Il colonialismo classico ha sempre funzionato nello stesso modo: una nazione forte invadeva una nazione più debole, ne prendeva il controllo, e restava lì a comandare per sfruttarne le risorse economiche. Ma lasciava in loco tutti i suoi abitanti, i quali diventavano semplicemente nuovi schiavi/sudditi dell’impero.
E’ successo così per l’India, colonizzata dagli inglesi, per il Brasile, colonizzato dai portoghesi, per il resto dell’America Latina, colonizzata dagli spagnoli, o per varie nazioni africane e asiatiche, colonizzate nel tempo da francesi, portoghesi, olandesi, ecc.
Solo in tre casi, nella storia recente, i colonialisti invasori hanno sistematicamente rimosso la popolazione locale, prendendo fisicamente il suo posto. Gli Stati Uniti, l’Australia e Israele.
Negli Stati Uniti, i bianchi hanno sterminato la popolazione locale, rinchiuso nelle riserve i sopravvissuti, e preso fisicamente il loro posto. In Australia, i bianchi hanno sterminato la popolazione locale, rinchiuso nelle riserve i sopravvissuti, e preso fisicamente il loro posto. In Palestina, i sionisti hanno sterminato buona parte della popolazione locale (1948), rinchiuso in campi di concentramento / campi profughi i sopravvissuti, e preso fisicamente il loro posto.
Progressivamente, dal ’48 in poi, i nomi delle città e dei villaggi arabi sono stati cambiati in nomi ebraici, mentre l’intera terra di Palestina veniva ridenominata Israele. Oggi restano ancora due zone da integrare, la Striscia di Gaza e la Cisgiordania. Una volta incorporati questi territori, la terza operazione coloniale integrale della storia moderna sarà completata.
Non si può non notare che all’origine di queste particolari operazioni di sostituzione etnica ci siano sempre gli inglesi. Inglesi erano i conquistatori/colonizzatori dei futuri Stati Uniti, inglesi erano i conquistatori/colonizzatori dell’Australia, e inglesi sono stati, fin dall’inizio, coloro che hanno permesso e favorito in tutti i modi la conquista/colonizzazione della Palestina da parte dei sionisti.
Fu sotto il mandato britannico (1922) che gli inglesi implementarono leggi particolari in Palestina, per permettere agli ebrei di acquisire con estrema facilità territori appartenenti agli arabi. Furono gli inglesi (1929 -1936) a reprimere con ferocia le rivolte arabe in Palestina, in modo da favorire l’espansione territoriale dei sionisti. Furono gli inglesi (Orde Wingate) ad insegnare ai sionisti le tecniche di guerriglia e attacco militare ai villaggi arabi. Furono sempre gli inglesi ad insegnare ai sionisti la tecnica di distruzione sistematica della case del palestinesi fuggiti, per impedire un loro eventuale ritorno. Furono gli inglesi ad introdure il concetto di “punizione collettiva” che ancora oggi (Gaza) viene usato dai sionisti contro i palestinesi. Furono infine gli inglesi a voltare lo sguardo altrove, nel ’48, quando tutte queste tecniche vennero messe in atto in modo sistematico dai sionisti, i quali sterminarono ed evacuarono 700.000 palestinesi dalle loro case e dai loro villaggi (Nakba). Poi, con le operazioni in corso, gli inglesi se ne andarono dalla Palestina, lasciando ai sionisti il controllo militare completo di tutto il territorio.
In tutto e per tutto, la conquista della Palestina da parte dei sionisti fu una complessa operazione coloniale iniziata, favorita e controllata interamente dagli inglesi.
E’ chiaro che dietro a queste tre operazioni di “colonialismo sostitutivo” - Stati Uniti, Australia e Israele – ci debba essere la stessa mentalità comune di dominio e di superiorità dell’uomo bianco sulle razze inferiori. Questa mentalità, profondamente razzista, è stata sintetizzata al meglio da un pensiero di Winston Churchill, espresso dopo la nascita dello stato di Israele: “Io non mi scuso per il fatto che gli ebrei abbiano tolto il controllo della regione ai palestinesi, così come non mi scuso per il fatto che i bianchi abbiano tolto l’America ai pellerossa, o per aver tolto l’Australia ai neri. E’ normale che una razza superiore domini quella inferiore.”
