Il Dott. Thomas Hardtmuth è stato chirurgo all'ospedale di Heidenheim per molti anni. Dal 2015, si dedica interamente allo studio dei microrganismi. Parlare con lui apre una nuova prospettiva sui virus, spesso vituperati solo come agenti patogeni.
Come arriva un chirurgo ad occuparsi così intensamente di microrganismi e soprattutto di virus?
THOMAS HARDTMUTH: La scintilla iniziale è stata il disastro della Deepwater Horizon nel 2010. L'omonima piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico è bruciata e affondata. Il petrolio greggio si è riversato in mare per tre mesi, per un totale di 800 milioni di litri. Nel corso dei rapporti avevo letto che l'olio veniva scomposto da batteri chiamati Alcanivorax borkumensis. Sono stati scoperti vicino a Borkum, da cui il nome. Difficilmente si presentano in acqua di mare pulita, ma non appena il petrolio greggio vi si diffonde, improvvisamente costituiscono il 90% della popolazione batterica dell'acqua, dopo di che scompaiono di nuovo. Si potrebbe definire i microrganismi come una specie di sistema immunitario degli oceani o della biosfera. Il loro compito è quello di riportare tutto ai cicli naturali. Questo è quello che ha fatto la Alcanivorax nel Golfo del Messico. Non si considera il fatto che questi cicli materiali funzionano così meravigliosamente. Di questo non si leggeva quasi nulla nel caso di quella catastrofe petrolifera, ma solo storie dell'orrore. Per me, questo è stato il motivo per guardare più da vicino i microrganismi come esseri benefici nel mondo. La composizione dei germi negli oceani, nei fiumi, nei laghi e nel suolo - è come un'orchestra che suona insieme in modo magistrale.
Cosa ha scoperto in merito a i virus?
TH: I virus sono coinvolti nella regolazione delle dinamiche di popolazione. Ovunque ci sia un'eccedenza, troppa massa, i virus vengono a bilanciare, regolare e correggere; creano un equilibrio nella biosfera. Questo vale anche per noi umani. Il biologo evoluzionista Wolfgang Schad ha detto una volta che i virus sono la sostanza originaria della vita fisica. La scienza moderna la vede in modo simile. L'ipotesi "virus first" o il concetto di "mondo RNA" non significa altro che la prima cosa che è esistita nel mondo vivente sono stati i virus. Però senza strutture stabili, era tutto un unico fluido, senza direzione, solo "caos creativo". Oggi ci sono molte prove scientifiche per il fatto che gli elementi di base della vita, come le basi nucleiche e gli aminoacidi, da cui si costituiscono anche i virus, sono arrivati sulla terra dal cosmo. Non avendo un proprio metabolismo, i virus sono completamente dipendenti dal contesto ambientale. Bensì i virus portino informazioni genetiche nella cellula, ciò che viene fatto di queste informazioni non è deciso dal virus, ma dalla cellula o dall'organismo. L'errore centrale che prevale oggi è che i virus sono considerati come agenti che agiscono, come soggetti che agiscono autonomamente. Questo è anche l’elementare l'errore di pensiero nella crisi Corona. Non sono i virus stessi a cambiare qualcosa, ma l'organismo che cambia qualcosa con l'aiuto dei virus come sostanza fisica di base.
Potrebbe precisare un po?
TH: Le radici spirituali di questo problema risalgono alla metà del XIX secolo, quando è nata l'intera la teoria dell'infezione. Si trattava, dopo tutto, di una grande disputa storica tra Robert Koch (1843-1910) e Louis Pasteur (1822- 1895) da una parte, e Max von Pettenkofer (1818- 1901) e alcuni ricercatori francesi come Claude Bernard (1813-1878) dall'altra. Koch e Pasteur erano dell'opinione che ogni malattia infettiva fosse causata esclusivamente da batteri o virus, mentre Pettenkofer e i suoi compagni di ricerca credevano che il fattore decisivo fosse l'ambiente che gli agenti patogeni incontrano, le condizioni di vita, le circostanze esterne. Per dimostrare che i germi da soli non causano malattie, Pettenkofer e alcuni dei suoi studenti hanno bevuto mezzo litro di acqua contaminata da batteri del colera. Nessuno di loro si è ammalato di colera, alcuni hanno avuto un po' di diarrea e basta. Ma tutto questo non servì a nulla, Koch e Pasteur uscirono vincitori da questa disputa, anche se entrambi lavoravano con metodi sleali. Tuttavia, da allora domina l'opinione che tutto il male provenga dai microrganismi. Se li si distruggesse, non ci sarebbero più malattie.
