di Fabrizio Poggi
Al punto in cui le jene sanguinarie USA-NATO hanno portato il mondo, alla soglia di una guerra per la distruzione (come minimo) del continente europeo, la situazione demografica della popolazione ucraina riveste un puro valore statistico.
Ciononostante, si tratta di un significativo indicatore delle “cure” prodigate dai padrini occidentali alla creatura cui tanta attenzione hanno prestato dopo il 1991 (qui non consideriamo i piani antisovietici post-1945 che prevedevano interventi bellicisti proprio a partire dalla RSS ucraina) e ancora nel 2004-2005 e, ca va sans dire, dopo il 2013-2014.
Una situazione demografica che negli ultimissimi mesi ha ricevuto un ulteriore e grave impulso negativo, che si manifesta in atti cui forse la junta nazigolpista non era del tutto preparata. Nikolaj Knjažitskij, deputato della Rada per “Solidarietà europea” (frazione parlamentare dell'ex presidente Petro Porošenko) afferma che le ambasciate ucraine in vari paesi hanno ricevuto centinaia di migliaia di dichiarazioni di rinuncia alla cittadinanza, da parte di emigrati ucraini.
Ai microfoni del canale YouTube “Parla la grande L'vov”, il deputato ha detto che 400.000 ucraini hanno lasciato il paese solo negli ultimi sei mesi, a fronte di un totale, secondo le cifre della Banca nazionale ucraina, di 6,7 milioni di emigrati. Knjažitskij dice che a rinunciare alla cittadinanza ucraina sono anche coloro che godono di doppia cittadinanza.
Tutti cercano di evitare di essere rimpatriati e spediti al macello. La situazione con la fuga dell'Ucraina si è infatti ulteriormente aggravata dopo l'entrata in vigore della legge sull'inasprimento della mobilitazione, con gli uomini in età di richiamo che, a centinaia, anche a rischio della vita, cercano di varcare i confine con Romania, Ungheria o Moldavia, finendo spesso annegati nelle acque del Tibisco, o falciati dalle raffiche delle guardie di frontiera ucraine. Lo scorso luglio, proprio secondo il Servizio di frontiera, il numero di tentativi di passaggio del confine era raddoppiato rispetto ai mesi precedenti.
Ma questo rappresenta, se così si può dire, un “soprappiù”, rispetto a una situazione le cui origini risalgono a ben prima la guerra guerreggiata – o, almeno, a quella che in Occidente è considerata la “guerra per l'aggressione russa”, venendo scientemente ignorato ogni avvenimento dal 2014 al 2022 – e che da tempo hanno ridotto la martoriata popolazione ucraina allo stato attuale.
Dunque, secondo i dati dei freddi analisti della CIA, oggi l'Ucraina è al primo posto mondiale per mortalità e all'ultimo (228°) per natalità. Nel 2024, si sarebbero avute sei nascite ogni mille abitanti, contro 18,6 morti e una mortalità infantile di 8,7 ogni mille abitanti, che pone il paese al 141° posto; per un confronto: Bielorussia, Bermuda e Finlandia, per dire, sono rispettivamente in 219°, 220° e 221° posizione, tutte e tre con un tasso del 2,1%.
Proseguiamo: l'età media della popolazione ucraina è di circa 45 anni (41 per gli uomini), con un tasso di crescita del 2,38%.
Primo posto all'Ucraina anche per tasso di emigrazione: 36,5 ogni mille abitanti. A giugno scorso, l'ONU calcolava in poco meno di sette milioni i profughi ucraini sparsi in vari paesi (lo stesso Vladimir Zelenskij ha parlato di 7,5 milioni), mentre nel marzo 2023, la stessa fonte contava 1,14 milioni di ucraini emigrati in Germania, 0,953 mln in Polonia e 0,386 nella Repubblica ceca. Trascorso un anno, a marzo 2024 si contavano 1,25 mln di ucraini emigrati in Russia e Mosca calcola che, dal 2014 a oggi, 7,5 milioni di ucraini abbiano optato per la cittadinanza russa.
