In questo spazio gli utenti possono commentare i risultati delle elezioni europee.
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Totalmente d'accordo.
Non si può attribuire un significato politico univoco all'astensionismo.
Ottima puntualizzazione.
Alle elezioni proponevano le seguenti alternative:
Come preferisci prendertela, l’euroinculata?
- da destra nella posizione fdi
- in posizione classica pd
- in posizione capovolta m5s
- in posizione inginocchiata con i partiti piueuropah?
Mettere una X su una qualunque delle alternative proposte era un’autorizzazione a farsi inculare, cedo volentieri il mio voto agli amanti del cetriolo.
Come sopra. (#252)
Se con il voto ti permettono di scegliere solo la posizione in cui sarai inculato, l’unico modo per esprimere il proprio dissenso all’inculata, è quello di non scegliere nessuna posizione.
Ma quando nella scheda elettorale non c’è nessuna opzione antisistema o contro la UE, allora l’unico modo per esprimere la tua volontà è il non voto, così che,
de facto, gli eletti rappresentino una misera percentuale degli elettori.
Ottima sintesi.
Te la quoto.
Inoltre ce l'aveva con alcuni leader del dissenso che hanno preso posizione a favore dell'astensionismo.
Qundi siamo dalla parte della ragione combattiamo il sistema ma se non la pensi come me non capisci un cazzo!! In poche parole Toscano si sta comportando, in piccolo, come i vari Mentana & Co.
Questo in teoria airone, solo in teoria.
In pratica ti inculano lo stesso, con la sola differenza che la posizione nella quale verrai inculato, l'hanno scelta gli altri... per te.
Concordo.
Per fare un misero esempio all'interno della mia famiglia (e non ho certo chiesto a tutti):
- mio zio non ha votato perché non gliene frega niente, son 30 anni almeno che non vota
- mia zia non sta bene fisicamente e non se la sentiva di andare
- mia figlia è studente fuori sede e non è riuscita (da quest'anno sti rimbambiti si sono finalmente svegliati e hanno concesso il diritto al voto anche agli studenti fuori sede, bisognava però fare delle pratiche entro tot tempo e lei non c'è riuscita)
Tre persone, tre motivazioni diverse.
Per esprimere il proprio dissenso secondo me è molto più utile andare a votare e annullare la scheda. In questa maniera si comunicherebbe che si vota perché non siamo disposti a rinunciare a un cazzo di nostro diritto e allo stesso tempo, non esprimendo preferenze, si direbbe loro che sono tutte delle merde. Ma è una soluzione troppo complicata, implica lo staccare il culo dal divano.
Come la annulli?
Con una enorme croce?
Con una fetta di salame dentro?
Disegnandoci sopra un cazzo?
Lasciandola intonsa?
Andando dal presidente di seggio e facendoti certificare l'annullamento ufficialmente?
Annullare la scheda o non andare (per tutti i motivi possibili) dal punto di vista elettorale ottiene lo stesso risultato: una scheda non conteggiata nel totale dei voti ricevuti.
Come sto ripetendo ad nauseam, quello che manca (e che non ci sarà mai) è il peso delle schede nulle sul peso delle schede valide.
Quando questo ci sarà potremo finalmente parlare di democrazia.
Concordo perché è vero.
Questo è un tuo punto di vista e anche troppo semplicistico, però è vero che la diseducazione politica e civile esiste.
Dimentichi o non calcoli alcuni principi fondamentali.
Noi non siamo affatto diversi dai nostri antenati di duemila anni fa.
Saremo magari più deboli fisicamente perché abbiamo uno stile di vita diverso, e anche più cervelloni perché abbiamo molte più informazioni e anche molto più tempo libero, più rispettosi della legge e più paurosi di farci male o di morire, ma nella sostanza siamo identici, e credo che i nostri antenati avrebbero già risolto i nostri problemi odierni.
Dimentichi anche che il sistema vigente non è limitato a un piccolo/ grande territorio, ma è globale e molto, molto più capillare e potente di qualsiasi altro del passato. Tutti i politici e non solo lavorano per esso e se lo decide, può anche impedirti di respirare.
Questo sistema capitalista ha centinaia di milioni di schiavi mentali in tutto il mondo che lo difenderanno per difendere lo stile di vita che offre.
Quindi pensare di poterlo cambiare/ modificare con il voto e contro la sua volontà e interesse non è solo una follia, ma anche ridicolo. Chiunque si mette di traverso prima o poi farà una brutta fine, e più passa il tempo, peggio diventa.
Non te ne sei ancora accorto?
E la guerra è una cosa che non si potrà mai evitare.
Il mondo è sempre andato in un solo modo... vince il più forte, ma mai con il voto.
Inoltre non servirebbe essere tutti d'accordo per lo stesso partito o lo stesso candidato (oggi impossibile, i tempi non sono maturi), ma basterebbe che ognuno facesse "danno" di un voto negativo verso il partito che più gli sta "a cuore"
PS: Io insisto che si dovrebbe capire un po di più quali effetti può portare.
Personalmente gli do' il beneficio del dubbio (a toscano), perche' amareggiato dai risultati elettorali, se invece dovesse continuare su questa posizione allora mi tocchera' pensare male! Mi viene in mente la favoletta della volpe che non riusciva ad arrivare a mangiare l'uva perche' troppo in alto e si consolava convincendosi che l'uva fosse andata a male.
In poche parole questa incazzatura e queste offese gravissime farebbero pensare al mancato raggiungimento di una "certa" posizione sia economica che politica e qui mi fermo.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
...con la possibilità di togliere un voto invece di aggiungerlo, in queste elezioni sarebbe bastato che un terzo degli astenuti avessero votato contro FDI e PD e M5s e li avrebbero irrimediabilmente azzoppati.
Se addirittura avessero votato poco più della metà degli astensionisti avrebbero potuto cancellarli e farli sprofondare.
E tutto questo a prescindere che si presenti un partito antisistema riconosciuto dalla massa critica.
Accadrebbe che si dovrebbe tornare alle urne e solo a questo punto si potrebbe trovare una soluzione antisistema finalmente aggregante e condivisa.
Prima si dimostra che li si può battere, poi serri le fila e lo fai.
PS: Penso che Aironeblu (commercialista? ) potrebbe avere una chiara idea del potenziale di questa possibilità di voto se si concretizzasse.
La proposta mi sembra un po’ inquietante, viste le prestazioni non proprio esaltanti dei governi tecnici precedenti. Governi che però almeno dovevano rendere conto al parlamento, mentre in questo caso, se capisco bene, il governo agirebbe a parlamento sciolto: nel caso di decreti urgenti verrebbe a mancare la conversione in legge, per esempio. In pratica un governo senza vincoli e controlli e non eletto da nessuno.
Capisco però il senso della proposta, che è quello di un rimedio estremo e temporaneo. Ma sarebbe meglio avere rimedi più democratici a una insufficienza percepita del sistema democratico.
OFF TOPIC - RIVOLUZIONE POPOLARE
Informeremo il Professor Eric Hobsbawm di averci preso per i fondelli e di essersi arrampicato sugli specchi.
Nelle zone interessate dalla Terza Guerra Servile abitavano 6000000 di persone, di queste 2000000 erano schiavi.
Tra questi 2 milioni c'erano anche contadini liberi ridotti in schiavitù perché impossibilitati a pagare le tasse.
Tra gli effettivi di Spartaco e quelli di Crixus si contavano oltre 150000 uomini... I bolscevichi a confronto erano 25000, meno degli uomini di Crixus.
La schiavitù non era un pranzo di gala e i contadini e popolani innocenti come li chiami tu si avvantaggiavano parecchio del lavoro servile specie in un sistema economico che si basava esclusivamente sul latifondo: ovvero, un padrone e tanti schiavi.
Impariamo comunque ne 2024 che popolazioni sconfitte, private della libertà, deportate, vendute come merce e costrette a lavorare per l'appunto in schiavitù, qualora decidano di ribellarsi al loro sfruttatore, non potranno fregiarsi del titolo di "rivoluzionario DOC" perché si sono dimenticate di mettere per iscritto le loro rivendicazioni... Se solo avessero inventato il telefono nel 71 AC...
Informeremo anche il Compagno Mao Tse Tung di non sapere il significato della parola "rivoluzione".
"La rivoluzione è un atto di violenza, è l'azione implacabile di una classe che abbatte il potere di un'altra classe."