In che modo i due hanno imbrogliato?
TH: Koch non si è esattamente coperto di gloria con il suo scandalo della tubercolina. Pasteur lasciò circa 100 quaderni sui suoi esperimenti e decretò che quelle note non dovevano mai essere pubblicate. Ma un suo pronipote li rese disponibili, e lo storico medico americano Gerald Geison (1943-2001) li analizzò e li pubblicò nel suo libro "The Private Science of Louis Pasteur". Mostra una notevole contraddizione tra ciò che è stato scritto sui suoi esperimenti nei quaderni e ciò che ha pubblicato. Tutto ciò che non si adattava, semplicemente lo ometteva. Ma fino ad oggi, la sua reputazione non ne ha sofferto. La scienza deliberatamente lo ignora.
Ma i batteri e i virus possono essere contagiosi...
TH: Sì, certamente, ma non sono l'unico fattore che determina se ci si ammala o meno. Questo è illustrato da un esempio del tempo dell'influenza spagnola. Questa epidemia di influenza non è iniziata in Spagna, ma in circa 20 campi militari negli Stati Uniti - gli spagnoli sono stati solo i primi a rendere pubblico questo fatto. Questi campi erano gli ‘hotspot’, irrimediabilmente sovraffollati di soldati, e in queste condizioni estremamente anguste e sotto lo stress della prima guerra mondiale, questa epidemia è poi scoppiata, e in realtà in tutti i campi quasi contemporaneamente. Non è stato possibile rintracciare alcuna catena di infezione tra i singoli campi. Perciò, furono fatti dei tentativi piuttosto brutali di creare infezione: i prigionieri delle prigioni militari furono reclutati come cavie e fu loro promesso un indulto se si fossero resi disponibili per questi esperimenti. Hanno poi spazzolato le secrezioni da persone gravemente malate di influenza e le hanno spruzzate nella bocca e nel naso dei soggetti del test. Questo è un metodo che nessun comitato etico approverebbe oggi. Nella prima serie di esperimenti a Boston, nessuno dei 60 soggetti si è infettato, nemmeno uno! Poi gli esperimenti furono ripetuti a San Francisco, ma anche lì non ci fu alcun contagio. Tutto questo si può leggere nel libro "Influenza" di Gina Kolata, biologa molecolare americana e giornalista scientifica. Si può vedere da questo che i virus non sono gli attori principali, ma l'organismo, che in condizioni di salute impedisce ai virus di entrare nelle sue cellule. Questo non dipende dal virus, ma soprattutto dallo stato dell'organismo! Ma anche se un virus viene accolto in una cellula, ci sono ancora molti modi diversi in cui il corpo lo affronta. La fissazione radicale sui microbi come causa di tutti i mali sta creando tutto questo caos che oggi abbiamo. E’ qui che nasce la paura perché gli esseri umani sembrano non avere alcun potere di influenzare ciò che sta accadendo e sono impotenti di fronte alla minaccia virale. E la paura è peggio del virus, perché indebolisce il sistema immunitario.
Perché l'altra parte, l'ambiente, è così ignorata?
TH: Tutta la medicina standardizzata e la grande industria farmacologica su larga scala si basa su Koch e Pasteur. Non si guardava più alla singola persona e alle sue condizioni di vita, ma nel microscopio. Ci si fissava completamente sull'eliminazione degli agenti patogeni. All'essere umano e la sua condizione non si è data più alcuna importanza. Si diceva che tutto poteva essere fatto in laboratorio. Questo è stato un cambiamento di paradigma nella medicina che ha effetto ancora oggi. Da Ippocrate (c. 460-730 a.C.) e Galeno (c. 129-199 d.C.), lo stile di vita era considerato la base di tutta la salute. Questo è stato in gran parte eliminato dal pensiero medico e l'attenzione si è concentrata unicamente sulla lotta contro i germi. Senza questa immagine nemica dei virus, una crisi corona e il panico mondiale non sarebbero nemmeno possibili. Questi modelli di paura sono diventati profondamente radicati nelle abitudini di pensiero, e vengono nutriti sempre e sempre ancora dai media. Inoltre, la definizione del termine pandemia è stata cambiata nel 2009 nel contesto dell'influenza suina. In precedenza, una pandemia era definita da tre criteri: 1. doveva trattarsi di un nuovo virus, che 2. diffondersi rapidamente, e 3. doveva causare gravi sintomi di malattia e molti morti. Si ha semplicemente cancellato punto 3 in quel momento. Questo ha reso possibile dichiarare come pandemia ogni ondata di influenza, come la recente influenza suina. È stata l'ondata più innocua di molti anni, ma ha portato fatturati giganteschi all'industria farmaceutica. Se si guarda bene, si trova sempre la causa delle pandemie nelle condizioni di vita. Non sono mai solo i batteri o i virus, è sempre anche l'ambiente.