Secondo le statistiche ufficiali ucraine, nel 2013 il paese contava 45,5 milioni di abitanti, mentre oggi valutazioni diverse oscillano tra i 29 e i 36 milioni e l'Istituto ucraino di demografia prevede che al 2033 la popolazione scenda sotto i 35 milioni.
L'ex consigliere presidenziale ucraino Aleksej Arestovic, sostiene che già oggi la popolazione ucraina non raggiunga i 30 milioni di abitanti, di cui 9 mln in età e capacità lavorative, 14 mln tra pensionati, scolari e persone non in grado di lavorare. Si tratta di una popolazione, afferma Arestovic, «non più in condizioni di servire all'Ucraina quale era nei confini del 1991 e non in grado di assicurare né il numero di uomini necessari all'esercito, né quelli occorrenti a un'economia attiva».
Così, l'Ucraina, quale è stata ridotta, in particolare, da oltre dieci anni di majdan, portata a servire da grimaldello per aprire la soglia dell'inferno bellicista euroatlantico, muore a passi veloci per i 500-600.000 macellati sul campo di battaglia della guerra USA-NATO contro la Russia; muore per la povertà cui il paese è stato ridotto da dieci anni di cure di FMI, Banca Mondiale e saccheggio delle ricchezze naturali da parte delle multinazionali agro-alimentari, energetiche e industriali; muore perché ormai gli abitanti approfittano di qualunque possibilità per fuggire dal ghetto banderonazista che mira solo al lucro personale, incurante delle sorti della popolazione.
Un ghetto in cui vengono sguinzagliati mastini sotto forma di “Pattuglie linguistiche”, che perseguono chiunque venga sorpreso a parlare in russo; un ghetto in cui agisce il nuovo “ministero” per "l'unità ucraina e il contrasto dell'influenza russa, che altro non è se non una squadraccia di accalappiatori di ucraini all'estero, indispensabili alla junta nazista per rimpolpare la chair à canon da mandare al massacro e che conta, allo scopo, sulla criminale connivenza di qualche cancelleria europea, ansiosa di disfarsi dei profughi ucraini che risultino in eccedenza quale forza lavoro a basso costo per i proprio monopoli.
Insomma, a giudicare dalle diverse fonti, già oggi quella che era un tempo la più prosperosa repubblica dell'ex Unione Sovietica, sembra al di sotto delle previsioni annunciate dalla direttrice dell'Istituto di demografia e ricerca sociale ucraina, Ella Libanova, secondo cui, tra meno di dieci anni, nel paese (considerato nei confini del 1991: da tempo non più attuali) non vivranno più di 35 milioni di persone.
«Dimentichiamo di essere stati 52 milioni di ucraini (51,87 mln, secondo i dati del 1993). Non ci saranno mai più 52 milioni di abitanti. Secondo la variante più ottimistica, nel 2033 saremo 35 milioni: parlo dell'Ucraina entro i confini del 1991. Cioè, in ogni caso, sia che rientrino tutti i nostri emigrati, sia che riusciamo ad attrarre immigrati da altri Paesi, ci sarà comunque una riduzione della popolazione ucraina».
Secondo il Comitato statale di Statistica ucraino, a gennaio 2014 la popolazione era scesa a 45,2 milioni, calati a 41 milioni a inizi 2022. Di contro, l'Istituto ucraino per il Futuro ha stimato la popolazione in 37,6 milioni prima del febbraio 2022, scesa a 29 milioni a maggio 2023.
Dando il classico colpo al cerchio e alla botte, l'Istituto di demografia e ricerca sociale dell'Accademia delle scienze ucraina stimava la popolazione tra i 28 e i 34 milioni al gennaio 2023, con la Libanova che attribuisce le fluttuazioni alla “poco chiara” situazione migratoria.
Davvero bei padrini sono stati: comprando a suon di miliardi di dollari la feccia nazibanderista, hanno martirizzato un paese e il suo popolo, spingendolo al macello per i propri interessi di contrapposizione imperialista e depredandolo di tutto, pronti ora a contendersi le misere spoglie rimaste. «Ed egli disse loro: “Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi”» (Luca, 17-37).