Con un maestro del genere, figuriamoci se mai dovrà sentire il bisogno di scusarsi il suo discepolo più fedele ed esemplare che la storia abbia mai prodotto, Benjamin Netanyahu.
Massimo Mazzucco
Luogocomune non è una bacheca dove venire a postare quello che ti pare.
In futuro sei invitato a far più attenzione a quello che pubblichi.
M.M.
Il loro segreto è il bulling spontaneo e istintivo, base generalizzata dei rapporti sociali.
Il loro 'momento' è evidentemente finito: chi glielo spiega?
Nella tua personale lista hai dimenticato la pulizia etnica *totale* perpetrata dagli inglesi ai danni della popolazione di Chagos.
johnpilger.com/stealing-a-nation/
Un peccato veniale: l'evento e' stato letteralmente cancellato dalla memoria storica. Se non fosse per Pilger e altri pochi eroi del giornalismo internazionale, non ne sapremmo niente
E infatti ancora oggi senti ripetere che "Israele è l'unica democrazia in Medio Oriente". Traduzione: è l'unico paese che difende i nostri interessi in quella zona.
Sven Lindqvist per chi non lo avesse ancora letto
L'autore prende le mosse da una frase pronunciata da Kurtz in "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad: "Sterminate tutti i bruti", ovvero i 'selvaggi', le popolazioni africane che gli europei incontrano durante la loro corsa coloniale alla fine dell'Ottocento. E attorno a questa frase, Lindqvist imbastisce un ardito viaggio intellettuale al "cuore di tenebra" della mentalità occidentale e dell'approccio dell'Europa nei confronti del "Continente Nero". Accanto a queste considerazioni di carattere storico-antropologico l'autore narra il proprio viaggio nell'odierno Sahara, e attraverso una delicata aneddotica minimale mostra come lo scontro tra la nostra civiltà e quella africana non sia affatto finito.
queste sono le ultime dai mainstream media (RT), su Chagos. Praticamentre la popolazione di Diego Garcia sara' eternamente in esilio (con tutte le conseguenze sociali ed economiche che ne derivano).
Anche i portoghesi e gli spagnoli ne hanno sterminati tanti in sudamerica, grazie anche ai gesuiti. In Brasile è stata fatta una sostituzione etnica, i nativi oggi sono emarginati che vivono chiedendo l'elemosina ai lati delle strade. I più fortunati vivono nella foresta dentro le riserve.
Anche in Tibet è stata fatta una cosa simile da parte dei cinesi. Non è stata sterminata tutta la popolazione, ma sono stati distrutti tanti monasteri e molti sono stati costretti a lasciare le loro terre. Oggi in Tibet ci sono le città costruite dai cinesi dopo l'invasione, mentre i tibetani sono diventati reietti a casa loro. E tutto questo col silenzio della comunità internazionale.
dal mio punto di vista, banale e scontato, tutte le azioni sono da sempre, lo saranno sempre, mosse dal vile denaro.
Poi si trova il pretesto per giustificarle (guerra al terrorismo, civilizzazione, conversione religiosa ecc...) ma il denaro è la causa di tutto.
Tenendo questo in mente tutto è sempre chiaro. Nello specifico, per Gaza non ho dubbi che sia lo sfruttamento delle risorse "immense" di gas trovate al largo (che fa comodo anche a tutti noi europei visto che gli amiconi di oltre oceano ci offrono le loro a prezzi folli dopo averci tagliato - fisicamente - le forniture da quei cattivoni dei russi).
Sono quindi cinico nell'affermare che, alla luce di quanto sopra, dei palestinesi non frega nulla a nessuno; credo che sia proprio questa la cruda e brutta realtà.
Il solo modo che mi viene in mente per far cessare il tutto è far vivere a quella gentucola dei politici (non sono neanche gentaglia ma gentucola) una settimana a Gaza, anche se fosse solo una normale cioè senza bombardamenti. Allora si che cambierebbe tutto e subito.
N.O.
Tuttavia alcuni indizi mi fanno propendere per un'altra soluzione, ovvero che non è genericamente il mondo e la cultura anglosassone a portare in quella direzione, ma altro.
