popolazione palestinese dalla loro patria, sia dai successivi sforzi da parte dei coloni per ottenere il riconoscimento internazionale.
"Si tratta di documenti falsi", scrive Steinberg. "Lo sguardo dell'ufficialità... [non è] altro che lo scivoloso sforzo di questo stato di nascondere la sua illegittimità fondamentale."
Spiegando la migrazione dei suoi genitori, Steinberg ha descritto la dissonanza cognitiva che permise ai suoi genitori di "diventare entrambi liberali americani che si sono opposti all'invasione statunitense del Vietnam, agendo anche come coloni armati della terra di un altro popolo".
Steinberg scoprirà in seguito che la casa in cui è cresciuto era di proprietà di una famiglia palestinese che è stata violentemente espulsa in Giordania, impedendole di tornare.
"Questa sostituzione 1-a-1 non era un segreto..Piuttosto, è stato un punto di forza per i coloni israeliani attratti dal pittoresco "fascino arabo nativo" di questi villaggi privi di "effettivi arabi nativi".
L'azione eclatante di Steinberg, di ricusare ufficialmente la cittadinanza israeliana, (spiega la fonte), "arriva quando un numero crescente di ebrei americani ha criticato le azioni di Israele, con molti che aderiscono o fondano organizzazioni filo-palestinesi guidate dagli ebrei."
E ancora: "Mentre tutto il popolo ebraico ha il diritto di rivendicare la cittadinanza israeliana, le azioni israeliane hanno disegnato un cuneo tra Israele e la diaspora, con due terzi degli adolescenti ebrei americani che dicono in un sondaggio commissionato da Israele a novembre che simpatizzavano per i palestinesi e un terzo diceva di simpatizzare per Hamas."
In un articolo dell'anno scorso, Steinberg ha denunciato di essere stato arrestato in una protesta pro-Palestina a Chicago con Voce ebraica per la pace (JVP) e IfNotNow (DCI), due gruppi a guida ebraica che sostengono i palestinesi.
I manifestanti di Jewish Voice For Peace (JVP) sono stati in seguito arrestati anche durante una protesta pro-palestinese a Washington il 23 luglio 2024 (AFP)
"L'idea di queste azioni guidate dagli ebrei è che gli ebrei abbiano un ruolo specifico da svolgere all'interno della liberazione palestinese", ha scritto, sia come contrasto alla "propaganda sionista" sia "per mettere i corpi davanti, per attirare il fuoco".
Rispetto all'ipocrisia liberale dei suoi genitori, per Steinberg, "la lotta per una Palestina liberata è legata alla lotta dei movimenti indigeni di ritorno della terra ovunque" - così come alla liberazione ebraica, collegandolo a una lunga storia del socialismo ebraico nell'Europa prebellica.
"La Torah è regolarmente agitata da nazionalisti che adorano la terra, ma, se realmente letta, è un record di rimprovero profetico contro l'abuso del potere statale," ha scritto per Truthout.
"Il sionismo non ha nulla a che fare con l'ebraismo o la storia ebraica."
L'appello di Steinberg è che altri ebrei, intellettuali e artisti sparsi per il mondo, rinuncino alla cittadinanza israeliana per denunciare il genocidio sionista e non restare complici.
Fonte L'Antidiplomatico
All´atto pratico c`é tanta di quella gente che se ne fotte dell`una e dell´altra, mio nonno materno parlava poco e niente di giudeo, mangiava costolette de maiale e bestemmiava cattolicamente essendo già battezzato da bambino e poi diceva che prendersela con Abramo, Moser o sta gente qua non rendeva l`idea
teneva per Bartali, ma quando gli perdeva rivolgeva cmq il primo pensiero al lord Jesus
Per giunta a noi "non ebrei" frega molto poco della fine dei palestinesi
Chi si informa veramente sa che la storia di israele è scritta col sangue dei palestinesi e con una serie di orrori che devono rimanere nascosti all'opinione pubblica, primo tra tutti il ricorso sistematico al terrorismo. Il solito spregevole mainstream informativo sta scrivendo pagine "storiche"di disgustoso e osceno negazionismo quando non arriva, addirittura, a legittimare gli spari sui convogli umanitari e sui bambini in fila per avere pane e acqua.