... Da cui il mio: "sostituzione di una classe dirigente con un'altra".
Informeremo pure la Treccani di ignorare il significato del termine rivoluzione:
"rovesciamento radicale e per lo più violento delle istituzioni politico-sociali vigenti] ≈ insurrezione, rivolta, sedizione, sollevazione, sommossa. ‖ colpo di stato, golpe, Putsch."
Ma queste sono solo questioni di lana caprina...
Il bello arriva adesso:
Tralasciando che hai notevolmente travisato quello che ho scritto. Non ho mai sostenuto che agissero in combutta o di comune accordo...
comunque...
alleanzacattolica.org/.../
cito:
IL FINANZIAMENTO TEDESCO
I documenti tedeschi conservati nella Wilhelmstrasse, su cui George Katkov (8) ha per primo attirato l’attenzione, hanno offerto agli storici la prova definitiva del decisivo appoggio finanziario tedesco ai bolscevichi
...
Attraverso questa catena, i cui capi erano rispettivamente Lenin e il cancelliere tedesco Bethmann-Hollweg, fu trasferita ai bolscevichi una somma che Zeman e Scharlau valutano non inferiore ai trenta milioni di marchi-oro.
IL FINANZIAMENTO AMERICANO
Era stato lo stesso presidente Wilson a interessarsi perché Trockji potesse ottenere un passaporto americano con il quale intraprendere il viaggio di ritorno in Russia (18). Trockji fu dunque rilasciato senza difficoltà dalle autorità canadesi, soprattutto quando intervenne l’autorevole raccomandazione del colonnello Edward M. House, conosciuto come l’alter ego del presidente Wilson e noto come figura di spicco dell’establishment finanziario di Wall Street
...
Appena arrivato a San Pietroburgo, Thompson si preoccupò di incontrare, presso l’ambasciata americana, Kerensky, cui si premurò di assicurare l’appoggio economico di Wall Street al suo governo. Ma analogo appoggio fu assicurato ai bolscevichi, ai quali Thompson versò un milione di dollari, pagati sull’unica banca di San Pietroburgo sfuggita alla nazionalizzazione: la National City Bank dei Rockefeller
... ... ...
FINE OT
Non credo proprio, sono ben protetto con una cintura di castità a denti di piranha…
Piuttosto potrebbe succedere il contrario, per dirgliela con Catullo “Pedicabo ego vos et inrumabo”.
Vade retro!
Il voto detrattivo non mi sembra molto costruttivo…
A me basterebbe un classico quorum.
Ed il subito o il dopo diviene una cosa secondaria.
Gli astensionisti lo potranno dire dopo, non prima.
Forse dopo parecchie truffe politiche capiterà il "prodotto buono" , nessuno lo può escludere a priori.
Continuero a farmi prendere per i fondelli in eterno ?
Probabilmente si, ma almeno ci ho provato veramente ad aiutare a far cambiare le cose.
Tanto ,il non votare ,sicuramente non sarebbe comunque servito a nulla.
Potrebbe essere un quorum, potrebbe anche essere il recall...
Ma la mia proposta porterebbe più benefici: ridurrebbe di molto l'astensionismo, darebbe una visione più reale della volontà popolare, porterebbe a un voto più democratico (perché anche nella migliore delle ipotesi non sarà mai possibile dare a tutti un valido referente) e non ultimo assolverebbe anche parzialmente alla funzione del recall, perché se prometti e non mantieni la prossima volta ti posso cancellare e nessuno ti candiderà più con il rischio di trovarsi una marea di dissensi che rovinerebbe l'intera lista (immagina il PD candidare Speranza con il voto contro... )
PS: Si potrebbe anche inserire un quorum, perchè nò. Pensiamoci davvero.
Non hanno bisogno di consensi per alzarsi la mattina e decidere qualsiasi cosa.
Se da domani rimettono il greenpass con l'obbligo vaccinale di 12 dosi, non è che a te (o a noi, perché neanch'io sono andato a votare) non ti riguarda perché non li hai votati.
Qualcuno prevede la prima rivoluzione civile europea in Francia. Ecco, questo sarebbe più efficace dell astensionismo
Il costrutto è necessariamente il passo successivo, ma per definirlo serve prima dare un segnale.
Solo dopo, l'aggregazione popolare potrà concretizzarsi, quando avrà preso coscienza della sua forza.
PS: Il voto detrattivo è necessario ma è solo uno strumento, una leva, per risvegliare le coscienze e raggiungere la massa critica.
Ieri avevo già scritto "non voglio che mi ringraziate", ma quasi quasi comincio a chiedere soldi per aver votato un partito che non ha superato la soglia.
SUE è arrivata a pochi centesimi dalla soglia del 4%. Se io e tutti gli altri ci fossimo astenuti, SUE avrebbe avuto lo stesso numero di voti, ma su un totale di voti inferiore... risultato, avrebbero superato il 4% e avremmo avuto diversi loro parlamentari a rappresentarci.
È l'esatto opposto di quello che continui a dire, l'astensione ha rischiato di permettere l'elezione di SUE (e potenzialmente anche Azione).
Scusate sono un po' in ritardo per il pesce d'aprile ma a me fa ridere lo stesso
20 anni di opposizione tenendo posizioni anti-euro, come vincerà le elezioni salterà dall'altra parte come Lega 5Stelle e Fratelli d'Italia
È regola dell'alternanza: puoi cambiare le persone ma non le azioni politiche
È la finta democrazia bellezza!!!
Non legittimare il sistema non significa fingere che non esista, significa dichiarare che non ti rappresenta e lo consideri un’entità ostile e abusiva da cui difenderti, finché si può con la disobbedienza civile, altrimenti con lo scontro diretto.
Se iniziano a mandare forze armate casa per casa per forzare i cittadini a qualcosa di illegittimo e incostituzionale, significa che hanno iniziato una guerra civile contro i cittadini, pertanto mi armo, e mi difendo…
Lo faccio per me e per gli altri.
la pura verità..
dopo il terrapiattismo il nuovo nemico del dissenso è il mito dell'astensionismo salvifico..
Grazie
Risposta a #251 m.conflitto, #243 redribbon e altri commenti simili
L'astensionismo ha indubbiamente una valenza politica, sul cui significato specifico tutti possono avanzare diverse teorie. Ovviamente l'unico modo per verificare la validità di tali teorie è la prova dei fatti, ovverosia fare appello diretto alla maggioranza dei milioni di astensionisti.
Per esempio Tizio potrebbe dire: "Secondo me voi astensionisti siete dei simpatici zuzzurelloni che preferiscono il divertimento e l'aria aperta alle polverose e lugubri cabine elettorali. Perché non ce ne andiamo tutti insieme a fare una mega festa o grigliata da Guinness dei primati sulla spiaggia? Naturalmente, almeno per i primi tempi, ognuno dovrà provvedere al suo necessaire".
Se milioni di astensionisti seguiranno Tizio e andranno tutti insieme a fare la mega festa o grigliata, la sua teoria sull'origine e il significato dell'astensionismo massiccio sarà valida.
Caio potrebbe invece dire: "Secondo me voi astensionisti siete persone che si sono rese conto di vivere in una colonia governata da kapò vendipatria al guinzaglio di Washington e Londra. Secondo me vi siete resi conto che questa colonia sta all’interno di un ancor più grande campo di concentramento detto UE, pure questo governato da kapò tecnocrati al guinzaglio di Washington e Londra, che come un buco nero risucchia e annulla la libertà e la sovranità popolare. Secondo me vi siete resi conto che qui non c’è nessuna democrazia, e che la vostra partecipazione a elezioni truccate viene richiesta solo per legittimare porcate già decise altrove a porte chiuse. Secondo me vi siete pure resi conto che questo regime, che vi ha portato solo umiliazione, povertà, terrore e morte, non sarà mai riformato o abbattuto impugnando fogliettini e matitine. Perché non impugniamo tutti insieme qualcos’altro, per meglio far sentire la nostra volontà politica? Naturalmente, almeno per i primi tempi, ognuno dovrà provvedere al suo necessaire”.
Se milioni di astensionisti seguiranno Caio e andranno tutti insieme a impugnare quel qualcos’altro, la sua teoria sull'origine e il significato dell'astensionismo massiccio sarà valida.