Innanzitutto gli inglesi non "se ne andarono" spontaneamente dalla Palestina, ma la lasciarono sospinti dal terrorismo ebraico (Irgun, banda Stern) e dalle pressioni finanziarie dei Rotschild e company.
I sionisti infatti vedevano gli inglesi come gli attuali padroni del territorio all'epoca e quindi i primi nemici da scacciare (agli arabi ci avrebbero pensato con comodo poi).
Anche per questa ragione ottennero l'appoggio dei regimi nazifascisti.
In particolare l'Italia (che vedeva di cattivo occhio la "perfida Albione") fornì supporto militare e l'addestramento alla futura marina israeliana (vedi Andrea Giacobazzi "L'asse Roma Berlino Tel Aviv", il Cerchio 2010).
Se andiamo a vedere ad esempio gli esponenti inglesi del pensiero della razza superiore come Kipling (il fardello dell'uomo bianco) e Churcill citato sopra, notiamo che erano entrambi massoni.
Negli Stati Uniti, addirittura, il governatore delle province indiane (nonché co-fondatore del Ku-Klux-clan) fu il generale sudista Pike che potè fregiarsi del titolo di
"Gran Sovrano e Commendatore del Supremo Consiglio dei 33°", in pratica il Papa della massoneria.
Aggiungo che il giornale del B'nai Berith (una sorta di massoneria riservata ai soli ebrei) elogiò il ku-klux-clan in un aricolo degli anni '20.
Questo orientamento propenso all'eliminazione dell'inferiore ha origini religiose (la massoneria è semplicemente una religione fra le tante, checché ne dicano i massoni).
E' tipico
- del pensiero gnostico (il mondo è malvagio e degenerato e solo i pochi illuminati capiscono cosa si debba fare per redimerlo).
- del pensiero messianico millenarista (verrà il messia a mettere le cose a posto su questa terra) condiviso dalle correnti maggioritarie ebraiche (e anche dalle sette dei cristiani rinati americani) che non hanno creduto a Gesù in quanto egli ha proclamato che "il mio regno non è di questo mondo" e arrivano a proclamare che lo stato di Israele è il vero messia, in quanto pretendono un regno in questo mondo (i cristiani rinati credono che quando si sarà realizzato il regno universale di Israele tornerà Gesù a sterminare tutti gli ebrei e a dare il regno a loro -sic!).
- dei calvinisti che vedono nel successo mondano la prova della benedizione di Dio e di essere gli eletti, e quindi identificano i poveri e gli arretrati in bruti e maledetti.
Poiché le società anglosassoni sono dominate da queste correnti religiose (gostico-massonica, ebraica e calvinista) ne sono scaturite naturalmente le correnti sterminazioniste, ma non in quanto inglesi o vikinghi, bensì in quanto portatori di questi orientamenti di pensiero.
Però è interessante il concetto che esprimi, in cui lo sterminazionismo ha origini dalle correnti religiose "gnostico-massonica, ebraica e calvinista". Ma i cattolici li vogliamo lasciare fuori, a questo punto?
Io una volta ebbi un dialogo con un prete messicano (Legionario di Cristo), e quando gli ricordai lo sterminio delle popolazioni locali fatto dagli spagnoli, lui mi disse: "Ma quelli erano selvaggi. Sarebbero comunque andati tutti all'inferno".
www.youtube.com/watch?v=_urDKfkgYIA
Le motivazioni sempre di potere, geopolitiche e di conseguenza economiche.
Noto che ultimamente viene definito gnostico - a vanvera, secondo me - tutto il peggio di questo mondo. Credo che questo faccia parte di una campagna di diffamazione orchestrata dai soliti avversari allo gnosticismo.
Lo gnosticismo che conosco io non perora sicuramente interventi brutali verso gli uomini e i popoli, ma piuttosto un percorso iniziatico personale di uscita da questo mondo, principalmente attraverso la gnosi, ottenibile attraverso la dissoluzione dell'ego e degli aspetti antidivini nell'uomo e la contemporanea nascita di un nuovo uomo.
Da parte mia, ho letto i documenti di Nag Hammadi, e di negativo lì dentro ci trovo molto poco.
È vero anche per le tribù delle giungle indonesiane o dell'Amazzonia, con poche eccezioni, come ad es. i nativi americani sui quali va fatto un discorso a parte, o i pigmei africani (che in questo momento sono sotto attacco in Africa: theguardian.com/.../...).
