“Penso che la proposta di accettare l’Ucraina nella NATO sia stato un grave errore e abbia portato a questa guerra”. Così l’ex Segretario di Stato Henry Kissinger in un’intervista al Wall Street Journal. Una constatazione ovvia, ma che l’establishment d’Occidente nega in maniera ossessiva, continuando a ripetere che la Russia non aveva alcun motivo per invadere e che il conflitto discende esclusivamente da una folle pulsione imperialista che, in prospettiva, minaccia tutto l’Occidente.
Chi controlla il presente controlla il passato
Tale ossessiva negazione è analizzata in un articolo pubblicato sul Ron Paul Institute dall’economista Jeffrey Sachs: “L’amministrazione Biden usa incessantemente l’espressione ‘non provocata’, più recentemente, [tale espressione è stata reiterata] nel discorso di Biden in occasione nel primo anniversario della guerra, nel più recente intervento alla NATO e nell’ancor più recente dichiarazione al G7″.
“I media mainstream favorevoli a Biden si limitano a ripetere a pappagallo quanto discende dalla Casa Bianca. Il New York Times è il primo colpevole, avendo descritto l’invasione come ‘non provocata’ non meno di 26 volte in cinque editoriali, 14 articoli di opinione di cronisti del NYT e su sette contributi di esterni!” (in realtà, il computo è largamente deficitario, ma rende l’idea dell’ossessione).
La questione se l’invasione sia stata provocata o meno non è secondaria, anzi. Su quanto sia importante la comprensione e l’interpretazione della storia, Sachs cita George Orwell, che nel suo 1984 scrisse: “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
E, a tale proposito, commenta: “i governi lavorano incessantemente per distorcere la percezione dell’opinione pubblica riguardo il passato”. Una manipolazione che sulla guerra ucraina ha raggiunto il parossismo, così che la relativa narrazione ha oscurato e oscura tutto ciò che è accaduto prima del 24 febbraio 2022, quando è iniziata l’invasione. Nessuna provocazione, un’invasione insensata e brutale.
Invece, come ha chiarito Kissinger, e Sachs nel suo articolo, la provocazione c’è stata, eccome. Non solo l’insistenza dell’amministrazione Biden sul fatto che per Kiev le porte della Nato erano aperte – nonostante Putin avesse detto chiaramente che il passo sarebbe risultato inaccettabile – ma anche il pregresso, come annota Sachs nel suo articolo, nel quale ricorda il colpo di Stato di Maidan del 2014, che impose all’Ucraina un governo anti-russo, e il successivo attacco, questo sì non provocato, di Kiev contro le regioni filo-russe del Donbass, colpevoli di aver dichiarato la loro autonomia.
L’Ucraina sacrificata sull’altare degli interessi Usa
Ma, se la Russia ha potuto tollerare il pregresso, il casus belli è stato, appunto, il tentativo di includere l’Ucraina nell’ecumene NATO, che tanti autorevoli politici e militari Usa (tra cui l’attuale capo della Cia William Burns) sapevano che avrebbe provocato una reazione catastrofica della Russia (Sachs fa una carrellata di interventi in proposito).
Questa la conclusione di Sachs: “Se si riconosce che la questione dell’allargamento della NATO è il focus della guerra, si comprende perché le armi statunitensi non porranno fine al conflitto. La Russia lo intensificherà, se sarà necessario, perché deve impedire l’allargamento della NATO all’Ucraina”.
“La chiave per la pace in Ucraina passa attraverso negoziati basati sulla neutralità dell’Ucraina e sulla sua non adesione alla NATO. L’insistenza dell’amministrazione Biden sull’allargamento della NATO all’Ucraina ha reso l’Ucraina vittima delle aspirazioni militari statunitensi, mal concepite e irrealizzabili. È ora che le provocazioni cessino e che i negoziati riportino la pace in Ucraina”.