Fonte L'Antidiplomatico
Il piano protocollare prevede infatti di lasciare Israele, o quel che resterà, agli ebrei sefarditi, meglio compatibili con neri etiopi (ebrei anch'essi) e arabi musulmani, nonchè la creazione di uno Stato di Giudea, probabilmente affiancato dallo Stato di Palestina per garantirsi un futuro.
Invece, gli eugeneticamente schiariti ebrei ashkenaziti, a guerra finita, si riverseranno nella depopolata Ucraina per rifondare l'ex stato di Kazaria, già un tempo a guida giudea e distrutto dalla Russia bianca zarista, oggi putiniana (ma guarda un po').
Costringendo il mondo a finanziare la ricostruzione dell' ucraina- Kazaria, gli ebrei Ashkenaziti si ritroveranno a vivere in uno Stato che sarà l'espressione del futurismo più spinto e confortevole.
Tutto pianificato dai Savi, non veri ma veridici.
Uscire dalla zona di influenza di una potenza credendo di poter fare tutto quello che si vuole è un'illusione che porta alla catastrofe
Quelli che ci vendono come un sogno "fuori dall'UE, fuori dalla Nato" forse sono in buonafede ma se non hanno un piano preciso con alleanze internazionali certe, ci fanno fare la fine dell'Ucraina.
Gli ucraini ad un certo punto hanno pensato "che bello, siamo liberi da Mosca, adesso diventeremo ricchi come gli occidentali".
Questo è il risultato
"Le misere spoglie rimaste"
Il territorio ucraino con le sue terre fertili e le sue materie prime ha un valore enorme. Senza considerare il valore geopolitico e la manodopera a bassissimo costo
www.centrostudilaruna.it/.../
www.maurizioblondet.it/.../
Ho qualcos'altro, ma devo cercare nel mio archivio.
Fatto è che secondo questo piano, la guerra in Israele e la guerra in Ucraina sarebbero collegate e, se le cose dovessero andare male, ovvero il pianeta andasse incontro ad una distruzione generale, la Patagonia sarebbe l'arca di salvezza per accogliere tutti gli ebrei del mondo dai luoghi in cui sarebbero più in pericolo.
Il presidente Javier Milei sarebbe stato fatto eleggere dagli ebrei con questa missione segreta, se necessaria.
Un salutone
Il primo link che hai messo non nomina nemmeno l’Ucraina, tantomeno il presunto “piano” di cui hai parlato.
Il secondo link è un articolo è di Blondet, che come “fonte” vale meno del due di picche: lo stesso Blondet cita un articolo di Times of Israel, all’inizio del quale però c’è scritto chiaramente: "This blog post is a work of satire. It was published in 2014 on the eve of Purim, a Jewish holiday that is celebrated with wild merrimaking and raucous comedy – with a particular emphasis on poking fun at antisemitism and ignorance."
Che Blondet caschi in questi tranelli non mi stupisce. Ma questo non significa che dobbiamo riportare sul sito certe ipotesi come se fossero oro colato.
Quindi, visto che ti piace scrivere frasi ad effetto (vedi nei commenti liberi: “Gli unici studiosi seri sono quelli che hanno chiaramente ammesso che i primi dischi volanti sono stati realizzati dal nazismo”, oppure “I grigi sono robot biologici di una razza aliena di matrice sauro-rettile che vanta il diritto di possesso di questo pianeta dal tempo dei dinosauri”) da ora in poi sei pregato di mettere fonti PRIMARIE quando affermi qualcosa di fattuale. Altrimenti scrivi chiaramente “questa è una mia opinione personale”.
NON replicare, perchè questo non è uno spazio di discussione fra me e te. Se hai bisogno di altri chiarimenti puoi scrivermi in privato. Ti ricordo che sei già stato espulso e riammesso con la condizionale.
La fonte è la wikipedia russa.
www.maurizioblondet.it/.../
Ovvio che in questa fase l'attendibilità sia bassa, le intenzioni non possono essere oggetto di prove.
Iperbole fa male a parlarne come se fosse un fatto, ma fa bene a parlarne come ipotesi verosimile.
Tant'è che il governo israeliano supporta l'Ucraina nella guerra contro la Russia.