Quindi palla al centro: dipende dalle caratteristiche di ciascun popolo, da come vive (e usa) la religione e le 'occasioni' che gli si presentano.
Gli ariani non hanno sterminato i popoli dell'India ma hanno introdotto le caste e hanno relegato i vinti, príncipi compresi, tra gli intoccabili, ma il tempo ha giocato a favore della cultura di questi ultimi.
PS - A proposito di stermini dimenticati (!), come la mettiamo con Jawaharlal Nehru, le cui riforme hanno provocato la quasi totale estinzione delle "tribù delle foreste" indiane, tra le quali vigeva il matriarcato, c'è chi parla di 300 milioni di vittime (vedi Alain Danielou)?
Inghilterra, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio... persino l'Italia è presente in questo lungo elenco.
Ovviamente lo hanno fatto adesso con l'Ucraina e qualche decennio fa con l'Afghanistan. Ma le motivazioni non sono state sogni di conquista. Tutte e due le invasioni sono state dettate da motivi profondamente politici ed in qualche modo addirittura necessarie alla loro stessa sopravvivenza.
In Sudafrica si sono insediati i boeri nel 600 in terre disabitate, senza alcuno sterminio, e da lì in poi si sono sviluppate all’interno del paese due civiltà parallele, che non si sono mai unite.
Poi, dopo che i boeri hanno bonificato le terre, in piantato fattoria, costruito infrastrutture e città sul modello occidentale, sono arrivati gli zulu a reclamarne la condivisione… fino ad arrivare agli ultimi anni in cui i neri hanno iniziato a prendere d’assalto selvaggiamente (qui è il caso di dirlo) i bianchi, massacrandoli, distruggendo le loro fattorie, facendoli scappare dal Sudafrica.
Salvo poi chiedergli di tornare quando si sono accorti che da soli non sono nemmeno capaci di coltivare i campi di cui si sono appropriati.
Insomma, una storia che non c’entra nulla con i genocidi compiuti dalla colonizzazione in America e Australia, anzi, un esempio antitetico.
it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_boera
it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_boera
it.wikipedia.org/wiki/Guerra_anglo-zulu
Alla seconda guerra boera partecipò anche Churchill che usò, per sua ammissione (www.google.co.uk/.../), pallottole a frammentazione di cui riuscì fortunosamente a disfarsi (altrimenti sarebbe stato fucilato su due piedi) dopo essere stato fatto prigioniero.
reuters.com/.../...
USA/ Russia docet.
“Nella storia recente”... E nella storia passata? Il colonialismo e il razzismo riguardano solo gli europei, i cosiddetti occidentali?
E da quando esistono questi due concetti: 100 anni, 500, 1000, 10.000 anni? E prima di allora, niente di tutto questo esisteva?
Nel mondo sono in corso circa 60 guerre o conflitti armati più o meno intensi.
In media, ogni anno in ogni paese del mondo 10.000 persone vengono ammazzate o scompaiono nel nulla.
Ci sono 200 paesi, il che significa 2.000.000 di persone all'anno, senza contare le vittime di guerra.
Per non parlare poi dei milioni e milioni di persone che vivono in condizioni precarie, per usare un eufemismo, o in uno stato di schiavitù "legale" o illegale.
Ma tutti continuano a sostenere il capitalismo (il principale colpevole di questa situazione) e le guerre "giuste", e questo si addice in particolare agli empatici e ai pacifisti moderni che hanno capito tutto.
Di fronte a questa realtà, non vedo l'ora che finisca questa ossessione, questa tendenza schizofrenica a parlare solo dei palestinesi, anche perché provo pena per tutte le altre persone disgraziate che soffrono come palestinesi ma di cui non si parla mai, e penso che solo questo li faccia sentire una merda.
Tra l'altro, i palestinesi possono considerarsi fortunati, senza virgolette, se riescono a morire sotto le bombe o con una pallottola in testa, senza essere trucidati e fatti a pezzi con le lame, come accade in altre parti del mondo, probabilmente ancora poco "civilizzate" e tecnologicamente avanzate.
I palestinesi hanno avuto 100 anni per risolvere questo problema, da quando i primi quattro ebrei sionisti disperati arrivarono tra loro un secolo fa.