Risposta a #264 peterpan3
Chissà perché ogni volta che in questo Paese si discute di rivoltosi, quelli finiscono subito tutti sterminati: non serve neppure il piombo nemico, basta la nostra immaginazione negativa ed auto-castrante
Eppure certi commenti passati erano piaciuti: luogocomune.net/.../... (commento #256 e seguenti)
Risposta a #276 Aironeblu
Senza sarcasmo o ironia, ti faccio i miei più sinceri complimenti
Risposta a #277 mik300
Non è l'astensionismo massiccio, come fatto isolato, a essere ritenuto salvifico, ma tutto ciò che può avvenire dopo.
Ti consiglio di leggere o rileggere il mio commento #171 (luogocomune.net/.../...).
Abbiamo semplicemente fatto quello che ritenevamo giusto lasciando fare a voi ciò che ritenevate giusto, senza per questo insultarvi.
Sono cazzi miei se voto o se non voto,
un po' come la questione vaccini.
In nessun caso qualcuno può dirmi cosa devo o non devo fare.
Dando un'occhiata sui social si sta alzando una certa intolleranza e disprezzo nei confronti degli astensionisti, in special modo da parte di personaggi piddini e m5scappati di casa, come se la gente, se fosse andata a votare, avrebbe messo sicuramente preferenza su di loro.
Questo atteggiamento mi ricorda qualcosa: il disprezzo contro i novax(?)
Che siano i "novoto" i nuovi disprezzati di oggi? I nuovi nemici da combattere e sopprimere?
Per quanto mi riguarda possono andare tranquillamente a cagare
Abbiamo semplicemente fatto quello che ritenevamo giusto lasciando fare a voi ciò che ritenevate giusto, senza per questo insultarvi.
Non capisco perché dirci che ci piace farci inculare.
No, mai detto questo.
Dico che di fronte ad un sistema truccato in cui l’inculata è assicurata ma ti concedono di mettere una X sulla modalità, è meglio non piegarsi a raccogliere il contentino…
Proverbio:
“Quando ti gratti la saccoccia e senti 4 maroni,
non muoverti, o farai il gioco di chi ti sta dietro”.
Proviamo a guardare le elezioni dal punto di vista del banco, del sistema, del potere, forte del suo apparato di propaganda e del fatto di stabilire le regole. Credo che saremo tutti d'accordo nel dire che i votabili di apparato erano indecenti e che soltanto volendo decisamente votare, si sarebbe potuto "scegliere" qualcuno, solo in seguito a varie elucubrazioni e turandosi il naso. Anche volendo salvare Toscano e c. non erano presenti dovunque, essendo stati impediti da regole ad hoc.
Insomma, per le persone non allineate le alternative erano comunque frustranti, sia votando senza particolare trasporto, sia non votando, entrambe condizioni di debolezza.
Per il banco va bene comunque, ci tiene impegnati e ottiene anche l'occasione di farci bisticciare, di lasciarci radicalizzare sul votare a tutti i costi o sul non votare a tutti i costi, continuando, di fatto, ad accettare le modalità con cui il banco stesso ha stabilito che ci si rapporti a lui, con deferenza di fatto.
Capisco benissimo chi decide di votare, sia pure con una certa sofferenza, e chi decide di non votare, che non è più tranquillo, se tutti affrontano la questione con coscienza.
Personalmente, questa volta, non ho votato. Potendo, magari avrei preso in considerazione Toscano, ma non è dimostrabile
Insomma, ciò che mi pare importante è non fare il gioco del banco, dividendoci e partecipando senza distacco alla rappresentazione che perpetua con la sua propaganda, elezioni comprese.
Penso di averlo spiegato fino alla nausea.
Con affluenza del 95%, 50%, 15%.... sempre 76 persone vengono elette.
Semplificando, meglio astenersi e avere dx+sx=76, oppure meglio avere un partito antisistema non perfetto con 6 parlamentari eletti e lasciarne 70 a dx+sx?
Meglio 76 dei soliti, e va bene.......
Un po come il detto paesano del tipo che si tagliò il pisello per far dispetto alla moglie.
Nel mentre gli eletti hanno fatto 6 al superenalotto ma non riusciranno a dormire per la percentuale di astenuti.
Ma il problema è che anche ci fossero, non potrebbero fare nulla.
La Cunial c’è stata, io la reputo una persona onesta e credo che abbia fatto il possibile, ma non ha cambiato le cose di una virgola. Per cambiare ci vogliono i numeri.
Nel 2018 io ho votato i 5stronzi, e a quel tempo c’era davvero la possibilità di cambiare qualcosa, perché, grazie soprattutto alla campagna decennale di Grillo, erano il partito di maggioranza. Non si fossero fatti corrompere avrebbero avuto tutti i numeri per uscire dall’euro, bloccare gli sbarchi, togliere gli obblighi vaccinali, sostenere l’artigianato e l’agricoltura, consolidare i rapporti con i paesi emergenti, e tante altre fantastiche cose. Con il 37% dei voti ne avevano la possibilità.
Ma votare un Toscano dello zero virgola qualcosa per cento, a cosa serve? Anche se riuscisse a infilare due o tre parlamentari, questi non avrebbero alcun potere pratico se non quello di regalarci ogni tanto qualche arringa consolatoria per farci dare due pacche sulle spalle: “Grande, hai visto quante glie ne ha dette Tizio alla Meloni?”
Un po’ limitata come prospettiva…
Dargli una voce in parlamento e' anche un modo per consentirgli di crescere.
Tosatto è un convinto astensionista ed infatti scrive:
E su Toscano fa questa precisazione:
Sono del Tuo parere ma capisci che la palla era TROPPO ben alzata:
Io non ho mai votato in vita mia ma non mi sono mai illuso che la cosa incidesse in alcuna maniera, a differenza degli illusi che propinano questa convinzione con tracotanza.
Io avrei votato DSP, avessi potuto questa volta.
Piuttosto che astenersi in massa perché non provare - in massa - a votare il pincopallo di turno? Intanto semplicemente perché l' 80% e passa degli astenuti se ne sta sbattendo semplicemente le palle delle votazioni ed ha una scarsissima consapevolezza politica e sociale e su quest'astensione i potenti vanno a nozze, altroché minaccia per il sistema ma torniamo coi piedi per terra su.
Se invece di vincere, anche solo 1 su 10 avesse votato un Toscano, sarebbe successo.
Intanto, ripeto, grazie a noi SUE con Bonino e Renzi non hanno superato la soglia.
Riguardo tutto il resto... quindi meglio che i 76 siano tutti di dx+sx, ok.
Siamo passati da "non voto finché un partito non dirà esattamente quello che voglio" a "tanto poi non lo farà, quindi non voterò mai nessuno". Mi sa che in fondo in fondo è sempre stata vera la seconda...
Comunque un conto è dire "me ne disinteresso completamente, vada chi vuole, tanto non cambia niente", tutt'altra cosa è esser felici di "aver vinto" avendo superato il 50%. Cos'avete vinto esattamente?? I 76 tra dx e sx?
#293 dartor
Ultimo commento
Esiste il peccato della generalizzazione che implica che il pensiero altrui viene sempre semplificato e incastrato in stereotipi che sono più facili da gestire.
Non c è nessuna felicità. C è il divertimento di vedere questi 4 stronzi che mentono di nuovo anche su questo.
sono lor signori che dicono che hanno vinto. È la loro presa per il culo.
Io la intendo così.
Le illusioni per me sono finite..
Se poi altre persone vogliono illudersi non sono fatti miei.
Se poi come riporta Alex più sopra sugli "allucinati Dell astensionismo", c è qualcuno che costruisce un altra mitologia mi frega meno di zero.
Tanto ormai si va avanti di mitologia in mitologia, di ideologia in ideologia e il brutto e scarno mondo dei "fatti" non lo guarda più nessuno.
E un fatto è : non cambia nulla votare o non andare a votare perché rimaniamo sempre 60 milioni di stronzi e quindi come diceva bene George carlin in un suo monologo famoso non possiamo avere gente migliore che ci rappresenta.
Bon ci si rivede alle prossime elezioni giusto?
Wow
x.com/NonsonoTosatto/status/1800136101648322726
Quel che dice Tosatto è corretto.
Per quanto non esiste nulla di scritto sulla legittimità delle elezioni sulla base della percentuale dei votanti in rapporto agli elettori, tuttavia è un dato di fatto che più di metà della popolazione non si è espressa rendendo de facto l'elezione nulla.