Questo è il sionismo.
Ma anche in mancanza di queste semplici ed elementari nozioni storiche ci sono individui che negano il genocidio e legittimano l'omicidio intenzionale di civili inermi, compresi, ripeto, i bambini, i più indifesi tra gli indifesi.
Onore, quindi, ad Avi Steinberg e a tutte le persone come lui che inorridiscono di fronte alle atrocità commesse dagli israeliani e hanno il coraggio di condannare pubblicamente il genocidio del popolo palestinese.
Che siano ebrei o no.
Possiamo parlare di degenerazione o di estremismo, ma basta leggere la Bibbia o verificare l'appoggio di molte comunità ebraiche ad Israele per avere dei fondati dubbi.
(vedi le parole di Noemi Di Segni)
Ho paura che se non ci sarà un movimento di protesta importante degli ebrei dissidenti non cambierà molto .
Non esistono "ebrei dissidenti" esistono ebrei e sionisti! Ebreo è legato alla religione, sionista è legato a una ideologia colonialista.
Massimo intendeva precisare che "Moser" fu un campione di ciclismo.(forse tu sei giovane e non te lo ricordi)
mentre Mosé è il profeta biblico...
Popolo eletto de sto cazzo.
Popolo di parassiti dell'umanità, adoratori de sto cazzo.
Invece di circoncidervi, perchè così nell'antichità erano riconoscibili come popolo eletto e adoratore del sanguinario yhw, tagliatevelo tutto palle comprese!
la realta' e' : USA in default a caccia di un reset finanziario moniale tramite guerre internazionali .
I Guidei sono solo carne da macello a tale scopo , essendo il 51° stato USA di fatto .
n.b. : i soldi fanno la storia , le analisi politic-emancipate fanno la stampa ...............
Allora, il sionismo ha molto a che vedere con l'ebraismo di oggi.
Il problema della terra è una ferita aperta già nella vita di Abramo che sempre la desiderò e potè avere solo il minuscolo pezzettino per la sepoltura della moglie.
La terra, cioè la stabilità, la casa esteriore e interiore, fu data miracolosamente da Dio ma solo a condizione della fede, infatti dubitarono e vagarono 40 anni nel deserto.
Mancò la fede per riconoscere in Gesù il messia (che realizza ben 93 predizioni dei profeti) e persero la terra, casa esteriore, e anche il tempio , casa interiore.
Del resto lo dice lo stesso Gesù nella parabola di Lazzaro e del ricco epulone: "Hanno la legge e i profeti, se non credono a quelli neanche se uno tornasse dai morti gli crederebbero".
E' da notare che uno dei principali motivi del rifiuto di accogliere Gesù fu il fatto che egli proclamò che "il mio regno non è di questo mondo", mentre i giudei si erano illusi di un regno di potenza e dominio mondani.
Con la distruzione del tempio nel 70, molti di questi ebrei increduli ebbero la svolta gnostica, cioè siccome era crollato il baluardo che racchiudeva le promesse, allora si convinsero che tutta la rivelazione è falsa e Dio è cattivo, arrivando a scambiare il male col bene e a sostenere Lucifero come dio-buono contro Adonai dio-cattivo, questo ben prima del palladismo di Picke e ben prima delle sette sabbatiste e frankiste.
Gli ebrei credenti, che grazie alla profezia di Gesù sulla distruzione del tempio si erano salvati lasciando Gerusalemme e fuggendo sui monti, cambiarono il nome in cristiani e diffusero la Chiesa che è il nuovo Israele.