Quindi devono prima dare la colpa a se stessi e ad Hamas, che hanno eletto come loro rappresentante, e poi ai loro antenati e “amici” nella regione e a tutti i leader del passato che li hanno condotti fino a questo punto, però è anche naturale chiedersi come siano riusciti a sopravvivere per tutti questi secoli quando alla fine sono stati ingannati da quattro straccioni.
Forse perché i loro antichi antenati erano molto più svegli e i loro capi meno corrotti.
Un giorno gli inglesi, e forse non solo loro, finiranno come i palestinesi o gli indiani d'America. La strada, ormai, è quella.
Il mondo non è mai stato diverso... non è chi ha ragione, ma il più forte che vince e prende tutto. Russia docet.
I palestinesi non vogliono andarsene? Allora moriranno tutti. È semplice. Ma questo non è un mio desiderio, è semplicemente un dato di fatto.
Nessuno ha mai avuto un problema con lo sterminio di un popolo. Nella storia recente, la Turchia, ad esempio, ce lo insegna.
Posso capire che la questione palestinese venga affrontata dagli arabi o dai musulmani e dalla marea di persone che vivono in quella zona lì, ma non capisco cosa c'entrino i "cristiani" bianchi europei, che, tra l'altro, hanno una montagna di problemi molto seri da risolvere in patria.
Forse perché è molto più facile occuparsi dei problemi irrisolvibili altrui che dei cazzi propri.
In quasi due anni nessuno ha mosso un dito per difendere i palestinesi, ma era prevedibile.
A nessuno importa delle dichiarazioni ridicole di Conte o della Cina, perché il mondo è un'altra cosa e se ne frega della propaganda o degli slogan.
L'unica cosa che conta sono gli interessi, gli affari: l'UE, gli USA, la Russia, la Cina, l'India, ecc. docet.
E la cosa più importante e sorprendente è che TUTTI sono d'accordo su questo, anche i pacifisti e i propagandisti più sfegatati, ovunque provengano.
Viviamo ormai in un mondo quasi perfetto, viviamo nell'utopia di Platone, quella da lui immaginata e desiderata 2.500 anni fa.
Anch'io sono giunto alla sua stessa conclusione qualche tempo fa, quindi figuriamoci quante persone devono aver realizzato la stessa cosa prima di lui e quante verranno dopo di me.
Tutto si ripete e basta. Il mondo, l'uomo sono sempre gli stessi, solo che oggi tutto è un po' più sofisticato, più ingannevole, più stupido e più ipocrita.
Post interessante ricco di spunti di riflessione.
Giusto qualche cosa non mi torna. Ad es: la mitica la conquista ariana dell'India non mi risulta sia stata cruenta e tantomeno una sostituzione etnica.
Gli esponenti inglesi del pensiero della razza superiore vanno al di là della massoneria. Locke, Burke, Tocqueville, Lieber, Guizot, Macaulay, Spencer sono tutti concordi nel primato del mondo anglosassone, gli "amanti della libertà", a cui spetta diritto alla colonizzazione dei popoli barbari e l'estinzione delle razze inferiori.
Così si capisce meglio anche il retroterra del nazismo.
La massoneria poi non è affatto una religione.
Il pensiero messianico millenarista ha la sua importanza ma attenzione, rimarco anche io che il messianismo cristiano è profondamente diverso da quello ebraico.
Il legame ancestrale degli statunitensi con Israele risale proprio qui, con la identificazione del loro mito ancestrale di fondazione con quello della terra promessa agli ebrei. Tocqueville, parlando dell fervore religioso dei fondatori della Nuova Inghilterra, diceva che si consideravano discendenti della "stirpe di Abramo".
Come scrisse Lieber: "Dio ci ha dato questo grande paese per un grande disegno. Egli lo ha dato a noi così come ha dato la Palestina agli ebrei".
Così, di contro, i nativi americani furono identificati con i canaaniti che per volere di Jahvè dovevano essere sottomessi al popolo eletto, i coloni protestanti. Eventualmente sacrificati, come prevedevano i riti antichi di fondazione.
Queste saranno le basi del mito del Destino manifesto americano. Nient'altro che la prosecuzione dell'ideologia del suprematismo anglosassone.