Intende con ciò anche il lato ecologico?
TH: Sì, questo si esprime oggi nel movimento "One Health": La salute non è più concepibile senza l'ecologia. Prendiamo la schistosomiasi, per esempio, che uccide centinaia di migliaia di persone ogni anno, soprattutto in Asia e in Africa. La schistosomiasi è una malattia dei vermi trasmessa dalle lumache d'acqua. Le larve del verme perforano la pelle della persona e migrano verso gli organi interni dove si sviluppano in coppie di vermi adulti le cui uova vengono espulse attraverso la vescica o l'intestino e a loro volta raggiungono l'acqua e le lumache come ospiti intermedi. In passato, la schistosomiasi era meno problematica perché le lumache venivano mangiate dai gamberi di fiume. Tuttavia, da quando sono state costruite più dighe in Asia e anche, per esempio, in Egitto ad Assuan, i gamberi di fiume non trovano più condizioni di vita adeguate, le lumache si moltiplicano in massa e con loro i patogeni della schistosomiasi. La situazione è simile nel caso della la malaria. Uno studio in Brasile ha dimostrato che il numero di casi di malaria aumenta del 50% se solo il 4% della foresta pluviale di una regione viene disboscata. Se vuoi studiare le epidemie, devi cercare: Dove regnano delle condizioni disumane? Dove la natura non è in equilibrio? Dove ci sono paura, terrore, fame e malnutrizione e, soprattutto, condizioni di vita anguste e inadeguate per uomini e animali? Dove sono disturbate le sfere di autonomia degli esseri viventi? È lì che scoppiano le epidemie. Le guerre sono il miglior oggetto di studio per le epidemie. In termini puramente biologici, una epidemia è una monocultura microbica. Le monocolture sono sempre legate a delle patologie - nell'agricoltura e nella silvicoltura come nell'allevamento industriale, ma anche nella sfera sociale, allora si parla di conformismo o totalitarismo.
Dov'è successo questo nel caso di Corona?
TH: Cambiamenti nell'ecologia sono sempre accompagnati da infezioni virali. E gli esseri umani hanno cambiato massicciamente l'ecologia e l'hanno portata fuori equilibrio in molti luoghi, con l'agricoltura industriale e l'industrializzazione e molte altre misure. Quando le condizioni di vita cambiano, anche il genoma degli organismi deve adattarsi di conseguenza, e i virus sono sempre stati una sorta di materiale in questo senso. Perché riscrivere i genomi è complicato. Se si guarda l'albero genealogico dei virus influenzali, risalgono alle anatre in Cina. Nel XVII secolo, hanno iniziato a mettere le anatre nelle risaie. Mangiavano le lumache e le erbacce e concimavano i campi con i loro escrementi. Questa era una meravigliosa simbiosi ecologico-economica tra la cultura del riso e le anatre. Negli anni '80, i cinesi hanno iniziato a costruire allevamenti di pollame sul modello americano, soprattutto nel Guangdong, nel sud. Oggi, numerosi virus patogeni hanno origine lì, che sono mutanti delle anatre da risaia originali, ma in cui non hanno prodotto alcuna malattia. Gli allevamenti sono dei veri e propri hotspot per i germi patologici. Personalmente, non credo che abbiamo davvero a che fare con un virus completamente nuovo nel caso di Corona, ma con una mutazione che proviene da una di queste fabbriche di carne. La domanda interessante è: perché un virus in un animale che attraverso l’ dell'uomo subisce dello stress si trasforma in una forma patogena per l'uomo?
Sembra quasi la vendetta della natura...