La motivazione ha una importanza marginale, sebbene la maggioranza non ha votato perché sfiduciata dai politici o perché non ha trovato nella rosa un candidato affidabile.
Questi pagliacci che festeggiano tronfi non hanno ricevuto il consenso dalla popolazione e non dovrebbero essere eletti perché il popolo non li vuole.
Non ci sono da fare azioni eroiche e rivolte sanguinose, basta semplicemente dire e diffondere quella che è la verità ufficiale dei fatti:
la misera minoranza al governo non è legittimata dal popolo italiano.
Iniziamo a dirlo forte e a farlo entrare nella testa degli italiani, basta fare girare qualche meme eloquente e in un attimo raggiungi un enorme numero di persone.
#GOVERNOABUSIVO
Come dice Tosatto, iniziamo a creargli problemi. Senza consenso poi ci penseranno mille volte prima di portarci in guerra o imporci nuove misure distruttive.
Bravo Airone!!
Questo è il grafico che dovrebbe essere stampato e appeso in tutte le strade italiane sopra ai cartelloni elettorali.
Chissà che non possa svegliare dal torpore un pò di persone e far si che si rendano conto, alla luce dei dati ufficiali, che chi ci governa NON E' STATO SCELTO POPOLO.
#GOVERNOABUSIVO
Ecco appunto, Airone ha replicato col grafico #298 Aironeblu
Puoi arrivare anche al 99% di astensione... così avremo una vittoria schiacciante, e sicuramente i 76 eletti dormiranno sonni tormentati.
E l'in***ata se la prenderà solo l'1% che è andata a votare, gli altri 99% ne saranno immuni!
#GOVERNOABUSIVO
1. l'astensione non ha alcun valore elettorale: contano solo i voti validi
2. dimostra inequivocabilmente la mancanza di consenso della popolazione.
Nessuno è immune dall'in***ata: votanti e non, perché chi va a governare prenderà le decisioni per tutti. Chi si è astenuto ne subisce le conseguenze come tutti gli altri.
Piuttosto:
- chi ha scelto di votare consapevolmente un determinato candidato, lo ha fatto scientemente senza alcuna pistola alla schiena e non ha niente da recriminare a chi invece ha disertato le urne, specialmente per il fatto che il suo non-voto non conta nulla.
- chi ha scelto di votare il meno-peggio deve fare mea culpa se il candidato (eletto) non risponderà pienamente alle sue aspettative.
Chi non ha votato ha espresso una scelta, la scelta legittima e sacrosanta di non votare qualcuno che non lo rappresenta, anche se lo ha fatto a prescindere.
Non si vince nulla a non-partecipare a una competizione ma non si può colpevolizzare chi non si presenta se questo fatto non la inficia.
Dante Bertello.
OFF TOPIC - RIVOLUZIONE POPOLARE
Una rivolta di schiavi non è una “rivoluzione popolare”. La tua citazione non parla minimamente di rivoluzione popolare. Il fatto che fu una rivolta violenta non porta a mutarne il suo significato storico. Citare Mao è ridicolo: Spartaco non guidava la classe del lavoro servile contro la classe dei proprietari per una rivoluzione sociale, per la presa del potere; non è la violenza che caratterizza una rivoluzione popolare. Gli schiavi di Spartaco si sono liberati e hanno saccheggiato il territorio romano, tentando poi la fuga. Tutto qui. Degli schiavi cittadini che ti ricordo svolgevano i lavori più vari, anche colti e qualificati, a Spartaco non fregava nulla. I rivoltosi non avevano il minimo contenuto politico, non progettavano alcuna trasformazione sociale; non hanno presentato alcuna rivendicazione a Roma mentre tentarono di trattare la resa quando la sconfitta fu certa; non hanno tentato nessuna “costruzione sociale” alternativa, non hanno tentato “la presa del potere”, dopo i saccheggi cercarono di fuggire a nord per abbandonare l’Italia in pratica “rivolta e fuga”; non difendevano alcun “interesse universale” per un ipotetico popolo. Gli schiavi provenienti da decine di paesi diversi, culture diverse, intenti diversi, NON SONO un POPOLO.
Le rivolte carcerarie non sono rivoluzioni popolari.
I tifosi del Liverpool fecero una “rivoluzione popolare” contro i tifosi della Juventus? Violenza e morti ci furono…
SULL'AIUTO TEDESCO E AMERICANO
Tu citi fonti nemiche della Russia sovietica, io ti cito fonti americane.
La ricostruzione degli aiuti alla rivoluzione russa è delirante. Ma soprattutto è falsa.
Lezione di storia.
Triplice intesa (Impero britannico, Francia e Impero Russo) + USA in seguito
Imperi centrali (Impero tedesco e Impero austro-ungarico).
I nemici dell’impero russo (Germania in testa) aiutarono i rivoltosi per indebolire la Russia zarista: l’aiuto peraltro limitato (in sostanza il treno blindato per Lenin e l'aiuto per il rientro di altri rivoluzionari) non comportò il controllo della rivoluzione. E in effetti videro giusto perché la Russia (con Lenin,) uscì poi dalla guerra cedendo anche territori.
Le potenze capitalistiche esterne come gli Usa, che entrarono in conflitto successivamente, appoggiarono parzialmente la RIVOLUZIONE BORGHESE di Kerensky (quella di febbraio 1917), perché intanto avrebbero continuato la guerra e poi perché avrebbero aperto la Russia alla borghesia, allo sviluppo capitalistico e ai capitali stranieri.
Ribadisco: la rivoluzione di febbraio contro lo zarismo tutto sommato piacque, perché la Russia continuò la guerra e si aprì al mercato capitalistico mondiale. La rivoluzione di ottobre (contro la borghesia) non piacque per nulla.
Dal libro “The great conspiracy against Russia” (La grande cospirazione contro la Russia) dei giornalisti statunitensi Michael Sayers e Albert E. Kahn.
«Nell'estate del 1919, senza dichiarazione di guerra, le forze armate di quattordici stati invadevano il territorio della Russia sovietica. Questi stati erano: Gran Bretagna, Serbia, Francia, Cina, Giappone, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Stati Uniti, Romania, Cecoslovacchia, Turchia. […] Erano forse [gli Alleati] in guerra contro la Russia? Certamente no. Ma facevano fuoco a bruciapelo contro i russi sovietici. Avevano invaso il suolo russo. Armavano i nemici del governo sovietico. Bloccavano i suoi porti e affondavano le sue navi. Ne auspicavano e preparavano seriamente la caduta.»
La guerra internazionale del capitale contro la Russia Anticapitalista durò vari anni e comportò diversi milioni di morti in un paese già stremato dalla guerra mondiale e dal regime zarista aristocratico-feudale.
Negare l'antagonismo mortale fra Russia Sovietica e il capitalismo mondiale è opera o di ignoranza o di pura propaganda.
Siamo esclusi dai giochi per il fatto che "se non vuoi votare il meno peggio, fottiti!"
"Loro sono loro e noi non siamo un cazzo"
Sei escluso, emarginato dalla partecipazione, non puoi incidere e non vieni minimamente considerato...
Se non ho la possibilità di avere un referente politico da votare (e questa mancanza fa parte del loro progetto, nel loro sistema) vorrei poter avere almeno la possibilità di votare CONTRO QUALCUNO LORO e iniziare a demolirli. Sarebbe una partenza...
Tranquillo che non mi dà nessun fastidio, anzi.... speravo ci fosse affluenza bassa.
Però ti ripeto, molto sinteticamente: non ha nessuna conseguenza. Tutto qui. Niente di più.
E spacciarla per "vittoria", secondo me è ridicolo. Agli eletti e ai loro partiti non può fregare di meno.
#305 CharlieMike
Se voto il "meno-peggio", non ho aspettative, so di non votare il "meglio".
Poi con più partiti, la cosa si fa più complicata. In questo specifico caso, come ho già detto, "grazie al mio voto" Bonino e Renzi non hanno superato la soglia. Piccola vittoria.
Se qualcuno di quel 50+% di astensionisti avesse votato Santoro, magari avremmo avuto qualche rappresentante.
Avrebbe deluso? Forse.
Avrebbe fatto la differenza contando qualcosa? No.
Avrebbe però tolto rappresentanti agli altri? Sì.
