Questa è l’introduzione che Maria Zakharova ha scritto per il libro di Vincenzo Lorusso (Donbass Italia):
Il libro che teniamo tra le mani è allo stesso tempo uno studio, una testimonianza e un forte gesto giornalistico, morale e politico.
Il giornalista e reporter italiano Vincenzo Lorusso affronta il fenomeno della «russofobia» non come un'anomalia politica momentanea, ma come una stabile costruzione culturale e storica, le cui radici affondano nella tradizione pseudo-intellettuale occidentale. Non a caso l'autore inizia la sua narrazione con la figura di Fëdor Dostoevskij, un pensatore così profondamente consapevole delle contraddizioni interne alla cultura occidentale che ancora oggi i suoi testi suscitano preoccupazione tra coloro che aspirano all'unificazione intellettuale e alla semplicità ideologica.
La «russofobia», come dimostrato in modo convincente in quest'opera, non è un'emozione spontanea, ma uno strumento di pressione politica, di giustificazione dell'aggressione, di sostituzione di concetti e di deformazione della memoria.
Diventa una comoda giustificazione sia per i tentativi revisionisti di falsificare i risultati della seconda guerra mondiale, sia per la censura attiva della cultura russa contemporanea. È interessante notare che a questo processo prendono parte le stesse istituzioni che di recente hanno postulato l'obiettivo di preservare la democrazia e il pluralismo delle opinioni.
Il valore particolare dell'opera di Lorusso risiede nel suo attento studio dei fatti, sia storici che attuali. L'autore ricostruisce nei dettagli i contesti che permettono di comprendere non solo cosa accadde, ma anche perché venne presentato in questo modo alla società occidentale. Il giornalista evita deliberatamente esagerazioni retoriche e slogan ideologici.
Al contrario, la forza del libro risiede nella sua integrità e coerenza scientifica. Lorusso mostra come dietro gli slogan dell'umanesimo e dei diritti umani si possa nascondere una manipolazione politica e come la lotta contro l'immaginaria «minaccia russa» diventi un pretesto per reprimere il dissenso all'interno delle stesse società occidentali.
Vale la pena di menzionare a parte la rilevanza dello studio per la più ampia gamma di lettori in Italia. Sappiamo che, nonostante le posizioni delle élite politiche e mediatiche, una parte significativa della società italiana nutre un vivo interesse per la cultura russa, la cui lingua non rientra nei cliché della propaganda. Ma da Napoleone a Hitler, dalla Crimea del XIX secolo alle operazioni militari speciali del XXI secolo, sono le élite europee a optare per lo scontro, mentre i popoli continuano a cercare - e spesso a trovare - un terreno comune e un'intesa.
Questo contrasto è particolarmente evidente sullo sfondo dei numerosi atti di solidarietà compiuti dai cittadini italiani in tempi difficili per la Russia: dalle iniziative umanitarie e dall'affissione di manifesti nelle strade delle città italiane con la scritta «La Russia non è mio nemico», alle azioni culturali in difesa della letteratura e dell'arte russa.
La parte storica del libro ci ricorda che durante la seconda guerra mondiale - durante la ricostruzione postbellica e nei momenti tragici delle calamità naturali (ad esempio i terremoti di Messina e dell'Aquila) - la Russia e, prima ancora l'URSS, vennero in aiuto dell'Italia. La Russia ha fornito un aiuto significativo all'Italia nei primi giorni della pandemia del Coronavirus, nel marzo 2020, salvando la vita di molti cittadini italiani grazie all'invio di squadre di medici nella Repubblica per combattere il nuovo tipo di infezione.
Già in precedenza, l'Italia aveva fornito un aiuto inestimabile al nostro Paese durante i tragici giorni dell'attentato terroristico di Beslan. E poi, per molti anni, si è dedicata alla riabilitazione dei bambini russi che avevano sofferto per mano dei terroristi, accogliendoli con ospitalità nella sua casa per farli riposare e superare le conseguenze del trauma psicologico.