TH: È qui che inizia la biologia della moralità! Ogni volta che si interviene marzialmente nelle condizioni naturali e si agisce in modo insensibile e distruttivo, si creano detriti, e questi volano intorno alle nostre orecchie come epidemie. I virus e i batteri, che hanno raggiunto queste condizioni di equilibrio totale nel corso di milioni di anni, restano improvvisamente senza patria diventano improvvisamente profughi. E poi vanno in situazioni a cui in realtà non appartengono. È proprio quello il fenomeno caratteristico, che solo il cambiamento dell'ospite del virus è collegato alla malattia. Ecco perché la ricerca sul microbioma è così eccitante. Ci sono circa 50 trilioni di microrganismi che ci colonizzano, principalmente nell'intestino, e la loro composizione è altamente individuale per ogni persona. Il rapporto batteri-virus è di circa 1:10, quindi ospitiamo molti più virus che batteri. Tra loro ci sono anche molti cosiddetti patogeni, che però sono in un rapporto di quantità equilibrato tra loro - diventano patogeni solo sotto forma di monocoltura, quando una specie prende il sopravvento. Oggi si presume che l'equilibrio ecologico della nostra flora intestinale individuale sia regolato attraverso i virus. E un microbioma intestinale equilibrato individualmente ha molto a che fare con la nostra salute animico-spirituale. Rudolf Steiner disse una volta la strana frase: "Noi sottraiamo i pensieri alla flora intestinale". Mi ci è voluto molto tempo per capirlo.
Lo può spiegare?
TH: Questi microrganismi in noi rappresentano una sorta di memoria del passato primordiale. Noi tutti ne siamo emersi e abbiamo conservato nel nostro intestino un estratto della biosfera primordiale. Steiner parla ripetutamente dell'uomo come di un essere mondiale contratto e individualizzato. Si potrebbe parlare a lungo di questo, è questo antico approccio filosofico di microcosmo e macrocosmo. Se prendiamo questo alla lettera e pensiamo a tutta la natura, nel suo stato germinale in noi, attivo come microbioma, allora non deve avvenire nessuna ulteriore evoluzione, ma i microrganismi devono rimanere in questo stato originale, altrimenti diventa patologico. Se iniziano ad evolversi, allora abbiamo a che fare con delle infezioni. E se Steiner intende dire che gli sottraiamo i pensieri, allora sono proprio queste le forze formative che normalmente condizionano l'ulteriore evoluzione dei microbi in forme di vita superiori e multicellulari. Questi potenziali formativi li sottraiamo ai microrganismi e li usiamo per noi stessi nella formazione del pensiero. La ricerca moderna ha scoperto da tempo questo asse intestino-cervello. La vitalità dell'elemento animico-spirituale nell'uomo dipende fortemente dall'integrità di questo micromondo. L'uomo supera costantemente le leggi intrinseche dei microrganismi in modo che essi non si sviluppino ulteriormente. Qui si tratta soprattutto di forze; meno ha a che fare con la chimica. Quando una persona diventa depressa o soffre di disturbi d'ansia, è un problema di equilibrio di queste forze, non un disturbo del cervello. Dobbiamo uscire da questi schemi di pensiero biochimici. Non possiamo più analizzare biochimicamente questi milioni di specie microbiche diverse che interagiscono in noi; andiamo irrimediabilmente contro il muro con i nostri metodi di studio convenzionali. Dobbiamo pensare diversamente, non più in termini di sostanze, ma in termini di forze, dinamicamente. Qui ci vedo sulla soglia di una nuova medicina.
Torniamo ancora da Corona. Ma la SARS-CoV-2 è una realtà?
TH: Sì, certo. Ma questi virus Corona sono ovunque. Se una persona si prende la polmonite oggi, spesso lo si trova perché non si cerca altro. Se si guardasse da vicino, si troverebbero centinaia di virus diversi e i loro mutanti - altamente individuali in ogni persona - che si comportano in modo alterato in una tale infezione. Questo mondo virale deve essere forzato alla visibilità con un enorme sforzo tecnico per poterlo percepire; questo è possibile solo nel microscopio elettronico. Lì si vede un'istantanea fissa di qualcosa che in realtà è un processo altamente dinamico.
E secondo lei a cosa sono dovute questi gravi decorsi?
TH: Non ai virus, ma alle condizioni. Perché lo stesso virus dovrebbe causare diverse malattie gravi in diversi paesi? Questo non ha senso. I decorsi gravi colpiscono persone che o sono molto anziane, si trovano in situazioni di forte carico o sotto stress permanente, o che hanno già diverse malattie e un sistema immunitario debole. Bisogna sempre guardare da vicino e analizzare le condizioni. Ci sono innumerevoli modi diversi per rendere le persone immunologicamente deboli. La solitudine, per esempio, l'essere lasciati soli è uno di questi. Oggi sappiamo che la solitudine è uno dei fattori di malattia più potenti di tutti, e molte persone sono morte di solitudine nelle case di riposo e nelle RSA dopo il blocco - con o senza il virus. In Italia, c'erano molti assistenti geriatriche polacche che si sono precipitati a casa all’inizio del lockdown, molti anziani improvvisamente sono rimasti senza sufficiente assistenza e lasciati soli. Inoltre, i posti letto negli ospedali sono molto scarsi in Italia, in Spagna e anche in Francia in campagna a causa delle misure di austerità, il che porta allo scompenso delle strutture di cura e a reparti sovraffollati ogni anno nel contesto delle ondate influenzali. Ci sono sempre molti fattori che portano a un cambiamento di mortalità nei vari paesi; non può essere spiegato solo dal virus.