Sull’adesione alla Nato Kissinger non concorda con Sachs, avendo spiegato al WSJ che, al termine del conflitto, l’Ucraina (o quel che ne resterà) dovrebbe farne parte. Una considerazione che mira a porre il controllo NATO su una nazione che coltiverebbe sicuramente mire revansciste. Tale controllo sarebbe l’unico modo per frenarle, non potendo la Nato attaccare la Russia senza dar vita a una guerra termonucleare.
Al di là delle formule, serve dare garanzie alla Russia, creare un’architettura di sicurezza globale. In poche parole, serve un ordine internazionale garantito da regole, ciò che Biden e altri ripetono come un mantra. Il punto è che le regole non possono essere imposte da un solo attore, perché ciò causa solo conflitto. Perché avvenga il contrario devono essere concordate nell’ambito dell’agone globale.
Davide Malacaria (L'Antidiplomatico)
Noi "lo sapevamo" dal febbraio 2022 che era una guerra provocata. Chiunque fosse informato lo sapeva. Ma una volta che arriva la marea di merda a coprire la verità, ci vogliono degli anni per spazzarla via.
Come dice il proverbio, "tempo che la verità si allaccia le scarpe, e la bugia ha già fatto il giro del mondo".
Sembra una spudorata presa per il culo al mondo.
Ha 100 anni, ancora vivo.
Proprio vero che l'erba grama non muore mai.
Bene, secondo voi, stabilite le regole perfette, chi le farà rispettare?
Nessuno!!!
È sempre il più forte ad imporre il suo volere.
Se ci sarà qualcuno che avrà la forza, violerà le regole e nessuno potrà farci niente
Se invece nessuno avrà la forza, nessuno violerà le regole perché gli equilibri di forza saranno bilanciati
Scartando a priori motivazioni che riguardino etica o morale, rimane quella dell’interesse, forse politico, di non voler essere tacciato del tutto di disonestà e/o tradimento dall’ alleato dei russi, la Cina, che lui fu il primo a contattare nel 1971, e ha sostanzialmente contribuito a rendere una potenza economica di primo piano, facendo spostare le produzioni americane ed europee in quel paese.
Sul motivo che lo portò a fare quel passo, più di cinquant’anni fa, bisognerebbe chiedere ai professori S. Walt e J. Mearsheimer, autori del saggio “La Israel Lobby e la politica Estera Americana”, ed. Mondadori.
Visto che hanno avuto l'ardire di svegliare (leggasi INCAXXARE) la più grande potenza militare del mondo, credo che come controparte è più che qualificata per far rispettare qualsiasi regola, altrimenti sono uccelli per diabetici per TUTTI.
Sì, ma la Russia era in default
Oggi, vogliono tirare dentro l'Ucraina nella Nato?
La Russia fa la guerra
Scordatevi le regole, non servono a niente
Serve la forza
Mi permetto di dissentire.
Direi di sì. Ho perso il conto di quanti anni fa, l'Onu gli ha detto di ritirarsi dai territori occupati
E c'è qualcuno che fa rispettare le regole?
No
Chi appoggia Israele?
Siamo nella stessa situazione dell'Ucraina, ma i russi non sono messi in pericolo e non gli interessa intervenire per non far scoppiare una guerra nucleare.
peacemaker.un.org/.../SCRes242%281967%29.pdf
(Il grassetto è una mia aggiunta)
Impegno Nato di non espandersi a Est, ecco il documento
www.startmag.it/mondo/nato-est/
"Che cosa ha svelato il settimanale tedesco Der Spiegel. L’articolo di Tino Oldani per ItaliaOggi
I lettori di ItaliaOggi sono stati i primi, in Italia, ad essere informati circa le vere origini delle tensioni politiche e militari tra la Russia di Vladimir Putin e la Nato sulla questione Ucraina.