E poi circa il 75% degli israeliani proviene dalla Russia, lo stesso nonno di Netayahu (nome inventato) era russo.
Nostalgia?
Quello che costava 120k ora ne costa 350k.
Gli affitti di conseguenza sono passati da 600 a 1500 con conseguente aumento di tutto il resto perché esattamente come le fonti energetiche, quando aumentano gli immobili aumenta tutto il resto.
Morale della favola: questa guerra ha anche distrutto quello che era il tessuto sociale del paese più importante per il turismo europeo. Dove tra l'altro solo i ricchi inglesi e scandinavi possono ormai permettersi di fare le vacanze e dove gli autoctoni sono costretti ad emigrare nei paesini aridi e desertici dell'entroterra per sopravvivere
Visto che la vacanza in Spagna ti è costata di più (o non ci sei potuto andare), te la prendi con gli ucraini?
Quando si dice un'analisi obiettiva dei fatti.
Ha stato Zelenski!!!!
Sul complotto ebraico faccio finta di niente. La Wikipedia russa è affidabile come la Wikipedia occidentale
Quella occidentale è in mano ai khazari, se quella russa è identica...parlano in prima persona.
Grazie dell'assist.
Certe volte faccio fatica a capire cosa significano le "fonti primarie".
Per me Blondet lo è, nel senso che lo seguo da tanti anni, e quando ha preso una toppa lo ha sempre ammesso pubblicamente.
Ma evidentemente bisogna andare ancora più in profondità.
Nel caso degli ufo, per me l'operazione High Jump in Antartide è una fonte primaria, ma se colleghi i puntini allora diventa un'opinione personale.
Così come i Protocolli dei Savi di Sion, non accettati come fonte primaria perchè dichiarati (ma non accertati) falsi con l'unico scopo di fomentare l'antisemitismo.
Come se nulla significasse che gli ebrei avevano ottenuto l'intervento degli USA nella prima guerra mondiale a patto di ricevere dall'Inghilterra la Palestina (Dichiarazione Balfour del 1916).
Nella Conferenza di Pace del 1919 a Parigi, in cui la guerra era stata persa dalla Germania senza alcuna reale sconfitta sul campo di battaglia, la delegazione americana, rappresentata da ben 117 ebrei, reclamò dall' inghilterra la promessa Palestina, e alla Germania fu ben chiaro da chi fosse stata venduta la sua fine ingloriosa.
Non c'era neanche bisogno dei Protocolli per rigurgitare in Germania un profondo desiderio di vendetta sugli ebrei.
Ma quali sono le fonti primarie che ti dicono tutto, magari prima ancora che accade?
Io conosco solo l'analisi e le possibili deduzioni, ancorate il più possibile al realismo.
E di quello che dico ne sono responsabile, per una questione di dignità personale.
Questa non è una replica a Massimo, ma solo miei pensieri in libertà.
Tanto si capisce che sono nel mirino dello schioppo, e non è neanche piacevole postare con questa costante sensazione.
Hai detto una verità, anche se non te ne puoi rendere conto.
Certo che anche gli ucraini come popolo non e' che e' stato molto fortunato nei secoli, specialmente il 20° e questo, tra stalin prima e la nato, i suoi alleati nazisti e zelensky ora, era meglio la peste bubbonica.
Il fiume chi la fa' l'aspetti e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Prima di sparare cazzate senza sapere di ciò che parli, prova a respirare e pensare due secondi in più, visto che ho notato che sei molto solerte a sparare sentenze e insulti.
Innanzitutto io in Spagna ci vivo e non ci vado a fare le vacanze. Secondo se questi scappano lo fanno proprio dal naso imbiancato che tu ami tanto difendere, non da Putin. Anche un fagiano capirebbe che scappano da morte sicura al fronte e non dalle bombe di Putin.
Terza cosa. Se impari a leggere e capire quello che leggi ho appena scritto che chi ci ha rimesso di più sono i poveracci costretti a lasciare i posti d'origine e finire in paesi dimenticati da Dio per potersi permettere di pagarsi una casa e la cosa non riguarda certo le mie vacanze che molto probabilmente ti sei sognato in preda a sostanze tanto care anche al tuo amichetto che suona il piano nudo col suo cervello
Sentiamo un po': in percentuale quante case sono state comprate dagli ucraini in Spagna?