Pensa che il test PCR per la SARS-CoV-2 sia utile?
TH: È molto discutibile, a dir poco. Non so cosa venga effettivamente misurato. Certo, si può dire che è il genoma del virus. Ma si comincia a riflettere se si conosce le dinamiche dei virus e si sa come i virus trattano il loro materiale genetico - c'è un costante sminuzzamento e spostamento avanti e indietro. I virus sono "campioni del mondo nello splicing", come dice la nota virologa Karin Mölling. Lo splicing è la plasticità genetica con cui i trascritti genici si adattano al rispettivo contesto ambientale situazionale. Il test PCR rappresenta una visione a tunnel estremamente ristretta. Si sceglie una minuscola particella genetica dallo striscio tra innumerevoli microrganismi e si dichiara che questa è l’origine causale di una malattia, in questo caso del Covid-19. Non riesco a capire questo. Più si studia il test PCR, più diventa discutibile. Se tutti fossero messi al corrente riguardo all'affidabilità e la mancanza di validità di questo test, la pandemia sarebbe probabilmente finita in fretta. Può davvero essere definito come grossolano, persino criminale, fuorviante depistaggio quando si parla costantemente di nuove infezioni. Si tratta solo di risultati di test, che in primo luogo non dicono nulla sullo stato di salute di una persona. Ma su questo test si basa l'intera argomentazione della pandemia. Tuttavia, siamo costantemente popolati da decine di migliaia di virus. Ce ne sono sempre di nuovi, così come ci sono sempre cose nuove nel mondo che accogliamo ed elaboriamo - in questo il livello biologico e quello animico-spirituale sono molto affini. Alcune cose provocano una crisi, altre ci sovraffaticano e ci ammaliamo. Ma la maggior parte viene semplicemente integrata come un'esperienza - senza malattia. Il 99% di tutte le contaminazioni virali passa senza sintomi di malattia. Continuiamo a rielaborare il nostro genoma con l'aiuto di questi virus. In misura sempre maggiore si scopre che il nostro genoma è composto da virus.
Mi scusi?
TH: Lo sappiamo dai retrovirus, i cui geni sono integrati direttamente nel genoma della cellula ospite e quindi - quando questo accade nelle cellule germinali - porta a un cambiamento genetico nella specie con nuove caratteristiche. Nel genoma umano, ci sono migliaia di cosiddetti retrovirus endogeni che possono essere ricondotti a "infezioni" precedenti. Ogni volta che succede qualcosa di nuovo nell'evoluzione, quando gli organismi si modificano geneticamente, questo è legato ai virus. Sono il substrato fisico di tutta l'innovazione e la biodiversità, in un certo senso i "fecondatori originali". Abbiamo ripreso la vitalità del genoma dal mondo virale ossia la dobbiamo a loro. Tutta la flessibilità e la vitalità genetica è resa possibile dai virus. Rappresentano la biodiversità sulla terra. Sono altamente plastici, si decompongono e si ricompongono costantemente. La cosiddetta virosfera è il pool genetico dinamico della terra, dal quale gli organismi si aiutano a fare nuove proprietà. È giunto il momento di guardare i virus con occhi diversi.
Thomas Hardtmuth
Traduzione di Korinna Kreutzmann / Hugo van der Zee
Col quale ci avvolgiamo anche la mente.
Salute (sempre secondo me, sia chiaro!) è il risultato di una armonia.
Questo virus può essere stato creato artificialmente o meno, ma la sostanza non cambia: In Asia ci sono miliardi di persone che vivono nella maniera totalmente opposta a quella che può essere considerata simbiosi col pianeta.
Mangiano tutto quello che si muove, si riproducono come conigli, hanno un concetto dell'igiene che noi avevamo intorno al 1300, gettano la spazzatura nel mare per risparmiare sugli inceneritori (constatato coi miei occhi quando vivevo a Jakarta), inquinano senza filtri perchè non esiste nella loro filosofia di vita di spendere un euro per una cosa che non dia un immediato ritorno e soprattutto cercano di assomigliare il più possibile all'occidente pur non avendo le benchè minime capacità di pensare a 360 gradi.