Con editoriali e articoli scritti in base ai fatti e non con la propaganda, il direttore Pierluigi Magnaschi e firme autorevoli come Roberto Giardina e Pino Nicotri hanno ricordato, unici in Italia, che dopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della Nato avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro».
Una promessa smentita dai fatti, visto che da allora ben 14 paesi sono passati dall’ex impero sovietico all’alleanza militare atlantica.
Da qui le contromosse di Putin: la guerra in Georgia, l’occupazione della Crimea, l’appoggio ai separatisti del Donbass, lo schieramento di oltre centomila soldati al confine con l’Ucraina, infine la dura linea diplomatica con cui ha ribattuto alle minacce di sanzioni da parte di Usa ed Ue:
«Mosca è stata imbrogliata e palesemente ingannata».
Per tutta risposta, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha ripetuto quella che per anni è stata la linea difensiva di Washington sull’allargamento a Est della Nato:
«Nessuno, mai, in nessuna data e in nessun luogo, ha fatto tali promesse all’Unione sovietica».
Una dichiarazione smentita dal settimanale tedesco Der Spiegel con uno scoop clamoroso, destinato a lasciare il segno.
L’inchiesta, intitolata «Vladimir Putin ha ragione?» e ripresa integralmente negli Usa da Zerohedge, si basa su un’ampia ricostruzione storica dei negoziati tra Nato e Mosca che hanno accompagnato la fine della guerra fredda.
Tra i documenti citati, spicca per importanza quello scovato nei British National Archives di Londra dal politolo americano Joshua Shifrinson, che ha collaborato all’inchiesta del settimanale tedesco e se ne dichiara «onorato» in un tweet.
Si tratta di un verbale desecretato nel 2017, in cui si dà conto in modo dettagliato dei colloqui avvenuti tra il 1990 e il 1991 tra i direttori politici dei ministeri degli Esteri di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania sull’unificazione delle due Germanie, dopo il crollo di quella dell’Est.
Il colloquio decisivo, riporta Der Spiegel, si è svolto il 6 marzo 1991 ed era centrato sui temi della sicurezza nell’Europa centrale e orientale, oltre che sui rapporti con la Russia, guidata allora da Michail Gorbaciov.
Di fronte alla richiesta di alcuni paesi dell’Est Europa di entrare nella Nato, Polonia in testa, i rappresentanti dei quattro paesi occidentali (Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania Ovest), impegnati con Russia e Germania Est nei colloqui del gruppo «4+2», concordarono nel definire «inaccettabili» tali richieste.
Il diplomatico tedesco occidentale Juergen Hrobog, stando alla minuta della riunione, disse: «Abbiamo chiarito durante il negoziato 2+4 che non intendiamo fare avanzare l’Alleanza atlantica oltre l’Oder. Pertanto, non possiamo concedere alla Polonia o ad altre nazioni dell’Europa centrale e orientale di aderirvi».
Tale posizione, precisò, era stata concordata con il cancelliere tedesco Helmuth Khol e con il ministro degli Esteri, Hans-Dietrich Genscher.
Nella stessa riunione, rivela Der Spiegel, il rappresentante degli Stati Uniti, Raymond Seitz, dichiarò:
«Abbiamo promesso ufficialmente all’Unione sovietica nei colloqui 2+4, così come in altri contatti bilaterali tra Washington e Mosca, che non intendiamo sfruttare sul piano strategico il ritiro delle truppe sovietiche dall’Europa centro-orientale e che la Nato non dovrà espandersi al di là dei confini della nuova Germania né formalmente né informalmente».
È innegabile che questo documento scritto conferma alcuni ricordi di Gorbaciov circa le promesse da lui ricevute, ma soltanto orali, sulla non espansione a Est della Nato.
In un’intervista al Daily Telegraph (7 maggio 2008), Gorbaciov, ultimo leader dell’Unione sovietica, disse che Helmuth Khol gli aveva assicurato che la Nato «non si muoverà di un centimetro più ad est».