Sono tutte manifestazioni di un profondo sentimento nazionale che, come dimostra il libro, non è soggetto a manipolazioni politiche o congiunture ideologiche.
Desidero esprimere la mia gratitudine a Vincenzo Lorusso per questo lavoro coraggioso ed estremamente onesto. In una situazione in cui ogni deviazione dal discorso dominante in Europa è gravata dall'ostracismo, egli osa intraprendere un'impresa intellettuale: ristabilire la giustizia storica, chiamare le cose con il loro nome e dimostrare che dietro la russofobia non c'è la verità, ma la paura della vera verità, che non rientra nel quadro di un'immagine unilaterale del mondo.
Maria Zakharova
Il libro può essere prenotato su Amazon, Feltrinelli, Mondadori, IBS, Libreria Universitaria, Rizzoli, Libraccio, Unilibro
Reinhard Frommelt, “Paneuropa oder Mitteleuropa”, Deutsche Verlags-Anstalt, Stuttgart, 1977, p. 14. Coudenhove è il famoso (almeno per alcuni) Richard Coudenhove-Kalergi. Tradotto con mymemory.translated.net
Il brano vuole evidenziare come quest’idea bislacca (del pericolo russo) derivi da alcuni ambienti europeisti segnati da ignoranza e tracotanza (spesso indistinguibili).
... la russophobia, almeno in Italia, non esiste, è solamente una menzogna, una sovrastruttura mediatica che tentano di inculcare subdolamente, utile esclusivamente alla politica di asservimento ai poteri forti che manovrano economia e finanza...
... io non la vedo, non la trovo... non esiste...
... scusate ma sono anticomplottista e "puntiniano" fin dalla nascita
... è tutto falso, a partire dal risultato elettorale...
La censura e il ban di artisti, sportivi, e cultura russi a seguito dell'invasione dell'Ucraina è incomprensibile. L'uso strumentale di questa operazione di criminalizzazione di un popolo stride ancor di più quando lo stesso trattamento non viene applicato ad esempio a quello israeliano per i crimini contro l'umanità che il loro governante sta perpetrando a Gaza.
Mentre la parola "putiniano" ha trovato subito dimora quella di "netanyahuano" non ha mai visto la luce.
Sarà solo perchè è di fatto impronunciabile?
I russi negli ultimi 20 anni hanno sviluppato una modernissima tecnologia di guerra elettronica e satellitare,possiedono sommergibili in grado di espellere vettori ad ampio raggio eludendo facilmente la missilistica di difesa ed e facile prevedere che il territorio europeo e degli Stati Uniti in caso di guerra sara' ridotto ad un ammasso di macerie fumanti......i cittadini europei (l'opinione pubblica) hanno capito gia' da tempo il pericolo, i politici europei saranno in grado di recepire il messaggio dei russi ?.......non rimane molto tempo !
Questo passo pone sempre il dubbio se tutto fosse collegato ad una consapevolezza in ambito "biologico" sulla natura di quel virus. Ho letto spesso dei primi obiettivi strategici nell'operazione in Ucraina, guarda caso, in molti dei biolabs dove avevano interessucci i soliti culoni americani. Chissà se sapremo mai la verità.
Non ho mai percepito la Russia, la cultura russa e qualsivoglia mentalità che proviene da quelle terre, come minaccia o come intralcio. Anzi, ho sempre guardato a quella cultura quasi con invidia, per la perseveranza e l'attaccamento a quelle radici umane, che dovrebbero contraddistinguere anche il nostro popolo, ma che purtroppo, con il sogno americano fatto di teatro e finzione, abbiamo pian piano perso di vista. Mi auguro che le generazioni future abbiano in qualche modo assimilato una consapevolezza spontanea in modo da cambiare drasticamente la rotta.
Abbiate fede, fratelli!
Sarebbe interessante costruire una piccola sezione nel sito di "biblioteca" per capire il mondo odierno.