Non esiste un fiume, e dico uno, in tutto il continente asiatico che non sia considerato come una discarica o una fogna a cielo aperto.
E non sto parlando solo della Cina. Dall'Afghanistan alle Filippine è cosi' ovunque.
Finchè non capiremo che lo sviluppo asiatico di questo secolo è stato ed è il cancro di sto pianeta, possiamo disquisire quanto vogliamo sulla provenienza del covid 19 ma state sicuri che chi vuole il grande reset non avrà più bisogno di inventarsi virus mortali. Gli basterà cavalcare quelli autoprodotti la ad est.
"Vaccino Astrazeneca inutilizzato: la senatrice di Berlino vuole vaccinare i senzatetto"
berliner-zeitung.de/.../...
giubbe blu contro pellerossa; musi gialli contro bravi ragazzi usa(e getta); stupidi e vigliacchi tedeschi contro coraggiosissimi eroi americani; schifosi germi (batteri, funghi, virus) contro imbattibili antibiotici ecc.
se non si capisce l'idiozia di simili narrazioni, è giocoforza cadere nella paura, nella depressione e nella paranoia.
anda jaleo ...
Quello che Hardtmuth sta dicendo e' ormai chiaro a chi lo vuol vedere: la criminalita' organizzata (leggi industria chimica farmaceutica) ha imposto la "teoria" falsa di pasteur perche' semplicemente hanno capito che in questo modo potevano fare profitti astronomici e allo stesso tempo prendere il controllo della popolazione.
Il resto e' storia di oggi.
eliant.eu/.../Corona_syndrome_hartmuth_Eng.pdf
Grazie mille.
le sue considerazioni sono molto interessanti.
Io sono convinto che i virus sono prodotti dal corpo e svolgono la funzione di "portaordini" il cui scopo è quello di inviare ordini, trasmessi dal cervello, alle cellule. Tuttavia non riuscivo a spiegarmi perché uccidessero. Questo articolo offre alcuni chiarimenti:
1- il corpo utilizza i virus (anche) per regolare la popolazione del microbiota
2- i virus possono fungere da regolazione della popolazione anche a livelli macroscopici, come nel caso di popolazioni che sottopongano se stesse e l'ambiente circostante ad uno stress intollerabile. Io sono convinto dell'esistenza del "genio della specie", il cui corpo è il corpo di tutti gli esseri della sua specie, e che svolge una serie di funzioni legate alla sopravvivenza della specie nel tempo. Trovo razionale pensare che ogni tanto ragioni cinicamente e sacrifichi degli individui a favore della collettività. Tale essere è indipendente dagli esseri individuali che abitano i corpi individuali, e i loro fini non sempre coincidano.
Quello che non condivido è l'idea che i virus provengano dal cosmo. Per me si tratta solo di spostare il problema della loro formazione dal nostro pianeta ad un altro; non capisco neanche il punto di un'idea del genere. E non credo nella formazione spontanea della vita. Io credo nella panspermia. Nelle dovute condizioni, che io però non conosco, la vita si presenta (dal mondo intermedio) nella materia esattamente come l'anima di un uomo si presenta nel suo corpo. Tuttavia, in un ambiente come la Terra delle origini, le prime forme di vita erano semplici batteri, i quali crearono col tempo le condizioni per cui altri batteri o forme di vita simili avrebbero potuto arrivare. Successivamente si sarebbero assistite a forme di cooperazione (simbiosi) ed evoluzione (in cui una forma di vita presente nel mondo intermedio si presenta in una forma di vita vivente sulla Terra), creando gli ecosistemi e le piante/gli animali complessi.
UN VERO E PROPRIO INGANNO AL QUALE NESSUNO VUOL PORRE RIPARO !!!
L'unica informazione che manca è che i militari usa furono massacrati da vaccinazioni di massa come mai era stato fatto.
Altro che influenza spagnola.
Riporto qui una notizia.
A Bruxelles su 11000 chiamate del personale sanitario solo 3000 si sono presentati per il vaccino.
lesoir.be/.../...
E bravi i Belgi
Peró ho delle domande (scusate se ingenue) . Se é la cellula( il corpo) a decidere cosa il fa il virus, non é un comportamento suicida quindi contro la vita farlo diventare patogeno? Cioé un corpo con un microbiota debilitato decide di farsi del male ancora di piú?
Se poi questo fosse vero perché poi sviluppiamo anticorpi per combatterlo mqgari partendo dallo stesso microbiota?