Identica promessa, aggiunse in un’altra occasione, gli era stata fatta dall’ex segretario di Stato Usa, James Baker, il quale però smentì, negando di averlo mai fatto.
Eppure, ricorda Der Spiegel, anche Baker fu smentito a sua volta da diversi diplomatici, compreso l’ex ambasciatore Usa a Mosca, Jack Matlock, il quale precisò che erano state date «garanzie categoriche» all’Unione sovietica sulla non espansione a est della Nato.
L’inchiesta del settimanale aggiunge che promesse dello stesso tenore erano state fatte a Mosca anche dai rappresentanti britannico e francese.
La storia degli ultimi 30 anni racconta però altro: Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, ricorda Der Spiegel, sono entrate nella Nato nel 1999, poco prima della guerra contro la Jugoslavia.
Lituania, Lettonia ed Estonia, confinanti con la Russia, lo hanno fatto nel 2004.
Ora anche l’Ucraina vorrebbe fare altrettanto.
Il che ha scatenato la reazione di Putin:
«La Nato rinunci pubblicamente all’espansione nelle ex repubbliche sovietiche di Georgia e Ucraina, richiamando le forze statunitensi ai confini del blocco del 1997».
La prima apertura è giunta dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz:
«L’ingresso dell’Ucraina nella Nato non è in agenda».
Parole che confermano la prudenza della Germania verso Putin e l’importanza strategica del Nord Stream 2 per la sua economia.
Se alla fine sarà pace o guerra, dipenderà dal vertice Biden-Putin, agevolato da Macron.
Un vertice dove Biden, nonostante la martellante propaganda anti-Putin delle ultime settimane, entra indebolito da uno scoop che riscrive la storia.
Un’inchiesta così ricca di documenti finora inediti da far pensare all’aiuto di una manina politica, in sintonia con la Spd di Scholz, partito da sempre filorusso.”
Confronto con Piergiorgio Odifreddi su NATO, Russia, USA, Ucraina e Democrazia.
Ricordiamo che Odifreddi è favorevole al referendum contro l'invio di armi.
Penso a Soros che nelle sue memorie ha scritto di quando vendeva i suoi compatrioti ebrei ungheresi alle SS e che quello è stato uno dei periodi migliori della sua vita, penso a David Rockefeller che ha fatto teoria e apologia del governo mondiale di banchieri...
Deve essere un misto tra l'esperienza dell'impunità e il delirio di onnipotenza.
Persino un piccolo kapò locale come Mieli si è permesso di parlare contro il vaccino ("se fossi una donna in età fertile ci penserei"); l'avesse detto una persona qualunque sarebbe stata sommersa da una marea di fango e di minacce, ma se superi una certa soglia di potere e sei dell'etnia giusta hai il diritto di parola come il marchese del grillo.
Il punto è che certe verità, come quella in questione, non diventano affatto di dominio pubblico. Ciò che deve diventare di dominio pubblico, rigorosamente secondo la loro narrativa, continua ad essere deciso dai Padroni del Mondo e chi per essi.
La stragrande maggioranza telecomandata a mezzo mainstream è tranquillamente appesa al lercio slogan studiato a tavolino del "C'è un aggressore e c'è un aggredito" che ripete a pappagallo, con quel che ne consegue (tra una partita su Sky e l'altra...).
PS: Kissinger è stato in anni lontani per un decennio abbondante un politico di grande caratura. Ma mette i brividi a chi si ricorda l'epopea tragica del VietNam e quella a noi molto più vicina del Caso Moro.
E poi s'e' visto..
(X non parlare di Minsk..)
"I visi pallidi avere lingua biforcuta.." come disse sitting bull, italianizzato in Toro seduto..
Cannonate (e missili) a go-go, è più sicuro..
Kissinger di porcate ne ha fatte a josa, Pinochet, Allende, sandino, ecc
E se ricordo bene, come detto sopra, minacciò Moro di gravi conseguenze se avesse accettato i comunisti al governo.