Avrebbe spostato gli equilibri e magari ridotto il potere di una coalizione? Sì. Per esempio, coalizione X 400 parlamentari, maggioranza assoluta sui 751. Coalizione Y 300 parlamentari. Differenza 100. X fa quello che gli pare.
L'italia vota una quindicina di AS (Anti-Sistema), la Francia altri, la Germania, ecc..... X scende a 330 perdendo la maggioranza assoluta, Y scende a 280 e la differenza scende a 50. Diventa più facile che X e Y lottino tra di loro, che abbiano bisogno del consenso degli AS. E comunque non avrebbero la maggioranza assoluta, sarebbe tutto più difficile.
Invece la maggioranza non va a votare, chi vota, vota per X e Y, che mantengono i loro posti e le loro percentuali.
Quindi ripensandoci..... sì, forse un po' è giusto colpevolizzarli
Vero è che di AS c'era poco e niente di convincente, però se tutti ragionano così... nessuno di loro prenderà mai mezzo seggio.
Se alla maratona di Milano del 2024 partecipano milioni di cittadini entusiasti, la replicheranno più in grande nel 2025.
Se invece partecipano solo 4 gatti e non se la caga nessuno, nel 2025 il comune userà i soldi per organizzare altro.
Per parafrasare quel tale,
“LIBERTÀ È ANCHE NON PARTECIPAZIONE”
La rivolta degli schiavi è stata comunque un tentativo di rivoluzione sociale, dove una classe - quella degli schiavi - si è ribellata ed ha impugnato le armi contro un’altra classe - quella dominante - per reclamare la propria libertà. Si tratta a tutti gli effetti di uno scontro tra classi sociali per ridefinirne i ruoli, anche in mancanza di un nuovo progetto sociale dettagliato: il cambiamento rivoluzionario era nella liberazione della classe sociale dei gladiatori dalla condizione di schiavitù.
È vero che i rivoltosi avevano pianificato la fuga, ma se la rivolta avesse avuto successo avrebbe certamente stimolato altre rivolte tra gli schiavi domestici e comportato qualche cambiamento nella società romana.
Insomma, è una questione di punti di vista su cui non starei a litigare.
Peccato che a me, non piacciano i grilli ma nemmeno l'altra faccia dello stesso potere. Questo non è votare "contro", è solo la pillola azzurra...
PS: Non soffermarti a guardare il dito, punta alla luna.
Non volevo riferirmi a te. Mi scuso per l'equivoco che ho creato.
Se pensi che su un programma di dieci punti solo 5 ti vanno bene nessuno ti obbliga a non votarlo. Ti devi turare il naso per gli altri 5 e mettere la croce.
L'importante è essere consapevoli di quel che si fa, qualunque cosa sia.
Non possiamo fare di tutt'erba un fascio e pensare che tutti e 50% (e oltre) non abbiano votato per lo stesso motivo.
Il grosso problema è che il Sistema ha il pensiero unico mentre l'Anti-Sistema ha la libertà di pensiero che, per questo motivo (giustamente, non sarebbe libertà), non è uguale per tutti.
...il dissenso non esiste oggi in Italia, semplicemente serpeggia quasi nascosto, frustrato, spezzettato. Chi ne fa parte, consapevolmente o meno, spesso non lo ammette e tende a rifiutarne l’idea, l’essenza; quasi sempre in antitesi con tutto e con tutti, anche con i membri del suo stesso gruppo. È un’animale ferito (nell’orgoglio) e pericoloso, affamato di giustizia, solitario e confuso. Ma cresce...
Le forze in campo del sistema sono sempre più deboli e arroccate, sono camerieri cinici e spesso incapaci, servitori del potere, contractor su mandato, ma pronti a cambiare casacca appena il vento cambia...
...e mentre il fronte critico si allarga, i venti soffiano…
Qual buon vento ci porterà oggi? I venti soffiano...
PS: Spero tu non pretenda il copyright
EDIT:
Nessuno ha visto la Giorgia piangere perché il 50% degli italiani non l'ha votata, ma ha festeggiato perche ha preso piu voti degli altri.
A loro interessa solo raccogliere più voti possibili rispetto agli altri.
In questo caso, piuttosto che togliere consenso, si dovrebbe cercare di dirottare più voti possibile a pochi partiti anti-sistema, per non disperdere i voti.
In questo modo li si colpisce in quello che temono di più: la competizione.
Ma come ho detto prima a Dartor, "Il grosso problema è che il Sistema ha il pensiero unico mentre l'Anti-Sistema ha la libertà di pensiero che, per questo motivo (giustamente, non sarebbe libertà), non è uguale per tutti."
P.s.:
Se qualcuno stampa quel grafico su delle t-shirt, gliela pago al doppio del prezzo si vendita.
Se ne fottono e vanno avanti?
Certo, ma noi almeno cerchiamo di far crescere il malcontento verso questa oligarchia di parassiti.
"Santoro, bello bellissimo, stomachevole, se mi permettete" (al 15:50 circa). www.youtube.com/.../
...è in programma di proiettarlo questa sera...
x.com/CesareSacchetti/status/1800228226700095645
SANTORO
Con tutto il rispetto Santoro adesso è un cane sciolto: abbaia a tutte le auto che passano perché non ha un padrone.
Se un domani, in un programma suo, in una TV nazionale, continuerà sullo stesso tono lo rivaluterò.
Troppi ne ho visti ridimensionarsi dopo avere messo il culo al caldo con la Spada di Damocle sulla testa, a mangiare la "minestra" del mainstream o a saltare dalla "finestra".
Io sono convinto che seppur il risultato di tale referendum non sarebbe in alcun modo vincolante per le istituzioni vedrei ridursi al lumicino l' astensione con una percentuale del 60 % di favorevoli all' Italexit.
Nessuna forza politica del dissenso si è mai spesa per una simile battaglia politica ? Non mi sembra.
La maggioranza non sa nemmeno di essere in europa e molti nemmeno sanno cosa è l'europa.
Per indire un referendum è necessaria una quantità spropositata di firme, che difficilmente saranno raccolte da gente che pensa che l'europa sia solo sulla carta geografica.
Se poi il referendum "non sarebbe in alcun modo vincolante per le istituzioni" la gente nemmeno esce di casa.
Ottima l'idea ma di impossibile attuazione.
PS: ...e tutto questo, oltre ogni ragionevole dubbio
www.youtube.com/.../
Se le cosiddette forze del dissenso avessero imparato la lezione ...
Ma la differenza è che l'europa non è "tangibile".
Per molti l'europa è solo un grosso territorio sulla carta geografica impossibile da scindere.
Non considerano (nemmeno gli viene in mente) il lato politico.
Ci stanno rifilando questioni che negli anni '70 sarebbero state politicamente improponibili, tipo le case green, la carne sintetica, gli insetti da mangiare, le auto elettriche con poca autonomia e che prendono fuoco, stipendi fermi al 1990, deindustrializzazione, la guerra all'orizzonte quando non siamo in alcun modo minacciati...
Diventa peggio col passare del tempo perché aumenta il distacco dei cittadini ad interessarsi dei temi pubblici, aumenta la diseducazione civica, è una spirale pericolosa da fermare, possibilmente da invertire la rotta.
Non mi illudo che andando a mettere una crocetta su un simbolo si possa invertire la direzione, poiché non è questo, anzi, il voto è una conseguenza ad una certa consapevolezza, ma è certo che se non si va neanche a votare (fosse anche solo scheda bianca) può solo peggiorare.
www.youtube.com/watch?v=_0Ebtv2vZtc& (dal min. 46 circa)
Il fatto è che avere anche un solo parlamentare antisistema dà visibilità, per quanto poca un pò di visibilità in più arriva, ed è fondamentale sia per far conoscere ai cittadini i temi della sovranità e dell'opposizione all'UE, che per poter crescere, abbiamo visto la Salis, che senza alcuna attività politica, ha avuto centinaia di migliaia di preferenze dovute alla visibilità mediatica, che Mori, Amodeo e Cunial non hanno.
Il cittadino deve interessarsi alla vita politica solo nella misura che decidono Loro senza sconfinare con idee personali rivoluzionarie.
Perfino il pensiero deve essere sotto controllo e a questo pensano i media.
La scheda bianca non ha nessun valore.