LA PRESSOCHE' TOTALE IGNORANZA DELLA MASSA SU ARGOMENTI CHE ATTENGONO LA SANITA' HA FATTO DEGLI ITALIANI UN DOCILE STRUMENTO PER ANNIENTARLI...SE I PAZIENTI SONO INABILI NON POSSONO DIFENDERSI E MASSIMO INSULTO NON POSSONO RICEVERE NEANCHE I PARENTI ...NON TUTTI HANNO LA FORZA DI SCAPPARE E ANDARE A MORIRE A CASA ALMENO CON IL CONFORTO DEI PROPRI CARI...LO SO E' UNA MAGRA CONSOLAZIONE MA SEMPRE MEGLIO DEL NULLA...
E si attivano ambedue quando i nostri comportamenti deviano dal solco delle regole normali dell'esistenza..
Una volta si chiamavano angeli e demoni..influenze fauste e infauste..
In entrambe le vicende che riguardano la Politica italiana e la “Scienza” medica, sta, al momento, prevalendo la Menzogna e ne stiamo pagando il prezzo.
Dal 1994 un criminale-pataccaro, perche’ molto ricco, al fine di evitare la giusta galera sta condizionando la vita di tutti noi italiani, mentre a livello mondiale uno scienziato che era pero’ anche un “pataccaro” come Pasteur, grazie all’enorme potere economico delle case farmaceutiche, sta rovinando le nostre vite e la nostra salute che oramai dipende solo dall’uso delle Medicine e dei Vaccini....
pcampoli.altervista.org/Dati.htm
A questo link documento, per chi non sapesse cosa e’ accaduto tra Berlusconi e Giovanni Ruggeri.
Per quanto riguarda Pasteur-Beckamp consiglio la lettura del libro del medico Domenico Mastrangelo “Il Tradimento di Ippocrate”, o questo link
mednat.news/cure_natur/pasteur.htm
Nel forum “Che cos’è un virus?” alcune altre info luogocomune.net/.../...
se un numero congruo di persone, invece di andare al bar a dire cazzate, invece di stare come allocchi davanti alla tv, invece di far finta di studiare come la maggior parte degli studenti, si interessassero ai veri problemi, mai come oggi è facile informarsi e la mente si aprirebbe e per es. la paura delle malattie evaporerebbe.
comedonchisciotte.org/.../
Rileggendo questo interessantissimo articolo non riesco a capire come mai un contributore fondamentale come Fefochip sia sparito da questo sito
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Buongiorno, rileggendo l'articolo ne ho estrapolato questo assunto. Utopic non so se ha a che vedere con il paradigma animico-spirituale-genomico. Quale variante apporterà si chiesero i protagonisti del diario quotidiano.
Oltre a ... ringrazio Korinna Kreutzmann e Hugo van der Zee
Evidentemente si sentono superiori.
Sono felice che questo fatto rappresenti una fonte di meraviglia per il dott. Hardtmuth ma ha, letteralmente, fatto la scoperta dell'acqua calda: Le colonie batteriche crescono a ritmo esponenziale fintanto che e' presente un substrato energetico che le alimenta e l'ambiente non e' compromesso (di solito per acidificazione eccessiva ma non e' importante). Una modifica sostanziale dell'ambiente (rilascio di grandi quantita' di idrocarburi, fonte di energia chimica di alto livello) ha provocato un aumento considerevole di questa specie batterica che, probabilmente, e' dotata delle capacita' metaboliche per avvantaggiarsi di tali idrocarburi. Quando le condizioni sono cambiate i batteri in questione sono morti, non trovando piu' cibo, ed una parte residuale e' rimasta come nelle condizioni pre-disastro.
Non si tratta di una mistico meccanismo della "natura", intesa come una specie di essere senziente e provvidenziale, ma di una normale dinamica di popolazione come se ne vede in ogni terreno di coltura in ogni laboratorio del pianeta.. l'unica differenza e' che in questo caso la scala era maggiore.
Da sottolineare che, probabilmente, in questo caso l'azione batterica ha aiutato a consumare gli idrocarburi ma questo e' un evento locale, ad esempio gli effetti sul plancton o su altri animali del massiccio incremento di questi batteri potrebbe aver generato morie di massa, io non lo so, quello che e' certo e' che parlare di "sistema immunitario degli oceani" significa porsi (astutamente dal mio punto di vista) su quel filone mistico-misticheggiante molto di moda che fa vendere un sacco di copie (ma questa e' cattiva e lo ammetto).
Ottimo, si rechi a Stoccolma che il nobel per la prova dell'origine extraterrestre della vita non glielo toglie nessuno. Mi dispiace ma di prove non ce ne sono, ci sono solo teorie.