Alla fine Moro finì morto nel bagagliaio di una R4.
Io avevo sentito (ma probabilmente è sbagliato) che fu il padre, Theodor, a scriverlo in un una sua pubblicazione.
Ci terrei ad averlo nella mia biblioteca personale, quello di David Rockefeller: "La Mia Vita", ce l'ho (l'ho comprato solo per quella frase).
Dante Bertello.
C'è un motivo per cui (una sconfinata saggezza, una moderazione nell'esprimersi) dovremmo dedicargli del nostro tempo?
Diceva così di me:
forse ha scritto su La Stampa..
Da me non avrà nulla.
Il libro non ce l'ho (e non lo comprerei, dare soldi a lui???) mi spiace non so aiutarti.
No problem Upat, al di là delle idee di Odifreddi sul siero, il video può essere interessante per capire le argomentazioni di due persone che la pensano diversamente. Per una volta non ci sono interruzioni o crisi isteriche, ciò rende la visione più fluida di tanti altri dibattiti.
Un saluto
pienamente d'accordo.
Perfetto l'esempio del viscido mieli che ultimamente si occupa anche di revisionismo storico.
Il centrosinistra ha perso tutti i ballottaggi, tranne quelli di Vicenza (50,5% a 49,5% differenza 500 voti)
Fine OT
15 anni fa lavoravo in Italia nel settore navale. la mia azienda erano specializzati tra le altre cose a fare accessori per megayacht. non e' che ci ero di casa, ma spesso giravo in questi barconi enormi con tanto di rubinetti laccati d'oro, nelle hall fontane e dovunque piscine e quant'altro si possa desiderare purche i passeggeri con vestitini firmati potessero fare la benche' minima fatica per ottenere "tutto". da quell'ambiente venni a sapere che c'erano persone, per lo piu' in la' negli anni, che erano disposte a passare un anno intero della loro vita, su un megayacht. erano alloggiati in questi appartamenti o come si chiamano suite super accessoriate. vengo al dunque. per stare in crociera tutto l'anno sborsavano cifre (15 anni fa) tipo 600 mila euro in su. ovviamente senza contare gli estra, le mance e tutto il resto. erano persone come me e te, che pero' erano nate ricche e si direbbe pure sfondate. la loro percezione della realta' pero' non era e non e' come la tua e la mia. scoprire che di queste persone c'e' ne sono tante al mondo mi fa venire al nocciolo della questione.
sin dall'infanzia a noi si hanno insegnato a guardare verso il basso. (chi puo' si legga Paulo Freire "la pedagogia dell'oppresso" testo veramente che vale la pena leggere specie di questi tempi) ma a quelli che si permettono di andare in crociera per mesi, a loro hanno insegnato di guardare in alto. difatti siamo due mondi divisi dall'egoismo, che vivono sullo stesso pianeta. la mia conclusione e' questa: chi crea conflitti, sono quelli che guardano in alto e a noi poveri cristi non ci vedono neppure. queste svariate centinaia di migliaia, vogliono continuare a vivere nel loro mondo Vanilla Sky e guai a chi li disturba.
in questo sono d'accordo con quelli che dicono che per esempio Biden non conta nulla e prende solo comandi a bacchetta.. prende comandi da quelli che stanno in "crociera" tutta la vita. forse Kissinger ultra novantenne era stufo di fare crociere ed e' ritornato sulla terra, giusto il tempo per tirare le fila di qualcuno. alla fine anche Kissinger non vale nulla se prende ordini da quelli di sopra.
un caro saluto.