Ha avuto la stessa influenza di una goccia di inchiostro nell'oceano.
www.youtube.com/watch?v=_0Ebtv2vZtc (min. 53.30)
perché, intanto l'UE potrebbe mettere l'Italia sotto ricatto finanziario (come fatto in Grecia) per il solo fatto di farlo, il governo non è obbligato a farlo, né a tenere conto del risultato, inoltre il rischio è di legittimare l'UE (se dovesse vincere).
Dice anche che proprio su questo tema andò a suo tempo a parlare con Di Maio, poiché i 5stelle dicevano di volerlo fare, e lì si accorse che non facevano sul serio.
-cittadini, siete ancora interessati a votare?
se vince il no si indice la monarchia nella quale non si vota più.
Ovviamente metteranno ampie forme di garanzia , come un comitato tecnico di saggi che vigilerà sul comportamento del monarca (Mario Draghi), un comitato fatto da persone di grandi meriti e indiscutibile prestigio,
una sarebbe sua eccellenza Mario Monti, un'altra personalità potrebbe essere una dal campo scientifico, per esempio Burioni, non sarebbe trascurata la rappresentanza popolare includendovi persone che ci rappresentano bene come Romano Prodi, a cui aggiungere qualcuno che vigilerà sugli aspetti etici, come la cara Liliana
Sarebbe un tema da approfondire. L'ipotesi che sia stato un progetto ideato unicamente per scaricare le tensioni sociali e poi dissolverle non è più così peregrina. Per chi lo ha vissuto da dentro, intravedendone il grande potenziale e poi... le dinamiche distruttive, è stato un momento molto pesante.
È servito a far dire a molti "mai più". Così il sistema si è liberato di un pericolo latente, ha scaricato le armi dei divergenti...
Ecco le immagini inedite di questo esperimento sociale , in atto ormai da anni e che , grazie ad una certa tipologia antropologica , sta continuando il suo cammino verso nuove, sicure (e mi pare anche piuttosto dure....) "terre" della politica italiana.Si noti , nella parte bassa dello schermo e dal secondo 29 al secondo 45, la gioia e la soddisfazione del tipo antropologico di cui sopra alla fine dell'esperimento .
www.youtube.com/watch?v=21nPJY4le10&t=25s
@Azrael#321
Chissà quante delle 170.000 preferenze per la squadrista ilariasalis sono autentiche... con quella del padre, degli altri familiari, di qualche kompagno di ronda e di Mattarella si arriva si e no a una ventina...
FUCK THE UE
@Cassandro #320
Potremmo vendergli il copyright per la prossima visita della Nuland.
Mario Draghi Presidente del consiglio, Mario Monti ministro dell'economia, Burioni alla sanità, Prodi ai rapporti con UE e la Segré al ministero contro l'antisemitismo. (senza fare sforzi di immaginazione)
Quando chiedono di andare a votare, sono i loro sostenitori che intendono convincere, e allo stesso tempo inducono “gli altri” (gli anti-sistema) a credere che l’astensione li possa delegittimare.
Questa è gente intelligente, sono riusciti a prendere due piccioni con una fava.
Ritengo sarà molto molto difficile riuscire a sconfiggerli, se una parte di quelli che dovrebbe essere dalla nostra parte, senza accorgersene, fa il loro gioco.
Temo Charlie che, dovendo lottare contro i “nemici” ed il “fuoco amico”, la nostra sia una battaglia persa in partenza.
Dante Bertello.
Però in quel 50% ci sarà stato un 2-3% (a restare pessimisti!) che avrebbero potuto votarlo?
Poi ho scritto Santoro come esempio, avrei potuto scrivere Toscano o qualcuno di Libertà.
Il problema è anche la soglia di sbarramento, che scoraggia tantissimi elettori, e rende difficoltoso l'inserimento di nuovi, piccoli partiti. Oltre alla raccolta delle firme....
Completamente diverso sarebbe se si potesse remare tutti insieme (con il VOTO DETRATTIVO), dove alcuni continuerebbero a votare i piccoli partiti anti-sistema ed altri, non convinti dei partiti anti-sistema, invece di fare astensionismo potrebbero detrarre voti ai "servi dei padroni", ognuno come gli pare, ognuno togliendo un voto al partito di sistema che più lo disturba. Così, con un colpo alla botte ed uno al cerchio, si collaborerebbe anche senza dover avere le stesse idee, per un cambio del risultato.
La convergenza su una lista comune anti-sistema arriverà dopo.
PS: Questa modalità di voto più esteso, potrebbe indurre molti astensionisti a diventare parte attiva per decidere la vittoria, senza rinunciare all'identificazione come "altro". Potrebbero votare per togliere voti al "sistema" rimanedo ribelli.
Chi semina il dubbio raccoglie risvegli.
OFF-TOPIC; RIVOLUZIONE POPOLARE
PARTE 1 - Sulla rivolta di Spartaco
Sulla questione "popolare" non c'è ombra di dubbio.
La rivolta violenta c'e.
La "classe dirigente" l'hanno sostituita.
Una nuova comunità con "leggi" proprie l'hanno formata.
Nessuno dei rivoltosi faceva parte dell'aristocrazia e comunque non rientrava in una classe paragonabile a quella borghese.
La rivolta non è stata finanziata con fondi esteri.
Ripeto, se non ti sta bene, rivolgiti al Professor Eric Hobsbawm autore del "Secolo breve" e digli che si sbaglia. Io per quello che ho studiato, trovo più convincenti le sue tesi a quelle di m.conflitto.
Visto che tu hai studiato tanto, a differenza mia, dimmi se ho "ripassato" bene.
Intanto siamo d'accordo che non esistono documenti scritti dai "ribelli" e nulla si sa sulle reali motivazioni di Spartaco, ma è indubbio che ci fosse qualcosa di più a spingerlo che la semplice voglia di vendetta e razzìa.
Cominciamo da Wikipedia poi passeremo ad altre fonti... più socialiste.
it.wikipedia.org/wiki/Spartaco
Tra gli elementi che probabilmente polarizzarono attorno alla figura del condottiero trace i sentimenti di rivolta di moltissimi schiavi della penisola italica vi furono le modalità con le quali Spartaco e i suoi organizzarono la comunità: il bottino di ogni razzìa veniva redistribuito in parti rigorosamente uguali per tutti; all'interno della comunità era proibito per chiunque il possesso e la circolazione di oro e argento, che dovevano essere interamente scambiati con i mercanti per ottenere il ferro e il bronzo necessari a forgiare nuove armi; tutti gli schiavi fuggitivi e quelli liberati nel corso degli attacchi alle ville rustiche romane, che fossero donne, anziani o bambini, venivano accolti nella comunità e, nei limiti delle risorse disponibili sfamati, mentre a tutti gli uomini abili veniva fornito un addestramento militare. Queste modalità organizzative, e lo stesso fatto di aver cercato di organizzare una comunità di dimensioni considerevoli e composta da gruppi di etnìa eterogenea rendono perlomeno dubbio che il proposito di Spartaco e degli schiavi ribelli potesse essere puramente e semplicemente quello di fuggire dall'Italia per raggiungere le proprie terre d'origine. Per raggiungere questo scopo con maggiori probabilità di successo sarebbe stato con ogni evidenza più logico che gli schiavi si dividessero sin dall'inizio per esfiltrare dalla penisola alla spicciolata. Gli schiavi ribelli invece formarono un esercito che fu in grado di sconfiggere almeno nove volte gli eserciti romani inviati a reprimerli.
www.instoria.it/home/spartaco_guerra_servile.htm
"Karl Marx lo definì: «Spartaco è l’uomo più folgorante della storia antica. Un grande generale, un personaggio nobile, veramente rappresentativo del proletariato dell’antichità»."
quindi Karl Marx poteva usare il termine "proletariato" riferito a Spartaco, ma io non posso usare il termine "rivoluzione popolare" in merito alla sua rivolta... Eppure sono entrambi termini anacronistici se riferiti all'Epoca Romana.
Diritto alla resistenza
"... A loro si unirono altri schiavi, la maggior parte contadini e pastori, ma quasi tutti abituati all’uso delle armi e dunque non estranei alle guerre. Progressivamente, oltre agli schiavi, si unì un numero sempre crescente di persone povere e oppresse."
Concetto di popolo
scriptamanentitalia.it/rivolta-spartaco-schiavi/
"La repubblica romana aveva compiuto numerose conquiste nel corso dei secoli, e aveva operato una espansione su vastissima scala. La ingente massa di popoli conquistati, avevano portato il Senato romano ad avere a disposizione una quantità di schiavi veramente considerevole.