Ma nooo... hai tolto tutta la suspance...
ahahah mi era passato per la mente anche a me, ma credevo che se l'avessi postato, sarei stato criticato per bullismo
Il "vero potere", come lo chiamerebbe Barnard, non è razzista e non è russofobo.
Sono solo "sentimenti e narrazioni" da dare in pasto alla massa.
Le classi dirigenti della Russia, questo lo comprendano perfetamente, vedere appunto la prefazione a questo libro.
Pertanto a noi, resta sempre lo stesso problema: il fatto che noi popolazioni occidentali ci "beviamo" queste assurdità da sempre.
Speriamo che qualcuno lo legga questo libro, anche se basterebbe avere cognizione di cosa è "il grande gioco" per capire come si arriva ai giorni nostri.
E per questo basta il web, non si devono nemmeno spendere soldi in libri.
io non sono russofobo, ma amo che i Russi (il loro governo) tengano le loro mani il piú lontano possibile dal nostro Paese.
La "Russofobia" nasce come "comunistofobia", e ci sta (nel senso che é comprensibile che uno non vuole cedere allo Stato i suoi beni). Adesso che i Russi non sono piú comunisti (ma fascisti) la russofobia serve per dare senso alla NATO.
Poi ci sono i Paesi ex-comunisti. Loro sí che sono terrorizzati dalla Russia!
Peraltro, se la NATO non esistesse, il potenziale militare russo potrebbe essere preoccupante per le nazioni limitrofe.
Purtroppo i Russi sono cosí militarizzati perché devono subire un attacco dall'Europa ogni circa 100 anni (1610-1709-1812-1939).
Quindi la russofobia é certamente propaganda, ma le ragioni che ci stanno dietro sono in parte condivisibili. Ma solo in parte. I Russi non sono cosí pericolosi come li descrivono. Soprattutto militarmente. Fuori dalla loro Terra valgono molto poco.
A casa loro...é un altro discorso.
Tu chiamala se vuoi... PROPAGANDAAAAA!!!!
Anzi, l'ho ricevuto ieri e ho già finito di leggerlo.
È un resoconto molto interessante di tutti i peggiori episodi di russofobia in Italia, più il racconto degli episodi di censura contro le proiezioni dei documentari di RT e una parte sulla famosa petizione.
Ci sono diverse pagine con alcuni commenti scritti dai firmatari (i più toccanti e significativi).
È molto ben scritto e scorre di un fiato.
Da acquistare, soprattutto da parte di chi vuole supportare il lavoro di Vincenzo Lorusso.
La Carfagna lavorava alle pari opportunità, usava la lingua e ha ottenuto il suo posto in conflitto di interessi (non concedeva l'opportunità di far carriera col blow job a molti colleghi politici maschi e femmine).
Non ha alcun potere, non ha un pensiero profondo, è la portavoce di Lavrov. Nemmeno può dire ciò che pensa.
Anzi è costretta a mentire come quando ha negato l'imminente invasione russa in Ucraina
Non trovo interessante sapere cosa dice del contratto dell'UE con Pfizer o qualsiasi altro argomento sul quale questa qua voglia dire la sua
Per cui non ho niente da scrivere. E per fortuna tanti altri non commentando dimostrano il loro disinteresse
Il post sui vaccini ha ricevuto 23 commenti, e tutto si può dire tranne che agli utenti di di LC un tema del genere freghi poco o nulla.