Già dall'inizio della guerra ha espresso più volte pareri distinti rispetto all'establishment ed ai media. Posso supporre che da politico esperto e lungimirante quale è, con la saggezza dell'età, a differenza degli altri invasati dem e parte dei repubblicani, si renda conto, prevedendone le molteplici conseguenze, che questa guerra è un passo troppo lungo anche per gli USA. Del resto le conseguenze negative in politica internazionale si vedono bene: un rinsaldamento dei rapporti Russia-Cina, con l'appoggio dell'India, ed altri paesi che vogliono entrare nei Brics, l'amico saudita che non dà retta ai desideri americani sulla produzione del petrolio, in certi paesi ha preso piede la determinazione di abbandonare il dollaro come moneta di scambio...
Intanto c'è chi esulta della morte,
il senatore repubblicano Lindsey Graham (vecchia conoscenza neocon ai tempi di Bush figlio ), ha detto estasiato:
“dei russi stanno morendo; mai abbiamo speso meglio i nostri soldi”.. ed ha segnalato che sui russi sta per scatenarsi l’inferno”.
www.maurizioblondet.it/.../
....ed ha segnalato che sui russi sta per scatenarsi l’inferno”.
www.youtube.com/.../
questo accadeva nel 1961.
A meno che non siano state costruite per bigiotteria,senza offesa per i giapponesi, dai senatrice vediamolo insieme questo inferno.
A proposito delle nefandezze commesse in italia dal medesimo e dalla nato per mano di gladio spero che venga fuori in maniera netta prima o poi quello che tutti gli storici e giornalisti di inchiesta sospettano ma che nessuno ancora puo' mettere nero su bianco, nel marzo 92 andreotti si reca in usa per presentare un suo libro e per spiegare a kissinger quale futuro avrebbe voluto per l'italia....le conseguenze le abbiamo davanti agli occhi , mentre noi guardavamo il dito (tangentopoli) la luna era l'ennesimo attacco al paese fatto di bombe,omicidi eccellenti e minacce di colpi di stato (altro che vendetta mafiosa verso le istituzioni) , ancora una volta kissinger,la nato e gladio decidevano il futuro dell'italia e lo facevano con la collaborazione conscia ed inconscia della nuova classe politica, giornalistica,imprenditoriale,intellettuale e della "famosa" magistratura che si muove sempre (tranne poche eccezioni che prima o poi vengono eliminate) se ha il culo parato.
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra
D.Risi
noi lo sapevamo a febbraio 2022 soltanto per 4 moviti fondamentalmente:
1) avevamo bene a fuoco l'eredità giornalistica di Giulietto Chiesa e collaboratori;
2) eravamo tutti ben scottati dalla recente follia covid;
3) le narrative di pandemia, crisi climatica e guerra in Ucraina sono state sviluppate in modo analogo e non è un caso che praticamente nessun "0 dosi" abbia mai avuto un dubbio sulle responsabilità dell'occidente alla guerra;
4) il contributo che alcuni canali hanno dato per portare alla luce molti link tra vicende apparentemente non "correlabili", di cui Luogocomune è indubbiamente tra i migliori.
In questo caso Fusaro riesce ad essere un po’ più incisivo di Odifreddi che, nell’altro video, mi è parso un po’ troppo fiacco.
DuFer (che, con tutta onestà, devo dire non mi piace) al minuto 1.16.00 afferma come la Cina stia chiudendosi alla Russia, cosa che non solo non è vera, ma è vero l’esatto contrario, mentre Fusaro afferma che le relazioni tra i due paesi si stanno rafforzando .
Quale sia la verità noi la sappiamo, perché sono passati sette mesi dalla loro conversazione, però spiega anche, con quale leggerezza, il DuFer faccia delle asserzioni, che si rivelano poi essere del tutto errate e prive di fondamento.
www.youtube.com/watch?v=FlU8undtLbY
Grazie ugualmente.
Dante Bertello.
La storia recente purtroppo insegna che una volta che l'Occidente ha addentato la preda di turno in un modo o nell'altro non ha mai mollato la presa. E le prede le ha sempre addentate SOLO quando erano più deboli.