Leggo su wikipedia:
Intanto bisognerebbe capirsi e parlare o di gnosticismo (eg. storico) o di neo-gnosticismo. Che lo gnosticismo poi sia una eresia per la Chiesa Cattolica penso sia pacifico. Che divida gli uomini in ilici, psichici e pneumatici, pure. Da qui, se si vuole, il neo-gnosticismo della massoneria contro-iniziatica (che si autoproclama pneumatica) prende le mosse e giustifica se stessa da qualsiasi abominio possibile (contro la massa degli ilici).
Ci sarebbe da parlare molto sull'argomento, dal mito di Lucifero al Lucis Trust, ma non voglio andare troppo OT.
Infatti il cristianesimo cattolico o ortodosso, l'islam e in misura minore il buddismo si ripropongono di trasformare i lontani in fratelli di religione (il buddismo offre la via a chi la chiede, ma non esclude nessuno).
Ho gioco facile a rispondere che le colonizzazioni moderne sono figlie dell'avvento della massoneria, dell'ascesa del potere finanziario ebraico (guarda un po' chi erano i proprietari della compagnia delle indie) e della diffusione delle sette protestanti.
L'inizio dei rapporti con le Americhe era nato sotto un'altra stella, grazie alle disposizioni di (santa) Isabella di Castiglia, che arrivò a mettere in catene Cristoforo Colombo e i suoi fratelli proprio perché avevano iniziato a schiavizzare gli indios.
La massoneria è una religione tanto quanto i 5 stelle sono un partito politico: non basta dichiararsi antipolitica per non far parte della politica e altresì non basta dichiararsi antireligione per non essere una religione.
Religione che ha le sue credenze, i suoi comandamenti, i suoi riti e pure il "messale" per le sue cerimonie ("Morals and dogma" di Pike, usato ancora oggi).
Ed è una religione esclusiva, non inclusiva: il vertice della piramide è ben staccato dal tronco.
Per quanto riguarda i miti fondativi e l'origine del destino manifesto concordo in tutto.
Da cattolico non posso che biasimarla (e potrei citare molte storie opposte) ma che gli indios siano stati oppressi è un fatto storico, al punto che la Madonna di Guadalupe è apparsa anche per riabilitarli.
Conosco anche i legionari (ne conosco un po' di persona) e tra loro abbondano i preti santi e i casi tragicamente opposti.
Il loro fondatore sembra proprio che fosse un filibustiere, amante di varie donne, ebbe pure una figlia, lasciando alla morte problemi legali attinenti alle eredità e cause aperte per anni. Non pago di questo pare che abbia avuto altre esperienze poco edificanti.
Eppure tra i suoi seguaci ci sono dei veri e propri santi....
Quei cristiani bianchi han creato problemi in tutte le fottute colonie che hanno governato gettando i semi per una sempiterna zizzania tra i popoli che lasciavano all' autogoverno.
Come diceva qualcuno ? Dio stramaledica gli inglesi ? E già .
mi spiace ma, se sui fatti storici non discuto, la loro interpretazione mi trova in completo disaccordo.
Se guardiamo ai popoli che si sono succeduti nella Storia possiamo distinguere due categorie di popoli: gli imperialisti e gli 'isolani'. Gli imperialisti, come gli i Romani, i Persiani i Cinesi, i Mongoli, e anche le moderne potenze coloniali, hanno sempre puntato a conquistare i territori, sottomettere la popolazione, e creare una serie di province da mungere. Gli 'isolani' invece non hanno mai avuto questa pretesa. L'esempio piú eclatante sono i celti. Quando in un regno celtico la pressione della popolazione sulle risorse era eccessiva, i giovani venivano armati e mandati a cercarsi un posto in cui vivere altrove. Appena trovato un posto che loro piaceva, affrontavano la popolazione locale e, se vincevano, li ammazzavano tutti e si sostituivano a loro. Questa visione della conquista era abbastanza comune nei popoli che miravano a difendere la loro cultura e la loro tradizione a spada tratta. Gli Ebrei erano tra questi, ma non erano certo gli unici, e neanche i piú pericolosi (i Celti erano peggio).