Nei mercati venivano venduti ogni giorno decine di migliaia di schiavi con l’esempio emblematico dell’isola di Delo, dove secondo Strabone venivano venduti 15000 uomini al giorno.
Queste decine di migliaia di persone avevano tuttavia dei punti in comune: molto spesso la stessa provenienza, la stessa lingua e gli stessi Dèi.
...
Le Conseguenze della Terza Guerra Servile o risultati politici
scriptamanentitalia.it/rivolta-spartaco-schiavi/
Le riforme di Roma in favore degli schiavi
Non dobbiamo pensare che la rivolta servile di Spartaco sia stata stroncata totalmente nel sangue senza ulteriori conseguenze.
Roma ... aveva finalmente realizzato che la condizione servile era effettivamente insopportabile.
La società romana doveva evolvere e cambiare atteggiamento nei confronti di tutto il sistema schiavistico. Nel breve periodo, vi fu un trattamento più umano nei confronti degli schiavi.
Molto spesso vennero assunte delle persone libere a lavorare nei campi, in modo da avere la stessa forza lavoro ma con la concessione di maggiori diritti rispetto a semplici schiavi coscritti.
... nei secoli successivi, imperatori come Augusto, Marco Aurelio e Antonino Pio, emanarono una complessa serie di regolamenti e leggi promulgate con l’obiettivo di migliorare la condizione degli schiavi.
Azioni come uccidere uno schiavo senza una motivazione consistente o maltrattare uno schiavo anziano, malato o debilitato iniziarono a diventare reati punibili per legge.
Roma, vinse così militarmente la terza guerra servile, ma la sua principale vittoria va ricercata nella riconsiderazione dei rapporti con gli schiavi.
Una inversione di rotta che consentì alla società romana di non implodere.
Fu la fazione di Crixus a seperarsi da Spartaco perché mossa esclusivamente dalla volontà di vendetta. Puoi cercare di rigirartela come vuoi, ma un terzo di popolazione che si rivolta contro i propri dominatori rientra nel concetto di rivoluzione. ...Se ci rientra (secondo te) la Guerra Civile Jugoslava come "rivoluzione popolare", allora anche una guerra servile ha tutto il diritto di starci.
...Ma abbiamo capito perfettamente che per te esiste solo la rivoluzione socialista anti-imperialista.
... A proposito, non ho ancora letto la tua definizione di "rivoluzione popolare". Fin'ora ci hai solo detto cosa non è.
Fare rivendicazioni scritte contro il dominante non è conditio sine qua non per definire una rivoluzione popolare...
OFF-TOPIC; RIVOLUZIONE POPOLARE
PARTE 2 - Sulla Rivoluzione Russa
2. Cosa c'entra la Rivoluzione Bolscevica (1917) con la Russia Sovietica (1922)?
Premesso ciò, ritorniamo al discorso originale.
La Germania ha dato denaro ai rivoluzionari russi?
Sì. E' un fatto. Punto.
Gli Stati Uniti hanno dato denaro ai rivoluzionari russi?
Sì. E' un fatto. Punto.
Wall Street è stata impegnata in prima persona nel recuperare i fondi per la Rivoluzione Russa?
Sì. E' un fatto. Punto.
C'erano soldati tedeschi sul "Treno Piombato"? Esso è passato per la Germania?
Sì. E' un fatto. Punto.
Il Presidente degli Stati Uniti Wilson si è mosso in prima persona per la scarcerazione di Trotskji dalle prigioni canadesi di Sua Maestà Inglese?
Sì. E' un fatto. Punto.
Gli Stati Uniti hanno contribuito attivamente al ritorno di Trotskji in Russia?
Sì. E' un fatto. Punto.
Germania e Stati Uniti avevano interesse nello scoppio di una rivoluzione in Russia?
Sì. E' un fatto. Punto.
Lenin e Trotskji erano ebrei? Erano borghesi (e ricchi)?
Sì. E' un fatto. Punto.
Il primo Politburo era a maggioranza ebrea?
Sì. E' un fatto. Punto.
Ricevere fondi e supporto attivo da stati stranieri toglie ogni velleità di "popolarità" ad una rivoluzione. Punto.
Il mio commento originale:
"Ovvero come le banche made in USA ti mettono gli ebrei al governo di un impero ... con l'aiuto dei tedeschi che speravano così di liberarsi il fronte orientale."
... non era pertanto basato sulla fantasia.
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Una rivoluzione per essere definita popolare deve partire da istanze di origine popolare. Dal popolo, plebe, volgo...
dal QUARTO STATO, porca miseria!
La borghesia non è "popolare", per definizione... E non mi citare Sieyès per favore che è un paraculo.
La casta militare non è "popolare", per definizione.
I ricchi, non sono "popolari", per definizione.
La classe ecclesiastica, non è "popolare", per definizione.
L'aristocrazia non è "popolare", per definizione.
Se queste istanze non vengono dal popolo, anche se a favore di esso, non rendono la rivoluzione "popolare". Anzi, aprono la strada a Napoleone.. O Stalin, perché no?
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Ripeto la domanda:
Sei in grado di fornirci una tua definizione di "rivoluzione popolare"?
Se sì, bene, scrivicela e piantiamola qua. Per quel che mi riguarda ho detto quello che dovevo dire.
FINE OT ... e 2
Permettimi di correggerti:
Più si osserva ciò che fanno le bestie, più si apprezzano i comportamenti degli animali!
la rivoluzione è sempre più vicina
Sembra un segreto militare.
Nulla di nulla da nessuna parte...
Che vanno aggiungersi alla percentuale (per me sicuramente farlocca) degli astensionisti.
Qualcuno le conosce ?
Perché le elzioni servono a selezionare il comitato organizzatore della maratona, non sono la maratona.
La maratona è il percorso determinato dalle scelte degli organizzatori (percorso = non possiederai nulla e sarai felice mangiando grilli e restando confinato nell'area di 15 minuti, con una vaccinazione all'anno) e dalla corsa dei partecipanti.
Non votando rinunci a influire sulla scelta del percorso, ti rimane pur sempre l'opzione di rifiutarti di correre, ma significherà andare a fare l'eremita in montagna.
E comunque fare l'eremita da solo è durissima, occorerebbe organizzarsi in comunità (organizzarsi in comunità = fare politica, seppur in modo embrionale) e alla fine torniamo al punto di partenza.
eunews.it/.../...
Povera Europa, povera Italia.
In linea di principio un referendum come questo che avesse un risultato differente da quanto pronosticato da Charlie in termini di affluenza che dimostri l' astensionismo non essere un fenomeno da " democrazia matura " ma un rigetto dovuto ad alternative inesistenti potrebbe essere portato dal governo italiano sul tavolo europeo come segnale importante che qualcosa non va nell' esecutivo comunitario e che le cose vanno cambiate pena il forte rischio di schiantarsi.
Invece c' è il nulla assoluto : scelte banalmente logiche vengo evitate un po' per ignavia , un po' per cretinismo cronico nel continuare a sbattere la testa contro il muro .
L' unica è accomodarsi e vedere se questa rana esce o meno bollita prima che la pentola a pressione scoppi .
Io tifo per la pentola
Non si va a votare perchè la democrazia è solida
Cacciari perde la pazienza
Qualche anno fa ne aveva tirata fuori un'altra ma non la ricordo, il senso era comunque di indifferenza e disprezzo per le persone che tirano avanti con quel poco che hanno.
Che ci stia mandando dei segnali in codice per dirci che è dei nostri?
PS: Complottisti Anticomplottisti si nasce, e io, modestamente, lo nacqui!
#346 El_Barbudo
#162 El_Barbudo
OFF-TOPIC; RIVOLUZIONE POPOLARE
Che dire, carissimo Barbudo, la tua rincorsa a trovare informazioni su Wikipedia e su altre pattumiere online mi fa sorridere.
Non si possono colmare lacune culturali in pochi secondi su google…
Spartaco è un punto di riferimento per i comunisti. Non lo ha elogiato solo Marx, che tu citi, ma diede pure il nome alla Lega dei comunisti in Germania agli inizi del 900. Vicino ai nostri tempi anche il comunista Dalton Trumbo, nella lista nera del maccartismo, lo celebrò nel suo lavoro come sceneggiatore del celebre film “Spartacus”.