Certamente, come hanno ampiamente dimostrato i fatti degli ultimi anni, sono i più perfidi, crudeli e malvagi.
Purtroppo però dal punto di vista puramente fattuale e materiale il complesso militare, industriale, tecnologico, mediatico (indottrinamento), repressivo, diplomatico di cui dispone direttamente o indirettamente (OMS, WTO, FMI, ONU, ecc. ecc.) l'Occidente, nuovamente purtroppo, è qualitativamente e quantitativamente ben superiore a quello Russo e, credo, in questo momento anche a quello cinese anche se quest'ultimo sta progredendo velocemente.
Di sicuro c'era qualche anno fa, lo ricordo bene (anche se non ricordo parole esatte e sfumature), parlava in un'intervista.
Ora non so se si trovi ancora.
Questo non toglie che possa dire cose valide su altri temi.
Ma per quanto mi riguarda sta in quella lista la'.
Come Galimberti, per dire.
(diffidare dai falsi amici, quelli che ti solleticano le orecchie in un determinato frangente/argomento.. ..o anche su tanti punti: mi vengono in mente anche i vari Borghi...),
Ma
grazie cmq della segnalazione, dal confronto rispettoso non c'è che una crescita. E chi assiste può meglio farsi delle opinioni. (Pnl e altri artifizi permettendo)
Purtroppo però dal punto di vista puramente fattuale e materiale il complesso militare, industriale, tecnologico, mediatico (indottrinamento), repressivo, diplomatico di cui dispone direttamente o indirettamente (OMS, WTO, FMI, ONU, ecc. ecc.) l'Occidente, nuovamente purtroppo, è qualitativamente e quantitativamente ben superiore a quello Russo e, credo, in questo momento anche a quello cinese anche se quest'ultimo sta progredendo velocemente.
Secondo me assolutamente no
La russia puo contare su diversi paesi sudamericani,africani,ex sovietici,india,cina,iran,corea, tutti colossi comunisti armati di atomica,armi e uomini contro l'occidente
E per quanto riguarda l'occidente,io comunque non farei affidamento sull'italia,per informazioni chiedere alla germania
Ragazzi provate a pensare per un attimo a una guerra non convenziale e non giocata su football manager,ma come si può solo per un attimo immaginare di buttare giù un popolo con 6000 testate nucleari,putin lo ha ribadito più volte,se si attacca la russia non ci saranno vincitori.
Ma voi pensate che i russi con la storia che hanno si lasceranno sterminare da quei mongoloidi oltreoceano.
Senza neanche attaccare nessuno,basterebbe solo fare esplodere tutte quelle testare sul suolo russo,autodistruggersi piuttosto che chinarsi,e nel giro di un mese ci sarebbe un iverno nucleare che avvolgerebbe il pianeta per decenni se non di più,cancellando tutto.
Secondo me e li che stiamo arrivando,se qualcuno non cede
l
www.bitchute.com/video/JFa4CPl0VXri/
Nel 1989-1991 gli stessi che ora vogliono la fine della Russia hanno annientato l'Unione Sovietica, che aveva ancora più "testate", senza sparare un colpo ...
hanno annientato l'Unione Sovietica....
E cambiata la cartina geografica, ma sono sempre li
OTSC
Il problema non è l'unione sovietica o la russia o gli stati uniti,ma il pazzo di turno che magari stimolato possa pensare che una guerra atomica sia nell'ordine naturale delle cose,per rasettare e far ripartire il genere umano da 0 .
Pensate che sia un discorso folle ??
Pochi giorni fa Kissinger ha detto il contrario, almeno così dice il titolo dell'economist:
"Kissinger: for the safety of Europe, get Ukraine into NATO"
www.economist.com/kissinger-highlights
Grazie mille per il video, simo.
Adesso avrei un favore da chiedere a marco_it.