Adesso, Spagnoli, Inglesi e Francesi sono tutti eredi della Tradizione politica di Roma, e sono tutti imperialisti. Certo, ogni tanto sterminano qualche popolazione, ma non é il loro obiettivo primario. Gli Indios sudamericani sono stati sterminati dal vaiolo, mica dai conquistadores.
Io qua non sto difendendo l'imperialismo, e mi chiedo quanti di voi hanno la percezione di tutto l'orrore che ha implicato la costituzione dell'Impero Romano. Il Mito del Minotauro si riferisce proprio a questo, e la Gorgone era proprio l'uso strumentale del terrore per soggiogare la popolazione.
Adesso, gli Ebrei sono 'isolani' e questo porta a non tollerare la presenza di un altro popolo in quello che considerano il loro territorio. Non c'é niente da fare su questo punto. Se pensate che hanno addirittura affrontato i Greci (con successo) e i Romani (con le conseguenze che conosciamo), ben consapevoli della loro potenza militare, spero riuscite a capire la potenza dei sentimenti in quel caso. Tuttavia gli Ebrei non hanno MAI rivendicato altro territorio che quello in cui sono adesso, per cui, con tutto quanto, sono molto meno pericolosi di tutti gli altri popoli Europei. L'unica cosa da fare con loro é stremarli, e fargli capire che devono accettare la convivenza. Come peraltro succedeva nell'Israele della Bibbia! Ma non mi pare che stia succedendo. Oppure cacciarli, ma non mi sembra un'opzione ragionevole.
Quindi, se la radice del male é l'imperialismo, allora io candiderei i Babilonesi come fondatori dello stesso.
Vediamo se indovinate..
Tra un paio di giorni vi svelo l'arcano..
poi dice perché venire a leggere su LC
Interessante, grazie
Parliamo di oggi, eh. Non ha molto senso confrontare con 500 anni fa. Se no, non ho capito perche' vogliamo condannare Hitler e il nazismo. Se vai indietro nella storia qualcosa di peggio lo trovi.
Peraltro
A parte queste dovute precisazioni, ti sfugge che si parlava di colonizzazione cruenta, sostituzione etnica, non di invasioni. La storia è piena di invasioni, più o meno cruente. Secondo me siamo OT.
Se invece ti riferisci alla massoneria latu sensu, allora dovremmo anteporre la massoneria e portarla alla notte dei tempi (secondo i massoni) oppure, verosimilmente intorno al 1400.
In ogni caso mi pare un'altra affermazione un po' buttata lì.
Sul protestantesimo ok: ha incancrenito la sete di denaro/predominio/crudeltà/disumanità.
Riguardo i sionisti e le loro assurde rivendicazioni devi tenere presente che il problema maggiore non sono le rivendicazioni in se , ma il controllo che questi hanno sulle istituzioni di praticamente tutti i paesi occidentali.
Quello che mi lascia infatti sorpreso è questa apparente ondata antisionista mainstream che parte dagli stessi USA.
Cui prodest?
Perchè è vero che loro non conquistano territori militarmente (fatta eccezione per Palestina e Cisgiordania). Loro conquistano Nazioni intere con il potere economico e con i soldi. Corrompendo Governi e dettandone la linea politica estera. Che è molto peggio secondo me visto che il peggior nemico è quello che non vedi arrivare.
"Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe"
Stiamo forse cercando l'animale cattivo della foresta?
@bandit #38
ma certo che non é giusto cacciare via la gente dalla propria terra. Almeno nella nostra epoca. Tanto tempo fa, se uno non era capace di difendere la sua terra meritava che gliela portassero via. Ma oggi la morale é cambiata (la gente non tanto peró...)
Il problema che ho con l'articolo é il nesso tra l'imperialismo e gli Inglesi, che lascia pensare che lo abbiano inventato loro, quando é lí dalla notte dei tempi e loro lo hanno, come tutti gli Europei, preso dagli antichi romani.
@Piero68 #41
Essi non conquistano le elite occidentali, ma prestano i loro servigi e si sanno far pagare bene. E loro sono piuttosto bravi nel loro lavoro. Dopo di ché capita che il servo diventa padrone. Ma questo é colpa del padrone, mica del servo. Questo va a merito del servo. E non si puó fare, come hanno fatto i Cristiani da sempre, sfruttare gli Ebrei per ottenere ció che non sono capaci di fare loro e poi cacciarli dal Paese incamerandosi le loro ricchezze. I Cristiani sono molto piú pericolosi degli Ebrei. Molto.