Te lo dico io? Gli acquisti degli ucraini sono insignificanti
Ad ascoltare te, tutte le case in vendita in Spagna vengono comprate dagli ucraini che fanno triplicare il prezzo delle case e degli affitti.
Probabilmente i russi hanno acquistato più case degli ucraini
Non mischiare i cazzi tuoi e la tua ideologia con i problemi globali e la realtà
A spanne, in un anno in Spagna sono state vendute 600.000 case, 90.000 acquistate da stranieri.
Al primo posto gli inglesi con 8.000 case, poi tedeschi e francesi con 6.000 ciascuno.
Poi italiani, belgi, marocchini, olandesi, rumeni che acquistano ciascuno da 4.000 a 5.000 case
Gli ucraini avranno acquistato forse 1.000 case
Fino al 1990 nessuno si era mai sognato che esistesse un popolo ucraino, sono sempre stati russi.
Poi è iniziata la retorica nazionalistica (eterodiretta e fomentata dall'esterno) finalizzata a smembrare il colosso russo, che metteva appetito agli avvoltoi usurocratici ma faceva ancora paura per il potenziale nucleare e militare.
Quello che non è chiaro ai più è il rapporto tra Ucraina e URSS.
Sicuramente i bolscevichi infierirono contro gli ucraini per varie ragioni: erano contadini piccoli proprietari terrieri, quindi ostacolavano i progetti (demenziali) di collettivizzazione delle terre e di industrializzazione forzata.
In più i capi dei bolscevichi erano giudei e avevano avuto degli scontri coi cristiani soprattutto in Ucraina (i cosiddetti pogrom, che furono scontri e non persecuzioni unilaterali, li descrive dettagliatamente Solgenitsin in "due secoli assieme") quindi il giudeobolscevismo fu particolarmente spietato con gli abitanti dell'Ucraina.
Ma non fu una persecuzione dei russi contro gli ucraini, fu una persecuzione dei bolscevichi (che massacrarono anche il popolo della Russia).
I moti indipendentisti durante la rivoluzione (Petliura) e durante la seconda guerra mondiale (Bandera) erano ostili ai polacchi quanto ai russi e comunque erano ostili soprattutto ai bolscevichi.
Identificare i russi coi bolscevichi non è leale né corretto storicamente, ma è ciò che è successo a partire dal crollo del URSS, con un indottrinamento capillare iniziato alle scuole elementari. (Qualcuno un po' avanti con l'età potrà ricordarsi dell'indottrinamento risorgimentale che subimmo noi italiani alla scuola elementare e, facendo le proporzioni, capire l'indottrinamento ucraino).
L'aspetto importante che secondo me emerge è il comportamento ed il pensiero che gli ucraini hanno verso la guerra. E cioè che sono stanchi della guerra e non sono più disposti a morire per i folli piani di Zelenski e della NATO. Segno evidente di come abbiano capito molto bene che sono stati presi per i fondelli e che sono la parte sacrificabile, nonchè capro espiatorio, di quello che ormai, e credo sia abbastanza chiaro, sia il piano principale: una guerra aperta, se non mondiale sicuramente sul territorio europeo.
Sabato nella trasmissione Presa Diretta ho visto un lungo servizio su come gli eserciti finlandesi e svedesi si stiano realmente preparando ad una guerra. E nel Mar Baltico la flotta NATO sta facendo la stessa cosa. Addirittura l'esercito finlandese (su una popolazione di circa 5,5 milioni di abitanti) ha una capacità operativa, tra riservisti e militari attivi, di circa 900.000 uomini. Un gran bel numero anche per una nazione con una popolazione molto maggiore ai 5 milioni di abitanti.
Senza contare che grazie ad alcune leggi la Finlandia ha creato una rete di bunker (anche anti-atomici) in tutto il paese, in grado di "ospitare" (sarebbe più giusto dire mettere in salvo) il 90% della popolazione totale con una capacità di autonomia che va dai 7 ai 9 mesi.