Basterebbe che traducessi solo la parte dove Soros parla dei suoi trascorsi a Budapest nel 1944, dovrebbe essere all'incirca al minuto 7, grazie, che quando ci vediamo ti offro il caffè.
Dante Bertello.
Sono stati "bravi" e ci hanno salvato dal nazismo e comunismo ma ora basta
I fascisti non ci sono più da 50 anni e si stanno riducendo anche i fanatici del buffone Berlinguer.
Ci basta ( sigh ) un' Europa non più telecomandata da americani.
Premetto che non sono di sinistra, anzi dovrei dire che la politica suddivisa in questa maniera è la più chiara espressione della demenza umana,sono d'accordo sul fatto che gli stati uniti hanno bisogno di un ridimensionamento globale.
Ma visto i politici che abbiamo oggi, giudicare buffone Berlinguer,ti cataloga subito,non puoi andare al di la di una discussione in un bar.
Il buffone sardo da ragazzotto ricco e viziato, rimbambino dalle letture di Gramsci ( altro esaltato dai soliti cretini ), aveva il vizio di guidare gli assalti proletari ( lui.. ricco e nobile ) ai forni e negozi altrui, evitando con cura i negozi e forni che pagavano l'affitto alla sua famiglia.
Questo lo qualifica per quello che era veramente CIOE' UN BUFFONE..
Comunque lo arrestarono e lo portarono in caserma ( liberato poco dopo..che strano), dove i cretini in divisa, non sapevano se fargli l'inchino o la riverenza perché la caserma portava il suo stesso nome.
La verità è sempre la verità sia nei bar che nei circoli accademici.
Hai ragione
La sinistra italiana è stata portata al guinzaglio dalla nobiltà.
Anche Giangiacomo Feltrinelli era nobile.
Dante Bertello.
Hai letto chi erano Berlinguer e Napolitano? Tutto normale per te che fossero nobili e l'uno è stato il segretario del PCI mentre l'altro un altissimo dirigente? (che non divenne segretario proprio perchè giravano quel tipo di voci su di lui)
Dante Bertello.
Napolitano sappiamo chi è stato e chi è. L'unico membro del pci a poter entrare negli usa nonostante il veto, fautore della guerra alla Libia, grande stratega del cambio di governo 2011 e amico di Kissinger.
Che vuoi che conti la nobiltà oggi?
Il problema della sinistra negli anni 70 era l'estrazione borghese o alto borghese di gran parte dei suoi dirigenti.
Dunque è chiaro che sinistra e marxismo devono coincidere.
Per sapere se uno è di sx non chiedete cosa pensa delle checche o dell'eutanasia o delle droghe libere..
Chiedete la aliquote IRPEF per la tassazione diretta del reddito.
Se blatera a vanvera senza dare risposte avete beccato uno che non è di sinistra.
Se invece vi dice che il reddito sopra gli 80.000 € lordi all'anno ( anche il suo ) dovrebbe essere tassato al 75% avete trovato uno sinceramente di sx...
Il 70% -quasi 12 milioni di persone- di tutti i dipendenti Italiani ( esclusi i dipendenti pubblici e gli autonomi ) lavorano in aziende con meno di 50 persone..
Cosa volevano i marxisti nostrani ? Nazionalizzare la carpenteria con 15 dipendenti ?
Landini - guardacaso una cacca dell'Emilia Magna Magna- , è come DON CHISCIOTTE! .. combatte le grandi aziende che non esistono.
Mi sembra uno di quei ragazzotti tonti anni 60-70 che lanciavano le pietre contro le auto dei ricchi perché, sotto sotto, ambivano a voler anche loro l'auto di lusso.
Per la cacca Emiliano Romagnola esiste anche la terza via : La via delle COOP..
Altro che sistema da emulare QUELLO DELLE COOP.
Spero non si diffonda in tutto il paese .
Chi pagherebbe il conto dei privilegi se tutti in ITALIA adottano il sistema EMILIA MAGNA MAGNA ?