Fanno a gara a chi e' piu' psicopatico
A un livello geopolitico, uno puo' dire questo stato, o questa etnia, sono i piu' bastardi in un dato momento storico.
A un livello antropologico, il discorso si complica. Cattivi si nasce (DNA), o si impara ad esserlo?
Gli indiani, per dire, hanno subito le loro oppressioni. Ma quelli che nascono (da genitori indiani) nella cultura UK, tante volte sono piu' competitivi (in senso negativo) dei locali. Basta notarne la presenza a livello di certi ambienti global, WEF incluso. (Forse anche per un senso di riscatto, non so).
Il lavoro ebraico assomiglia in tutto e per tutto al "lavoro" mafioso, attraverso il monopolio dell'informazione -al fine di falsificarla sistematicamente-, l'usura e l'aizzamento dei peggiori istinti umani.
Questo dice la storia.
Sul "lavoro" ebraico di oggi non riesco a vedere differenze significative con quello di ieri.
Ti rispondo autocitandomi:
Recentemente su 60 Minutes c'è stata una intervista di un esponente del Mossad (voce e aspetto ovviamente camuffato). Le sue parole:
@ Stolypin #46
In effetti ci sono dei nessi tra la mafia e gli Ebrei perché sono entrambi organizzazioni abbastanza chiuse all'interno, ma in genere gli Ebrei usano altri sistemi (esistette anche una mafia ebraica).
Grazie a Dio a nessuno é venuto in mente di sterminare tutti gli Italiani per via della Mafia, della Camorra, dell'ndrangheta, della Sacra Corona Unita, etc.
Da un altro punto di vista, quando mai hai sentito parlare male della mafia in televisione? Io, molto raramente.
@Zagreus #48
Anche il cosiddetto 'colonialismo sostitutivo' non l'hanno inventato gli Inglesi, anche se devo correggermi sul fatto che gli Inglesi non l'abbiano praticato in Nordamerica e in Australia. Io non sto difendendo gli Inglesi, sto solo dicendo che non hanno inventato nulla.
Io ti consiglio di rivedere le tue nozioni di Storia. Il colonialismo, per natura, é sostitutivo. I coloni vengono lí per praticare la loro cultura e tradizione, non per assoggettare nessuno. Se qualcuno si oppone lo fanno fuori, mica lo sottomettono.
Lo sterminio nell'antichitá era praticato estesamente, e i Romani vi ricorrevano tutte le volte che qualcuno si ribellava. Per quanto riguarda i Galli, le cifre parlano del 12% della popolazione. Poi ci sono i Germani, Cartagine, Gerusalemme (anche se mi sa che non fu tutta colpa loro), e poi una miriade di altri popoli. Villaggi rasi al suolo a gogó.
L'Impero Romano gronda sangue, molto sangue.
Mammamia quanta confusione. Sicuramente è colpa mia che ho il vizio di non studiare la Storia su qualche romanzetto da spiaggia.
Repetita iuvant.
Tutto ciò non ha nulla, ma proprio nulla a che fare con il "colonialismo sostitutivo".
Non è un caso che Hitler studiò a lungo il genocidio dei nativi americani e in generale il colonialismo anglosassone, tanto che arrivò a considerarlo come il "modello supremo di dominio e di sfruttamento". Infatti non si inventò niente: dalla "razza superiore" ai campi di concentramento, dalle deportazioni alla soluzione finale. Era tutto stato già ampiamente sperimentato dagli anglosassoni nelle loro colonie.
La cosa "simpatica" è che i suoi "maestri" queste pratiche le hanno continuato anche DOPO la Seconda Guerra Mondiale.
Vedo solo ora questo tuo commento, e ho qualcosa da segnalarti riguardo ai "maestri".
Si tratta di un articolo molto interessante apparso ieri l'altro sul sito della BBC:
www.bbc.co.uk/news/articles/c20xk3yqkz4o
Grazie, non ne sapevo niente. La cosa non mi stupisce.
"...La cosa non mi stupisce."
Lo immaginavo, peró sorprende che il board della BBC abbia consentito la pubblicazione di questo articolo.
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