di Andrea Muratore
Le spedizioni di armi americane all’Ucraina riprenderanno presto, finanziate dai contributi dei Paesi alleati nella Nato (il Canada e diversi Stati europei), la Russia potrebbe esser colpita da sanzioni secondarie fino al 100%, i colloqui tra la Casa Bianca e il Cremlino rischiano di interrompersi, Mosca ha 50 giorni per fare la pace con il Paese invaso: Donald Trump è un fiume in piena nel suo confronto alla Casa Bianca col Segretario generale della Nato Mark Rutte, suo stretto alleato, e lancia un monito diretto a Vladimir Putin annunciando il ritorno in campo di Washington nel sostegno a Kiev.
L’approccio muscolare di Trump: armi all’Ucraina contro la Russia
In un incontro che ha visto Trump assumere la posizione più dura contro Mosca dal suo ritorno alla Casa Bianca il presidente Usa ha annunciato un patto con la Nato per rafforzare le spedizioni di armamenti al Paese invaso, a partire dai preziosi missili antiaerei Patriot che saranno finanziati da attori europei come la Germania per essere forniti a Kiev. L’America modalità “arsenale della democrazia” di Franklin Delano Roosevelt ma a pagamento: questa la narrazione che Trump e Rutte presentano parlando delle mosse per l’Ucraina. A Putin è fissato un ultimatum fino a inizio settembre: 50 giorni per trovare una via d’uscita dal conflitto con l’Ucraina.
Trump è durissimo con l’omologo russo: “Parliamo al telefono e la notte i missili partono”, ha dichiarato criticando la continua escalation di bombardamenti russi contro le città e le infrastrutture ucraine. “Ha ingannato Clinton, Bush, Obama, Biden – non ha ingannato me”, ha aggiunto Trump ribaltando una narrazione politica condotta dai suoi avversari che l’hanno spesso accusato di connivenze col Cremlino. Si verifica esattamente quanto accaduto dopo l’insediamento del primo Trump nel 2017: la ricerca di un abboccamento diretto con Putin come via per superare le distanze che separavano le ambizioni geostrategiche di Usa e Russia ha trasformato gli amorosi sensi dell’inizio in un vero e proprio gelo.
Nel suo primo mandato fu proprio Trump a dare all’Ucraina aiuti militari letali all’Ucraina per gestire la guerra contro i proxy filorussi in Donbass, a perorare l’aggressiva strategia di conquista del mercato europeo del gas naturale dominato da Mosca, a ordinare bombardamenti contro il principale satellite di Putin, il regime siriano di Bashar al-Assad. Oggi è Trump che reinterpreta la rivalità russo-americana sotto forma di muscolare sfida a singolar tenzone con il leader del Cremlino, reo di non aver mai dato veramente credito alle sue volontà di pacificazione. Ed è bastato che gli europei accettassero di pagare il conto per invertire lo stop alla fornitura di armi all’Ucraina legato a ragioni tattiche e timori logistici e operativi per la fragilità delle forniture ad altri teatri.
Trump e la sfida del contenimento di Putin
Trump deve sicuramente pagare in parte pegno all’ala più ferocemente antirussa del suo partito. Esponenti di spicco del mondo repubblicano come il “falco” Lindsey Graham, ad esempio, hanno apertamente sostenuto progetti di Trump come lo One Big Beautiful Bill Act. Ora si aspettano di andare all’incasso con le proprie cambiali sul fronte della politica internazionale.
Inoltre, a suo modo, Trump interpreta anche il piano del suo inviato per l’Ucraina, generale Keith Kellogg, che nell’aprile 2024 in un saggio pubblicato dall’America First Policy Institute ha espresso la sua visione per la soluzione del conflitto: apertura allo stop all’adesione di Kiev alla Nato e addirittura alla possibilità che l’Ucraina accetti la cessione del Donbass alla Russia da un lato, spinta a “premere per un cessate il fuoco” salvo poi “continuare ad armare l’Ucraina e a rafforzare le sue difese per garantire che la Russia non faccia ulteriori progressi e attacchi di nuovo” in caso di rifiuto di Mosca alle trattative. “Pace attraverso la forza” è il motto che The Donald preferisce applicare alle relazioni internazionali. Non è detto che sia “forza” apparire ondivaghi e nemmeno che questa strategia porti alla pace. Ma ormai Trump è tornato a definire Putin un avversario. E questo cambierà tutto nei rapporti bilaterali tra Washington e Mosca.
Fonte Inside Over





Trump è d'accordo a lasciar condurre a Putin la sua campagna di conquiste d'estate, per il resto di luglio e per tutto agosto, semmai.
Altrimenti Putin mica tradiva e abbandonava la Siria, eh!