E' rimasto un numero esiguo di increduli fedeli alla Torah e in attesa del messia, gli altri hanno cambiato religione, infatti saprai meglio di me che esiste un pensiero rabbinico che identifica il messia con lo stesso popolo ebraico, che l'interpretazione talmudica ha adulterato e rovesciato la legge di Dio e che se Mosè tornasse farebbe una strage di questi apostati miscredenti che si dicono, falsamente, ebrei.
In sintesi il sionismo ha
1) scambiato il regno materiale di questo mondo con il regno spirituale che non è (solo) di questo mondo
2) scambiato il messia mandato da Dio con l'auto elezione fondata sulla potenza e la prepotenza
3) scambiato l'appartenenza al popolo per fede con una appartenenza di tipo materiale (discendenza matrilineare)
e per quanto la cosa ti addolori questi scambi hanno esattamente un'origine di tipo religioso.
In ogni cultura la religione (o qualunque cosa ne faccia le veci) è una componente fondativa, non esiste una politica a lungo termine (che superi l'arco della vita di un uomo) che non abbia una motivazione religiosa.
E il sionismo non fa eccezione.
Valore che ovviamente cresce quanto più tale protesta viene enfatizzata, pubblicizzata e soprattutto pubblicamente dibattuta.
A proposito: lo status di "cittadino palestinese" ha qualche valore legale in giro per il mondo?
che in Israele c'è l'apartheid,
e che negli USA non si può dire, o sei finito (politicamente).
x.com/M25016096/status/1873731094799135214
La seconda affermazione non è meno importante della prima, e mi chiedo,
ma la lobby ebraica negli States è così potente da tacitare ogni critica ad Israele?
E se così è, si può ritenere un successo per Israele? Voglio dire, in generale, le critiche non servono sempre e solo per gettare fango su qualcosa, ma servono anche per evidenziare dei problemi che col tempo potrebbero essere risolti o mitigati, non hanno cioè esclusivamente una funzione distruttiva, ma anche propositiva di miglioramento.
Quindi, l'assenza di critiche esplicite da parte dei politici americani può considerarsi una buona cosa per lo stesso Israele?
Dove andrà a finire Israele se continuerà a restare su un terreno al di fuori della legge e dell'umana compassione con l'acquiescenza dei governanti americani?
Non si può restare perennemente in guerra col mondo arabo, prima o poi si deve arrivare ad una pace condivisa, ma questo obiettivo occorre perseguirlo attivamente.
p.c. : it.wikipedia.org/wiki/AIPAC
Allora, il sionismo ha molto a che vedere con l'ebraismo di oggi.
Ecco come la propaganda sionista funziona bene, credere che il sionismo ha molto da vedere con l'ebraismo fa parte della sua propaganda. Teodor Herzl (fondatore del sionismo) era laico, ateo e non credeva nell'ebraismo (c'è una battuta che dice che Gesù festeggia Hanouka e Herzl festeggia Natale). Il sionismo, e lo ripeto, è una ideologia colonialista che sfrutta, manipola l'ebraismo per fare diventare Israel la Nazione degli ebrei e l'appartenenza a una nazionalità, tutto questo è anti-ebraico, non c'è nell'ebraismo queste nozioni. Poi la Bibbia non può essere interpretata senza la Torah non ha senso.
N.B. : gli ebrei ortodossi israeliani sono apertamente contro questa manipolazione della religione/cittadini con continue manifestazioni in Israele , ma in TV tutti zitti ,
si parla solo delle volonta' dei potenti detti sionisti = Mafia cazara-anglo-giudaica
ogni epoca ha il suo spartiacque e l'idrogeno autoprodotto da H2-O (tecnologia gia' in essere e affidabile) , sara' il passo evolutivo che soppiantera' questo sistema di lurido e infimo potere .