Insomma, non mi pare che ci sia da stare allegri. Anche perchè l'Ucraina si avvicina sempre più alla sconfitta. Solo che questa è un opzione che non credo sia prevista dalle "Forze Occidentali"
Analisi impeccabile.
I bolscevichi erano una macchina del terrore inesorabile.
Non ho avuto tempo di controllare, ma le prime unità armate bolsceviche si fregiavano con la svastica (e stiamo parlando del 1917!):
ilprimatonazionale.it/.../...
Falce e martello arrivarono dopo.
Se ti riferisci a me, non ho identificato russi con i bolscevichi, anche se molti tra loro non sarebbero d'accordo, ho solo parlato di stalin e delle sue azioni verso gli ucraini, tra l'altro stalin era georgiano e non mi pare fosse giudeo, anzi.
Per quanto riguarda l'indottrinamento risorgimentale, sfondi una porta aperta, ci sono cosi' tanti scheletri nell'armadio dell'unita' d'italia, che farebbero invidia al "collezionista di ossa".
Il fiume chi la fa' l'aspetti e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Quelli che non vogliono obbedire a Putin hanno subito il lavaggio del cervello da parte degli americani o sono nazisti che Putin deve uccidere per il bene della Russia e dell'umanità
Gli irlandesi sono inglesi come gli ucraini sono russi. Ma visto che gli inglesi hanno fatto morire di fame gli irlandesi, questi si sono incazzati e hanno deciso di fare uno Stato a parte. Per gli ucraini vale lo stesso. Che poi siano stati ingannati dall'Occidente, quella è un'altra Storia.
L'indipendenza da Mosca è legittima, non tenere conto che la Russia rimane la potenza confinante è da folli
Est o Ovest?
E anche (come per tutti gli altri paesi): in alto o in basso?
Nel senso che non bisogna confondere le decisioni del vertice con la volonta' del popolo...
Soprattutto dopo un colpo di Stato
Solo chiacchiere e distintivo ha stufato.
Il tribunale ucraino esaminerà la legittimità di Zelensky
Un parlamentare dell'opposizione ha precedentemente presentato una denuncia sostenendo che l'ex comico, il cui mandato presidenziale è scaduto a maggio, sta usurpando il potere ......
www-rt-com.translate.goog/.../...
Nel mio palazzo, un proprietario mentecatto ha affittato l'appartamento ad un bengalese che si è subito organizzato affittando posti letto a propri concittadini e a fare una puzzolente cucina d'asporto per pagare l'elevata pigione.
Altro che Kalergi, ormai sono/siamo a livello di linee rosse superate.
Si aspetta solo il crollo sistemico per risolvere i problemi alla vecchia maniera.
Per non parlare della sovranità e dell'identità culturale.
La mia opinione è che per quanto sia grande l'Ucraina non si può permettere un approccio a zero compromessi.
Invece si continua a negare l'evidenza, ovvio viene da speculare sul classico meccanismo problema (creato) soluzione (già pronta), peggio di così ci potrebbe essere solo la mossa disperata quando tutto è perduto, spero non si arrivi a questo.
Laddove non lo sarà politicamente, lo sarà economicamente, dato che, per ripagare i debiti di guerra, metà della terra sarà (=è già stata) venduta alle multinazionali.
L' avvoltoio attende che la preda sia morta per spolparla, invece Black Rock e soci hanno già iniziato a mangiarsela viva: il paragone corretto è con la iena.
Ho letto di proteste delle agroalimentari (Tipo Cargill e Monsanto) che intimavano agli ucraini di non sparare sui loro terreni per non rovinarglieli...
...E anche di non seppellirci i morti, ho sentito io.
Piani protocollari o meno, prendo spunto da questo passaggio tratto dall'ultimo bollettino settimanale di Benjamin Fulford:
Non si tratta di una tesi forzata, giacchè è fin dalla prima guerra mondiale che la stampa americana riportava la notizia/previsione di 6 milioni di morti/perseguitati ebrei, che avrebbero trovato applicazione finale nei numeri dell'olocausto "certificati" dal processo di Norimberga.