La sua rivolta fu importante, epica, ispiratrice. Ma non fu una rivoluzione, né tantomeno popolare. Marx non l'ha mai definita rivoluzione popolare, così come Mao... Perché li citi allora?
Il termine Rivoluzione implica un “rivolgimento”, un “rovesciamento” della società, è molto di più di una semplice rivolta, perché presuppone un piano di una nuova organizzazione sociale, di una nuova società molto diversa da quella precedente, con nuove classi al potere. Quando i plebei si ribellarono ai patrizi nell’antica Roma, non è possibile definirla rivoluzione, perché la lotta non aspirava al potere e alla costruzione di una nuova società, ma era finalizzata in quel caso a contrarre nuove condizioni e nuove leggi.
La rivolta di Spartaco, confermata peraltro da tutte le citazioni da te riportate, non aveva il progetto di prendere il potere e di istituire una nuova società. Anche se avesse avuto il nobile fine di liberare tutti gli schiavi (e probabilmente lo aveva) per poi abbandonare l’Italia, la si potrebbe definire una rivolta con nobili rivendicazioni, ma non una rivoluzione. Punto. Liberare quanti più schiavi possibile e scappare non comporta assolutamente un "rivolgimento sociale", rimaneva Roma e rimaneva la schiavitù.
L’aggettivo Popolare che segue rivoluzione, indica non solo l’accettazione della rivoluzione, ma la difesa della rivoluzione stessa da parte delle classi sociali lavoratrici, nel caso della Russia zarista, operai e contadini in primis: quello che in linguaggio discorsivo si indica come popolo. La rivolta di Spartaco ebbe l’appoggio di parte degli schiavi, ma non avendo nemmeno una visione universalistica, non univa tutte le classi sociali lavoratrici e subalterne dell’antica Roma.
La rivoluzione russa aveva una fortissima base popolare: senza l’appoggio di operai e contadini, la rivoluzione non avrebbe mai potuto resistere ai numerosissimi tentativi controrivoluzionari interni ed esterni, che videro tutti i principali paesi capitalistici attaccare direttamente la Russia bolscevica e sovietica (stremata dalla guerra) per numerosi anni e in tutti i modi. La rivoluzione vinse, con Lenin ancora in vita e a guida del partito comunista, e quindi è corretto dire che vinse la Russia Sovietica e bolscevica (è incomprensibile che tu voglia scindere questi due aspetti: la rivoluzione dell’ottobre 17 fu lanciata proprio dai Soviet già esistenti, su proposta del partito comunista a guida bolscevica; e i soviet furono riconosciuti dalla costituzione del 18).
Scelgo di ignorare il pattume ridicolo di citazioni di propaganda, di pregiudizio razzista e di falsità che hai raccolto nelle peggiori cloache della propaganda occidentale contro la rivoluzione russa. Lascia perdere wikipedia e blogger vari, e studia sui testi di storici capaci. La storia non è semplice, rispettala, non banalizzarla.
Chiudo il discorso una volta per tutte; se siamo qui significa che abbiamo molte cose in comune, per cui è inutile continuare a litigare. Sono certo che presto ti darò ragione su mille altri argomenti. Un saluto.
Giusto?
ps: non a caso il nickname...... (o sbaglio?)
OFF-TOPIC
Autore tra l'altro di:
"Le Rivoluzioni Borghesi. 1789-1848"
"Il Trionfo della borghesia"
"L'Età degli Imperi"
Ai più noto come l'autore de:
"Il Secolo Breve" testo obbligatorio in quasi tutti i corsi di laurea in Storia Contemporanea.
eccetera eccetera eccetera...
Quella che tu chiami "fesseria storica", l'ha detta lui.
E' già la seconda cosa che ti inventi.
Io ho messo in discussione il concetto di popolare per come lo intendi tu e il fatto che alcune di quelle proposte da te non erano neanche rivoluzioni. Non ho svicolato su nulla.
Hai inserito nella tua lunga lista di presunte "rivoluzioni popolari":
Una guerra civile con supporto inglese, Jugoslavia 1941-1945;
Due colpi di stato militari, Iraq e Libia...
E mezzo, Portogallo, ovvero un cambio di "regime" noto pure nei corsi di studio in "Relazioni Internazionali" come mossa politica prodromica all'ingresso nella Comunità Europea del Portogallo.
E stai a questionare me per aver usato impropriamente il termine rivoluzione in riferimento ad una rivolta, che sono sinonimi? Direi che quello che si arrampica sugli specchi sia tu.
Le uniche "rivolte" sfociate dalla popolazione, tra quelle da tre proposte, rientrano solo la Rivoluzione Iraniana e quella del Nicaragua. Una ha portato ad una teocrazia che per definizione NON è popolare. La seconda, come già detto ha avuto un forte aiuto da due stati esteri non irrilevanti (USA e Vaticano).
Le altre, erano di fatto, tutte rivoluzioni borghesi.
Nessuno, ha mai messo in discussione i buoni risultati ottenuti da alcune di queste e volendo, per alcuni versi, neanche i princìpi, ma è indiscutibile che a porre le basi per tutte quelle rivoluzioni da te indicate siano stati esponenti della borghesia, nè più nè meno di quanto fosse successo nelle rivoluzioni Americana e Francese.
Il fatto che a far da carne di cannone ci siano principalmente contadini ed operai non rende la rivoluzione "popolare".
E' un concetto molto semplice da comprendere.
Le basi sono borghesi, le teste sono borghesi, i concetti sono borghesi, le parole sono borghesi... "Popolare" è la parolina magica della propaganda borghese che ha bisogno di braccia e gambe al suo servizio ...proprio come gli altri due Stati. Hai presente: Primo Stato, clero; Secondo Stato, nobiltà; Terzo Stato, borghesia (ovvero ricchi, banchieri, avvocati, notai, contadini benestanti, artigiani e commercianti); Quarto Stato, contadini ed operai.
Lenin, Trotskji, Mao Tse Tung, Fidél Castro, Ramòn Castro, Che Guevara = Terzo Stato... Rockfeller, Rotschild, Morgan... = Terzo Stato
Mi fermo qua perché è evidente che l'ideologia è forte in te e ideologia e discorso storico non vanno a braccetto insieme.
Mi basta che editi il messaggio, non servono scuse o specificazioni.
E' un'offesa grave, pregiudizievole e soprattutto non trova fondamenti su nulla di quello che ho detto. Non ci passo sopra.
Comunque no, neanche la rivoluzione cubana si può chiamare popolare. Non erano rari i popolani che si nascondevano al passaggio de Los Barbudos.
La maggioranza della popolazione in realtà aspettò l'evolversi degli eventi.
Fu una guerra tra un gruppo di ribelli (quindi non rivoluzionari... è sempre una questione di termini e di quantità anche) ed un governo fantoccio.
La fortuna dei ribelli fu che la CIA non fu in grado di decidere se Fidel era "buono" o "cattivo" e soprattutto che ad un certo punto il governo USA fece mancare il suo sostegno incondizionato a Batista... Insomma, gli davano le armi e lui non era in grado di liberarsi di quattro ribelli. Alla fine gli hanno praticamente detto di cavarsela da solo... E non se l'è cavata.
Il risultato della "rivoluzione" ovvero del nuovo governo, invece sì, fu popolare ...dove si intende:
...e infatti, nonostante embarchi, sanzioni e propagande a base di Cuba Libre nei peggiori bar di Bologna, ancora continua a reggere.
In parole povere, la "Ribellione Cubana" è diventata "Rivoluzione popolare" col senno del poi.
In questo caso uso il termine nel senso:
Esempi di rivoluzioni popolari nella storia invece non me ne vengono in mente perché il termine rivoluzione prevede l'avvenuto successo della ribellione e di conseguenza un cambio di regime.
Di ribellioni popolari tante, ad esempio i contadini in Germania ai tempi di Martin Lutero: traditi dal loro ispiratore, Lutero appunto, e trucidati, dal protettore di Lutero.
Nella pratica tutte le rivoluzioni che hanno avuto successo, o hanno portato al cambio dell'aristocrazia dominante (es. "Glorious Revolution", Riv. Francese 2° fase); o hanno risposto ad istanze della classe borghese (es. Riv. Americana, Francese 1° fase, Russa).
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