Promuovo il confronto anche a costo di rimetterci di tasca mia, lo offro agli appassionati su un piatto d'argento (si trovano immancabilmente abbastanza imbecilli disposti a appassionarsi a 'la qualunque') , e poi alzo la saracinesca e vendo i miei prodotti a chi non può più tirarsi indietro e nemmeno discutere il prezzo, pentole, scarpe, racchette o armi: è uguale.
È un mondo di prodotti e venditori (pensate che Trump conosca Arthur Miller?).
Quando è bravo è l' Europa che aiuta l'Ucraina, quando è cattivo è l Europa che deve pagare le armi per aiutare l Ucraina.
Guerra o pace, il malloppo va sempre nelle stesse tasche, e il cetriolo va sempre nelle stesse chiappe.
Parlare di "pace" ed inviare armi, insistere per un cessate il fuoco alle condizioni di chi sta perdendo, un attore terzo (USA) che da un ultimatum, una coalizione di guerrafondai (i volenterosi) che scalpitano per entrare in mischia, doppi standard ridicoli (Putin l'assassino di bambini, Netanyahu il difensore dei valori democratici).
Ormai l'occidente ha perso ogni credibilità, il biondo in testa a tutti e noi europei ne stiamo pagando il conto.
Che serva forse la macelleria sociale più estrema per svegliare il popolaccio? O dobbiamo arrivare a piangere la nostra gioventù morta in guerra?
Decoglionizzare l'Europa è altrettanto importante che denazificare l'Ucraina?
A mio avviso si!
Pare non compri molto e che le sanzioni riguardino paesi satelliti che fanno affari con la Russia.
Un delirio insomma, al Cremlino staranno tremando...
una domanda banale, scontata, retorica, inutile.
Ma gli U.S.A. quante guerrre hanno vinto?
Una, nessuna, centomila?
Quindi anche questa mi viene il dubbio che finisca esattamente come le altre, anche se fatta per interposta persona o per procura che dir si voglia.
Qui non mi dilungo su chi ci guadagna realmente, lo sappiamo tutti.
La sola cosa che non mi torna è il fatto che ultimamente anche la sig.ra Meloni vada in giro a firmare accordi sulla ricostruzione. Mi piacerebbe solo capire quale imprenditore sia disposto a impegnarsi su una situazione che non si sa ancora quando finirà. E quando finirà sarà comunque molto instabile.
Mi permetto solo di dilungarmi in questa osservazione. Se fossi un imprenditore propenso al rischio potrei anche pensare di investire in un paese come l'Ucraina che esce con le ossa rotte da anni di guerra.
A questo punto sorgono due semplici domanda, chi lavora in Ucraina considerando che la forza lavoro è sottoterra grazie all'eroe Zelenskyy e poi quale è il tempo di ritorno del mio investimento (in termini di anni e di profitto).
In altre parole mi sembra tutto un castello campato per aria (ovviamente da ignorante quale sono).
N.O.
io ci avrei aggiunto la nuvoletta con scritto dici a me? stai parlando con me?
Il futuro premio Nobel per la pace....... rimarra' ancora una volta deluso, il regime americano di stampo mafioso-militare ormai in decadenza non deve tuttavia ritenersi al sicuro, in caso di guerra sanno benissimo che non hanno nessuna possibilita di tener testa alla formidabile e sofisticata macchina bellica russa e a rischiare saranno purtroppo gli europei in quando la Russia “spostera' ” di nuovo i confini verso un nuovo progetto geopolitico di difesa che vedra probabilmente l'annessione degli stati baltici, Polonia ,Ucraina , Romania e Bulgaria......mentre gli europei litigano costruendo muri e non vedono oltre il loro naso, non hanno la minima idea della pericolosita' di queste provocazioni....ma poi purtroppo come insegna la storia sara' troppo tardi.
Ma qui si esagera. Ormai abbiamo raggiunto il quorum ...Ci sono motivi sufficienti per prendere in seria considerazione l'abbandono, in un modo o in un altro, di questo pianeta di merda. Gira che ti rigira si arriverà inevitabilmente ad uno scontro atomico, quando cioè la paura di essere a propria volta distrutti, non limiterà di premere il pulsante rosso. L'obbrobrio di Hiroshima e Nagasaki, sono la prova via via sempre più dimenticata di atroci conseguenze dello sfruttamento bellico di una scoperta scientifica.
www.aldogiovanniegiacomo.it/.../tafazzi.png
Fonte: tass.ru/politika/24515177
"Trump ha lanciato un ultimatum decorativo al Cremlino. Il mondo ha rabbrividito, in attesa delle conseguenze. La belligerante Unione Europea è delusa. La Russia non se n'è accorta"
15 luglio, 09:15
E bisogna capire che il popolo russo non se lo è mai cagato a Donaldo in campo. Percepito come un giullare, un inutile prestigiatore. Per quanto mi riguarda vale il proverbio: "Can che abbaia, non morde".
ansa.it/.../...