Quindi qualcuno tra gli ebrei (elites, Sionisti, Chabad Lubavitch e chissà chi altri) ha una concezione, direi occultista, di un do ut des, ovvero il conseguimento di quanto voluto (in questo caso la terra come base di uno stato) in cambio di quanto desiderato dal dio concedente (in questo caso sacrifici umani massivi).
Da cui si desume che quegli stessi ebrei, che hanno interesse alla terra ucraina, possano aver emulato l'offerta del sacrificio dell'olocausto, procedendo al sacrificio di milioni di ucraini.
E per chi fa sacrifici umani, da satanista quale è, poco può importare che si tratti di ebrei o goi: l'importante è il risultato.
Importante che si capisca che io qui non sto denigrando nessuno. Il modo di condurre le relazioni tra individui in Ucraina e' proprio un altro mondo rispetto a quello italiano. Gli Statunitensi prima di avviare il loro mortifero piano di annientamento della nazione ucraina, hanno studiato a fondo la loro cultura e poi hanno messo in atto i loro peggiori piani nazisti, avendo capito che sarebbero atterrati nel morbido delle teste spianate del 80% della popolazione. Ho letto in alcuni commenti, cio' che vi aspettereste da quei poveri vessati degli ucraini. in primis tutti, in modo generalizzato hanno uno spiccato istinto di fare i fatti propri. il mondo finisce dove la loro porta di casa si chiude. Dai tempi delle purghe staliniste, c'e' in piu' la capacita' innata a livello culturale della delazione e se hanno una informazione su qualcuno, ci ragionano su per capire quanto essa possa fruttare meglio. Dunque purtroppo e' cosi'. Cio' che scrivo non e' assolutamente dettato da personali sentimenti d'odio, anzi tutto l'opposto. Io avevo amici ad Odessa, a Rivne e nell'entroterra di Nikolaiv. Le ultime due province note per essere pro-Bandera. Inoltre mia moglie e i suoi parenti sono ucraini, che da Lugansk si sono, all'epoca dell'Unione Sovietica, spostati per motivi di lavoro in province piu' ricche che oggi chiamiamo Russia. Dunque sulla natura psicologica degli ucraini, ad informarmi e' proprio mia moglie.
Come Kazaria prima e come Ucraina dopo, come non percepire da questi comportamenti diffusi la chiara influenza del prolungato dominio ebraico (ashkenazi) su questa terra.
Un prezioso riscontro (per il mio modo di pensare )
La storia, quella vera, non le puttanate che alcuni scrivono qui, dimostra in modo inconfutabile che l'Ucraina all'epoca dell'Unione Sovietica era una delle regioni più ricche.
La collettivizzazione forzata, fu una necessità per lanciare l'industria pesante per prepararsi all'inevitabile aggressione imperialista. Per inciso va ricordato che grazie ai bolscevichi vi fu la più radicale riforma agraria dopo la rivoluzione, con tutte le terre che furono tolte ai latifondisti e date ai contadini. Dopodiché diversi anni dopo risultò evidente che una lavorazione della terra così frazionata era assolutamente improduttiva, non all'altezza delle esigenze dell'industrializzazione, con milioni di operai da alimentare. La terra non fu confiscata, i contadini furono organizzati in cooperative statali, con superiori possibilità di investimento ed economia di scala... In due decenni il sistema socialista permise ad un paese contadino di sviluppare le forze produttive per renderlo in grado di annientare sul campo di battaglia la più grande potenza economica e industriale dell'Europa. A dimostrazione della netta superiorità della proprietà sociale dei mezzi di produzione e della pianificazione.
Ma come si fanno a scrivere certe amenità quando persino la storia ha pisciato in testa al comunismo sovietico.
Se uno vuole dire la sua lo può fare, ma senza "ingiuriare" chi ha idee diverse.
E' vero che l'Europa ha dato il consenso per usare armi a lunga distanza prodotte in Europa e date agli Ucraini per colpire il territorio RUSSO ?.. Se fosse così.. una guerra ben più tragica si prospetta nei prossimi giorni settimane