Riprovaci, sarai più fortunato
Mi sento di svelare un piccolo mistero: non chiederò a Maria di fare la prefazione
#6 etrnlchild 23-05-2025 02:14
Anche un solo individuo ucciso senza motivo ha da parte mia il sentimento della disapprovazione completa da chi ne ha causato la morte. Si spezza una vita che poteva essere uno di ciascuno di noi. Detto questo, fate arrivare alla fine il conflitto di per se' stupido che c'e' ora in Ukrolandia e vedrete, a ruota, quante teste cadranno nel parco idiota europeo e trans-oceanico. Non penso di fare arte di profeta, ma sapendo cosa e' capace di fare il KGB, i vari zelensky non penso che possano dormire sonni tranquilli. Cosa analoga capitera' a chi tocca l'Iran. in 8 anni che sono qua, io ho capito che la giustizia russa e' per vocazione stolida e chi capita sotto la sua mannaia, deve augurarsi di rimanere vivo. Tale e quale gli assoluti idioti cattivi che favoreggiano merdaniau. Dimenticavo la Nuland.. non meriterebbe anche lei un poco di penitenziario russo a biscotti e pane e poi solo delle sane vergate in compagnia del marito? Dunque c'e' solo da aspettare, noi che ci pensiamo complottisti o coloro che sanno muovere un poco la testa domandandoci il perche, siamo troppo piccoli indaffarati nelle nostre incombenze quotidiane, per destare la benche' minima attenzione. Invece vedremo capitolare queste merde a stalle e strasse.. oppure anche quelle con la kippah sulle 23. una riga sul giornale per sapere che ad un semaforo hanno fatto secca la Nuland, magari schiacciandola contro il marciapiede, farebbe notizia?
Ufficio Zelensky: i bambini ucraini dovrebbero prepararsi alla guerra fin dalla scuola
Fonte: www.vesti.ru/article/4515392
"Che ci sia una tregua o meno, che ci sia un accordo di pace o meno, la Russia rimarrà nostra nemica per decenni, se non secoli... Questa è la nostra strategia, e la insegniamo fin da scuola. Sì, i nostri figli devono prepararsi, devono sapere cos'è la guerra", ha detto Vereshchuk.
Non ho capito.
I nonni di K.K., furono deportati in Siberia da Stalin perchè facevano parte di Omakaitse che è la versione estone del banderismo ucraino...
delle milizie nazionaliste che perseguendo l'autodeterminazione del proprio popolo e paese,
si schierano con l'invasore/liberatore di turno; ma poi si fanno prendere la mano e sterminano ebrei, polacchi, ungheresi, rumeni, russi ect.ect.
en.wikipedia.org/wiki/Omakaitse
Perseguire l'obbiettivo sul quale il regime tedesco contava per unificare gli intenti dei suoi avversari e indurli a schierarsi al suo fianco nell'impresa: la conquista della Russia, il dominio sull'Eurasia.
Obbiettivo mancato per un soffio nel secolo scorso, che evidentemente è ancora attuale nell'agenda di un certo potere manifestatosi finalmente per quello che è, dopo aver covato per ottant'anni sotto la cenere nutrendosi della dabbenaggine coltivata con il duttile pretesto del 'pericolo comunista'.
Davos come Berchtesgaden?
Un nido di avvoltoi ha sostituito il nido dell'aquila?
L'anti-Picierno!
Итальянский журналист Винченцо Лоруссо решил сам разобраться в том, что происходит на территории Донбасса. За правду он теперь не может вернуться домой. Иностранец влюбился в Россию и решил остаться
Il giornalista italiano Vincenzo Lorusso ha deciso di capire da solo cosa stava succedendo nel Donbass. A causa della verità, ora non può tornare a casa. Uno straniero si innamorò della Russia e decise di restarci
PIÙ STUPIDA DI UN CRICETO
La signora in questione assieme alla picierno e alla von der lugen appartiene alla triade di 5tr0nz3 del reichstadt europeo.
La scelta di mettere donne aiuta senz'altro il "chiagni e fotti" con la storia del sessismo e del patriarcato fallocratico.
Il peggio del peggio.
Se lo scudo stellare non è mai stato realizzato un motivo ci sarà...
Anche qui hanno approvato la costruzione del ponte sullo stretto
Finirà che non costruiranno un belino di niente perchè la tecnologia avanza più in fretta delle fasi di ricerca e sviluppo e il loro treno è partito molto in ritardo rispetto a quello russo...
Non bastano le "sparate propagandistiche" a colmare il gap
Oppure, chissà, magari glielo lasciano costruire sapendo in anticipo come bypassarlo