Questa e' una classica (per questo l'ho scelta) affermazione truffaldina perche' e' intrinsecamente falsa (perche' il virus e' un elemento esogeno ed e' dimostrato oltre ogni dubbio che e' il virus che porta un cambiamento nella cellula ospite, a suo vantaggio ovviamente) ma strizza l'occhio ad un concetto invece vero che e' il ruolo dei virus (ed in generale di tutti i vettori) nel trasporto di informazioni genetiche all'interno della biosfera, ad ora sappiamo che questo traffico non ha una funzione finalistica, e' un elemento che esiste e che contribuisce alla costante modifica dei genomi (in particolare per le specie piu' semplici) ed ha l'effetto (e badate che questo non implica la intenzionalita') di dare maggior dinamismo al sistema.
Anche in questo caso, io capisco che storia della medicina e' interessante ma qualunque studente attuale che ha dato microbiologia e' a conoscenza dell'importanza dei terreni di coltura, o meglio, delle condizioni ambientali per la crescita dei microrganismi. Ne e' un esempio il microbiota umano nel quale molte terapie complementari prevedono l'integrazione con probiotici (bifidobatteri e lattobacilli) al fine di rendere l'ambiente intestinale meno accogliente per i batteri nocivi.
Giusto per dire questo e' il link della costituizione dell'OMS
www.who.int/about/who-we-are/constitution
Al punto 1, il primo, si definisce la salute come uno stato di pieno benessere fisico, psicologico e sociale e non solo come assenza di malattia o infermita'.
Quindi, di nuovo, sono felice che pure lui consideri che l'attenzione debba essere diretta non solo alla malattia ma e' dal 48 che si e' raggiunta questa definizione di salute. Io vi consiglio di leggerli tutti i punti, perche' si puo' argomentare che l'OMS non ha il potere o la volonta' di porre in essere tutti questi punti ma questo e' argomento politico, non concettuale.
Anche in questo caso che posso dire, di nuovo la scoperta dell'acqua calda, e' qualcosa che era evidente anche in epoca romana quando i Cracchi portavano in senato interrogazioni sul ruolo del degrado dei quartieri romani ed il diffondersi della peste. Per carita', sempre bello sottolineare l'importanza di queste cose, ma forse una minore enfasi sulla portata rivoluzionaria di queste affermazioni sarebbe piu' consona.
A me questi discorsi sul fuori equilibrio quando si parla di interventi umani mi fanno sempre salire il sangue alla testa, allora: L'equilibrio naturale non e' altro che la nostra (limitata) percezione del campo del vivente che, con la sua spinta a preservare se stesso, procede nel tempo, punto, fine. Non esistono specie che stanno in equilibrio di popolazione con altre perche' "sanno" o una forza superiore le muove, se potessero prolifererebbero a piu' non posso. Quando vedete un bel bosco non e' "in equilibrio" e quando vedete un fulmine che brucia il bosco l'equilibrio non e' alterato, e' la stessa cosa, alla vita non fa differenza, al mondo non fa differenza.
A questo punto si apre il discorso del punto di vista: L'uomo vive e prospera in un ambiente che ha determinate caratteristiche e quindi trasforma l'ambiente di conseguenza, tuttavia l'uomo non ha solo bisogni fisici ma anche di natura psichica ed e' quindi corretto, ad esempio, porsi il problema dell'estinzione di determinate specie per influenza umana. Oltretutto sappiamo che interventi umani creano, sul lungo periodo, effetti negativi sulla biodiversita' ed in definitiva sull'uomo stesso, motivo per cui e' giusto essere ecologisti, ma non certo seguire le retoriche misticheggianti dell'equilibrio.
Beh io l'asse microbiota-intestino-cervello, inteso come il sistema integrato che modula la produzione di buona parte delle sostanze ad azione psichica lo ho studiato all'universita' in un corso dedicato, ed insieme a me un sacco di altre persone, quindi io apprezzo l'opera di divulgazione ma non certo i termini, di nuovo misticheggianti, con i quali si parla del fenomeno.
E con questa, e tutto il paragrafo precedente, mi ha definitivamente convinto su chi ho di fronte: Quando sento qualcuno che, per formazione ha (o dovrebbe avere) un solido background scientifico che parla di forze per me la cosa e' chiara, marketing per andare nel filone "spirtual - new age".
Il freddo non fa ammalare
Una volta per tutte: mal di gola, influenza e raffreddori sono causati dai virus, e non ci sono prove che "prendere freddo" c'entri qualcosa
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