Quando ?!? spero al + presto x esserne spettatore godurioso/erogeno
L’antisionista Siragusa alla carica
Diego Siragusa, politico, scrittore, saggista non manca mai quando si parla di Medio Oriente, come venerdì scorso all’incontro con Domenico Quirico al quale ha posto una domanda sulla convivenza fra le confessioni religiose prima della “Dichiarazione di Balfour” del1917: ha scritto un libro intitolato “Dialogo impossibile con un Rabbino, Israele e la tragedia dell’arroganza” (è possibile acquistarlo nelle librerie biellesi, in tutte quelle italiane ed anche on line) sul quale l’abbiamo interrogato.
Di che cosa parla il libro? «Il libro nasce da un casuale incontro con un Rabbino su Facebook.
Siccome il mio antisionismo è noto, la sua richiesta mi sorprese. In ogni caso iniziò una conversazione civile che non approdò a nulla. Questo è il motivo per cui ho definito impossibile il dialogo con un ebreo sionista.
Nel testo è riportata la persecuzione organizzata contro di me e contro il mio amico Alan Hart, ex giornalista della BBC, per le nostre opere contro il sionismo».
Moni Ovadia e Giorgio Gomel ,ebrei critici verso la politica di Israele, sono stati contestati duramente. Perché molti ebrei non accettano gli intellettuali dissidenti?
«Nelle comunità ebraiche c’è un “ghetto mentale” che dura da secoli. Il luogo comune di essere il popolo eletto è una delle cause della depravazione dei sionisti. Vi sono ebrei laici ed atei che si sono emancipati dal giudaismo come Moni Ovadia e Shlomo Sand che ha smesso di essere ebreo».
Nel suo testo si legge che i bambini sono indottrinati fin da piccoli con il concetto della “superiorità ebraica” e del “popolo eletto”. Da cosa nasce questa convinzione? Dai libri sacri?
«Nasce da una lettura fanatica della Torah e del Talmud. L’educazione dei fanciulli è centrata sull’odio verso i gentili, ovvero i non ebrei. Da qui nasce la tragedia dell’arroganza, sottotitolo del libro, ben motivata dal poeta israeliano Amnon Shmosh».
Ci sono molte dichiarazioni “forti” contro i palestinesi da politici come Bezalel Smotrich, Naftali Bennet, Ayelet Shaked e nessuno insorge per tanta violenza senza alcuna vergogna. Perché?
«Israele controlla l’informazione occidentale e accusa di antisemitismo chi lo critica. Oggi Israele è
lo stato più razzista del mondo .Ha adottato una legge che lo definisce “Lo stato del solo popolo ebraico”. Questa è la causa di un modo di pensare totalitario verso tutto ciò che non sia ebraico».
Che cosa è successo il 7 ottobre 2023?
« L’ultimo capitolo del libro demistifica le colossali menzogne dello stato ebraico diffuse per giustificare la pulizia etnica. Purtroppo il controllo sionista sull’informazione tuttora ostacola
Si trattò di una trappola per distruggere l’identità palestinese ed affermare Israele come il 51° stato americano».
Secondo lei è in corso un genocidio in Palestina?
«Non c’è dubbio. Nel 1948 i sionisti cacciarono 750.000 palestinesi dalle loro case, cambiarono i nomi dei villaggi e fecero massacri. In circa 80 anni hanno eseguito un “genocidio incrementale”, come lo chiama lo studioso Ilan Pappé, quindi genocidio, memoricidio e culturicidio».
Nei tragici accadimenti di questi giorni in Siria, Israele è uno degli attori che se ne sta
avvantaggiando. Ne conviene?
«Le dichiarazioni del capo degli “sgozzatori ” Abu Mohammedal-Jolani di amorevole simpatia verso Israele sono la conferma che Stati Uniti e Israele usano i terroristi islamici per i loro scopi. Dopo la caduta di Hassad, Israele ha invaso la Siria, ha bombardato le strutture civili e la flotta a Latakia.
Questo è in linea col progetto del grande Israele “dal Nilo all’Eufrate”. Chi è l’aggredito e chi è l’aggressore?”.