Le guerre odierne non sono più quelle di una volta dove il fine era conquistare un territorio.
Oggi dietro alle guerre ci sono interessi economici. Le guerre sono redditizie.
Forniture di armi, sussistenza, finanziamenti, ecc. e più a lungo durano meglio è.
Nessuno ha interesse a che una guerra finisca perché nessuno vuole tirare il collo alla gallina dalle uova d'oro.
Da un rincoglionito a un rincoglioNATO
Plutocrazia terminale – i miliardari, a forza di tagliare i salari, sono riusciti mettere alla fame milioni di famiglie
Un recente sondaggio ha rilevato che il 70% degli americani è finanziariamente sotto stress come non mai in tutta la sua vita. Solo questo dato ci dice che ci troviamo di fronte a una grave crisi economica. Il costo della vita è aumentato molto più velocemente degli stipendi e la maggior parte del Paese riesce a malapena a sopravvivere di mese in mese. Chiunque tenti di negarlo semplicemente non sta vivendo.
Secondo Axios, il 15,6% degli americani soffre di insicurezza alimentare. E questa cifra è quasi raddoppiata dal 2021…
www.maurizioblondet.it/.../
Poi ci sarebbe anche da ragionare sulle varie latitanze e ambiguità della Russia su Siria, Gaza e crisi iraniana con relativa e sempre presente vicinanza con Isr.
Stiamo sullo scherzo.. siamo in estate, chi alla spiaggia e chi ai monti. Io vivo qui in un villaggio quasi sperduto della provincia di San Pietroburgo, tra boschi di pino e laghetti che da noi sarebbero considerati alpestri..
C'è chi mi raccontò alcuni anni fa, un fatterello con acme umoristico: siamo nel 65 e i due presidenti, Kennedy e Krusciov, si incontrano, per una colazione di lavoro. Attacca Kennedy dicendo: "Noi abbiamo un arsenale di armi atomiche tale da distruggervi 30 volte!", Krusciov sorride e pacato risponde: "noi abbiamo un arsenale atomico che vi distrugge una sola volta e ci basta così!".
Sottovalutare la Russia secondo gli schemi di un miliardario che ha l'hobby di fare il politico, scagliando anatemi e ultimatum, è completamente sbagliato. Tutto è predisposto: 6 minuti e lo scontro nucleare ha termine in ogni angolo del mondo.
"...Decoglionizzare l'Europa..."
Slogan adatto a capellini colorati come quelli che usano in America.
Titolo dell'opera di Peonia - Oh! Donald Donald (sospiro), sei tu come Romeo? Donde estas que no te veo?
Gguardo il mare e vedo te
guardo la bionda Luna e vedo te
guardo il cielo e vedo te
guardo le stelle e vedo te
ahooo! Ma te voi levà de mezzo?
“In Ucraina detengono dai 10 ai 12 trilioni di dollari di minerali critici. Potrebbero essere il paese più ricco di tutta Europa... Se aiutiamo l’Ucraina adesso, potrebbe diventare il miglior partner commerciale che abbiamo mai sognato, con 10-12 trilioni di dollari di risorse minerarie critiche che potrebbero essere utilizzate dall’Ucraina e dall’Occidente, non dato a Putin e alla Cina”, ha affermato Graham.
Lindsey Graham senatore usa
="potrei attaccare l'iran oppure no"
"Decido se attaccare l'iran tra due settimane.."
Su alcune cose sono d'accordo, sul resto trump può andare a fare in kulo..
ansa.it/.../...
Trump ha ribadito in una conversazione con la Bbc britannica la sua delusione verso il collega russo Vladimir Putin per la prosecuzione della guerra in Ucraina, ma ha aggiunto di non essere ancora pronto a una rottura
E anche viceversa....
prophecyinthemaking.blogspot.com/
Le quali "scimmie politiche" siete voi europei.
Fonte: smotrim.ru/article/4598241?utm_source=vesti_left
Avrebbe potuto sbugiardare la propaganda pandemista...
Avrebbe potuto fermare la campagna vaccinale...
Avrebbe potuto arrestare i vertici del deep-state...
2° mandato:
Avrebbe potuto fermare Israele...
Avrebbe potuto svelare la verità su Epstein...
Avrebbe potuto abbandonare Zelensky...
...ma ANCHE NO!
"Avrà anche lui i suoi problemi, no?"
un film del Deep State
@Vercingetoringe #31
Speriamo solo non venga rovinato il ferroagosto al pecorume.
Comunque grazie. Per dirla tutta, in questo villaggio ci son capitato per caso e non per scelta. Poi certo, ho fatto del mio meglio per rimanerci..!
Un caro saluto.